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Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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IMITAZIONE DI MARIA

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2013 00:04
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09/01/2013 23:50

Capitolo VII
MARIA E IL MISTERO DELLA RISURREZIONE


1) Ti benedico e ti ringrazio, Signore Gesù Cristo, Figlio unigenito di Dio, incarnato per la nostra salvezza dalla Vergine Maria, per la tua gloriosa e vera risurrezione, avvenuta oggi; e soprattutto per la lietissima e segretissima apparizione, che ti sei degnato di concedere alla tua Santissima Madre Maria, mentre era in preghiera nella sua solitaria cameretta. Essa ti aspettava con immenso desiderio, e con fiducia che tu apparissi a lei prima di tutti i santi amici tuoi e le sante donne che ti erano care e familiari, per consolarla dolcissimamente e confortarla con la tua presenza corporale nella veste della gioia e nella gloria della tua immortalità.

2) È pio e giusto pensare a ciò per la tua filiale pietà, e crederlo per l'onore della Santissima Madre tua, poiché in tutte le tue opere sei pio e misericordioso. Questo debbono credere devotamente anche tutti i fedeli, perché tu hai comandato di onorare i genitori e di consolarli, quando sono tristi. Perciò, prima di ogni altro, visitasti la tua Santissima Madre, tristissima per la tua passione; e con la tua presenza la ricreasti, sollevandola da ogni dolore e tristezza, e la facesti gioire indicibilmente.

3) Ella non venne con le altre pie donne a visitare il tuo sepolcro, non per debolezza, per timore o per grande dolore, ma perché era certissima che tu saresti risorto al terzo giorno. Perciò, sperando che saresti venuto da lei, restò in casa, a pregare e ad aspettare la tua venuta con grande desiderio. Per questo meritò di essere la prima a vederti: perché ti amava e ti desiderava; aveva creduto in te e non aveva mai dubitato delle tue parole.

4) Se dunque Maria è chiamata Beata e viene lodata, perché credette alle parole dell' angelo Gabriele, quando le annunziò il sacro mistero dell'incarnazione, tanto più deve essere beatificata e lodata perché credette in te, Figlio nato da lei, e in tutte le tue opere. E mentre gli altri dubitavano ancora, si mantenne ferma nella fede e non vacillò minimamente.

5) Di quanto ineffabile gaudio fu inondata in quel santo momento Maria, Madre tua, quando vide te, suo Figlio, adornato da candido splendore, con il corpo glorioso più splendido della chiarezza del sole e più bello di tutte le stelle! Quanto indicibilmente e gioiosamente esultò il suo spirito in te, Gesù, Dio, suo Salvatore: più di tutti i giorni della sua vita terrena.

6) Con quanta attenzione guardò con i suoi occhi il tuo corpo glorioso, che prima aveva visto duramente piagato da crudeli flagelli, inchiodato sul legno della croce, perforato crudelmente sul lato destro dalla lancia di Longino, e quindi morto e deposto nel sepolcro.

7) Perciò è giusto che oggi davanti a te, apparso nel fulgore della tua gloria, Maria sia diventata più felice del solito e sia stata colmata di nuove consolazioni, dopo che al tempo della passione aveva sofferto più crudelmente e pianto più acerbamente degli altri. Allora adempisti la tua promessa, Signore, fatta nell'ultima cena agli apostoli per consolarli; e l'adempisti nella maniera più vera per l'afflitta tua Madre: «Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi» (Gv 14,18); «Vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia» (Gv 16,23).

8) Benissimo facesti, Ottimo Gesù, allorché visitasti filialmente la tua Dilettissima Madre, la salutasti con riverenza, le parlasti con dolcezza, la consolasti cordialmente e, mostrandole il tuo volto felice, facesti scomparire tutta la sua tristezza e le dolorose lacrime dai suoi occhi. Non appena ti ebbe soltanto visto, scomparvero il dolore e i gemiti; quando parlasti al suo cuore, discese in lei lo Spirito Santo più che negli apostoli, inebriando di letizia il suo spirito.

9) Tu che nelle nozze di Cana, su sua esortazione, cambiasti l'acqua in ottimo vino, di ritorno dagli inferi e dopo aver vinto i nemici con maggiore potenza e più grande miracolo cambiasti 'la morte in vita, la croce in gloria, il pianto materno in gioia e la paura dei discepoli in sempiterno gaudio.

10) Non inviasti un angelo, non un arcangelo, non Michele, Gabriele o Raffaele, tuoi messaggeri ufficiali; né alcuno dei dignitari terreni, distinti, vestiti di oro, argento e gemme preziose, a visitare tua Madre, Regina del cielo, l'amata nostra Signora; ma venisti tu stesso, Re della gloria, Gesù Cristo. Venisti personalmente di buon mattino, senza che nessuno lo sapesse e senza alcun preavviso, a visitare e a consolare la tua Beatissima Madre. Essa era in preghiera e piena di fede, in attesa del tuo ritorno dal sepolcro con il corpo glorioso. Sapeva infatti, che tutto doveva avvenire sulla tua passione e risurrezione, come tu stesso avevi detto e come tanto tempo prima annunziarono i profeti. Ma questo, che tu hai voluto, è un giorno di gioia e da ritenersi come il più santo e il più lieto fra tutti i giorni più santi.

11) Ti lodo e ti onoro, con tutti i tuoi santi e con tutti i fedeli devoti nel mondo, per il dolce colloquio e per l'intimo incontro che avesti con la dilettissima Madre Maria nella sua camera, chiusa a ogni strepito esterno, durante il quale con lei parlasti dei divini misteri del Regno di Dio, dei gaudi del paradiso, dei cori degli angeli, delle anime sante tratte dagli inferi e condotte alle gioie del cielo, con Enoch ed Elia.

12) Oh, se avessi potuto essere presente anch' io, se avessi potuto ascoltare le dolci tue parole, se avessi potuto origliare accanto alla finestra e diligentemente percepire le parole che il mio Signore Gesù Cristo diceva alla Madre sulle gioie dei cittadini del cielo, senza che nessun altro ascoltasse con me! Come avrebbe esultato di gioia il mio cuore nel Signore, se avessi potuto conservare qualcuna di quelle parole, quale conforto mi avrebbero recato nel pericoloso esilio di questo mondo. Verosimilmente si trattava di parole che a nessun uomo è concesso dire, perché devono essere conservate nel profondo del cuore e meditate con gioiosa intimità.

13) Beato chi conosce questa gioia; e attraverso la contemplazione si innalza dalle cose terrene e trascorre tutto il giorno con Gesù e con Maria, disinteressandosi delle cose di questa terra. Credo che nessun mortale fu degno di essere presente a questo colloquio: solo i santi angeli e le anime dei giusti, che seguivano il loro Signore dovunque con grande riverenza e grande letizia.

14) Forse questa visita e questa intimità erano così alte e celesti nella casetta di Maria, che nemmeno agli apostoli fu concesso di entrare e di ascoltare le eccelse parole pronunziate da Gesù, glorificato dal Padre, alla benedetta Madre Maria, piena di grazia. Perciò, Signore Gesù, credo che sia meglio da parte mia affidarle ai tuoi angeli, chiedendo umilmente perdono di tutti i miei peccati e negligenze a te, che riveli i tuoi segreti agli umili e nutri gli affamati con il cibo celeste.

15) O benignissimo Gesù Cristo, che dopo la amara tua passione e la gloriosa risurrezione apparisti alla triste Santissima Madre Maria con grande splendore e la riempisti di ineffabile e nuova gioia, abbi pietà di me, povero e infermo, spesso gravemente tribolato nell'esilio di questo mondo. Mi prostro profondamente davanti a te, e con grande affetto bussò ripetutamente alla porta della tua pia Madre, affinché tu voglia degnarti di visitare intimamente anche me nel tempo della mia afflizione, per consolarmi, confortarmi e liberarmi da ogni maligna tristezza e vana letizia.

16) Accendi dunque il mio cuore di nuovo fervore, di maggiore e perseverante devozione nel lodarti, onde impari a rigettare le cose terrene e a ricercare quelle celesti, a gustare e contemplare con Maria le realtà divine, esultando solo in te. Chi potrà aiutare me meschino a meditare profondamente e intensamente queste cose, a vivere qui con il Signore Gesù, tanto che il mondo intero, con tutti i suoi amanti, perda ogni significato e al più presto sparisca dalla mia memoria?

17) Ti prego, dolcissimo Gesù, unitamente alla dolcissima Madre tua, Maria, e ai tuoi angeli e santi, fa che il mio cuore sia conquistato da te, infiammato profondamente, visitato più spesso e custodito nella devozione. E, dopo le sofferenze di questa vita, sia condotto ai gaudi celesti.

Capitolo VIII
MARIA MEDIATRICE DELLA GRAZIA


1) Cari fratelli, siate fedeli servitori di Gesù Cristo e amanti devoti della sua Madre Santissima, la Vergine Maria, se volete essere eternamente felici con loro nel cielo. Sarete cari a Dio e alla Benedetta sua Madre, se sarete umili di cuore, casti di corpo; se sarete modesti nel parlare, prudenti, timorati, controllati; se non darete a nessuno occasione di scandalo o di giuste lamentele.

2) Giova molto alla vostra salvezza, all'onore di Dio e alla lode della Beata Vergine, che siate devoti nella preghiera, impegnati nello studio e nel lavoro, mansueti nei rimproveri, sobri nel mangiare, castigati nel guardare e corretti in tutto il vostro comportamento. Pertanto, se desiderate lodare degnamente e venerare adeguatamente la Beata Vergine, comportatevi da figli di Dio: con semplicità, senza malizia, senza cattiveria, senza menzogne, senza ira, senza contrasti, senza mormorazioni, senza sospetti; sopportando per Gesù e Maria ogni contrarietà con carità fraterna, con umiltà e pazienza a imitazione della vita dei santi, per la vostra stessa pace e per l'edificazione degli altri. Ma soprattutto per godere la gloria della Santa Trinità. Infatti, tutte le cose amare diventano dolci e le pesanti leggere, quando l'amore per Gesù e il ricordo della sua Santa Madre penetrano l'intimo del cuore. Se qualcuno vuole sperimentarlo, basta che pensi frequentemente a loro, ne parli, ne legga, canti e preghi.

3) Perché poi possiate conoscere un po' l’eccellentissima dignità della Beatissima Vergine Maria, ascoltate alcuni dei tanti doni e privilegi, con i quali Dio l'ha benedetta ed esaltata al di sopra di tutti i santi angeli e arcangeli nel cielo, e al di sopra di tutti gli uomini sulla terra. Maria è la Vergine Santissima e la Madre carissima di Dio, di cui nella Chiesa, largamente diffusa in tutto il mondo, si canta: «La Santa Madre di Dio è stata esaltata al di sopra dei cori degli angeli». Riflettete attentamente sugli antichi episodi riguardanti i Patriarchi, dalla cui stirpe è nata Maria come rosa senza spine tra le spine. Come un giorno, infatti, da molti santi uomini: patriarchi, profeti, giudici, re, sacerdoti, leviti, dottori e scribi, fu annunziato con parole, segni e figure che Cristo, Figlio di Dio, sarebbe nato da una Vergine per la redenzione del mondo e sarebbe morto sulla croce; così, in perfetta simmetria e secondo il piano divino della salvezza, fu prefigurata e preconizzata la Beatissima e devotissima Vergine Maria mediante le sacre vergini del tempo, mediante donne illustri, caste vedove, devote profetesse e mediante oneste matrone, che vivevano castamente e che, per custodire la loro pudicizia, vivevano éhiuse nelle loro case con le loro ancelle, lungi dagli sguardi degli uomini.

4) Maria, come dice la Sacra Scrittura, è veramente la Vergine più prudente di tutte le vergini, la più pudica di tutte le donne, la più bella di tutte le fanciulle, la più onesta di tutte le signore, la più graziosa di tutte le donzelle e la regina più nobile di tutte le regine. In lei rifulgono tutto il decoro della vergine, ogni virtù morale, ogni speculazione teologica, ogni amorosa devozione, ogni esercizio di virtù, ogni perfezione di santità. Inoltre, tutte queste cose si accumulano, hanno sede e risplendono in lei in modo talmente perfetto, che nessuno le fu simile prima della sua apparizione e nessuno le fu, le è o le sarà simile dopo la sua venuta. Come una volta il tempio materiale di Salomone fu il più maestoso di tutti i templi della terra, il più largamente famoso e il più decorato, e veniva magnificamente venerato dai re e dai popoli, così il tempio spirituale di Dio, la Beata Vergine Maria pura da ogni macchia, è superiore a tutti i templi dei santi; e perciò più di tutti deve essere immensamente onorata e amata.

5) Maria è figlia illustrissima, nobilmente procreata dalla stirpe insigne dei Patriarchi, discendente dall'inclita casta sacerdotale, preannunziata dal coro dei Profeti, rampollo di stirpe regale, discendente in linea retta da Davide, della tribù di Giuda, figlia del popolo di Israele e nata, per divina disposizione, da genitori santi e cari a Dio.

6) Felice e illibata Vergine Maria, degnissima di ogni lode e onore, cui ciascuno deve sentire il bisogno di stringersi con tutto l'amore e la riverenza! Splendida gemma delle vergini, predestinata da Dio fin dal principio e prima di tutti i secoli a dare alla luce nella pienezza dei tempi il Redentore del mondo! Desiderata dai Patriarchi, preannunziata dai Profeti, eletta di molti re e di molti giusti, fosti lungamente attesa dal devotissimo popolo di Israele e finalmente donata visibilmente al mondo malato dalla misericordia divina.

7) Sacra e illustrissima Vergine Maria, quanto è meraviglioso e lodato in tutto il mondo il tuo nome! Dall' Oriente all' Occidente in tutte le parti del mondo, a giudei e gentili, a greci e romani, a latini e germani esso è predicato con il Vangelo di Gesù Cristo tuo Figlio; e viene ancora predicato ininterrottamente in tutte le chiese cristiane, nelle cappelle e nei chiostri, nei campi e nelle selve consacrati a Dio, da piccoli e grandi, da sacerdoti e dottori, dai predicatori di tutti gli ordini religiosi, che all'unisono amano lodarti e farti conoscere. Inoltre, tutti i giusti desiderano e godono immensamente di innalzarti fino alle stelle e di esaltare la tua santità e la tua bellezza al di sopra di ogni angelica dignità. Essi, nonostante cantino, preghino, meditino e celebrino solennemente le tue feste, non si stancano mai, secondo il detto della sapienza che recita: «Chi si ciba di me, avrà ancora più fame; e chi mi beve, avrà ancora più sete».

8) Lode e gloria, dunque, all'Altissimo Iddio, che a te diede quaggiù, o Maria, le grazie più grandi fra tutte le figlie degli uomini; e che ora ha posto il tuo trono accanto a quello di tuo Figlio nel regno dei cieli, nel luogo più alto e più incantevole, al di sopra dei cori degli angeli e dei santi, preparato per te da tutta l'eternità e destinato a durare felicemente per sempre.

9) A te che sei degna di somma venerazione, o Vergine Maria, Madre e Figlia dell'eterno Re, renda lode ogni bocca venerandoti con i più alti onori, perché sei la più pura delle vergini, la più umile, la più caritatevole, la più paziente, la più misericordiosa, la più fervente nella preghiera, la più profonda nella meditazione, la più eccelsa nella contemplazione, la più prodiga di consigli, la più potente nel prestare soccorso. Sei la reggia di Dio, la porta del cielo, il paradiso delle delizie, il pozzo delle grazie, la gloria degli angeli, la gioia degli uomini, il modello dei costumi, lo splendore delle virtù, il faro della vita, la speranza dei bisognosi, la salute degli infermi e la madre degli orfani.

10) Sei la Vergine delle vergini, tutta soave e bella, splendente come una stella, dolce come una rosa, bianca come una margherita, luminosa come il sole e la luna in cielo e in terra... Sei Vergine mite, innocente come un'agnella, semplice come una colomba, prudente come una nobile matrona, servizievole come un'umile ancella. Sei santa radice, cedro eccelso, vite feconda, frutto dolcissimo, palma maestosa. In te si trovano tutti i beni e per mezzo tuo ci vengono concessi i premi eterni. Tutti dunque, finché viviamo, dobbiamo ricorrere a te, come figli al seno della madre e come orfani alla casa del padre, per essere protetti da ogni male per i tuoi gloriosi meriti e le tue preghiere.

11) Sentite cosa afferma un certo scrittore sulle dodici stelle che ornano la corona della Beata Vergine, per cui rifulge Maria in cielo al di sopra di tutti i santi. Queste dodici stelle sono le dodici caratteristiche della sua splendida regalità. Rispetto alla Chiesa militante, ella possiede quattro caratteristiche, che traboccano in opere di misericordia: più benignamente di tutti gli altri esaudisce e più umilmente si china; agisce con fermezza, ma soccorre con frequenza, come ci insegna l'esperienza nelle difficili necessità della Chiesa. Rispetto alla Chiesa trionfante possiede ugualmente quattro caratteristiche: il suo trono nel cielo è collocato più in alto di tutti gli altri e risplende di maggior luce; è amata più fervorosamente ed è onorata più diffusamente, come si conviene ai suoi gloriosi meriti. Rispetto alla Santissima Trinità possiede ugualmente quattro caratteristiche, ossia quattro stelle più splendenti di tutte: fra quanti contemplano la gloria dell'Eterna Trinità, nessun altro la intuisce più limpidamente, l'ama con maggiore gioia, la contempla più intimamente e ne gode più felicemente nel cielo. Non vi è alcun dubbio al riguardo.

12) Ascoltate anche quanto dice, a proposito di queste dodici stelle, Bernardo, l'ardente amante della Beata Vergine, il dottore «mellifluo» e il devoto educatore di monaci: «Sul suo capo una corona di dodici stelle... Chi potrà mai stimare il valore di queste gemme? Chi potrà mai contare le stelle, di cui la corona regale di Maria si compone? È impossibile che l'uomo possa spiegare come e composta questa corona».

13) A mio modesto avviso e lungi dal pericoloso scandaglio dei misteri divini, forse non incongruamente mi sembra di poter individuare in queste dodici stelle le dodici prerogative di cui è adornata Maria: prerogative del cielo, prerogative della carne e prerogative del cuore. Se moltiplichiamo questo numero tre per quattro, probabilmente avremo le dodici stelle, che fanno brillare la corona della nostra Regina agli occhi di tutti. Per me il fulgore risplende nella natività di Maria, nell' annunciazione, nell' intervento dello Spirito Santo, nella menarrabile concezione del Figlio di Dio. Secondo il vostro zelo potrete meglio approfondire la cosa. A me basta avere segnalato solo alcune considerazioni. Ma, se si vuole meglio approfondire il significato mistico delle dodici stelle, si legga il discorso di san Bernardo, che inizia così: «Un grande segno apparve nel cielo».

14) Cari fratelli, per la singolare riverenza e l'amore che portate alla Beatissima Vergine Maria, ripensate spesso nella vostra mente a queste cose, e gustatele anche con le vostre labbra. In ringraziamento, cantate con fervore inni e canti di gioia nelle sue feste e nelle sue solennità. Ma soprattutto scopritevi il capo e chinate la testa davanti all'altare di Dio e all' immagine della Beata Vergine; piegate le ginocchia umilmente, come se vedeste realmente Maria dialogare con l'angelo o portare in braccio il suo Figlio. Poi, alzando gli occhi con grande fiducia di essere salvati, implorate con molto affetto l'aiuto misericordioso dalla Madre della misericordia, e recitate la seguente preghiera.

15) «Clementissima Madre di Dio, Vergine Maria, Regina del cielo, Signora del mondo, gioia dei santi, sollievo dei peccatori, ascolta i gemiti dei peccatori contriti; esaudisci i desideri dei devoti; soccorri le necessità degli ammalati; conforta il cuore dei tribolati; assisti gli agonizzanti; proteggi i supplici tuoi servi dagli assalti dei demoni; porta con te quanti ti amano al premio dell'eterna beatitudine, dove con il tuo amatissimo Figlio Gesù Cristo regni felicemente per sempre. Amen».

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