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LA CRISTOLOGIA DEI TESTIMONI DI GEOVA

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2009 16:10
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01/09/2009 16:03

tesi di Laurea di Baldassare La Fata

CRISTOLOGIA DEI TESTIMONI DI GEOVA

Tesi di Laurea in Scienze Religiose

di La Fata Baldassare (Partinico – PA)

 

Digitalizzazione a cura di Luigi Basile

 

Ndr = note del redattore Incardona Salvatore

 

LA  PREFAZIONE

 

Ho scelto trattare "La cristologia dei Testimoni di Geova" per varie motivazioni. Innanzitutto perché

avendo fatto parte di questa organizzazione per dieci anni con funzioni direttive mi dà la possibilità di parlare di argomenti il più delle volte sconosciuti anche agli stessi T. di G.

Inoltre, essendo quasi del tutto impossibile ai non TdG venire in possesso della letteratura edita dalla loro Casa editrice (la Società Torre di Guardia) mi consente di sviluppare il tema con metodo scientifico.

 

Si può dire che oggi quasi tutti, in un modo o nell'altro abbiamo fatto conoscenza o almeno sentito parlare dei T. di G., magari ammirando il loro zelo e la dedizione che dimostrano nel loro lavoro di proselitismo.

Ma sarebbe del tutto ingenuo aspettarsi di conoscere la verità sui TdG e la loro mutevole esegesi attraverso il loro servizio di studi biblici a domicilio o ascoltando semplicemente ciò che un testimone ha da dire in difesa della propria storia e della sua dottrina, ammesso che la conosca.

 

A conclusione del quadriennio di studi le acquisizioni dogmatiche e dottrinali mi consentono di confrontare temi cristologici essenziali per conoscere con visione cattolica le eresie cristologiche geoviste avendo nello stesso tempo un occhio attento a quanti, e sono migliaia, sono usciti dalle fila dei Testimoni di Geova.

 

0. INTRODUZIONE

 

La difficoltà a precisare cosa si intende per "sette" ha condotto la recente ricerca ad abbandonare tale termine per parlare di "nuove religioni" o "movimenti religiosi altematlvi". Sotto tale, nome si collocano una molteplicità di forme che la fenomenologia delle religioni tenta di catalogare con l'unica pretesa di individuare delle tipologie fondamentali almeno tendenziali.

Un dato balza evidente alle considerazioni delle "nuove religioni": non si riconoscono in nessuna delle religioni tradizionali e determinano perciò una dilatazione del concetto di religione, fino a farlo coincidere con qualsiasi esperienza di "salvezza".

"Gli psicologi insistono su criteri come: la certezza di possedere la "verità", la certezza di costituire e proporsi come l'unico ambito di salvezza, il proselitismo aggressivo, l'ansia escatologica, la dipendenza spinta fino a forme morbose da un capo o guru, e così via". (cf M. INTROVIGNE,  Le sette cristiane, ed. Amoldo Mondatori, S.P.A., 1989, Milano, pag. 8.)

E' ovvio che l'atteggiamento della Chiesa nei confronti di queste "nuove religioni" non può essere paritario come rispetto alle religioni tradizionali. Senza negare che la Chiesa vuole dialogare con tutti, resta il fatto che il dialogo si attua in forma diversa in relazione agli interlocutori dello stesso.

In rapporto alle religioni diverse dalla cattolica, il Vaticano II ha autorevolmente dichiarato che: 

"... Le religioni si trovano nel mondo intero si sforzano di superare, in vari modi, l'inquietudine del cuore umano proponendo delle vie, cioè dottrine, precetti di vita e riti sacri. La chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni". (cf  Nostra Aetate. n° 2 )

 

Lo scopo del dialogo con le religioni è pertanto, quello di scoprire quanto di verità, di santo e di bene Dio, Mediante il Verbo e lo Spirito, ha diffuso in esse affinché con un processo di assunzione, purificazione ed elezione, (Cfr. Lumen Gentium, n° 13) si possano condurre alla fede cristiana le persone che appartengono a quelle tradizioni religiose. Il dialogo quindi non sostituisce l'annuncio, ma lo precede e lo accompagna. Il Magistero, nel periodo successivo al Concilio, più volte è intervenuto a riproporre

l'affermazione richiamata e a illustrarne il senso.

 

Quantunque siano sempre esistite, le sètte religiose hanno conosciuto in questi anni recenti una crescita costante nel numero e nella diffusione. La causa di tale proliferazione deve essere ricercata essenzialmente in due fenomeni, verificatisi in tempi recenti, anche se alcune sètte hanno una storia

secolare.

 

0.1.  Cause della proliferazione

 

0.1.           Un primo fattore è da individuare nella crisi della religione in una società secolarizzata; e nella incapacità di trasmettere un messaggio forte ad un pubblico conquistato dalla civiltà telematica. Recentemente Gerlando Lentini (in un articolo dal titolo "La civiltà del peccato" pubblicato sul suo giornale "La via"( G. LENTINI, La civiltà del peccato, in: La via, n. 10, anno 1999.)) ha ricordato che Píer Paolo Pasolini, uomo ben lontano dalla cultura cattolica, rimproverava alla Chiesa di non aver ben capito che il referendum sul divorzio l'aveva vinto la televisione; non solo, ma sosteneva anche che un Potere occulto (cui non sapeva dare il nome), voleva fare dell'uomo non il cittadino, il galantuomo, tanto meno il cristiano, bensi un consumatore e basta. E fu un profeta.

 

0.2.    Un secondo fenomeno è la rivoluzione tecnologica, dalla quale è nata prepotente la volontà di spiegare tutto, anche se è diffusa la consapevolezza del limite del pensiero umano incapace di pensare la trascendenza. Da qui spesso la rinuncia ad indagare ciò che sta al di là, dato che gli uomini sono troppo piccoli per arrivarci. In tal senso si propone una forma di "apofatismo negativo" di origine velatamente orientale, più che "l'apofatismo positivo" della tradizione cristiana, quella posizione teologica pienamente ortodossa per la quale si sostiene che, dopo aver raggiunto positivamente l'affermazione della trascendenza di Dio, e anche dopo aver riconosciuto e provato una rivelazione da parte dì Lui, l'uomo deve ammettere, con la riverenza della creatura finita, che di Dìo è infinitamente più ciò che si deve tacere di quanto si può affermare. (cfr. Rom. 11,33).

Ma l'uomo ha sempre dentro di sé una scintilla di eterno e di infinito; perciò ha bisogno di andare al di là della immagine e della razionalità.

 

I "movimenti religiosi alternativi" sono come una specie di surrogato, facile da consumare per il palato desensibilizzato dell'uomo contemporaneo. Essi offrono una religiosità accessibile, clamorosa, piena di immagini forti; ma anche una religiosità assai più formale che profonda. Il Magistero ha già fornito vari documenti informativi, ha stimolato lo studio del fenomeno attraverso la costituzione di gruppi di ricerca, ha invitato ripetutamente ad una riflessione seria su questo magma oscuro. E, mentre invita ad approfondire la conoscenza di questi movimenti, sollecita anche l'approfondimento e la conoscenza della dottrina cristiana. Si evince, così, la scelta dell'adesione ai grandi eventi della salvezza come necessità per un confronto serio con le nuove realtà, piuttosto che uno stile di apologetica aggressiva.

Diceva Tertulliano: "La Chiesa vi chiede soltanto una cosa: non essere condannata senza essere conosciuta".(L'apologetico, 1,2.)

La storia e la fenomenologia delle religioni attestano che la salvezza è grazia come si ricava ad esempio dai riti di propiziazione, dalla stessa preghiera di domanda, dalla supplica, etc....

Non c'è salvezza senza trascendenza: la trascendenza della divinità ed il rapporto personale con essa sono la condizione di possibilità del trascendimento (per es. il senso dei sacrificio ); non c'è salvezza senza verità: solo questa infatti può proporsi come salvante per tutti.

 

Il rapporto con la verità non è però solo di carattere intellettualistico, ma personale, esistenziale. (cfr. Gv. 14,6) Alla luce di questi elementi risulta difficile ritenere i "movimenti religiosi alternativi" come "religioni".

Il limite fondamentale di esse sta nel fatto che non prevedono una relazione "personale" con il Salvatore. E' vero che il Concilio Vat. Il ha insegnato il rispetto verso ogni fede e convinzione religiosa; ma rispetto non vuol dire confusione ed accettazione dell'errore, specie quando esso viene proposto con un proselitismo aggressivo che si serve delle più moderne tecniche di propaganda per irretire le persone meno preparate ad un serio discorso religioso". (P. NANTE, Perché ho lasciato i Testimoni di Geova, Centro Mariano Salesiano, Torino, 1990, pag. 5.)

 

La Costituzione Dogmatica "Dei Verbum" attribuisce la massima importanza alla Sacra Scrittura che

 "la Chiesa ha sempre venerato come ha fatto per il corpo stesso di Cristo, non mancando mai di nutrirsi del pane della vita dalla mensa della Parola di Dio".( Dei Verbum 21)

 

Allo stesso tempo la Chiesa crede fermamente che "le, verità divinamente rivelate, che nei libri della Sacra Scrittura sono contenute ed espresse, furono iscritte per ispirazione dello Spirito Santo".( Dei Verbum 21)

 

Ogni religione o movimento che si definisce "cristiana", non può non fare riferimento, alle Sacre Scritture, ed è con esse che deve confrontarsi. Ogni tentativo di manipolazione o alterazione del testo sacro costituisce una palese violazione delle norme divine, offesa gravissima a Dio che, per mezzo dello

Spirito Santo, ne ha ispirato la redazione.(Cfr. 2 Tím. 3,16 ) 

 

Per quanto riguarda la sacralità delle Sacre Scritture, nessuna organizzazione religiosa si era mai permessa di manipolare, alterare, cambiare, con aggiunte od omissioni artatamente studiate, falsificare il testo sacro, facendo di ciò che loro chiamano "Traduzione del Nuovo Mondo della sacra scrittura"

un tradimento delle scritture.

Inoltre, le condizioni indispensabili per essere definiti cristiani sono: essere battezzati  come ha stabilito il divino Maestro, cioè "nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo",(Mt. 28,19) e credere nella divinità di Gesù.

 

Questi due ultimi requisiti mancano ai Testimoni di Geova per i quali il battesimo è una semplice formalità che sancisce l'ingresso ufficiale nelle fila del geovismo. In altre parole il battesimo è una semplice dichiarazione pubblica e simbolo di dedicazione del neofita, dedicazione che avviene dopo aver urlato un

doppio "SI" alla richiesta di assoluta fedeltà alla "Torre di Guardia ".( Società Torre di Guardia = termine usato per indicare l'intera struttura legale e finanziaria dei Testimoni.)

 

Si legge nel catechismo geovista: "il battesimo in acqua è una pubblica dimostrazione che la persona ha dedicato la sua vita a Geova". (cf  Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca edito dalla Watch Tower Bibie and Tract Society of Pennsylvania, 1982, pag. 252.)

 

Inoltre i Testimoni di Geova credono che Gesù era semplicemente un uomo, e rigettano con disprezzo l'insegnamento circa la sua divinità.

 

Con l'arroganza che caratterizza i sistemi totalitari, forti della certezza che i loro associati si guardano bene dal contestarli pena l'espulsione, la Società Torre di Guardia scrive : "Il modo in cui è stato tradotto Col. 2,9 ( in Lui dimora corporalmente tutta la pienezza della qualità divina ) nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (Traduzione deI Nuovo Mondo delle Sacre Scritture edito dalla WATCH TOWER             ....... 1987) ha dato origine all'accusa che il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo si sia lasciato influenzare dalle sue credenze religiose.

 

Tale accusa è fondata, ma questo non è stato fatto erroneamente o indebitamente".(cf La Torre di Guardia del 15/6/1964, pag. 383), (sottolineature mie). E ancora: "Tutto l'intendimento delle Sacre Scritture era diretto in tal senso (la fine del mondo per il 1914) o modificato secondo tale idea".(Vicina la salvezza dell'uomo dall'afflizione mondiale ed. Watch Tower ..... 1978, P. 135).

 

Quindi per loro stessa ammissione i capi del geovismo hanno dichiarato che hanno adattato la loro "Bibbia" al credo ufficiale precostituito dei Testimoni di Geova. Dell'organizzazione geovista, i vescovi italiani hanno scritto: "Ci sentiamo in dovere di dichiarare con franchezza che i Testimoni di Geova non appartengono alla comunità cristiana e non solo a quella cattolica.

 

Rifiutano infatti esplicitamente verità fondamentali della nostra fede, innanzitutto quella del Dio Uno e Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo, e quindi della divinità dei Signore Gesù Cristo; interpretano in modo letterale e fondamentalista, e persino falsificante, la Sacra Scrittura!”.

 

Il problema viene definito "allarmante, per cui urge informare, mettere in guardia".(Rapporto della Conferenza Episcopale Nazionale sulle Sètte, "Osservatore Romano" del 7/5/1986)

 

Il papa Giovanni Paolo II: "Urge fermare questo contagio".(G. GENNARINI, Avvenire dei 12/9/1986)

 

Ai Cattolici ingannati ed irretiti dalle Sette, lo Spirito Santo, per mezzo di San Paolo grida: "Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo.

In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Orbene, se anche, noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!" (Gal. 1,6-8)

 

In questi 2000 anni tutti i Padri della Chiesa, Dottori, i sacerdoti zelanti hanno sempre parlato e spesso "tuonato" per smascherare con forza le falsità, onde arrestare il contagio che rovina le anime e per difendere Cristo Dio e la sua Chiesa. Costoro hanno messo in pratica il consiglio di Sant'Agostino: "Amate gli erranti, ammazzate gli errori"(Cfr. C. LANZI, Con Maria verso Gesù, Litocartotecnica, San Martino di strada, Forlì 1990, pag. 157).

 

E' dello stesso tono San Francesco di Sales:  " I nemici di Dio e della Chiesa devono essere attaccati e condannati con tutta la forza possibile. La carità ci obbliga a gridare "al lupo" quando il lupo s'ìnfiltra nel gregge in qualsiasi luogo lo si incontra".( Cfr. C. LANZI, Con Maria verso Gesù, Litocartotecnica, San Martino di strada, Forlì 1990, pag. 162)

 

Il tacere è la più grave mancanza di carità, e significa tradire Gesù e il suo Vangelo.

 

 

0.2.   Elenco delle eresie professate dai T. di G.

 

La cristologia dei Testimoni di Geova, è unica nel suo genere. Non solo vengono ripresentate vecchie eresie, ma con i T. di G. si assiste alla riproposizione di un cumulo di vecchie e nuove eresie che si coagulano formando il credo geovista. Ne elenco alcune

 

1) Arianesimo: Gesù è solo un uomo creato.

 

2) Montanismo: Esasperato millenarismo, rigetto dell'autorità dei vescovi, negazione della Chiesa istituzionale.

 

3) Marcionismo: Marcione sottolinea la negatività della materia che comprometteva l'umanità di Cristo eliminando l'incarnazione.

 

4) Gnosticismo: L'istruzione gnostica mira a dare agli adepti risposte a tutti gli interrogativí esistenziali.

I  TdG hanno una risposta per tutte le domande sul senso della vita e gli innumerevoli perché, fornita loro attraverso i manuali. (Accertatevi di ogni cosa, attenetevi a ciò che è eccellente, edito dalla Watch Tower  1974 Ragioniamo  facendo uso delle Scritture, ed. Watch...... 1985.)

Inoltre lo gnosticisnio si fonda su una conoscenza trasmessa da un rivelatore-salvatore. Nel caso dei TdG è la classe dello "schiavo fedele e discreto" che dispensa il cibo spirituale a suo tempo. (Il riferimento è a Mt. 24,45)

 

Tale classe ha la pretesa di ricevere le rivelazioni e l'intendimento delle Scritture direttamente da Dio, per cui tra i TdG. c'è la ferma convinzione che il Corpo Direttivo (Il Corpo Direttivo è l'organo collegiale supremo dei TdG. al quale è riconosciuto una indiscussa autorità organizzativa e dottrinale. Tutti i membri di questo Corpo si professano unti dallo Spirito Santo e sono considerati i "Santi" viventi. Secondo il credo geovista, a loro Dio rivelerebbe la sua volontà e il senso delle scritture.) (C.D.) costituisce l'unico e vero canale di comunicazione tra Dio e gli uomini istituito da Dio stesso. (Cfr, Rivelazione, il suo grandioso culmine è vicino, edito Watch Tower....., 1988, pag. 16. La Torre di Guardia dei 15/9/1972, pag. 549)

(ndr badate che queste cose sono scritte veramente nelle riviste Torre di Guardia citate, e il dott. La Fata le possiede tutte in originale)

 

Nello gnosticismo inoltre basta conoscere per essere salvati. Per i TdG è lo stesso. Applicando alla lettera il passo di Gv. 17,3 i testimoni sono convinti che più versetti biblici a memoria si conoscono, più sicura è la salvezza perché indice di maturità.

 

Inoltre lo gnosticismo è caratterizzato dal dualismo: pneumatici e psichici.

 

Anche tra i TdG. vi sono gli pneumatici (i 144.000 destinati al regno dei cieli), e gli psichici (il semplice testimone identificato come membro della grande folla destinato a vivere per sempre su questa terra).

(ndr praticamente ci sono i TdG di serie A cioè gli unti facenti parte del corpo direttivo, e gli uomini di

serie B che vanno a fare propaganda di porta in porta, quello che fa piangere è il fatto che questi ultimi si accontentano di essere diversi dagli unti, non si rendono conto che in realtà agli occhi di Dio tutti siamo uguali e tutti i credenti vivremo in paradiso, loro si accontentano di vivere sulla terra, infatti qualcuno di loro sceglie pure la casa che più gli piace, anche se per ora appartiene a qualcun altro,  in vista della sua vita futura su questa terra)

 

5)  Macedoniani o pneomatomachi: negano la divinità dello Spirito Santo riducendolo ad una forza attiva di Dio.

 

6) Come Berengario, Calvino ed altri, negano la presenza reale del corpo di Cristo nell'Eucarestia ed il cambiamento del pane e dei vino nella consacrazione.

 

7) Come i Catari ed Bogomili, rigettano parti dell'A.T., negano Il mistero dell'Incarnazione, dichiarano di origine diabolica le immagini sacre e l'adorazione della croce. (I TdG nutrono per la croce un odio viscerale, perché la associano al culto fallico, e ritengono che Cristo morì su di un palo e non sulla croce.)

 

8) Come Zwinglio condannano le cerimonie religiose, la messa come sacrificio, l'intercessione dei santi, l'autorità ecclesiastica, il purgatorio.

 

9) Come gli Anabattisti, sostengono la necessità di ribattezzare coloro che avevano ricevuto il battesimo da bambini, proclamano la fine del mondo basandosi su una arbitraria interpretazione di Daniele e dell'Apocalisse, rifiutano il servizio militare.

 

10) Come gli Adozionisti, credono che Gesù era semplicemente un angelo. (Michele)

 

11) Come gli Ebioniti, negano la divinità di Gesù.

 

12) Come il febronianesimo, e altri rigettano il primato del Papa.

 

13) Come nel chiliasmo o millenarismo, interpretano in senso letterale le parole misteriose dell'Apocalisse di Giovanni (c. 20-21) secondo le quali Satana, dopo un certo tempo, sarebbe stato incatenato e avrebbero regnato i giusti (i 144.000) per mille anni con Cristo.

Sciolto il diavolo dalle catene e sconfitto una seconda volta, sarebbe avvenuta una seconda resurrezione generale, il giudizio universale e la formazione di un nuovo cielo e di una nuova terra, concludendosi così il corso dei mondo.( cfr. Il Millenario Regno di Dio si è avvicinato, edito dalla Watch Tower    ...... Inc. 1975, pag. 149-151.)

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