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LA MADONNA CONTESTATA

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2009 08:08
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01/09/2009 08:06

X CAPITOLO DEL LIBRO:

"MA IL VANGELO NON DICE COSI'":

 

Fascicoli dal n° 212 al n° 224

 

LA MADONNA CONTESTATA

 

A cura di frà Tommaso Maria di Gesù dei frati minori rinnovati

Via alla Falconara n° 83 - 90100 Palermo  - Tel. 0916730658

 

 

Cattolico. Mi rivolgo ai lettori per far loro notare che le verità più vive del Cristianesimo vengono regolarmente confutate e negate dai protestanti. Al posto delle dottrine evangeliche e di tutta la vita cristiana vissuta dai tempi apostolici sino ad oggi, il protestantesimo oppone ragioni che crede bibliche o logiche, riuscendo così a rigettare quasi tutte le verità cristiane, senza neppure rendersi conto che, generalmente, è in opposizione con la Parola di Dio, che, d'altra parte, afferma e giura di seguire o di attuare!...

Il contatto che ho spesso con elementi non cattolici e tutta la mia esperienza, mi fanno comprendere chiaramente che se essi ascoltassero e praticassero effettivamente la Parola di Dio, si verrebbero a trovare nelle condizioni di dover credere tutto ciò che ammette il Cattolicesimo, il che per loro sarebbe la fine... Ma tutto l'indottrinamento subito per anni, tutte le convinzioni acquisite tramite la libera e personale interpretazione della divina Parola diventano la loro forza e la loro sicurezza. C'è anche da dire che la stragrande maggioranza di questi nostri fratelli separati - o perchè ex cattolici ignoranti, o perchè nati non cattolici - non hanno mai conosciuto veramente la divina Parola, ossia la Verità, per cui le deformazioni acquisite con uno studio o con una conoscenza pregiudiziali costituiscono la loro verità.

Questi nostri fratelli separati neppure si accorgono che, praticamente, rigettano quasi tutto il Cristianesimo sostituendolo con il “loro cristianesimo". Così per la “Madonna contestata", resta per essi vera una sola cosa: Maria è la madre dell'umanità di Cristo, e basta.

Infatti, ora ascolterete, insieme a me, tutte le obiezioni dei nostri fratelli non cattolici e vi renderete conto che quanto io ho detto è purtroppo, la semplice e triste realtà.

 

Non cattolico. Voi cattolici troppe cose credete circa la madre di Gesù, di cui la Sacra Scrittura neppure fa cenno. La chiamate: Madonna, Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza, speranza nostra, luce dell'anima, mia avvocata, mia protezione, mio rifugio, mia consolazione e felicità... Vi sembra giusto tutto questo? Questa è idolatria, perchè il culto deve essere rivolto soltanto a Dio. Infatti S. Matteo (4,10) ci dice: "Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi culto". E' logico, quindi, che il culto della creatura umana è sempre idolatria. La Bibbia dice pure che "se alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, Gesù Cristo  il giusto" (1 Gv 2,1).

In contrasto con questa inequivocabile dichiarazione, il Cattolicesimo insegna che abbiamo un avvocato principale (Gesù Cristo) e altri secondari (Madonna e Santi). Questo grande peccato di idolatria come viene giustificato dai cattolici? Ecco, essi fanno delle sottili distinzioni. Dicono che si deve adorare (culto di “latria") soltanto Iddio, ma si possono anche venerare, pregare, invocare gli angeli e i santi (culto di "dulia”). Quanto alla Madonna si dice che le è dovuto un culto di "iperdulia", ossia un culto speciale, eccezionale.

E' logico che tutte questo distinzioni di vari gradi di culto sono del tutto arbitrarie, mentre il Vangelo ci parla di "un solo Dio e di un solo mediatore, Gesù Cristo uomo" (cf 1 Tm 2,5). E questo perchè "In nessun altro è la salvezza; poichè non v'è sotto il cielo alcun

altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati" (At 4,12).

 

Cattolico. E' bene che a questo punto ti fermi, perchè hai già detto molte cose alle quali dovrò rispondere e mi ci vorrà molto per chiarire le tue idee e quelle dei lettori. Rispondo prendendo in considerazione tutte le tue obiezioni.

 

a) “Troppe cose dicono i cattolici circa la Madre di Gesù di cui la S. Scrittura neppure fa cenno".

Anzitutto, vorrei farti sapere che anche tu molte cose credi di cui non si fa cenno nella S. Scrittura. Qualche esempio: la parola "Bibbia" è stata inventata nel Medioevo e tutti la riteniamo giusta e la adoperiamo; la parola Trinità!, non esiste nella Bibbia, ciononostante vi crediamo; la parola "consustanziale" non esiste nella Bibbia, ma noi crediamo che Gesù è della stessa sostanza del Padre e dello Spirito Santo, ecc...

E' facile comprendere il perchè di queste invenzioni. Nella S. Scrittura ci sono molte cose esplicitamente dette, altre sono soltanto implicitamente dette, altre, invece, sono una conseguenza logica di tutto quello che è detto su di un determinato argomento o verità. Faccio un esempio proprio riferendomi alla Madonna. E' esplicitamente detto più volte che la Madonna è Madre di Dio (cf Is 7,14; Mt: 1,22-23; Is 9,5; Lc 1,43); è implicitamente detto che la Madonna è Immacolata (cf Gen 3,15; Lc 1,28 ...); è conseguenza logica l'Assunzione di Maria SS. in anima e corpo in cielo, data l'armonizzazione mirabile tra la vita e i misteri di Cristo e la vita e i misteri di Maria.

 

b) “Noi chiamiamo la Madonna Regina, Madre di Misericordia, vita, dolcezza, ecc".

Il culto che noi tributiamo alla Madonna, non è nostra invenzione: esso è una conseguenza logica di tutto quello che dice la S. Scrittura di Maria SS.. Se noi sappiamo che Maria è stata predestinata fin dall'eternità ad essere la divina Madre del Redentore, è logico che, come tale, le si deve un culto di eccellenza (iperdulia) su tutti gli altri santi, ossia di venerazione, d'invocazione e di imitazione.

Le parole di Mt 4,10: "Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi culto", non escludono un culto, una mediazione ed una intercessione subordinate; è la stessa Bibbia che in più luoghi ci tranquillizza. E sembra logico, giacchè come dobbiamo onorare il padre e la madre, così dobbiamo prestare venerazione e onorare tante altre persone.

Difatti nell'A.T. si riscontra qualche cosa di fermamente costante: l'infinita trascendenza di Dio e la sua divina condiscendenza, per cui Egli è sempre vicino all'uomo. I patriarchi si comportano verso Dio senza intermediari; la scala misteriosa di Giacobbe (Gen 28,1 ... ) popolata di angeli che salgono e scendono dal cielo preludono ad un abbozzo del sistema di mediazione che vigerà nella economia della salvezza. Tutti sappiamo della intercessione di Abramo per gli abitanti di Sodoma e per la salute di Abimelek di Gerar (cf Gen 18,22-32; 20,17).

Il primo e più grande mediatore dell'A.T. è Mosé (cf Es 17,11 ... ), poi c'è la mediazione dei profeti, ecc.          

Nel N.T. ci imbattiamo varie volte nella intercessione o mediazione secondaria o subordinata alcuni anziani intercedono presso Gesù per il centurione romano (Lc 7,2-10); in Gv 2,3 è la Madre di Gesù che chiede ed ottiene dal Figlio; in At 12,5 la Chiesa pregava per Pietro; in molti passi delle lettere paoline si trova la preghiera di cristiani fatta per gli altri (cf Col 1,9-14; Rm 1,8-10; Mc 1,30); in Mt 14,19 e Mc 6,39 troviamo che i discepoli fanno da intermediari tra Gesù e la folla. E' vero che Gesù è Mediatore unico e perfetto, ma è anche vero che Egli ha lasciato prolungatori della Sua mediazione i discepoli che continuano nel mondo fino alla consumazione dei secoli”  la Sua opera di salvezza come responsabili della parola, della Chiesa, del Battesimo, dell'Eucaristia, del perdono dei peccati, ecc...

Il N.T. ci parla spesso che siamo tutti uniti e formiamo un sol corpo in, Cristo, pur essendo molti e con mansioni diverse (cf 1 Cor 12,4-12; 20,20-26; Ef 4,11...).

L’apostolo Paolo chiede ai fedeli preghiere per sè e per gli altri (cf Rm 15,30; Ef 6,18-19; 1 Tm 2,1-6; 2 Tm 1,18; Gc 5,16). I Santi, più dei fedeli ancora viatori, sono in Cielo con Cristo (Gv 17,24) e, quindi, sono quelli che meglio e maggiormente possono chiedere e ottenere per noi. Però, teniamo sempre presente che l'intercessione o mediazione dei santi, come quella dei fedeli ancora viatori NON INTACCA MINIMAMENTE la posizione di Gesù Cristo, unico e indispensabile mediatore fra Dio e gli uomini. Infatti tutte le preghiere sono rivolte al Padre “per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo” il quale essendo l'indispensabile Mediatore e Redentore è anche l'unico nostro Salvatore. In conclusione, come risulta dalla stessa S. Scrittura, non è proibito né ai fedeli né ai santi che già sono con Cristo intercedere, ossia fare da mediatori secondari e subordinati.

Paolo dice di essere “lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo a favore del suo Corpo che è la Chiesa" (cf Col 1,24).

Gesù non è Lui l'unico mediatore? E cosa può apportare di bene Paolo alla Chiesa? E' presuntuoso Paolo?

E' facile comprendere che qualunque intercessione-mediazione è sempre secondaria e subordinata a quella di Cristo.

 

Non cattolico. Non mi convinci con le tue belle parole. Il culto va dato al solo Dio. Voi cattolici avete fatto della Madre di Gesù una divinità. Non la chiamate Madre di Dio? Madre della Chiesa? L'Immacolata Concezione? Assunta in Cielo in anima e corpo? Corredentrice? Ausiliatrice? Regina? Madre, Figlia e Sposa di Dio?

 

Cattolico. Alt! Per rispondere a tutti i tuoi interrogativi mi ci vorrà tempo e spazio. Farò uso della ragione e anche, perchè no? del sentimento, appoggiando il tutto alla Parola di Dio.

La Madonna è la Mamma, e cercare la mamma è cercare il fondo di noi stessi, la misteriosa ma reale sorgente della nostra vita. E la Madonna è sempre pronta a colmare questo profondo vuoto del cuore umano...

Alla grotta di Massabielle Bernardette vede, vestita di bianco e d'azzurro, una giovane Signora di una bellezza inimmaginabile. Da quel momento, per tutta la sua esistenza terrena, Bernardette sarà affascinata e dominata da una realtà sola: la bellezza indescrivibile di quella Signora. E quando le chiederanno di quella beltà, sempre risponderà, portando appassionatamente le mani al cuore: - Oh! è più bella di ogni altra creatura al mondo! Senza saperlo, Bernardette affermava una profonda verità di fede. La bellezza dell'Immacolata non è tutta nel volto, che pure ha segnato il tormento di sommi pittori dai bizantini all'Angelico, da Giotto al Tiziano, al Greco, al Murillo. E neppure unicamente nello spirito. La bellezza di Maria è superiore ad ogni bellezza naturale perchè è bellezza soprannaturale. E' più bella di ogni cosa al mondo, perchè la sua bellezza è la più vicina a Dio, perchè essa sola, tra le creature, è tutta di Dio, immersa in Lui, sorgente di ogni bellezza. E' la piena di grazia, perché destinata ad essere la "Madre della divina grazia”, la Madre di Gesù, che ha riportato sulla terra la bellezza del cielo, l'unica che mai impallidisce ma rimane in eterno fragrante e splendente.

Che altro e che attira a Lei gli artisti di tutti i tempi, da Goethe a Franz Werfel a Thomas Merton, se non la luce che piove esclusivamente dalla sua bellezza intatta e intangibile? Da Lei prendiamo coscienza di noi stessi, perchè in Lei ricordiamo la nostra grandezza e miseria: quello che potevano essere e più non siamo, quello che dovremmo essere e possiamo ancora, ma nel candore materno, della Sua luce.

A proposito di Bernardette e di Lourdes, faccio un accenno alla storia, della signora Teresa Rouchel di Metz. Affetta da tempo da una forma di lupus ulceroso, perduta,ogni speranza di guarigione, tentò il suicidio, fortunatamente invano. Una sua amica la indusse ad andare a Lourdes e vi andò senza fede e sfiduciata. Fu immersa nella piscina della Grotta tre volte, ma senza alcun risultato. Delusa, ma insolitamente calma, segue dalla sua barella la S. Messa celebrata per il pellegrinaggio in partenza. Improvvisamente si sciolgono le fitte bende che fasciano il volto, cadono sul messalino che ha tra le mani, macchiandolo di pus sanguigno. Vergognosa per il suo volto distrutto dal male, lo nasconde come può e raccomoda con le sue mani la fasciatura. Passano alcuni minuti. Ma ancora, per la seconda volta, le bende, misteriosamente, si slegano e cadono. Chiede allora ad un barelliere di essere trasportata all'ambulatorio.

- Sorella, per carità, mi accomodi questa fasciatura.

- Che cosa c’è da accomodare? - chiede la suora ignara dell’accaduto.

Colpo di bacchetta magica! Il volto di Teresa Rouchel, in un istante, in quel preciso istante, senza che essa avesse avvertito alcunchè, quando neppure più pensava alla possibilità della guarigione, era tornato come un tempo: roseo, bello, sano. Il naso e la bocca rimodellati dei due grossi buchi, nelle guance appena una leggera orma rosata ai margini, firma discreta di una potenza che in un attimo aveva ricostruito miliardi di cellule viventi. E' un miracolo certo, strepitoso, avvenuto nel 1908 a Lourdes..

La guarigione istantanea di una peritonite tubercolare è stata personalmente controllata da uno scienziato, il premio Nobel Alexis Carrel, americano, convertitosi sul posto.

Suggestione? E' assurdo il parlarne, perchè tra i guariti si contano increduli e bestemmiatori e anche bambini di pochi mesi. Nel 1947, Gerard Baillic, bambino di quattro anni, nato cieco, con i nervi ottici atrofizzati, la retina distrutta, a Lourdes ha ottenuto la vista e ci vede perfettamente, pur rimanendo clinicamente cieco.

Da oltre 130 anni a Lourdes avvengono vere guarigioni miracolose, per le quali - lo hanno riconosciuto decine di migliaia di medici e di scienziati di ogni confessione religiosa - nessuna spiegazione naturale è possibile. Ma il più strabiliante prodigio, che perennemente si ripete in quella cittadella del soprannaturale è che, so la guarigione dei corpi è l'eccezione, quella delle anime è regola quasi costante.

E' un pò difficile essere buoni e fare il bene. C'è una sola eccezione. In Colei che ha dato agli uomini il Bene, fatto Uomo, il Bene senza confini, c'è una inclinazione e una facilità innata a fare il bene. La Madre di Gesù è il capolavoro della potenza, della sapienza, ma soprattutto della bontà di Dio, proprio perchè, fin dal primo istante della sua concezione è stata immune, per privilegio unico, da quel male che pesa su tutta la natura umana. Se Dio sa trarre da una nuvola nera un fiocco bianco di neve, non poteva dalla natura umana trarre l'Immacolata? E' Immacolata per Gesù e quindi anche per noi, per darci il bene, per insegnarci il bene, per renderlo a noi meno difficile, col suo aiuto. E' stata concepita così: nel Bene.

Il cristiano sa chi è Maria, e la sua grandezza è per lui sorgente inesauribile di ammirazione. Dio, che ha creato in Lei il Suo capolavoro, in Lei si compiace: Essa è per Lui oggetto di compiacimento. Maria è là Donna più viva di tutte, perchè è tutta di Dio. Maria è certo un personaggio storico al cento per cento, come S. Chiara, S. Caterina da Siena o S. Elisabetta d'Ungheria. Ma, cosa strana, le fonti che ne parlano autenticamente dicono poche cose.

Sulla vita sua pochi, fugaci, rispettosi, ma occasionali accenni. Che cosa ha fatto? Ha condotto la vita comune di una donna palestinese povera. Che cosa ha detto? Conosciamo di Lei cinque brevi frasi e un cantico. Eppure Maria è la Donna più raffigurata nell'arte, non solo architettonica e pittorica, ma affascina enormemente musicisti e poeti. Ma c'è una sorpresa di altro genere. Quella Donna che è tanto amata è da non pochi anche temuta.

Non pronunciò il dittatore Tito a Spalato un discorso contro la devozione a una certa santa Maria? Nel 1954, il ministro dell'educazione ungherese, Znedek Nejedly, non ordinò che in tutte le scuole e per ogni classe, due lezioni obbligatorie nelle quali si doveva svolgere il tema: “Il pericolo del culto di Maria per il governo della democrazia popolare"? Il governo comunista di Polonia, con decreto ministeriale, proibì di chiamarla "Regina della Polonia” perchè - si sa - il regno della Polonia è distrutto e abolito per sempre. In Russia venne proibita l'Ave Maria di Schubert, con il risultato che nessuna donna è, oggi, venerata ed amata, da milioni di Russi, più di Lei. Continuando possiamo dire che questa Donna è anche desiderata, anche dai non cristiani. I musulmani accolsero trionfalmente in Africa, nel 1947, la statua di Maria portata da Fatima. Nella "peregrinatio Mariae” lo stesso trionfo si ripete in tutta l'Africa, in Inghilterra e negli Stati Uniti da parte di non cattolici, tanto che il grande giornale "Life" di Chicago, dedicò venti pagine per illustrare il "nuovo prodigio di Fatima".

Quella Donna è desiderata da cristiani separati da Roma, sia scismatici che protestanti. Migliaia di testimonianze di protestanti ritornati all'unità della Chiesa confermano la forza fascinosa di Maria così palese, da destare meraviglia che il protestantesimo abbia per tanto tempo potuto rinnegare la devozione a Lei.

 

Certo la Madonna è la Donna più studiata di tutte ed è difesa dalla più alta autorità della terra: i Papi. Si fa sentire dai corpi e dalle anime attraverso le centinaia di santuari eretti in suo onore.. Quanto e da quanti si fa amare la Madonna? Ella si fa amare da tutti. Migliaia di libri ne parlano, milioni di donne ne portano il nome, ma altari, statue, immagini, medaglie, scapolari, mesi, giorni... di Lei, per Lei... tre volte al giorno suonano le campane per onorarLa, e l'invocazione a Lei sale in tutte le lingue, in tutte le epoche, dalle folle pellegrinanti nel Suo nome nel 2000, alle prime suppliche documentate oggi dai papiri, come quella trovata in un papiro d'Egitto del tempo della persecuzione di Decio e Valeriano (III sec.): "Sotto la protezione della tua benevolenza ci rifugiamo, Madre di Dio...". La preghiera più recitata nel mondo è certamente l'Ave Maria, che, grazie al Rosario, viene ripetuta milioni di volte ogni giorno. Pellegrinaggi, processioni, congressi, suoni, inni, canti: Bella Tu sei qual sole...

E’ sempre bella quella Donna, non è ancora invecchiata da circa 2000 anni,'e la corona dei fiori che i popoli posano sul Suo capo è sempre fresca, come quella corona di rose silvestri che Pauline Byron ha posto sopra l'Immacolata di una piccola chiesa di Stockport nel maggio 1947 e che per anni si conservarono fresche e profumate, senza che ne cadesse un petalo.

Tutte queste constatazioni non possono non destare lo stupore del profano che osservi il “fenomeno" unico di Maria. Quello stupore però non è che il riflesso esteriore di uno splendore più interiore, celeste: lo conosce bene il cristiano che su di esso medita da secoli.

Alle parole dell'Angelo Gabriele (leggere Lc 1,26-37) segue un silenzio breve ma enorme. Poi, alla proposta incomparabile dell'Angelo, Maria rispondo con un "Si" che scaturisce dal profondo del Suo essere verginale e della Sua umiltà, un "SI" di consenso e di desiderio, a nome dell'umanità che Essa rappresenta: “si faccia di me secondo la tua parola" (Lc 1,38). E' un "Si" gigantesco. Che cosa avviene? Cosa mai accaduta e che mai più accadrà a donna: cosa nuova, la novità unica e vera, eterna, per Lei e per il cosmo. Essa diviene Sposa, Madre, Figlia di Dio.

Sposa di Dio perchè Maria offre e unisce non a un uomo, ma a Dio, verginalmente, la Sua anima e il Suo corpo: offre la Sua carne come ostia gradevole, vivente, con un vero culto conforme a ragione.

Madre di Dio. Maria usa del diritto più alto di una creatura, quello di servire a Dio, servizio che per Lei donna, si attua nella forma più alta dei servire: la maternità. Diviene madre, non di un uomo, sia pure grande, grandissimo in cui opereranno energie divine o che a un certo momento comincerà ad essere Dio. Diviene Madre di Colui che è Dio da sempre e comincia ad essere Uomo nel primo istante in cui, per opera dello Spirito Santo, Ella Lo concepisce nelle Sue viscere. Da quel primo istante l'avvolge - dice S. Tommaso - una certa infinita dignità. Madre di Dio che si è fatto Uomo per redimere gli uomini dal peccato: Madre del Redentore, il Quale Le porta, ma anche Le chiede, molto.

Figlia di Dio. Maria è la prima cristiana in ordine di dignità e di tempo, in quanto il Cristianesimo - la cui essenza è il Cristo - nasce nelle Sue viscere materne. "Cristo e la Chiesa, due in una carne, sono nati in grembo a Lei”, che è quindi il primo membro del Corpo mistico di Cristo. E' la prima redenta dal Cristo Redentore, in modo così totale, che in previsione dei meriti di Lui, Ella é totalmente esente dal peccato che grava sulla natura umana. Ella e Inviata, è l'Immacolata. Perchè questa figlia di Dio doveva essere anche Madre di Dio. Essa è piena di grazia: Nessun peccato, neppure lievissimo La sfiorerà mai: il capitale di grazia ricevuto, fruttificando sempre e sempre crescendo, per i meriti di Lei, giungerà ad una pienezza sovrabbondante per Lei e per il genere umano.

Tutto questo Le porta in dono Gesù, da Lei concepito! Ma Gesù da Lei chiede molto. Accogliendo nel Suo seno il Redentore, accoglie la Redenzione, che è possibile in quanto Essa fornisce la "carne umana". Essa non si aggiunge alla Redenzione, ma entra nel costitutivo della Redenzione stessa. Da Lei il Cristo chiede collaborazione e cooperazione: è la Corredentrice del genere umano. Quindi la "Madre dolorosa" di molti fratelli perchè è la Madre del "primogenito" tra i molti fratelli: Gesù.

Per il cristiano Maria è la Mamma: lo è di Gesù e quindi è anche la sua. Di Gesù Madre vera, del cristiano Madre spirituale. Pensando a Lei il cristiano pensa al mistero più alto e più prezioso: la maternità divina da cui viene la sua redenzione.

 

Non cattolico. Tutte chiacchiere o belle parole, mi sostanzialmente non c'è niente di solido, di vero secondo la divina Parola.

Cattolico. Ancora un pò di pazienza e poi vedrai che tutti questi pensieri scaturiscono proprio dalla divina Parola. Voglio dirti qualche altra cosa ancora.

Due volte nella S. Scrittura si legge che Dio si è compiaciuto di quel che ha fatto.

La prima, quando "Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona ... al settimo giorno ebbe per finita l'opera da Lui fatta. Dio vide quanto aveva fatto ed ecco: stava assai bene" (cf Gen 2,2 e 1,31).

La seconda, quando si è compiaciuto del Suo Capolavoro: “Questo è il mio Figlio diletto, nel Quale mi sono compiaciuto..." (Mt 3,17).

Il Cristo è il centro focale dell'universo, attorno a Cui tutto gravita, e da Cui parte ogni onore e gloria al Padre. E Cristo assorbe tutto, anche Maria, anche noi. 'Tutto è vostro, voi siete del Cristo, il Cristo è di Dio" (1 Cor 3,22): è la sinfonia cattolica, cioè universale, che ha il suo motivo fondamentale nel Cristo. In questa sinfonia che differenza c'è tra Maria e gli uomini? Noi siamo "per Cristo" per Lui, cristiani; Maria è cristiana direttamente in Cristo". Noi - anche milioni di cristiani e di santi - possiamo non esistere e pur esiste il Cristo e il Cristianesimo. Maria è totalmente unita al Cristo, tanto che se Lei non esistesse - nell'ordine scelto da Dio - non esisterebbe neppure il Cristo. Senza Maria non c'è il Cristo, come senza il Cristo non c'è Maria. Sono inseparabili. La causa di questa unione unica, è la volontà di Dio. E' Dio che ha preparato col Cristo Maria, - il mondo desolato dal peccato ha atteso e cullato inconsciamente nel suo cuore per secoli l'Uno e l'Altra ... ; ha fatto annunciare dai profeti col Cristo Maria - non sempre i profeti hanno compreso totalmente l'immensità di quanto Dio per loro bocca vaticinava, sia il Protoevangelo (Gen 3,15), sia col "segno grande" di Isaia (Is 7,14), sia con la Donna coronata di dodici stelle dell'Apocalisse (Ap 12,1 ss.) -; ha predestinato col Cristo Maria: “il Signore mi possedette qual principio delle Sue azioni, prima delle Sue opere, fin d'allora. Quando non v’erano abissi Io fui concepita, quando non v'erano sorgenti cariche d'acqua. Prima che i monti prendessero base, prima dei colli, Io nascevo, quando ancora non vi era la terra, né le campagne, né le prime zolle del mondo" (Prov 8,22-26).

Maria è con Cristo “termine fisso d’eterno consiglio": esiste solo per il Cristo, il Quale è la Sua totale ragione di essere: è la “Sua melodia segreta, la Sua solitudine sonora" (San Giovanni della Croce): l'esistenza di Maria è "nascosta col Cristo in Dio".

La compiacenza che Dio ha nel Suo Cristo, Re anche come Uomo, coinvolge Maria che è compartecipe, sia pure in modo subordinato, della stessa Regalità.

Infatti Maria è Regina, non già per plebiscito o decreto umano, ma per titolo legittimo, inalienabile, unico: nessuna Regalità nasce come la Sua, dalla Maternità. Essa è Madre di Cristo Re, che a Lei deve tutta la Sua natura umana, sì che la somiglianza tra Cristo e Maria è perfetta, totale: se Egli è Re, Essa è la Madre del Re, è Regina, per natura e in più per conquista, perchè "ha offerto la sostanza della Sua carne alla Redenzione e ha offerto per noi il Cristo al Padre celeste" (Suarez).

Maria realizza perfettamente il piano creatore di Dio, ed è quindi, perchè la più eccellente, “sovrana di ogni altra creatura" (S. Bonaventura).

Maria è Regina non solo di un popolo e di tutti i popoli, ma è anche Regina degli Angeli (natura più angelica che umana), dei Patriarchi (la creatura più presente nell'Antica Alleanza), dei Profeti (la profetessa di una profezia che si avvera nei secoli “tutte le generazioni mi chiameranno beata"), degli Apostoli (la Chiesa nascente e militante nei secoli ha da Lei luce e forza nelle sue operazioni apostoliche), dei Martiri (ha partecipato più di ogni altra creatura al martirio di Gesù), dei Confessori (modello insuperabile e pur imitabile di vita comune), delle Vergini (è la “porta serrata dalla quale solo passa il Re d'Israele"), di tutti i Santi (perchè esaltata sopra il coro di tutti gli Angeli e Santi).

Maria è, in senso proprio, con Cristo Re, Regina dell'Universo, tanto naturale che soprannaturale. E' stata Assunta in cielo in corpo e anima, e incoronata Regina da quel Cristo, al Quale "ogni potere è dato in terra e in cielo". Gesù pone la corona regale sul capo di Maria seduta alla Sua destra e coperta di ricca veste: "sta la Regina alla Tua destra con oro di Ofir" (Salmo 44,10). Lo stupore del profano, l'ammirazione del cristiano, sono riflessi terreni e testimonianze suggestive di quella regalità, voluta da Dio e in cui Dio pone le sue compiacenze. La regalità di Maria è una potenza a servizio dell'amore, una onnipotenza supplice. E' Lei che intercede continuamente per i lontani dalla fede e per i poveri peccatori: è una Regalità esclusivamente benefica: "è la faccendiera divina del Paradiso" (S. Alfonso Maria dei Liguori).

Così sentono i fedeli, e nel respiro universale dei fedeli "respira lo Spirito Santo" (S. Paolino da Nola). Pio IX disse un giorno: “sulla terrà mancherà qualche cosa alla Regalità di Maria, finchè i suoi sudditi non l'abbiano volontariamente e solennemente proclamata”. S. Caterina Labourè, la santa del silenzio e della medaglia miracolosa, pochi mesi prima di morire ha detto: “Come sarà bello sentir dire: Maria è la Regina dell'Universo! Sarà un'era di pace, di gioia e di felicità che durerà a lungo. Ella sarà portata sugli stendardi e farà il giro del mondo". Il primo novembre dell'anno 1954, Pio XII ha proclamato la Festa liturgica della Regalità di Maria.

Se chiediamo a Maria qual'è il Suo segreto, il segreto della Sua vita, Essa ci risponde umilmente: “servire Dio, perchè servire Dio è regnare".

Come il Cristo "assumendo forma di schiavo... umiliò se stesso ... fino alla morte di Croce, e perciò Dio Lo esaltò e gli diede il nome che è sopra ogni nome..., finchè nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi..." (leggere Filip 2,7-11), così Maria, immergendosi con il Suo 'fiat' quale spugna nell'oceano della Volontà di No, ha un regno senza confini.

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