QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

APOLOGETICA IN VIDEO

Ultimo Aggiornamento: 02/09/2009 11:16
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.208
Sesso: Maschile
02/09/2009 10:57

Pubblichiamo il testo della conversazione che Gianpaolo Barra, direttore de "il Timone", ha tenuto a Radio Maria il 15 luglio 1999, durante la "Serata Sacerdotale", condotta da don Tino Rolfi. Conserviamo lo stile colloquiale e la suddivisione in paragrafi utilizzata per i suoi appunti dall'autore.


1. Questa sera faremo una breve incursione sui temi principali dell'apologetica. In un certo senso, possiamo considerare questa incursione come un "ripasso", perché si tratta di argomenti che abbiamo già trattato lo scorso anno e che sono stati raccolti nel volume" Perché credere", che ho scritto su incarico del Centro Cattolico "{{ Timone" e che molti degli amici ascoltatori ormai possiedono.
2. Tuttavia, a distanza di vari mesi, credo opportuno riprendere questi argomenti, sintetizzandoli, con lo scopo di rinfrescare le nostre informazioni, ma senza escludere la possibilità di arricchirle con nuovi dati.
3. C'è subito una novità. Questa sera, a differenza delle altre conversazioni, non mi farò guidare da un libro, da uno di quei libri la cui lettura suggerisco agli ascoltatori. Mi farò guidare da una serie di cinque splendide video-cassette, preparate da una casa editrice veramente benemerita nel campo dell'apologetica popolare: la Mimep-Docete, creata da due sacerdoti molto zelanti e preparati: don Angelo Albani e don Massimo Astrua.
4. Questa serie di cinque videocassette, della durata di circa 30 minuti l'una, intitolata "Introduzione alla religione cattolica", aiuta ad impossessarsi delle fondamentali cognizioni di ogni sana apologetica, cioè delle ragioni per credere.
5. Mi limito a riassumere per sommi capi il contenuto che è presentato, nelle cinque video, da una voce nota della benemerita Radio Maria, il dottor Marco Invernizzi, che conduce ogni martedì, in seconda serata,la rubrica" La voce del Magistero".
6. La prima delle cinque video-cassette si intitola "Dio esiste" e ha per sottotitolo "La ragione umana di fronte al problema di Dio".
7. In questa video si affronta il primo problema - intendo dire "primo" in ordine cronologico - che chiunque intenda diventare apostolo consapevole e preparato della nuova evangelizzazione dovrebbe essere in grado di affrontare: il tema affascinante e straordinario delle prove della esistenza di Dio.
8. Ci sono persone - e ciascuno di noi ne conosce qualcuna - che negano esplicitamente l'esistenza di Dio, che rifiutano di credere nel Creatore dell'universo e sostengono che non si possono portare prove convincenti dell'esistenza di un Essere le cui caratteristiche, conoscibili dalla ragione umana, sono quelle che si attribuiscono a Dio.
9. Tra i negatori dell'esistenza di Dio vi sono diversi dei nostri giovani, che sentono queste cose a scuola e che ritengono di dare più ragione, più credito a un qualunque professore che si dichiara ateo, o agnostico, piuttosto che ai propri genitori.
10. Il problema è molto serio, se giudicato con gli occhi della Fede, dunque con la logica che appartiene a Dio e che ci è rivelata nella Sacra Scrittura.
11. Nella a “Lettera agli Ebrei”, infatti, si dice esplicitamente che "senza la Fede è impossibile piacere a Dio", e a motivo di ciò si può comprendere bene con quale preoccupazione un credente deve seguire il suo prossimo che si dichiara ateo.
12. Pertanto, di fronte ad un ateo dobbiamo mobilitare le nostre energie ed utilizzare tutti i mezzi leciti che la fede e la nostra intelligenza mettono a disposizione per tentare di farlo recedere dalle sue convinzioni in materia religiosa
13. Se dobbiamo ovviamente pregare per la conversione, è anche vero che qualche cosa possiamo fare nel campo della ragione.
14. A quanti negano l'esistenza di Dio potrebbe non risultare efficace proporre subito la verità del Vangelo, la verità della Parola di Dio o dell’insegnamento della Chiesa, per la semplice ragione che queste persone non credono che la Bibbia - e i Vangeli, in particolare - siano Parola di dio e non riconoscono alcuna autorità nella Chiesa.
15. Ma esiste una via da percorrere per cercare di condurre queste persone a riconoscere l'esistenza di Dio senza utilizzare i Vangeli e l'insegnamento della Chiesa. Questa via è percorribile dalla ragione dell'uomo, la ragione di ogni uomo, anche di chi non crede, che se utilizzata correttamente è capace, senza l’ausilio della Bibbia e della Chiesa di giungere alla certezza intellettuale che Dio esiste.
16. Bene, ogni cattolico che intende essere apostolo dovrebbe conoscere, almeno per sommi capi, questa strada che può percorrere la ragione umana per giungere alla certezza che Dio esiste.
17. Nella prima video-cassetta viene presentata, in modo sintetico, intelligente e chiaro, accessibile a tutti, la strada che abbiamo chiamato, nelle conversazioni a Radio Maria dello scorso anno, del “finalismo della natura non intelligente" .
18. Intorno a noi esistono cose che non sono intelligenti e che si comportano intelligentemente.
Diciamo che si comportano intelligentemente perché sempre - o quasi sempre - operano per raggiungere uno scopo, un fine, un obiettivo, che coincide con quanto è la cosa migliore per esse.
19. E vediamo, constatiamo con i nostri occhi che queste cose non intelligenti collaborano tra di loro per raggiungere uno scopo: l'occhio (che non è intelligente) collabora con la luce (che non è intelligente) e con gli oggetti colorati (che non sono intelligenti) per raggiungere il fine, lo scopo del "vedere", che è operazione straordinariamente complessa.
20. Ma anche un seme (che non è intelligente) collabora con la terra e l'acqua (che non sono intelligenti) e con la luce del sole (che non è intelligente) per raggiungere lo scopo: germogliare e dare frutto.
21. Tutte le realtà dell'universo di cui abbiamo conoscenza non sono intelligenti (escluso l'uomo, ovviamente), dalla più piccola delle cellule al più grande dei pianeti. Eppure, tutto ciò che compone l'universo si comporta in modo così intelligente, complesso e finalizzato al raggiungimento di uno scopo tanto da far meravigliare ogni giorno gli scienziati.
22. Ora, ecco la domanda che la ragione dell'uomo si pone e che la porterà alla certezza che Dio esiste.
Da dove viene il finalismo della natura non intelligente? E la risposta "ragionevole" non può essere che una sola: solo Dio, Essere intelligente, può avere impresso questo finalismo alla natura non intelligente.
23. Quindi l'esistenza di Dio, Essere intelligente capace di finalizzare tutto l'universo, è assolutamente necessaria per spiegare quello che noi vediamo: cose non intelligenti che si comportano intelligentemente.
24. Abbiamo fatto solo il primo passo: non si tratta ancora del Dio cristiano, per conoscere il Quale abbiamo bisogno della sua Rivelazione, che si è concretizzata nella Sacra Scrittura e nella Sacra Tradizione, ma è pur sempre un passo .
avanti rispetto all'ateismo. Dio esiste e la ragione dell'uomo può conoscere questa verità.
25. Il secondo argomento trattato nella serie delle cinque video ha per titolo "L'uomo religioso". Qui si tratta di un tema apologetico importante.
26. Il termine "religione" trae origine dal latino "religare", che significa "legare insieme". Di fatto, la religione è quell’insieme di testi sacri, simboli, riti, preghiere, azioni e sacrifici e norme con le quali l'uomo esprime ed attua i suoi rapporti con Dio.
27. Bene: dobbiamo sapere che di tutti i fenomeni umani quello religioso è il più massiccio, il più importante, il più fecondo; quello che ha maggiormente concorso a plasmare le singole culture e a fecondare le grandi civiltà; quello che più di ogni altro ha contribuito ad elevare l'umanità al di sopra dell'animalità.
28. Tutte le grandi civiltà, nessuna esclusa, furono civiltà religiose. Gli antropologi e gli etnologi ci informano che l'uomo ha sviluppato una intensa attività religiosa fin dalla ( sua prima comparsa sulla terra e tutte le tribù, tutte le popolazioni di qualsivoglia livello culturale hanno coltivato qualche forma di religione.
29. Quello religioso è stato, un fenomeno universale. Il filosofo Henri Bergson poteva scrivere significativamente: "Ci sono nel passato ( e si possono trovare anche oggi delle società umane che non hanno né scienza, né arte, né filosofia. Ma non c'è mai stata nessuna società senza religione".
30. Certo, esiste il problema di identificare la vera religione e noi cattolici siamo chiamati a conoscere per quale ragione siamo certi che solo la religione cristiana è quella vera.
31. L'esistenza di tante religioni, I così diverse tra di loro, è un fenomeno comprensibile: sappiamo che molte religioni sono nate dall'opera I di uomini che possiamo chiamare, I per usare un linguaggio comprensibile, "di buona volontà".
Uomini che si sono impegnati nella ( ricerca di Dio, pur cadendo spesso nell'errore dottrinale.
32. Nel Cristianesimo, invece, è successo un fatto unico: Dio si è rivelato, Dio è andato incontro all'uomo rivelandosi, cioè svelandosi, facendosi conoscere. E questo è accaduto in forma eccelsa ed insuperabile circa duemila anni orsono, in terra di Palestina, nella persona di Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo.
33. Molto opportunamente, il tema della vera religione viene affrontato nella terza video-cassetta, intitolata, appunto,"La vera religione".
La ragione dell'uomo è in grado di conoscere qual è la vera Religione? La risposta deve essere affermativa.
34. Stando a quello che insegna il contenuto di questa video, per scoprire la vera religione, la ragione dell'uomo può percorrere tre strade.
35. La prima: bisogna che la vera religione non insegni cose che siano manifestamente contrarie alla retta ragione. Per esempio: la ragione può I giungere alla certezza che Dio esiste come Creatore di tutte le cose.
Ma ci sono religioni, per esempio cerI te religioni orientali che oggi vanno I così di moda, che insegnano che Dio , si identifica con il mondo materiale, I che Dio e il mondo sono la stessa I cosa. Queste religioni non possono essere vere proprio perché insegnaI no un errore palese.
36. La seconda strada che può percorrere la ragione dell'uomo riguarda la coerenza delle idee e la santità . del fondatore delle varie religioni.
37. E sotto questo profilo, dopo I aver confrontato Gesù di Nazareth, I fondatore del Cristianesimo, e i fondatori di altre religioni, non v'è alcun dubbio che Gesù sia assolutamente inimitabile, insuperabile, ineguagliabile in santità, in dottrina e in I grandezza delle opere.
38. Nessuno dei fondatori di religioni ha mai vantato di essere Dio e nessuno ha fatto le opere che ha compiuto Gesù Cristo. Solo Cristo ha dimostrato con i fatti che la Sua pretesa, assolutamente unica, di essere Dio era una pretesa credibile, veritiera.
39. La terza strada che la ragione I dell'uomo può percorrere per scoprire la vera Religione riguarda i miracoli, cioè quei fatti assolutamente impossibili all'uomo, al di fuori delle capacità umane e naturali, che può compiere solo Dio e che attestano la veridicità di una fede, di una religione. Ora, i miracoli sono presenti soIa nel Cristianesimo e lo erano nell'Ebraismo prima della venuta di Gesù.
40. Tutto questo ci porta a dire che solo il Cristianesimo è la vera religione, e ci fa conoscere le ragioni, i motivi che consentono di dire che solo la religione cristiana è quella vera.
41. La quarta video-cassetta si interroga su un tema che abbiamo affrontato nel corso di alcune conversazioni lo scorso anno: la storicità dei Vangeli.
42. È un argomento di straordinaria importanza perché riguarda il cuore della nostra santa fede cattolica. Come possiamo essere certi che i Vangeli dicono cose vere, descrivono fatti realmente accaduti, raccontano di miracoli effettivamente compiuti dal Signore?
43. Bene, anche in questo caso, trattando i Vangeli come documenti che ci sono stati consegnati dal passato, dalla storia, la ragione dell'uomo è in grado di giungere alla certezza che i Vangeli sono documenti storici attendibili, credibili e veritieri.
44. In primo luogo: i Vangeli sono documenti autentici, cioè scritti veramente da san Matteo, da san Marco, da san Luca e da san Giovanni. Gli autori dei Vangeli erano personaggi credibili, meritevoli di fiducia.
Erano testimoni oculari dei fatti che descrivono (Matteo e Giovanni) o avevano indagato e ascoltato da testimoni oculari i fatti che raccontano (Luca e Marco).
45. In secondo luogo: i Vangeli sono documenti integri, cioè giunti fino a noi così come sono stati composti dai loro autori. E anche questo dato importante per la credibilità storica dei Vangeli può essere acquisito dalla ragione umana.
46. Sappiamo (e questa video-cassetta ci aiuta a capire il perché) che i Vangeli sono documenti redatti in epoca molto vicina ai fatti che raccontano, quando i testimoni oculari erano vivi e, considerato l'ambiente ostile nel quale nasce il Cristianesimo, potevano smentire gli autori.
Ma questo non è avvenuto.
47. E infine i Vangeli sono documenti veritieri, credibili, per varie ragioni che dobbiamo conoscere.
Certamente i racconti fantasiosi si scrivono in modo diverso; se gli Autori avessero voluto mentire avrebbero dovuto necessariamente raccontare una storia diversa.
48. L'ultimo tema trattato dalla serie di video-cassette della Mimep-Docete riguarda la "Vera Chiesa di Gesù Cristo" ed illustra in modo sintetico, chiaro, comprensibile da chiunque le ragioni che ci portano ad affermare con assoluta sicurezza che una sola è la Chiesa edificata da Gesù sulla roccia-Pietro: quella Cattolica, che ha per capo visibile il Santo Padre, il Papa, il vescovo di Roma.
49. Queste ragioni affondano le loro radici nel Vangelo e sono confermate dalla storia. Bisogna dunque conoscere la storia per dimostrare che Ortodossi, Protestanti e Anglicani (le tre grandi famiglie cristiane) non costituiscono di sicuro la vera Chiesa di Gesù Cristo.
50. Si comincia con la promessa fatta da Gesù di edificare la Sua Chiesa e di affidarne la guida visibile a Simon Pietro.
51. Ora, da sempre - e questo lo si può provare con la storia - da sempre, dicevo, il Vescovo di Roma, successore di san Pietro, ha guidato la Chiesa, l'ha governata come un pastore governa il suo gregge.
52. Quelle confessioni religiose non cattoliche che non accettano la guida, il primato del vescovo di Roma si pongono oggettivamente contro la volontà esplicita di Gesù Cristo e contro la prassi bimillenaria della Chiesa.
53. Bene, questi argomenti che abbiamo ricordato per sommi capi rivestono una importanza capitale per chi si occupa di apologetica, perché ci ricordano le ragioni della verità della fede cattolica: della esistenza di Dio, della esistenza di una sola vera religione, della credibilità dei Vangeli e della credibilità della Chiesa cattolica.
54. Sarebbe opportuno, a mio parere, che nelle nostre case ci sia spazio per questi video, che le facciamo vedere ai nostri giovani.
55. Ma possono utilmente essere visionate durante i vari corsi di catechesi, di formazione per gli insegnanti di religione e per i loro alunni, per i catechisti e i responsabili di gruppi.
56. Credo che per questa sera possa bastare. Ci risentiamo, a Dio piacendo, fra quindici giorni.


IL TIMONE - Maggio/Giugno 2002 (pag. 64-65-66)
OFFLINE
Post: 1.208
Sesso: Maschile
02/09/2009 11:16

Il ritorno dell'Apologetica
Autore: Marco INVERNIZZI

Come sempre nella lunga storia della Chiesa, il cristianesimo va annunciato,insegnato e difeso, oltre che testimoniato con la vita.
Un libro ci aiuta a riscoprire importanza e bellezza dell’apologetica.


L’apologetica è il servizio che l’intelligenza di molti cristiani ha portato alla diffusione e alla difesa della fede per duemila anni. Santi, intellettuali, uomini e donne comuni hanno spiegato la ragionevolezza della fede di fronte ad altri uomini, che non credevano e che magari, spinti dalle loro argomentazioni, si sono lasciati convincere dalla Grazia divina che bussava ai loro cuori.
Apologeti illustri sono presenti in tutte le principali fasi della storia della Chiesa, dai padri apologisti greci e latini, grandi martiri e santi alcuni come Giustino (inizio II sec.-165), Ireneo (135/140-202/203), Giovanni Crisostomo (345ca-407), Cipriano (+258), Clemente alessandrino (+216/218) Origene (185ca-250ca) mentre altri hanno abbandonato la “via diritta” dopo essere stati grandi apologeti, come Tertulliano (160ca-240). Poi, con l’avanzare della storia della comunità cristiana, importanti apologeti hanno perfezionato la proposta cristiana, come i grandissimi santi Agostino (354-430) e Tommaso (1224-1274), uno all’inizio della prima evangelizzazione del mondo occidentale, l’altro nell’epoca in cui la civiltà ispirata dal Vangelo era nel pieno della sua realizzazione. Dopo l’epoca delle cattedrali, la sfida lanciata dal pensiero moderno alla proposta cristiana è stata raccolta da nuovi apologeti, come Blaise Pascal (1623-1662), i pensatori contro-rivoluzionari Joseph de Maistre (1753-1821) e Donoso Cortes (1809-1853), il cardinale John Henry Newman (1801-1890), impegnati a contrastare l’errore della pretesa illuministica di separare la ragione dalla fede.
L’apologetica è anzitutto uno stile, un metodo che, come scrive Gomez Davila (1913-1994), costringe l’apologeta ad essere probo anche nei confronti del demonio; uno stile di serietà scientifica, di verifica delle fonti, che usa le parole avendo cura di non offendere mai le persone, di rispettare l’avversario usando quella carità che spesso è più convincente di tanti ragionamenti.
L’apologeta non oppone una menzogna a un’altra, un “sentito dire” a un’opinione errata, ma cerca la verità e tace se non riesce a trovarla. Egli non parte dal presupposto che la Chiesa ha sempre ragione, ma esprime le ragioni della Chiesa e sa riconoscerne gli errori, quando e se ci sono. L’apologetica ha conosciuto un periodo di smarrimento dopo il Concilio Vaticano II. Una mal intesa concezione del Concilio lasciò credere che la ragione non serviva per difendere la fede, che non poteva cogliere nessun aspetto, neppure parziale, della verità, perché quest’ultima non è conoscibile. Fideismo da una parte, oppure razionalismo o scientismo che relegavano la fede nel campo delle opinioni private e superate.
Queste idee penetrarono anche dentro il sacro recinto – come denunciò papa Paolo VI – e in parte ancora vi rimangono.
Tuttavia una «nuova apologetica» – come l’ha chiamata Giovanni Paolo II parlando ai vescovi canadesi nel 1999 – sta crescendo, nuova perché cerca di tener conto delle caratteristiche dell’uomo contemporaneo così come è oggi, con i suoi difetti indotti da un lungo processo di secolarizzazione che si porta sulle spalle (che tutti ci portiamo come eredità di un’epoca). Un nuovo libro, Il tascabile dell’apologetica cristiana, tradotto dagli Stati Uniti, ci aiuterà a riprendere un discorso apologetico, sulla scia di una piccola ma significativa storia italiana cominciata con i libri di Vittorio Messori e seguita da altri.
Il libro è ben fatto: tocca aspetti fondamentali di un’apologetica cristiana (dall’esistenza di Dio alla divinità di Cristo, dai Novissimi all’evoluzionismo, ai miracoli). Rimangono ancora da affrontare i tratti specifici di un’apologetica cattolica (l’eucaristia, Maria, il Primato di Pietro), ma è lecito augurarsi che potranno essere affrontati in un prossimo libro, il secondo di una lunga e speriamo fortunata serie.





Ricorda
«… abbiamo bisogno di una nuova apologetica, adatta alle esigenze di oggi, che consideri che il nostro compito non consiste nel conquistare argomenti, ma anime, nell’impegnarci in una specie di lotta spirituale, non in una disputa ideologica, nel difendere e promuovere il Vangelo, non noi stessi. Questa apologetica avrà bisogno di respirare uno spirito di mitezza, quell’umiltà e quella compassione che comprendono le ansie e gli interrogativi delle persone e, al contempo, non cedono a una dimensione sentimentale dell’amore e della compassione di Cristo, separandoli dalla verità.
Sappiamo che l’amore di Cristo può fare molte richieste, proprio perché queste non sono legate al sentimentalismo, ma alla verità che sola rende liberi».
(Giovanni Paolo II, Discorso ai vescovi della Conferenza episcopale delle Antille, 7/5/2002).






Bibliografia
Peter Keeft - Ronald K. Tacelli, Il tascabile dell’apologetica cristiana, con un invito alla lettura di don Pietro Cantoni, trad. it. di Carlo Delnevo, Ares, Milano 2006, pp. 184, € 11.









IL TIMONE - Maggio 2006 (pag. 53)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:30. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com