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I Vizi Capitali di Don Giuseppe Tomaselli

Ultimo Aggiornamento: 10/06/2017 09:44
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10/06/2017 09:43

INVIDIA


L'invidia è il rincrescimento o tristezza del bene altrui, in quanto lo si riguarda come dannoso al bene nostro.


Sembrerebbe l'invidia un piccolo vizio, eppure tra i vizi capitali occupa un posto eminente, in quanto è comune e dà origine a molti peccati.


Giustamente si dice che se l'invidia facesse divenire gobbi, nel mondo difficilmente si vedrebbe un uomo od una donna senza gobba.


L'invidia è un vizio tutto interno, nascosto nell'intima del cuore umano; è un vizio vile, perciò tenta di nascondersi; ma per quanto faccia l'invidioso a celare la sua malignità, non sempre vi riesce.


Dobbiamo amare il prossimo come noi stessi; è questo il comando datoci da Dio; dobbiamo cioè rallegrarci del bene altrui come del bene nostro e dobbiamo rattristarci del male altrui come del nostro male.


L'invidioso fa al contrario; gode del male della persona che invidia e soffre del bene suo. Come tale, l'invidia è un vero peccato, opponendosi al comando di Dio.


Un pittore dipinse un quadro raffigurante l'invidia. Vi era rappresentata una vecchia, stecchita e corrucciata, che guardava attraverso una lente d'ingrandimento; era circondata da serpenti, che le mordevano il cuore. Questo ritratto riproduce a meraviglia l'invidioso.


Il ladro, rubando, si procura del denaro e con esso può godere la vita; il goloso prova il diletto del gusto ed il sensuale gode nei sensi; ma l'invidioso non riceve alcuna utilità dal suo vizio.


è indovinato il detto: Chi d'invidia campa, disperato muore!


 


Peggiore dei demoni.


I demoni tentano al peccato gli uomini per l'invidia che provano verso di loro, sapendo che potranno andare in Paradiso.


Tuttavia, pur sfogando l'ira e l'invidia sugli uomini, si risparmiano tra loro stessi.


L'invidioso è peggiore dei demoni, perchè non risparmia il suo simile.


Non ha rispetto a vincolo di sangue o di amicizia; cosicchè troviamo il fratello che per invidia lotta il fratello; la sorella che perseguita la sorella, l'amico che fa guerra all'amico.


 


La madre dei peccati.


La superbia è la vera madre dei peccati; l'invidia ne è figlia; però l'invidia diventa subito madre di tanti peccati, che l'enumerarli non sarebbe facile: desideri del male altrui, giudizi temerari, sentimenti di avversione e di odio, parole mordaci, discorsi di mormorazione e di calunnia, insidie, crudeltà e delitti inauditi ... Abele offriva a Dio le primizie della campagna e del gregge; attirò così sopra di sè lo sguardo amoroso del Creatore. Il fratello Caino ne senti' invidia e gli tolse la vita, fracassandogli la testa. Ne ebbe però il meritato castigo, facendo una fine molto misera.


Giuseppe, figlio del Patriarca Giacobbe, fu oggetto d'invidia da parte dei fratelli, perchè il padre lo prediligeva. In conseguenza di ciò, prima fu calato in una cisterna secca, per trovarvi la morte, e dopo fu venduto ad un mercante, in qualità di schiavo. Iddio, che veglia sugli innocenti, fece sl che Giuseppe diventasse il Vice Re d'Egitto e che i suoi stessi fratelli in tempo di carestia andassero a domandargli frumento. Quanta vergogna allorchè Giuseppe si manifestò! Io sono il vostro fratello ... colui che per invidia volevate uccidere e poi vendeste! ...


Il Re Saul sentì invidia di David, suo suddito, e lo perseguitò spietatamente. Più volte gli gettò la lancia addosso, per conficcarlo al muro; non riuscì nel malvagio intento, perchè la mano del Signore era sopra David.


E Gesù non fu condannato a morte per invidia? Gli Scribi, i Farisei ed i capi del popolo, si rodevano di rabbia a vedere Gesù, che credevano il Figlio del fabbro di Nazaret, circondato di gloria e di stima.


Adunque, chi può enumerare gli esecrandi delitti. che ovunque e sempre l'invidia ha compiuto?


 


COMPIACENZA


La virtù opposta all'invidia è la compiacenza del bene altrui.


Come si è detto innanzi, la carità, o amore del prossimo, esige che amiamo il nostro simile come noi stessi. Noi ci auguriamo sempre il bene e godiamo di quanto di buono ci possa accadere. Per il comando di Dio, dovendo amare il prossimo, dobbiamo augurargli il bene.


L'egoismo individuale trascina al lato opposto; ma è dovere di ognuno reprimere le cattive tendenze e sforzarsi di nobilitare i propri sentimenti nei riguardi del prossimo.


 


Come reprimersi.


Appena ci accorgiamo che una persona eccita la nostra invidia, dobbiamo stare sull'attenti per non assecondare la passione e per reprimere subito i primi assalti.


La preghiera è utile a tutto; preghiamo perciò per colui contro il quale siamo tentati d'invidia, domandando a Dio ogni benedizione per lui.


Parliamo sempre in bene della persona che siamo tentati ad invidiare; non opponiamoci quando sentiamo dirne bene dagli atri, anzi cerchiamo le, occasioni per lodarla.


Se possiamo fare un bene a chi muove la nostra invidia, prestiamoci volentieri. Agendo in tal modo, noi mettiamo dell'acqua fredda sul fuoco dell'invidia e il nostro cuore godrà la pace dei figli di Dio.


 


La madre.


La madre è tutta per il bene dei figli; quando però viene a conoscere che i figli di altre donne, specialmente se parenti o amiche, hanno ottenuto un posto in società, hanno superato un esame ed eccellono per buone qualità, allora naturalmente, accecata dall'amore dei propri figli, comincia a soffrirne internamente a motivo dell'invidia. Il marciume interno presto va alla bocca e così questa donna semina lamenti e calunnie.


Già, i figli di quella signora riescono sempre! è naturale! Hanno denaro e col denaro possono fare qualunque imbroglio! ... I miei figli invece sono onesti e restano indietro! ... Non c'è più giustizia in questo mondo!


O donna, cosa ne guadagni dicendo così? Piuttosto educa meglio i tuoi figliuoli, inculca loro il timore di Dio, esigi che si applichino allo studio o all'arte e poi prega il Signore affinchè prepari ad essi un buon avvenire!


 


L'eterna lotta!


La suocera e la nuora!... L'eterna lotta familiare! La suocera spesso ha invidia della nuora, perchè pensa: Mio figlio l'ama assai! Io sono la madre, ho fatto tanto per il figlio ed ora ecco mia nuora a goderselo! Spesso avviene il contrario: Mio marito, dice la nuora, appartiene a me, dovrebbe essere tutto mio ed intanto pensa a sua madre! Va a trovarla spesso, le porta dei regali... ; io invece sono l'ultima ad essere pensata!


Chi non vede la forte gelosia in tutto ciò? La madre dovrebbe essere contenta che il figlio ami la sposa, perchè da questo amore nasce l'armonia nella famiglia.


La sposa dovrebbe essere anche lieta che il marito ami la propria madre pensando che un giorno essa pure avrà da divenire suocera e vorrà certamente essere amata e rispettata dai figli sposati.


 


Tra sorelle ed amiche.


Non è difficile trovare sì brutto vizio anche tra sorelle.


Una giovane è stata chiesta per fidanzata. Dovrebbero in famiglia goderne tutti, quando il partito si presenta bene; qualche sorella invece sente gelosia.


Hanno scelto mia sorella!... Io sono stata posposta! Eppure sono più grande, più giudiziosa; ho il viso più grazioso! Questi e simili sentimenti sorgono dal cuore invidioso e superbo, e presto cominciano in famiglia i malumori e le rabbie.


Non è raro il caso in cui la sorella metta in cattiva luce la sorella presso il fidanzato e solo allora è contenta quando ha tirato dalla sua parte il giovane, oppure questi si è allontanato definitivamente dalla famiglia. Lo stesso e peggio ancora suole avvenire tra amiche.


Quando la gelosia ha preso piede nel cuore di una giovane, perché l'amica ha trovato un buon fidanzato, subito cominciano le parole mordaci, le critiche e le mormorazioni.


Si mettono alla luce i difetti occulti dell'amica, le magagne segrete della sua famiglia e, quando ciò non basta, si ricorre alle lettere anonime calunniose.


Non sempre, ma spesso l'invidiosa amica raggiunge lo scopo di far perdere all'amica il fidanzato.


Quante lacrime ha fatto versare l'invidia a schiere di signorine!


Quante giovani si sono ammalate o suicidate in seguito a simili calunnie!


E quante altre sono state rinchiuse nel manicomio in conseguenza di un amore fallito!


Grande responsabilità davanti a Dio hanno le sorelle e le amiche invidiose! In questa categoria di persone, cioè tra sorelle e tra amiche, non solo trovasi l'invidia per il fidanzato, ma per tante altre cose: per la casa, per la mobilia, per le vesti, per la bellezza, ecc.


In questo campo la gelosia fa conimettere un gran numero di piccinerie, di ridicolaggini, le quali dovrebbero far vergogna a persona che abbia un po' di dignità!


 


La simpatia.


Quando due si amano troppo e si sviluppa il sentimento della così detta simpatia, facilmente sorge la gelosia.


Guai se una terza persona si avvicina a chi si ama o se costoro parlano in confidenza e peggio ancora se si fanno regali o dimostrano in altro modo l'affetto!


Chi prova questa forma di gelosia, soffre molto nel cuore e dà in smanie. Da ciò cominciano i sospetti, le rotture, gli odi e forse le risse.


Chi ha questa debolezza morale, si faccia violenza e non assecondi la gelosia! Pensi piuttosto a legare il proprio cuore a Gesù e non lo dia facilmente alle creature!


 


La clientela.


Tutti hanno diritto a vivere; di conseguenza si è ingiusti allorché per gelosia si fa di tutto per togliere la clientela al prossimo.


Tu fai scuola; hai un discreto numero di allievi. Perchè tenti di allontanare da quell'altro insegnante i suoi alunni? Anche lui ha diritto a vivere!


Tu hai una rivendita e guadagni discretamente. Perchè sei geloso degli altri rivenditori e ti sforzi di far loro la concorrenza?





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