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Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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IMITAZIONE DI MARIA

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2013 00:04
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09/01/2013 23:41

Secondo Libro

Capitolo I
MARIA E IL MISTERO DELL'INCARNAZIONE


1) Ti benedico e ti ringrazio, Signore Iddio, creatore e redentore del genere umano, per l'immensa bontà con la quale hai voluto ancor più mirabilmente redimere quell'uomo, che mirabilmente già avevi creato. Infatti, mentre eravamo ancora tuoi nemici e la morte antica esercitava il suo iniquo dominio su tutto il genere umano, ti ricordasti della tua infinita misericordia, e dal trono sublime della tua gloria volgesti lo sguardo a questa valle di pianto e di miseria.

2) Osservasti la grande afflizione del tuo popolo sulla terra e il grave retaggio dei figli di Adamo. E, spinto da un profondo impulso di amore, cominciasti ad avere per noi pensieri di pace e di redenzione. Così, quando giunse la pienezza dei tempi, venisti a visitarci, scendendo dal cielo; e con l'Incarnazione apparisti tra gli uomini vero Dio e vero uomo, realizzando le attese dei profeti.

3) Ti benedico e ti lodo, Salvatore nostro Gesù Cristo, per la immensa umiltà con cui ti degnasti di scegliere per Madre una vergine povera, che facesti sposare con un povero falegname: Giuseppe, uomo santo e giusto.

4) Ti benedico per l'annunzio della degnissima incarnazione e per il rispettoso saluto angelico, con cui l'angelo Gabriele incontrò con grandissima devozione la beatissima Vergine Maria, annunziandole il divino mistero del Figlio di Dio, che si sarebbe incarnato in lei.

5) Ti lodo e ti rendo onore per la grandezza della fede di Maria Vergine, per il suo deciso consenso, per l'umilissima sua risposta e per tutte le sue virtù, confermate quando, all' arcangelo che recava il lieto annunzio, rispose con docile sottomissione: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che tu hai detto» (Lc 1,38).

6) Ti lodo e ti glorifico, o eterna Sapienza del Padre, per essersi interessata la tua inaccessibile Altezza al misero ergastolo della nostra mortalità e per la tua purissima concezione da Maria, avvenuta per opera dello Spirito Santo (Lc 1,35), nel cui seno verginale l'ineffabile virtù dell'Altissimo, scendendo su di lei (Lc 1,35), formò dalla carne intemerata della Vergine la tua carne sacrosanta. Tu dunque, vero Dio, consustanziale con l'Eterno Padre, sei divenuto una sola carne con noi, ma senza contagio di peccato, per renderci un solo spirito con te, attraverso l'adozione a figli di Dio (Gal 4,4).

7) Ti lodo e ti glorifico per aver voluto svuotare la tua grandezza, assumendo la nostra passibilità, la pochezza, la sofferenza e la mortalità abbracciate con amore, per riempirci con il tuo svuotamento, per salvarci con la tua passione, per esaltarci con la tua umiliazione, per irrobustirci con la tua infermità e per condurci alla gloria dell'immortalità con la tua mortalità.

8) Ti lodo e ti glorifico per quei lunghi nove mesi, durante i quali ti nascondesti bambino nelle angustie di un seno verginale, aspettando il tempo per il tuo natale, Tu che, come Dio, non hai tempo e non hai età, ma tutte le cose ordinasti nel tempo con ammirevole armonia.

9) O amabile e ammirabile degnazione, Dio di immensa gloria, che non disdegnasti di farti disprezzabile e di assumere, per salvarci, le nostre sofferenze, Tu, che creasti tutte le cose senza fatica. O dolcissimo Gesù, splendore dell' eterna gloria, quanto più ti sei umiliato nell'umanità, tanto più mi hai dimostrato la tua bontà; quanto più ti sei fatto disprezzabile per me, tanto più mi sei caro.

10) Ti benedico e ti ringrazio, Signore Gesù, Figlio unigenito del Padre, unico generato prima dell'esistenza del mondo, di esserti ineffabilmente degnato, per la tua grandissima umiltà, di nascere in una sordida stalla e di essere deposto per amore della santa povertà in una povera mangiatoia. Ti lodo, amatissimo Gesù, per la tua venuta coronata di luce, per la tua gloriosa nascita dalla illibata Vergine Maria, per la tua povertà e per l'umile tua sistemazione in una mangiatoia così piccola e vile. Chi potrebbe immaginare l'Altissimo Iddio fatto così piccolo per gli uomini? Quante grazie deve renderti tutto il genere umano, se hai scelto le angustie di una mangiatoia per redimerlo?

11) Quale grande tenerezza, mirabile dolcezza e soavissimo amore vedere Iddio fatto bambino, ravvolto in poveri panni e giacere in una angusta mangiatoia davanti ad animali! Quale incomprensibile umiltà, che il Signore di tutti i signori si degni di farsi servo dei suoi servi! E questo, Signore Dio, ti sembrò ancora poco, perché volesti diventare mio Padre, tu che sei il mio Creatore. Addirittura ti sei degnato di essere mio Fratello e carne mia nella realtà della tua natura umana, pur senza contrarre nulla dell' antica corruzione.

12) La tua nascita è superiore alle leggi della natura; ma, dovendo riparare proprio la natura, con un grande miracolo supera il modo con cui nascono gli uomini e conforta con divina virtù i nostri faticosi natali. Quanto è felice e amabile il tuo natale, dolcissimo Gesù, Figlio di una Vergine eccelsa, cioè dell' esimia Madre Maria, che rinnova il natale di tutti, ne migliora la condizione, ne scioglie i pregiudizi e lacera il decreto di condanna della natura. E così, chi si vergogna di far parte della stirpe peccatrice di Adamo, si può rallegrare per la tua natività incontaminata, sicuro di essere felicemente rinato per tua grazia.

13) Ringrazio la tua miracolosa e gloriosa nascita, o Gesù, Figlio unigenito di Dio, in virtù della quale abbiamo accesso a questa grazia, nella quale viviamo, e confidiamo nella speranza della gloria dei figli di Dio, promessa dal cielo. Tu sei il pegno della nostra redenzione; tu sei l'eterna speranza di tutti noi fedeli. A te ricorriamo noi, umili peccatori; a te che ci cercasti per primo, quando noi non ti conoscevamo ancora.

14) O santa e dolce infanzia, che nel cuore degli uomini infondi la vera innocenza, per cui ogni età ritorna a te beata e a te diventa simile, non per debolezza delle membra, ma per l'umiltà dei sensi e per la bontà dei costumi. Concedimi di seguire le tue sante orme, clementissimo Gesù, che, per dare a tutti gli uomini esempio della virtù e della salvezza eterna, volesti nascere a mezzanotte da Maria Vergine. Fa, dunque, che io possa porgerti grazie e cantare le lodi con gli angeli e con tutta la milizia celeste, che volesti felici messaggeri del tuo Santo natale.

Capitolo II
MARIA DURANTE L'INFANZIA DI GESU'


1) Ti benedico e ti ringrazio, Signore Gesù Cristo, autore della purezza, per la tua umile presentazione al tempio di Dio, dove con vittime e offerte, come uno dei figli di Adamo, sei stato presentato dai genitori e sei stato riscattato con cinque monete d'argento, come un povero schiavo comprato al mercato. Ti benedico, Santissimo Redentore del mondo, per la tua umile obbedienza alla legge di Dio. Pur essendo senza debito di peccato, per darci esempio di profonda sottomissione, ti rendesti suddito delle prescrizioni legali.

2) Ti benedico, inoltre, per l'immensa umiltà della beatissima tua Madre e per la sua spontanea sottomissione ai precetti della legge. Infatti, pure essendo Vergine Santa nel parto e dopo il parto, non ricusò di sottomettersi al rito della purificazione. Offerta meravigliosa e riparazione soavissima, perché libera e aliena da qualsiasi colpa.

3) Che cosa potrei offrire o donare a te, mio Signore, per tutte le cose che mi hai dato? Come sarebbe utile, invece, che io espiassi doverosamente i miei peccati, macchiato come sono di tante colpe e di tante turpitudini. Perciò mi rivolgo a te, benignissimo Signore Gesù Cristo, e ti prego di dare soddisfazione per me e di lavare con la tua purissima oblazione tutti i miei peccati, perché possa entrare nel tempio celeste mondato e purificato, al fine di lodare per sempre il tuo santo nome.

4) Prega anche Tu per me, grande Madre di Dio, gloriosa Vergine Maria, perché mi vengano perdonati i miei peccati e mi sia concesso il tempo per espiarli e per fare fermo proposito di meritare l'aiuto della grazia divina; e per quanto mi manca per ringraziare Dio di tutti i suoi benefici, suppliscimi tu, piissima Madre, offrendo te stessa con il tuo amatissimo Figlio al cospetto della gloria del Padre. Che la tua integrità verginale scusi la mia impurità, sia della mente sia del cuore; la tua carità accenda la mia tiepidezza; la tua umiltà abbassi la mia superbia; la tua spontanea obbedienza infranga la durezza della mia volontà perversa.

5) Ecco: offro me stesso nelle tue mani e in quelle del tuo diletto Figlio, e qualunque cosa possa fare, la farò sempre al vostro servizio. Offro un paio di tortore: la compunzione per i miei peccati e per le mie negligenze nonché il desiderio dei gaudi eterni. Offro anche due piccoli nati da colomba: il doppio desiderio di custodire nel cuore la doppia semplicità di non rendere a nessuno male per male, e di vincere sempre il male con il bene.

6) Degnati di concedermi tutto questo, o buon Gesù, che fosti presentato oggi nel Tempio dalla tua umile Vergine Madre e fosti preso con gioia fra le braccia dal giusto e timorato Simeone.

Capitolo III
LA PERDITA E IL RITROVAMENTO DI GESU'


1) Il figlio. Non sempre si trova Gesù dove lo si cerca; ma spesso lo si trova dove meno si crede. Perciò nessuno presuma di essere l'unico a possedere Gesù; nessuno disprezzi un altro, perché non conosce quanto possa piacere internamente a Dio, cosa che sfugge agli uomini, anche se esternamente egli può sembrare un uomo da nulla.

2) Non deve sembrarmi, dunque, una cosa strana né una novità, se perderò Gesù. Ma so che questo sarebbe dannoso per me e molto doloroso per il mio cuore. Confesso di essere colpevole e degno di gravi castighi, perché non ho custodito bene il mio cuore e mi sono comportato con molta tiepidezza e negligenza. Perciò ho perso la grazia di Gesù e non so chi me la potrà restituire, se lui stesso non si degnerà di avere compassione ancora una volta di me poveretto.

3) Clementissima Madre di Dio, soccorrimi in questa mia disgrazia; aiutami, mia Signora; proteggimi, dilettissima Vergine Maria, porta della vita e della misericordia. Ti domando conforto e aiuto. Tu conosci meglio di tutti quanto dolore causa la perdita di Gesù e quanta gioia rechi il suo ritrovamento. Beatissima Vergine, se questo capitò a te, che non ne avevi alcuna colpa, quale meraviglia ci può essere, se la grazia di Gesù non esaudisce le speranze di un peccatore, che l'offende in tanti modi?

4) Che cosa devo fare per ritrovare la grazia di Gesù? Se c'è qualche speranza di ritrovarla, dipenderà dal tuo consiglio, si realizzerà per i tuoi meriti; poiché tu sei la più vicina a Gesù, rimani al mio fianco finché non lo ritroverò. Dopo averlo visto e ritrovato, canterò in giubilo con te: «Rallegratevi tutti con me, perché ho ritrovato Colui che l'anima mia ama». Egli è Colui che tu hai partorito, o castissima Vergine Maria.

5) La Madre. Ascolta il mio consiglio: imita il mio esempio e l'anima tua sarà consolata. Se avrai smarrito Gesù, non disperarti e non turbarti troppo; non stare con le mani in mano, non smettere di pregare, non distrarti in consolazioni terrene, ma cerca la solitudine. Piangi te stesso, e nel tempio del tuo cuore ritroverai Gesù, che hai smarrito con i tuoi peccati e con il compiacimento delle vanità.

6) Non si trova Gesù nelle piazze delle città, in compagnia di giocatori o di quanti vivono mollemente; ma in compagnia dei giusti e dei santi. Si deve cercare, gemendo di dolore, chi si è perduto per colpa della propria dissolutezza; si deve conservare con grande cautela chi si è perduto per incuria; si deve supplicare con timore e riverenza chi detesta i pigri e gli ingrati; si deve richiamare con somma umiltà chi è stato allontanato per orgoglio; si deve placare con frequenti e sincere preghiere chi, intento in futili pensieri, non ascolta chi parla sottovoce. Ma si deve anche lodare con grande riconoscenza chi è sempre disposto a concedere la sua grazia; si deve abbracciare con ardentissimo amore chi perdona a tutti, chi ha compassione di tutti, chi dà gratuitamente i suoi doni e non li nega a nessuno di coloro che glieli chiedono.

7) Anche se a volte tarda, non abbandona chi persevera nella preghiera; ma ritorna spesso senza che lo sappia, lo illumina più chiaramente e lo istruisce con maggior cura, perché non presuma mai di sé, ma confidi umilmente e devotamente in lui.

8) Se dunque presti molta attenzione a queste cose, placherai facilmente Gesù. Lo troverai a Gerusalemme, perché quei luogo è destinato alla pace. Gesù, nel tempio del tuo cuore, ripeterà le sue sacre parole. Sarà con te tutto il giorno; ti insegnerà tutte le cose che riguardano la salvezza; tutto quanto riguarda la grazia e la virtù, che rifulgono negli angeli e negli uomini; tutto ciò che di buono splende nelle creature.

9) Perciò devi sempre invocare Gesù; lo devi sempre ricercare; lo devi sempre desiderare, ricordare, lodare, venerare e amare. Non devi offenderlo in nessuna cosa; devi adorarlo con santità e purezza, poiché è benedetto sopra tutte le cose nei secoli dei secoli. Amen.


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