QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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IL CULTO DEI SANTI

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2009 08:01
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01/09/2009 07:59

XII CAPITOLO DEL LIBRO:

"MA IL VANGELO NON DICE COSI'":

 

Fascicoli dal n° 227 al n° 237

 

IL CULTO DEI SANTI

 

A cura di frà Tommaso Maria di Gesù dei frati minori rinnovati

Via alla Falconara n° 83 - 90100 Palermo  - Tel. 0916730658

 

Il cap. XII del libro “Ma il Vangelo non dice così" contesta il culto dei Santi che la Chiesa cattolica insegna ai fedeli. Mettiamoci in ascolto di tutte le obiezioni e poi rispondiamo ad esse, come di solito, poggiando le nostre osservazioni sulla ragione, sulla vita della Chiesa e sulla Parola di Dio.

 

Non cattolico. Iniziando la problematica sul Culto dei Santi, voglio ricordarti quanto scrive S. Ambrogio (Liber de Isaac et Anima; cit. da: J. Rilliet, Le pierres d'achoppement, 1935, p.35): "Cristo è la nostra bocca, con la quale parliamo al Padre; il nostro occhio, con il quale vediamo il Padre; la nostra mano destra con la quale ci offriamo al Padre. Senza questa mediazione non c'è nessuna possibilità di avvicinarsi a Dio, né a noi, né a nessun santo”.

 

Cattolico. Certamente S. Ambrogio, uno dei più grandi dottori della Chiesa, sapeva benissimo dei culti antichi e di quello restaurato da Cristo nella "Sua" Chiesa. Gli era noto che la manifestazione individuale e comunitaria del rapporto con Dio investe un vasto insieme di istituzioni, atteggiamenti umani interni ed esteriori, riti, pratiche religiose, feste, oggetti, ecc. che costituiscono il culto.

Nell'A.T., a partire da Mosè, troviamo un'organizzazione rigorosa che ha per centro l'Arca dell'Alleanza e il tabernacolo e viene esercitato dal sacerdozio che Mosè istituì o riformò. Le feste costituivano tempi sacri dedicati in modo speciale al culto. Fanno parte del culto anche i voti o promesse a Dio.

Nella storia del Culto in Israele, hanno notevole importanza i profeti. La ripresa del culto dopo l'esilio oltre alla lotta contro le raffigurazioni (idoli) di Jahwè (2 Cro 11,15-16) e alla introduzione di nuove feste e sacrifici (1 Macc 4,59; Nee 13,3 1) porta a dare maggiore importanza alla preghiera (Esdra 9,6-7; Sir 51,1-12), alla lettura e meditazione comunitaria della legge e dei profeti (Nee 8,3; 9,3).

Nel N.T. Gesù segue fedelmente sia il culto della sinagoga che quello del tempio, ma allo stesso tempo ne dimostra l'incompletezza e la provvisorietà. L'incompletezza del culto giudaico è dimostrata da Gesù col permeare gli antichi riti di Israele con il suo spirito di preghiera filiale (cf Mt 23,16-23), con la purezza interiore del cuore (Mt 23,25 ss.; 5,8-23 ss.). Da parecchi testi, come Gv 4,23-24, si desume che il nuovo culto è lo stesso Cristo, Egli è la nuova realtà che fa irruzione nel mondo e modifica profondamente tutta la gamma dei rapporti con Dio: il sabato, il tempio, la stessa celebrazione della Pasqua nella quale introduce elementi assolutamente nuovi: il suo sacrificio, la sua presenza.

Cristo è il punto di convergenza di tutto il culto: Egli è il nuovo Mosè, nel suo sangue è suggellato il nuovo Patto. Egli è la vittima che toglie i peccati del mondo, Egli, nel suo corpo glorioso, è il nuovo Tempio (Gv 2,19 ss.). Cristo è il solo sacerdote, unico mediatore tra Dio e l'uomo (Eb 7,11-18; 9,8-9). Cristo rinnova la lettura della Parola di Dio e l’A.T. è letto in chiave profetica relativamente al significato che esso assume in rapporto al Cristo (Sal 2,7-9; Is 53); le formule di benedizione vengono espresse in nome di Gesù (Gal 6,18; Fil 4,23; 1 Cor 13,13); gli inni hanno per tema i grandi momenti della sua esistenza (Fil 2,6-11). Ma il centro vivo e il culmine del culto cristiano è l'Eucaristia in quanto in essa, in forma sintetica e visibile, si esprimono tutti gli elementi del culto: commemorazione del passato della storia della salvezza; commemorazione della vita, morte e risurrezione del Signore; rinnovazione del suo sacrificio; sua presenza gloriosa; anticipo della manifestazione finale escatologica.

 

Non cattolico. Ti ho lasciato dire tante cose perchè, se non erro, in gran parte, hai affermato quello che dice S. Ambrogio e che dico anch'io: Gesù è l'unico e non vi sono altri, senza Gesù finisce anche il culto.

Cattolico. Certo, io ho detto quello che afferma S. Ambrogio, quello che dice la Chiesa, quello che dice anche Gesù, ma non quello che dici tu. Infatti, tu neghi l'esistenza del culto - secondario e subordinato a quello di Cristo - dei santi, dell'onore che loro è dovuto, la venerazione delle loro immagini e reliquie, la loro intercessione e mediazione subordinata, la loro protezione. Addirittura tu arrivi a pensare che il culto dei santi proviene dal paganesimo, che la Chiesa propone al culto dei fedeli dei santi che non sono mai esistiti e che i santi, così come l'intende e li propone la Chiesa cattolica, non sono menzionati mai nella S. Scrittura per la quale è santo semplicemente chi è consacrato al Signore. Anche tu credi nella "comunione dei santi", cioè dei credenti ora viventi e di quelli che già sono nella gloria del Padre, ma non ti senti di aderire alla dottrina della Chiesa in merito, perchè, a tuo avviso, il culto loro tributato li farebbe dei semidei.

Non cattolico. Si, io credo in questa maniera e ti sfido a dimostrarmi il contrario.

Cattolico. Il termine "Comunione dei Santi" sembra sia stato per la prima volta inserito nei "credo" battesimali nel sud della Gallia; e va inteso come gli scrittori del sud della Gallia del V e VI secolo lo intendevano; dando alla parola "Santi" il normale significato che esso conserva oggi: gli Eletti, quelli che hanno raggiunto il fine per il quale furono creati, nel regno di Dio.

Nel venerare i Santi di Dio, e specialmente la Madre di Dio, noi tributiamo ad essi il dovuto onore in vista dell'eccellenza soprannaturale che in essi riconosciamo come derivata da Dio stesso attraverso i meriti di Gesù Cristo. La venerazione dei santi si risolve così nella gloria di Dio, che è meraviglioso nei suoi santi ed è giusto che nei suoi santi sia glorificato.

Questi uomini che hanno vissuto e vivono fra noi con la loro vita proiettano fasci di luce che illuminano le pagine del Vangelo. Gesù Cristo diviene vivente e comprensibile come anche la storia della Rivelazione. La santità che Gesù volle per la "Sua" Chiesa deve essere visibile ed eminente. Per la Chiesa fondata da Cristo non basta la semplice santità che viene dal battesimo, ma occorre che si tratti di santità eroica, quella che rende veramente i fedeli "luce del mondo e sale della terra", quella cioè che porta e dona veramente buoni frutti. Cristo previde anche la presenza dei peccatori come la zizzania in mezzo al buon grano e i pesci cattivi insieme ai pesci buoni.

Giovanni Papini, scrivendo della sua conversione alla Chiesa cattolica, affermava: “Tra le Chiese innumerevoli che si dicono fedeli interpreti di Cristo, scelsi quella cattolica, sia perchè essa rappresenta veramente il tronco maestro dell'albero piantato da Gesù, ma anche perchè, a dispetto delle debolezze e degli errori umani di tanti suoi figli, essa è quella, a parer mio, che ha offerto all'uomo le condizioni più perfette per una integrale sublimazione di tutto l'esser suo e perchè in essa soltanto mi parve che fiorisse abbondante il tipo di eroe che ritengo il più alto: il Santo" (La Pietra infernale Morcelliana, Brescia, 1934, pp. 162-163).

I protestanti affermano che la vera Chiesa di Gesù è durata fino all'epoca di Costantino, e tutti i santi che vengono dopo, che sono la stragrande maggioranza, da quale religione hanno avuto origine? In quale Chiesa possiamo trovare un altro San Benedetto, Bernardo, Noberto, Domenico, Francesco d'Assisi, Anselmo, Bonaventura, Alberto Magno, Tommaso d'Aquino, Vincenzo Ferreri, Bernardino da Siena, Santa Geltrude, Ildegarda, Chiara, Caterina da Siena, ecc.? E i re e i principi come santo Stefano, Luigi, Enrico, Leopoldo, Stanislao, ecc.?

E dopo la rivoluzione protestantica, dove potremmo trovare un S. Ignazio, Teresa, Giovanni della Croce, Francesco di Sales, Francesco Saverio, Luigi Bertrando, Filippo Neri, Carlo Borromeo, Vincenzo dei Paoli, Paolo della Croce, Alfonso dei Liguori, ecc.? E dopo la rivoluzione francese dove potremmo trovare un altro santo curato d'Ars, Giovanni Bosco, Giuseppe Cafasso, G. Cottolengo, Teresa del Bambin Gesù, Pio X, Maria Cabrini, ecc.?

 

Non cattolico. Ti prego ancora una volta: Bibbia alla mano, e dimostrami quanto afferma la Chiesa cattolica. Anzi, seguiamo un ordine e prima di tutto convincimi che l'adorazione delle immagini dei santi, cosi diffusa nella Chiesa cattolica, non sia una vera e propria idolatria.

 

Cattolico. Uno degli errori più comuni tra i non cattolici (eccetto gli ortodossi) è quello riguardante le immagini e le sculture sacre. Mi limiterò a pochi ma sicuri accenni, invitando il lettore a completare la sua istruzione consultando la Bibbia secondo le mie indicazioni.

Per questi errori banali e puerili (non si possono classificare diversamente), provenienti tutti dall'ignoranza, sono moltissimi quelli che lasciano la verità per la menzogna, credendo di trovare in questa la verità biblica.

Il culto delle immagini, ci introduce in diverse questioni e obiezioni mosse da quelli che vi si oppongono. I principali problemi da chiarire sono i seguenti:

 

1. Iconoclastia, (parola proveniente dal greco e che significa "distruzione delle immagini”. E' un'eresia che afflisse la Chiesa per 116 anni (726-842 d.C.). Fu uno degli episodi della intromissione del potere civile nelle questioni ecclesiastiche. In quell'epoca, in Occidente, più vicini e meglio controllati da Roma, non vi furono abusi; ma tra i fedeli d'Oriente vi furono degli eccessi e si giunse anche al fanatismo nella venerazione e nel culto delle immagini sacre. Per reprimere gli abusi, l'imperatore Leone III L’Isaurico, usurpando alla Chiesa il diritto di legiferare in merito, ordinò la distruzione di un'immagine di Cristo, assai venerata. Ciò costituì l'inizio di gravi lotte e discordie tra Papi e Imperatori. Finalmente, dopo oltre un secolo di avversioni e lotte, nell'842 l'imperatrice reggente Teodora ristabilì le immagini ed il loro culto. Ci furono anche in Occidente delle ripercussioni iconoclaste, che però finirono con i due Concilii tenutisi a Costantinopoli nell'869 e nell'870, che diedero l'ultimo colpo all'eresia. Questa rivisse dopo tra alcuni gruppi ereticali (Albigesi, Valdesi, Hussiti, ecc.), ma senza importanza ed in forma sporadica. Purtroppo, con l'avvento del Protestantesimo, nel sec. 16° l'eresia riprese vigore. Si sa che i movimenti non cattolici provengono, tutti, dalla rivoluzione luterana; essi rigettano il culto delle immagini credendo di essere coerenti con la Bibbia, mentre è solo vero che questa non ha mai proibito le immagini in sé e per sé.

E' bene sapere che tutti i movimenti di matrice protestante, sono immersi nello studio della Bibbia per trovarvi tutto ciò che possa opporsi alla Chiesa cattolica. Questo spirito di avversione, preda del pregiudizio, è una delle ragioni principali che fa cadere tanti fratelli nell'errore.

 

2. Idolatria. Anche questa parola viene dal greco e vuol dire culto dato a dei non esistenti, ossia agli idoli.

 

3. Latria. Questo è, invece, il culto assoluto tributato alla divinità come tale, o meglio, al Dio unico. Latria significa, quindi, il culto di adorazione che è dovuto al solo, unico, vero Dio, mentre il culto dato agli "idoli", sotto qualunque forma, diventa idolatria, cioè un errore, un peccato, una cosa indegna dell'essere umano fatto ad immagine e somiglianza di Dio.

Nell'A.T. idolatria significò, giustamente, il culto reso agli dei falsi. Essa appare con il politeismo (più dei) nelle varie civiltà antiche.

Nell'idolatria vi è una bipolarità di servitù... Quando l'uomo abbandona il servizio di Dio, si fa schiavo di degradanti realtà materiali, che sono, in definitiva, gli idoli. Quanti idoli esistono ancora!...

Le immagini - sculture idolatriche sono quasi del tutto scomparse, ma gli idoli no. Colui che si dice credente in un Dio unico e Sommo, oggi può essere schiavo di vari idoli, meno percepibili, ma non per questo meno pericolosi. Ne faccio un piccolo elenco: denaro, sesso, benessere materiale, moda e convenzioni sociali sconvenienti, ossia poco cristiane, il lusso sfrenato, il culto esagerato per il proprio corpo e per se stessi, la tecnica e la scienza quando pretendono di sostituirsi a Dio, il seguire il capo di una sètta che al posto dell'autorità di Cristo pone quella di un uomo, generalmente ribelle alla “Verità tutta intera", alla quale, come sappiamo, lo Spirito Santo guida la Chiesa di Gesù.

 

4. Culto di venerazione o di dulia. E' quello prestato ai santi, e, per essi, alle immagini sacre. Da tenere presente che il culto di venerazione (o di dulia) prestato ai santi, in ultima analisi è culto prestato a Dio autore della santità.

 

5. Mediazione e intercessione.

 

a)     Mediazioni.

Nell'A.T. si riscontra qualche cosa di fermamente costante: la trascendenza di Dio, infinitamente elevato sopra l'uomo e sopra tutte le realtà cosmiche, ma anche la Sua condiscendenza per cui Dio non è lontano dall'uomo e dalla sua storia. Anzi Dio è sempre vicino all'uomo. Dio e i Patriarchi operano senza alcun intermediario. Tuttavia la figura misteriosa di Melchisedec che come sacerdote dell'Altissimo benedisse Abramo (cf Gen 14,18), la scala di Giacobbe popolata di Angeli che salivano e scendevano dal cielo alla terra (cf Gen 28,12) proludevano ad un abbozzo del sistema di mediazione che vigerà nella economia della salvezza.

 

b)     Intercessione.

Tali protagonisti (ossia Melchisedec, Angeli, ...) esercitano la mediazione di intercessori. Teniamo presente che la mediazione e l'intercessione si completano. Così Abramo tenta di ottenere da Dio il perdono di Sodoma e intercede per la salute di Abimelek di Gerar (cf Gen 18,22-32; 20,17). Ugualmente Giuseppe è motivo di salvezza per i suoi fratelli e per la famiglia di Putifarre (Gen 39,3).

- Con l'elezione, il popolo di Israele ha bisogno di una maggiore quantità di mediatori che lo rappresentino davanti a Dio. Dopo che l'esilio babilonese aveva provocato la sgretolazione di tutte le istituzioni comunitarie, il giudice e sacerdote Eli potè dire angosciato: "Se l'uomo peccherà contro Jahwè, chi intercederà per lui?”           (1 Sam 2,25).

- Il primo e più grande mediatore dell'A.T. è Mosè.

Le diverse fonti e tradizioni ci hanno trasmesso la complessa e difficile missione mediatrice di Mosè: le mani alzate nella preghiera mentre Giosuè combatteva contro Amalek (cf Es 17,11).

Dopo Mosè, i Giudici e i Re, i sacerdoti ed i profeti furono mediatori e intercessori a favore del popolo.

La mediazione-intercessione sacerdotale fu soprattutto ascendente (dal popolo a Dio), mentre quella dei profeti (bocca di Dio) fu principalmente discendente, come apportatrice di rivelazione.

- Fino ad un'epoca molto tardiva, non vi sono allusioni agli Angeli mediatori.

 

c) Il termine mediatore-mediazione nel N.T. neppure abbonda. Lo troviamo varie volte e come mediazione e come intercessione. Mi limito a pochi esempi.

Il primo mediatore necessario, unico è Gesù, il quale dalla Croce prega il Padre per i suoi crocifissori (Lc 23,34), e rimette i peccati (Mc 2,5).

In Lc 7,2-10 viene raccontato l'episodio del centurione che manda a Gesù alcuni anziani dei Giudei a pregare di venire a casa sua per salvare un suo servo ammalato. "Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: 'Egli merita che Tu gli faccia questa grazia, dicevano, perchè ama il nostro popolo..."' "Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande..." "E gli inviati quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito".

 

N. B.: Qui vediamo l'intervento degli anziani presso Gesù. E' facile comprendere che la mediazione unica, necessaria di Gesù, non esclude una mediazione secondaria, subordinata all'unica di Cristo dal quale e per il quale ci viene tutto. Uguali intercessioni subordinate e secondarie le troviamo anche in Gv 2,3: “La Madre di Gesù gli disse. ‘Non hanno più vino’ "ed ottenne dal figlio il vino ricavato dall'acqua. Anche negli Atti (12,5) troviamo che tutta “la Chiesa pregava per Pietro", e Pietro fu liberato dalla prigione per l'intervento di un angelo.

 

Non cattolico. Non hai ancora finito?

 

Cattolico. No. Ti prego di lasciami ancora parlare. Continuiamo a vedere gli effetti della mediazione e dell'intercessione.

In molti passi delle lettere paoline si trova la preghiera fatta per gli altri (es. Col 1,9-14; Rm 1,8-10 ed in Mc 1,30). In 1 Tm, 2,5 troviamo esplicitamente: "uno solo è il mediatore tra Dio e gli uomini". Molti sono i passi che ci parlano della mediazione di Gesù Cristo.

In Mt 14,19 e Mc 6,39, troviamo che i discepoli fanno da intermediari tra Gesù e la folla nella distribuzione dei pani moltiplicati. Mai come in Gesù si sono accostati tanto Dio e l'uomo. Gesù essendo "Mediatore unico e perfetto”, nessuno può sostituirlo.

Non cattolico. Dunque sei d'accordo con me: Gesù è l'unico e insostituibile mediatore.

Cattolico. Si sono d'accordo, però tu non vuoi comprendere che Egli ha lasciato PROLUNGATORI DELLA UNICA MEDIAZIONE I DISCEPOLI, i quali continuano nel

nel mondo “fino alla consumazione dei secoli” la Sua opera di salvezza come responsabili della parola, della Chiesa, dei Battesimo, della Eucaristia, del perdono dei peccati, ecc.

 

Non cattolico. Le tue risposte non mi convincono.

 

Cattolico. Per meglio comprendere l'intercessione e la mediazione, dobbiamo considerare e capire un altro articolo della nostra fede: la comunione dei Santi, inserito nel Simbolo apostolico nel V sec. circa.

 

Natura della Comunione dei Santi.

 

Per essa tutti i fedeli formano il Corpo Mistico di Gesù Cristo e profittano del bene che è e si fa nel Corpo stesso ...  purchè non siamo impediti dall'affetto al peccato. Anche il male (= peccato) si ripercuote su tutto il Corpo Mistico.

Certamente da questa unità sgorga la solidarietà. Questa solidarietà già compare nell'A.T.: la salvezza di Sodoma dipende da dieci giusti (Gen 18,23-33); la vittoria del popolo ebraico contro gli Amaleciti a Raphidim è in relazione con le semplici mani alzate di Mosè (Es 17,8-16); lo stesso peccato originale è indice della solidarietà di tutti gli uomini con Adamo, giacchè in lui tutti peccarono (Rm, 5,12).

Nel N.T. la solidarietà è continuamente raccomandata. Basta ricordare la preghiera sacerdotale di Gesù (Gv 17,21-24) al Padre perchè tutti siano uno! ... Tale solidarietà si estese, nella primavera della Chiesa, anche alla Comunione dei beni materiali (At 4,32-37).

S. Paolo spesso parla della Chiesa come Corpo di Cristo (Ef 1,23; Col 1,24) e 164 volte ci fa notare il nostro inserimento in Cristo. Vi sono molte membra ... ma il corpo è uno solo  ... così tutti in Cristo (cf 1 Cor 12,4-12; 20,20-26).

 

Non cattolico. Dici quello che vuoi, io ho bisogno solo di Cristo.

 

Cattolico. Anch'io ho bisogno di Cristo. Ma ascoltami. Ho ancora qualcosa da dirti sulla preghiera mediatrice. L’Apostolo Paolo domanda ai fedeli orazioni per sè e per gli altri (Rm 15,30; Ef 6,18-19).   

In 1 Tm 2,1-6, dice: "... la preghiera infatti, è cosa buona e accetta al Salvatore nostro Dio, il quale vuole che tutti gli uomini si salvino e giungano alla cognizione della verità”.

La preghiera dei fedeli è utile non soltanto ai vivi, ma giova pure ai morti. Perciò l'Apostolo, riconoscente per i benefici ricevuti dal defunto Onesiforo, cristiano di Efeso, per lui prega “che il Signore gli doni di trovare misericordia presso Dio in quel giorno" (2 Tm 1,18).

S. Giacomo insiste: “Pregate l'uno per l'altro per essere salvi; molto può la preghiera intensa del giusto" (Gc: 5,16).

 

Da quanto detto, e conoscendo ormai bene la distinzione tra adorazione e venerazione, possiamo dedurre che la parola "pregare", intesa nel senso vero e profondo, definisce essenzialmente il nostro modo di rivolgerci a Dio. Non si possono pregare i Santi nello stesso modo con cui si prega Dio. Essi sono più vicini a Dio, e, quindi, possono intercedere efficacemente presso di Lui per noi. Infatti, i Santi sono in cielo con Cristo: “Chi ama la propria vita la perderà. Chi è pronto a perdere la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io ci saranno anche quelli che mi servono. E CHI SERVE ME SARA’ ONORATO DAL PADRE" (Gv 12,26).

QUANTO ONORE, VENERAZIONE, RISPETTO, AMORE NON DOVREMO DARE NOI Al GIUSTI SANTI SE IL PADRE CELESTE LI ONORA?

Gv 17,24: “Padre, voglio che dove sono io siano anche quelli che tu mi hai dato, perchè vedano la gloria che Tu mi hai dato: Infatti, Tu mi hai amato prima della creazione del mondo".

2 Cor 5,6-8: "Coraggio, dunque. E' certo che finchè viviamo in questa vita terrena siamo lontani da Casa (Paradiso), lontani dal Signore... Però abbiamo fiducia e preferiamo lasciare questa vita pur di essere vicini al Signore".

Fil 1,23-34: “Sono spinto da opposti desideri: da una parte desidero lasciare questa vita per essere con Cristo, e ciò sarebbe certamente per me la cosa migliore; dall'altra è molto più utile per voi che io continui a vivere .

Questa intercessione o mediazione dei Santi NON INTACCA MINIMAMENTE la posizione di Gesù Cristo quale unico mediatore fra Dio e gli uomini (1 Tm 2,5). Infatti tutte le preghiere che sono rivolte a Dio - comprese quelle della intercessione dei Santi - sono tutte rivolte a Lui per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo". Così ha sempre pregato e continua a pregare la S. Madre Chiesa.

Queste precisazioni restano sempre vere, anche quando un fedele, per ignoranza o per semplicità, dovesse intendere o fare diversamente. La Chiesa interviene ed è sempre intervenuta per correggere qualunque deviazione al riguardo.

 

Non cattolico. Ho ancora molte perplessità.

 

Cattolico. Per chi non fosse ancora convinto, possiamo citare Eb 12,22 ss., dove i cristiani viventi in terra sono considerati non solo uniti con Dio e con Gesù, ma anche con gli altri “spiriti dei giusti portati alla perfezione” e con "miriadi di angeli" ai quali si sono accostati.

Questa comunità di creature celesti e terrene forma la Comunione dei Santi. Gli uomini che vivono in terra sanno, per fede, di adorare Dio unitamente agli Angeli e agli uomini che non sono ancora in cielo.

Paolo, come abbiamo già visto (cf 1 Tm 2,1-6) insegna la dottrina della intercessione. Egli aggiunge che la preghiera per gli altri (di intercessione) è una cosa bella e gradita a Dio... perchè i lontani possano avere piena conoscenza del vero Dio e dell'unico Mediatore Gesù Cristo. Quindi tutti i fedeli possono e devono concorrere con la preghiera e con le buone opere perchè Cristo sia conosciuto e possa applicare la Sua Mediazione a tutti gli uomini.

S. Paolo, sempre coerente, scrive: "... sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo a favore del Suo Corpo che è la Chiesa" (cf Col 1,24). Gesù non è Lui l'unico mediatore? E cosa può apportare di bene Paolo al Corpo di Cristo che è la Chiesa? E' presuntuoso Paolo? E allora? Non dimentichiamo mai che qualunque intercessione-mediazione è sempre secondaria e subordinata a quella, di Cristo.

Nel Libro di Giobbe (42,8), troviamo: "Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinchè io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza...".

Tutti possiamo e dobbiamo concorrere alla salvezza degli altri (la moglie fedele santifica il marito infedele... e viceversa (cf 1 Cor 7,14).

Questo insegna la S. Scrittura e questo insegna da sempre la Chiesa.

Un autore anonimo dell'8° sec., in una omelia su S. Gennaro così si esprime: “... E' giusto che godiamo ed esultiamo nel Signore nostro Dio... Grande è la gloria dei martiri, grandiosa e splendente la loro corona. Gli Angeli e tutti i cori celesti li ammirano: li ama Cristo, li onora il Padre (cf Gv 12,26), li illumina lo Spirito Santo... Essi sono gli imitatori di Cristo, i suoi coeredi... compartecipi della Sua gloria... E noi dobbiamo sempre ricordare le loro virtù e cantare le loro lodi. Infatti “preziosa al cospetto del Signore è la morte dei suoi fedeli” (Sal 115,15); “Il Signore preserva tutte le loro ossa...” (Sal 33,21). Chi nega tutto ciò è in contrasto con le parole di Dio: “Beati d'ora in poi i morti che muoiono nel Signore” (Ap 14,13), e con quello che dice il profeta: “Di nuovo vivranno i tuoi morti” (Is 26,19). E ancora: “Questi sono coloro che sono passati per la grande tribolazione... e stanno davanti al Trono di Dio...” (Ap 7,14-15). Per i suoi meriti e i suoi benefici il suo corpo è degnamente onorato ... per le sue preghiere meritiamo di essere purificati dai nostri peccati... e ci gloriamo nel nostro Signore Gesù Cristo”.

Non cattolico. Risulta dalla S. Scrittura che l'intercessione è fatta soltanto da persone viventi su questa terra.

Cattolico. E' vero che la S. Scrittura ci narra molti episodi di viventi, ma non é meno vero, perchè ancora più logico e giusto, che l'intercessione, dopo la vita terrena di Cristo, si sarebbe realizzata per mezzo di chi vive e prega quaggiù, ma molto di più per mezzo dei fedeli passati nella vita eterna e che sono presso Dio a goderne la beatitudine. Senza continuare a far troppe discussioni, sarà bene mettere sotto gli occhi dei dubbiosi, cattolici o non, alcuni passi della Bibbia, che confermano la prassi e l'insegnamento della Chiesa cattolica.

- Quelli che sono già al cospetto di Dio, morti per la fedeltà alla Parola di Dio, gridano a gran voce: Fino a quando, o Sovrano Santo e Verace, non scendi in giudizio e non vendicherai il nostro sangue?" (Ap 6,9- 10);

- “I Santi che sono in cielo con le loro preghiere riempiono di profumi i vasi d'oro che salgono continuamente al trono dell'Agnello" (Ap 5,8);

- “Io preparo un Regno per voi, che avete perseverato con me nella prova, perchè possiate mangiare e bere alla mia mensa" (Lc 22,28-30);

- “Chi perderà la propria vita per me e per il Vangelo la salverà, dice il Signore" (Rm 8,35);

- "Né morte, né vita, né alcuna altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Cristo" (Rm 8,38-39);

-   “Venite, benedetti dal Padre mio, prendete possesso del regno preparato per voi fin dall'origine del mondo" (cf Mt 25,24);

- “Al vincitore darò da mangiare dell'albero della vita che si trova nel Paradiso di Dio" (Ap 2,7);

- “Questi sono i Santi che hanno vinto... per questo regnano con Cristo in eterno" (Ap 12,11);

- "Se moriamo con Cristo, vivremo anche con Lui; se con Lui perseveriamo, con Lui anche regneremo" (2 Tm 2,11-12);

- “Beato il servo che il Signore al suo ritorno troverà vigilante; in verità vi dico, gli affiderà tutti i suoi beni" (cf Mt 24,46-47);

- “Questo è il servo saggio e fedele, che il Signore ha posto a capo della sua famiglia, per distribuire il cibo a tempo opportuno" 12,42);

- “I popoli proclamano la sapienza dei santi, e la Chiesa ne celebri le lodi, il loro nome vivrà in eterno" (cf Sir 44,15.14);

- “I saggi rifulgeranno come lo splendore del firmamento; coloro che insegnarono a molti la giustizia brilleranno come stelle per sere" (cf Dn 12,3).

 

Mi fermo qui, perchè la lista delle citazioni può ancora continuare a mostrarci che Dio non ha nessuna difficoltà ad affidare ai suoi servi fedeli “tutti i suoi beni” (non certo quelli terreni che sono effimeri e si consumano ma quelli del Suo Regno, ossia le grazie ottenute per la loro intercessione presso il trono dell'Agnello. Dunque, beni che essi, ricevuti dall'unico mediatore necessario ed indispensabile, possono distribuire a tempo opportuno. Si, essi possono far questo perchè vivono in eterno insieme a Gesù, per sempre, nel Santo Paradiso.

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01/09/2009 08:00

Non cattolico. Tu parli ed io penso a tante cose che ritengo contrarie alle tue affermazioni.

 

Cattolico. Sappi, come già t'ho detto tante volte, che l'intercessione dei Santi è sempre secondaria e subordinata alla mediazione necessaria di Gesù. Cerca di comprenderlo. L’Apocalisse ci aiuta molto a capire questa questione quando ci dice: “... E sali il fumo dell'incenso con le preghiere dei Santi, dalla mano dell'Angelo a Dio" (Ap,8,4).

La Comunione dei Santi, come già ho detto, ci potrà far meglio capire tutte queste cose.

C'è addirittura, tra gli erranti, chi vorrebbe proibirci di rivolgerci (con la preghiera) finanche a Gesù. Infatti, dicono i Testimoni di Geova: “Geova vuole che rivolgiamo a lui le nostre preghiere, non ad altri. Gesù non insegnò agli apostoli a pregare lui stesso, né la madre sua umana Maria, né alcun'altra persona... perchè dunque dovremmo rivolgerci a qualche persona inferiore?" (Dal libro La verità che conduce alla vita eterna, p. 152). Gesù, come si esprimono i TdG è persona inferiore!... Ma i TdG. sulla preghiera dicono molte altre inesattezze, come: Dio non richiede una certa posizione quando si prega, che è bene ritirarci privatamente in preghiera, che non approva l'uso delle medesime parole ripetute più volte... (l.c.p., 155).

A tutte queste obiezioni rispondiamo:

- Quando Gesù insegnò la preghiera (Mt 6,9-13), non escluse che essa possa essere rivolta a Lui stesso e a Sua Madre. Gesù non disse: “Noi preghiamo così: Padre nostro...", ma: “Voi pregate così...", volendo mostrare che Egli non si escludeva in quel "nostro” , perchè era Dio.

- Non disse Gesù: “Se mi domandate qualche cosa nel mio nome io la farò?”       (Gv 4,13; 15,16; 16,23-26). Anzi, la Bibbia ci mostra che Gesù accetta il "culto religioso" in quanto permette la prostrazione ai suoi piedi che, secondo l'opinione giudaica e cristiana è dovuta al solo vero Dio (cf At 10,26; Ap 19,10; 22,9; Mt 15,25; 28,9-17, ecc.). Gesù, dunque, esige per sè la medesima adorazione che è dovuta al Padre: "... Affinchè tutti onorino il Figlio come onorano il Padre" (Gv 5,23; Eb 1,6).

- Si, Gesù non ha mai detto esplicitamente “pregate e me e mia madre", però i fatti dimostrano che Egli fu pregato molte volte, specialmente dagli ammalati (cf Gv 4,47; Mt 8,2; 9,18; Mc 5,23; Lc 5,12; ecc.).

- Maria stessa si rivolse a Gesù e Lo pregò così: “Non hanno più vino" (Gv 2,3). E donde scaturiscono le nostre preghiere a Maria, Madre di Gesù, Dio e Uomo? Donde gli attributi che - come nelle litanie lauretane - le indirizziamo per riconoscerne le virtù, che ci sono di esempio? Dalla S. Scrittura, naturalmente, che ci offre la base del nostro culto.

Qualche esempio:

- “Ti saluto, o piena di grazia" (Lc 1,28);

- “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo” (Lc 1,42);

- “Ecco che da ora... tutte le generazioni mi chiameranno beata" (Lc 1,48);

- "... beato il seno che ti ha portata..." (Lc 11,27); ecc.

Prendo anche qualche passo dell'A.T.:

- Gen 3, 15: “Io porrò inimicizia tra te e la donna...”.

- Is 7,14: "... Ecco, la Vergine partorirà l'Emmanuele...";

- Is 9,5: "Perchè un bambino è nato per noi... che è... Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace".

Concludo con la visione dell'Apocalisse 12,1... in cui Maria è vista vestita di sole, coronata di 12 stelle con la luna sotto i piedi.

Quanto è grande questa Madre dell'Uomo-Dio!.

 

Completo con qualche altra riflessione il giusto senso della preghiera.

E' vero che Gesù non prescrive posizioni, perchè esse sono spontanee e, quindi, possono essere tutte buone ed accette se partono da un cuore puro e sincero. Infatti, Dio non guarda l'esteriore ma l'interno e la retta intenzione. Ha sgridato i farisei ipocriti che, per farsi vedere dagli altri, pregavano con ostentazione ed in pubblico, e perciò imitavano i pagani con parole ripetute senza amore ed umiltà (Mt 6,5- 7-8). Ma è lo stesso Gesù che ci dice che "dove sono due o più congregati nel mio nome, io sono, in mezzo a loro" (preghiera pubblica o comunitaria) e che con una parabola (il giudice iniquo e la vedova: Lc 18,1 ss.), ci raccomanda “la necessità di pregare sempre, senza stancarci".

 

Non cattolico. Io sono ancora convinto che il culto delle immagini, delle reliquie e delle prostrazioni è idolatria vera e propria.

Cattolico. Dopo tutto quello che ho detto sembrerebbe inutile trattare ancora questo argomento. Eppure è necessario. Esso rappresenta il cavallo di battaglia di quasi tutti i non cattolici. Con questo argomento, complice l'ignoranza, l'errore si diffonde e lascia l'errante nella convinzione di avere scoperto una verità biblica: il culto delle immagini sacre è idolatria. Questo grave errore, già condannato da secoli dalla Chiesa, è riapparso col protestantesimo e oggi è divenuto forte pregiudizio in tante sette.

Dire che la Bibbia proibisce le immagini sacre ed il loro culto è una menzogna ed una puerilità. E' vero, però, che la Bibbia proibisce insistentemente l'idolatria, e cioè

adorare immagini o sculture di idoli al posto di Dio.

Tra gli antichi popoli c'era l'idea che l'immagine degli dei (erano politeisti) si identificasse con le loro persone, avessero virtù divine e che, quindi, fossero oggetto di culto e di adorazione. Purtroppo gli Ebrei, che vivevano tra popoli politeisti ed idolatri, erano continuamente esposti alla idolatria, e spesso cadevano in questo peccato. Oggi, nella società delle immagini, è inconcepibile che ci siano ancora sètte e persone che pensino come gli antichi. Eppure ce ne sono!

... Il loro errore proviene e dal non aver capito la Bibbia e dalla grande avversione che nutrono verso il Cattolicesimo.

Il comandamento valido per tutti i tempi è questo: “Non avrai altri dei davanti a me". Ma poichè gli Ebrei di quell'epoca non erano capaci di mettere in pratica il "non avrai altri dei davanti a me" senza il “non ti fare alcuna immagine", essi dovevano osservare entrambi i comandi di Dio allo scopo di evitare l'idolatria.

Oggi, molti non cattolici, accusano la Chiesa di avere modificato e alterato il primo comandamento. Ma essi dimenticano che Gesù è l'autore ed il perfezionatore della fede (Eb 12,2), e se Mosè ci portò la Legge, per Gesù è venuta la Grazia e la Verità (Gv 1, 17). Egli ci ha esplicitamente insegnato: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze” (Mt 22,37). E basta.

Questo comandamento è dato da Gesù in un contesto storico evidentemente diverso da quello di Mosè.

 

Non cattolico. Sebbene tu abbia detto già tanto su questo argomento, ti prego di darmi qualche ulteriore chiarificazione.

 

Cattolico. Volentieri. Continuerò con altre precisazioni.

Devi sapere che la Chiesa di Dio, ossia la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica-romana, ha agito, agisce ed agirà sempre secondo la tradizione cristiana-apostolica e strettamente legata alla S. Scrittura.

Il testo biblico che ha indotto e induce ancora nell’errore tanti fratelli, e solo per ignoranza, è principalmente il seguente:

Es 20,3-5, che suona così: “Non avrai altri dei di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque e sotto terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai, perchè io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano..." (cf anche Es 25,10; 37,7; Gios 3,5; 6,11; ecc.). Vedi pure Dt 7,15: “darai alle fiamme le sculture dei loro dei ... perchè sono un abominio per il Signore tuo Dio" (cf anche Lev 26,1, ecc.).

Da notare che quasi tutte - o tutte - le Bibbie non cattoliche hanno eliminato “non ti farai idoli e scrivono invece: “non ti farai immagine alcuna". Si sa che le immagini proibite sono soltanto quelle raffiguranti idoli.

E' chiaro, perciò, che Dio proibisce l'idolatria e non l'uso delle immagini: "Non volgetevi agli idoli...” (Lev 19,4).

Quando invece il pericolo dell'idolatria non c'è, ecco che il Signore comanda: "Farai due cherubini d'oro in lavoro battuto alle due estremità dell'Espiatorio" (Es 25,18). In Nm 21,8-9 troviamo: "Fa un serpente bruciante e mettilo su un vessillo; chi, dopo essere stato morso, lo guarderà vivrà".

Mosè fece un serpente di bronzo. C'è contraddizione negli ordini divini? No, certamente, perchè "Era salvo, infatti, chi si volgeva a quello (il serpente): non per la cosa riguardata, ma per te (Dio), Salvatore di tutti" (Sap 16,7 ). E' chiaro che il serpente rappresentava la potenza miracolosa di Dio.

Ma quando si riaffaccia un pericolo di idolatria, Dio interviene e ordina la distruzione del serpente stesso (cf 2 Re 18,43).

Salomone nella costruzione del tempio, oltre ai grandi cherubini (1 Re 6,2-29), fece scolpire anche buoi e leoni (1 Re 7,25-29). Per tutte queste cose il Signore lodò Salomone (1 Re 9,3).

Gli Ebrei già da molti secoli hanno compreso tutte queste cose. Gli attuali anticattolici non ancora! E si tratta di cose semplici ed elementari, ma che molti fratelli separati non riescono più a capire, principalmente, ripeto, per ignoranza e poi per i pregiudizi e la forte avversione al Cattolicesimo che vengono in essi inculcati a modo di   strumentalizzazione. Molti vengono... "convinti" che i cattolici "adorino le immagini”, anche so chi li istruisce sa che la Chiesa non adora, ma soltanto onora-venera i santi e le immagini sacre, con un culto relativo, cioè, con un culto che è diretto a Dio tramite i suoi santi e le immagini che li rappresentano. Ma il "non cattolico" "DEVE SAPERE CHE I CATTOLICI ADORANO LE IMMAGINI E LE STATUE". Questo è quello che viene insegnato ai fratelli da noi separati. La parola adorazione è messa nella loro testa ed è confusa, mescolata con le altre parole immagini e statue. Cosi l'errore diviene convinzione e passa per scienza biblica!... E gli ignoranti ci cascano...

I primi cristiani praticavano il culto delle immagini, come risulta dalle catacombe che ci hanno fatto conoscere immagini di Cristo e della Madonna con Bambino in braccio.

 

Non cattolico. Non vorrai dirmi che anche il prostrarsi davanti alle immagini sia esente dal peccato di idolatria?

Cattolico. Anche qui, come ho detto per le devozioni e per il culto in genere, bisogna guardare le intenzioni. E sappiamo che solo Dio può penetrare le coscienze ed i cuori. Di fatto, scorrendo la Bibbia, vi troviamo 215 prostrazioni nell'A.T. e 57 nel N.T. Spesso sono prostrazioni ed inchini dinanzi a semplici creature, ma mai viene accusato di idolatria colui che li ha praticati.

Qualche esempio:

- 2 Re 1, 13: "Per la terza volta il re (Acazia) mandò da Elia un ufficiale... egli si inginocchiò davanti a Elia e lo supplicò...";

- 1 Re 1, 16: " ... Betsabea si inginocchiò e si prostrò davanti al re...";

- Ap 19, 10: “mi prostrai ai piedi di un angelo";

- Ap 22,8: "mi prostrai in adorazione ai piedi dell'angelo";

- Gdc 8,27: “Tutto Israele si prostrò davanti all'efod”;

- Gen 33,3: “Egli (Giacobbe) passò davanti a loro e si prostrò sette volte fino a terra, mentre andava avvicinandosi al fratello” (Esaù);

- Gen 42,6: "... i fratelli di Giuseppe gli si prostrarono davanti”;

- Es 18,7: “Mosè si prostrò davanti al suocero".

Non credo che sia il caso di continuare negli esempi: la Bibbia ce ne fornisce tanti!

 

Do qualche altra delucidazione sulla questione delle reliquie, del culto dei Santi e delle immagini.

 

Non cattolico. Il culto delle reliquie neppure è idolatria?

 

Cattolico. Anche su questo ti rispondo che i fratelli non cattolici ci dicono che le reliquie sono "superstizioni dei papisti". Noi, invece, ci proponiamo di aiutare fraternamente tutti i fratelli di fede ed anche quelli non cattolici a vedere con più chiarezza certe questioni e problemi religiosi e biblici.

Cerco di evitare commenti polemici ed entro subito in argomento col confronto biblico.

 

- Es 13,19: “Gli Israeliti, uscendo dall'Egitto portarono via le ossa di Giuseppe"

- 2 Re 13,21: “Un morto fu richiamato in vita a contatto delle ossa di Eliseo".

- 2 Re 2,13 -14: "Eliseo operò un miracolo col mantello di Elia. Percosse il mantello sulle acque che si divisero ed Eliseo passò il Giordano all’asciutto".

- At 19,12: “I cristiani di Efeso imponevano ai malati fazzoletti e grembiuli che erano serviti a Paolo nel lavoro: “Si portavano via per gli infermi fazzoletti e grembiuli usati da lui; le infermità scomparivano e uscivano le potenze maligne".

- E che dire di Pietro al quale il Signore aveva concesso il potere di far miracoli anche con la sola sua ombra?

- In At 5,12-16, leggiamo: "Molti miracoli e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli Apostoli...". "... portavano gli ammalati nelle piazze, ponendoli su lettucci e giacigli perchè, quando Pietro passava, anche la sola sua ombra coprisse qualcuno di loro... e tutti venivano guariti".

 

A questo punto mi domando: I fratelli cattolici, si accertano della verità biblica e cristiana, prima di farsi confondere le idee? E i fratelli non cattolici, prima di ficcarsi nella testa tanti pregiudizi, hanno interrogato rettamente e onestamente la S. Scrittura o persone competenti (la Chiesa di Dio) in merito alle loro opinioni religiose?

Sulla questione delle immagini ormai sappiamo che i non cattolici interpretano la S. Scrittura a modo loro, cioè secondo quello che essi vogliono dimostrare in base al loro "credo". Un esempio: la frase biblica: "camminiamo per fede e non per visione", diventa: “basta la fede per andare a Dio, non occorrono le immagini per raffigurarcelo" (cf la rivista dei TgG "Svegliatevi”, Ed. Italiana pag. 28 del 22.1.1971).

S. Paolo dice precisamente: "Così, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finchè abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore" (cf 2 Cor 5,6-8). Altrove i TdG. dicono: “Gli uomini cominciarono anche ad adorare alcune ossa, pezzi di legno, abiti e simili che chiamarono 'reliquie"'. Si credette che esse fossero sante o avessero potere, perchè si riteneva che fossero appartenute a qualcuno che poteva essere stato santo o meno. In tutti questi modi gli uomini cambiarono la verità di Dio in menzogna, e adorarono la creazione invece di Colui che creò” (cf Rm 1,25).Tutta questa apostasia dalla vera credenza e opera diede luogo alla formazione della Chiesa cattolica romana" (Dal Paradiso perduto al Paradiso riconquistato, 1958). Questa lunga citazione geovista, da S. Paolo (Rm 1,25) ci è recata

con queste parole: "... poichè essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen".

Non vi sembra, cari fratelli e sorelle che mi leggete, che questi voluti cambiamenti spesso finiscono nel ridicolo? Come in 2 Cor 5,6-8 non c'entrano le immagini, così in Rm 1,25 non c'entrano le reliquie, perchè S. Paolo sta parlando dei pagani, oggetto dell'ira di Dio.

Chi conosce il geovismo e le sue origini, la sua dottrina, le sue aspirazioni e attese materialistiche, può, senza smentirsi, rivolgere le parole del libro citato, agli stessi TdG.

Ho voluto citare questi due casi di alterazione biblica dei TdG. perchè tutti si possano rendere conto dove si può giungere quando si è fuori della Chiesa di Dio, dove la Comunione dei Santi è una delle verità e realtà più confortanti. E se i giusti sono stati, sono e saranno sempre graditi a Dio quando sono pellegrini sulla terra, quanto più lo saranno quando saranno dinanzi al trono di Dio, quando cioè lo vedranno “In visione”, ossia faccia a faccia?”.

Da Dio essi vengono illuminati e con Lui regnano e regneranno nei secoli dei secoli (cf Ap 22,3-5). Le loro preghiere salgono a Lui gradite come profumi (Ap 5,8; 8,3-4). Non ha detto Gesù che chi avrebbe avuto fede in Lui, avrebbe fatto le Sue opere e anche di più grandi? (cf Gv 14,12). O che avrebbe addirittura potuto spostare i monti con la sua fede? (Mt 21,21). Non commettiamo un peccato di omissione se non onoriamo la Madre di Gesù, o quei servi di Cristo che lo stesso Padre Celeste onora? (Gv 12,26). Sono tutti questi giusti, in terra o in cielo, in opposizione a Dio, o non ne sono la migliore illustrazione?

L’idolo (vedi i vari fondatori umani delle varie sètte) prende il posto di Dio, invece i Santi ci portano a Dio e più di tutti Maria perchè madre dell'Uomo-Dio, Gesù.

 

Non cattolico. Finalmente hai finito?

 

Cattolico. Ascoltami ancora.

 

 

L'ICONA E L'ECUMENISMO

 

“Un'icona non viene dipinta, ma viene scritta". Così si esprimevano in greco e in russo gli antichi iconografi. “Scrivere a colori il nome di Dio" così diceva Alexander Chmjakov. E' una continuazione delle Scritture o per lo meno un modo di interpretarle. Per questo si vedono le icone a Taizè, tra i fratelli protestanti. Sono un mezzo della grazia, che opera nello spazio tra l'icona ed il credente. Per questo entrano nei gruppi di preghiera e nei conventi. I cattolici le hanno accolte con gratitudine dai fratelli ortodossi, che le hanno custodite per tanti anni. Non è una moda, né calcolo di antiquari. E' fede nel fondamento teologico delle icone, che è l'incarnazione. Anche noi siamo in qualche modo delle icone di Dio...

Purtroppo col peccato abbiamo perso la somiglianza col Padre. Ma é venuto il divino Restauratore, Gesù Cristo, che per noi si è fatto carne e le icone lo rappresentano. Esse indicano quindi una presenza, una disponibilità totale del prototipo rappresentato a venire in nostro aiuto. Sia esso Gesù Cristo o la Madre di Dio o i Santi. Ed è alla loro presenza che noi speriamo di veder progredire il cammino ecumenico dei cristiani (Dal Carroccio, nn. 4-5 del 24-31 Gen. 1988, di L. Lincetto).

 

 

LE IMMAGINI SACRE AIUTANO LA FEDE

Papa Wojtyla, convinto "di un crescente bisogno del linguaggio spirituale dell'arte autenticamente cristiana", suffragato da un recupero di interesse per la teologia e la spiritualità delle icone orientali, chiede ai vescovi di tutto il mondo “di mantenere fermamente l'uso di proporre nelle Chiese alla venerazione dei fedeli delle immagini sacre" e ad impegnarsi perchè sorgano più opere di qualità veramente ecclesiale. “Il credente di oggi, come quello di ieri, deve essere aiutato nella preghiera e nella vita spirituale con la visione di opere che cercano di esprimere il mistero senza per nulla occultarlo". Per il Papa “la riscoperta dell'icona cristiana aiuterà anche a far prendere coscienza dell'urgenza di reagire contro gli effetti spersonalizzanti, e talvolta degradanti, delle molteplici immagini che condizionano la nostra vita nella pubblicità e nei mass-media". In una “lettera apostolica" indirizzata all'episcopato mondiale il Papa dice ancora: “La crescente secolarizzazione della società nostra, sta diventando largamente estranea ai valori spirituali, al mistero della nostra salvezza in Gesù Cristo, alla realtà del mondo futuro. La nostra tradizione più autentica, ci insegna che il linguaggio della bellezza, messo a servizio della fede, è capace di raggiungere il cuore degli uomini e di far loro conoscere dal di dentro Colui che osiamo rappresentare nelle immagini, Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto Uomo, lo stesso di ieri e oggi e per tutti i secoli" (Dal Giornale d'Italia del 5.2.1988).

Quanto malamente e arbitrariamente i fratelli non cattolici studiano la Bibbia giungendo, quasi sempre, a conclusioni contrarie alla verità!...

Non raramente sfociano nella "superstizione", seguono "tradizioni umane" e devianti, e praticano, forse non sempre coscienti di quel che fanno, anche l’”idolatria". Queste mie affermazioni non sono frutto di una reazione, ma di meditate riflessioni.

M spiegò:

l. - Sfociano nella superstizione.

Ciò avviene quando con azioni vandaliche e sconce, avversano e distruggono immagini in nome della Bibbia!...

2 - Seguono tradizione umane e deviazioni.

Gesù ha condannato le tradizioni umane. Alcuni farisei e maestri della Legge si lagnarono con Gesù per l'inosservanza di certe tradizioni da parte dei suoi discepoli. Gesù rispose: “E  voi, perchè non rispettate i comandamenti di Dio per seguire le vostre tradizioni? Dio ha detto: onora il padre e la madre. E poi: chi parla male di suo padre o di sua madre deve essere condannato a morte. Voi invece insegnate che uno non ha più il dovere di aiutare suo padre e sua madre se dice che ha offerto a Dio quei beni che doveva usare per loro. Così, per mezzo della vostra tradizione, voi fate diventare inutile la parola di Dio. Ipocriti! Il profeta Isaia aveva ragione quando, parlando di voi, diceva: “Questo popolo, mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me”” (Mt 15,1-8; cf anche Mc 7,1-13; Col 2,8; 2,22).

 

Però, cosa strana, questi fratelli - che si appellano erroneamente alla Bibbia per condannare la Chiesa cattolica - rifuggono le tradizioni apostoliche e bibliche forse per il semplice fatto che sono seguite dalla Chiesa, o non si accordano col loro "credo”. Faccio solo un esempio e rimando il lettore alle altre citazioni: 1 Cor 11.2.23: “Vi lodo perchè in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse... Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso..." (cf anche 1 Cor 11,34; 15,3; Lc 1,1-2; 2Ts2,15;3,6; 1Tm6,20,ecc.).

 

3. Praticano l’idolatria.

Questo avviene per tutti quei gruppi settari (e sono tanti! .. ) che seguono capi umani, inventori di dottrine perverse o avverse alla verità (cf At 20,30) e che sono precetti di uomini (Mt 15,9)... Ma chi rifiuta Cristo (e la "Sua" Chiesa) rifiuta anche il Padre che l'ha mandato ed è l'anticristo (cf 1 Gv 2,22).

Quindi, rifiutando il Figlio ed il Padre, si cade in una “larvata idolatria", perchè, praticamente, al posto di Dio e della Sua Parola viene posto un uomo al quale si obbedisce e si crede...

Ma è scritto: “Maledetto chi confida nell'uomo " (cf Ger 17,5; Sal 117,8-9) ... ; ed è giusto che si debba obbedire "piuttosto a Dio che agli uomini" (cf At 5,29), altrimenti gli uomini, “lasciando la sana dottrina” (Tt 1,14), “si volgeranno alle favole" (2 Tm 4,34), e "porranno le creature al posto del Creatore" (cf Rm 1,25).

 

Non cattolico. Troppe cose dici che sono inesatte.

 

Cattolico. Ascoltami ancora. Vado verso la conclusione.

Per convincerci che tutti gli argomenti trattati sinora sul culto dei santi (e della immagini sacre) non intaccano minimamente la "mediazione unica e necessaria di Gesù”, mi piace far presente la prassi liturgica - in tutte le sue manifestazioni di adorazione, venerazione e di preghiera - seguita dalla Chiesa di Gesù "DA SEMPRE".

Riporto pochi esempi, ricavandoli dal Messale Romano (Feriale Emmaus, Ed. Paoline; e dal Breviario dell'Ufficio Divino).

 

l. Per le feste di Maria SS., abbiamo: “Venite adoriamo il Cristo Signore, Figlio della Vergine Maria"; “Celebriamo l'Immacolata Concezione di Maria, adoriamo suo Figlio, Cristo Signore"; “Oggi la Madre di Cristo è assunta in Cielo, lodiamo il Figlio, Signore del mondo".

Tutte le preghiere rivolte a Dio tramite Maria hanno, più o meno, questo tenore: “O Dio, Padre Misericordioso, soccorri la nostra debolezza e, per intercessione di Maria, Madre Immacolata del tuo Figlio, fà che risorgiamo dal peccato alla vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen".

 

2. Per le feste dei Santi. a) Nella festa di S. Giuseppe: “Lodiamo Cristo Nostro Signore"; b) per un apostolo: “Venite, adoriamo Cristo, Re e Signore degli apostoli; c) per un martire: “Venite, adoriamo il Re dei martiri, Cristo Signore; d) per un pastore (Papa, Vescovo): “Venite, adoriamo il Pastore Supremo, Cristo Signore; e) per i Santi Dottori: “Venite, adoriamo Cristo Signore, fonte di ogni sapienza",- f) per una santa vergine: “Venite, adoriamo Cristo gioia e corona (oppure Re e Sposo) delle Vergini; g) per un altro santo qualunque: “Venite, adoriamo il Signore: la sua gloria risplende nei Santi" oppure: “Nella festa di San... lodiamo il Signore nostro Dio".

E le preghiere rivolte ai Santi quali espressioni avranno? Ecco un esempio: “O Dio, che hai suscitato nella tua Chiesa San... perchè con la parola e con l'esempio, indicasse a noi la via della salvezza, concedici di seguire Cristo, Maestro e Signore, per giungere con i nostri fratelli nella gloria del tuo regno. Per il Nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e che vive e regna con Te nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen!".

 

E per concludere, nelle feste della dedicazione di una Chiesa, diciamo: “Chiesa,

Sposa di Cristo, acclama il tuo Signore", oppure: “Venite, adoriamo Cristo Signore, che ama la Sua Chiesa".

 

Voglio sperare che tutti quei fratelli che hanno creduto, o hanno voluto credere che la Chiesa non creda e n'on rispetti la mediazione, unica e necessaria di Cristo, vogliano ricredersi e imparare ad onorare, rispettare e imitare i Santi e le loro immagini, i quali e le quali, come già ho detto precedentemente, ci insegnano, attraverso la loro vita ed il linguaggio della bellezza delle immagini, a meglio conoscere, amare e servire Colui (Gesù Cristo) o coloro (i Santi) che esse ci rappresentano.

I Santi, che sono stati ottimi imitatori delle virtù cristiane, sono per noi "viatori" un grande stimolo a farci seguire e raggiungere Cristo, che è Via, Verità e Vita.

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01/09/2009 08:01

Non cattolico. Hai detto tanto. Desidererei ora una specie di postilla catechetica con la quale mi riassumi tutta la dottrina relativa al nostro argomento e ti domando: E' vero che la Chiesa ha proibito, per il passato, il culto delle immagini sacre?

 

Cattolico. No. Non è vero. Né la Bibbia, né la Chiesa hanno mai proibito le immagini, e tanto meno quelle sacre.

 

Non cattolico. Eppure sappiamo che nel passato imperatori cattolici, come Leone III, detto l'Isaurico, ne ordinò la distruzione.

Cattolico. Si. Questo avvenne in seguito ad abusi e ad atti di fanatismo di diversi cristiani orientali. Con questo atto l'imperatore, abusando della sua forza, si intromise in questioni ecclesiastiche. La Chiesa, però, si oppose a lui e ad altri che insistettero sullo stesso errore. Infatti nei due Concilii Costantinopolitani dell'869 e dell'870, la Chiesa riuscì a condannare l'eresia degli iconoclasti (= distruttori di immagini), nonchè gli abusi e il fanatismo dei cristiani orientali.

Non cattolico. Ma la Bibbia in Es 20,3-5, proibisce le immagini e le sculture e tratta da idolatri quelli che si prostrano e le adorano.

 

Cattolico. Leggendo attentamente il passo suddetto, e tanti altri passi biblici, si capisce chiaramente che la Bibbia non intende MAI proibire in sè e per sè le immagini, ma soltanto quelle che rappresentano idoli, ossia figure che, in quell'epoca, erano adorate al posto di Dio, perchè si credeva che possedessero virtù e poteri divini. Quei popoli erano idolatri e politeisti e gli Ebrei spesso cadevano nella idolatria. La proibizione era, quindi, giustificata. Ma quando non v'è pericolo di idolatria, ecco che il Libro Sacro dice di fare immagini e sculture. Per rendersene conto basta consultare Es 25,18; Nm 21,8-9; 1 Re 6,2-29; 1 Re 7,25-29. In questi passi troveremo immagini di Cherubini, un serpente di bronzo, buoi, leoni, ecc. Molte di queste immagini furono messe nel Tempio di Salomone e il Signore lo lodò per la sua opera (1 Re 9,3).

 

Non cattolico. Ma ci sono dei fedeli che adorano le immagini della Madonna e dei santi e si prostrano davanti ad esse.

 

Cattolico. Si, ci sono e ci potranno essere sempre dei fedeli che baciano, s'inchinano e si prostrano anche dinanzi a delle immagini. Ma tutto ciò non significa che il fedele non sa quel che fa. Chi porta in tasca la fotografia di una persona cara, viva o defunta, la mostra, la bacia, ci parla ... e con ciò intende ricordarsi, rivolgere atti di affetto verso, la persona cara ed amata, non intende certamente adorarla.

 

Non cattolico. Ma io ho visto dei fedeli inginocchiarsi dinanzi all'immagine della Madonna.

 

Cattolico. La risposta può essere quella già data sopra, però capisco che non è facile comprendere per chi la pensa differentemente, e perciò consultiamo la parola di Dio.

 

Non cattolico. Sono convinto che le prostrazioni sono atti idolatrici e basta.

 

Cattolico. Stavo dicendo, apriamo la Bibbia. Consultandola bene vi troveremo ben 272 tra inchini e prostrazioni, e molti a persone umane, senza mai tacciare di idolatra chi li ha praticati. Qualche esempio:

Gen 33,3: "Giacobbe... si prostrò sette volte fino a terra, mentre andava avvicinandosi al fratello Esaù”.

Gen 42,6: "   ... i fratelli di Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra".

Es 18,7: “Mosè si prostrò davanti al suocero”.

2 Sam 14,33: "Assalonne si prostrò davanti a Davide".

2 Re 2, 15: “…i figli dei profeti si prostrarono davanti a Elia".

2 Re 4,37: "... la Sunammita gli si prostrò davanti". Ecc.

 

Non cattolico. E' certo però che il culto reso a reliquie è idolatrico ed è superstizioso.

 

Cattolico. Bisogna far ricorso alla S. Scrittura e non a idee personali, preconcette o settarie.

 

Non cattolico. E cioè?

 

Cattolico. Cioè, la verità ci viene da Dio attraverso la Sua Parola, la quale ci dice che:

Es 13,19: "Gli Israeliti uscendo dall'Egitto portarono via le ossa di Giuseppe".

2 Re 2,13-21: “Un morto fu richiamato in vita a contatto delle ossa di Eliseo".

2 Re 2,13-14: “Eliseo operò un miracolo col mantello di Elia".

At 19,12: “I cristiani di Efeso imponevano ai malati i fazzoletti e i grembiuli che erano serviti a Paolo nel lavoro: “Si portavano via per gli infermi i fazzoletti e i grembiuli usati da lui: le infermità scomparivano e uscivano le potenze maligne””.

At 5,12-16: “Molti miracoli e prodigi avvenivano... fino al punto che portavano gli ammalati nelle piazze ... perchè quando Pietro passava anche la sola sua ombra coprisse qualcuno di loro e tua! venivano guariti".

Non cattolico. La venerazione o l'adorazione della Croce è una invenzione della Chiesa. Non sembra conveniente usare e onorare uno strumento di morte.

Cattolico. E' questa, una delle più strane e stravaganti obiezioni fatte alla Chiesa. Neppure riesco a capirne il perchè.

Non cattolico. Perchè meravigliarsi? Non è la croce maledizione di Dio (cf Dt 21,22-23; Gios 8,29; 10,26 ss.) e di origine pagana?

Cattolico. A questa obiezione la meraviglia aumenta, perchè c'è chi non ha letto che:

Gal 3,13: “Gesù si fece solidale con noi peccatori e prese sulla Sua umanità anche la nostra maledizione, trasformando così il più infame strumento di morte nel più significativo segno di vittoria e di redenzione. La croce divenne così l'emblema e la sintesi del Cristianesimo, simbolo di riscatto, di fede e di riconoscenza verso il nostro Salvatore. Gesù fu vincitore perchè fu vittima per i nostri peccati”.

Dalla Chiesa primitiva ce ne è stata trasmessa la venerazione. Infatti:

1 Cor 1,17-18,: "... vado a predicare il Vangelo perchè non sia resa vana la Croce di Cristo".

Gal 5,11: “E' dunque annullato lo scandalo della Croce?".

Gal 6,14: “Quanto a me invece non vi sia altro vanto che nella Croce dei Signore".

Ef 2,16: “Gesù ci ha riconciliati per mezzo della Croce".

Fil 2,8-11: “Gesù... si fece obbediente fino alla morte di croce...".

Fil 3,18: "... ve lo dico con le lacrime agli occhi, molti si comportano da nemici della Croce di Cristo".

In Gv 3,14; 8,28; 12,32 è ripetuto che Gesù quando sarebbe stato innalzato (sulla croce) avrebbe attratti tutti a sè...

 

Non cattolico. Ma il culto dei Santi è comunque sbagliato perchè Gesù è l'unico mediatore e non ce ne sono altri (cf 1 Tm 2,5). E se c'è stato qualcuno che ha interceduto o pregato per altri, ciò si è avverato quando i fedeli erano qui sulla terra. Inoltre la Chiesa ha mutilato il primo comandamento che in Es 20,1-17 e in Dt 5,6-22, proibisce le immagini. Infine, sembra che il culto dato a Maria sia, comunque, esagerato o addirittura idolatrico.

Cattolico.

a) Gesù, pur essendo Mediatore unico e perfetto, ha voluto lasciare nella "Sua" Chiesa, "prolungatori" della Sua mediazione i discepoli. Infatti ci ha assicurato: “sarò sempre con voi", “non vi lascerò orfani", “lo Spirito Santo sarà sempre con voi", e poi: "Come il Padre ha mandato me... così io mando voi..." (cf Mt 28,18-20); "Qualunque cosa scioglierete e legherete, sarà sciolta e legata in cielo" (Mt 18,18); "a chi rimetterete i peccati saranno rimessi..." (cf Gv 20,21-23); “Ogni sommo sacerdote viene costituito per il bene degli uomini” (Eb 5, 1; Gv 21,15-17).

Tutte le preghiere sono rivolte a Dio - comprese quelle ai santi - sempre per "mezzo del Nostro Signore Gesù Cristo”.

 

b) La preghiera dei fedeli è utile anche per i defunti (cf Tm 1,18).

I Santi sono in Cielo con Cristo: “Chi ama la propria vita la perderà. Chi è pronto a perderla, la conserverà per la vita eterna"; “viene onorato dal Padre mio, colui che mi serve" (cf Gv 12,24-27; 17,24; 2 Cor 4,6-8;  Fil 1,23-34).

Per la "Comunione dei Santi” i cristiani, vivi e defunti, sono considerati uniti a Dio, con Gesù e agli spiriti celesti” (cf Eb 12,22 ss.). “Quelli che sono già al cospetto di Dio gridano a gran voce..." (cf Ap 6,9-10); “Le loro preghiere riempiono di profumi i vasi d’oro, che salgono continuamente al trono dell'Agnello" (cf Ap 5,8; 8,4; 22,3-5).

 

c) La Chiesa non ha modificato nulla, perchè solo Gesù è ”l’autore ed il perfezionatore della fede" (cf Eb 12,2), e se Mosè ci portò la Legge, "per Gesù è venuta la Grazia e la Verità” (Gv 1,17).

Egli ci ha esplicitamente insegnato: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze". E basta! (Mt 22,37). Questo è il precetto dato da Gesù in un contesto storico evidentemente diverso da quello di Mosè.

Certamente è sempre valido "non avrai altri dei al di fuori di me".

 

d) Il nostro culto a Maria SS. da dove prende vita e forza? Donde gli attributi che, come nelle litanie, Le diamo per riconoscerne le virtù e la Sua potente intercessione?

Dalla Sacra Scrittura, naturalmente. Partendo dall'A.T. e giungendo al Nuovo abbiamo molto da meditare su Maria.

Ella è la Donna in inimicizia eterna con satana (Gen 3,15): la stirpe di Lei (Gesù) gli schiaccerà il capo. Da Lei sarebbe nato l'Emmanuele (= Dio con noi (cf Is 7,14)). Da Lei sarebbe nato il "Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace" (cf Is 9,5). Da Lei sarebbe nato "un virgulto... sul quale si poserà lo Spirito del Signore" (cf Is 11,1). Da Lei, a Betlemme, sarebbe nato il Dominatore di Israele... (cf Mich 5,1-2). A Lei l'Angelo Gabriele rivolse il saluto: "Ave, piena di grazia" (cf Lc 1,28). A Lei Elisabetta rivolge il titolo di “Madre del mio Signore", ossia Dio, e la chiama “benedetta fra le donne, e beata per la sua fede"(1,c 1,42.48).

Beata l'acclama la folla (cf Lc 11,27), e lo stesso Spirito Santo che le ispirò il Magnificat (Lc 1,48).

La Madonna ha partecipato, più di ogni altra creatura, alla nostra redenzione insieme al Figlio (cf Lc: 2,34-35: “E anche a te una spada trafiggerà l’anima").

L’incarnazione di Gesù e la Sua opera redentrice sono state condivise da Maria che vi ha partecipato col suo consenso: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" (cf Lc 1,30).

A questa verità allude la S. Scrittura ogni qualvolta ci mostra Maria associata al Figlio, anche se non sempre è nominata esplicitamente.  Per  concludere,  leggiamo  in Ap 12,1 ss.: "Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle...".

In questa Donna bisognerà vedere la Chiesa di Gesù, in lotta contro il male. Ma come pensare che l'autore dell'Apocalisse non vi scorgesse anche Maria, nuova Eva, la figlia di Sion, da cui è nato il Messia?

Da questi pochi accenni si può anche comprendere l’implicita dichiarazione del dogma dell'Immacolata Concezione e della Assunzione al Cielo di Maria.

 

NOTA. La Chiesa di Gesù - che è una e unica - ha, nei non cattolici, non solo dei “fratelli separati", ma anche degli agguerriti antagonisti. La loro presenza - forse provvidenziale - costituisce un forte stimolo per accertare ed approfondire la verità. Gli errori intorno alla Bibbia sono molti, determinati principalmente: 1° dalla spaventosa ignoranza di molti cattolici; 2° dalla forte divergenza di vedute dei non cattolici. La Chiesa di Dio, che è “Colonna e sostegno della Verità” e "prolungamento di Cristo”, ci propone di amare l'errante, ma anche di detestare l'errore. Quindi, mettiamoci all'opera con la volontà di conoscere, studiare ed approfondire la Verità che ci viene attraverso la Parola di Dio.

 

Non cattolico. Dopo tutto quello che hai detto di interessante e di buono, voglio farti presente che alcune cose mi lasciano molto perplesso. Esse sono: a) Gesù esclude che gli uomini possano vantare dei meriti presso Dio, perchè noi siamo servi inutili, anche quando abbiamo fatto il nostro dovere (cf Lc 17,10). Quindi non dobbiamo invocare i santi; b) il ricorrere ai santi per farsi raccomandare presso Dio sembra addirittura una cosa sconcia, perchè, come tutti sanno, la pratica delle raccomandazioni non è scevra di immoralità; c) la Chiesa romana ha proposto al culto dei fedeli dei santi che non sono mai esistiti, come S. Filomena e S. Massimino, ed è probabile che anche S. Gennaro non sia mai esistito; d) il culto dei santi proviene direttamente dal paganesimo. I Greci ammettevano che una creatura umana potesse acquistare la dignità dopo la morte. I Romani a loro volta onoravano lo spirito degli antenati, chiamati i "lari domestici"... Tutto questo è completamente estraneo al pensiero della Bibbia. Ma quando il Cristianesimo si impose, il paganesimo riuscì a sopravvivere egualmente cambiando nome. Ai numi si sostituirono i martiri e tutto rimase tale e quale.

Cattolico. Non ti nascondo che le tue parole mi toccano profondamente. Esse sembrano proferite da chi non conosce il Cristianesimo o che gli è tenacemente avverso. A riflettere bene, le tue obiezioni rinnegano non solo i santi ed il loro culto, ma la stessa volontà di Dio che, come dice Cristo (cf Gv 12,26) il Padre stesso onorerà quelli che Lo servono fedelmente. Diciamo pure che le tue parole sembrano bestemmie!... Tu dimentichi una cosa che è essenziale in tutta la Bibbia la quale ci ripete insistentemente che “gli umili saranno esaltati". I Santi sono propriamente gli umili da Dio enormemente esaltati.

Ho già detto molto sui santi, ma aggiungerò qualche altra precisazione.

La Chiesa, unita a Cristo, da Lui è santificata; per mezzo di Lui e in Lui diventa santificante.

Tutte le attività della Chiesa convergono, come a loro fine, "verso la santificazione degli uomini e la glorificazione di Dio in Cristo" (Conc. Ec. Vat. II, Sacros.Concilium, 10). E' nella Chiesa che si trova "tutta la pienezza dei mezzi di salvezza" (cf Conc. Vat. II, Unitatis redintegratio, 3). E' in essa che “per mezzo della grazia di Dio acquistiamo la santità" (cf Conc. Ec. Vat. II, Lumen Gentium, 48). Diremo allora che tutti i fedeli sono santi? Potenzialmente si, ma di fatto la Chiesa comprende nel suo seno i peccatori, perciò è santa e insieme sempre bisognosa di purificazione.

In conclusione, nessuno di noi sbaglia se, pur facendo parte della Chiesa santa, si ritiene un povero peccatore. Canonizzando alcuni fedeli, ossia proclamando solennemente che tali fedeli hanno praticato in modo eroico le virtù e sono vissuti nella fedeltà alla grazia di Dio, la Chiesa riconosce la potenza dello Spirito di santità che è il lei, e sostiene la speranza dei fedeli offrendo loro i santi quali modelli e intercessori (Conc. Vat. II, L.G., 40;48-51).

“I santi e le sante sono sempre stati sorgente e origine di rinnovamento nel, momenti più difficili della storia della Chiesa" (Giovanni Paolo II, Esort. ap. Christifideles Laici, 16,3). "Mentre la Chiesa ha già raggiunto nella bea"Mentre la Chiesa ha già raggiunto nella beatissima Vergine la perfezione che la rende senza macchia e senza ruga, i fedeli si sforzano ancora di crescere nella santità debellando il peccato; e per questo innalzano gli occhi a Maria" (Conc. Vat. II, Lumen Gentium, 65), in Lei la Chiesa è già tutta santa.

 

Non cattolico. Ma tutto quanto affermi sono cose che fa la Chiesa, ma non cose di Cristo.

 

Cattolico. Occorre ancora ripeterti per l'ennesima volta che la Chiesa è stata fondata da Cristo? Che in essa c'è un uomo, con poteri vicariali che agisce al posto di Cristo? Che questa Chiesa, in base al mandato di Cristo, ha dei poteri ben precisi, ha una grande autorità ed è anche infallibile?

 

Non cattolico. Ebbene, non ti dispiaccia farmi conoscere ancora una volta i poteri e l'infallibilità della Chiesa.

 

Cattolico. Temo che i lettori si infastidiscano. Ti farò qualche accenno e basta. Il resto lo accerterai tu stesso con la Bibbia alla mano.

Non hai letto mai che Gesù mandò nel mondo gli apostoli come Egli stesso era stato mandato dal Padre? (Gv 17,18).

In base a questo mandato, Egli ha voluto che il genere umano, nel suo complesso, acquistasse la verità di Dio non per ispirazione individuale, né per interpretazione privata della Scrittura, ma ascoltando la voce viva della Chiesa (cf Le 10,16). Così, come corollario ha assicurato che quella voce non sbaglierà (“... e le porte degli inferi non prevarranno" cf Mt 16,15-18). In altre parole Gesù ha dotato la Sua Chiesa del dono dell'infallibilità. Questa infallibilità si estende, in linea di principio, a ciò che i cristiani devono credere (fede) e come devono vivere (morale).

La Chiesa attinge il suo insegnamento al deposito originale, quella “fede che è stata trasmessa ai credenti una volta per tutte" (cf Giuda 1,3); è anche suo compito difendere la verità sacra dalla contaminazione ad opera delle "... filosofie e vani sofismi basati sull'umana tradizione, sugli elementi del mondo e non su Cristo" (cf Col 2,8; 1 Tm 4,20).

Ciò significa che la Chiesa docente può esprimere un giudizio infallibile non solo su verità della rivelazione, ma su problemi così intimamente connessi con quelle verità che, se mancasse un'autorevole decisione, la fede nella rivelazione verrebbe posta in pericolo.

Si noti che l'infallibilità è un dono, un carisma largito alla Chiesa, il cui effetto è di

escludere la possibilità di errare nel suo insegnamento relativo alla fede ed alla morale.

Un'infallibilità, in quanto è propria della Chiesa e del Romano Pontefice, concerne una attività umana dove Dio non è rivelatore, né ispiratore, ma aiuto nel senso di un'assistenza, come si ricava da varie promesse evangeliche “…a te darò le chiavi del regno dei cieli.." (Mt 16,19); “Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Consolatore perchè rimanga con, voi sempre" (Gv 14,16); “Quando poi verrà lo Spirito di Verità, Egli vi guiderà alla Verità tutta intera..."(Gv 16,13); "Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi..." (Gv 20,21-23); "... Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo" (Mt 28,18-20).

Dopo tutto quello che ho detto, anche se ho ricordato solo poche cose, chiudo facendo presente che quelli che non credono a questi poteri della Chiesa è semplicemente perchè, praticamente non credono veramente e profondamente alla divina parola o la divina parola deve adattarsi al loro credo. Ma Gesù è stato preciso nelle sue espressioni dandoci la sicurezza assoluta perchè ha pregato il Padre (cf Cap. 17 di Gv) di "consacrarli (i discepoli) nella verità. La tua parola è verità... Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me, perchè tutti siano una sola cosa. Come Tu, Padre, sei in me ed io in Te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perchè il mondo creda che Tu mi hai mandato" (Gv 17,17-22).

 

Non cattolico. Tutto quello che hai riferito è vero, ma sono parole che riguardano tutti i fedeli. Cosa c'entra la Chiesa?

 

Cattolico. Non voglio dilungarmi oltre. Ti dico che:

- Gesù pregava per il primo nucleo che costituiva la nascente Chiesa;

- In mezzo ad essi c'era Pietro, scelto da Gesù come pastore supremo che avrebbe dovuto pascere tutta la Chiesa (il suo gregge) (cf Gv 21,15-17); quell'unico Pietro a cui Gesù avrebbe consegnato le chiavi del regno dei cieli (principalmente la giusta interpretazione della S. Scrittura (cf Mt 16,19)) quel Pietro, unico e solo, che avrebbe dovuto confermare i fratelli nella fede (cf Lc 22,31).

Concludendo, ti dico ancora una volta che chi legge la S. Scrittura in opposizione all'unica Chiesa fondata da Cristo, deve necessariamente cadere nell'errore e molte cose, anche se molto chiare e semplici - magari solennemente affermate da Cristo - non saranno comprese e, quindi, rinnegate, come per es. il culto dei santi, delle relative immagini, reliquie, ecc, Se Gesù ha conferito alla Sua Chiesa i Suoi poteri è logico che essa ha, come ogni Autorità Costituita, il potere legislativo (cf At 15,28 ss.; 1 Cor 7,12 ss); il potere giudiziario (cf Mt 18,15 ss.; 1 Cor 5,3; 1 Tm 1, 19, ecc.); potere coercitivo per correggere il colpevole (esempio: 2 Cor 13,10; 10,6 ecc.).

 

Non cattolico. Dammi ancora una risposta. Se il culto delle creature è superstizione, come non è superstizione il culto cattolico degli Angeli e dei Santi?

 

Cattolico. Non è superstizione perché non è culto divino o di adorazione dovuto a Dio solo: noi i santi li veneriamo come amici di Dio e per i doni che hanno da Lui, quindi per onore di Dio stesso che negli Angeli e nei Santi opera meraviglie. Dalla Bibbia possiamo trarre qualche esempio: Giuseppe è onorato in Egitto; Abramo onora gli Angeli (Gen 18,2); la stessa cosa fecero Tobia e il suo figliuolo verso l'Arcangelo Raffaele (Tob 12,16); Gesù stesso ci fa sapere che questi servi fedeli saranno addirittura onorati dal Padre Celeste (Gv 12,26).

 

Non cattolico. Ho detto che la Chiesa romana ha proposto al culto dei fedeli persone mai esistite, come S. Filomena, S. Massimino e, forse, anche S. Gennaro. Favoriscimi una risposta in merito.

 

Cattolico. Filomena. Nel 1802 fu estratto dal cimitero di Priscilla un corpo, il cui sepolcro portava una iscrizione in minio, su tre tegole, delle quali l'ultima spostata al primo posto, in modo da dare la seguente lettura:

LUMENA PAX TECUM FI. Nel sepolcro fu trovata anche una fialetta, che fu ritenuta come ampolla di sangue.

Portato il corpo a Mugnano del Cardinale (diocesi di Nola) nel 1805, il can. Francesco Di Lucia pretese narrare la storia di S. Filomena e del suo martirio, donde la venerazione verso la santa, divulgata rapidamente dentro e fuori d'Italia, accresciuta dalla fama dei miracoli. Fra i molti devoti di S. Filomena si annovera anche il S. Curato d'Ars. Ad istanza dei vescovi di Nepi e Sutri e di Nola, e in base a fame di miracoli, la S. Congregazione dei Riti concesse la Messa e l'ufficio “de communi” per l'11 agosto, con una lezione propria, nella quale non si portano affermazioni, né sulla vita né sul martirio.

Storicamente S. Filomena è ignota ad ogni fonte agiografica e liturgica dell’antichità cristiana. Le notizie divulgate dal can. Di Lucia, che colloca la santa al tempo di Diocleziano e la dice figlia di un re di Gregia, sono semplicemente immaginarie. Tutto porta a credere che l'iscrizione sia stata riadoperata, onde anche il nome non corrisponderebbe al corpo venerato (Enc. Cattolica) .

 

Massimino. L’Enc. Catt. di S. Massimino, vescovo di Aix, ci dice che la sua figura di Santo è una delle più problematiche della Gallia cristiana.

Nel catalogo degli antichi vescovi di Aix compare un Massimino del sec. VI, ma non fu annoverato mai fra i santi. La sua memoria veniva legata negli Atti fittizi con quella di S. Marta e S. Maria Maddalena, ma coi recenti studi, tale racconto di un Massimino prime vescovo di Aix, compagno di S. Maria Maddalena e uno dei settanta discepoli del Signore, è risultato leggendario. Nella Provenza esiste un'antica Chiesa dedicata a San Massimino, nella cittadina dello stesso nome presso Aix, di cui si ha notizia all'inizio del sec. XI; ma nulla si può dire del Santo da cui trae il nome. Il Martirologio romano ne registra la memoria l'otto giugno.

 

Su S. Gennaro si può dire qualche cosa di più. Molti libri parlano del miracolo del sangue di S. Gennaro.

Noi sappiamo che il sangue, quando esce dalle vene, va in putrefazione e poi si polverizza. Invece il sangue di S. Gennaro è allo stato solido - ordinariamente - e in certe occasioni, con somma "meraviglia" di tutti, passa dallo stato solido a quello liquido e viceversa. Inoltre, negli otto giorni della festività di maggio, gradualmente aumenta di volume, mentre negli otto giorni della festività di settembre, gradualmente diminuisce (benchè avvenga anche l'inverso, e inoltre, tale aumento può avvenire istantaneamente e può giungere a riempire tutta l'ampolla). Spesso, una parte della reliquia resta solida e, in forma globulare o rettangolare galleggia nella parte liquefatta (senza perciò esservi il cosi detto punto di fusione). Ed è anche osservabile lo scorrere di una goccia sierosa sulla massa rimasta solida.

Questi fatti avvengono da secoli. Non avvengono per leggi fisse perchè possono non verificarsi o verificarsi con ritardo o con anticipo. Si tratta di fatti evidenti, registrabili dalle cineprese, telecamere e fotografie. E' stato dimostrato che non dipendono nè dagli effetti della luce, né dagli effetti dell'umidità né dalla temperatura. Né c'è dubbio alcuno che si tratti di sangue, come ha rilevato l'esame spettroscopico.

Anche le ampolle che contengono il sangue si sono rivelate, da un esame archeologico rigoroso, come ampolle balsamarie dell'età di S. Gennaro (terzo-quarto secolo d.C.). Certamente un falsario medioevale non avrebbe saputo procurarsele, perchè gli studi di archeologia sono iniziati molto dopo, e nemmeno un falsario del IV secolo avrebbe potuto preparare un miracolo che si sarebbe verificato non subito, ma alcuni secoli dopo (dal 1389).

Che sia poi sangue di S. Gennaro non è "dimostrabile" scientificamente, ma vari indizi lo affermano: il fatto avviene a Napoli, dove da sempre si onorano i resti mortali del martire beneventano decapitato a Pozzuoli, non lontano dalla metropoli partenopea; e il fatto si verifica ordinariamente nei giorni in cui si festeggia il martire Gennaro.

Pare per lo meno strano non vedere nei fenomeni suddetti un segno religioso; un segno che allude alla vita oltre la morte, alla risurrezione di Cristo e di quanti credettero in Lui. Un segno che susciti fede e amore, e che dovrebbe essere sempre meglio conosciuto e apprezzato, oltre che distinto da tanti altri falsi miracoli. Con il rispetto che per esso la Chiesa ha dimostrato.per secoli! (cf T.D.C. Napoli - Qui risponde Padre Fiorenzo Mastroianni).

Per concludere. Non ti sembra ammirevole la Chiesa cattolica che di fronte a certe incertezze storiche - nonostante i Prodigi operati da Dio per la presenza dei resti del corpo di un martire - ad un certo momento approfondisce e non trovando i dati storici precisi, cancella dall'albo dei santi dei nomi venerati per molti anni?

 

Non cattolico. Ma la Chiesa ha fatto male ad approvarne il culto.

Cattolico. Del senno del poi ne è pieno il mondo. Chi di noi può giudicare le cose passate e conoscere tutte le circostanze che hanno determinato l'inizio di una storia? Io ammiro la serietà della Chiesa cattolica che procede sempre con una proverbiale prudenza e cautela. Non è di grande ammirazione il pensare che la Chiesa, di fronte ai grandi miracoli avvenuti a Lourdes, è capace di scartarne la stragrande maggioranza, quando tra le varie centinaia di medici e osservatori scientifici, anche atei, ce n'è qualcuno che non è d'accordo con tutti gli altri?

Per S. Gennaro si sono scritti molti libri contrari, ma una sana critica ha ritenuto finora tutte le obiezioni destituite di ogni serio fondamento storico e scientifico.

E' certo che se uno non vuole credere, non riesce a credere. E noi sappiamo quanti pregiudizi sono in certe teste!...

Non cattolico. Ma io parlo sempre con obiettività.

 

Cattolico. Non si direbbe proprio. Chi, di fronte a delle storie verissime e provatissime, nega tutto, semplicemente perchè è contro la Chiesa cattolica, l'obiettività necessariamente viene meno. Perchè non vai a Lanciano a vedere il Corpo ed il Sangue di Gesù? O a Siena a vedere le particole consacrate di tre secoli che sono fresche di giornata? Perchè non vai a Napoli a vedere il miracolo del Sangue di S. Gennaro? Io ti parlo di fatti straordinari accertati, non una sola volta, da grandi scienziati e di fronte ai quali la nostra ignoranza e incredulità devono arrendersi non potendo fare diversamente.

Come mai, questi prodigi esistono solo nella Chiesa Cattolica Romana? Tu non rispondi? Te lo dico io: perchè, essendo la Chiesa Cattolica Apostolica Romana l'unica vera Chiesa fondata da Cristo, è logico che in essa è tutta la verità cristiana e il Signore si degna di garantirla con fatti prodigiosi.

         Il Signore vi dia pace.

Fra Tommaso Maria di Gesù

(fine dell'argomento)

BIBLIOGRAFIA:

1. “Enciclopedia Cattolica".

2. "Enciclopedia della Dottrina Cattolica", Ed. Paoline.

3. “Enciclopedia Apologetica", Ed. Paoline.

4. “Dizionario Enciclopedico della Bibbia e del mondo biblico", Ed. Massimo, Milano.

5. “Catechismo della Chiesa Cattolica” Libreria Editrice Vaticana.

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