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LA CRISTOLOGIA DEI TESTIMONI DI GEOVA

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2009 16:10
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01/09/2009 16:10

Il geovismo ha infilato a forza per più di 230 volte nel N.T. il nome "Geova" come nei due esempi riportati.

E' chiaro che Stefano dicendo la prima volta "Kyrie lesú" e la seconda volta solo "Kyrie", abbia inteso rivolgersi sempre a Gesù. Ma al geovismo, che conosce quasi esclusivamente un Cristo "Maresciallo di campo", "Comandante delle forze esecutive di Geova", "Agente", non poteva certo piacere il Cristo

Dio di questi versetti, e quindi, singolarmente, in At. 7,60 sposta il discorso da Gesù a Geova

Il secondo "Kyrie" ha la funzione divina di perdonare, ma anche il primo "Kyrie" ha la funzione divina di ricevere lo spirito immortale "pneuma".

Nella lettera di Paolo ai Romani, in 10,9 il "Signore è certamente Gesù. La frase è talmente forte che il geovisrno ha sentito il bisogno di corromperla infilando Geova al posto del Signore Gesù, perché il C.D. ha deciso che Gesù non deve essere invocato.

 

La Bibbia di Gerusalemme  Rm. 9,5. ". i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne, egli è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen".

 

Traduzione del Nuovo Testamento Rm. 9,5. ". ai quali appartengono gli antenati e dai quali [sorse] il Cristo secondo la came: Dio, che è sopra tutti, [sia] benedetto per sempre. Amen".

Il contesto della frase paolina rende chiara che la dossologia è rivolta al Cristo. Ancora una volta con una parentesi inserita a forza, quel [sia] stravolge il senso della frase.

 

La Bibbia di Gerusalemme  Fil.2,6. "il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio".

 

Traduzione del Nuovo Testamento Fil. 2,6. "il quale, benché esistesse nella forma di Dio, non prese in

considerazione una rapina, cioè che dovesse essere uguale a Dio".

 

Nello spiegare questo versetto, il geovismo insegna che qui san Paolo vuole dire che Gesù non era Dio, non era uguale a Dio, né che Gesù stesso avesse mai inteso farsi uguale a Dio. addirittura nel concetto geovista, a Gesù nemmeno passò per la mente l'idea di farsi uguale a Dio, perché sarebbe stata una grande rapina appropriarsi di qualcosa che non gli spettava.

Anche se il geovismo è stato costretto ad ammettere che questo versetto è stato inteso da tutti i commentatori biblici come dimostrazione della divinità di Cristo, dice che tutti sbagliano perché nessuno di loro ha lo spirito di Dio per comprendere pienamente ed esattamente il senso della Scrittura.

Però, come si nota dal testo, per negare la divinità del Cristo, il geovismo è costretto ad aggiungere una virgola, un "cioè", ed un "dovesse". Ma ciò di cui il Cristo fatto uomo si è liberamente spogliato, non è la natura divina, ma la gloria che gli spettava di diritto, e che possedeva nella sua preesistenza. (cfr. Gv. 7,5)

 

La Bibbia di Gerusalemme  Col. 2,9. "E' in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità".

 

Traduzione del Nuovo Testamento Col. 2,9. "perché in lui dimora corporalmente tutta la pienezza della

qualità divina".

 

"Il senso della parola pienezza (cfr. Col. 1, 19) è precisato dall'avverbio corporalmente e dal genitivo della divinità; nel Cristo risorto si ricapitola tutto il mondo divino, a cui appartiene con il suo essere preesistente e glorificato, e tutto il mondo creato, che ha assunto direttamente (l'umanità) o indirettamente (il cosmo) con la sua incarnazione e la sua risurrezione: insomma tutta la pienezza dell'essere".

(Cfr. Commento a Col. 2,9 nella Bibbia di Gerusalemme)

 

Il greco "théotetos", ben tradotto nell'Interlineare geovista con "divinità", nel testo italiano della T.N.M. diventa "qualità divina"; anche qui lo scopo è allontanare dal lettore la tentazione di vedervi la divinità di Cristo. E il geovismo sa di essere solo a tradurre così, perché non si sforza neppure di trovare il solito traduttore di turno che gli consenta di scrivere: « Non siamo i soli a tradurre così, ma anche Tizio e Caio fanno lo stesso ».

Non solo i cattolici traducono "divinità", ma anche tutte le Bibbie di proprietà geovista hanno "Deity".

A giustificare questa dequalificazione di Cristo nella dottrina geovista sta una affermazione di straordinaria

importanza riportata in una delle pubblicazioni edite dalla Soc. Torre di Guardia. Vi leggiamo: «Al principio del giorno del Signore nel 1914, anche i dedicati battezzati studenti biblici che erano usciti dalla religiosa cristianità avevano lasciato l'amore che caratterizzò nel primo secolo la congregazione cristiana. In che modo?

Più attenzione, più espresso amore era rivolto al Figlio di Dio che a Geova stesso ».(Quindi è finito il mistero di Dio, op.cit. pag.107)

Altra significativa affermazione: « Nel libretto dei cantici pubblicato dai servitori di Geova nel 1905, i cantici alla lode di Gesù erano due volte più numerosi di quelli alla lode di Geova Dio. Nel libretto dei cantici del 1928 il numero dei cantici che esaltavano Gesù era all'incirca uguale a quello dei cantici che esaltavano Geova.

Ma nel libretto più recente, quello del 1984, Geova è onorato da un numero di cantici quattro volte superiore a quello dei cantici in onore di Gesù ».

Questo è in armonia con le parole di Gesù stesso: "il Padre è maggiore di me". (Gv. 14,28)

Più verosimilmente questa declassazione ricorda le parole del Battista in Gv. 3,30, "Egli deve crescere e io invece diminuire". Secondo i T. di G. sarebbe stato lo stesso Gesù a richiamarli a non occuparsi troppo di lui, ma pensare invece a Geova. E da quel momento i fedeli testimoni ubbidirono degradando biblicamente Gesù, ma, soprattutto, amandolo meno.

 

 

 

La Bibbia di Gerusalemme  Eb. 1,2. "in quei giomi ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose per mezzo del quale ha fatto anche il mondo".

 

Lc. 4,22. ". e dicevano: « Non è il figlio di Giuseppe? »".

 

Traduzione del Nuovo Testamento Eb.1,2 " alla fine di questi giorni ha parlato a noi per mezzo di un Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e mediante il quale fece i sistemi di cose".

 

Lc. 4,22 "….e dicevano "Non è forse questo un figlio di Giuseppe?"

 

E' evidente l'intenzione di fare far passare Gesù per un essere creato, uno dei tanti, un portavoce di Dio come tanti.

 

La Bibbia di Gerusalemme  Eb. 1,8. "del Figlio invece afferma: Il tuo trono, o Dio, sta in eterno".

 

Traduzione del Nuovo Testamento Eb. 1,8. "Ma riguardo al Figlio: Dio è il tuo trono per i secoli dei secoli".

 

Nel tentativo di nascondere l'evidente riferimento a Gesù Dio, il geovismo fa una confusione enorme e lo rende addirittura superiore al Padre, facendolo sedere su Dio che gli fa da trono, da sedile. Dio farebbe per sempre da sedia a Gesù. E siccome colui che siede sul trono è più importante ed ha più dignità dello stesso trono, Gesù diventa più grande del Padre.

(ndr vergognatevi di quanto scrivete, bestemmiatori!)

 

 

 

CONCLUSIONE

 

Il problema delle sette è molto serio, è una realtà con cui siamo costretti a vivere.

Volerlo minimizzare o ignorare è inutile e pericoloso. E' indispensabile riconoscerlo nella sua ampiezza e gravità ed affrontarlo con la necessaria carità, serietà e fermezza, consapevoli della missione che ognuno ha nella unica Chiesa voluta da Cristo.

Dietro l'apparente euforia dovuta al successo che viene interpretato dai dirigenti geovisti come un segno evidente della benedizione divina, è frequente osservare tra i T. di G. grande infelicità e profonda tristezza. La vita tipica del testimone tende a contribuire ai suoi problemi emotivi: la mancanza di tempo da dedicare alla cura personale, ad attività gratificanti o emotivamente realizzanti; le molti leggi-norme-regole emanate dal C.D. a cui il T. di G. è tenuto alla rigorosa osservanza; la scarsa stima di sé ed un perenne senso d'incapacità e fallimento; una attività meccanico-ripetitiva, noiosa e spesso poco gratificante. A proposito, la sociologa Miriam Castiglione ha correttamente osservato: "L'estrema fissità in tutto, la ripetitività, l'assenza di libertà espressiva ed emozionale ricorrono sempre ed ovunque.

Questa esperienza religiosa suscita l'impressione di essere di fronte ad un massiccio annullamento della libertà dell'individuo e del gruppo. Resta la sensazione di avere toccato con mano il più rilevante esempio di coercizione psicologica e di manipolazione di massa che il protestantesimo statunitense sia riuscito a partorire nel corso della sua storia".(M. CASTIGLIONE "I T di G. ideologia e consenso sociale, ed. Claudiana, Torino, 1981, pp.64-65)

Si osserva che spesso diventano T. di G. coloro che sono afflitti da problemi più o meno gravi e sperano di risolverli con la loro adesione al gruppo.

Molti sono contattati dai T. di G. in un periodo particolarmente difficile della loro vita; tali persone sono particolarmente vulnerabili e nel gruppo pensano di avere trovato una spalla pronta a dare aiuto e sostegno.

D'altra parte è pure vero che quella dei T. di G. è l'organizzazione che conta il maggior numero di fuoriusciti o dissociati. E' questa la vera sfida che si pone alla Chiesa ed alla coscienza del credente.

La Nuova Evangelizzazione deve tenere conto del recupero di tutti coloro (e sono milioni nel mondo) che dopo avere avuto contatti con la deleteria dottrina geovista, non aderiscono più a nessuna confessione religiosa.

Se è difficile lasciare l'organizzazione dei T. di G., specie se qualche amico o parente fa ancora parte dell'organizzazione, è ancora più difficile il ritorno ed il reinserimento nella fede originaria.

E' già dìfficile per il fuoriuscito il ritorno ad una vita sociale normale; l'intervallo di tempo per il pieno recupero dipende generalmente dal grado di coinvolgimento nel gruppo e dal tempo trascorso in esso.

Riprendersi dopo una esperienza di adesione al geovismo talvolta può richiedere anni. Comporta un riorientamento della visione del mondo e della propria vita.

Durante tale periodo gli amici e la famiglia devono far sentire la loro vicinanza ed il loro affetto e sopportare il nervosismo e spesso la depressione cui va incontro l'ex testimone.

Questo tipo di convalescenza può richiedere un lungo periodo di tempo. Pochi passano con facilità dallo stato di coinvolgimento come testimone ad un eguale stato di coinvolgimento in un'altra organizzazione.

Le prime settimane dopo la dissociazione possono costituire il periodo cruciale. Molti accusano, insonnia, poca energia o stimoli durante il giomo; è sulla vita, su illusioni perdute, o provare sentimenti di rabbia o rancore verso l'organizzazione o singoli testimoni. Molti "apostati" del geovismo sono persone che hanno compreso di avere affidato la vita e le speranze ad altri uomini e non a Cristo; hanno capito le falsità e gli inganni di cui sono stati vittime e vorrebbero aiutare altri a vedere e capire.

Non sono persone che hanno "perso" Dio; molto più spesso è gente che lo ha trovato, che Lo ha riscoperto, e soffrono nel vedere come da chi hanno amato e continuano ad amare, debbano ricevere odio, disprezzo, in ossequio ai dettami della Società, ed essere giudicati colpevoli solo di avere seguito la voce della propria coscienza, di avere ragionato con la propria testa.

Molti di questi nostri fratelli separati stanno vivendo un terribile dramma interiore. L'avvento del 2000 e l'ennesimo fallimento delle catastrofiche previsioni ha disorientato molti, ed ha precipitato altri nello sconforto. L'ultima illusione di una fine ormai prossima è svanita con l'articolo pubblicato nello "Svegliatevi" del 8/9/1995: "L'anno 2000 non ha nessun significato particolare, ma è una data valida solo per la cristianítà".

Tale annuncio ha svuotato la loro predicazione di ogni significato.

Se osserviamo attentamente, hanno lo sguardo spento e l'andatura stanca, cascante, proprio perché è stata loro tolta la spinta propulsiva della fine imminente.

Proprio per questo occorre un maggiore impegno ed una maggiore sensibilità specie da parte di chi è "Chiesa".

La cosa più importante da recuperare è che fuori dalla "Torre di Guardia" c'è vita. Il segreto di una rapida guarigione risiede nella sostituzione di quello che si è perduto: i propri amici    un sistema di valori, delle finalità  ed   uno scopo per cui vivere.

 

BIBLIOGRAFIA

 

Letteratura geovista

 

         Pubblicazioni edite dal Corpo direttivo tramite la Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania e le sue consociate Associazioni:

 

Rivista quindicinale Svegliatevi

Rivista quindicinale La Torre di Guardia

C.T. RUSSEL, Studi sulle Scritture, Brooklyn, N. Y., 1899

J. F. RUTHERFORD, L'Arpa di Dio, Brooklyn, 1921

J.F. RUTIHERFORD, La Creazione, Brooklyn, 1927

J.F. RUTHERFORD, Religione, Brooklyn, 1940

J.F. RUTHERFORD, Riconciliazione, Brooklyn, 1928

Accertatevi di ogni cosa. Attenetevi a ciò che è eccellente, Brooklyn, 1974

Annuario dei Testimoni di Geova del J976, Wiesbaden

Ausiliario per capire la Bibbia, Roma, 1981

Cose nelle quali è impossibile che Dio menta, Brooklyn, 1965

Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato, Brooklyn, 1959

Dovreste credere nella Trinità, Brooklyn, 1989

Il Millenario Regno di Dio si è avvicinato, Germania Occ., 1975

Il nostro prossimo governo mondiale: il Regno di Dio, Wlesbaden, 1977

La Verità che conduce alla Vita Eterna, Brooklyn, 1968

Le Nazioni conosceranno che io sono Geova: Come?, Brooklyn, 1973

L'eterno proposito di Dio ora trìonfa per il bene dell'uomo, Wiesbaden, 1975

Lo Spirito Santo, la forza del Nuovo Ordine avvenire, Brooklyn, 1977

Perspicacia nello studio delle scritture, Roma, 1988

Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, Roma, 1982

Quindi è fínito il mistero di Dio, Brooklyn, 1971

Ragioniamo facendo uso delle Scritture, Roma, 1985

Rivelazione, il suo grandioso culmine è vicino, Roma, 1988

Sia fatta la tua volontà in terra, Brooklyn, 1961

Sicurezza mondiale sotto il "Principe della Pace ", Roma, 1986

The Kingdom Interlinear Traslation of the Greek Scriptures, BrookIM 1969

Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, Roma, 1987

Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile, Brooklyn, 1971

Vicina la salvezza dell'uomo dall'afflizione mondiale, Wiesbaden, 1978

Vita eterna, nella libertà deifigli di Dio, Brooklyn, 1967

 

Aìtra letteratura

 

AA. VV. Mysterium Salutis3, Queriniana, Brescia, 1980, V edizione

AA. VV. Perché dovreste credere nella trinità, Movimento Biblico Cattolico, GRIS,

             Casamassima, Bari, 1992

A. AVETA, I Testimoni di Geova, un'ideologia che logora, ed. Dehontane, Roma, 1990

A.     AVETA, Storia e dottrina dei Testimoni di Geova, ed. Dehoniane, Roma, 1994

AGOSTINO, De Trinitate, Città Nuova, Roma, 1998

Bruno FORTE, Trinità come storia, ed. Paoline, Cinisello Balsamo, 1988, IV edizione

Catechismo della Chiesa Cattolica, Libreria editrice Vaticana, 1992

C.E.I. "La verità vi farà liberi", Librería editrice Vaticana, Roma, 1995

Grande Commentario Biblico, Queriniana, Brescia, 1974

Grande Lessico del Nuovo Testamento, a cura di G. Kittel, Brescia, 1965

G. BOSIO, Iniziazione ai Padri, S.E.I., Torino, 1963

IGNAZIO di ANTIOCHIA, Le Lettere, ed. Paoline, 1980

J. C.O., e W. HERBST, Il Segno degli Ultimi Giorni, ed. Dehoniane, Roma, 1992

La Bibbia di Gerusalemme, ed. Dehoniane, Bologna, 1996, XIV edizione

La Sacra Bibbía, a cura di mon Salvatore Garofalo, ed. Marinetti, Casale Monferrato, 1974, VII edizione

L. MINUTI, I Testimoni di Geova non hanno la Bibbia, Coletti a San Pietro editore, Roma, 1992

M. INTROVIGNE, Le Sette cristiane, Arnoldo Mondadori S.p.A., Milano, 1989

New Catholie Encyclopedia, Washington, 1967

N. MADONIA, Ermeneutica e Cristologia in Walter Kasper, ed. Augustinus, Palermo, 1990

PACOMIO-MANCUSO Lexicon, Dizionario Teologico Enciclopedico, ed. Piemme, Casale. Moferrato, 1993

P. NANTE, Perché ho lasciato i Testimoni di Geova, Centro Mariano Salesiano Torino, 1990,

R. CANTALAMESSA, I misteri di Cristo nella vita della Chiesa, ed. Ancora, Milano, 1991. 

S. POLLINA, Il popolo dell'Apocalisse, Movimento Biblico Cattolico, GRIS, Casamassima, Bari, 1993

The lllustrated Bible Dictionary, Sydney e Auckland,1980

W. KASPER, Gesù il Cristo, Queriniana, Brescia, 1975

W. KASPER, Il Dio di Gesù Cristo, Queriniana, Brescia, 1989

 

 

 

 

INDICE

 

0. 1.  Cause della proliferazione

0.2.   Elenco delle eresie professate dai T. di G      

 

Capitolo I

 

1.0.   Gesù creato 

1.1.   L'esegesi geovista 

1.2.   Come è stato impiegato Gesù   

 

Capitolo Il

 

2.0.   Esistenza preumana di Gesù       

2.1.   I testi biblici      

 

Capitolo III

3.0.   Natale di Gesù  

3.1.  Celebrazione del Natale

3.2.  Chi guidò realmente i Magi   

 

Capitolo IV

4.0.  Quando nacque Gesù

4.1.  Incarnazione 

4.2.  Scopo del Concilio di Calcedonia

4.3.  La fede della Chiesa

4.4.  Scopo della venuta di Gesù

4.5.  La teoria del riscatto     

 

Capitolo V

 

5.0.  La risurrezione di Gesù

5.1.  La testimonianza dei Vangeli  

5.2.  La testimonianza dei Padri   

 

 

Capitolo VI

 

6.0.         La dottrina della Trinità nel geovismo

6.1                 Cosa dicono realmente le fonti 

 

 

Capitolo VII

 

7.0.  Gesù è Dio o un dio?

7.1.  Giudizi sulla T.N.M

7.2.  Preghiere rivolte a Gesù  

 

Capitolo VIII

 

8.0  I Testimoni di Geova e il 1914    

 

Capitolo IX

9.0. Parousìa, presenza o venuta!

9.1. Il termine "parousìá" nelle più antiche versioni

9.1.1.   La Vulgata  

9.1.2.  Vetus Latina

9.1.3.  Peshitta Siriaca

9.1.4.   Versione Gotica  

9.2.      L'uso tecnico di "parousìa"

9.2.          Il contesto biblico 

 

Capitolo X

 

10.0.    Titoli Cristologici

10. 1.    Figlio dell'uomo

10.1.1.  Differenti usi del termine  

10.2.   Figlio di Davíde

10.3.  Figlio di Dio  

 

Capitolo XI

11.0.  Gesù degradato a Maresciallo 

 

Capitolo XII

 

12.0. Testi riferiti a Gesù e manipolati dal geovismo

Conclusione

Bibliografia    

Indice

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