QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Omelia su Santa Caterina da Siena e la virtù dell'OBBEDIENZA

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 11:21
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.222
Sesso: Femminile
03/09/2009 09:26

Un ultimo aspetto di questo suo amore per Gesù è la sua stigmatizzazione. S.Caterina ebbe questa stupenda visione del Salvatore, con dei raggi che si sprigionavano dal costato, dalle mani e dai piedi di Gesù Crocifisso e raggiungevano proprio quegli stessi luoghi del suo corpo, ma S. Caterina ha chiesto a Gesù che queste piaghe rimanessero più interiori, che esteriormente visibili. Soffriva assieme a Gesù i misteri della sua passione.

Più di questi episodi particolari, che però nell’insieme fanno un quadro davvero stupendo di una spiritualità veramente cristocentrica, quello che ci interessa maggiormente è la necessità della mediazione di Cristo a ogni grado di ogni vita spirituale e mistica. E’ un malinteso quello che spesso succede ai nostri tempi, in questo clima di sincretismo religioso. Si dice: ci sono mistici in occidente, ci sono mistici in oriente, si parla dei vari santoni di ogni estrazione, santoni che sono un po’ sospetti, per dire la verità, miei cari, perché non c’è altra via che quella di Gesù.

Qualche tempo fa lessi un libro di un autore relativamente moderno, degli anni trenta, il famoso Aldous Huxley, che scrisse anche una vita di quella così detta "eminenza grigia" padre Giuseppe cappuccino, segretario del famoso cardinale Richelieu, che era da un lato un abile, abilissimo e persino squisitissimo politico e nel contempo era anche un grande mistico. Questo autore, che però non crede, per sfortuna sua, questo Huxley descrive appunto la vita mistica di questo padre Joseph e tra le altre cose dice che in fondo il cristianesimo devia, secondo lui, dalla strada della vera mistica teocentrica, perché il mistico dovrebbe inabissarsi solo in Dio increato Secondo questo autore, le creature per il mistico dovrebbero scomparire, perciò coloro che seguono queste teorie dicono che il cristiano è fuori strada se usa i Sacramenti, usa l’intercessione dei Santi, usa l’intercessione della Madonna, usa la mediazione del Corpo di Cristo, usa la mediazione anche del corpo mistico di Cristo che è la Chiesa. In tale modo si allontanerebbe dalla mistica veramente teocentrica.

Ohimè, miei cari, non c’è mistica teocentrica che non sia anche cristocentrica. In fondo l’opposizione tra cristocentrismo e teocentrismo è una delle solite opposizioni inventate dagli uomini moderni per confondere le idee. Non c’è opposizione fra mistica teocentrica e mistica cristocentrica. Perché dico questo? I mistici cristiani (voi senz’altro conoscerete S. Teresa di Avila, S.Giovanni della Croce), hanno capito una cosa importantissima: non si può contemplare Dio se non alla luce di Dio, "nella tua luce, o Signore, vedremo la luce", non c’è altra via. Quando uno prova a diventare mistico per suo sforzo proprio, cade giù malamente! La prima condizione per la vita spirituale, non dico mistica, semplicemente spirituale, per muovere i primi passi è l’umiltà. Non voglio essere severo nelle mie condanne, bisogna stare sempre nella verità: ci sono state certamente delle anime mistiche anche nel paganesimo. Io penso per esempio a Plotino, Plotino aveva secondo me degli stati unitivi con quel "Unum" trascendente come lo chiamava lui, il famoso en, che è al di sopra di tutte le cose.

Tuttavia quello che poteva pensare un pagano, cioè scambiare l’iniziativa sua per grazia di Dio, non se lo può permettere un uomo che vive nell’economia di Gesù Cristo nostro Signore, perché quell’uomo, istruito dal Santo Vangelo sa che Dio si fece uomo, che Dio, che è la pienezza dell’essere, assunse il nostro non essere. Se voi pensate in chiave tomistica che l’essere è la base dell’intelligibilità, della conoscibilità, vedete come l’umanità di Gesù costituisce quella mistica inintelligibilità, quella mistica tenebra, che però è condizione dell’umiltà, la quale sola conduce alla carità, ai doni dello Spirito Santo e infine alla beatifica visione del Paradiso.

Vorrei sottolineare quello che dice Santa Caterina con la sua vita e Santa Teresa anche con la sua dottrina. Santa Teresa dice: "Qualunque sia lo stato mistico di un’anima, il criterio di autenticità della sua vita mistica è che riconosca il bisogno della mediazione di Cristo". Non dobbiamo scambiare la creatura col Creatore, ma riconoscere che le vie per raggiungere Dio increato, non sono vie nostre, di noi creature, ma vie di Dio increato, che si serve della creatura che è l’Umanità di Cristo per portarci a sé, ecco, cari fratelli e non c’è altra via. Ego sum via, veritas et vita!

I modernisti potranno agitarsi finché vogliono, potranno dire che tutti si salvano, che non c’è bisogno della Chiesa, che non c’è bisogno di Cristo, che ci sono santoni qua e là, la verità è questa: la santità, la vita di grazia raggiunge l’anima solo tramite quella via che è il Cristo. S. Caterina l’ha capito, S. Caterina l’ha vissuto.

Cari fratelli, vi cito solo brevemente gli altri due amori di Santa Caterina: amore per la Chiesa, amore per le anime. Vi dico solo questo rispetto alla Chiesa, amore del corpo mistico di Gesù: se uno ama Gesù e non ama la sua Chiesa, è ancora bugiardo, così come amare il Padre senza il Figlio, voler amare il Figlio di Dio nella sua umanità storica, senza amarne l’umanità mistica. Diceva giustamente S. Cipriano queste belle e sante parole, che mi sono rimaste sempre impresse (ripetetele spesso alla gente sfiduciata, che non crede nella Chiesa) "Chi ha Dio per padre, deve avere la Chiesa per madre". Santa Caterina amava il corpo mistico di Gesù, lacerato anche allora, benché con lacerazioni diverse da quelle contemporanee. Quanto avrebbe sofferto Santa Caterina anche ora! Scriveva a un suo confessore, che forse era lo stesso beato Raimondo di Capua, suo direttore spirituale: "Padre, sapesse lei, io proprio anche fisicamente deperisco per quella sofferenza che mi causa la lacerazione della Chiesa". Infatti i Papi erano ad Avignone, schiavi del re di Francia (bisogna dirsele chiare le cose come sono) e Santa Caterina che cosa fa? Prega, si sacrifica e poi scrive anche ai potenti. Vedete c’è una sublime, quasi fanciullesca umiltà in questo, scrive anche ai re, ai sovrani, ai principi, allo stesso Santo Padre!

Si può dire che il Santo Padre anche al giorno di oggi ha tanti nemici, molti, moltissimi, poi ha parecchi adulatori, ma di veri amici ne ha ben pochi, diciamocelo pure. Quindi ci sono i nemici aperti: appena il Papa ha detto qualcosa, è subito criticato. Poi ci sono tanti che lo adulano, tutto quello che fa il Papa va bene. Il Papa non ha bisogno di adulatori! Ha bisogno di veri amici, come Santa Caterina. Che cosa diceva Santa Caterina al Papa? Gli scrive: "Dolce Babbo"come una figlia piena di tenerezza "Dolce babbo, dolce Gesù in questa terra, siate forte, Santo Padre, siate forte!". Implicitamente che cosa gli rimproverava? La debolezza ed aveva il coraggio di scriverglielo. Mentre gli altri lo adulavano: "Santo Padre, fa bene, con il re di Francia bisogna andare d’accordo" No! "Santo Padre siate forte e tornate a Roma, perché Roma è la sede di Pietro!". Ecco, cari fratelli, come bisogna essere amici: con amore, ma senza adulazioni, dire le cose come stanno, con umiltà, con dolcezza. Santa Caterina non ha detto: "Il Santo Padre è inutile" no, gli ha detto : "Santo Padre, siate forte, siate santo, non pensate a cose di questa terra, alle mene diplomatiche, pensate alla salvezza delle anime, che è il vostro compito di Pastore delle anime medesime!". E’ così che bisogna amare il Papa e la Chiesa.

Ultima meditazione, la visione dell’anima che Santa Caterina ha avuto dal Signore. Ella vide un giorno la bellezza dell’anima in stato di grazia. Questo la fece talmente innamorare delle anime, che capì la preziosità del Sangue di Gesù, che ci lava da ogni peccato. Come è bella questa sua concezione della confessione, del sacramento della penitenza! Dice: "Nel momento stesso in cui un’anima è assolta, è come se fosse aspersa dal Sangue di Gesù e non c’è peccato che possa resistere a questa potenza infinita di salvezza e di intercessione di quel Sangue che grida al cielo più potentemente ancora del sangue dell’innocente Abele!"

Santa Caterina ha sempre questa visione mistica del Sangue di Gesù e del fuoco dello Spirito Santo. Ora non abbiamo tempo per parlarne a lungo, ma sappiate che grande era la sua sofferenza per le anime che si incamminavano verso la perdizione. Quando i confessori assistevano delle anime impenitenti in punto di morte, si rivolgevano a Lei e dicevano: "prega, prega che quell’anima si salvi!" e S. Caterina cadeva giù davanti al Crocifisso, faceva delle orrende penitenze, si prostrava, pregava e otteneva generalmente la salvezza di quelle anime.

Cari fratelli, che S. Caterina ci insegni ad amare veramente Gesù’, la Chiesa e le anime! Veramente, non con la concupiscenza di questo mondo. I falsi riformatori sono sempre i mondanizzatori della Chiesa. Il lupo vestito da agnello si riconosce subito: quando pretende di riformare la Chiesa come Lutero, staccandola dall’obbedienza al Pontefice e affidandola alle prepotenze dei principi secolari, questo è un falso riformatore. Le stesse cose del tempo di Lutero si riproducono oggi tali e quali. Vogliamo aprirci al mondo, non rimanere fedeli come in quelle epoche in cui certe cose soprannaturali andavano ancora bene, adesso siamo razionalisti. Il vero riformatore non si stacca dal Papa, si attacca ancora molto più fortemente che mai al Papa e poi magari con tanta sofferenza, tanta umiltà, tanta dolcezza, ma anche tanta fermezza e costanza implora: "Babbo, dolce Babbo, dolce Cristo in terra, siate forte! Santificate voi stessi e la Santa Chiesa assieme a Voi!"

Le anime! Capite cari fratelli e sorelle, chiediamo questo a Santa Caterina, che ci dia veramente un autentico amore di Gesù, un autentico, verace, tradizionale, amore per la santa Chiesa e amore per le anime, che solo nella Chiesa possono trovare pace e salvezza e così sia.


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:41. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com