QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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Dio dice Io ti perdono perché TU ti converta

Ultimo Aggiornamento: 23/05/2014 10:46
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23/05/2014 10:45






   Il vero discernimento... 

Non possiamo, dunque, stare insieme cioè essere amici e solidali con coloro che fanno il male, che commettono il peccato e sono contenti di come vivono: non ci può essere solidarietà con coloro che fanno il male e questo comporta un allontanamento dalle opere malvagie del peccatore in tutte quelle azioni che possono significare complicità o condivisione nei confronti del male, del peccato. 

Molte volte, con la scusa che non dobbiamo giudicare, sospendiamo il giudizio verso gli altri. Questo non è buono perché siamo invitati a fare discernimento su ogni cosa, anche sull'altro.
Gesù dice: "Non giudicate per non essere giudicati ", perché la parola `giudizio', al tempo di Gesù, equivaleva a una `condanna'. 
Noi non dobbiamo condannare le persone ma il peccato, e siamo chiamati ad esaminare ciò che c'è nell'altro, così come faceva Gesù. 
Si legge nel Vangelo che: " Gesù però non si confidava con loro perché conosceva tutti ..." (Gv.2,13-25).
Egli sapeva quello che c'era in ogni uomo, perché ne conosceva i pensieri. Il nostro giudizio, prima di tutto, deve servire ad aiutare le persone con cui ci relazioniamo. Se il Signore ci mette accanto una persona, è per amarla di più, per aiutarla non a rimanere nel proprio peccato, ma perchè conoscendo il Cristo si penta e si ravveda. Ecco perchè dice anche: "può un cieco guidare un altro cieco? non cadranno tutti e due nella fossa?" (Lc.6,39).

I1 discernimento serve anche per difendere noi stessi: il diavolo vuole la nostra morte fisica e spirituale. Il discernimento base, per quanto riguarda le persone, è indicato chiaramente da Gesù, che ha detto: "Guardatevi dai falsi profeti! Vengono a voi vestiti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci." (Mt.7,15) 
E anche: "Voi siete sepolcri imbiancati perché fuori siete tutti belli puliti e dentro pieni di marciume." (Mt.23,27) 
Per conoscere i lupi e i sepolcri imbiancati dobbiamo analizzare-discernere i frutti che producono, che sono diversi dai prodotti che spesse volte produciamo nel peccare. I prodotti sono tutte le attività che facciamo molte nel male, altre nel bene, quelle nel bene producono i frutti. I frutti sono nove e si trovano elencati in Galati 5,22

"Amore, Gioia, Pace, Pazienza, Benevolenza, Bontà, Fedeltà, Mitezza e Dominio di sé ".

Se la frequenza a una persona o a una realtà ci porta ad acquisire questi frutti, è bene continuare il rapporto, in caso contrario, meglio evitarlo. Il Signore non vuole la nostra infelicità e non vuole la nostra improduttività: siamo invitati a fare un discernimento su tutto, e dobbiamo portare frutto.
E' dovere del cristiano evitare quella solidarietà indiretta verso il male che consiste nei peccati di omissione, primo fra tutti il mancato ammonimento e il mancato insegnamento nei confronti del peccatore. 
L’insegnamento dell’amore verso i nemici deve essere messo in relazione con questi altri insegnamenti di Gesù:"pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra ? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre" ( Lc 12,51- 53 ).
E ancora: "Ma se qualcuno scandalizzasse uno di questi piccoli, che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina da asino e venisse sommerso nel fondo del mare" ( Mt 18, 6 ); 
" Se qualcuno viene da voi e non porta questa dottrina, non ospitatelo in casa, né dategli il saluto, poiché chi gli rivolge il saluto, partecipa alle sue opere malvagie " (2Gv.10 ). 
L’amore di carità – cioè amare Dio al di sopra di se stessi e il prossimo per amore di Dio – può e deve richiedere il sacrificio dell’amore umano perché non è possibile amare veramente il prossimo senza amare prima Dio e i suoi comandamenti: senza Dio finiremmo, anche senza volerlo, a causa delle passioni disordinate, per fare del male a noi stessi e al prossimo, confondendo i piaceri disordinati e momentanei con il bene e finendo facilmente per persuaderci che è falso ciò che non vorremmo fosse vero.

Infine non dimentichiamo come San Paolo, sulla lotta che il cristiano combatte per rimanere fedele a Cristo, dice: "Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti" (Ef 6, 11-12 ).

Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza. …e cosi avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona (Gen 1,26.31 ) 

L’uomo, immagine di Dio? Sembra davvero impossibile! Guardiamoci!! Guardiamo come ci siamo ridotti!
L’esperienza di oggi, la storia di millenni, ci presenta molte volte un altro tipo di immagine: davvero brutta, di certo non divina.

L’uomo deturpa, violentemente, questo disegno di Dio che lo vuole a "Sua immagine" e la stessa Scrittura già ci metteva in guardia:

l’uomo si fa sapiente, Dio stolto,
l’uomo libero, Dio servo
l’uomo si gonfia, Dio si svuota
l’uomo forte, Dio debole. 
(Rom 11,13; 1Co. 1,17-25; 3, 18-20; 13,4; 4, 18-19; Fil 2,8 ).

Più che come immagine di Dio, l’uomo di oggi sembra volersi affermare, con più decisione del vecchio Adamo, come l’immagine proteica del “superuomo” creato da Nietzsche, che costruisce “Torri di Babele” per soppiantare Dio, per cacciarLo dalla sua vita: nel cuore di ogni stolto, risuona il “Via! Via! Crocifiggilo” (Gv 19,15) contro Colui che, unico, lo ama. 
Finiamo sempre per ritrovarci davanti a quel Pretorio romano pronti a scegliere da che parte stare: con Gesù (Verità, vita e via) o con Barabba (immagine della menzogna, della violenza, della cupidigia)?  


Dice la Scrittura:La sapienza dell’uomo è stoltezza, la stoltezza di Dio è sapienza.
«Ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini… Ciò che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti» (1Cor 1, 25.27 ).

Gesù lo dice chiaramente: "Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di Me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà..."( Mt 10, 37 – 39 ).
"...la presenza di Dio che si oppone a tutte queste forze (del male) con il suo potere totalmente diverso e divino: con il potere della misericordia. È la misericordia che pone un limite al male. In essa si esprime la natura tutta peculiare di Dio – la sua santità, il potere della verità e dell’amore" (14 )

Dunque la Misericordia di Dio è un potere... essa ha il potere di porre un limite al male.

Gesù stesso ci ha avvisati, per esempio, a riguardo degli ultimi tempi, dello scatenarsi della natura e delle forze del male e in Matteo 22 ci rammenta: 
"Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati."
"La misericordia è in realtà il nucleo centrale del messaggio evangelico, è il nome stesso di Dio, il volto con il quale Egli si è rivelato nell'antica Alleanza e pienamente in Gesù Cristo, incarnazione dell'Amore creatore e redentore. Questo amore di misericordia illumina anche il volto della Chiesa, e si manifesta sia mediante i Sacramenti, in particolare quello della Riconciliazione, sia con le opere di carità, comunitarie e individuali. Tutto ciò che la Chiesa dice e compie, manifesta la misericordia che Dio nutre per l'uomo, dunque per noi. Quando la Chiesa deve richiamare una verità misconosciuta, o un bene tradito, lo fa sempre spinta dall'amore misericordioso, perché gli uomini abbiano vita e l'abbiano in abbondanza (cfr Gv 10, 10)" (15)

Non dimentichiamo infatti il duro monito paolino:

"Si sente da per tutto parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre. E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti, in modo che si tolga di mezzo a voi chi ha compiuto una tale azione! Orbene, io, assente col corpo ma presente con lo spirito, ho gia giudicato come se fossi presente colui che ha compiuto tale azione: nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati insieme voi e il mio spirito, con il potere del Signore nostro Gesù, questo individuo sia dato in balìa di satana per la rovina della sua carne, affinchè il suo spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore.
Non è una bella cosa il vostro vanto. Non sapete che un pò di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità." (1Cor.5,1-8 )

"Le vostre mani grondano sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete il male delle vostre azioni dalla mia vista. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, ricercate la giustizia" (Is.1,15-17) e: " Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro..." (Is.5,20)

In conclusione

" La missione essenziale della Chiesa, che continua quella di Cristo, è una missione evangelizzatrice e salvifica. Essa attinge il suo slancio dalla carità divina. L'evangelizzazione è annuncio della salvezza, dono di Dio. Per mezzo della Parola di Dio e dei sacramenti, l'uomo è liberato, prima di tutto, dal potere del peccato e dal potere del Maligno, che l'opprimono, ed è introdotto nella comunione d'amore con Dio.
Seguendo il suo Signore, "venuto nel mondo per salvare i peccatori" (1 Tm, 1, 15), la Chiesa vuole la salvezza di tutti gli uomini.
Compiendo questa missione, la Chiesa insegna la via che l'uomo deve percorrere in questo mondo per entrare nel regno di Dio. Perciò, la sua dottrina si estende a tutto l'ordine morale e, segnatamente, alla giustizia, che deve regolare le relazioni umane. Ciò fa parte della predicazione del Vangelo". (16 )

Gesù stabilisce che al banchetto messianico della comunità cristiana che è rinnovato nella Mensa Eucaristica, può partecipare chiunque abbia fatto una CONVERSIONE, la Misericordia di Dio si muove infatti laddove c'è una conversione vera ed autentica! (cfr. Gv.4,1-42 ).

Confidiamo davvero in Gesù, oppure ci illudiamo in facili sentimentalismi, perdonismi vari, pacifismi d'ogni risma nel momento di qualche prova per poi lamentarci di non aver ricevuto quanto chiedevamo?

Ce lo rammenta san Giacomo nella sua Lettera:

Fratelli miei, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria.
e al cap. 4 dice:
[1]Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra? 
[2]Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; 
[3]chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri. 
[4]Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. 
[5]O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi? 
[6]Ci dà anzi una grazia più grande; per questo dice: 'Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia'. 
[7]Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. 
[8 ]Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti. 
[9]Gemete sulla vostra miseria, fate lutto e piangete; il vostro riso si muti in lutto e la vostra allegria in tristezza. 
[10]Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.

Ricorda che:

"Un Gesù che sia d'accordo con tutto e con tutti, un Gesù senza la sua santa ira, senza la durezza della verità e del suo vero amore, non è il vero Gesù come lo mostra la Sacra Scrittura, ma una sua miserabile caricatura.
Una concezione del "vangelo" dove non esista più la serietà dell'ira di Dio, non ha niente a che fare con il Vangelo biblico.
Un vero perdono è invece qualcosa di più autentico e diverso da un debole "lasciar correre, tanto Dio è buono"!
Il perdono è esigente e chiede ad entrambi - chi lo riceve e chi lo dona - una presa di posizione che concerne l'intero loro essere.
Un Gesù che approva tutto è un Gesù privato della Croce, perchè allora non c'è più bisogno del dolore, della croce, per guarire l'uomo.
Ed effettivamente la Croce viene sempre più estromessa dalla teologia e falsamente interpretata come una brutta avventura o come un affare puramente politico, fermo al suo tempo.
La Croce come espiazione, la Croce come forma di perdono e della salvezza non si adatta a un certo schema di pensiero moderno, solo quando si vede bene il nesso tra verità e amore, allora la Croce diventa comprensibile nella sua autentica profondità teologica poichè, il perdono, ha a che fare con la verità e perciò esige la Croce del Figlio di Dio, ed esige per questo la nostra conversione.
Perdono e perdonare è appunto la restaurazione della verità, rinnovamento dell'essere e superamento della menzogna nascosta in ogni forma di peccato.
Il peccato è sempre, per sua essenza, un abbandono della verità del proprio essere e quindi della verità voluta dal Creatore, da Dio" (17 ).

Note

1) Messaggio per la Quaresima 2013 di Benedetto XVI
2) Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia, esortazione apostolica post-sinodale sulla riconciliazione e la penitenza nella missione della Chiesa oggi, 2 dicembre 1984.
3) cfr Giovanni Paolo II , Lettera enciclica Dominum et Vivificantem sullo Spirito Santo nella vita della Chiesa e del mondo, 18 Maggio 1986, n.38; e si legga anche la sua Lettera apostolica Salvifici Doloris sul senso cristiano della sofferenza umana, nella quale esprime i medesimi concetti.
4) Giovanni Paolo II dalla Salvifici Doloris.
5) Giovanni Paolo II, lettera enciclica Evangelium vitae
6) Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2261
7) mons. Alessandro Maggiolini, Breve esposizione del cristianesimo, ed, Piemme, Casale Monferrato (AL ), 1985, p. 98
8 ) cfr Il messaggio del Papa a Strasburgo, in Giovanni Cantoni, Papa Giovanni Paolo II a Strasburgo: religione e libertà, Cristianità, Piacenza, ottobre 1988, n.162, pp. 3-6
9) Istruzione della Sacra Congregazione per la dottrina della fede, Libertà cristiana e liberazione, 22 marzo 1986, approvata dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, n. 62 - per il Documento entrate nell'area download del sito.
10) Enciclica Dives in Misericordia di Giovanni Paolo II
11) Giovanni Paolo II, Omelia alla parrocchia di S. Chiara a Vigna Clara- Due Pini, 24 febbraio 1987
12) Benedetto XVI Udienza Generale 9 dicembre 2009
13) ivi nota 11.
14) Benedetto XVI Omelia del 15 aprile 2007, per il suo 80° compleanno e Domenica in Albis
15) Benedetto XVI Angelus 30 marzo 2008
16) ivi nota 9.
17) Joseph Ratzinger "Guardare a Cristo".

  continua con ulteriori approfondimenti.....


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