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Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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La vera religione

Ultimo Aggiornamento: 02/09/2009 10:58
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02/09/2009 10:58

Pubblichiamo il testo . della conversazione che ,Gianpaolo Barra, direttore de "il Timone", ha tenuto a Radio Maria il 12 luglio 2003. Conserviamo lo stile colloquiale e la suddivisione in paragrafi utilizzata per i suoi· appunti dall'autore.

1. Oggi, la gran parte degli abitanti il nostro pianeta si dichiara religiosa.
2. “Essere religiosi vuol dire avere compreso che la propria vita e il proprio destino dipendono da un Altro, che sta al di sopra di noi e del mondo e che bisogna stabilire con questo "Altro" una relazione di conoscenza, di amicizia, di devozione. Bisogna riconoscere che. questo "Altro" ci è superiore e noi dipendiamo da lui. Questo rapporto, questa relazione, è appunto la "religione".
3. Oggi la gran parte dell'umanità crede nell'esistenza di questo "Altro" che tutti chiamano Dio.
4. Dopo avere visto quale devastazione immane ha prodotto l'ateismo militante, soprattutto marxista, molti uomini si sono ravveduti e sono disposti ad ammettere che "un Dio" deve pur esserci. Tocca a noi cristiani farci avanti, offrire loro la verità che ci è stata donata nella Rivelazione,affinché chi è disposto ad ammettere Dio venga a conoscerLo veramente.
5. Esistono nel mondo tante religioni e possiamo incontrare credenti che dichiarano di non essere cristiani, ma di abbracciare un'altra religione.
6. Diventa allora lecita la domanda sulla vera religione. Per rispondere, mi farò aiutare da un agile libretto, intitolato “Qual è la vera religione?", scritto da Jean Marie de la Croix e edito da Mimep Docete dì Pessano.
7. Jean Marie de la Croix è uno pseudonimo sotto il quale si cela un valente sacerdote della diocesi di Milano, che conosco personalmente, don Massimo Astrua il quale, insieme a un coraggioso confratello, don Angelo Albani, ha fondato la casa editrice Mimep Docete, che ha nel suo catalogo molti libri utili all'apologetica e dei quali io mi servo spesso per le nostre conversazioni.

La vera religione
8. Veniamo dunque al tema della nostra conversazione.
9. L'esistenza di religioni diversissime tra di loro, e diversissime dal Cristianesimo, è un fenomeno visibile anche nelle nostre città, dove incontriamo uomini che provengono da terre lontane, con le loro tradizioni e religioni.
10. Può capitare di restare sconcertati di fronte al panorama variegato delle credenze religiose, di fronte alla varietà di riti, alla diversità di convinzioni riguardo Dio.
11. Naturalmente, noi Cattolici sappiamo che solo il Cristianesimo è una Religione rivelata da Dio e solo il Cristianesimo è la vera Religione. Ma noi conosciamo la Rivelazione di Dio, diamo fiducia alla Chiesa e alla Sacra Scrittura.
12. È diversa la posizione di quanti credono in Dio ma non sono cristiani. Per costoro, la Bibbia e la Chiesa non hanno la stessa autorità di cui godono presso di noi.
13. L'esistenza di numerose religioni è un fatto comprensibile. Gli uomini hanno sempre cercato di conoscere Dio, di rispettare la Sua volontà e soprattutto di rendergli un culto. Naturalmente, nel fare questo, hanno commesso errori, talvolta così evidenti che la stessa ragione umana non fatica a riconoscerli. L'esistenza di numerose credenze religiose è dovuta proprio a questi errori.
14. Siamo convinti che sia possibile cogliere la ragionevolezza del Cristianesimo anche attraverso l'evidenziare gli errori delle altre credenze.

L'uomo religioso
15. L'uomo è sempre stato un essere religioso. Da quando esiste l'uomo sulla terra, esiste la Religione.
16. Mircea Eliade, che era uno dei massimi, se non il più grande, storico delle religioni della nostra epoca, scriveva che "Essere uomo significa essere religioso" e a quanti gli domandavano perché gli uomini sono religiosi rispondeva "Gli uomini sono religiosi perché sono intelligenti" (Storia delle credenze e delle idee religiose, Firenze 1983, vol. I, pag. 6).
17. La storia dei popoli insegna che, fino al XVIII secolo, tutte le civiltà, tutte le culture, tutte le convinzioni ed il pensiero umano - tranne in rari e singoli casi - erano innervate di profonda religiosità.
18. Con la Rivoluzione Francese (1789) sì manifesta il tentativo di secolarizzare, ateizzare, staccare dal vero Dio la vita degli uomini, dei popoli e delle civiltà. Fino ad allora si avevano degli atei, ma erano rari e soprattutto non influenzavano la vita dei popoli.
19. L'antropologia culturale, disciplina che studia le caratteristiche culturali dei vari gruppi umani, conferma il dato che abbiamo sopra indicato.
20. Jean Servier, etnologo di fama mondiale, scrive: "L'idea di un Dio unico, eterno, increato, padrone della vita, origine e termine dell'avventura umana, è presente in tutte le civiltà umane" (L'uomo e l'invisibile, Rusconi, Milano 1973, p. 121).
21. Questo dato della moderna antropologia culturale era già conosciuto ai tempi di Aristotele (384-322 a.c.), nella cui opera" De coelo et mundo" noi possiamo leggere: "Tutti gli uomini hanno la convinzione che esistono gli déi" (I, 3, 270b, 5-6).
22. Di fatto, sono esistite nel passato e si possono trovare ancora oggi società o gruppi umani che nOn hanno né scienza, né arte e nemmeno filosofia. Ma non è mai esistita alcuna società che non avesse una sua religione, cioè un rapporto con il Divino.
23. Sono affermazioni supportate da dati ormai pacificamente accettati dalla paleoantropologia e dall'antropologia culturale. In diverse parti del mondo, per esempio in Crimea, sul Monte Carmelo in Israele, in Uzbekistan sono state trovate tombe che risalgono a 50/1 00.000 anni prima di Cristo. Siamo nell'epoca dell'Uomo di Neandertal, quando non esisteva alcuna forma di scrittura.
Siamo in piena preistoria.
24. Jean Servier ha dimostrato come anche dallo studio di queste tombe si scopre che l'uomo preistorico era profondamente religioso. Scrive che presso i popoli preistorici" non vi è mai stato un sottef1dmento frettoloso di una carogna ingombrante oppure di una carG1SSa inutile" . A quei tempi l'uomo credeva una forma di sopravvivenza dopo la morte, dunque possedeva una credenza religiosa.
25. Alcuni anni fa, in Australia, sono state scoperte tracce di uomini vissuti 170.000 anni prima di Cristo. Sono state ritrovate migliaia di piccole incisioni su una rocca a sud-ovest di Darwin. Gli studiosi ritengono che queste incisioni avessero uno scopo di culto, dunque religioso. Ma sono stati trovati anche grani di ocra rossa, usata da tutti gli uomini preistorici per pitture rituali, segno di credenze religiose, che ritraggono i corpi dei defunti.
26. Insomma, abbiamo prove abbondanti che l'uomo vissuto in epoca preistorica non era affatto privo di religione.
27. Non solo il mondo della preistoria, anche quello della storia è pieno di segni e di tracce della religiosità dell'uomo.
28. Pensate agli innumerevoli templi, monumenti, ai resti sepolcrali per giungere, attraverso millenni, fino alle splendide cattedrali, che nell'epoca del grande Medioevo cristiano hanno riempito l'Europa. Il mondo è colmo di opere che mostrano la profonda religiosità dell'essere umano.
29. L'ateismo, come fenomeno sociale, nasce soltanto 200 anni fa, con la Rivoluzione francese. Resta un fenomeno tipico dell'epoca moderna ed è già in declino.
30. La negazione di Dio è un dato relativamente recente, non è affatto naturale e scontato nella storia del genere umano. L'uomo è un essere strutturalmente religioso, naturalmente religioso.

Religione di Dio religioni dell'uomo
31. Facciamo un passo avanti. Oggi è sempre più facile incontrare uomini che si dichiarano religiosi ma non sono cristiani.
32. Nei confronti di queste persone noi cattolici dobbiamo trovare i modi più adatti per far loro conoscere, apprezzare ed amare Gesù Cristo e la sua Chiesa, qualunque sia la loro storia, la loro cultura, la razza cui appartengono o la religione che dichiarano di seguire.
33. Infatti, la verità del Vangelo è universale, destinata ad ogni uomo, di ogni tempo e luogo.
34. Come possiamo identificare la vera Religione servendoci solo di argomenti razionali, dettati dalla ragione umana?
Possiamo percorrere tre strade:
35. La prima: la vera Religione non deve insegnare cose che siano evidentemente contrarie alla ragione umana;
36. La seconda: ogni religione ha un suo fondatore. che dovrà mostrare una assoluta coerenza tra le sue idee e la santità della sua vita;
37. La terza: quella Religione che presenta costantemente segni miracolosi, certamente attribuibili a Dio come prova della sua esistenza e della verità della Fede, è la vera Religione.

La prima strada
38.
La prima prova razionale per dimostrare che una religione deriva da Dio è la sua conformità con la retta ragione umana. Infatti, la ragione umana e la vera Religione non possono essere tra loro in contraddizione, perché discendono entrambe dallo stesso ed unico Dio.
39. Ora, se noi esaminiamo alcune religioni presenti nel mondo, per esempio il Buddismo,che ha anche diversi seguaci in Italia, il Taoismo e il Confucianesimo, maggiormente diffusi, in Asia, ci accorgiamo che esse non credono all'esistenza di Dio creatore del mondo.
40. Sono definite abitualmente "religioni", ma non credono in un Dio personale.
41. Ma la ragione umana, anche senza l'ausilio della Rivelazione e della Chiesa, è in grado di dimostrare l'esistenza di Dio, e pertanto Buddismo, Taoismo e Confucianesimo non possono considerarsi vere religioni.
42. La ragione umana, interrogando il creato, cercando la causa della sua esistenza, del suo ordine e del suo finalismo, scopre l'esistenza di una Causa prima, che è anche Ordinatore e Finalizzatore Intelligente di tutto l'universo.
Scopre l'esistenza di Dio.
43. Buddismo, Taoismo e Confucianesimo, negando l'esistenza di Dio, nulla hanno a che fare con il vero Dio.
44. Veniamo ad un'altra grande religione, l'Induismo, professata da molte centinaia di milioni di persone, soprattutto in India,
45. La dottrina dell'Induismo in origine proponeva l'esistenza di 33 divinità, poi passò a identificare Dio con il mondo materiale per giungere, ai nostri giorni, a proporre ancora innumerevoli divinità.
46. Ora, senza entrare nel merito della religione induista, ci basta osservare che la ragione umana scopre l'esistenza di un solo Dio, di una sola Causa prima.
47. Proporre l'esistenza di innumerevoli divinità è del tutto contrario alla ragione. Dunque, l'Induismo non può essere una religione che viene da Dio.
48. Lo Shintoismo, la religione dei giapponesi, considera come divinità ogni elemento della natura. Il sole è dio, il mare è dio, la foresta è dio, il vulcano Fusjyama è dio, e così via.
49. Dunque, siamo ben lontani dalla verità colta dalla ragione umana, che ammette l'esistenza di una sola Causa prima, di un solo Dio.
50. Due religioni si distinguono da quelle che abbiamo finora nominato.
51. Ebraismo ed Islam credono all'esistenza di un solo Dio personale, creatore e signore dell'universo, distinto dall'universo creato; e in questo concordano con il Cristianesimo.
52. Il risultato di questa prima parte della nostra pur superficiale indagine ci porta a selezionare il numero di candidati alla vera religione: solo Ebraismo, I Islam e ovviamente il Cristianesimo credono in un Dio personale.

La seconda strada
53. La seconda prova razionale per dimostrare che una religione deriva da Dio si concentra sulla persona del suo fondatore.
54. Se percorriamo questa strada, va detto che noi cattolici non temiamo alcun rivale. La persona di Gesù di Nazareth è inavvicinabile, insuperabile da qualunque altro fondatore di religioni.
55. Possiamo sostenere, con molte buone ragioni, che le opere compiute da Gesù non hanno eguali e dimostrano la sua autentica divinità. E questo è un punto decisivo per la credibilità del Cristianesimo come vera religione, come unica religione voluta da Dio.
56. Nessun fondatore di altre religioni ha compiuto opere simili a quelle del Cristo e nessun altro fondatore ha osato definirsi, come ha fatto Gesù Cristo, Dio, pari a Dio.
57. Non solo le opere, ma anche la dottrina insegnata da Gesù non ha rivali. Al confronto della dottrina cristiana, le altre dottrine praticamente svaniscono.
58. Pensiamo, per fare un primo confronto, che Maometto, fondatore dell'Islam, durante il corso della sua vita, ha avuto idee piuttosto confuse.
In giovane età era idolatra e politeista, poi, verso i quarant'anni, influenzato dall’Ebraismo, divenne monoteista.
59. Si aggiunga il fatto che il Corano, libro sacro per l'Islam, contiene errori palesi. Esso ammette che l'unico Dio si è rivelato all'umanità in tre tempi e tre libri. Nella Torah giudaica, nel Vangelo cristiano e, in modo definitivo, nel Corano islamico.
60. Tuttavia – e questo è uno dei motivi per cui siamo certi che il Corano non viene da Dio - nel Corano si trovano citazioni della Torah e del Vangelo palesemente sbagliate.
61. Per esempio, nel Vangelo si insegna che Gesù è stato crocifisso. Nel Corano si dice che Gesù non è morto in croce, ma che al suo posto fu crocifisso qualcuno simile a lui (Sura 4,157).
62. Oppure nel Corano si dice che Gesù ha dichiarato di essere solo "figlio di Maria", non "Figlio di Dio", mentre nel Vangelo è evidente il contrario.
63. Ancora, nel Corano si dice che Gesù avrebbe annunciato un altro "Messaggero” (un altro profeta) dopo di lui, un messaggero di nome Ahmad, (Sura 61,6), ma nel Vangelo di questo non vi è traccia.
64. Ecco in questi casi, è evidente alla ragione umana che non si può dire,come fa Maometto (Sura 4, 163ss), che Vangelo e Corano discendano entrambi da Dio, poiché affermano cose palesemente opposte.
65. Inoltre, Maometto non ebbe una vita esemplare. Mentre imponeva ai suoi correligionari di non sposare più di quattro mogli, egli ne sposò ben 11 e con 9 di quelle convisse fino alla morte.
Commise anche molti atti di violenza, razzie a carovane con uccisioni e violenze. Davvero niente a che fare con la santità di vita di Gesù.
66. Per quanto concerne Budda, Lao Tzu (il suo Libro della vita e della virtù diede origine al Taoismo) e Confucio, stando alla tradizione, si narra che furono uomini di non comune virtù. Ma i dati storici in nostro possesso sono molto scarsi.
67. Sappiamo che nessuno di essi ha mai osato definirsi Dio, come ha fatto Gesù Cristo e nessuno ha compiuto opere nemmeno lontanamente paragonabili a quelle di Cristo.

La terza strada
68. La terza prova razionale per dimostrare che una religione deriva da Dio si concentra sui miracoli. Per San Tommaso un miracolo "è ciò che è compiuto da Dio fuori dell'ordine di tutta la natura creata" (S. Theol. I, 110,4).
69. I miracoli sono prove straordinarie che il Cristianesimo può avanzare per dimostrare infallibilmente la sua origine divina e dunque di essere la vera religione.
70. I miracoli devono essere fatti: conoscibili da tutti gli uomini con la propria ragione e con i propri sensi; divini, ossia che soltanto Dio può compiere; connessi con la persona di Gesù Cristo.
71. Ora, miracoli veri e propri sono presenti soltanto nella religione ebraica (nell'Antico Testamento ve ne sono diversi) e nel Cristianesimo.
72. Ma l'Ebraismo, rifiutando il contenuto dei Vangeli e la divinità di Gesù Cristo, rifiuta coscientemente proprio Colui che si è fatto uguale a Dio e che ha dimostrato con i fatti, documentati nei Vangeli, di essere realmente il Figlio di Dio.
73. I miracoli sono invece assenti nelle religioni dell'estremo Oriente. Camminare sui carboni accesi senza bruciarsi, sedersi su tappeti di chiodi appuntiti senza farsi male, far apparire o sparire oggetti, gesti ritenuti miracolosi, in realtà non sono altro che opere "prodigiose", ma che l'uomo può compiere purché sia allenato, addestrato, perché ne ha il potere. Non sono dunque opera di Dio, ma di fachiri, di guru e di chiunque abbia voglia di imparare a compierle.

Conclusione
74. Il tema che abbiamo affrontato meriterebbe ben altro approfondimento.
Ovviamente, non abbiamo inteso esprimere un giudizio circa la buona fede di quanti, credendo in Dio, non lo conoscono veramente e praticano religioni che sono opera di uomini e non di Dio.
75. Resta il fatto che la ragione umana è in grado di identificare la vera Religione, quella cristiana, e di distinguerla dalle false. Abbiamo argomenti da esporre a quanti, pur dichiarandosi credenti in Dio, non ritengono di abbracciare il Cristianesimo, nella speranza che ciò contribuisca a far conoscere e amare Gesù di Nazareth e la sua Chiesa cattolica.


Bibliografia
Jean-Marie de la Croix, Qual è la vera religione?, Mimep-Docete, Pessano 2002.
Massimo Astrua, Fratello musulmano, conosci gesù?, Mimep-Docete, Pessano 2003.
Renzo Fabris, Cristianesimo ed ebraismo, in Fogli, anno XV, n. 125, febbraio 1988.



IL TIMONE - Novembre/Dicembre 2003 (pag.64-65-66)
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