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La Dottrina Mariana in sant'Agostino

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2012 21:36
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Post: 1.222
Sesso: Femminile
16/07/2012 21:27

mancato? “Volle essere uomo – dirà qualcuno – d’accordo, ma avrebbe
potuto esserlo senza dover nascere da una donna, poiché
neppure per creare il primo uomo ebbe bisogno d’una donna”.
Guarda come si risponde a questa obiezione. Tu dici: “Perché
scelse una donna per nascere?”. Ti si risponde: “Al contrario, perché
avrebbe dovuto evitare una donna? Supposto ch’io non possa
dimostrarti perché decise di nascere da una donna, tu dimostrami
che cosa avrebbe dovuto evitare in una donna”. Ma è stato già affermato
che, se fosse rifuggito dal seno d’una donna, avrebbe mostrato
che c’era stata la possibilità di essere in un certo senso contaminato
da lei. D’altronde quanto più era per sua natura inattaccabile
da qualsiasi macchia, tanto meno avrebbe dovuto aver paura
di un seno materno di carne, come se potesse esserne macchiato.
Nascendo invece da una donna doveva mostrarci qualche grande
mistero. In realtà, fratelli, anche noi ammettiamo che, se il Signore
avesse voluto diventare uomo senza nascere da una donna, ciò era
certamente facile alla sua sovrana maestà. Ma allo stesso modo
che poteva nascere da una donna senza il concorso di un uomo,
così sarebbe potuto nascere anche senza il concorso d’una donna.
Ma egli volle mostrarci questo; che cioè la creatura umana non avrebbe
dovuto perdere la speranza di salvarsi riguardo a nessuno
dei due sessi.

Il sesso umano infatti risulta di maschi e di femmine.
Se dunque diventando uomo – come per l’appunto sarebbe dovuto
essere – non fosse nato da una donna, avrebbero perduto la speranza
di salvarsi le donne, ricordandosi del loro primo peccato,
poiché il primo uomo fu ingannato dalla donna, e avrebbero creduto
di non poter avere assolutamente alcuna speranza nel Cristo.
Venne dunque il Cristo nel mondo come uomo per scegliere di
preferenza il sesso maschile e, nascendo da una donna, venne a
consolare il sesso femminile, come se, rivolgendo loro la sua parola,
avesse detto: “Perché sappiate che nessuna creatura di Dio è
cattiva, ma è stata pervertita da un piacere colpevole, quando nel
principio feci l’uomo, io lo feci maschio e femmina. Non condanno
la creatura che io ho creato. Ecco, sono nato uomo, sono nato
da una donna. Non condanno dunque la creatura che io ho fatto,
ma i peccati che io non ho fatto”. Ambedue i sessi vedano la propria
dignità ma confessino il proprio peccato, e ambedue sperino
di salvarsi. Per ingannarlo fu propinato all’uomo il veleno dalla
donna; da una donna venga propinata all’uomo la salvezza per rigenerarlo
con la grazia. La donna, diventando madre di Cristo, riparerà
il peccato da lei commesso ingannando l’uomo. Così furono
delle donne ad annunciare per prime agli Apostoli la risurrezione
di Dio. Fu una donna ad annunciare al proprio marito la
morte nel paradiso; furono anche delle donne ad annunciare la salvezza agli uomini nella Chiesa. Sarebbero stati gli Apostoli ad annunciare
la risurrezione del Cristo ai pagani, ma furono le donne
ad annunciarla agli Apostoli. Nessuno deve dunque incolpare Cristo
d’essere nato da una donna; sesso dal quale il Liberatore non
poteva esser macchiato, sesso che il Creatore avrebbe esaltato»66.

Oggi “ripescare” queste antiche convinzioni pastorali, profondamente
ancorate nella dinamica della storia della salvezza, e poi riprese
da migliori menti medioevali, sembra un compito non secondario per
la teologia sensibile alla femminilità. L’attenta lettura di simili pagine
potrà illuminare non pochi giudizi sul passato che hanno guardato Agostino
con una non sufficiente serenità d’analisi.

2.10 La libertà dal peccato personale e dal peccato originale

Trattando la maternità divina, Agostino ha rilevato la fede obbediente
della Vergine. Proprio scrutando la fede di Maria, non sarà difficile
cogliere quanto Agostino intende circa la sua santità. Per di più,
in conseguenza dell’approfondimento sistematico del peccato originale,
il Dottore della grazia pone per primo la questione se Maria era libera
dal peccato originale o no. In merito bisogna concludere che il
teologo non mette in dubbio l’assenza di peccato, ma non riesce ancora
a spiegare di come ciò avviene. Riferendosi a molte donne sante
dell’Antico Testamento, deve notare che nessuno ha vissuto senza
peccato tra gli uomini, con eccezione di Maria Vergine («excepta sancta
virgine Maria»):
«Escludiamo dunque la santa vergine Maria, nei riguardi della
quale per l’onore del Signore non voglio si faccia questione alcuna
di peccato. Infatti da che sappiamo noi quanto più di grazia, per
vincere il peccato sotto ogni aspetto, sia stato concesso alla Donna
che meritò di concepire e partorire colui che certissimamente non
ebbe nessun peccato?»67.

––––––––––
66 Discorso 51, 2, 3 (Perché Cristo volle nascere dalla Vergine. A causa della donna la
rovina, tramite la donna, la salvezza).
67 Natura e grazia, 36, 42: «Excepta itaque sancta virgine Maria, de qua propter
honorem Domini nullam prorsus,cum de peccatis agitur, haberi volo quaestionem – unde
enim scimus quid ei plus gratiae collatum fuerit ad vincendum omni ex parte peccatum, quae
concipere ac parere meruit, quem constat nullum habuisse peccatum?».
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