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LIBRO DI GEREMIA

Ultimo Aggiornamento: 02/09/2009 15:52
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Sesso: Maschile
02/09/2009 15:47

10Così dice il Signore riguardo a questo popolo: «A loro piace fare i vagabondi, non stanno attenti ai loro passi». Ma il Signore non li gradisce; ora ricorda la loro iniquità, chiede conto dei loro peccati.

11Il Signore mi ha detto: «Non pregare per questo popolo, per il suo benessere. 12Anche se digiuneranno, non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò, ma li distruggerò con la spada, la fame e la peste». 13Allora ho soggiunto: «Ahimè, Signore Dio! Dicono i profeti: “Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace autentica in questo luogo”». 14Il Signore mi ha detto: «I profeti hanno proferito menzogne nel mio nome; io non li ho inviati, non ho dato loro ordini né ho parlato loro. Vi annunciano visioni false, predizioni che sono invenzioni e fantasie della loro mente. 15Perciò così dice il Signore: I profeti che profetizzano nel mio nome, senza che io li abbia inviati, e affermano: “Spada e fame non ci saranno in questo paese”, questi profeti finiranno di spada e di fame. 16Gli uomini ai quali essi profetizzano saranno gettati per le strade di Gerusalemme, morti di fame e di spada, e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescerò su di essi la loro malvagità.

 

17Tu riferirai questa parola:

I miei occhi grondano lacrime

notte e giorno, senza cessare,

perché da grande calamità

è stata colpita la vergine,

figlia del mio popolo,

da una ferita mortale.

18Se esco in aperta campagna,

ecco le vittime della spada;

se entro nella città,

ecco chi muore di fame.

Anche il profeta e il sacerdote

si aggirano per la regione senza comprendere».

19Hai forse rigettato completamente Giuda,

oppure ti sei disgustato di Sion?

Perché ci hai colpiti, senza più rimedio per noi?

Aspettavamo la pace, ma non c’è alcun bene,

il tempo della guarigione, ed ecco il terrore!

20Riconosciamo, Signore, la nostra infedeltà,

la colpa dei nostri padri:

abbiamo peccato contro di te.

21Ma per il tuo nome non respingerci,

non disonorare il trono della tua gloria.

Ricòrdati! Non rompere la tua alleanza con noi.

22Fra gli idoli vani delle nazioni c’è qualcuno che può far piovere?

Forse che i cieli da sé mandano rovesci?

Non sei piuttosto tu, Signore, nostro Dio?

In te noi speriamo,

perché tu hai fatto tutto questo.

 

 

15                1Il Signore mi disse: «Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, non volgerei lo sguardo verso questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano! 2Se ti domanderanno: “Dove dobbiamo andare?”, dirai loro: Così dice il Signore:

 

Chi è destinato alla morte, alla morte,

chi alla spada, alla spada,

chi alla fame, alla fame,

chi alla schiavitù, alla schiavitù.

 

3Io manderò contro di loro quattro specie di mali – oracolo del Signore –: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli, gli uccelli del cielo e le bestie della terra per divorarli e distruggerli. 4Li renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra, per quello che ha fatto in Gerusalemme il re di Giuda Manasse, figlio di Ezechia.

 

5Chi avrà pietà di te, Gerusalemme,

chi ti compiangerà?

Chi si volterà per domandarti come stai?

6Tu mi hai respinto

– oracolo del Signore –,

mi hai voltato le spalle

e io ho steso la mano su di te per annientarti;

sono stanco di pentirmi.

7Li ho dispersi al vento con la pala,

alle porte del paese.

Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo,

perché non si sono convertiti dalle loro abitudini.

8Le loro vedove sono diventate

più numerose della sabbia del mare.

Ho mandato sulle madri e sui giovani

un devastatore in pieno giorno;

ho fatto piombare d’un tratto su di loro

turbamento e spavento.

9È abbattuta la madre di sette figli,

esala il suo respiro;

il sole tramonta per lei quando è ancora giorno,

è coperta di vergogna e confusa.

Io consegnerò i loro superstiti alla spada,

in preda ai loro nemici».

Oracolo del Signore.

10Me infelice, madre mia! Mi hai partorito

uomo di litigio e di contesa per tutto il paese!

Non ho ricevuto prestiti, non ne ho fatti a nessuno,

eppure tutti mi maledicono.

11In realtà, Signore, ti ho servito come meglio potevo,

mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico,

nel tempo della sventura e nel tempo dell’angoscia.

12Potrà forse il ferro spezzare

il ferro del settentrione e il bronzo?

13«I tuoi averi e i tuoi tesori

li abbandonerò al saccheggio,

come ricompensa per tutti i peccati

commessi in tutti i tuoi territori.

14Ti renderò schiavo dei tuoi nemici

in una terra che non conosci,

perché si è acceso il fuoco della mia ira,

che arderà contro di te».

15Tu lo sai, Signore,

ricòrdati di me e aiutami,

véndicati per me dei miei persecutori.

Nella tua clemenza non lasciarmi perire,

sappi che io sopporto insulti per te.

16Quando le tue parole mi vennero incontro,

le divorai con avidità;

la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore,

perché il tuo nome è invocato su di me,

Signore, Dio degli eserciti.

17Non mi sono seduto per divertirmi

nelle compagnie di gente scherzosa,

ma spinto dalla tua mano sedevo solitario,

poiché mi avevi riempito di sdegno.

18Perché il mio dolore è senza fine

e la mia piaga incurabile non vuole guarire?

Tu sei diventato per me un torrente infido,

dalle acque incostanti.

19Allora il Signore mi rispose:

«Se ritornerai, io ti farò ritornare

e starai alla mia presenza;

se saprai distinguere ciò che è prezioso

da ciò che è vile,

sarai come la mia bocca.

Essi devono tornare a te,

non tu a loro,

20e di fronte a questo popolo io ti renderò

come un muro durissimo di bronzo;

combatteranno contro di te,

ma non potranno prevalere,

perché io sarò con te

per salvarti e per liberarti.

Oracolo del Signore.

21Ti libererò dalla mano dei malvagi

e ti salverò dal pugno dei violenti».

 

 

16                1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2«Non prendere moglie, non avere figli né figlie in questo luogo, 3perché dice il Signore riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo luogo e riguardo alle madri che li partoriscono e ai padri che li generano in questo paese: 4Moriranno di malattie strazianti, non saranno rimpianti né sepolti, ma diverranno come letame sul suolo. Periranno di spada e di fame; i loro cadaveri saranno pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra». 5Poiché così dice il Signore: «Non entrare in una casa dove si fa un banchetto funebre, non piangere con loro e non commiserarli, perché io ho ritirato da questo popolo la mia pace – oracolo del Signore –, la mia benevolenza e la mia compassione. 6Moriranno in questo paese grandi e piccoli; non saranno sepolti né si farà lamento per loro e nessuno per disperazione si farà incisioni né per lutto si taglierà i capelli per loro. 7Non si spezzerà il pane all’afflitto per consolarlo del morto e non gli si darà da bere il calice della consolazione per suo padre e per sua madre. 8Non entrare nemmeno in una casa dove si banchetta per sederti a mangiare e a bere con loro, 9poiché così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Ecco, sotto i vostri occhi e nei vostri giorni farò cessare da questo luogo i canti di gioia e di allegria, i canti dello sposo e della sposa.

10Quando annuncerai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: “Perché il Signore ha decretato contro di noi questa sventura così grande? Quali iniquità e quali peccati abbiamo commesso contro il Signore, nostro Dio?”. 11Tu allora risponderai loro: Perché i vostri padri mi abbandonarono – oracolo del Signore –, seguirono altri dèi, li servirono e li adorarono, mentre abbandonarono me e non osservarono la mia legge. 12E voi avete agito peggio dei vostri padri; ognuno di voi, infatti, segue caparbiamente il suo cuore malvagio e si rifiuta di ascoltarmi. 13Perciò vi scaccerò da questo paese verso un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto, e là servirete divinità straniere giorno e notte, perché non vi farò più grazia.

14Pertanto, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali non si dirà più: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra d’Egitto!”, 15ma piuttosto: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi!”. E io li ricondurrò nella loro terra che avevo concesso ai loro padri.

16Ecco, io invierò numerosi pescatori a pescarli – oracolo del Signore –, quindi invierò numerosi cacciatori a catturarli, su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; 17poiché i miei occhi scrutano le loro vie: ciò che fanno non può restare nascosto dinanzi a me, né si può occultare la loro iniquità davanti ai miei occhi. 18Anzitutto ripagherò due volte la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato la mia terra con le carogne dei loro idoli, e con i loro abomini hanno riempito la mia eredità».

 

19Signore, mia forza e mia difesa,

mio rifugio nel giorno della tribolazione,

a te verranno le genti

dalle estremità della terra e diranno:

«I nostri padri ereditarono soltanto menzogna,

e nullità che non giovano».

20Può forse l’uomo fabbricarsi i propri dèi?

Ma quelli non sono dèi!

21«Perciò, ecco, io faccio loro conoscere questa volta

la mia mano e la mia forza.

Essi sapranno che il mio nome è Signore».

 

 

17                           1Il peccato di Giuda è scritto con stilo di ferro,

è inciso con punta di diamante

sulla tavola del loro cuore

e sui corni dei loro altari.

2Così i loro figli ricorderanno

i loro altari e i loro pali sacri

presso gli alberi verdi, sui colli elevati,

3sui monti e in aperta campagna.

«I tuoi averi e tutti i tuoi tesori

li abbandonerò al saccheggio,

come ricompensa per tutti i peccati

commessi in tutti i tuoi territori.

4Dovrai ritirare la mano

dall’eredità che ti avevo dato;

ti renderò schiavo dei tuoi nemici

in una terra che non conosci,

perché avete acceso il fuoco della mia ira,

che arderà sempre».

Così dice il Signore:

5«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,

e pone nella carne il suo sostegno,

allontanando il suo cuore dal Signore.

6Sarà come un tamerisco nella steppa;

non vedrà venire il bene,

dimorerà in luoghi aridi nel deserto,

in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.

7Benedetto l’uomo che confida nel Signore

e il Signore è la sua fiducia.

8È come un albero piantato lungo un corso d’acqua,

verso la corrente stende le radici;

non teme quando viene il caldo,

le sue foglie rimangono verdi,

nell’anno della siccità non si dà pena,

non smette di produrre frutti.

9Niente è più infido del cuore

e difficilmente guarisce!

Chi lo può conoscere?

10Io, il Signore, scruto la mente

e saggio i cuori,

per dare a ciascuno secondo la sua condotta,

secondo il frutto delle sue azioni.

11È come una pernice che cova uova altrui,

chi accumula ricchezze in modo disonesto.

A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle

e alla fine apparirà uno stolto».

12Trono di gloria, eccelso fin dal principio,

è il luogo del nostro santuario!

13O speranza d’Israele, Signore,

quanti ti abbandonano resteranno confusi;

quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere,

perché hanno abbandonato

il Signore, fonte di acqua viva.

14Guariscimi, Signore, e guarirò,

salvami e sarò salvato,

poiché tu sei il mio vanto.

15Essi mi dicono:

«Dov’è la parola del Signore?

Si compia finalmente!».

16Io non ho insistito presso di te per la sventura

né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai.

Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te.

17Non essere per me causa di spavento,

tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura.

18Siano confusi i miei avversari, non io,

si spaventino loro, non io.

Manda contro di loro il giorno della sventura,

distruggili due volte.

 

19Il Signore mi disse: «Va’ a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme. 20Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte. 21Così dice il Signore: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall’introdurlo per le porte di Gerusalemme. 22Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri. 23Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, anzi si intestardirono a non ascoltarmi e a non accogliere la lezione. 24Se mi ascolterete sul serio – oracolo del Signore –, se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo alcun lavoro, 25entreranno per le porte di questa città re e prìncipi che sederanno sul trono di Davide, vi passeranno su carri e su cavalli insieme ai loro ufficiali, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata per sempre. 26Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefela, dai monti e dal meridione, presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore. 27Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà».

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