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IMMAGINI, SANTI E INTERCESSIONI

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2009 09:07
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Sesso: Maschile
01/09/2009 09:07

Gli Ebrei già da molti secoli hanno compreso tutte queste cose. Gli attuali anticattolici non ancora!!!

 

E si tratta di cose semplici ed elementari, ma che molti fratelli separati non riescono più a capire, principalmente, ripeto, per ignoranza e poi per i pregiudizi e la forte avversione al Cattolicesimo che vengono in essi inculcati a modo di strumentalizzazione. Molti vengono.... "convinti" che i cattolici "adorano" le immagini, anche se chi li istruisce sa che la Chiesa non adora, ma soltanto onora venera i santi e le immagini sacre, con un culto relativo, cioè, con un culto che è diretto a Dio tramite i suoi santi e le immagini che li rappresentano.

Ma il “non cattolico" "DEVE SAPERE CHE I CATTOLICI ADORANO LE IMMAGINI E LE STATUE". Questo è quello che viene insegnato ai fratelli da noi separati.

La parola adorazione è messa nella loro testa ed è confusa, mescolata con le altre parole immagini e statue. Così l'errore diviene convinzione e passa per scienza biblica ... e gli ignoranti ci cascano ... I primi cristiani praticavano il culto delle immagini, come risulta dalle catacombe che ci hanno fatto conoscere immagini di Cristo e della Madonna con Bambino in braccio.

 

 

 

LE PROSTRAZIONI

 

 

Ci dicono i fratelli non cattolici che le prostrazioni sono atti idolatrici. Anche qui., come ho detto per le devozioni e per il culto in genere, bisogna guardare le intenzioni . E sappiamo che so lo Dio può penetrare le coscienze ed i cuori. Di fatto, scorrendo la Bibbia, vi troviamo 215 prostrazioni nell'Antico e 57 nel Nuovo Testamento. Spesso sono prostrazioni ed inchini dinanzi a semplici creature, ma mai viene accusato di idolatria colui che li ha praticati.

Qualche esempio:

a - 2 Re 1,13: "Per la terza volta il re (Acazia) mandò da Elia un ufficiale ... egli si inginocchiò davanti a Elia e 16 supplicò..."

b - 1 Re 1,16: " ... Betsabea si inginocchiò e si prostrò davanti al re..."

c - Ap 19,10: "Mi prostrai ai piedi di un angelo"; Ap 22,8: "mi prostrai in adorazione ai piedi

     dell'angelo".

d - Gdc 8,27: "Tutto Israele si prostrò davanti all'efod.

e - Gen 33,3: "Egli (Giacobbe) passò davanti a loro e si prostrò sette volte fino a terra, mentre

     andava avvicinandosi al fratello (Esaú)"; Gen 42,6: "    ...  i fratelli di Giuseppe gli si

     prostrarono davanti"; Gen 49,8: " ... davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre"; Es 18,7:

     "Mosè si prostrò davanti al suocero .

 

Non credo che sia il caso di continuare negli esempi: la Bibbia ce ne fornisce tanti!

 

RELIQUIE

 

I fratelli "non cattolici" ci dicono che le reliquie sono "superstizioni dei papisti". Noi, invece, ci proponiamo di aiutare fraternamente tutti i fratelli di fede ed anche quelli non cattolici a vedere con più chiarezza certe questioni e problemi religiosi e biblici.

Cerco di evitare commenti polemici ed entro subito in argomento col confronto biblico.

a - Es 13, 19: Gli Israeliti , uscendo dall'Egitto portarono via le ossa di Giuseppe.

b - 2 Re 13,21: Un morto fu richiamato in vita a contatto delle ossa di Eliseo.

c - 2 Re 2,13-14: Eliseo operò un miracolo col mantello di Elia. Percosse il mantello sulle acque

     che si divisero ed Eliseo passò il Giordano all'asciutto.

d - At 19,12: I cristiani di Efeso imponevano ai malati fazzoletti e grembiuli che erano serviti a

    Paolo nel lavoro: "Si portavano via per gli infermi fazzoletti e grembiuli usati da lui; le

    infermità scomparivano e uscivano le potenze maligne".

e- E che dire di Pietro al quale il Signore aveva concesso il potere di far miracoli anche con la

    sola sua ombra?

 

In At 5,12-16, leggiamo: "Molti miracoli e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli Apostoli..." "... portavano gli ammalati nelle piazze, ponendoli su lettucci e giacigli perchè, quando Pietro passava, anche la sola sua ombra coprisse qualcuno di loro... e tutti venivano guariti".

A questo punto mi domando: I fratelli cattolici, si accertano della verità biblica e cristiana, prima di farsi confondere le idee? E i fratelli non cattolici, prima di ficcarsi nella testa tanti pregiudizi hanno interrogato rettamente e onestamente la S. Scrittura o persone competenti (la Chiesa di Dio) in merito alle loro opinioni religiose?

 

Sulla questione delle immagini ormai sappiamo che i non cattolici interpretano la S. Scrittura a modo loro, cioè secondo quello che essi vogliono dimostrare in base al loro "credo". Un esempio: la frase biblica: "camminiamo per fede e non per visione", diventa: "basta la fede per andare a Dio, non occorrono le immagini per raffigurarcelo" (Cf la rivista dei TdG. "Svegliatevi" ediz. italiana pag. 28 del 22.1.1971). S. Paolo dice precisamente: "Così , dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finchè abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore" (Cf 2 Cor 5,6-8). Altrove i TdG. dicono:

"Gli uomini cominciarono anche ad adorare alcune ossa, pezzi di legno, abiti e simili che chiamarono "reliquie" (vedi n. 35). Si credette che esse fossero sante o avessero potere, perchè si riteneva che fossero appartenute a qualcuno che poteva essere stato santo o meno. In tutti questi modi gli uomini cambiarono la verità di Dio in menzogna, e adorarono la creazione invece di Colui che creò" (Cf Rm 1,25). Tutta questa apostasia dalla vera credenza e opera diede luogo alla formazione della Chiesa Cattolica Romana" (Dal Paradiso perduto al Paradiso riconquistato, 1958) Questa lunga citazione geovista, da S. Paolo (Rm 1,25) ci è recata con queste parole:

" .... poichè essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen".

 

Non vi sembra, cari fratelli e sorelle che mi leggete, che questi voluti cambia menti spesso finiscono nel ridicolo?

Come in 2 Cor 5,6-8 non c'entrano le immagini, così in Rm 1,25 non c'entrano le reliquie, perchè S. Paolo sta parlando dei pagani, oggetto dell'ira di Dio.

Chi conosce il goevismo e le sue origini, la sua dottrina, le sue aspirazioni e attese materialistiche, può, senza smentirsi, rivolgere le parole del libro citato, agli stessi Testimoni di Geova.

 

Ho voluto citare questi due casi di alterazione biblica dei TdG. perché tutti si possano rendere conto dove si può giungere quando si è fuori della Chiesa di Dio, dove la Comunione dei Santi è una delle verità e realtà più confortanti. E se i giusti sono stati, sono e saranno sempre graditi a Dio quando sono pellegrini sulla terra, quanto più lo saranno quando saranno dinanzi al trono di Dio, quando cioè lo vedranno "in visione", ossia faccia a faccia?

Da Dio Essi vengono illuminati e con Lui regnano e regneranno nel secoli dei secoli (cf Ap 22,3-5).

Le loro preghiere salgono a Lui gradite come profumi (Ap 5,8; 8,3-4). Non ha detto Gesù che chi avrebbe avuto fede in Lui, avrebbe fatto le Sue opere e anche delle più grandi? (cf Gv 14,12). O che avrebbe addirittura potuto spostare i monti con la sua fede? (Mt 21,21). Non commettiamo un peccato di omissione se non onoriamo la Madre di Gesù, o quei servi di Cristo che lo stesso Padre Celeste onora? (Gv 12,26). Sono tutti questi giusti, in terra o in cielo, in opposizione a Dio, o non ne sono la migliore illustrazione?

L'idolo (vedi i vari fondatori umani delle varie sette) prende il posto di Dio,  invece i  Santi ci portano a Dio e più di tutti Maria SS. perché Madre dell'Uomo- Dio, Gesù.

 

 

L'ICONA E L'ECUMENISMO

 

Un'icona non viene dipinta, ma viene scritta. Così si esprimevano in greco e in russo gli antichi iconografi. "Scrivere a colori il nome di Dio" così diceva Alexander Chmjakov. E' una continuazione delle Scritture o per lo meno un modo di interpretarle. Per questo si vedono le icone a Taizè, tra i fratelli protestanti. Sono un mezzo della grazia, che opera nello spazio tra l'icona ed il credente. Per questo entrano nei gruppi di preghiera e nei conventi. I cattolici le hanno accolto con gratitudine dai fratelli ortodossi, che le hanno custodite per tanti anni. Non è una moda, nè calcolo di antiquari. E' fede nel fondamento teologico delle icone, che è l'incarnazione. Anche noi siamo in qualche modo delle icone di Dio…

Purtroppo col peccato abbiamo perso la somiglianza col Padre. Ma è venuto il divino Restauratore, Gesù Cristo, che per noi si è fatto carne e le icone lo rappresentano. Esse indicano quindi una presenza, una disponibilità totale del prototipo rappresentato a venire in nostro aiuto.

 

Sia esso Gesù Cristo o la Madre di Dio o i Santi. Ed è alla loro presenza che noi speriamo di veder progredire il camino ecumenico dei cristiani. (Dal "Carroccio" NN. 4-5 del 24-31 Gen. 1988, di L. Lincetto).

 

LE IMMAGINI SACRE AIUTANO LA FEDE

 

Papa Wojtyla, convinto "di un crescente bisogno del linguaggio spirituale dell'arte autenticamente cristiana, suffragato da un recupero di interesse per la teologia e la spiritualità delle icone orientali, chiede ai vescovi di tutto il mondo "di mantenere fermamente l'uso di proporre nelle Chiese alla venerazione dei fedeli delle immagini sacre" e ad impegnarsi perchè sorgano più opere di qualità veramente ecclesiale.

"Il credente di oggi, come quello di ieri, deve essere aiutato nella preghiera e nella vita spirituale con la visione di opere che cercano di esprimere il mistero senza per nulla occultarlo".

Per il Papa la riscoperta dell'icona cristiana aiuterà anche a far prendere coscienza dell'urgenza di reagire contro gli effetti spersonalizzanti, e talvolta degradanti, delle molteplici immagini che condizionano la nostra vita nella pubblicità e nei mass-media". In una "lettera apostolica" indirizzata all'episcopato mondiale il Papa dice ancora:

"La crescente secolarizzazione della società nostra, sta diventando largamente estranea ai valori spirituali, al mistero della nostra salvezza in Gesù Cristo, alla realtà del mondo futuro. La nostra tradizione più autentica, ci insegna che il linguaggio della bellezza, messo a servizio della fede, è capace di raggiungere il cuore degli uomini e di far loro conoscere dal di dentro Colui che osiamo rappresentare nelle immagini, Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, lo stesso ieri e oggi e per tutti i secoli". (Dal Giornale d'Italia del 5.2.1988).

 

 

VERSO LA CONCLUSIONE

 

Quanto malamente e arbitrariamente i fratelli non cattolici studiano la Bibbia giungendo, quasi sempre a conclusioni contrarie alla verità! ...

Non raramente sfociano nella "superstizione", seguono "tradizioni umane" e devianti, e praticano, forse non sempre coscienti di quel che fanno, anche "l'idolatria". Queste mie affermazioni non sono frutto di una reazione, ma di meditate riflessioni. Mi spiego:

 

1.  "Sfociano nella superstizione"

Ciò avviene quando con azioni vandaliche e sconce avversano e distruggono immagini sacre in nome della Bibbia!...

 

2. "Seguono tradizioni umane e deviazioni"

Gesù ha condannato le tradizioni umane. Alcuni farisei e maestri della legge si lagnarono con Gesù per l'inosservanza di certe tradizioni da parte dei suoi discepoli. Gesù rispose.- "E voi perché non rispettate i comandamenti di Dio per seguire le vostre tradizioni? Dio ha detto: onora il padre e la madre. E poi: chi parla male di suo padre o di sua madre deve essere condannato a morte. Voi invece insegnate che uno non ha più il dovere di aiutare suo padre e sua madre se dice che ha offerto a Dio quei beni che doveva usare per loro. Così, per mezzo della vostra tradizione, voi fate diventare inutile la parola di Dio. Ipocriti! Il profeta Isaia aveva ragione quando, parlando di voi, diceva: "Questo popolo, mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me" (Mt 15,1-8; cf anche Mc 7,1-13; Col 2,8; 2,22).

Però, cosa strana, questi fratelli che si appellano erroneamente alla Bibbia per condannare la Chiesa Cattolica, rifuggono le tradizioni apostoliche e bibliche forse per il semplice fatto che sono seguite dalla Chiesa, o non si accordano col loro "credo". Faccio solo un esempio e rimando il lettore alle altre citazioni : 1 Cor 11,2.23: “Vi lodo perchè in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse ... Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso..." (cf anche 1 Cor.11,34; 15,3; Lc 1, 1-2; 2 Ts 2, 15; 3,6; 1 Tm 6,20, ecc.

 

3. "Praticano l'idolatria"

Questo avviene per tutti quei gruppi settari (e sono tanti! ... ) che seguono capi umani, inventori di dottrine perverse o avverse alla verità (cf At 20,30) e che sono precetti di uomini (Mt 15,9) ... Ma chi rifiuta Cristo (e la "Sua" Chiesa) rifiuta anche il Padre che l'ha mandato ed è l'anticristo (cf 1 Gv 2,22). Quindi, rifiutando il Figlio ed il Padre, si cade in una "larvata idolatria", perchè, praticamente, al posto di Dio e della sua Parola viene posto un uomo al quale si obbedisce e si crede...

Ma è scritto: "Maledetto chi confida nel l'uomo (cf Ger 17,5; Sal 117,8-9) ... ; ed è giusto che si debba obbedire "Piuttosto a Dio che agli uomini" (cf At 5,29), altrimenti gli uomini, "lasciando la sana dottrina (Tt 1,14), si volgeranno alle favole" (2 Tm 4,3-4), e "porranno le creature al posto del Creatore" (cf Rm 1,25).

 

 

CONCLUSIONE

 

Per convincerci che tutti gli argomenti trattati sinora sul culto dei Santi (e delle immagini sacre),non intaccano minimamente la "Mediazione unica e necessaria di Gesù", mi piace far presente la prassi liturgica in tutte le sue manifestazioni di adorazione, venerazione e di preghiera  seguita dalla Chiesa di Gesù "DA SEMPRE".

 

Riporto pochi esempi ricavandoli dal Messale Romano (Feriale Emmaus - Edizioni Paoline dal Breviario dell'Ufficio Divino.

 

l. Per  le feste di Maria SS., abbiamo: "Venite adoriamo il Cristo Signore, Figlio della Vergine Maria"; "Celebriamo l'Immacolata Concezione di Maria, adoriamo suo Figlio, Cristo Signore; "Oggi la Madre di Cristo è assunta in Cielo, lodiamo il Figlio, Signore del mondo".

Tutta le preghiere rivolte a Dio tramite Maria hanno, più o meno, questo tenore: "O Dio, Padre Misericordioso, soccorri la nostra debolezza e, per intercessione di Maria, Madre Immacolata del tuo Figlio, fà che risorgiamo dal peccato alla vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

2. Per le f este dei Santi .

a)  Nella festa di S. Giuseppe: "Lodiamo Cristo Nostro Signore"..

b)  per un apostolo: "Venite, adoriamo Cristo, Re e Signore degli apostoli;

c)  per un martire: "Venite, adoriamo il re dei martiri, Cristo Signore;

d)  per un pastore (Papa, Vescovo): "Venite, adoriamo il Pastore supremo, Cristo Signore ";

e)  per i Santi Dottori: "Venite, adoriamo Cristo Signore, fonte di ogni sapienza";

f)   per una santa vergine:, "Venite, adoriamo Cristo gioia e corona (oppure Re e Sposo) delle Vergini";

g)  per un altro santo qualunque- "Venite, adoriamo il Signore: la sua gloria risplende nei Santi, oppure: "Nella festa di ... san... lodiamo il Signore nostro Dio".

E le preghiere rivolte ai santi quali espressioni avranno? Ecco un esempio:

"O Dio, che hai suscitato nella tua Chiesa San ..... perché con la parola e con l'esempio, indicasse a noi la via della salvezza, concedici di seguire Cristo, Maestro e Signore, per giungere con i nostri fratelli nella gloria del tuo Regno. Per il Nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e che vive e regna con Te nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen!

 

3. E per concludere, nelle feste della dedicazione di una Chiesa, diciamo: "Chiesa, Sposa di Cristo, acclama il tuo Signore - oppure - "Venite, adoriamo Cristo Signore, che ama la Sua Chiesa

 

Voglio sperare che tutti quei fratelli che hanno creduto, o hanno voluto credere che la Chiesa non creda e non rispetti la mediazione, unica e necessaria di Cristo, vogliano ricredersi e imparare ad onorare, rispettare e imitare i Santi e le loro immagini, i quali e le quali, come ho già detto ci insegnano, attraverso la loro vita e il linguaggio della bellezza delle immagini, a meglio conoscere, amare e servire Colui (Gesù Cristo) o coloro (i Santi) che esse ci rappresentano.

 

I Santi, che sono stati ottimi imitatori delle virtù cristiane, sono per noi un grande stimolo a farci seguire e raggiungere Cristo che è Via, Verità e Vita.

 

 

 

POSTILLA CATECHETICA

 

D .E' vero che la Chiesa ha proibito, per il passato, il culto delle immagini sacre?

R. No, non è vero. Nè la Bibbia, nè la Chiesa hanno mai proibito le immagini, e tanto meno quelle sacre.

 

D. Eppure sappiamo che nel passato imperatori cattolici, come Leone III, detto l'Isaurico, ne ordinò la distruzione.

R. Si, questo avvenne in seguito ad abusi e ad atti di fanatismo di diversi cristiani orientali. Con questo atto l'imperatore, abusando della sua forza, si intromise in questioni ecclesiastiche. La Chiesa, però, si oppose a lui e ad altri che insistettero sullo stesso errore. Infatti nei due con

Costantinopolitani dell'869 e dell'870, la Chiesa riuscì a condannare l'eresia degli iconoclasti

(= distruttori di immagini), nonchè gli abusi e il fanatismo dei cristiani orientali.

 

D. Ma la Bibbia in Es 20,3-5, proibisce le immagini e le sculture e tratta da idolatri quelli che si prostrano e le adorano.

R. Leggendo attentamente il passo suddetto, e tanti altri passi biblici, si capisce chiaramente che la Bibbia non intende MAI proibire "in sè e per sé le immagini, ma soltanto quelle che rappresentano idoli , ossia figure che, in quell'epoca, erano adorate al posto di Dio, perchè si credeva che possedessero virtù e poteri divini. Quei popoli erano idolatri e  politeisti e gli Ebrei spesso cadevano nella idolatria. La proibizione era, quindi, giustificata. Ma quando non v'è pericolo di idolatria, ecco che il Libro Sacro dice di fare immagini e sculture. Per rendersene conto basta consultare Es 25,18; Nm 21,8-9; 1 Re 6,2-29; 1 Re 7,25-29. In questi passi troveremo immagini di Cherubini, un serpente di bronzo, buoi, leoni, ecc.

Molte di queste immagini furono messe nel tempio da Salomone e il Signore lo lodò per la sua opera (1 Re 9,3).

 

D. Ma ci sono dei fedeli che adorano le immagini della Madonna e dei Santi e si prostrano davanti ad esse.

R. Si, ci sono e ci potranno essere sempre dei fedeli che baciano, s'inchinano e si prostrano anche dinanzi a delle immagini. Ma tutto ciò non significa che il fedele non sa quel che fa. Chi porta in tasca la fotografia di una persona cara, viva o defunta, la mostra, la bacia, ci parla... e con ciò intende ricordarsi, rivolgere atti di affetto verso la persona cara ed amata, non intende certamente adorarla.

 

D. Ma io ho visto dei fedeli inginocchiarsi dinanzi all'immagine della Madonna.

R.  La risposta può essere quella già data sopra, però capisco che non è facile comprendere per chi la pensa differentemente, e perciò consultiamo la parola di Dio.

 

D.  Sono convinto che le prostrazioni sono atti idolatrici e basta.

R.  Stavo dicendo, apriamo la Bibbia. Consultandola bene vi troveremo ben 272 tra inchini e prostrazioni, e molti a persone umane, senza mai tacciare da idolatra chi li ha praticati. Qualche esempio:

Gen 33,3: "Giacobbe... si prostrò sette volte fino a terra, mentre andava' avvicinandosi al fratello Esaù;

Gen 42,6: "... i fratelli di Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra";

Es 18,7: “Mosè si prostrò davanti al suocero";

2 Sam 14.33: "Assalonne si prostrò da vanti a Davide";

2 Re 2,15: " ... i figli dei profeti si prostrarono davanti a Elia";

2 Re 4,37: Il ... la Sunammita gli si prostrò davanti", ecc.

 

D.    E' certo però che il culto reso a reliquie è idolatrico, ed è superstizioso.

R.    Bisogna far ricorso alla S. Scrittura e non a idee personali, preconcette o settarie.

D.    E cioè?

R.   Cioè, la verità ci viene da Dio attraverso la Sua Parola, la quale ci dice che:

Es 13 19 "Gli Israeliti uscendo dall'Egitto portarono via le ossa di Giuseppe";

2 Re 2,13-21: “Un morto fu richiamato in vita a contatto delle ossa di Eliseo

2 Re 2,13-14: "Eliseo operò un miracolo col mantello di Elia;

At 19.-12: "I cristiani di Efeso imponevano ai malati i fazzoletti e grembiuli che erano serviti a Paolo nel lavoro: "Si portavano via per gli infermi i fazzoletti e grembiuli usati da lui; le infermità scomparivano e uscivano le potenze maligne";

At 5,12-16: "Molti miracoli e prodigi avvenivano .... fino al punto che portavano gli ammalati nelle piazze ... perchè quando Pietro passava anche la sola sua ombra coprisse qualcuno di loro e tutti venivano guariti".

 

D.  La venerazione o l'adorazione della croce è un'invenzione della Chiesa. Non sembra conveniente usare e onorare uno strumento di morte.

R.  E', questa, una delle più strane e stravaganti obiezioni fatte alla Chiesa. Neppure riesco a capirne il perchè.

 

D.  Perchè meravigliarsi? Non è la croce maledizione di Dio (cf Dt 21,22-23; Gios 8,29; 10,26 ss.) e di origine pagana?

R.  A questa obiezione la meraviglia aumenta, perchè c'è chi non ha letto che: Gal 3.13: "Gesù si fece solidale con noi peccatori e prese sulla Sua umanità anche la nostra maledizione, trasformando così il più infame strumento di morte nel più significativo segno di vittoria e di redenzione. La croce divenne così l'emblema e la sintesi del Cristianesimo, simbolo di riscatto, di fede e di riconoscenza verso il nostro Salvatore. Gesù fu vincitore perchè fu vittima per i nostri peccati".

Dalla Chiesa primitiva ce ne è stata trasmessa la venerazione. Infatti:

1 Cor 1,17-18: "... vado a predicare il Vangelo perchè non sia resa vana la Croce di Cristo";

cf Gal 5,11: "E' dunque annullato lo scandalo della Croce?";

Gal 6,14: "Quanto a me invece non vi sia altro vanto che nella croce del Signore";

cf Ef 2,16: "Gesù ci ha riconciliati per mezzo della croce"-

cf Fil 2,8-11: "Gesù ... si fece obbediente fino alla morte di croce...";

cf Fil 3,18: " ... ve lo dico con le lacrime agli occhi, molti si comportano da nemici della croce di Cristo"; ecc.

In Gv 3,14; 8,28; 12,32 è ripetuto che Gesù quando sarebbe stato innalzato (sul la  croce) avrebbe attratti tutti a sé..

 

D.  Ma il culto dei Santi è comunque sbagliato, perchè Gesù è l'unico mediatore e non ce ne sono altri (cf 1 Tm 2,5). E se c'è stato qualcuno che ha interceduto o pregato per altri, ciò si è avverato quando i fedeli erano qui sulla terra. Inoltre la Chiesa ha mutilato il primo comandamento che in Es 20,1-17 e in Dt 5,6-22, proibisce le immagini. Infine, sembra che il culto dato a Maria sia, comunque esagerato o addirittura idolatrico.

R. 

a) Gesù, pur essendo Mediatore unico e perfetto, ha voluto lasciare nella "Sua" Chiesa, "prolungatori" della Sua mediazione i discepoli. Infatti ci ha assicurato: "sarò sempre con voi", "non vi lascerò orfani",   "lo Spirito Santo sarà sempre con voi", e poi: "Come il Padre ha mandato me ... così io mando voi..." (cf Mt 28,18-20); "Qualunque cosa scioglierete e legherete, sarà sciolta e legata in cielo" (Mt 18,18); "a chi rimetterete i peccati saranno rimessi..." (cf Gv 20,21-23); "Ogni sommo sacerdote viene costituito per il bene degli uomini" (Eb 5,1; Gv 21,15-17).

Tutte le preghiere sono rivolte a Dio - comprese quelle ai Santi - sempre per mezzo del Nostro Signore Gesù Cristo".

 

b) la preghiera dei fedeli è utile anche per i defunti (cf Tm 1,18).  I Santi sono in cielo con Cristo: “Chi ama la propria vita la perderà. Chi è pronto a perderla, la conserverà per la vita eterna";

"viene onorato dal Padre mio, colui che mi serve" (cf Gv 12,24-27; 17,24; 2 Cor 4,6-8; Fil 1,23-34).

Per la "COMUNIONE DEI SANTI", i cristiani, vivi e defunti, sono considerati uniti a Dio, con Gesù e agli spiriti celesti (cf Eb 12,22 ss.);

"Quelli che sono già al cospetto di Dio gridano a gran voce ... " (cf Ap 6,9-10) ; "le loro preghiere riempiono di profumi i vasi d'oro, che salgono continuamente al trono dell'Agnello" (cf Ap 5,8; 8,4; 22,3-5).

c) La Chiesa non ha modificato nulla, perchè solo Gesù è "l'autore e il perfezionatore della fede" (cf Eb 12,2), e se Mosè ci portò la Legge, "per Gesù è venuta la Grazia e la Verità" (Gv 1,17).

Egli ci ha esplicitamente insegnato: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze". E basta! (Mt 22,37). Questo è il precetto dato da Gesù in un contesto storico evidentemente diverso da quello di Mosè.

Certamente è sempre valido "non avrai altri dei al di fuori di me".

d) Il nostro culto a Maria SS. da dove prende vita e forza? Donde gli attributi che, come nelle litanie, Le diamo per riconoscerne le virtù e la Sua potente intercessione?

Dalla S. Scrittura, naturalmente.

Partendo dall'A.T. e giungendo al Nuovo abbiamo molto da meditare su Maria.

Ella è la Donna in inimicizia eterna con satana (Gen 3,15): la stirpe di Lei (Gesù) gli schiaccerà il capo.

Da Lei sarebbe nato 1'Emmanuele (= Dio con noi: Cf Is 7,14);

Da Lei sarebbe nato il “Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace" (Cf Is 9,5);

Da Lei sarebbe nato "un virgulto ... sul quale si poserà lo Spirito del Signore" (Cf Is 11,1);

Da Lei, a Betlemme, sarebbe nato il Dominatore di Israele ... (cf Mc 5,1-2);

A Lei l'Angelo Gabriele rivolse il saluto: "Ave, piena di Grazia" (Cf Lc 1,28);

A Lei Elisabetta rivolge il titolo di "Madre del mio Signore", ossia Dio, e la chiama "benedetta fra le donne, e beata per la sua fede" (Lc 1,42.48).

Beata l'acclama la folla (Cf Lc 11,27), e lo stesso Spirito Santo che le ispirò il Magnificat" (Lc 1,48).

La Madonna ha partecipato, più di ogni altra creatura, alla nostra redenzione insieme al Figlio (Cf Lc 2,34-35: "E anche a te una spada trafiggerà l'anima"). L'incarnazione di Gesù e la Sua opera redentrice sono state condivise da Maria che vi ha partecipato col suo consenso: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" (Cf Lc 1,38).

A queste verità allude la S. Scrittura ogni qualvolta ci mostra Maria associata al Figlio, anche se non sempre è nominata esplicitamente.

Per concludere, leggiamo in Ap 12,1 ss.: "Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle..."

In questa Donna bisognerà vedere la Chiesa di Gesù, in lotta contro il male.

Ma come pensare che l'autore dell'Apocalisse non vi scorgesse anche Maria, nuova Eva, la figlia di Sion, da cui è nato il Messia?

Da questi pochi accenni si può anche comprendere l'implicita dichiarazione del dogma dell'Immacolata Concezione e della Assunzione al Cielo di Maria.

 

 

NOTA

 

Consiglio di seguire con più attenzione questi fogli, dai quali potrà venirci una maggiore comprensione dell'Avvento di Cristo e anche dell'A.T.

La Chiesa di Gesù - che è una e unica - ha, nei non cattolici, non solo dei "fratelli separati", ma anche degli agguerriti antagonisti. La loro presenza - forse provvidenziale - costituisce un forte stimolo per accertare ed approfondire la verità. Gli errori intorno alla Bibbia sono molti, determinati principalmente:

 

1)  dalla spaventosa ignoranza di molti cattolici;

2)  dalla forte divergenza di vedute dei non cattolici. La Chiesa di Dio, che è "Colonna e sostegno della verità e "prolungamento di Cristo", ci propone di amare l'errante, ma anche di detestare l'errore. Quindi, mettiamoci all'opera con la volontà di conoscere, studiare ed approfondire la Verità che ci viene attraverso la Parola di Dio. Il Signore vi dia pace.

 

a cura di Frà Tommaso Maria di Gesù dei frati minori rinnovati

Via alla Falconara 83 - Palermo - Tel. 0916730658

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