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LE LETTERE di santa Caterina da Siena Dottore della Chiesa (3)

Ultimo Aggiornamento: 19/10/2012 19:43
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19/10/2012 16:57

Per leggere le Lettere di Santa Caterina da Siena dalla n. 1 alla n. 100
ricordate di cliccare qui: LE LETTERE di santa Caterina da Siena Dottore della Chiesa (1)

per leggere le Lettere dal n.200 alla n. 230 cliccate qui: LE LETTERE di santa Caterina da Siena Dottore della Chiesa (2)


231 Risposta d'una breve poliza che il sopradetto padre santo le mandò, essendo essa Caterina in Vignone, la quale risposta il provoca a venire a Roma

232 A Sano di Maco, in Siena.

233 A papa Gregorio XI, quando ella era a Vignone.

234 A Bonacorso di Lapo in Firenze, poi che gli ambasciadori fiorentini gionsero in Vignone, non volendo atenere nulla di quello che promessole in Firenze dagli Otto de la guerra.

235 Al re di Francia, a 'stanza del duca d'Angiò.

236 A Bartalo Usimbaldi, in Firenze.

237 Al duca d'Angiò (avendo esso fatto lo dì dinanzi uno mangiare molto sumptuoso, cadde uno muro e morirvi più persone).

238  Al santo padre papa Gregorio XI, mentre che Caterina era in Vignone.

239 Al santo padre Gregorio XI, quando Caterina era in Vignone.

240 A monna Lapa sua madre, prima che tornasse da Vignone.

241 A monna Giovanna di Curado, quando io Stefano ero con Caterina a Vignone.

242 A messer Agnolo vescovo di Firenze, quando si partì da Firenze per osservare lo 'nterdetto.

243  A l'arcivescovo di Pisa.

244 A maestro Francesco del maestro Bartolomeo medico da Siena.

245 A frate Gasparre da Genova del Terzo Ordine di santo Francesco,

246 Al priore di Cervaia presso a Genova.

247 A monna Giovanna, donna di Corrado di Leoncino da Siena, quando io Stefano con essa Caterina tornammo da Vignone.

248 A Bartalo Usimbardi e monna Orsa sua donna, e a Francesco di Pipino sarto e a monna Agnesa sua donna, da Firenze.

249 A Francesco sarto predetto.

250 All'abbate di santo Antimo.

251 A monna Agnesa donna di Francesco sarto da Firenze.

252  Al padre santo papa Gregorio XI, essendo egli a Corneto.

253 A messere Trincia dei Trinci da Fulegno, e a Corrado suo fratello.

254 A Petro di missere Giacomo Attagusi dei Tolomei.

255 A papa Gregorio XI, essendo essa in Vignone.

256 A messer frier Niccolò priore dei Frieri de la provincia di Toscana, essendo esso ito a Vinegia per dare ordine al passagio sopra gl'infedeli lo quale doveano incominciare.

257 A Conte di monna Agnola e ai compagni in Firenze.

258 A missere Ristoro di Piero Canigiani, in Firenze.

259 A Tommaso da Alviano.

260 Ai pregioni, lo giovedì santo, in Siena - anno 1377.

261 A ser Mariano prete nella Misericordia di Siena essendo a Montechiello.

262 A monna Tora, figlia di missere Piero Gambacorti da Pisa.

263 A madonna Montagna serva di Dio, in Capitone nel contado di Narni.

264 A madonna Jacoma, donna che fu di missere Trincia dei Trinci da Fulegno.

265 A Francesco e a monna Agnesa predetti.

266 A messere Ristoro Canigiani da Fiorenze.

267 A frate Raimondo da Capua dell'ordine dei Predicatori.

268 Alli Anziani, Consoli e Gonfaloniere di giustizia della città di Bologna.

269 A Neri predetto, in Firenze.

270 A papa Gregorio XI, a dì 16 d'aprile 1377.

271 A monna Alessa soprascritta mantellata di santo Domenico, sua diletta figlia.

272 A frate Raimondo da Capua dell'ordine dei Predicatori.

273 Questa lettera mandò essa Caterina al padre dell'anima sua frate Raimondo,

274 A Francesco sarto predetto e a monna Agnese sua donna.

275 A frate Raimondo da Capua dell'ordine dei Predicatori.

276 A una meretrice in Perugia, a petizione d'uno suo fratello.

277 A la detta monna Alessa, essendo essa Caterina a Firenze.

278 A monna Bartolomea di Domenico, in Roma.

279 A messere Ristoro sopradetto da Fiorenze, in Pistoia.

280 A frate Raimondo da Capua dei frati Predicatori.

281 A Neri di Landoccio.

282 A messere Nicola da Osimo, secretario e protonotario di nostro signore lo papa.

283 A frate Tommaso da la Fonte dell'ordine dei Predicatori.

284 A messere "Simone" cardinale di Luna.

285 Al detto padre santo Gregorio XI, poi che fu gionto a Roma.

286 A monna Alessa e a certe altre sue figlie da Siena, lo dì de la Conversione di santo Paolo.

287 1) A frate Nicolò di Nanni di ser Vanni, dei frati di Monte Oliveto.

2) A don Piero di Giovanni di Viva, monaco di Certosa a Maggiano presso a Siena.

288 A monna Agnesa, donna di Francesco sarto da Firenze.

289 A Francesco di Pipino sarto da Firenze.

290 A Francesco sarto predetto.

291 A papa Urbano VI.

292 A lo soprascritto venerabile religioso frate Guglielmo d'Inghilterra, e a misser Matheio rettore de la Misericordia, e a frate Santi e agli altri figli.

293 A messere "Simone" cardinale di Luna.

294 A Sano di Maco e a tutti gli altri figli in Siena.

295 A frate Raimondo da Capua dell'ordine dei Predicatori singulare padre dell'anima sua, dopo uno romore di popolo che si levò in Fiorenze nel quale essa fu voluta uccidere.

296 A don Giovanni da le Celle, monaco di Valle Ombrosa.

297  Allo soprascritto Nicolò Soderini, poi che il furore del popolo di Firenze gli robbò e arse la casa

298 Al detto Stefano, essendo essa a Firenze.

299 A missere Ristoro di Piero Canigiani da Firenze.

300 A monna Agnesa di Francesco di Pipino predetta.

301 A messere Ristoro Canigiani, dottore di Decreto da Firenze.

302 Al padre santo Urbano VI sopradetto.

303 A Sano di Maco e a tutti gli altri suoi in Cristo figli secolari da Siena, essendo essa in Firenze.

304 A monna Lodovica di Granello Tolomei.

305 Al santo padre Urbano VI, a dì 18 di settembre 1378.

306 A papa Urbano VI, a dì 5 d'ottobre 1378.

307 A una donna riprendendola del mormorare, a Firenze, a dì 20 d'ottobre 1378

308 A la soprascritta Daniella d'Orvieto.

309 A Giovanni da Parma in Roma, per uno libro strano che avea - del quale volea sapere per rivelazione se fusse da Dio o dal demonio -, a dì 23 d'ottobre.

310 A tre cardinali italiani partiti da papa Urbano VI.

311 AI signori Difensori del populo e comune di Siena.

312 Alla reina di Napoli adì 7 d'ottobre 1378, quando si disse ch'ella teneva il papa falso e non il vero, Urbano VI.

313 Al conte di Fondi.

314 1) Epistola de la beata Caterina da Siena a certi suoi devoti figli.

2) A monna Costanza donna di Nicolò Soderini da Firenze

315 A don Pietro da Melano, monaco de l'ordine di Certosa.

316 A Daniela da Orvieto vestita de l'abito di santo Domenico.

317 Alla soprascritta reina di Napoli, poi che essa Caterina fu giunta a Roma.

318 A Sano di Maco e tutti gli altri suoi in Cristo figli secolari da Siena.

319 Al soprascritto Stefano Maconi.

320 Stefano di Currado Maconi, in Siena.

321 Alla Compagnia della disciplina della Vergine Maria, in Siena.

322 A don Giovanni monaco nelle Celle di Vall Ombrosa, essendo richiesto dal santo padre papa Urbano VI.

323 A don Bartolomeo Serafini priore di Gorgona dell'ordine di Certosa in Pisa, a dì 15 di dicembre 1378.

324 A Stefano Maconi detto.

325 A frate Tommaso dei frati Predicatori.

326 A frate Guglielmo d'Inghilterra e frate Antonio da Nizza, a Lecceto presso a Siena.

327 A frate Andrea da Lucca, a frate Baldo e frate Lando, servi di Dio in Spoleto, essendo per introdotto di lei richiesti dal santo padre.

328 A frate Antonio da Nizza dell'ordine degli Eremitani, a Lecceto.

329 A Stefano di Corrado, essendo essa a Roma.

330 A frate Raimondo da Capua dell'ordine dei Predicatori, in Pisa.
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