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QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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San Filippo Neri Dell'amore al proprio disprezzo

Ultimo Aggiornamento: 03/05/2015 00:18
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03/05/2015 00:18





CONCLUSIONE

Quanto proposto fin qui nella presente operetta chiaramente dimostra che lo Spirito di Gesù impegna il cristiano ad umiliarsi di continuo, a sentir bassamente di sé, a disprezzarsi, a posporsi a tutti, a collocarsi nell'ultimo luogo e ad amare di essere disprezzato e vilipeso dagli altri; al contrario lo eccita ad usar coi suoi prossimi ogni atto di stima, di rispetto, d'onore, d'ossequio, d'affezione, di compatimento delle di lui miserie : il tutto secondo le circostanze e, per quanto è possibile, preferendo sempre o in un modo, o in un altro, chicchessia a sé medesimo, e praticando esattamente l'avviso dei grande Apostolo:gareggiate nello stimarvi a vicenda (Rom 12,10): ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso (Fil 2,3); di maniera che la disistima, lo strapazzo e l'avvilimento restino tutta per sé; e per il prossimo rimanga la stima, la riverenza, l'amore, la dolcezza, la compassione e tutto il buon cuore.

Tutti i santi, dopo Gesù, sono stati animati da questo spirito, e in mille e mille guise lo hanno dimostrato coi fatti. L'operare al rovescio è spirito diabolico e dell'anticristo. Questo produce anche insensibilmente nell' uomo una grandiosa stima, e un alto concetto di se stesso, e conseguentemente una compiacenza, tenerezza ed affetto, e un insaziabile desiderio del suo onore ed esaltazione sopra degli altri : e per il prossimo, la disistima, la non curanza e il disprezzo, onde nel tempo stesso chi è imbevuto da questo spirito , addiviene stimatore ed amante di se medesimo, e un rigidissimo censore, dileggiatore e disamorato dei suoi prossimi, con un trasporto continuo di abbassarli e deprimerli finché restino molto sotto di sé. Ed è da notare, che a misura che l'uomo si allontana da Dio, e a se medesimo si affeziona e si attacca, più partecipa di questo spirito veramente diabolico. Infelici pertanto coloro, nei quali agisce e domina sì malvagio spirito!

Essi portano senza accorgersene un carattere di maledizione e della loro eterna condanna, se con ogni sforzo non attendono ad emendarsi, come per le viscere di Gesù sono pregati ed esortati a fare senza indugio. Ed infelici quelle famiglie e comunità, ove regna questo pessimo spirito! Queste si rassomigliano all'inferno, da cui è bandito ogni ordine e qualunque ombra di concordia e di pace, abitandovi soltanto la confusione e l'orrore.

D'altra parte, felici oltre ogni credere sono quelle case, quelle famiglie, quelle comunità, in cui prevale lo spirito di amare il proprio disprezzo; ove ciascuno fa a gara ad ambire l'ultimo posto, e a prendere il più abbietto e il più vile per sé, e cedere agli altri il più onorevole e il migliore; insomma, ove ognuno vuol trarre sopra di sé tutte l'odiosità e i vilipendi, e riservare al prossimo tutto il rispetto, la riverenza, ed ogni più amorevole trattamento! Quanto è grande la perfezione e la santità di questo genere di persone! Qui si trova la più bella unità che possa godersi in terra, in cui tutti aspirano al centro medesimo del niente, e non altro cercano che Dio solo solo: qui regna la carità, la tranquillità e la vera pace, e per conseguenza qui regna Dio, essendo scritto: Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui (1 Gv 4,16). Per il fatto che tali avventurose adunanze divengono come un paradiso in terra, che trasportate tra breve in cielo, formeranno anch'esse quella beatissima regione di pace, dove Dio sarà tutto in tutti in eterno. Felici, torno a dire, sì fatte comunità e famiglie, e felici coloro che le compongono!

Che se ciò molte volte non riesce in molte comunità e famiglie, deh! Per amor di Dio non si abbatta, né di soverchio si affligga quella persona particolare che, illuminata da Dio, anela all'ottimo e, bramosa della propria santificazione vuole amare il disprezzo: questa piuttosto si rallegri e consoli, perché, ricusando i suoi confratelli e compagni l'abiezione e il vilipendio, a lei potrà toccar maggior porzione di questo bene nascosto: dia pure agli altri, come poc'anzi s'è detto, l'onore, gli ossequi, i buoni uffici, e soddisfazioni loro gradite; lasci pur loro quel che nel mondo più si stima ed apprezza; e per sé abbracci quel che viene rigettato comunemente; e facendosi come un nulla, dia luogo all'esaltazione degli altri, come Dio disporrà. Ed oh! Quanto fortunata sarà la sua sorte, se si adatta a far ciò di buon animo! Si avvererà in lui il detto dello Spirito Santo: tutto concorre al bene di coloro che amano Dio (Rm 8,28), e vedrà ridondare il suo impercettibile spirituale vantaggio: la sconsiderazione e la debolezza di molti, e gli altrui disordini lo faranno più ricco e più santo: porterà in fronte e nel cuore il sigillo e la marca di Gesù, che ad altri cedette gli onori, e per sé tolse i disprezzi, ad altri i contenti e per sé la croce.

Conseguentemente riporterà il più bel pegno della sua eterna predestinazione, e potrà sperare con più viva fiducia che in paradiso gli sia riservato un premio ed un trono dei più sublimi e magnifici. Lettor mio caro, chi non farà dunque ogni sforzo per acquistar sì gran bene? Avverti però che qui ha luogo il detto di quell'antico Savio: ars longa, vita brevis; l'arte di procurarsi l'amore al disprezzo, almeno per ordinario, è lunga, e il nostro tempo è breve. Subito però, affidati nel divino aiuto, si mettano vigorosamente le mani all'opera, per non desistere mai fino alla morte, che è quanto dire fino al conseguimento di quella massima ed interminabile gloria, che sola, come già contemplo il reale profeta, può rendere pienamente satolle le anime: mi sazierò della tua presenza (Sal 17 (16),15). FIAT, FIAT.

OMNIA AD MAIOREM DEI GLORIAM


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ORAZIONE PER IMPETRAR DAL SIGNORE
L'AMORE AL PROPRIO DISPREZZO


Altissime Deus, qui de excelso abitaculo tuo humilia respicis, et alta a longe cognoscis, in nomine dilecti Filii Tui Jesu, infunde cordibis nostris spiritum verae umilitatis, suique contemptus amorem, ut omni prorsus eliminata superbia, ac radicitus evulsa, eundem Unigenitum tuum, pro nobis usque ad mortem Crucis humiliatum, et opprobrium hominum factum, imitantes in terris, exaltari cum ipso meremur in coelis in saecula saeculorum. Amen O Dio altissmo, che dalla tua sublime dimora poni lo sguardo sugli umili per favorirli e per innalzarli, nel nome del tuo diletto figlio Gesù, infondi nei nostri cuori lo spirito della vera umiltà e líamore al proprio disprezzo; in modo che, bandita interamente da noi e divelta sin dalle radici tutta la superbia, imitando in terra lo stesso tuo Unigenito, umiliato per noi sino alla morte infame di croce, e fatto líobbrobrio degli uomini, ci rendiamo degni di essere esaltati con lui per sempre nel cielo. Amen

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GRADI DELLA PASSIONE DI
NOSTRO SIGNOR G.C.

Gesù mio dolcissimo, che nell'Orto orando sudaste sangue, agonizzaste e patiste una mestizia sì grande, che bastava a darvi la morte: abbiate di noi pietà. 

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

Gesù mio dolcissimo, che foste da Giuda tradito con un bacio, e consegnato in mano dei nemici, e poi da essi preso, e legato, e dai Discepoli abbandonato; abbiate di noi pietà. 

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

Gesù mio dolcissimo, dal Concilio dei Giudei dichiarato reo di morte, e nella casa di Caifa coperto in faccia da un panno, e poi schiaffeggiato, sputato, e deriso; abbiate di noi pietà.

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

Gesti mio dolcissimo, condotto qual malfattore a Pilato, e poi da Erode disprezzato, e trattato da pazzo; abbiate di noi pietà.

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

Gesti mio dolcissimo, spogliato delle vesti e legato alla colonna, con tanta crudeltà flagellato; abbiate di noi pietà.

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

Gesù mio dolcissimo, coronato di spine, coperto di un mantello rosso, schiaffeggiato, e salutato per ischerno re dei Giudei; abbiate di noi pietà.

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

Gesù mio dolcissimo, riprovato dai Giudei, e proposto a Barabba, e poi da Pilato ingiustamente condannato a morire in croce; abbiate di noi pietà.

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

Gesù mio dolt4sAmo, caricato dei legno della croce; e quale agnello innocente condotto alla morte: abbiate di noi pietà.

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

Gesù mio dolcissimo, inchiodato nella croce, posto in mezzo a due ladri, deriso, e bestemmiato, e per tre ore agonizzante fra orribilissimi tormenti; abbiate di noi pietà.

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

Gesù mio dolcissimo, morto in croce ed e a vista della vostra santa Madre trafitto dalla lancia nel fianco, donde uscì sangue ed acqua; abbiate di noi pietà.

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

Gesù mio dolcissimo, deposto dalla croce e collocato in seno alla vostra afflitta Madre: abbiate di noi pietà.

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

Gesù mio dolcissimo, che lacerato dalle ferite, e segnato delle cinque piaghe foste riposto nel sepolcro; abbiate di noi pietà.

R. Pietà di noi, Signore, abbiate di noi pietà.

V. Veramente egli ha sofferto le nostre pene.
R. Ed i nostri dolori esso li ha patiti.

PREGHIAMO

O Dio, che per la redenzione del mondo voleste nascere, essere circonciso, riprovato dai Giudei, da Giuda traditore con un bacio tradito, legato con funi, come agnello innocente condotto al sacrificio, e con tanto vituperio portato alla presenza di Anna, di Caifa, di Pilato e di Erode, accusato da falsi testimoni, battuto coi flagelli e schiaffi, caricato di obbrobri, sputato, coronato di spine, percosso colla canna, velato nella faccia, spogliato delle vesti , affisso con chiodi alla croce, nella croce alzato, fra i ladri annoverato, abbeverato di fiele ed aceto e dalla lancia ferito. Voi, Signore, per queste santissime pene, che venero io indegno, e per la santissima croce, e morte vostra, degnatevi di condurmi, ove conduceste il ladrone con voi crocifisso; voi che vivete, e regnate col Padre, e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen, così spero, così sia.




CORONELLA
delle cinque Piaghe di Gesù Crocifisso

Signor mio Gesù Cristo, io adoro la Piaga del vostro piede sinistro. Vi ringrazio di averla per me sofferta con tanto dolore, e con tanto amore. Compatisco la pena vostra, e della vostra afflitta Madre. E per il merito di questa santa Piaga vi prego a concedermi il perdono dei peccati miei, dei quali con tutto il cuore mi pento sopra ogni male, per essere state offese della vostra infinita bontà. María addolorata, pregate Gesù per me.

Pater, Ave, e Gloria.

Per le piaghe che soffristi,
Gesù mio, con tanto amore
E con tanto tuo dolore,
Abbi, o Dio, di me pietà.

Signor mio Gesù Cristo, io adoro la Piaga dei vostro piede destro. Vi ringrazio di averla per me sofferta con tanto dolore, e con tanto amore. Compatisco la pena vostra, e della vostra afflitta Madre. E per il merito di questa santa Piaga vi prego a darmi forza di non cadere per l'avvenire in peccato mortale, ma di perseverare in grazia vostra sino alla morte. Maria addolorata, pregate Gesù per me. Pater etc. Per le piaghe etc. come sopra.

Signor mio Gesù Cristo, io adoro la Piaga della vostra mano sinistra. Vi ringrazio di averla per me sofferta con tanto dolore, e con tanto amore. Compatisco la pena vostra, e della vostra afflitta Madre. E per il merito di questa santa Piaga vi prego a liberarmi dall'inferno tante volte da me meritato, dove non potrei amarvi più. Maria addolorata, pregate Gesti per me. Pater etc.

Signor mio Gesù Cristo, io adoro la Piaga della vostra mano destra. Vi ringrazio di averla per me sofferta con tanto dolore, e con tanto amore. Compatisco la pena vostra, e della vostra afflitta Madre. E per il merito di questa santa Piaga vi prego a donarmi la gloria del Paradiso, dove vi amerò perfettamente, e con tutte le mie forze. Maria addolorata, pregate Gesti per me. Pater etc.

Signor mio Gesù Cristo, io adoro la Piaga del vostro costato. Vi ringrazio di aver voluto anche dopo la morte soffrire quest'altra ingiuria, senza dolore sì, ma con sommo amore. Compatisco l'afflitta vostra Madre, che fu sola a sentirne tutta la pena. E per il merito di questa sacra Piaga, vi prego a concedermi il dono del vostro santo amore, acciocché io vi ami sempre in questa vita, per venire poi nell'altra ad amarvi alla svelata eternamente in Paradiso. Maria addolorata pregate Gesù per me. Pater etc.

 


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