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LA MADONNA CONTESTATA

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2009 08:08
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01/09/2009 08:08

Non cattolico. La Bibbia del Cardinale Ferrari, così giustamente annota: "Secondo il testo ebraico il vincitore è uno". Il che non ha impedito che ai bambini delle scuole elementari d'Italia si sia insegnato che chi schiaccerà il capo del demonio (Gen 3, 15) è la Madonna. Che cosa insegna la Bibbia nei riguardi della Madre di Gesù? E' notevole che, all'infuori degli episodi della nascita di Gesù, la Bibbia parli pochissime di Maria e sempre mettendone in evidenza la posizione umile e subordinata, ben diversa da quella che è venuta ad assumere nella Chiesa romana. Infatti:

- Gesù dodicenne esprime il suo stupore perchè i suoi genitori non hanno pensato a cercarlo subito nel Tempio (Lc 2,41-52).

- Le nozze di Cana dove Gesù fa notare a sua madre che non è suo compito di interferire nella missione del Figlio (Gv 2,1-12). 

- L’episodio di Maria e degli altri familiari che vanno a cercare Gesù, ritenendolo “fuori di sé” (Mc 3,21). In questa occasione Gesù, dolorosamente colpito nei suoi affetti più cari, esclama: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?" (Mc 3,31-35).

         - Maria ai piedi della Croce (Gv 19,25-27).

- Maria in preghiera con i discepoli a Gerusalemme dopo l'Ascensione (At 1,14).

- Nel Tempio vi è un episodio che insegna il contrario dell'Ave Maria. Lo troviamo in Luca (11,27-28): "Una donna di tra la moltitudine alzò la voce e gli disse: ‘beato il seno che ti portò e le mammelle che tu poppasti!’. Ma Gesù non volle che si attribuisse neppure a sua madre una gloria che spetta a Dio solo, e risponde: "Beati piuttosto quelli che odono la parola di Dio e la Osservano".

 

Cattolico. La Bibbia del card. Ferrari non è diversa da quella della Chiesa. Io ho sempre saputo che chi avrebbe schiacciato il capo al serpente (diavolo) era la stirpe di Lei.

Qualche volta ho inteso dire che qualcuno, leggendo la traduzione della Volgata di S. Girolamo, ha equivocato e cioè ‘ipsa conteret caput tuum’ è stato riferito alla donna e non alla stirpe. Né credo che nelle scuole italiane si sia insegnato l'errore, anche se si può pensare che per l'equivoco suddetto, ci possa essere stata qualche persona che abbia sbagliato. Ma tutti e tutta la Chiesa sa benissimo che è la stirpe della donna, cioè Gesù, che avrebbe schiacciato il capo al serpente.

- Con l'occasione dello smarrimento di Gesù e con le parole che aggiunge S. Luca (2,41-51) possiamo meglio comprendere le virtù di Maria che ascoltando le apparenti dure parole del Figlio le meditava conservandole nel suo cuore e si rendeva sempre più cosciente della sua missione. Le parole di Gesù vogliono rivendicare una libertà che sorprende i suoi genitori. Così fin dal primo incontro col giudaismo e col suo centro religioso, Gesù si dichiara Figlio di Dio e ha coscienza del suo mistero e della sua missione: ecco, praticamente, che cosa Luca vuole affermare in questo racconto. Il credente deve ispirarsi all'atteggiamento di Maria che medita gli avvenimenti di Dio.

Marco (3,21 e 31-35) sottolinea le reazioni opposte che suscita la persona di Gesù: quelle dei parenti che vorrebbero distoglierlo dalla sua missione e le ostilità dei dottori della Legge. Al contrario, la folla che si accalca attorno a Gesù (vv. 32 e 34), costituisce la sua vera famiglia, che non nasce da legami di sangue; sono le primizie della Chiesa, della comunità riunita dalla sola fede in Gesù. Marco insiste sul paradosso: la famiglia secondo la carne si tiene "al di fuori", mentre la parentela secondo la fede fa cerchio "attorno a Lui". Questo è il pensiero che Marco ci porge. E noi sappiamo che Maria, fra tutti, ha il primo posto nella fede.

- Nella vita pubblica di Gesù, la Madre sua appare distintamente, fin da principio, quando alle nozze in Cana di Galilea, mossa a compassione, ottenne con la sua intercessione, che Gesù desse inizio ai miracoli. Così la Vergine SS. avanzò nella peregrinazione della fede e serbò fedelmente la sua unione col Figlio sino alla croce, dove, non senza un disegno divino, se ne stette (Gv 19,25) soffrendo profondamente col suo Unigenito e associandosi con animo materno al Sacrificio di Lui, amorosamente consenziente all'immolazione della vittima da Lei generata. Finalmente, dallo stesso Gesù morente fu data quale madre ai discepoli.

- In Lc 11,27-28, noi troviamo una importante affermazione di Gesù: la felicità del Regno di Dio è aperta a tutti coloro che accolgono la parola di Gesù. E' un avvertimento a quelli che la rifiutano. Cosi dunque la vera grandezza di Maria è quella di avere ascoltato il messaggio di Gesù e di averlo osservato.

- E' lo stesso Luca negli Atti (1,14) ci fa notare che Maria, con le sue preghiere, aiutò le primizie della Chiesa, facendone sempre meglio risaltare la sua materna missione affidatale da Gesù morente sulla croce.

Come vedi, in qualche maniera, ho dato una risposta alle tue obiezioni. Per me è cosa strana il pensare che il non cattolico, in tanti episodi che ci fanno sempre meglio conoscere il ruolo di Maria, egli debba vederci quasi una menomazione della sua personalità. Il Conc. Vat. II (Lumen Gentium, n. 443), esorta caldamente i teologi e i predicatori della parola di Dio, ad astenersi con ogni cura da qualunque falsa esagerazione, come pure dalla grettezza di mente, nel considerare la singolare dignità della Madre di Dio... Illustrino rettamente gli uffici e i privilegi della Beata Vergine, i quali sempre hanno per fine Cristo, origine di tutta la verità, la santità e la devozione...

Non cattolico. Per quale motivo il culto della Vergine ha preso un tale sviluppo nella Chiesa romana?

- Anzitutto, nel culto a Maria rivive l'esaltazione pagana del principio femminile, come creatore e datore di vita.

- Il culto mariano è l'esaltazione della bellezza, proprio cosi si è espresso il pontefice Paolo VI: “Cos’è che gli uomini, e soprattutto i giovani, ricercano nella vita? Essi ricorrono alla bellezza. Maria è per l'appunto l'apice della bellezza".

- Inoltre, nel culto della Madonna rivive in modo concreto il culto di Iside “che tutto vede e tutto può, stella del mare, donatrice di legge e redentrice". Era la donna divinizzata. La si rappresentava col figlioletto Horus tra le braccia. Quando i primi cristiani giunsero tra i Druidi, trovarono che essi onoravano la statua in legno di una donna, rappresentante la fecondità. I missionari dimostrarono ai Druidi che questa divinità non era che, la Vergine Maria, da loro adorata profeticamente.

Cattolico. Il primo comandamento è quello di amare Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima, tutte le proprie forze; il secondo, dice Gesù, è simile al primo e consiste nell'amare il prossimo come se stessi. A Dio e a Lui solo dobbiamo, quindi, il culto supremo della nostra adorazione; e il tributarlo a creature sarebbe peccato di idolatria. I non cattolici condannano il culto alla Vergine SS, e ai Santi. Ma questo è un errore grossolano che nasce dalla voglia che hanno di condannare e disprezzare tutto ciò che è proprio della religione cattolica. Ho già detto diverse volte che il culto di adorazione, dovuto al solo Dio, non esclude un culto inferiore e subordinato col quale noi onoriamo la Vergine SS., gli Angeli e i Santi come amici di Dio.

Un re non si offende se sono onorati i suoi ministri, perchè l'onore reso a questi è diretto alla sua persona. E' chiaro che l'onore reso alla Madre di Gesù e ai Santi, si riferisce a Dio stesso, perchè onorando i Santi, li onoriamo in ordine a Lui, cioè come creature a Lui care, nelle quali fa risplendere le ricchezze della sua potenza, liberalità e misericordia. Ce ne fa fede la S. Scrittura: Abramo, Lot, Giosuè si prostrarono riverenti agli Angeli del Signore (nel capitolo IMMAGINI – SANTI – PROSTRAZIONI puoi leggere le varie prostrazioni fatte da uomini ad altri uomini in senso di onore, venerazione). Nel Siracide (44,1 e ss.) potrai leggere le lodi date "agli uomini gloriosi, come Mosè, David, Giosuè: la loro sapienza è celebrata dai popoli e le loro lodi sono ripetute nelle sacre adunanze".

La Chiesa cattolica fu sempre profondamente convinta della giustizia ed efficacia di questo culto. Fin dal II e III sec., essa commemorò il giorno in cui i santi martiri volarono al Cielo, come ce ne fanno fede Origene, Tertulliano, S. Cipriano ed altri.

Dopo tutto quello che ho detto sulla Vergine SS., Madre del Dio fatto Uomo, mi sembra un dovere tributarle un culto che sia di grande venerazione e affetto. L'uomo sente naturalmente un bisogno di onorare la memoria di quelle persone che si distinsero per scienza e virtù. Cosa ci dicono le feste e i monumenti eretti a ricordare la memoria di grandi scienziati, di valorosi guerrieri, ecc., che resero illustri servizi alla loro patria? Ora, se è doveroso onorare la memoria di illustri uomini, perchè non sarà altrettanto doveroso onorare la memoria di coloro che si distinsero per le loro virtù? Dove trovare benefattori dell'umanità che possano reggere al paragone degli Apostoli, dei martiri...? Quale benefattore dell'umanità si può paragonare a un S. Francesco d'Assisi, a un S. Antonio da Padova, ecc.? Ben a ragione, quindi, la Chiesa, fin dai tempi apostolici ha tributato alla Madre di Gesù ed ai Santi un culto religioso con l'innalzare Chiese e celebrare feste in loro onore.

Il culto della SS. Vergine e dei Santi ci è sommamente utile, perchè ci procura la loro intercessione. Chi può enumerare le grazie segnalatissime che si sono ottenute e si ottengono per la loro mediazione subordinata?

Un missionario del Kenya, il P. Gabriele Perlo, raccontava questo episodio: "Un catechista della sua Missione, venuto a disputare con alcuni compagni aderenti al protestantesimo, fu subito affrontato da questi sul terreno della devozione alla Madonna.

Gli dissero:

- Perchè voi cattolici pregate la Madonna? Forse che Dio non è bastante a darci tutte le grazie di cui abbiamo bisogno? Non è un'ingiuria che fate a Dio?

Il catechista rispose:

- Dimmi un pò, amico mio: quando tu, un mese fa eri a Nairobi (Kenya) alla scuola del protestante, mi scrivesti una lettera, ti ricordi?

- Me ne ricordo benissimo: e con questo?

- Aspetta. Quella lettera la terminavi con queste parole: “Prega per me il Signore Nostro Gesù Cristo". E' vero?

- Verissimo: sono solito terminare cosi tutte le lettere.

-Bene: eccoti caduto in una marchiana contraddizione.

- Come? Come? Ti dicevo forse di pregare per me la Madre di Gesù?

- No, la contraddizione sta qui: che tu ti raccomandi alle mie preghiere, e poi ti ridi di noi che ci raccomandiamo alle preghiere della Madre di Dio: tu stesso sei solito dire agli uomini “pregate per me", e poi ridi di noi che diciamo alla Madonna, la quale è più buona e più potente degli uomini, "prega per noi"; tu credi che gli uomini possano aiutarti con le loro preghiere presso il trono di Gesù Cristo, e poi ti ridi di noi che crediamo che Maria SS. possa aiutarci ugualmente con le sue preghiere? Hai capito?

L'amico aveva capito troppo bene e tacque”.

In questo piccolo episodio è la confutazione, più chiara ed esauriente dell'accusa di superstizione che alcuni fanno al nostro culto della Madonna e dei Santi, e s'inchiude implicitamente la ragione precipua della fiducia e della devozione che noi professiamo verso di loro (Dal “Catechismo agli Adulti”, B. Castegnaro, Ed. G. Galla, Vicenza, 3° Vol., pp. 128-29). Detto questo, cadono, tutte le altre obiezioni che hai fatto: il culto mariano è l'esaltazione pagana dei principio femminile... della bellezza ... della riviviscenza del culto di Iside. La cosa più strana è che il non cattolico ha il coraggio di dire tante cose contro il culto della Madonna e dei Santi, come se questi fossero nemici di Dio. Ma non è lo stesso Gesù che dice “se uno mi serve il Padre mio lo onorerà" ? (cf Gv 12,26). La Madonna non è l'Ancella del Signore? E i Santi non hanno tutti servito N. S. Gesù Cristo? E se il Padre li onorerà, quanto più dobbiamo onorarli noi?”.

In conclusione possiamo rispondere: il Culto alla Madonna ha avuto tanto successo e ne continuerà ad avere, perchè è Dio stesso che ha stabilito cosi, e la stessa umile Ancella del Signore, ispirata dallo Spirito Santo, nel magnificare Iddio per tutte le grandi cose operate in Lei, ha predetto che “tutte le generazioni mi chiameranno beata!"

Non cattolico. Un altro motivo dello sviluppo del culto mariano nella Chiesa romana è da ricercarsi nelle eresie che negavano la divinità di Gesù. Per combattere queste eresie la Chiesa ha messo l'accento sulla divinità di Gesù, e questo ha naturalmente portato a divinizzare anche la Madre di Gesù.

Cattolico. Mi pare che rispondendo ancora a tutte queste tue obiezioni il nostro dialogo, piuttosto polemico, ha assunto proporzioni troppo prolisse e mi costringe a tante ripetizioni. In poche parole, perciò, ti dirò: che la Madonna, pur essendo la Madre del Dio fatto Uomo, resta sempre l'Ancella del Signore. Certo i suoi rapporti con le Tre Persone della SS. Trinità sono qualche cosa di sublime e che, come hanno detto alcuni Santi, hanno qualche cosa che tocca l'Infinito. Sembra che la migliore descrizione della Madonna ce l'abbia data Dante: “umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio".

Non cattolico. Soprattutto col culto della Madonna, pare che l'uomo voglia dire a Dio: “Tu, per agire avevi bisogno di noi. Non è dunque vero che l'umanità sia perduta senza rimedio, se è stata capace di esprimere un essere così perfetto come la Regina del Cielo, la Madonna".

Cattolico. Perdonami, ma io ti vorrei chiedere, scusa perché la tua obiezione, è cosi fuori la realtà biblica ed ecclesiale che non mi sento di darti una, risposta. Sono cose queste che le può pensare soltanto chi ha la testa piena di pregiudizi e, perciò, non riesce a vedere le realtà più evidenti.

Non cattolico. In ultimo voglio dirti che la dottrina della Chiesa romana riguardo a Maria costituisce l'ostacolo fondamentale per la riunione della Cristianità. Come giustamente. si esprime il prof. V. Subilia: “I Protestanti spesso considerano la mariologia come un'appendice strana e poco interessante della fede cattolica, una specie di superstizione popolare tollerata ufficialmente o totalmente dalle illuminate sfere dirigenti e legata in particolare alle regioni meridionali, comunque un elemento marginale e non essenziale su cui non è il caso di fermarsi troppo e che sarà spazzato via man mano che l'influenza dei progressisti si verrà affermando. Questo atteggiamento è indicativo di una incomprensione fondamentale del Cattolicesimo... Bisogna rendersi conto che la mariologia è connessa con l'essenza del Cattolicesimo, è l'espressione del. Cattolicesimo" (V. Subilia, La nuova cattolicità dei Cattolicesimo, Torino, Ed. Claudiana, 1967, p. 67). E perciò l'evangelico che “sa in chi ha creduto" (2 Tm1,12) dichiara beata la Madre di Gesù, ma sa che fuori di Gesù Cristo “non c'è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati” (At 4,12).

 

Cattolico. Non ti nascondo che sentendo tutte le obiezioni dei protestanti e specialmente quelle del prof. Subilia, chi crede fermamente in Dio e alla Sua divina Parola, resta per lo meno scioccato. Sembra che tutte le proteste partano da menti e cuori avversi a Dio, a Cristo, alla Parola divina. Credo che dopo tutto quello che ho detto si possa capire bene, da chiunque sia ragionevole, obiettivo e sensato, che mai la Chiesa ha detto o scritto o pensato che Gesù non sia l'unico, indispensabile, necessario Mediatore, Salvatore e Redentore. Il non capire la posizione secondaria e subordinata della Madonna e dei Santi - che, come ho più volte detto, è voluta da Dio - mi sembra semplicemente effetto di un accecamento proveniente da quella avversione viscerale che viene inculcata nello indottrinamento ai seguaci di quelli che “sanno in chi hanno creduto". Io so di credere e di voler sempre credere in Dio, alla Sua Parola, e alla Chiesa fondata da Gesù Cristo. Invece i non cattolici sanno bene che hanno rifiutato l'autorità Papale, la Chiesa e, quindi, anche Cristo. Perché Cristo, la Chiesa ed il Papa formano un'unica Verità (San Francesco di Sales, dottore della Chiesa), "Ubi Christus ibi Ecclesia" (S. Ambrogio). Perciò il prof. Sibilia, tu che obietti e tanti altri sapete bene di aver creduto non a Cristo, ma a Lutero, a Calvino, a P. Valdo, ecc., e perciò rigettate la grandezza e la potenza supplice della Madre del Dio fatto Uomo. Però è da dire, per grazia di Dio, che vi sono anche tra i fratelli separati di quelli che tributano il debito onore alla Madre del Signore e Salvatore. Nel culto alla Vergine SS. e a molti Santi si distinguono particolarmente gli Orientali.

Ogni salutare influsso della Beata Vergine verso gli uomini, non nasce da una necessità, ma dal beneplacito di Dio, e sgorga dalla sovrabbondanza dei meriti di Cristo, si fonda sulla mediazione di Lui, da essa assolutamente dipende e attinge tutta la sua efficacia; non impedisce minimamente l'immediato contatto dei credenti con Cristo, anzi lo facilita (L.G., 434).

E ora voglio ancora dirti che il Conc. Vat. II, al cap. VIII, ci fa notare che Maria è la figlia prediletta del Padre e tempio dello Spirito Santo; per il quale dono di grazia esimia precede di gran lunga tutte le altre creature, celesti e terrestri (L.G., 427).

I Libri del V. e del N. Testamento e la veneranda Tradizione mostrano in modo sempre più chiaro la funzione della Madre del Salvatore nella economia della salvezza e ce la mettono quasi davanti agli occhi... (L.G., 429).

Anche per il culto dei Santi, ricordiamo che ogni nostra vera attestazione di amore fatta ad essi, per sua natura tende e termina In Cristo che è “la corona di tutti i santi" e per Lui a Dio, che è mirabile nel suoi santi e in essi glorificato (cf 2Tes 1,10).

Il Conc. Vat. II, nel cap. VIII della Cost. Lumen Gentium, ha fornito - come ho già detto altrove - il più ampio e più ricco documento conciliare mariano della storia bimillenaria della Chiesa, ispirandosi ad una mariologia ecclesiotipa e biblica. E tutto ciò per facilitare il dialogo ecumenico che trovava nella mariologia preconciliare il suo più

grande ostacolo (cf Enc. della Bibbia, Ed. LDC, Torino, Leumann, Vol. IV, p. 973).

Per quanto riguarda il culto di Iside tra i Druidi, mi dispiace di non poterti indicare, perchè non lo ricordo, dove ho letto quanto ti riferisco brevemente. Tutti sappiamo che i primi undici capitoli della Genesi sono preistoria biblica, il riassunto di tutta una tradizione, principalmente orale, di tutti i secoli precedenti. Gli studiosi ritengono che molte notizie della preistoria biblica siano diventate oggetto di conoscenza di molti popoli. Studiando la storia dei popoli antichi si è scoperto che essi avevano tutti il senso di una colpa commessa dall'uomo dopo la creazione, e tutti aspettavano un Salvatore. Infatti vi è una canzone molto ripetuta che dice: “tutta la storia l'aspettava, il nostro Salvatore...".

In questa storia, da me letta molti anni fa, mi ha colpito molto il fatto che tanto nel Messico, come tra i Druidi, si è scoperto che il popolo aveva dedicato della statue "alla Vergine paritura" , ossia a Colei che avrebbe dovuto partorire verginalmente il Salvatore. A questo punto bisogna supporre, necessariamente, che questi popoli antichi avessero avuto notizie di quanto ci riferisce il cap. 3,15 della Genesi e forse anche qualche cosa dei profeti Isaia (7,14) e Michea (5,1).

Ora tutto questo, se è vero, come ci dicono gli storici, è meraviglioso e ci fa capire come Iddio dirige tutta la storia umana con giustizia, bontà e sapienza infinita.

Voglio concludere col farti una domanda alla quale non credo che tu sia in grado di darmi una precisa risposta. Me la ispiri tu stesso e il prof. Subilia, quando fate presente che la Mariologia costituisce l'ostacolo più grave per l'unità dei Cristiani. Allora ti domando: Ammettiamo che la Chiesa cattolica riduca il ruolo e la figura di Maria allo stesso livello dei protestanti, tu, il prof. Subilia e tutti i protestanti sareste disposti ad accettare tutte le altre Verità bibliche (es. il papato, l'unica Chiesa fondata da Cristo, i Sacramenti, ecc.) che oggi rifiutate con le stesse ragioni con le quali rifiutate la mariologia? Sappi che l'unità dei Cristiani si attuerà soltanto quando tutti aderiranno veramente, sinceramente e profondamente alla Parola di Dio e a tutto quello che ci insegna e ci dice Cristo.

E' una Illusione pensare che la Chiesa cattolica per realizzare l'unità dei Cristiani possa, un giorno, magari seguendo i progressisti, rinunciare a Cristo ed a tutte le Sue Verità cosi chiaramente e solennemente proclamate e che Il Nuovo Testamento fedelmente ci ha trasmesse.

Il Signore vi dia pace.

Fra Tommaso Maria di Gesù

(fine dell'argomento “La Madonna contestata")

 

BIBLIOGRAFIA

1. “Enciclopedia Cattolica".

2. "Enciclopedia della Bibbia", Ediz. Elle Di Ci, Torino, Vol. IV.

3. "Documenti del Concilio Vaticano II.

4. "Fede e vita cristiana" di P. Mariano da Torino.

5. “Catechismo agli adulti”, di B. Castegnaro, Ed. Giovanni Galla, Vicenza, 3° Volume.

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