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LA MADONNA CONTESTATA

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2009 08:08
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Sesso: Maschile
01/09/2009 08:06

Non cattolico. Hai detto tante cose, anche belle, ma non ancora rispondi a quanto ti ho già chiesto, e cioè che mi provi tutto biblicamente.

 

Cattolico. Stai tranquillo, sarai largamente soddisfatto, ma permettimi ancora di raccontarti alcuni fatti da me letti su "La voce del Buon Pastore", Bollettino mensile della Parrocchia romana di S. Ippolito martire. Il bollettino è del maggio 1957, ed io ricordo d'averlo letto in quell'epoca. Lo conservo ancora per due fatti in esso riferiti.

 

1. L’AVE MARIA (racconto dal vero).

In un congresso svoltosi a Lilla, un sacerdote inglese narrò questo fatto. "Molto lontano da questa città, viveva una famiglia protestante composta di molti figli, l'ultimo dei quali, di sei anni, sentì un giorno recitare dai cattolici la bellissima preghiera dell'Ave Maria, che risuonò alle sue orecchie come una dolce melodia.

Tornato a casa il fanciullo, con il candore e la semplicità propria della sua età, recitò ad alta voce, perchè la madre lo sentisse, la bellissima preghiera dei cattolici.

La madre lo rimproverò aspramente: “Non ripetere mai più queste parole! Sono parole superstiziose, che fanno di Maria una divinità. Maria è una semplice creatura, una donna come un'altra, e niente più!”.

Il fanciullo tacque. Ma gli restava in cuore il piacere di aver sentito per la prima volta l'Ave Maria.

Un giorno, leggendo il santo Vangelo, fu colpito dal passo di S. Luca: "E l'Angelo disse a Maria. “Ave, piena di grazia, il Signore è con te”. Saltando di gioia il ragazzo corse dalla mamma col Vangelo aperto tra le mani e le disse: “Mamma, leggi quello che dice la Bibbia: Ave, piena di grazia". Perchè tu dici che è superstizione pronunciare queste parole?”.

La madre gli strappò nervosamente il libro dalle mani e gli proibì severamente di tornare a ripetere la frase, che per il ragazzo era tanto dolce ma che per la madre, luterana fanatica, era tanto irritante.

Il ragazzo però non dimenticò più la bella preghiera che estasia i buoni cattolici e la recitò molte volte da solo, con immensa gioia.

E intanto crebbe negli anni e, con gli anni, anche nell'intelligenza. A tredici anni fu in grado di proporsi questo argomento convincente: “O è falso il Vangelo o lo è il protestantesimo. I protestanti tengono il Vangelo come regola di fede; e allora come possono negare che la Vergine è la più eccellente delle creature e qualcosa di più che una semplice donna, quando il Vangelo lo attesta chiaramente?".

Continuando a leggere il sacro testo, fu colpito dalle parole del Magnificat: “Tutte le genti mi chiameranno beata”.

Questo passo fece brillare nella sua anima la luce definitiva. La grazia e la fede lo guidarono, persuadendolo fermamente della dignità di Maria.

Un giorno, in casa, la conversazione ricadde sul tema protestantico che Maria è una donna come le altre: soltanto una buona madre di famiglia. Allora il ragazzo, indignato per simili espressioni, si alzò in piedi e con voce vibrante protestò: “No, non è vero; non può essere così, la santissima Vergine è più che una semplice creatura. L'Angelo mandato da Dio la salutò “piena di grazia". E' la Madre di Gesù, Madre di Dio. Voi protestanti avete un impegno particolare nel coprire di vilipendio la più augusta di tutte le creature. Ma notate la vostra contraddizione. Dite che la Bibbia è il fondamento della vostra fede; se è così, perchè non le date credito quando vi insegna e dice in maniera precisa che tutte le generazioni la chiameranno beata?".

Una bomba scoppiata in mezzo alla casa non avrebbe recato una emozione più forte di quella prodotta da queste parole.

“Che avviene mai!” - gridò inferocita la madre – “che vedo, che sento!... Mio figlio finirà per farsi cattolico!..."

E lo era già in cuor suo, ma dovette lottare strenuamente contro tutti quelli di casa per divenirlo effettivamente. Raggiunta la maggiore età, ricevette il Battesimo. L’ostinazione nell'errore da parte dei suoi genitori e fratelli lo ricolmava di dolore. E tuttavia continuava a sperare che la grazia del Signore avrebbe un giorno o l'altro bussato alla porta del cuore dei suoi cari.

Intanto uno dei fratelli cadde gravemente ammalato. In breve si ridusse all'orlo dei sepolcro. Dio ispirò al giovane una felice idea.

“Mamma, disse, Dio è onnipotente; se vuole, può ridarci il caro malato. Recitate insieme con me l'Ave Maria, e promettetemi, se il fratello guarirà, di studiare attentamente la Religione cattolica e se, dopo un esame imparziale, la troverete l'unica vera, giuratemi di abbracciarla".

La madre fremette alla proposta e ruggì come una belva. In preda alla disperazione, agitava i pugni stretti e urlava come una forsennata. Poi, si calmò. Vinta dall'amore materno, piegò il capo dinanzi alla necessità del momento e, inginocchiatasi, recitò assieme al figlio l'Ave Maria.

Il giorno dopo il malato entrava in convalescenza: l'intercessione di Maria l'aveva salvato! La madre e l'intera famiglia, dopo uno studio serio, abbracciarono la Religione cattolica.

Questo ragazzo - concluse il conferenziere - questo ragazzo devoto di Maria è oggi sacerdote, o signori; è colui che ha l'onore di rivolgervi la parola".

(Da: “Capanaga, Maria nella storia delle conversioni”).

 

 

2. LA MADONNA E IL BANDITO

 

C'è un episodio ancora poco conosciuto nella tragica vita di Salvatore Passatempo, il giustiziere della banda Giuliano che, a colpi di mitra, dipanava le più complicate situazioni. Una notissima famiglia siciliana - quella dei signori Norrito di Trapani - possiede un grosso feudo nella zona di Alcamo. Un giorno il proprietario - un giovane di 33 anni - si vide circondato all'improvviso, davanti alla sua villa, da 14 uomini armati, che lo sbatacchiarono contro un muro e gli chiesero dove fossero i soldi e i gioielli. Il giovane restò lì come pietrificato dal terrore, quando esce dalla villa sua madre, una vecchietta vestita di nero, dall'incedere risoluto, coraggioso.

“Chi è il vostro capo?" - chiede a voce alta.

“Sono io, Turiddu Passatempo".

“Io sono la mamma di questo giovanotto…”

“Lo so, vi conosco".

“Benissimo. E allora venite con me".

 

Il fuorilegge la segue, sicuro del bottino. E la vecchietta lo fa entrare nella cappella della villa.

“Turiddu, virite la Madonnuzza?... Levatevi il berretto! Dite l'Avemmaria appresso a me, e vediamo se avete il coraggio di fare del male a mio figlio".

Il bandito impallidisce, si toglie il berretto, abbassa lo sguardo e prega la Madonna. Poi esce dalla villa, solo, in silenzio; varca il cancello e ordina ai suoi uomini: "Andiamo via!”.

 

Magnifico e autentico! E' accaduto la mattina dell'8 settembre 1947, festa della natività della Beata Vergine.                               

                                                                                                     (Aurora - Maggio 1954)

 

 

Ai due fatti del Bollettino parrocchiale di S. Ippolito, ne aggiungo un terzo ascoltato direttamente da un predicatore degno di fede, certo P. Serafino da S. Maria a Vico, cappuccino, col quale sono stato diversi anni insieme. Eccolo.

 

3. Durante la guerra civile spagnola (1936-1939), il generale Queipo de Liano, impadronitosi della città di Siviglia con solo 200 uomini, lanciò messaggi aerei a Malaga, Madrid, Toledo per avere rinforzi e difendere la città dagli assalti di truppe rosse. Nessuna risposta. Intanto una colonna di 20 autocarri nemici carichi di dinamite, avanzava verso Siviglia con ordine di farla saltare. La popolazione costernata, non vedendo alcuna via umana di scampo, si raccomandò alla Madonna tanto venerata nella cattedrale. Il generale intanto mandò incontro agli autocarri un gruppo di volontari votati alla morte. Essi attesero, nascosti nei buchi lungo la strada, pronti a giocare il tutto per tutto. Ben presto gli autocarri giunsero loro vicini. In mezzo al fragore dei motori si sentiva gridare: “Ditele che si ritiri... che se ne vada! ... che fa quella donna in mezzo alla strada?  ... con quel bambino in braccio?..." . Altre voci intimavano: “Schiacciatela se non si ritira!... Vada alla malora!...". Tutto questo sentivano gli uomini nascosti lungo la strada, senza veder nulla; quando all'improvviso scorsero la testa della colonna di minatori rossi. Il comandante ordina: "Fuoco!...". Si viene a corpo a corpo. I rossi spaventati, sorpresi dovettero arrendersi e legati, furono condotti a Siviglia. Fu chiesto

loro: “Ma perchè vi siete arrestati?...". Risposero: “Perchè davanti all'autocarro di testa si è messa una donna col bambino in braccio, e non ha voluto cedere il passo". "Ma chi era?.. .". “Non lo sappiamo, ma era terribile in volto. Era come una statua, ci guardava severamente, immobilizzandoci. Ai vostri spari scomparve". “Dov'è andata?". "Chi lo

sa? ......”

Alcuni giorni dopo, nella vigilia dell'Assunta, si procedeva con solennità alla vestizione della statua della Madonna con gli abiti sontuosi, gelosamente conservati negli armadi del Santuario. Con indicibile meraviglia si trovarono i sandali della Madonna consunti come per un lungo cammino, le calze infangate, la veste piena di polvere con l'orlo sfilacciato. Eppure l'anno prima, per la stessa festa gli abiti erano stati riposti perfettamente puliti: la Madonna aveva indossato i regali indumenti per andare incontro e fermare gli invasori e così liberare la città a Lei tanto cara, dalla distruzione e dalla morte. (Io so che la statua fu fatta vedere al prigionieri i quali esclamarono: questa è quella donna che si è posta innanzi alla colonna degli autocarri).

Conclusione. Oggi, tremendi pericoli si profilano all'orizzonte e minacciano di mandare in frantumi tutta l’umana civiltà. Bagliori di guerra si vedono qua e là forieri di una nuova, più vasta, più terribile conflagrazione mondiale. Ma non temiamo: una terza guerra mondiale non è necessaria e non ci sarà se mettiamo la Madonna contro l'atomo (Fulton). Ma dobbiamo far ricorso alla nostra Mamma celeste. Dobbiamo invocare Maria...

Si, o Madre della Libera... libera nos semper... Virgo gloriosa et benedicta.

 

4. Racconto, come lo ricordo, un altro scioccante episodio da me ascoltato da un missionario (forse dei Servi di Maria) negli anni tra il 1968-70. Lo ricordo bene per la sua particolarità. Nel momento che l'ascoltavo ero in confessionale (ad Albacina, frazione di Fabriano (AN)), per il mio ministero sacerdotale, e non pensai a chiedere notizie specifiche - che avrei potuto facilmente avere - al predicatore missionario.

Diceva il predicatore. “Io sono nel Messico (?), quale missionario. Con me vive, anch'egli missionario, un mio confratello il quale è entrato a far parte della nostra fraternità perchè alcuni anni or sono lasciò il mondo ed entrò decisamente in Religione (tra i Servi di Maria?) per il seguente fatto.

Laureatosi in ingegneria, con altri due compagni, anch'essi neolaureati, andarono su un monte nei pressi di Torino, meta di molte persone che ci vanno per svago. Vi andammo anche noi tre (è egli, che racconta) per bagnare e festeggiare la nostra laurea.

Entrati in un bar, incominciammo a bere del liquore e, poi, a dire anche delle sciocchezze, anzi passammo addirittura - brilli come eravamo - a fare i gradassi e a dire cose contro la religione... arrivando fino alla bestemmia. Ad un certo momento il tempo cambiò e minacciava tempesta. Ci mettemmo in cammino per raggiungere la città. Incominciarono lampi e tuoni e noi affrettammo il passo per evitare l'acquazzone imminente.

Mentre fuggivamo, ecco che una voce, proveniente come da un lampo, disse:

“ammazzalo!". Subito dopo un fulmine uccise uno di noi tre. Io e l'altro, impauriti aumentammo la fuga. Ma ecco che una seconda volta si sentì la stessa voce: "ammazzalo”, e l'altro mio compagno cadde fulminato... Vi lascio immaginare le mie condizioni... Piangendo e scappando pensavo: adesso arriverà il terzo: "ammazzalo” e sarò io il colpito. Infatti, sentii per la terza volta "ammazzalo!". Piangendo e tremando, aspettavo il fulmine, ma questo non venne. Invece ascoltai una voce, come quella di una tenera madre, che disse: "questo no, perchè ogni sera quando va a letto, mi dice ancora un'Ave Maria".

Questi sono i fatti che mi sono capitati.

Sceso in città, raccontai subito ad un sacerdote tutto l'accaduto, mi confessai e promisi alla Madonna che mi sarei consacrato a Lei per attendere all'onore e alla gloria di Dio ed alla salvezza delle anime. E così feci.

Il missionario finito il racconto, ripetè: il confratello ingegnere è ora sacerdote e sta con me in missione".

 

Non cattolico. Hai finito? Quando risponderai alle mie precise domande?

 

Cattolico. Ti chiedo scusa. Voglio ancora raccontarti un episodio che appartiene alla storia della Chiesa e che forse tu e molti altri non conoscete.

 

Non cattolico. Un fatto storico? Allora lo dovremmo conoscere tutti. Se è così lo ascolto.

 

Cattolico. Si, che è storico: si tratta della battaglia di Lepanto. Vai a vedere in una enciclopedia (UTET, Enc. Catt.) e vi troverai che Lepanto è città e porto della Grecia. Io qui racconto solo l'indispensabile.

Si sa che Selim II, nel 1566 divenne sultano di Costantinopoli, e mostrò subito il proposito di impadronirsi di Cipro, nonostante il Trattato di pace, stretto con Venezia che ne era padrona. Venezia si preparò alla lotta e chiese aiuti al papa Pio V ed ai sovrani cristiani. La flotta cristiana, inferiore a quella musulmana, si andava preparando, mentre l'impero Turco sbarcava a Cipro nel luglio 1570; il 9 settembre si impadroniva di Nicosia ed il 4 agosto 1571, dopo un lungo assedio, anche di Famagosta: così tutta l'isola era perduta per la cristianità.

S. Pio V, venuto a colloquio col generalissimo dei Cristiani disse: "La vittoria sarà nostra se i combattenti si prepareranno cristianamente e se dall'esercito sarà tolta tutta la gente di pessimi costumi". I consigli del Papa vennero assecondati. Si fecero preghiere e digiuni. I Turchi stavano vincendo, ma poi la situazione improvvisamente cambiò a favore dei Cristiani che inflissero ai Turchi gravi perdite.

S. Pio V in Vaticano, mentre discuteva con vari prelati, ad un tratto impose silenzio, corse alla finestra, l'aprì e vi rimase immobile per alcuni minuti. Poi levandosi raggiante in volto esclamò: “Il nostro esercito sta conseguendo la Vittoria! Correte a ringraziare la Madonna!". Erano le ore 17 del 7 ottobre 1571, proprio l'ora in cui nelle acque di Lepanto la flotta cristiana sconfiggeva quella nemica. Durante la battaglia i cristiani pregavano, le Confraternite recitavano il S. Rosario.

Certo queste notizie più particolareggiate nelle Enciclopedie non le troveremo, ma esse sono state registrate da chi le ha vissute. E la Chiesa di allora che le ha vissute le ha registrate nella storia ecclesiastica istituendo il 5 ott. 1571 la festa del S. Rosario alla Madonna, alla cui intercessione fu attribuita la Vittoria di Lepanto.

 

Non cattolico. Ti prego ancora una volta di provarmi con la Bibbia alla mano tutto quello che voi cattolici chiamate la mariologia, o addirittura teologia mariana. Cioè mi devi dimostrare, Bibbia alla mano, che Maria è:

I-                   Madre di Dio;

II-                Immacolata Concezione;

III-              Assunta in Cielo;

IV-             Mediatrice;

V-                Madre della Chiesa e delle creature;

VI-             Corredentrice;

VII-           Sempre Vergine;

VIII-        Ausiliatrice;

IX-             Cos'è Maria nella fede e nella vita cristiana.

 

Cattolico. Occorrerà ripeterti che le verità bibliche possono essere espressamente o esplicitamente dette, implicitamente contenute nella divina Parola, oppure che sono una conseguenza logica di quanto è detto nella S. Scrittura?

 

Non cattolico. Sono cose che già hai detto e si capiscono facilmente. Io aspetto soltanto la dimostrazione pratica e razionale, meglio scritturistica, di quanto afferma la Chiesa cattolica nei riguardi di Maria.

 

Cattolico. Cercherò di rispondere ordinatamente. Maria SS. è:

 

I- Madre di Dio. Di tale verità dogmatica dirò poche cose giacchè ci troviamo di fronte a citazioni esplicite. Is 7,14: " ... Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la Vergine concepirà e partorirà un figlio che chiamerà l'Emmanuele". E S. Matteo (1,22-23) precisa: “Tutto questo avvenne perchè si adempisse ciò che era stato detto

dal Signore per mezzo del profeta: 'Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato l'Emmanuele, che significa Dio con noi"'.

Circa 30 anni dopo di Isaia il profeta Michea (5,14) aggiunge un'altra precisazione: “E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te uscirà Colui che deve essere il dominatore di Israele... Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando Colei che deve partorire partorirà. ..". In Is 9,5 troviamo: “Poichè un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il regno della sovranità ed è chiamato: Consigliere Ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace". Più oltre, sempre in Isaia (11,1-2), leggiamo: "Un germoglio spunterà dal tronco di Jesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di Lui si poserà lo Spirito del Signore ......”    E per terminare le citazioni esplicite, le più importanti, concludo con Lc 1,43: "A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?”.

Comprendo che la Madonna non ha concepito la divinità, e, questo è chiaro, ma è anche vero che: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio . E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi..." (cf Gv 1,1 e ss.).

In Conclusione: Il Verbo Eterno prese carne nel seno di Maria. E perciò giustamente, nel 431, al Concilio di Efeso si riconobbe che Maria poteva e doveva dirsi vera Madre del Verbo-Dio fatto Uomo nel Suo grembo.

 

II- Immacolata. La Bibbia non dice che Maria è immacolata, ma ci dice tante altre cose dalle quali si ricava che è nata senza macchia di peccato. Credo che nessuno di noi pensi che Gesù, l'Agnello senza macchia, potesse nascere da una sorgente inquinata: anche la sua carne umana sarebbe stata macchiata. Al capitolo 3,15 della Genesi, troviamo, infatti: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierà il calcagno". Ora, se Dio pone inimicizia tra satana e la donna e la sua stirpe (Gesù), è chiaro che questa donna non sarà mai, neppure per un istante, in amicizia con satana. Il che significa che la Madonna sarà Immacolata. Se Maria deve essere la Madre dell'Emanuele, ossia del "Dio-con-noi", “del Dio Potente", “la Madre del mio Signore” non può essere una donna come le altre.

Inoltre la Bibbia ci dice: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te... nulla è impossibile a Dio... Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo". Tutte queste parole hanno un chiaro significato: “Ti saluto, o Immacolata".

Lo scoprire che “tutti siamo sotto peccato" (Rm 3,9-10), "tutti siamo concepiti nel peccato" (Sal 50,7) e solo Cristo con la sua morte ci ha liberato, non contrasta con la dottrina dell'Immacolata, perchè la pienezza di grazia che l'Angelo Gabriele attribuisce a Maria deve escludere, logicamente, qualunque momento di inquinamento col peccato, neppure quello originale, in previsione dei meriti del suo Figlio divino. Tutto questo lo ricaviamo sempre dalla S. Scrittura perchè dove abbondò il peccato sovrabbondò la grazia... e "come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti" (cf Rm 5,15-20).

In conclusione: l'opera salvifica di Cristo deve dirsi incomparabilmente superiore in efficacia al peccato di Adamo. Maria, prescelta fin dall'eternità ad essere la Madre dell'Uomo-Dio, è stata, prima che nascesse, la prima redenta in previsione dei grandi meriti del Suo Figlio Divino. E dobbiamo crederei, altrimenti l'Angelo Gabriele non le avrebbe dato il nome di “Piena di Grazia", né Dio ci avrebbe fatto sapere che avrebbe posto tra Lei e satana una inimicizia eterna.

 

III- Assunzione di Maria Vergine al Cielo. Ho già detto che l'Assunzione deve ritenersi una conseguenza logica di tutto quello che la S. Scrittura dice sulle prerogative straordinarie di Maria. Sembra anche molto logico che alla Madre Immacolata di Gesù, Uomo-Dio, Vergine perpetua, debba toccare la stessa sorte del Figlio divino.

Fin dall'inizio del Cristianesimo Maria è stata ritenuta Madre di Dio, Immacolata, Assunta in cielo in anima e corpo e sempre Vergine. Nel quarto secolo esistevano già templi dedicati alla Madre di Dio; nel quinto secolo templi dedicati all'Assunta.

Pio XII, dopo la dichiarazione del dogma dell'Assunzione, vide nel Cielo, in pieno giorno, ripetersi il fenomeno della "danza del sole” come segno di celeste approvazione alla sua dichiarazione dogmatica. A Lourdes, nel 1858, quattro anni dopo la dichiarazione del dogma dell'Immacolata Concezione, la Madonna confermò: "Io sono l'Immacolata Concezione".

Nelle prime comunità giudaico-cristiane, è già presente la convinzione che il corpo di Maria fosse stato assunto in cielo in anima e corpo.

Tale convinzione era viva a Gerusalemme dove si indicava nel Getsemani il luogo della sua temporanea deposizione, detta poi dormizione, perchè dal sonno passò alla gloria dell'Assunzione. L’assunzione di Maria è parallela all'Ascensione di Cristo. Esiste infatti una perfetta somiglianza, una sorprendente analogia fra la Madre ed il Figlio, fra i misteri della vita di Cristo e i misteri della vita di Maria. Due vite, due destini cosi mirabilmente congiunti in tutto il loro corso.

Se cerchiamo una base teologica per il mistero dell'Assunzione di Maria, possiamo trovarla nel privilegio supremo di tutti gli altri privilegi mariani: la maternità divina.

Né dobbiamo meravigliarci se alcune verità cristiane siano state dichiarate dogmatiche soltanto dopo molto tempo. Nei primi tre secoli, e oltre, la Chiesa fu sempre perseguitata. La sua sopravvivenza e affermazione sono espressioni dell'Onnipotenza divina. Lì dove la S. Scrittura è esplicita i dogmi sono stati stabiliti fin dai primi secoli, dove invece mancano espressioni esplicite, lo studio e il tempo hanno sempre meglio permesso di poter compenetrare la divina parola all'intelligenza umana fino alla soluzione che s'imponeva. Il Magistero Ecclesiastico agisce con prudenza e saggezza perchè le Verità divine devono essere anche accolte e credute dai fedeli. D'altra parte si sa e si è convinti, nella gerarchia, che lo Spirito Santo guiderà la Chiesa per ogni vero, alla Verità tutta intera e farà capire tante cose che non ancora si è in grado di capire.

Posso concludere ricordando che il cap.12 dell'Apocalisse, per molti e seri esegeti, non è estraneo all'Assunzione di Maria. La donna ed il drago sono figure tipiche per questa visione (due segni nel cielo) inaugurale. L’antica profezia di Gen 3,15 diviene realtà: una lotta senza tregua oppone la discendenza del popolo eletto e le forze del male. Mentre la visione apocalittica mostra il Figlio della donna "rapito verso Dio e verso il suo trono" - allusione all'Ascensione di Cristo al cielo, presenta la donna stessa in fuga verso il 'luogo preparato da Dio" (Ap 12,5-6), figura dell'Assunzione di Maria nella gloria dell'Eterno.

 

IV- Mediatrice. In 1Tm 2,5 troviamo: “uno solo, infatti, è Dio e uno il mediatore

fra Dio e gli uomini, l'Uomo Cristo Gesù..." . Citando queste parole i fratelli non cattolici ci accusano addirittura di idolatria. Eppure, rimanendo allo stesso testo di S. Paolo leggiamo che l'Apostolo raccomanda a Timoteo di far pregare i fedeli per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere. Pregare per gli altri equivale a intercedere. Anzi dice che è cosa bella e gradita a Dio. Tutto ciò vuol dire che l'intercessione dei fedeli, ossia dei santi, aiuta a conoscere il vero Dio e il vero Mediatore e a salvarsi mediante di Lui. Tanto è vero che la Chiesa termina sempre le preghiere rivolte ai santi e alla Madonna con le parole: "Per il Nostro Signore Gesù Cristo, che è Dio...". La Chiesa ha sempre ritenuto Mediatore assoluto e indispensabile Gesù Cristo, e la mediazione o intercessione della Madonna e dei santi subordinata a quella di Cristo.

 

V- Madre della Chiesa e delle creature. Il Concilio Vaticano II ha messo in luce la singolare posizione della Beata Vergine Maria nella storia della salvezza e quindi nella storia e nella vita della Chiesa. Umile figlia dell'antico Israele, Maria è insieme la primogenita e la Madre del nuovo, un pò come è Figlia e Madre di Dio. Figlia primogenita della Chiesa in quanto è il primo frutto della salvezza, “redenta in modo sublime in vista dei meriti del Figlio suo" (L.G., 53) e quindi primo tralcio inserito in Cristo, primo membro del Suo Corpo mistico. Ma soprattutto Maria è Madre della Chiesa, perchè predestinata fin dall'eternità ad essere la Madre di Colui che doveva dar vita alla Chiesa stessa. Attraverso quest'umile Vergine la salvezza promessa da Dio fin dalle origini del genere umano giunse agli uomini e ciò fu “quando il Figlio di Dio assunse da Lei la natura umana, per liberare con i misteri della sua carne l'uomo dal peccato" (L.G., 55). Così Maria, la primogenita dei redenti, diventa la Madre dei redenti stessi, la Madre del nuovo popolo di Dio, tanto che i Padri, "paragonandola con Eva, chiamano Maria "Madre dei viventi" e confermano spesso: “la morte per mezzo di Eva, la vita per mezzo di Maria" (L.G., 56).

La Madre del Salvatore è di diritto la Madre dei salvati e:non solo perchè ha generato il Salvatore alla vita del tempo, ma perchè fu intimamente associata alla Sua opera di salvezza.

Col concepire Cristo, generarlo, nutrirlo, presentarlo al Padre, nel tempio, soffrire col Figlio suo morente in croce, cooperò in modo del tutto singolare all'opera del Salvatore ... per restaurare la vita soprannaturale nelle anime" (L.G., 61).

L’ufficio materno che Maria esercita verso il Figlio si estende a quanti crederanno in Lui. Ai piedi della Croce, quando Gesù Le affida Giovanni, e nel cenacolo, dove in mezzo ai discepoli attende lo Spirito Santo, Maria appare in pieno nella funzione di Madre della Chiesa, la quale nel cuore materno di Lei trova sostegno e dalla sua preghiera attinge forza e fecondità apostolica.

La Madonna è “intimamente congiunta alla Chiesa" anche in quanto ne è figura e modello: “nell'ordine della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo" (L.G., 63).

Maria, che senz'ombra di dubbio, ha creduto a Dio e alle Sue promesse in circostanze quanto mai oscure e difficili, è il sublime modello della fede della Chiesa. Ed è modello di Carità, perchè più di ogni altra creatura ha amato Dio e gli uomini (cf L.G., 65). Ma c'è un altro motivo che sollecita la Chiesa a seguire le orme della Madre di Dio e Madre sua: anch’essa, come Maria, per la sua unione con Cristo è Madre e Vergine. Madre perchè “con la predicazione e il battesimo genera a una vita nuova e immortale figliuoli concepiti per opera dello Spirito Santo e nati da Dio"; Vergine in quanto “custodisce integra e pura la fede data allo Sposo" (L.G., 64).

Tutto ciò la Chiesa consegue in grado tanto più alto quanto più, contemplando Maria, si studia di ricopiarne le virtù, particolarmente la perfetta adesione alla volontà di Dio e la fedeltà nell'accogliere e custodire la parola divina.

VI- Corredentrice. Il primo aspetto della mediazione di Maria è la Corredenzione, ossia la cooperazione all'opera della nostra salvezza.

Perchè Iddio volle unire al Redentore anche una Corredentrice? Questa ragione va ricercata nel piano divino.

Rovinato il genere umano da Adamo ed Eva, Dio volle salvarlo per mezzo dell'Uomo-Dio Gesù, nuovo Adamo e per mezzo di Maria, la nuova Eva. Adamo soltanto sarebbe stato sufficiente per rovinare tutto il genere umano: di fatto però egli lo rovinò con la cooperazione di Eva. Come Adamo ed Eva nella nostra rovina, così Cristo e Maria nella nostra redenzione. Noi possiamo trovare la 'predizione di questa corredenzione nel cosiddetto Protoevangelo (Gen 3,15), quando Dio disse al serpente: “Io porrò inimicizia fra te e la donna". Con queste parole viene espressa la strettissima unione tra Cristo e Maria nella redenzione. Per questo i Padri della Chiesa e gli scrittori ecclesiastici, fin dai tempi apostolici - contemplando il famoso parallelismo paolino allusivo al Protoevangelo: “Come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti vengono vivificati” (cf Rm 5, 12-25) - dissero: "Come in Adamo ed in Eva tutti muoiono, così in Cristo e in Maria tutti vengono vivificati”.

La profezia del Protoevangelo si verificò a Nazareth, nel momento dell'Incarnazione e sul Calvario nella morte redentrice di Cristo. Alla scena dell'Eden fa perfetto riscontro quella di Nazareth: nell'Eden l'angelo delle tenebre, il serpente, istiga e corrompe Eva e Adamo; a Nazareth, l'Angelo della luce, Gabriele, ottiene il “fiat" di Maria, la quale diventa la Madre del Redentore, concependo, con Lui, spiritualmente, tutta l'umanità, mistico Corpo di Cristo. Al dramma dell'Eden fa riscontro quello del Calvario. Tre elementi nell'Eden furono strumenti della nostra rovina: Adamo, Eva e l'albero da cui pendeva il frutto proibito. Nel dramma del Calvario ritroviamo, strumenti della nostra redenzione, Cristo, Maria e l'albero della Croce, il Redentore, la Corredentrice e il frutto del legno della Croce, ossia la passione di Cristo e la compassione di Maria.

Secondo la profezia di Malachia (3,3-4), Gesù sarebbe stato offerta gradita a Dio nel tempio per purificare il popolo dal peccato. Ma, adeguandosi alle sue condizioni di neonato, Gesù vuole essere offerto per le mani di Sua Madre che appare qui, prima che sul Calvario, nella funzione di Corredentrice. Tutto ciò ci viene confermato dalla parola di Simeone: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione... E anche a te una spada trafiggerà l'anima" (Lc 2,34-35). Si potrebbe ancora osservare che la purificazione di Maria, alla quale Ella non era tenuta perchè Vergine e pura, connessa alla presentazione di Gesù al tempio, è simbolo di quella purificazione di cui l'uomo è sempre bisognoso e che può essere ottenuta solo per i meriti di Cristo presentato al Padre "per espiare i peccati del popolo" (cf Eb 2,17). Con la sua umiltà e obbedienza alla legge, Maria si unisce alla obbedienza di Cristo fino alla morte di Croce.

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