QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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LIBRI DI OSEA, GIOELE, AMOS, ABDIA, GIONA, MICHEA

Ultimo Aggiornamento: 02/09/2009 07:20
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02/09/2009 07:04

OSEA

LIBRO DEL PROFETA OSEA

 

1                     1Parola del Signore rivolta a Osea, figlio di Beerì, al tempo di Ozia, di Iotam, di Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e al tempo di Geroboamo, figlio di Ioas, re d’Israele.

 

2Quando il Signore cominciò a parlare a Osea, gli disse:

«Va’, prenditi in moglie una prostituta,

genera figli di prostituzione,

poiché il paese non fa che prostituirsi

allontanandosi dal Signore».

 

3Egli andò a prendere Gomer, figlia di Diblàim: ella concepì e gli partorì un figlio. 4E il Signore disse a Osea:

 

«Chiamalo Izreèl,

perché tra poco punirò la casa di Ieu

per il sangue sparso a Izreèl

e porrò fine al regno della casa d’Israele.

5In quel giorno io spezzerò l’arco d’Israele

nella valle di Izreèl».

 

6La donna concepì di nuovo e partorì una figlia e il Signore disse a Osea:

 

«Chiamala Non-amata,

perché non amerò più la casa d’Israele,

non li perdonerò più.

7Invece io amerò la casa di Giuda

e li salverò nel Signore, loro Dio;

non li salverò con l’arco, con la spada, con la guerra,

né con cavalli o cavalieri».

 

8Quando ebbe svezzato Non-amata, Gomer concepì e partorì un figlio. 9E il Signore disse a Osea:

 

              «Chiamalo Non-popolo-mio,

              perché voi non siete popolo mio

              e io per voi non sono.

 

 

2                                   1Il numero degli Israeliti

sarà come la sabbia del mare,

che non si può misurare né contare.

E avverrà che invece di dire loro:

“Voi non siete popolo mio”,

si dirà loro: “Siete figli del Dio vivente”.

2I figli di Giuda e i figli d’Israele

si riuniranno insieme,

si daranno un unico capo

e saliranno dalla terra,

perché grande sarà il giorno di Izreèl!

3Dite ai vostri fratelli: “Popolo mio”,

e alle vostre sorelle: “Amata”.

4Accusate vostra madre, accusatela,

perché lei non è più mia moglie

e io non sono più suo marito!

Si tolga dalla faccia i segni delle sue prostituzioni

e i segni del suo adulterio dal suo petto;

5altrimenti la spoglierò tutta nuda

e la renderò simile a quando nacque,

e la ridurrò a un deserto, come una terra arida,

e la farò morire di sete.

6I suoi figli non li amerò,

perché sono figli di prostituzione.

7La loro madre, infatti, si è prostituita,

la loro genitrice si è coperta di vergogna,

perché ha detto: “Seguirò i miei amanti,

che mi danno il mio pane e la mia acqua,

la mia lana, il mio lino,

il mio olio e le mie bevande”.

8Perciò ecco, ti chiuderò la strada con spine,

la sbarrerò con barriere

e non ritroverà i suoi sentieri.

9Inseguirà i suoi amanti,

ma non li raggiungerà,

li cercherà senza trovarli.

Allora dirà: “Ritornerò al mio marito di prima,

perché stavo meglio di adesso”.

10Non capì che io le davo

grano, vino nuovo e olio,

e la coprivo d’argento e d’oro,

che hanno usato per Baal.

11Perciò anch’io tornerò a riprendere

il mio grano, a suo tempo,

il mio vino nuovo nella sua stagione;

porterò via la mia lana e il mio lino,

che dovevano coprire le sue nudità.

12Scoprirò allora le sue vergogne

agli occhi dei suoi amanti

e nessuno la toglierà dalle mie mani.

13Farò cessare tutte le sue gioie,

le feste, i noviluni, i sabati,

tutte le sue assemblee solenni.

14Devasterò le sue viti e i suoi fichi,

di cui ella diceva:

“Ecco il dono che mi hanno dato i miei amanti”.

Li ridurrò a una sterpaglia

e a un pascolo di animali selvatici.

15La punirò per i giorni dedicati ai Baal,

quando bruciava loro i profumi,

si adornava di anelli e di collane

e seguiva i suoi amanti,

mentre dimenticava me!

Oracolo del Signore.

16Perciò, ecco, io la sedurrò,

la condurrò nel deserto

e parlerò al suo cuore.

17Le renderò le sue vigne

e trasformerò la valle di Acor

in porta di speranza.

Là mi risponderà

come nei giorni della sua giovinezza,

come quando uscì dal paese d’Egitto.

18E avverrà, in quel giorno

– oracolo del Signore –

mi chiamerai: “Marito mio”,

e non mi chiamerai più: “Baal, mio padrone”.

19Le toglierò dalla bocca

i nomi dei Baal

e non saranno più chiamati per nome.

20In quel tempo farò per loro un’alleanza

con gli animali selvatici

e gli uccelli del cielo

e i rettili del suolo;

arco e spada e guerra

eliminerò dal paese,

e li farò riposare tranquilli.

21Ti farò mia sposa per sempre,

ti farò mia sposa

nella giustizia e nel diritto,

nell’amore e nella benevolenza,

22ti farò mia sposa nella fedeltà

e tu conoscerai il Signore.

23E avverrà, in quel giorno

– oracolo del Signore –

io risponderò al cielo

ed esso risponderà alla terra;

24la terra risponderà al grano,

al vino nuovo e all’olio

e questi risponderanno a Izreèl.

25Io li seminerò di nuovo per me nel paese

e amerò Non-amata,

e a Non-popolo-mio dirò: “Popolo mio”,

ed egli mi dirà: “Dio mio”».

 

 

3                   1Il Signore mi disse: «Va’ ancora, ama la tua donna: è amata dal marito ed è adultera, come il Signore ama i figli d’Israele ed essi si rivolgono ad altri dèi e amano le schiacciate d’uva».

2Io me l’acquistai per quindici pezzi d’argento e un homer e mezzo d’orzo 3e le dissi: «Per molti giorni starai con me, non ti prostituirai e non sarai di alcun uomo; così anch’io mi comporterò con te». 4Poiché per molti giorni staranno i figli d’Israele senza re e senza capo, senza sacrificio e senza stele, senza efod e senza terafìm. 5Poi torneranno i figli d’Israele, e cercheranno il Signore, loro Dio, e Davide, loro re, e trepidi si volgeranno al Signore e ai suoi beni, alla fine dei giorni.

 

 

4                                   1«Ascoltate la parola del Signore, o figli d’Israele,

perché il Signore è in causa

con gli abitanti del paese.

Non c’è infatti sincerità né amore,

né conoscenza di Dio nel paese.

2Si spergiura, si dice il falso, si uccide,

si ruba, si commette adulterio,

tutto questo dilaga

e si versa sangue su sangue.

3Per questo è in lutto il paese

e chiunque vi abita langue,

insieme con gli animali selvatici

e con gli uccelli del cielo;

persino i pesci del mare periscono.

4Ma nessuno accusi, nessuno contesti;

contro di te, sacerdote, muovo l’accusa.

5Tu inciampi di giorno

e anche il profeta con te inciampa di notte

e farò perire tua madre.

6Perisce il mio popolo per mancanza di conoscenza.

Poiché tu rifiuti la conoscenza,

rifiuterò te come mio sacerdote;

hai dimenticato la legge del tuo Dio

e anch’io dimenticherò i tuoi figli.

7Tutti hanno peccato contro di me;

cambierò la loro gloria in ignominia.

8Essi si nutrono del peccato del mio popolo

e sono avidi della sua iniquità.

9Il popolo e il sacerdote avranno la stessa sorte;

li punirò per la loro condotta

e li ripagherò secondo le loro azioni.

10Mangeranno, ma non si sazieranno,

si prostituiranno, ma non aumenteranno,

perché hanno abbandonato il Signore

per darsi 11alla prostituzione.

Il vino vecchio e quello nuovo tolgono il senno.

12Il mio popolo consulta il suo pezzo di legno

e il suo bastone gli dà il responso,

poiché uno spirito di prostituzione li svia

e si prostituiscono, allontanandosi dal loro Dio.

13Sulla cima dei monti fanno sacrifici

e sui colli bruciano incensi

sotto la quercia, i pioppi e i terebinti,

perché buona è la loro ombra.

Perciò si prostituiscono le vostre figlie

e le vostre nuore commettono adulterio.

14Non punirò le vostre figlie se si prostituiscono,

né le vostre nuore se commettono adulterio;

poiché essi stessi si appartano con le prostitute

e con le prostitute sacre offrono sacrifici.

Un popolo, che non comprende, va in rovina!

15Se ti prostituisci tu, Israele,

non si renda colpevole Giuda.

Non andate a Gàlgala,

non salite a Bet-Aven,

non giurate per il Signore vivente.

16E poiché come giovenca ribelle si ribella Israele,

forse potrà pascolarlo il Signore

come agnello in luoghi aperti?

17 Èfraim si è alleato agli idoli:

18dopo essersi ubriacati

si sono dati alla prostituzione,

hanno preferito il disonore alla loro gloria.

19Un vento li travolgerà con le sue ali

e si vergogneranno dei loro sacrifici.

 

 

5                                   1Ascoltate questo, o sacerdoti,

state attenti, casa d’Israele,

o casa del re, porgete l’orecchio,

perché a voi toccava esercitare la giustizia;

voi foste infatti un laccio a Mispa,

una rete tesa sul Tabor

2e una fossa profonda a Sittìm.

Ma io correggerò tutti costoro.

3Io conosco Èfraim e non mi è ignoto Israele.

Ti sei prostituito, Èfraim!

Si è reso impuro Israele.

4Le loro azioni non permettono

di fare ritorno al loro Dio,

perché uno spirito di prostituzione è fra loro

e non conoscono il Signore.

5L’arroganza d’Israele testimonia contro di lui,

Israele ed Èfraim inciamperanno per le loro colpe

e Giuda inciamperà con loro.

6Con le loro greggi e i loro armenti

andranno in cerca del Signore,

ma non lo troveranno:

egli si è allontanato da loro.

7Sono stati infedeli verso il Signore,

generando figli bastardi:

la nuova luna li divorerà

insieme con i loro campi.

8Suonate il corno a Gàbaa

e la tromba a Rama,

date l’allarme a Bet-Aven,

all’erta, Beniamino!

9Èfraim sarà devastato

nel giorno del castigo:

per le tribù d’Israele

annuncio una cosa sicura.

10I capi di Giuda sono diventati

come quelli che spostano i confini

e su di loro come acqua verserò la mia ira.

11Èfraim è schiacciato dal giudizio,

da quando ha cominciato a inseguire il nulla.

12Ma io sarò come una tignola per Èfraim,

e come un tarlo per la casa di Giuda.

13Èfraim ha visto la sua infermità

e Giuda la sua piaga.

Èfraim è ricorso all’Assiria

e Giuda si è rivolto al gran re;

ma egli non potrà curarvi,

non guarirà la vostra piaga,

14perché io sarò come un leone per Èfraim,

come un leoncello per la casa di Giuda.

Io li sbranerò e me ne andrò,

porterò via la preda e nessuno me la toglierà.

15Me ne ritornerò alla mia dimora,

finché non sconteranno la pena

e cercheranno il mio volto,

e ricorreranno a me nella loro angoscia.

 

 

6                                   1“Venite, ritorniamo al Signore:

egli ci ha straziato ed egli ci guarirà.

Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.

2Dopo due giorni ci ridarà la vita

e il terzo ci farà rialzare,

e noi vivremo alla sua presenza.

3Affrettiamoci a conoscere il Signore,

la sua venuta è sicura come l’aurora.

Verrà a noi come la pioggia d’autunno,

come la pioggia di primavera che feconda la terra”.

4Che dovrò fare per te, Èfraim,

che dovrò fare per te, Giuda?

Il vostro amore è come una nube del mattino,

come la rugiada che all’alba svanisce.

5Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti,

li ho uccisi con le parole della mia bocca

e il mio giudizio sorge come la luce:

6poiché voglio l’amore e non il sacrificio,

la conoscenza di Dio più degli olocausti.

7Ma essi come Adamo hanno violato l’alleanza;

ecco, così mi hanno tradito.

8Gàlaad è una città di malfattori,

macchiata di sangue.

9Come banditi in agguato

una ciurma di sacerdoti

assale e uccide sulla strada di Sichem,

commette scelleratezze.

10Orribili cose ho visto a Betel;

là si è prostituito Èfraim,

si è reso immondo Israele.

11Anche a te, Giuda, io riserbo una mietitura,

quando ristabilirò la sorte del mio popolo.

 

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02/09/2009 07:06

7                                   1Mentre sto per guarire Israele,

si scopre l’iniquità di Èfraim

e la malvagità di Samaria,

perché si pratica la menzogna:

il ladro entra nelle case

e fuori saccheggia il brigante.

2Non pensano, dunque,

che io ricordo tutte le loro malvagità?

Ora sono circondati dalle loro azioni:

esse stanno davanti a me.

3Con la loro malvagità rallegrano il re,

rallegrano i capi con le loro falsità.

4Sono tutti adùlteri, ardono come un forno

in cui il fornaio non attizza più il fuoco,

in attesa che la pasta preparata lieviti.

5Nel giorno della festa del nostro re

sommergono i capi in fiumi di vino,

fino a far sì che egli si comprometta con i ribelli.

6Perché il loro intimo è come un forno,

pieno di trame è il loro cuore,

tutta la notte sonnecchia il loro furore

e al mattino divampa come fiamma.

7Tutti ardono come un forno

e divorano i loro governanti.

Così sono caduti tutti i loro sovrani

e nessuno si preoccupa di ricorrere a me.

8Èfraim si mescola con le genti,

Èfraim è come una focaccia non rivoltata.

9Gli stranieri divorano la sua forza

ed egli non se ne accorge;

la canizie gli ricopre la testa

ed egli non se ne accorge.

10L’arroganza d’Israele

testimonia contro di loro;

non ritornano al Signore, loro Dio,

e, malgrado tutto, non lo ricercano.

11Èfraim è come un’ingenua colomba,

priva d’intelligenza;

ora i suoi abitanti domandano aiuto all’Egitto,

ora invece corrono verso l’Assiria.

12Dovunque si rivolgeranno

stenderò la mia rete contro di loro

e li abbatterò come gli uccelli dell’aria,

li punirò non appena li udrò riunirsi.

13Disgrazia per loro,

perché si sono allontanati da me!

Distruzione per loro,

perché hanno agito male contro di me!

Li volevo salvare,

ma essi hanno proferito menzogne contro di me.

14Non gridano a me con il loro cuore

quando gridano sui loro giacigli.

Si fanno incisioni per il grano e il vino nuovo

e intanto si ribellano contro di me.

15Eppure io ho addestrato il loro braccio,

ma essi hanno tramato il male contro di me.

16Si sono rivolti, ma non a colui che è in alto,

sono stati come un arco fallace.

I loro capi cadranno di spada

per l’insolenza della loro lingua

e nella terra d’Egitto rideranno di loro.

 

 

8                                   1Da’ fiato al corno!

Come un’aquila piomba sulla casa del Signore la sciagura

perché hanno trasgredito la mia alleanza

e rigettato la mia legge.

2Essi gridano verso di me:

“Noi, Israele, riconosciamo te nostro Dio!”.

3Ma Israele ha rigettato il bene:

il nemico lo perseguiterà.

4Hanno creato dei re

che io non ho designati;

hanno scelto capi

a mia insaputa.

Con il loro argento e il loro oro

si sono fatti idoli,

ma per loro rovina.

5Ripudio il tuo vitello, o Samaria!

La mia ira divampa contro di loro;

fino a quando non si potranno purificare?

6Viene da Israele il vitello di Samaria,

è opera di artigiano, non è un dio:

sarà ridotto in frantumi.

7E poiché hanno seminato vento,

raccoglieranno tempesta.

Il loro grano sarà senza spiga,

se germoglia non darà farina

e, se ne produce, la divoreranno gli stranieri.

8Israele è stato inghiottito:

si trova ora in mezzo alle nazioni

come un oggetto senza valore.

9Essi sono saliti fino ad Assur,

sono come un asino selvatico, che si aggira solitario;

Èfraim si è acquistato degli amanti.

10Se ne acquistino pure fra le nazioni,

io li metterò insieme

e cominceranno a diminuire

sotto il peso del re e dei prìncipi.

11Èfraim ha moltiplicato gli altari,

ma gli altari sono diventati per lui

un’occasione di peccato.

12Ho scritto numerose leggi per lui,

ma esse sono considerate come qualcosa di estraneo.

13Offrono sacrifici

e ne mangiano le carni,

ma il Signore non li gradisce;

ora ricorda la loro iniquità,

chiede conto dei loro peccati:

dovranno tornare in Egitto.

14Israele ha dimenticato il suo creatore,

si è costruito palazzi;

Giuda ha moltiplicato le sue città fortificate.

Ma io appiccherò il fuoco alle loro città

e divorerà i loro palazzi.

 

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02/09/2009 07:06

 

9                                   1Israele, non rallegrarti fino all’esultanza

come gli altri popoli,

perché hai praticato la prostituzione,

abbandonando il tuo Dio,

hai amato il compenso della tua prostituzione

su tutte le aie per il grano.

2L’aia e il tino non li nutriranno

e il vino nuovo verrà loro a mancare.

3Non potranno restare nella terra del Signore,

ma Èfraim ritornerà in Egitto

e in Assiria mangeranno cibi impuri.

4Non faranno più libagioni di vino al Signore,

non gli saranno graditi i loro sacrifici,

saranno per loro come pane di lutto:

quanti ne mangiano diventano impuri.

Il loro pane sarà tutto per loro,

ma non entrerà nella casa del Signore.

5Che cosa farete nei giorni delle solennità,

nei giorni della festa del Signore?

6Ecco, sono sfuggiti alla rovina,

l’Egitto li accoglierà,

Menfi sarà la loro tomba.

I loro tesori d’argento passeranno alle ortiche

e nelle loro tende cresceranno i cardi.

7Sono venuti i giorni del castigo,

sono giunti i giorni del rendiconto,

Israele lo sappia!

Il profeta diventa pazzo,

l’uomo ispirato vaneggia

a causa delle tue molte iniquità,

per la gravità del tuo affronto.

8Sentinella di Èfraim è il profeta con il suo Dio;

ma un laccio gli è teso su tutti i sentieri,

ostilità fin nella casa del suo Dio.

9Sono corrotti fino in fondo,

come ai giorni di Gàbaa;

ma egli si ricorderà della loro iniquità,

chiederà conto dei loro peccati.

10Trovai Israele come uva nel deserto,

ebbi riguardo per i vostri padri,

come per i primi fichi quando iniziano a maturare;

ma essi, appena arrivati a Baal-Peor,

si consacrarono a quell’infamia

e divennero una cosa abominevole,

come ciò che essi amavano.

11La gloria di Èfraim volerà via come un uccello,

non più nascite né gravidanze né concepimenti.

12Anche se allevano figli,

io li eliminerò dagli uomini;

guai a loro, se io li abbandono.

13Èfraim, lo vedo come un palma piantata

in luoghi verdeggianti.

Èfraim tuttavia condurrà i figli al macello.

14“Signore, da’ loro. Che cosa darai?”.

Un grembo infecondo e un seno arido!

15Tutta la loro perversità si è manifestata a Gàlgala,

è là che ho preso a odiarli.

Per la malvagità delle loro azioni

li scaccerò dalla mia casa,

non avrò più amore per loro;

tutti i loro capi sono ribelli.

16Èfraim è stato percosso,

la loro radice è inaridita,

non daranno più frutto.

Anche se generano,

farò perire i cari frutti del loro grembo».

17Il mio Dio li respingerà,

perché non gli hanno obbedito;

andranno raminghi fra le nazioni.

 

 

10                                1Vite rigogliosa era Israele,

che dava sempre il suo frutto;

ma più abbondante era il suo frutto,

più moltiplicava gli altari;

più ricca era la terra,

più belle faceva le sue stele.

2Il loro cuore è falso;

orbene, sconteranno la pena!

Egli stesso demolirà i loro altari,

distruggerà le loro stele.

3Allora diranno: «Non abbiamo più re,

perché non rispettiamo il Signore.

Ma anche il re, che cosa potrebbe fare per noi?».

4Dicono parole vane, giurano il falso,

concludono alleanze:

il diritto fiorisce come pianta velenosa

nei solchi dei campi.

5Gli abitanti di Samaria trepidano

per il vitello di Bet-Aven;

è in lutto il suo popolo

e i suoi sacerdoti ne fanno lamento,

perché la sua gloria sta per andarsene.

6Sarà portato anch’esso in Assiria

come offerta al gran re.

Èfraim ne avrà vergogna,

Israele arrossirà per i suoi intrighi.

7Perirà Samaria con il suo re,

come un fuscello sull’acqua.

8Le alture dell’iniquità, peccato d’Israele,

saranno distrutte,

spine e cardi cresceranno sui loro altari;

diranno ai monti: «Copriteci»

e ai colli: «Cadete su di noi».

9Fin dai giorni di Gàbaa

tu hai peccato, Israele.

Là si fermarono,

e la battaglia non li raggiungerà forse a Gàbaa

contro i figli dell’iniquità?

10«Io voglio colpirli:

si raduneranno i popoli contro di loro,

perché sono attaccati alla loro duplice colpa.

11Èfraim è una giovenca addestrata,

cui piace trebbiare il grano.

Ma io farò pesare il giogo

sul suo bel collo;

attaccherò Èfraim all’aratro

e Giacobbe all’erpice.

12Seminate per voi secondo giustizia

e mieterete secondo bontà;

dissodatevi un campo nuovo,

perché è tempo di cercare il Signore,

finché egli venga

e diffonda su di voi la giustizia.

13Avete arato empietà e mietuto ingiustizia,

avete mangiato il frutto della menzogna.

Poiché hai riposto fiducia nella tua forza

e nella moltitudine dei tuoi guerrieri,

14un rumore di guerra si alzerà contro il tuo popolo

e tutte le tue fortezze saranno distrutte.

Come Salmàn devastò Bet-Arbèl

nel giorno della battaglia

in cui la madre fu sfracellata sui figli,

15così sarà fatto a te, casa d’Israele,

per la tua enorme malvagità.

All’alba sarà la fine del re d’Israele.

 

 

11                                1Quando Israele era fanciullo,

io l’ho amato

e dall’Egitto ho chiamato mio figlio.

2Ma più li chiamavo,

più si allontanavano da me;

immolavano vittime ai Baal,

agli idoli bruciavano incensi.

3A Èfraim io insegnavo a camminare

tenendolo per mano,

ma essi non compresero

che avevo cura di loro.

4Io li traevo con legami di bontà,

con vincoli d’amore,

ero per loro

come chi solleva un bimbo alla sua guancia,

mi chinavo su di lui

per dargli da mangiare.

5Non ritornerà al paese d’Egitto,

ma Assur sarà il suo re,

perché non hanno voluto convertirsi.

6La spada farà strage nelle loro città,

spaccherà la spranga di difesa,

l’annienterà al di là dei loro progetti.

7Il mio popolo è duro a convertirsi:

chiamato a guardare in alto,

nessuno sa sollevare lo sguardo.

8Come potrei abbandonarti, Èfraim,

come consegnarti ad altri, Israele?

Come potrei trattarti al pari di Adma,

ridurti allo stato di Seboìm?

Il mio cuore si commuove dentro di me,

il mio intimo freme di compassione.

9Non darò sfogo all’ardore della mia ira,

non tornerò a distruggere Èfraim,

perché sono Dio e non uomo;

sono il Santo in mezzo a te

e non verrò da te nella mia ira.

10Seguiranno il Signore

ed egli ruggirà come un leone:

quando ruggirà,

accorreranno i suoi figli dall’occidente,

11accorreranno come uccelli dall’Egitto,

come colombe dall’Assiria

e li farò abitare nelle loro case.

Oracolo del Signore.

 

 

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02/09/2009 07:07

12                                1Èfraim mi raggira con menzogne

e la casa d’Israele con frode.

Ma Giuda è ancora con Dio

e resta fedele al Santo».

2Èfraim si pasce di vento

e insegue il vento d’oriente,

ogni giorno moltiplica menzogne e violenze;

fanno alleanze con l’Assiria

e portano olio in Egitto.

3Il Signore è in causa con Giuda

e punirà Giacobbe per la sua condotta,

lo ripagherà secondo le sue azioni.

4Egli nel grembo materno soppiantò il fratello

e da adulto lottò con Dio,

5lottò con l’angelo e vinse,

pianse e domandò grazia.

Lo ritrovò a Betel

e là gli parlò.

6Signore, Dio degli eserciti,

Signore è il nome con cui celebrarlo.

7Tu ritorna al tuo Dio,

osserva la bontà e la giustizia

e poni sempre nel tuo Dio la tua speranza.

8Canaan tiene in mano bilance false,

ama frodare.

9Èfraim ha detto: «Sono ricco,

mi sono fatto una fortuna;

malgrado tutti i miei guadagni,

non troveranno in me una colpa che sia peccato».

10«Eppure io sono il Signore, tuo Dio,

fin dal paese d’Egitto.

Ti farò ancora abitare sotto le tende,

come ai giorni dell’incontro nel deserto.

11Io parlerò ai profeti,

moltiplicherò le visioni

e per mezzo dei profeti parlerò con parabole».

12Se Gàlaad è una iniquità,

i suoi abitanti non sono che menzogna;

in Gàlgala si sacrifica ai tori,

perciò i loro altari

saranno come mucchi di pietre

nei solchi dei campi.

13Giacobbe fuggì nella regione di Aram,

Israele prestò servizio per una donna

e per una donna fece il guardiano di bestiame.

14Per mezzo di un profeta

il Signore fece uscire Israele dall’Egitto,

e per mezzo di un profeta lo custodì.

15Èfraim provocò Dio amaramente,

il Signore gli farà ricadere addosso

il sangue versato

e lo ripagherà della sua offesa.

 

 

13                                1Quando Èfraim parlava, incuteva terrore,

era un principe in Israele.

Ma si è reso colpevole con Baal

ed è decaduto.

2Tuttavia continuano a peccare

e con il loro argento si sono fatti statue fuse,

idoli di loro invenzione,

tutti lavori di artigiani.

Dicono: «Offrite loro sacrifici»

e mandano baci ai vitelli.

3Perciò saranno come nube del mattino,

come rugiada che all’alba svanisce,

come pula lanciata lontano dall’aia,

come fumo che esce dalla finestra.

4«Eppure io sono il Signore, tuo Dio,

fin dal paese d’Egitto,

non devi conoscere altro Dio fuori di me,

non c’è salvatore fuori di me.

5Io ti ho protetto nel deserto,

in quella terra ardente.

6Io li ho fatti pascolare,

si sono saziati e il loro cuore si è inorgoglito,

per questo mi hanno dimenticato.

7Perciò io sarò per loro come un leone,

come un leopardo li spierò per la via,

8li assalirò come un’orsa privata dei figli,

spezzerò la corazza del loro cuore,

li divorerò come una leonessa;

li sbraneranno le bestie selvatiche.

9Israele, tu sei rovinata

e solo io ti posso aiutare!

10Dov’è ora il tuo re, che ti possa salvare?

Dove sono i capi in tutte le tue città

e i governanti di cui dicevi:

“Dammi un re e dei capi”?

11Ti ho dato un re nella mia ira

e con sdegno te lo riprendo.

12L’iniquità di Èfraim è chiusa in luogo sicuro,

il suo peccato è ben custodito.

13I dolori di partoriente lo sorprenderanno,

ma egli è figlio privo di senno,

non si presenterà a suo tempo

pronto a uscire dal seno materno.

14Li strapperò di mano agli inferi,

li riscatterò dalla morte?

Dov’è, o morte, la tua peste?

Dov’è, o inferi, il vostro sterminio?

La compassione è nascosta ai miei occhi».

15Èfraim prosperi pure in mezzo ai fratelli:

verrà il vento d’oriente,

si alzerà dal deserto il vento del Signore

e farà inaridire le sue sorgenti,

farà prosciugare le sue fonti,

distruggerà il tesoro e ogni oggetto prezioso.

 

 

14                                1Samaria sconterà la sua pena,

perché si è ribellata al suo Dio.

Periranno di spada,

saranno sfracellati i bambini;

le donne incinte sventrate.

2Torna dunque, Israele, al Signore, tuo Dio,

poiché hai inciampato nella tua iniquità.

3Preparate le parole da dire

e tornate al Signore;

ditegli: «Togli ogni iniquità,

accetta ciò che è bene:

non offerta di tori immolati,

ma la lode delle nostre labbra.

4Assur non ci salverà,

non cavalcheremo più su cavalli,

né chiameremo più “dio nostro”

l’opera delle nostre mani,

perché presso di te l’orfano trova misericordia».

5«Io li guarirò dalla loro infedeltà,

li amerò profondamente,

poiché la mia ira si è allontanata da loro.

6Sarò come rugiada per Israele;

fiorirà come un giglio

e metterà radici come un albero del Libano,

7si spanderanno i suoi germogli

e avrà la bellezza dell’olivo

e la fragranza del Libano.

8Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,

faranno rivivere il grano,

fioriranno come le vigne,

saranno famosi come il vino del Libano.

9Che ho ancora in comune con gli idoli, o Èfraim?

Io l’esaudisco e veglio su di lui;

io sono come un cipresso sempre verde,

il tuo frutto è opera mia».

10Chi è saggio comprenda queste cose,

chi ha intelligenza le comprenda;

poiché rette sono le vie del Signore,

i giusti camminano in esse,

mentre i malvagi v’inciampano.

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02/09/2009 07:14

GIOELE

LIBRO DEL PROFETA GIOELE

 

1                     1Parola del Signore, rivolta a Gioele, figlio di Petuèl.

 

2Udite questo, anziani,

porgete l’orecchio, voi tutti abitanti della regione.

Accadde mai cosa simile ai giorni vostri

o ai giorni dei vostri padri?

3Raccontatelo ai vostri figli,

e i vostri figli ai loro figli,

e i loro figli alla generazione seguente.

4Quello che ha lasciato la cavalletta l’ha divorato la locusta;

quello che ha lasciato la locusta l’ha divorato il bruco;

quello che ha lasciato il bruco l’ha divorato il grillo.

5Svegliatevi, ubriachi, e piangete,

voi tutti che bevete vino, urlate

per il vino nuovo che vi è tolto di bocca.

6Poiché è venuta contro il mio paese

una nazione potente e innumerevole,

che ha denti di leone, mascelle di leonessa.

7Ha fatto delle mie viti una desolazione

e tronconi delle piante di fico;

ha tutto scortecciato e abbandonato,

i loro rami appaiono bianchi.

8Laméntati come una vergine

che si è cinta di sacco per il lutto

e piange per lo sposo della sua giovinezza.

9Sono scomparse offerta e libagione

dalla casa del Signore;

fanno lutto i sacerdoti, ministri del Signore.

10Devastata è la campagna,

è in lutto la terra,

perché il grano è devastato,

è venuto a mancare il vino nuovo,

è esaurito l’olio.

11Restate confusi, contadini,

alzate lamenti, vignaioli,

per il grano e per l’orzo,

perché il raccolto dei campi è perduto.

12La vite è diventata secca,

il fico inaridito,

il melograno, la palma, il melo,

tutti gli alberi dei campi sono secchi,

è venuta a mancare la gioia tra i figli dell’uomo.

13Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti,

urlate, ministri dell’altare,

venite, vegliate vestiti di sacco,

ministri del mio Dio,

perché priva d’offerta e libagione

è la casa del vostro Dio.

14Proclamate un solenne digiuno,

convocate una riunione sacra,

radunate gli anziani

e tutti gli abitanti della regione

nella casa del Signore, vostro Dio,

e gridate al Signore:

15«Ahimè, quel giorno!

È infatti vicino il giorno del Signore

e viene come una devastazione dall’Onnipotente.

16Non è forse scomparso il cibo

davanti ai nostri occhi

e la letizia e la gioia

dalla casa del nostro Dio?».

17Sono marciti i semi

sotto le loro zolle,

i granai sono vuoti,

distrutti i magazzini,

perché è venuto a mancare il grano.

18Come geme il bestiame!

Vanno errando le mandrie dei buoi,

perché non hanno più pascoli;

anche le greggi di pecore vanno in rovina.

19A te, Signore, io grido,

perché il fuoco ha divorato

i pascoli della steppa

e la fiamma ha bruciato

tutti gli alberi della campagna.

20Anche gli animali selvatici

sospirano a te,

perché sono secchi i corsi d’acqua

e il fuoco ha divorato i pascoli della steppa.

 

 

2                                   1Suonate il corno in Sion

e date l’allarme sul mio santo monte!

Tremino tutti gli abitanti della regione

perché viene il giorno del Signore,

perché è vicino,

2giorno di tenebra e di oscurità,

giorno di nube e di caligine.

Come l’aurora,

un popolo grande e forte

si spande sui monti:

come questo non ce n’è stato mai

e non ce ne sarà dopo,

per gli anni futuri, di età in età.

3Davanti a lui un fuoco divora

e dietro a lui brucia una fiamma.

Come il giardino dell’Eden

è la terra davanti a lui

e dietro a lui è un deserto desolato,

niente si salva davanti a lui.

4Il suo aspetto è quello di cavalli,

anzi come destrieri che corrono;

5come fragore di carri

che balzano sulla cima dei monti,

come crepitìo di fiamma avvampante

che brucia la stoppia,

come un popolo forte

schierato a battaglia.

6Davanti a lui tremano i popoli,

tutti i volti impallidiscono.

7Corrono come prodi,

come guerrieri che scalano le mura;

ognuno procede per la propria strada,

e non perde la sua direzione.

8Nessuno intralcia l’altro,

ognuno va per la propria via.

Si gettano fra i dardi,

ma non rompono le file.

9Piombano sulla città,

si precipitano sulle mura,

salgono sulle case,

entrano dalle finestre come ladri.

10Davanti a lui la terra trema,

il cielo si scuote,

il sole, la luna si oscurano

e le stelle cessano di brillare.

11Il Signore fa udire la sua voce

dinanzi alla sua schiera:

molto grande è il suo esercito,

potente nell’eseguire i suoi ordini!

Grande è il giorno del Signore,

davvero terribile: chi potrà sostenerlo?

12«Or dunque – oracolo del Signore –,

ritornate a me con tutto il cuore,

con digiuni, con pianti e lamenti.

13Laceratevi il cuore e non le vesti,

ritornate al Signore, vostro Dio,

perché egli è misericordioso e pietoso,

lento all’ira, di grande amore,

pronto a ravvedersi riguardo al male».

14Chi sa che non cambi e si ravveda

e lasci dietro a sé una benedizione?

Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio.

15Suonate il corno in Sion,

proclamate un solenne digiuno,

convocate una riunione sacra.

16Radunate il popolo,

indite un’assemblea solenne,

chiamate i vecchi,

riunite i fanciulli, i bambini lattanti;

esca lo sposo dalla sua camera

e la sposa dal suo talamo.

17Tra il vestibolo e l’altare piangano

i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:

«Perdona, Signore, al tuo popolo

e non esporre la tua eredità al ludibrio

e alla derisione delle genti».

Perché si dovrebbe dire fra i popoli:

«Dov’è il loro Dio?».

18Il Signore si mostra geloso per la sua terra

e si muove a compassione del suo popolo.

19Il Signore ha risposto al suo popolo:

«Ecco, io vi mando il grano, il vino nuovo e l’olio

e ne avrete a sazietà;

non farò più di voi il ludibrio delle genti.

20Allontanerò da voi quello che viene dal settentrione

e lo spingerò verso una terra arida e desolata:

spingerò la sua avanguardia verso il mare orientale

e la sua retroguardia verso il mare occidentale.

Esalerà il suo lezzo, salirà il suo fetore,

perché ha fatto cose grandi.

21Non temere, terra,

ma rallégrati e gioisci,

poiché cose grandi ha fatto il Signore.

22Non temete, animali selvatici,

perché i pascoli della steppa hanno germogliato,

perché gli alberi producono i frutti,

la vite e il fico danno le loro ricchezze.

23Voi, figli di Sion, rallegratevi,

gioite nel Signore, vostro Dio,

perché vi dà la pioggia in giusta misura,

per voi fa scendere l’acqua,

la pioggia d’autunno e di primavera,

come in passato.

24Le aie si riempiranno di grano

e i tini traboccheranno di vino nuovo e di olio.

25Vi compenserò delle annate

divorate dalla locusta e dal bruco,

dal grillo e dalla cavalletta,

da quel grande esercito

che ho mandato contro di voi.

26Mangerete in abbondanza, a sazietà,

e loderete il nome del Signore, vostro Dio,

che in mezzo a voi ha fatto meraviglie:

mai più vergogna per il mio popolo.

27Allora voi riconoscerete che io sono in mezzo a Israele,

e che io sono il Signore, vostro Dio,

e non ce ne sono altri:

mai più vergogna per il mio popolo».

 

 

3                                   1Dopo questo,

io effonderò il mio spirito

sopra ogni uomo

e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie;

i vostri anziani faranno sogni,

i vostri giovani avranno visioni.

2Anche sopra gli schiavi e sulle schiave

in quei giorni effonderò il mio spirito.

3Farò prodigi nel cielo e sulla terra,

sangue e fuoco e colonne di fumo.

4Il sole si cambierà in tenebre

e la luna in sangue,

prima che venga il giorno del Signore,

grande e terribile.

5Chiunque invocherà il nome del Signore,

sarà salvato,

poiché sul monte Sion e in Gerusalemme

vi sarà la salvezza,

come ha detto il Signore,

anche per i superstiti

che il Signore avrà chiamato.

 

 

4                                   1Poiché, ecco, in quei giorni e in quel tempo,

quando ristabilirò le sorti di Giuda e Gerusalemme,

2riunirò tutte le genti

e le farò scendere nella valle di Giòsafat,

e là verrò a giudizio con loro

per il mio popolo Israele, mia eredità,

che essi hanno disperso fra le nazioni

dividendosi poi la mia terra.

3Hanno tirato a sorte il mio popolo

e hanno dato un fanciullo in cambio di una prostituta,

hanno venduto una fanciulla in cambio di vino e hanno bevuto.

             

4Anche voi, Tiro e Sidone, e voi tutte contrade della Filistea, che cosa siete per me? Vorreste prendervi la rivincita e vendicarvi di me? Io ben presto farò ricadere sul vostro capo il male che avete fatto. 5Voi infatti avete rubato il mio oro e il mio argento, avete portato nei vostri templi i miei tesori preziosi; 6avete venduto ai figli di Iavan i figli di Giuda e i figli di Gerusalemme per mandarli lontano dalla loro patria. 7Ecco, io li richiamo dalle città, dal luogo dove voi li avete venduti e farò ricadere sulle vostre teste il male che avete fatto. 8Venderò i vostri figli e le vostre figlie per mezzo dei figli di Giuda, i quali li venderanno ai Sabei, un popolo lontano. Il Signore ha parlato.

 

9Proclamate questo fra le genti:

preparatevi per la guerra,

incitate i prodi,

vengano, salgano tutti i guerrieri.

10Con i vostri vomeri fatevi spade

e lance con le vostre falci;

anche il più debole dica: «Io sono un guerriero!».

11Svelte, venite, o nazioni tutte dei dintorni,

e radunatevi là!

Signore, fa’ scendere i tuoi prodi!

12Si affrettino e salgano le nazioni

alla valle di Giòsafat,

poiché lì sederò per giudicare

tutte le nazioni dei dintorni.

13Date mano alla falce,

perché la messe è matura;

venite, pigiate,

perché il torchio è pieno

e i tini traboccano,

poiché grande è la loro malvagità!

14Folle immense

nella valle della Decisione,

poiché il giorno del Signore è vicino

nella valle della Decisione.

15Il sole e la luna si oscurano

e le stelle cessano di brillare.

16Il Signore ruggirà da Sion,

e da Gerusalemme farà udire la sua voce;

tremeranno i cieli e la terra.

Ma il Signore è un rifugio per il suo popolo,

una fortezza per gli Israeliti.

17Allora voi saprete che io sono il Signore, vostro Dio,

che abito in Sion, mio monte santo,

e luogo santo sarà Gerusalemme;

per essa non passeranno più gli stranieri.

18In quel giorno

le montagne stilleranno vino nuovo

e latte scorrerà per le colline;

in tutti i ruscelli di Giuda

scorreranno le acque.

Una fonte zampillerà dalla casa del Signore

e irrigherà la valle di Sittìm.

19L’Egitto diventerà una desolazione

ed Edom un arido deserto,

per la violenza contro i figli di Giuda,

per il sangue innocente sparso nel loro paese,

20mentre Giuda sarà sempre abitata

e Gerusalemme di generazione in generazione.

21Non lascerò impunito il loro sangue,

e il Signore dimorerà in Sion.

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02/09/2009 07:16

AMOS

LIBRO DEL PROFETA AMOS

 

1                     1Parole di Amos, che era allevatore di pecore, di Tekòa, il quale ebbe visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia, re di Giuda, e al tempo di Geroboamo, figlio di Ioas, re d’Israele, due anni prima del terremoto.

 

2Egli disse:

«Il Signore ruggirà da Sion

e da Gerusalemme farà udire la sua voce;

saranno avvizziti i pascoli dei pastori,

sarà inaridita la cima del Carmelo».

 

3Così dice il Signore:

«Per tre misfatti di Damasco

e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,

perché hanno trebbiato Gàlaad

con trebbie ferrate.

4Alla casa di Cazaèl manderò il fuoco

e divorerà i palazzi di Ben-Adàd;

5spezzerò il catenaccio di Damasco,

sterminerò chi siede sul trono di Bikat-Aven

e chi detiene lo scettro di Bet-Eden,

e il popolo di Aram sarà deportato in esilio a Kir»,

dice il Signore.

 

6Così dice il Signore:

«Per tre misfatti di Gaza

e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,

perché hanno deportato popolazioni intere

per consegnarle a Edom.

7Manderò il fuoco alle mura di Gaza

e divorerà i suoi palazzi,

8sterminerò chi siede sul trono di Asdod

e chi detiene lo scettro di Àscalon;

rivolgerò la mia mano contro Ekron

e così perirà il resto dei Filistei»,

dice il Signore.

        

9Così dice il Signore:

«Per tre misfatti di Tiro

e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,

perché hanno deportato popolazioni intere a Edom,

senza ricordare l’alleanza fraterna.

10Manderò il fuoco alle mura di Tiro

e divorerà i suoi palazzi».

11Così dice il Signore:

«Per tre misfatti di Edom

e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,

perché ha inseguito con la spada suo fratello

e ha soffocato la pietà verso di lui,

perché la sua ira ha sbranato senza fine

e ha conservato lo sdegno per sempre.

12Manderò il fuoco a Teman

e divorerà i palazzi di Bosra».

        

13Così dice il Signore:

«Per tre misfatti degli Ammoniti

e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,

perché hanno sventrato le donne incinte di Gàlaad

per allargare il loro confine.

14Darò fuoco alle mura di Rabbà

e divorerà i suoi palazzi,

tra il fragore di un giorno di battaglia,

fra il turbine di un giorno di tempesta.

15Il loro re andrà in esilio,

egli insieme ai suoi comandanti»,

dice il Signore.

 

 

2                                   1Così dice il Signore:

«Per tre misfatti di Moab

e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,

perché ha bruciato le ossa del re di Edom

per ridurle in calce.

2Manderò il fuoco a Moab

e divorerà i palazzi di Keriòt

e Moab morirà nel tumulto,

al grido di guerra, al suono del corno.

3Eliminerò dal suo seno chi governa,

ucciderò, insieme con lui, tutti i suoi prìncipi»,

dice il Signore.

        

4Così dice il Signore:

«Per tre misfatti di Giuda

e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,

perché hanno rifiutato la legge del Signore

e non ne hanno osservato i precetti,

si sono lasciati traviare dagli idoli

che i loro padri avevano seguito.

5Manderò il fuoco a Giuda

e divorerà i palazzi di Gerusalemme».

        

6Così dice il Signore:

«Per tre misfatti d’Israele

e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,

perché hanno venduto il giusto per denaro

e il povero per un paio di sandali,

7essi che calpestano come la polvere della terra

la testa dei poveri

e fanno deviare il cammino dei miseri,

e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza,

profanando così il mio santo nome.

8Su vesti prese come pegno si stendono

presso ogni altare

e bevono il vino confiscato come ammenda

nella casa del loro Dio.

9Eppure io ho sterminato davanti a loro l’Amorreo,

la cui statura era come quella dei cedri

e la forza come quella della quercia;

ho strappato i suoi frutti in alto

e le sue radici di sotto.

10Io vi ho fatto salire dalla terra d’Egitto

e vi ho condotto per quarant’anni nel deserto,

per darvi in possesso la terra dell’Amorreo.

11Ho fatto sorgere profeti fra i vostri figli

e nazirei fra i vostri giovani.

Non è forse così, o figli d’Israele?

Oracolo del Signore.

12Ma voi avete fatto bere vino ai nazirei

e ai profeti avete ordinato: “Non profetate!”.

13Ecco, vi farò affondare nella terra,

come affonda un carro

quando è tutto carico di covoni.

14Allora nemmeno l’uomo agile potrà più fuggire

né l’uomo forte usare la sua forza,

il prode non salverà la sua vita

15né l’arciere resisterà,

non si salverà il corridore

né il cavaliere salverà la sua vita.

16Il più coraggioso fra i prodi

fuggirà nudo in quel giorno!».

Oracolo del Signore.

 

 

3                                   1Ascoltate questa parola,

che il Signore ha detto riguardo a voi,

figli d’Israele,

e riguardo a tutta la stirpe

che ho fatto salire dall’Egitto:

2«Soltanto voi ho conosciuto

tra tutte le stirpi della terra;

perciò io vi farò scontare

tutte le vostre colpe.

3Camminano forse due uomini insieme,

senza essersi messi d’accordo?

4Ruggisce forse il leone nella foresta,

se non ha qualche preda?

Il leoncello manda un grido dalla sua tana,

se non ha preso nulla?

5Si precipita forse un uccello a terra in una trappola,

senza che vi sia un’esca?

Scatta forse la trappola dal suolo,

se non ha preso qualche cosa?

6Risuona forse il corno nella città,

senza che il popolo si metta in allarme?

Avviene forse nella città una sventura,

che non sia causata dal Signore?

7In verità, il Signore non fa cosa alcuna

senza aver rivelato il suo piano

ai suoi servitori, i profeti.

8Ruggisce il leone:

chi non tremerà?

Il Signore Dio ha parlato:

chi non profeterà?

9Fatelo udire nei palazzi di Asdod

e nei palazzi della terra d’Egitto e dite:

“Adunatevi sui monti di Samaria

e osservate quanti disordini sono in essa

e quali violenze sono nel suo seno”.

10Non sanno agire con rettitudine

– oracolo del Signore –;

violenza e rapina accumulano nei loro palazzi».

11Perciò così dice il Signore Dio:

«Il nemico circonderà il paese,

sarà abbattuta la tua potenza

e i tuoi palazzi saranno saccheggiati».

12Così dice il Signore:

«Come il pastore strappa dalla bocca del leone

due zampe o il lobo d’un orecchio,

così scamperanno i figli d’Israele

che siedono a Samaria

nell’angolo di un letto,

sulla sponda di un divano.

13Ascoltate e attestatelo nella casa di Giacobbe,

oracolo del Signore Dio, Dio degli eserciti:

14Quando colpirò Israele

per i suoi misfatti,

colpirò gli altari di Betel;

saranno spezzati i corni dell’altare

e cadranno a terra.

15Demolirò la casa d’inverno

insieme con la casa d’estate,

e andranno in rovina le case d’avorio

e scompariranno i grandi palazzi».

Oracolo del Signore.


4                                   1Ascoltate questa parola,

o vacche di Basan,

che siete sul monte di Samaria,

che opprimete i deboli, schiacciate i poveri

e dite ai vostri mariti: «Porta qua, beviamo!».

2Il Signore Dio ha giurato per la sua santità:

«Ecco, verranno per voi giorni

in cui sarete portate via con uncini

e le rimanenti di voi con arpioni da pesca.

3Uscirete per le brecce, una dopo l’altra,

e sarete cacciate oltre l’Ermon».

Oracolo del Signore.

4«Andate pure a Betel e peccate,

a Gàlgala e peccate ancora di più!

Offrite ogni mattina i vostri sacrifici

e ogni tre giorni le vostre decime.

5Offrite anche sacrifici di lode con pane lievitato

e proclamate ad alta voce le offerte spontanee,

perché così vi piace fare, o figli d’Israele».

Oracolo del Signore Dio.

6«Eppure, vi ho lasciato a denti asciutti

in tutte le vostre città,

e con mancanza di pane

in tutti i vostri villaggi;

ma non siete ritornati a me».

Oracolo del Signore.

7«Vi ho pure rifiutato la pioggia

tre mesi prima della mietitura,

facevo piovere sopra una città

e non sopra l’altra;

un campo era bagnato di pioggia,

mentre l’altro, su cui non pioveva, seccava.

8Due, tre città andavano barcollanti

verso un’altra città per bervi acqua,

senza potersi dissetare;

ma non siete ritornati a me».

Oracolo del Signore.

9«Vi ho colpiti con ruggine e carbonchio,

vi ho inaridito i giardini e le vigne;

i fichi e gli olivi li ha divorati la cavalletta;

ma non siete ritornati a me».

Oracolo del Signore.

10«Ho mandato contro di voi la peste,

come un tempo contro l’Egitto,

ho ucciso di spada i vostri giovani,

mentre i vostri cavalli diventavano preda;

ho fatto salire il fetore dai vostri campi

fino alle vostre narici;

ma non siete ritornati a me».

Oracolo del Signore.

11«Vi ho travolti

come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra,

eravate come un tizzone

strappato da un incendio;

ma non siete ritornati a me».

Oracolo del Signore.

12Perciò ti tratterò così, Israele!

Poiché questo devo fare di te:

prepàrati all’incontro con il tuo Dio, o Israele!

13Ecco colui che forma i monti e crea i venti,

che manifesta all’uomo qual è il suo pensiero,

che muta l’aurora in tenebre

e cammina sulle alture della terra,

Signore, Dio degli eserciti è il suo nome.

 

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02/09/2009 07:17

5                                   1Ascoltate questa parola,

questo lamento che io elevo su di voi,

o casa d’Israele!

2È caduta, non si alzerà più,

la vergine d’Israele;

è stesa al suolo,

nessuno la fa rialzare.

3Poiché così dice il Signore Dio:

«La città che mandava in guerra mille uomini

resterà con cento,

e la città che ne mandava cento

per la casa d’Israele, resterà con dieci».

4Poiché così dice il Signore alla casa d’Israele:

«Cercate me e vivrete!

5Non cercate Betel,

non andate a Gàlgala,

non passate a Bersabea,

perché Gàlgala andrà certo in esilio

e Betel sarà ridotta al nulla».

6Cercate il Signore e vivrete,

altrimenti egli, come un fuoco,

brucerà la casa di Giuseppe,

la divorerà e nessuno spegnerà Betel!

7Essi trasformano il diritto in assenzio

e gettano a terra la giustizia.

8Colui che ha fatto le Pleiadi e Orione,

cambia il buio in chiarore del mattino

e il giorno nell’oscurità della notte,

colui che chiama a raccolta le acque del mare

e le riversa sulla terra,

Signore è il suo nome.

9Egli fa cadere la rovina sull’uomo potente

e fa giungere la devastazione sulle fortezze.

10Essi odiano chi fa giuste accuse in tribunale

e detestano chi testimonia secondo verità.

11Poiché voi schiacciate l’indigente

e gli estorcete una parte del grano,

voi che avete costruito case in pietra squadrata,

non le abiterete;

voi che avete innalzato vigne deliziose,

non ne berrete il vino.

12So infatti quanto numerosi sono i vostri misfatti,

quanto enormi i vostri peccati.

Essi sono ostili verso il giusto,

prendono compensi illeciti

e respingono i poveri nel tribunale.

13Perciò il prudente in questo tempo tacerà,

perché sarà un tempo di calamità.

14Cercate il bene e non il male,

se volete vivere,

e solo così il Signore, Dio degli eserciti,

sarà con voi, come voi dite.

15Odiate il male e amate il bene

e ristabilite nei tribunali il diritto;

forse il Signore, Dio degli eserciti,

avrà pietà del resto di Giuseppe.

16Perciò così dice il Signore,

Dio degli eserciti, il Signore:

«In tutte le piazze vi sarà lamento,

in tutte le strade si dirà: “Ohimè! ohimè!”.

Si chiameranno i contadini a fare il lutto

e quelli che conoscono la nenia a fare il lamento.

17In tutte le vigne vi sarà lamento,

quando io passerò in mezzo a te»,

dice il Signore.

18Guai a coloro che attendono il giorno del Signore!

Che cosa sarà per voi il giorno del Signore?

Tenebre e non luce!

19Come quando uno fugge davanti al leone

e s’imbatte in un orso;

come quando entra in casa,

appoggia la mano sul muro

e un serpente lo morde.

20Non sarà forse tenebra, non luce,

il giorno del Signore?

Oscurità, senza splendore alcuno?

21«Io detesto, respingo le vostre feste solenni

e non gradisco le vostre riunioni sacre;

22anche se voi mi offrite olocausti,

io non gradisco le vostre offerte,

e le vittime grasse come pacificazione

io non le guardo.

23Lontano da me il frastuono dei vostri canti:

il suono delle vostre arpe non posso sentirlo!

24Piuttosto come le acque scorra il diritto

e la giustizia come un torrente perenne.

25Mi avete forse presentato sacrifici

e offerte nel deserto

per quarant’anni, o Israeliti?

26Voi avete innalzato Siccut come vostro re

e Chiion come vostro idolo,

e Stella come vostra divinità:

tutte cose fatte da voi.

27Ora, io vi manderò in esilio

al di là di Damasco»,

dice il Signore, il cui nome è Dio degli eserciti.

 

 

6                                   1Guai agli spensierati di Sion

e a quelli che si considerano sicuri

sulla montagna di Samaria!

Questi notabili della prima tra le nazioni,

ai quali si rivolge la casa d’Israele!

2Andate a vedere la città di Calne,

da lì andate a Camat, la grande,

e scendete a Gat dei Filistei:

siete voi forse migliori di quei regni

o il loro territorio è più grande del vostro?

3Voi credete di ritardare il giorno fatale

e invece affrettate il regno della violenza.

4Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani

mangiano gli agnelli del gregge

e i vitelli cresciuti nella stalla.

5Canterellano al suono dell’arpa,

come Davide improvvisano su strumenti musicali;

6bevono il vino in larghe coppe

e si ungono con gli unguenti più raffinati,

ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.

7Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati

e cesserà l’orgia dei dissoluti.

8Ha giurato il Signore Dio, per se stesso!

Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.

«Detesto l’orgoglio di Giacobbe,

odio i suoi palazzi,

consegnerò al nemico la città e quanto contiene».

9Se sopravvivranno in una sola casa dieci uomini,

anch’essi moriranno.

10Lo prenderà il suo parente e chi prepara il rogo,

per portare via le ossa dalla casa;

dirà a chi è in fondo alla casa:

«C’è ancora qualcuno con te?».

L’altro risponderà: «No».

Ed egli dirà: «Silenzio!»,

perché non si pronunci il nome del Signore.

11Poiché ecco: il Signore comanda

di fare a pezzi la casa grande,

e quella piccola di ridurla in frantumi.

12Corrono forse i cavalli sulla roccia

e si ara il mare con i buoi?

Poiché voi cambiate il diritto in veleno

e il frutto della giustizia in assenzio.

13Voi vi compiacete di Lodebàr dicendo:

«Non abbiamo forse conquistato Karnàim con la nostra forza?».

14«Ora, ecco, io susciterò contro di voi, casa d’Israele

– oracolo del Signore, Dio degli eserciti –,

un popolo che vi opprimerà dall’ingresso di Camat

fino al torrente dell’Araba».

 

 

7                     1Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: quando cominciava a germogliare la seconda erba, quella che spunta dopo la falciatura per il re, egli formava uno sciame di cavallette. 2Quando quelle stavano per finire di divorare l’erba della regione, io dissi: «Signore Dio, perdona! Come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo». 3Il Signore allora si ravvide: «Questo non avverrà», disse il Signore.

4Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore Dio chiamava a una lite per mezzo del fuoco che consumava il grande abisso e divorava la campagna. 5Io dissi: «Signore Dio, desisti! Come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo». 6Il Signore allora si ravvide: «Neanche questo avverrà», disse il Signore Dio.

7Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore stava sopra un muro tirato a piombo e con un filo a piombo in mano. 8Il Signore mi disse: «Che cosa vedi, Amos?». Io risposi: «Un filo a piombo». Il Signore mi disse: «Io pongo un filo a piombo in mezzo al mio popolo, Israele; non gli perdonerò più. 9Saranno demolite le alture d’Isacco e saranno ridotti in rovina i santuari d’Israele, quando io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboamo».

10Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d’Israele: «Amos congiura contro di te, in mezzo alla casa d’Israele; il paese non può sopportare le sue parole, 11poiché così dice Amos: “Di spada morirà Geroboamo, e Israele sarà condotto in esilio lontano dalla sua terra”». 12Amasia disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritirati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, 13ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno». 14Amos rispose ad Amasia e disse:

 

«Non ero profeta né figlio di profeta;

ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.

15Il Signore mi prese,

mi chiamò mentre seguivo il gregge.

Il Signore mi disse:

Va’, profetizza al mio popolo Israele.

 

16Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: “Non profetizzare contro Israele, non parlare contro la casa d’Isacco”. 17Ebbene, dice il Signore: “Tua moglie diventerà una prostituta nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra sarà divisa con la corda in più proprietà; tu morirai in terra impura e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra”».

 

 

8                                   1Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio:

era un canestro di frutta matura.

2Egli domandò: «Che cosa vedi, Amos?».

Io risposi: «Un canestro di frutta matura».

Il Signore mi disse:

«È maturata la fine per il mio popolo, Israele;

non gli perdonerò più.

3In quel giorno i canti del tempio diventeranno lamenti.

Oracolo del Signore Dio.

Numerosi i cadaveri,

gettati dovunque.

Silenzio!

4Ascoltate questo,

voi che calpestate il povero

e sterminate gli umili del paese,

5voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio

e si potrà vendere il grano?

E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,

diminuendo l’efa e aumentando il siclo

e usando bilance false,

6per comprare con denaro gli indigenti

e il povero per un paio di sandali?

Venderemo anche lo scarto del grano”».

7Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:

«Certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere.

8Non trema forse per questo la terra,

sono in lutto tutti i suoi abitanti,

si solleva tutta come il Nilo,

si agita e si abbassa come il Nilo d’Egitto?

9In quel giorno

– oracolo del Signore Dio –

farò tramontare il sole a mezzogiorno

e oscurerò la terra in pieno giorno!

10Cambierò le vostre feste in lutto

e tutti i vostri canti in lamento:

farò vestire ad ogni fianco il sacco,

farò radere tutte le teste:

ne farò come un lutto per un figlio unico

e la sua fine sarà come un giorno d’amarezza.

11Ecco, verranno giorni

– oracolo del Signore Dio –

in cui manderò la fame nel paese;

non fame di pane né sete di acqua,

ma di ascoltare le parole del Signore».

12Allora andranno errando da un mare all’altro

e vagheranno da settentrione a oriente,

per cercare la parola del Signore,

ma non la troveranno.

13In quel giorno verranno meno per la sete

le belle fanciulle e i giovani.

14Quelli che giurano per il peccato di Samaria

e dicono: «Viva il tuo Dio, Dan!»,

oppure: «Viva la via sacra per Bersabea!»,

cadranno senza più rialzarsi!

 

 

9                                   1Vidi il Signore che stava sopra l’altare e diceva:

«Colpisci con forza i capitelli

e siano scossi gli architravi,

falli cadere sulla testa di tutti

e io ucciderò il resto con la spada;

nessuno di loro riuscirà a fuggire,

nessuno di loro scamperà.

2Anche se si rifugiassero negli inferi,

di là li prenderà la mia mano;

se salissero al cielo,

di là li tirerò giù;

3se si nascondessero in cima al Carmelo,

là li scoverò e li prenderò;

se si occultassero al mio sguardo in fondo al mare,

là comanderò al serpente di morderli;

4se andassero in schiavitù davanti ai loro nemici,

là comanderò alla spada di ucciderli.

Io volgerò il mio sguardo su di loro

in male e non in bene».

5Il Signore, Dio degli eserciti,

colpisce la terra ed essa vacilla

e sono in lutto tutti i suoi abitanti;

essa si solleva tutta come il Nilo

e si abbassa come il Nilo d’Egitto.

6Egli costruisce nei cieli il suo palazzo

e fonda la sua volta sulla terra;

egli chiama a raccolta le acque del mare

e le riversa sulla terra.

Signore è il suo nome.

7«Non siete voi per me come gli Etiopi,

figli d’Israele?

Oracolo del Signore.

Non sono io che ho fatto uscire Israele dal paese d’Egitto,

i Filistei da Caftor e gli Aramei da Kir?

8Ecco, lo sguardo del Signore Dio

è rivolto contro il regno peccatore:

io lo sterminerò dalla terra,

ma non sterminerò del tutto la casa di Giacobbe.

Oracolo del Signore.

9Ecco, infatti, io darò ordini

e scuoterò, fra tutti i popoli, la casa d’Israele

come si scuote il setaccio

e non cade un sassolino per terra.

10Di spada periranno tutti i peccatori del mio popolo,

essi che dicevano: “Non si avvicinerà,

non giungerà fino a noi la sventura”.

11In quel giorno rialzerò la capanna di Davide,

che è cadente;

ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine,

la ricostruirò come ai tempi antichi,

12perché conquistino il resto di Edom

e tutte le nazioni

sulle quali è stato invocato il mio nome.

Oracolo del Signore, che farà tutto questo.

13Ecco, verranno giorni

– oracolo del Signore –

in cui chi ara s’incontrerà con chi miete

e chi pigia l’uva con chi getta il seme;

i monti stilleranno il vino nuovo

e le colline si scioglieranno.

14Muterò le sorti del mio popolo Israele,

ricostruiranno le città devastate

e vi abiteranno,

pianteranno vigne e ne berranno il vino,

coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto.

15Li pianterò nella loro terra

e non saranno mai divelti da quel suolo

che io ho dato loro»,

dice il Signore, tuo Dio.

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02/09/2009 07:18

ABDIA

LIBRO DEL PROFETA ABDIA

 

                        1Visione di Abdia.

Così dice il Signore Dio per Edom:

Udimmo un messaggio da parte del Signore,

un messaggero è stato inviato fra le nazioni:

«Alzatevi, marciamo contro Edom in battaglia!».

2«Ecco, ti faccio piccolo fra le nazioni,

tu sei molto spregevole.

3La superbia del tuo cuore ti ha ingannato,

tu che abiti nelle caverne delle rocce,

delle alture fai la tua dimora

e dici in cuor tuo:

“Chi potrà gettarmi a terra?”.

4Anche se, come l'aquila, ponessi in alto il tuo nido,

anche se lo collocassi fra le stelle,

di lassù ti farò precipitare».

Oracolo del Signore.

5Se entrassero da te ladri o predoni di notte,

come sarebbe finita per te!

Non ruberebbero quanto basta loro?

Se vendemmiatori venissero da te,

non ti lascerebbero forse appena qualche grappolo?

6Come è stato perquisito Esaù!

Come sono stati scovati i suoi tesori nascosti!

7Ti hanno cacciato fino alla frontiera,

tutti i tuoi alleati ti hanno ingannato,

i tuoi amici ti hanno vinto,

quelli che mangiavano il tuo pane

ti hanno teso tranelli:

in lui non c’è senno!

8«In quel giorno

– oracolo del Signore –

non disperderò forse i saggi da Edom

e l’intelligenza dal monte di Esaù?

9Saranno terrorizzati i tuoi prodi, o Teman,

e sarà sterminato ogni uomo dal monte di Esaù.

10A causa della violenza

contro Giacobbe, tuo fratello,

la vergogna ti coprirà

e sarai sterminato per sempre.

11Anche se tu stavi in disparte,

quando gli stranieri ne deportavano le ricchezze,

quando i forestieri entravano per le sue porte

e si spartivano a sorte Gerusalemme,

ti sei comportato proprio come uno di loro».

12Non guardare con gioia al giorno di tuo fratello,

al giorno della sua sventura.

Non gioire dei figli di Giuda

nel giorno della loro rovina.

Non spalancare la bocca

nel giorno della loro angoscia.

13Non varcare la porta del mio popolo

nel giorno della sua sventura,

non guardare con compiacenza la sua calamità;

non stendere la mano sui suoi beni

nel giorno della sua sventura.

14Non appostarti ai crocicchi delle strade

per massacrare i suoi fuggiaschi;

non fare mercato dei suoi superstiti

nel giorno dell’angoscia.

15Perché è vicino il giorno del Signore

contro tutte le nazioni.

Come hai fatto tu, così a te sarà fatto;

ciò che hai fatto agli altri, ricadrà sul tuo capo.

16Poiché come avete bevuto sul mio monte santo,

così berranno tutte le nazioni senza fine,

berranno e tracanneranno,

e saranno come se non fossero mai state.

17Ma sul monte Sion vi saranno superstiti

e sarà un luogo santo,

e la casa di Giacobbe possederà i suoi possessori.

18La casa di Giacobbe sarà un fuoco

e la casa di Giuseppe una fiamma,

la casa di Esaù sarà come paglia:

la bruceranno e la consumeranno,

non scamperà nessuno della casa di Esaù,

poiché il Signore ha parlato.

19Quelli del Negheb possederanno il monte di Esaù

e quelli della Sefela la terra dei Filistei;

possederanno il territorio di Èfraim e di Samaria

e Beniamino possederà il Gàlaad.

20Gli esuli di questo esercito dei figli d’Israele

possederanno Canaan fino a Sarepta

e gli esuli di Gerusalemme, che sono in Sefarad,

possederanno le città del Negheb.

21Saliranno vittoriosi sul monte di Sion,

per governare il monte di Esaù,

e il regno sarà del Signore.

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02/09/2009 07:18

GIONA

LIBRO DEL PROFETA GIONA

 

1                     1Fu rivolta a Giona, figlio di Amittài, questa parola del Signore: 2«Àlzati, va’ a Ninive, la grande città, e in essa proclama che la loro malvagità è salita fino a me». 3Giona invece si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s’imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore.

4Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e vi fu in mare una tempesta così grande che la nave stava per sfasciarsi. 5I marinai, impauriti, invocarono ciascuno il proprio dio e gettarono in mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più in basso della nave, si era coricato e dormiva profondamente. 6Gli si avvicinò il capo dell’equipaggio e gli disse: «Che cosa fai così addormentato? Àlzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si darà pensiero di noi e non periremo».

7Quindi dissero fra di loro: «Venite, tiriamo a sorte per sapere chi ci abbia causato questa sciagura». Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona. 8Gli domandarono: «Spiegaci dunque chi sia la causa di questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?». 9Egli rispose: «Sono Ebreo e venero il Signore, Dio del cielo, che ha fatto il mare e la terra». 10Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: «Che cosa hai fatto?». Infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva lontano dal Signore, perché lo aveva loro raccontato.

11Essi gli dissero: «Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?». Infatti il mare infuriava sempre più. 12Egli disse loro: «Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia».

13Quegli uomini cercavano a forza di remi di raggiungere la spiaggia, ma non ci riuscivano, perché il mare andava sempre più infuriandosi contro di loro. 14Allora implorarono il Signore e dissero: «Signore, fa’ che noi non periamo a causa della vita di quest’uomo e non imputarci il sangue innocente, poiché tu, Signore, agisci secondo il tuo volere». 15Presero Giona e lo gettarono in mare e il mare placò la sua furia. 16Quegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore e gli fecero promesse.

 

 

2                     1Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. 2Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, suo Dio, 3e disse:

 

«Nella mia angoscia ho invocato il Signore

ed egli mi ha risposto;

dal profondo degli inferi ho gridato

e tu hai ascoltato la mia voce.

4Mi hai gettato nell’abisso, nel cuore del mare,

e le correnti mi hanno circondato;

tutti i tuoi flutti e le tue onde

sopra di me sono passati.

5Io dicevo: “Sono scacciato

lontano dai tuoi occhi;

eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio”.

6Le acque mi hanno sommerso fino alla gola,

l’abisso mi ha avvolto,

l’alga si è avvinta al mio capo.

7Sono sceso alle radici dei monti,

la terra ha chiuso le sue spranghe

dietro a me per sempre.

Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita,

Signore, mio Dio.

8Quando in me sentivo venir meno la vita,

ho ricordato il Signore.

La mia preghiera è giunta fino a te,

fino al tuo santo tempio.

9Quelli che servono idoli falsi

abbandonano il loro amore.

10Ma io con voce di lode

offrirò a te un sacrificio

e adempirò il voto che ho fatto;

la salvezza viene dal Signore».

 

11E il Signore parlò al pesce ed esso rigettò Giona sulla spiaggia.

 

 

3                 1Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: 2«Àlzati, va’ a Ninive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». 3Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore.

Ninive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. 4Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta».

5I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. 6Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. 7Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Ninive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. 8Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. 9Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».

10Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

 

 

4                     1Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu sdegnato. 2Pregò il Signore: «Signore, non era forse questo che dicevo quand’ero nel mio paese? Per questo motivo mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore e che ti ravvedi riguardo al male minacciato. 3Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!». 4Ma il Signore gli rispose: «Ti sembra giusto essere sdegnato così?».

5Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì una capanna e vi si sedette dentro, all’ombra, in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città. 6Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona, per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino.

7Ma il giorno dopo, allo spuntare dell’alba, Dio mandò un verme a rodere la pianta e questa si seccò. 8Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d’oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venire meno e chiese di morire, dicendo: «Meglio per me morire che vivere».

9Dio disse a Giona: «Ti sembra giusto essere così sdegnato per questa pianta di ricino?». Egli rispose: «Sì, è giusto; ne sono sdegnato da morire!». 10Ma il Signore gli rispose: «Tu hai pietà per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita! 11E io non dovrei avere pietà di Ninive, quella grande città, nella quale vi sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?».

 

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02/09/2009 07:20

MICHEA

LIBRO DEL PROFETA MICHEA

 

1                     1Parola del Signore, rivolta a Michea di Morèset, al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Visione che egli ebbe riguardo a Samaria e a Gerusalemme.

 

2Udite, popoli tutti!

Fa’ attenzione, o terra,

con quanto contieni!

Il Signore Dio sia testimone contro di voi,

il Signore dal suo santo tempio.

3Poiché ecco, il Signore esce dalla sua dimora

e scende e cammina

sulle alture della terra;

4si sciolgono i monti sotto di lui

e le valli si squarciano

come cera davanti al fuoco,

come acque versate su un pendio.

5Tutto ciò per l’infedeltà di Giacobbe

e per i peccati della casa d’Israele.

Qual è l’infedeltà di Giacobbe?

Non è forse Samaria?

Quali sono le alture di Giuda?

Non è forse Gerusalemme?

6Ridurrò Samaria a un mucchio di rovine in un campo,

a un luogo per piantarvi la vigna.

Rotolerò le sue pietre nella valle,

scoprirò le sue fondamenta.

7Tutte le sue statue saranno frantumate,

tutti i suoi guadagni andranno bruciati,

di tutti i suoi idoli farò scempio,

perché li ha messi insieme a prezzo di prostituzione

e in prezzo di prostituzione torneranno.

8Perciò farò lamenti e griderò,

me ne andrò scalzo e nudo,

manderò ululati come gli sciacalli,

urli lamentosi come gli struzzi,

9perché la sua piaga è incurabile

ed è giunta fino a Giuda,

si estende fino alle soglie del mio popolo,

fino a Gerusalemme.

10Non l’annunciate in Gat,

non piangete,

a Bet-Leafrà rotolatevi nella polvere.

11Emigra, popolazione di Safir,

nuda e vergognosa;

non è uscita la popolazione di Saanan.

Bet-Esel è in lutto;

 ha tolto a voi la sua difesa.

12Si attendeva il benessere

la popolazione di Marot,

invece è scesa la sciagura

da parte del Signore

fino alle porte di Gerusalemme.

13Attacca i destrieri al carro,

o abitante di Lachis!

Essa fu l’inizio del peccato

per la figlia di Sion,

poiché in te sono state trovate

le infedeltà d’Israele.

14Perciò tu darai un regalo d’addio a Morèset-Gat,

le case di Aczib saranno una delusione

per i re d’Israele.

15Ti farò ancora giungere un conquistatore,

o abitante di Maresà.

Fino ad Adullàm arriverà

la gloria d’Israele.

16Tàgliati i capelli, ràsati la testa

per via dei tuoi figli, tue delizie;

allarga la tua calvizie come un avvoltoio,

perché vanno in esilio

lontano da te.

 

 

2                                   1Guai a coloro che meditano l’iniquità

e tramano il male sui loro giacigli;

alla luce dell’alba lo compiono,

perché in mano loro è il potere.

2Sono avidi di campi e li usurpano,

di case e se le prendono.

Così opprimono l’uomo e la sua casa,

il proprietario e la sua eredità.

3Perciò così dice il Signore:

«Ecco, io medito contro questa genìa

una sciagura da cui non potranno sottrarre il collo

e non andranno più a testa alta,

perché sarà un tempo di calamità.

4In quel tempo

si intonerà su di voi una canzone,

si leverà un lamento e si dirà: 

“Siamo del tutto rovinati;

ad altri egli passa l’eredità del mio popolo,

non si avvicinerà più a me,

per restituirmi i campi che sta spartendo!”.

5Perciò non ci sarà nessuno

che tiri a sorte per te,

quando si farà la distribuzione

durante l’assemblea del Signore».

6«Non profetizzate!», dicono i profeti.

«Non profetizzate riguardo a queste cose,

cioè che non ci raggiungerà l’obbrobrio».

7È forse già cosa detta, o casa di Giacobbe?

È forse stanca la pazienza del Signore

o questo è il suo modo di agire?

Non sono forse benefiche le sue parole

per chi cammina con rettitudine?

8Ma voi contro il mio popolo

insorgete come nemici:

strappate il mantello e la dignità

a chi passa tranquillo, senza intenzioni bellicose.

9Cacciate le donne del mio popolo

fuori dalle loro piacevoli case,

e togliete ai loro bambini

il mio onore per sempre.

10«Su, andatevene,

perché questo non è più luogo di riposo».

A causa della sua impurità

provoca distruzione e rovina totale.

11Se uno che insegue il vento

e spaccia menzogne dicesse:

«Ti profetizzo riguardo al vino

e a bevanda inebriante»,

questo sarebbe un profeta

per questo popolo.

12Certo ti radunerò tutto, o Giacobbe;

certo ti raccoglierò, resto d’Israele.

Li metterò insieme come pecore in un recinto sicuro,

come una mandria in mezzo al pascolo,

dove muggisca lontano dagli uomini.

13Chi ha aperto la breccia li precederà;

forzeranno e varcheranno la porta

e usciranno per essa.

Marcerà il loro re innanzi a loro

e il Signore sarà alla loro testa.

 

 

3                                   1Io dissi:

«Ascoltate, capi di Giacobbe,

voi governanti della casa d’Israele:

Non spetta forse a voi conoscere la giustizia?».

2Nemici del bene e amanti del male,

voi togliete loro la pelle di dosso

e la carne dalle ossa.

3Divorano la carne del mio popolo

e gli strappano la pelle di dosso,

ne rompono le ossa e lo fanno a pezzi,

come carne in una pentola,

come lesso in un calderone.

4Allora grideranno al Signore,

ma egli non risponderà;

nasconderà loro la faccia, in quel tempo,

perché hanno compiuto azioni malvagie.

5Così dice il Signore

contro i profeti che fanno traviare il mio popolo,

che annunciano la pace

se hanno qualcosa tra i denti da mordere,

ma a chi non mette loro niente in bocca

dichiarano la guerra.

6Quindi, per voi sarà notte

invece di visioni,

tenebre per voi invece di responsi.

Il sole tramonterà su questi profeti

e oscuro si farà il giorno su di loro.

7I veggenti saranno ricoperti di vergogna

e gli indovini arrossiranno;

si copriranno tutti il labbro,

perché non hanno risposta da Dio.

8Mentre io sono pieno di forza,

dello spirito del Signore,

di giustizia e di coraggio,

per annunciare a Giacobbe le sue colpe,

a Israele il suo peccato.

9Udite questo, dunque,

capi della casa di Giacobbe,

governanti della casa d’Israele,

che aborrite la giustizia

e storcete quanto è retto,

10che costruite Sion sul sangue

e Gerusalemme con il sopruso;

11i suoi capi giudicano in vista dei regali,

i suoi sacerdoti insegnano per lucro,

i suoi profeti danno oracoli per denaro.

Osano appoggiarsi al Signore dicendo:

«Non è forse il Signore in mezzo a noi?

Non ci coglierà alcun male».

12Perciò, per causa vostra,

Sion sarà arata come un campo

e Gerusalemme diverrà un mucchio di rovine,

il monte del tempio un’altura boscosa.

 

 

4                                   1Alla fine dei giorni

il monte del tempio del Signore

sarà saldo sulla cima dei monti

e si innalzerà sopra i colli,

e ad esso affluiranno i popoli.

2Verranno molte genti e diranno:

«Venite, saliamo sul monte del Signore

e al tempio del Dio di Giacobbe,

perché ci insegni le sue vie

e possiamo camminare per i suoi sentieri».

Poiché da Sion uscirà la legge

e da Gerusalemme la parola del Signore.

3Egli sarà giudice fra molti popoli

e arbitro fra genti potenti,

fino alle più lontane.

Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,

delle loro lance faranno falci;

una nazione non alzerà più la spada

contro un’altra nazione,

non impareranno più l’arte della guerra.

4Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite

e sotto il fico

e più nessuno li spaventerà,

perché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!

5Tutti gli altri popoli

camminino pure ognuno nel nome del suo dio,

noi cammineremo nel nome del Signore, nostro Dio,

in eterno e per sempre.

6«In quel giorno – oracolo del Signore –

radunerò gli zoppi,

raccoglierò i dispersi

e coloro che ho trattato duramente.

7Degli zoppi io farò un resto,

dei lontani una nazione forte».

E il Signore regnerà su di loro

sul monte Sion,

da allora e per sempre.

8E a te, torre del gregge,

colle della figlia di Sion, a te verrà,

ritornerà a te la sovranità di prima,

il regno della figlia di Gerusalemme.

9Ora, perché gridi così forte?

In te non c’è forse un re?

I tuoi consiglieri sono forse periti,

perché ti prendono i dolori come di partoriente?

10Spasima e gemi, figlia di Sion, come una partoriente,

perché presto uscirai dalla città

e dimorerai per la campagna

e andrai fino a Babilonia.

Là sarai liberata,

là il Signore ti riscatterà

dalla mano dei tuoi nemici.

11Ora si sono radunate contro di te

molte nazioni,

che dicono: «Sia profanata,

e godano i nostri occhi

alla vista di Sion».

12Ma esse non conoscono

i pensieri del Signore

e non comprendono il suo consiglio,

poiché le ha radunate

come covoni sull’aia.

13Àlzati e trebbia, figlia di Sion,

perché renderò di ferro il tuo corno

e di bronzo le tue unghie

e tu stritolerai molti popoli:

consacrerai al Signore i loro guadagni

e le loro ricchezze al padrone di tutta la terra.

14Ora fatti delle incisioni, o figlia guerriera;

hanno posto l’assedio intorno a noi,

con la verga percuotono sulla guancia

il giudice d’Israele.

 

OFFLINE
Post: 1.208
Sesso: Maschile
02/09/2009 07:20

5                                   1E tu, Betlemme di Èfrata,

così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,

da te uscirà per me

colui che deve essere il dominatore in Israele;

le sue origini sono dall’antichità,

dai giorni più remoti.

2Perciò Dio li metterà in potere altrui

fino a quando partorirà colei che deve partorire;

e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele.

3Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore,

con la maestà del nome del Signore, suo Dio.

Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande

fino agli estremi confini della terra.

4Egli stesso sarà la pace!

Se Assur entrerà nella nostra terra

e metterà il piede nei nostri palazzi,

noi schiereremo contro di lui

sette pastori e otto capi di uomini,

5che governeranno la terra di Assur con la spada,

la terra di Nimrod con il suo stesso pugnale.

Egli ci libererà da Assur,

se entrerà nella nostra terra

e metterà piede entro i nostri confini.

6Il resto di Giacobbe

sarà, in mezzo a molti popoli,

come rugiada mandata dal Signore

e come pioggia che cade sull’erba,

che non attende nulla dall’uomo

e nulla spera dai figli dell’uomo.

7Allora il resto di Giacobbe

sarà in mezzo a numerose nazioni

come un leone tra le belve della foresta,

come un leoncello tra greggi di pecore,

il quale, se entra, calpesta e sbrana

e non c’è scampo.

8La tua mano si alzerà

contro tutti i tuoi nemici,

e tutti i tuoi avversari

saranno sterminati.

9«In quel giorno – oracolo del Signore –

distruggerò i tuoi cavalli in mezzo a te

e manderò in rovina i tuoi carri;

10distruggerò le città della tua terra

e demolirò tutte le tue fortezze.

11Ti strapperò di mano i sortilegi

e non avrai più indovini.

12Distruggerò in mezzo a te

i tuoi idoli e le tue stele,

né più ti prostrerai

davanti a un’opera delle tue mani.

13Estirperò da te i tuoi pali sacri,

distruggerò le tue città.

14Con ira e furore,

farò vendetta delle nazioni

che non hanno voluto obbedire».

 

 

6                                   1Ascoltate dunque ciò che dice il Signore:

«Su, illustra la tua causa ai monti

e i colli ascoltino la tua voce!».

2Ascoltate, o monti, il processo del Signore,

o perenni fondamenta della terra,

perché il Signore è in causa con il suo popolo,

accusa Israele.

3«Popolo mio, che cosa ti ho fatto?

In che cosa ti ho stancato? Rispondimi.

4Forse perché ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto,

ti ho riscattato dalla condizione servile

e ho mandato davanti a te

Mosè, Aronne e Maria?

5Popolo mio, ricorda le trame

di Balak, re di Moab,

e quello che gli rispose

Balaam, figlio di Beor.

Ricòrdati di quello che è avvenuto

da Sittìm a Gàlgala,

per riconoscere

le vittorie del Signore».

6«Con che cosa mi presenterò al Signore,

mi prostrerò al Dio altissimo?

Mi presenterò a lui con olocausti,

con vitelli di un anno?

7Gradirà il Signore

migliaia di montoni

e torrenti di olio a miriadi?

Gli offrirò forse il mio primogenito

per la mia colpa,

il frutto delle mie viscere

per il mio peccato?».

8Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono

e ciò che richiede il Signore da te:

praticare la giustizia,

amare la bontà,

camminare umilmente con il tuo Dio.

9La voce del Signore grida alla città

e chi ha senno teme il suo nome:

«Ascoltate, tribù e assemblea 10della città.

Ci sono ancora nella casa dell’empio

i tesori ingiustamente acquistati

e una detestabile efa ridotta?

11Potrò io giustificare

le bilance truccate

e il sacchetto di pesi falsi?

12I ricchi della città sono pieni di violenza

e i suoi abitanti proferiscono menzogna;

le loro parole sono un inganno!

13Allora anch’io ho cominciato a colpirti,

a devastarti per i tuoi peccati.

14Mangerai, ma non ti sazierai,

e la tua fame rimarrà in te;

metterai da parte, ma nulla salverai;

e se qualcosa salverai,

io lo consegnerò alla spada.

15Seminerai, ma non mieterai;

frangerai le olive, ma non ti ungerai d’olio;

produrrai mosto, ma non berrai il vino.

16Tu osservi gli statuti di Omri

e tutte le pratiche della casa di Acab,

e segui i loro progetti,

perciò io farò di te una desolazione,

i tuoi abitanti oggetto di scherno

e subirai l’obbrobrio del mio popolo».

 

 

7                                   1Ahimè! Sono diventato

come uno spigolatore d’estate,

come un racimolatore dopo la vendemmia!

Non un grappolo da mangiare,

non un fico per la mia voglia.

2L’uomo pio è scomparso dalla terra,

non c’è più un giusto fra gli uomini:

tutti stanno in agguato

per spargere sangue;

ognuno con la rete dà la caccia al fratello.

3Le loro mani sono pronte per il male:

il principe avanza pretese,

il giudice si lascia comprare,

il grande manifesta la cupidigia,

e così distorcono tutto.

4Il migliore di loro è come un rovo,

il più retto una siepe di spine.

Nel giorno predetto dalle tue sentinelle,

il tuo castigo è giunto,

adesso è il loro smarrimento.

5Non credete all’amico,

non fidatevi del compagno.

Custodisci le porte della tua bocca

davanti a colei che riposa sul tuo petto.

6Il figlio insulta suo padre,

la figlia si rivolta contro la madre,

la nuora contro la suocera

e i nemici dell’uomo

sono quelli di casa sua.

7Ma io volgo lo sguardo al Signore,

spero nel Dio della mia salvezza,

il mio Dio mi esaudirà.

8Non gioire di me,

o mia nemica!

Se sono caduta, mi rialzerò;

se siedo nelle tenebre,

il Signore sarà la mia luce.

9Sopporterò lo sdegno del Signore

perché ho peccato contro di lui,

finché egli tratti la mia causa

e ristabilisca il mio diritto,

finché mi faccia uscire alla luce

e io veda la sua giustizia.

10La mia nemica lo vedrà

e sarà coperta di vergogna,

lei che mi diceva:

«Dov’è il Signore, tuo Dio?».

I miei occhi gioiranno nel vederla:

sarà calpestata come fango della strada.

11È il giorno in cui le tue mura

saranno riedificate;

in quel giorno più ampi saranno i tuoi confini.

12In quel giorno si verrà a te

dall’Assiria fino alle città dell’Egitto,

dall’Egitto fino al Fiume,

da mare a mare, da monte a monte.

13La terra diventerà un deserto

a causa dei suoi abitanti,

per il frutto delle loro azioni.

14Pasci il tuo popolo con la tua verga,

il gregge della tua eredità,

che sta solitario nella foresta

tra fertili campagne;

pascolino in Basan e in Gàlaad

come nei tempi antichi.

15Come quando sei uscito dalla terra d’Egitto,

mostraci cose prodigiose.

16Vedranno le genti e resteranno deluse

di tutta la loro potenza.

Si porranno la mano sulla bocca,

i loro orecchi ne resteranno assorditi.

17Leccheranno la polvere come il serpente,

come i rettili della terra;

usciranno tremanti dai loro nascondigli,

trepideranno e di te avranno timore.

18Quale dio è come te,

che toglie l’iniquità e perdona il peccato

al resto della sua eredità?

Egli non serba per sempre la sua ira,

ma si compiace di manifestare il suo amore.

19Egli tornerà ad avere pietà di noi,

calpesterà le nostre colpe.

Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.

20Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà,

ad Abramo il tuo amore,

come hai giurato ai nostri padri

fin dai tempi antichi.

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