È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Il sacrilegio della comunione alla mano di Don Giorgio Maffei

Ultimo Aggiornamento: 31/10/2015 19:50
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.222
Sesso: Femminile
31/10/2015 19:39

Non è lecito agire nel dubbio


Abbiamo parlato di certezza. Dobbiamo parlare anche di dubbio. E' certo che, nella distribuzione della Comunione, in genere si staccano dall'Ostia consacrata frammenti, che con la pratica tradi­zionale, cadono e sono raccolti sul piattello da cui vengono recuperati, mentre con la pratica della Comunione sulla mano vanno dispersi e quindi profanati. Questo è certo e lo sappiamo dall'esperienza, anche se non è matematicamente certo che i frammenti cadano ad ogni singola Comunione. E' vero: molte volte non si staccano frammenti nemmeno durante tutta la distribuzione, come risulta dal piattello (quando si usa), che viene riconsegnato al ministro completamente privo, appunto, di frammenti.


Ne rimangono pure sempre la possibilità ed il grave pericolo. Se il sacerdote si limitasse a dare solo una, o poche Comunioni e queste sulla mano, ci sarebbe solo il grave pericolo di caduta, di dispersione e di profanazione di sacri Frammenti, e sarebbe già una grave im­prudenza ed una grave colpa. Ma se le Comunioni sono molte ogni giorno, la probabilità di caduta dei frammenti aumenta fino a diventare certezza. Lo si sa per esperienza: nessun sacerdote che svolge il ministero in cura d'anime, può affermare di non trovare mai sul piattello (se lo usa), frammenti di Pane consacrato. Tutti ne hanno sempre trovati, ne trovano e ne troveranno, per cui, in genere, la certezza di caduta di frammenti è innegabile ed assoluta.


Anche il sacerdote giovane, come si disse, che sia stato istruito a dare solo la Comunione sulla mano, non può ignorare questo fatto. Ad ogni singola Comunione non c'è la certezza che cadano frammenti, ma neppure vi è la certezza che non cadano. Esistono, invece, la possibilità ed il grave pericolo. La generale certezza di caduta dei frammenti e la particolare possibilità ad ogni singola Comunione, crea il dubbio, che qualche frammento possa cadere. Non si può agire con questo dubbio, ossia, con tale dubbio non si può dare la Comunione sulla mano. Chi si metterebbe in viaggio prevedendo di andare incontro ad un pericolo certo, anche se non sa con certezza se il disastro avverrà all'inizio, a metà o alla fine del viaggio? Nessuno.


E a nessuno darebbe il consenso di mettersi in viaggio. Gravissima sarebbe la sua responsabilità verso sé stesso, e più ancora verso gli altri. E fino a che non succede, rimangono il dubbio ed il timore che possa succedere. Sappiamo dalla morale che non è lecito agire nel dubbio. Il dubbio verte sempre sulla liceità di un'azione che si sta per compiere, però può riguardare direttamente la Legge morale, nel­l'incertezza se essa consenta o meno detta azione, oppure può riguardare le circostanze o le conseguenze dell'azione stessa. Colui che agisce nel dubbio che la sua azione sia moralmente lecita oppure no, commette peccato, perché ha la volontà disposta a fare anche ciò ch'è vietato. Siccome il peccato lo si commette prima con la volontà che con l'azione, colui che ha questa disposizione interiore, cioè di fare ciò ch'è peccato, nel suo cuore lo ha già commesso, indipendentemente dall'oggettiva liceità o illiceità dell'azione.


Potrebbe anche essere oggettivamente lecita, ma se l'agente crede che sia peccato, oppure soltanto dubita che lo sia, lo commette nel suo cuore. Per questo diciamo che il dubbio può essere di due tipi. Parliamo adesso del secondo tipo di dubbio, quello che riguarda le conseguenze gravi che può avere la pratica della Comunione sulla mano ad ogni singola Comunione. Riguardo la pratica della Comunione sulla mano, si può avere anche il primo tipo di dubbio, cioè sulla liceità della pratica per sé stessa. Ma già che ci siamo, è bene fare un accenno pure di questo. Ecco: oltre la dispersione dei frammenti di Pane consacrato, ci sono altri gravi motivi che rendono deprecabile la pratica della Comunione sulla mano, per i quali la SS. Eucaristia viene profanata; chi è timorato di Dio, rispettoso del SS. Corpo del Signore e delicato di coscienza, pure non sapendo della caduta dei frammenti, potrebbe essere preso dal dubbio e dire: "Benché sia stato consentito dall'Autorità ecclesiastica, è lecita questa pratica, fatta in questo modo, con così poco rispetto verso il SS. Sacramento?".


Prima di prendere la sacra Ostia in mano, deve formarsi la coscien­za certa, o almeno assai probabile, che gli sia lecito. Questo tipo di dubbio, talora grave, è però molto meno grave del secondo di cui vogliamo parlare e poi, è un dubbio oggettivo, inerente alla realtà delle cose, come vedremo, e non dipende dalla sensibilità di coscienza dell'agente. Il dubbio che ora ci interessa, è quello che riguarda le cattive conseguenze che può avere l'azione da compiere. Non è lecito compiere un'azione col dubbio che possa avere un effetto cattivo. La gravità del peccato dipende dalla gravità dell'effetto di cui l'azione è causa.


Se io ho un bicchiere contenente una bibita, pure avendo fondate ragioni di dubitare che sia un veleno, col persistere di questo dubbio non mi è lecito berla o darla a bere. Se con questo dubbio la bevo o la offro da bere, vuol dire che non m'importa nulla di avvelenarmi o di avvelenare gli altri. Non posso sperare che sia una buona bibita e non un veleno. Ho il dovere prima di accertarmi che non sia un veleno, solo dopo posso berla o darla da bere. Naturalmente devo comportarmi così se su un vassoio ci sono due o più bicchieri pieni, dei quali sono certo che uno contiene del veleno. Non posso prenderne uno per berlo o darlo da bere, "sperando" non sia quello col veleno. Dovrei prima portarli in un laboratorio per farli esaminare uno ad uno; trovato quello che contiene il veleno, gli altri li posso bere e dar da bere tranquilla­mente. Ma se dubito che i bicchieri contenenti veleno siano più di uno, allora debbo farli analizzare tutti fino all'ultimo, perché anche l'ultimo, come il primo o come qualsiasi altro bicchiere tra il primo e l'ultimo, potrebbe contenere il veleno. E' il caso della Comunione sulla mano.


Se viene data una sola o pochissime Comunioni, anche se non vi è la certezza che cadano frammenti, ve n'è però la possibilità, quindi vi è già il dubbio che cadano. E' già una grave imprudenza ed un grave peccato, perché non si tratta di cosa da poco, ma della profanazione del SS. Sacramento. A chi dà la Comunione sulla mano con questo dubbio (e il dubbio ci deve essere, perché non è soggettivo, ma oggettivo, esistente nella realtà delle cose), non importa che il Corpo del Signore, sia pure sotto forma di minuscolo frammento, vada calpestato e spazzato via come immondizia.


E' disposto a causare tale profanazione. Commette il peccato nel suo cuore anche se nella realtà, per un caso fortuito, non cade alcun frammento. Nel dubbio, prima d'agire, bisogna accertarsi che l'azione non produca l'effetto cattivo temuto. Ma qui, come si fa? Bisognerebbe esaminare attentamente, magari con una buona lente d'ingrandimento, la mano del fedele che ha preso l'Ostia, e se non vi si è trovato niente, lui ed il sacerdote amministrante possono stare tranquilli. Se invece vi si trova qualche frammento, bisogna che il fedele si porti all'altare per versarlo nel calice, altrimenti deve consumarlo (ma come, leccandosi la mano?), cosa che nessuno farebbe. L'unica via per essere sicuri che non vadano dispersi frammenti, è astenersi dal dare e dal ricevere la Comunione sulla mano, ossia tornare alla sempre buona pratica tradizionale, o fare come dirò alla fine.


Ma se le Comunioni sono molte? Bisognerebbe fare l'accertamento come descritto sopra, ad ogni Comunione! E non sarebbe come il caso dell'unico bicchiere contenente veleno tra tanti, trovato il quale si possono bere tranquillamente gli altri. No, ma è come il caso in cui si dubita che i bicchieri col veleno siano più di uno, senza per altro sapere quali precisamente siano. Distribuendo molte Comunioni, la caduta di frammenti può verificarsi più di una volta. Quando? non si sa. Può essere alla prima come all'ultima, o in qualsiasi tra la prima e l'ultima. In ciascuna sussiste il grave dubbio.



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:37. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com