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LIBRO DI GEREMIA

Ultimo Aggiornamento: 02/09/2009 15:52
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Sesso: Maschile
02/09/2009 15:46

17Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? 18I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla regina del cielo; poi si compiono libagioni ad altri dèi per offendermi. 19Ma è proprio me che offendono – oracolo del Signore – o non piuttosto se stessi, a loro stessa vergogna? 20Pertanto, dice il Signore Dio: Ecco, il mio furore, la mia ira si riversa su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra, e brucerà senza estinguersi.

21Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne! 22Io però non parlai né diedi ordini sull’olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire dalla terra d’Egitto, 23ma ordinai loro: “Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici”. 24Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla mia parola; anzi, procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio e, invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle. 25Da quando i vostri padri sono usciti dall’Egitto fino ad oggi, io vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti; 26ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio, anzi hanno reso dura la loro cervìce, divenendo peggiori dei loro padri. 27Dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. 28Allora dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca.

 

29Taglia la tua chioma e gettala via,

e intona sulle alture un lamento,

perché il Signore ha rigettato e abbandonato

questa generazione che ha meritato la sua ira.

 

30Perché i figli di Giuda hanno commesso ciò che è male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno collocato i loro idoli abominevoli nel tempio, sul quale è invocato il mio nome, per contaminarlo. 31Hanno costruito le alture di Tofet nella valle di Ben-Innòm, per bruciare nel fuoco i loro figli e le loro figlie, cosa che io non avevo mai comandato e che non avevo mai pensato. 32Perciò, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-Innòm, ma valle della Strage. Allora si seppellirà in Tofet, perché non ci sarà altro luogo. 33I cadaveri di questo popolo saranno pasto agli uccelli dell’aria e alle bestie della terra e nessuno li scaccerà. 34Farò cessare nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme i canti di gioia e d’allegria, i canti dello sposo e della sposa, perché la terra diverrà un deserto».

 

 

8                 1«In quel tempo – oracolo del Signore – si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, quelle dei suoi capi, dei sacerdoti, dei profeti e degli abitanti di Gerusalemme. 2Esse saranno sparse in onore del sole, della luna e di tutto l’esercito del cielo che essi amarono, servirono, seguirono, consultarono e adorarono. Non saranno più raccolte né sepolte, ma diverranno come letame sul suolo. 3Allora la morte sarà preferibile alla vita, per quanti di questa razza malvagia riusciranno a sopravvivere nei luoghi dove li avrò dispersi. Oracolo del Signore degli eserciti.

 

4Tu dirai loro: Così dice il Signore:

Forse chi cade non si rialza

e chi sbaglia strada non torna indietro?

5Perché allora questo popolo

continua a ribellarsi,

persiste nella malafede,

e rifiuta di convertirsi?

6Ho ascoltato attentamente:

non parlano come dovrebbero.

Nessuno si pente della sua malizia,

e si domanda: “Che cosa ho fatto?”.

Ognuno prosegue la sua corsa senza voltarsi,

come un cavallo lanciato nella battaglia.

7La cicogna nel cielo

conosce il tempo per migrare,

la tortora, la rondinella e la gru

osservano il tempo del ritorno;

il mio popolo, invece, non conosce

l’ordine stabilito dal Signore.

8Come potete dire: “Noi siamo saggi,

perché abbiamo la legge del Signore”?

A menzogna l’ha ridotta

lo stilo menzognero degli scribi!

9I saggi restano confusi,

sconcertati e presi come in un laccio.

Ecco, hanno rigettato la parola del Signore:

quale sapienza possono avere?

10Per questo darò le loro donne a stranieri,

i loro campi ai conquistatori,

perché dal piccolo al grande

tutti commettono frode;

dal profeta al sacerdote

tutti praticano la menzogna.

11Curano alla leggera la ferita della figlia del mio popolo,

dicendo: “Pace, pace!”, ma pace non c’è.

12Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,

ma non si vergognano affatto,

non sanno neppure arrossire.

Per questo cadranno vittime come gli altri;

nell’ora in cui li visiterò, crolleranno, dice il Signore.

13Li mieto e li anniento

– oracolo del Signore –;

non c’è più uva sulla vite

né fichi sul fico,

anche le foglie sono avvizzite.

Ho procurato per loro degli invasori.

14“Perché ce ne stiamo seduti?

Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate

e moriamo in esse,

poiché il Signore, nostro Dio, ci fa perire.

Egli ci fa bere acque avvelenate,

perché abbiamo peccato contro il Signore.

15Aspettavamo la pace, ma non c’è alcun bene,

il tempo della guarigione, ed ecco il terrore!”.

16Da Dan si sente lo sbuffare dei suoi cavalli;

al rumore dei nitriti dei suoi destrieri

trema tutta la terra.

Vengono e divorano la terra e quanto in essa si trova,

la città e i suoi abitanti.

17Ecco, sto per mandarvi serpenti velenosi

contro i quali non esiste incantesimo,

e vi morderanno».

Oracolo del Signore.

18Senza rimedio cresce il mio dolore,

e il mio cuore viene meno.

19Ecco, odo le grida della figlia del mio popolo

da una terra sconfinata:

«Non c’è il Signore in Sion,

il suo re non vi abita più?».

«Perché mi hanno provocato all’ira con i loro idoli

e con nullità straniere?».

20«È passata la stagione della messe, è finita l’estate

e noi non siamo stati salvati».

21Per la ferita della figlia del mio popolo sono affranto,

sono costernato, l’orrore mi ha preso.

22Non v’è più balsamo in Gàlaad?

Non c’è più nessun medico?

Perché non si cicatrizza

la ferita della figlia del mio popolo?

23Chi farà del mio capo una fonte di acqua,

dei miei occhi una sorgente di lacrime,

per piangere giorno e notte

gli uccisi della figlia del mio popolo?

 

 

9                            1Chi mi darà nel deserto un rifugio per viandanti?

Lascerei il mio popolo e mi allontanerei,

perché sono tutti adùlteri, una massa di traditori.

2«Tendono la loro lingua come il loro arco;

non la verità ma la menzogna

domina nella terra.

Passano da un delitto all’altro

e non conoscono me.

Oracolo del Signore.

3Ognuno si guardi dal suo prossimo,

non fidatevi neppure del fratello,

poiché ogni fratello inganna come Giacobbe

e ogni amico va spargendo calunnie.

4Ognuno si beffa del suo prossimo,

nessuno dice la verità.

Hanno addestrato la lingua a dire menzogne,

operano l’iniquità, incapaci di convertirsi.

5Angheria su angheria, inganno su inganno;

rifiutano di conoscermi».

Oracolo del Signore.

6Perciò dice il Signore degli eserciti:

«Ecco, li raffinerò al crogiolo e li saggerò;

come dovrei comportarmi con la figlia del mio popolo?

7Saetta micidiale è la loro lingua,

inganno le parole della loro bocca.

Ognuno parla di pace con il prossimo,

ma nell’intimo gli ordisce un tranello.

8Non dovrei forse punirli?

Oracolo del Signore.

Di una nazione come questa

non dovrei vendicarmi?».

9Sui monti alzerò gemiti e lamenti,

un canto di lutto sui pascoli della steppa,

perché sono desolati, nessuno più vi passa,

né più si ode il grido del bestiame.

Gli uccelli dell’aria e le bestie del cielo

sono tutti fuggiti, scomparsi.

10«Ridurrò Gerusalemme a un cumulo di rovine,

a un rifugio di sciacalli;

ridurrò alla desolazione le città di Giuda,

senza più abitanti».

11Chi è così saggio da capirlo?

A chi ha parlato la bocca del Signore, perché lo annunci?

Perché la terra è devastata,

desolata come un deserto senza passanti?

 

12Ha detto il Signore: «È perché hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno ascoltato la mia voce e non l’hanno seguita, 13ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal che i loro padri avevano fatto loro conoscere». 14Pertanto così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: «Ecco, farò loro ingoiare assenzio e bere acque avvelenate; 15li disperderò in mezzo a nazioni che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati».

 

16Così dice il Signore degli eserciti:

«Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano!

Fate venire le più brave!».

17Facciano presto,

per intonare su di noi un lamento.

Sgorghino lacrime dai nostri occhi,

le nostre palpebre stillino acqua,

18perché una voce di lamento si ode da Sion:

«Quanto siamo rovinati!

Che vergogna abbandonare il paese,

e vedere abbattute le nostre abitazioni!».

19Udite, dunque, o donne, la parola del Signore,

i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca.

Insegnate alle vostre figlie il lamento,

l’una all’altra un canto di lutto.

20Poiché la morte è entrata dalle nostre finestre,

si è introdotta nei nostri palazzi,

ha abbattuto i fanciulli nella via

e i giovani nelle piazze.

21Parla! Oracolo del Signore:

«I cadaveri degli uomini giacciono

come letame nel campo,

come covoni dietro il mietitore,

e nessuno li raccoglie».

22Così dice il Signore:

«Non si vanti il sapiente della sua sapienza,

non si vanti il forte della sua forza,

non si vanti il ricco della sua ricchezza.

23Ma chi vuol vantarsi,

si vanti di avere senno e di conoscere me,

perché io sono il Signore che pratico la bontà,

il diritto e la giustizia sulla terra,

e di queste cose mi compiaccio.

Oracolo del Signore.

 

24Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi: 25l’Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si radono le tempie, i quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa d’Israele sono incirconcisi nel cuore».

 

 

10                1Ascoltate la parola che il Signore vi rivolge, casa di Israele. 2Così dice il Signore:

 

«Non imparate la condotta delle nazioni

e non abbiate paura dei segni del cielo,

poiché di essi hanno paura le nazioni.

3Perché ciò che provoca la paura dei popoli è un nulla,

non è che un legno tagliato nel bosco,

opera delle mani di un intagliatore.

4Li abbelliscono di argento e di oro,

li fissano con chiodi e con martelli,

perché non traballino.

5Gli idoli sono come uno spauracchio

in un campo di cetrioli:

non sanno parlare;

bisogna portarli, perché non possono camminare.

Non temeteli: non fanno alcun male,

come non possono neppure fare del bene».

6Nessuno è come te, Signore;

tu sei grande

e grande è la potenza del tuo nome.

7Chi non temerà te, o re delle nazioni?

A te solo questo è dovuto:

fra tutti i sapienti delle nazioni

e in tutti i loro regni

nessuno è simile a te.

8Tutti sono stolti e sciocchi,

vana la loro dottrina, come un pezzo di legno.

9Sono fatti d’argento battuto e laminato,

portato da Tarsis, e oro di Ufaz,

opera di artisti e di orafi;

sono rivestiti di porpora e di scarlatto,

lavoro di sapienti artigiani.

10Il Signore, invece, è veramente Dio,

egli è Dio vivente e re eterno;

al suo sdegno trema la terra,

le nazioni non resistono al suo furore.

 

11Direte loro: «Quegli dèi che non hanno fatto il cielo e la terra spariranno dalla faccia della terra e da sotto il cielo».

          

12Il Signore ha formato la terra con la sua potenza,

ha fissato il mondo con la sua sapienza,

con la sua intelligenza ha dispiegato i cieli.

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