È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Conferenze sulla Presenza reale di Gesù nell'Eucarestia

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 11:33
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.222
Sesso: Femminile
03/09/2009 11:26


Seconda lezione sulla Santissima Eucarestia:
La Presenza Reale di Gesù nell'Eucarestia


Oggi sono venuto un poco in ritardo, per la coincidenza con gli orari scolastici in San Domenico.

L’argomento da trattare oggi è tutt’altro che semplice, forse ne avremo ancora un pochino per la prossima volta. L’argomento è della presenza reale nel mistero eucaristico, la presenza reale del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, quanto alla sua umanità e divinità, quanto alla sua anima e quanto al suo corpo. Gesù è interamente, realmente, veramente, fisicamente, obbiettivamente presente nel sacramento dell’Eucarestia. Questa è la tesi, ora toccherà a noi, cercare non di dimostrarla che non è possibile, ma di spiegarla, cercare in qualche modo di renderla plausibile e non contraddittoria.

Abbiamo parlato la volta scorsa, se vi ricordate ancora, della sacramentalità dell’Eucarestia. Questo era l’inizio, assolutamente obbligatorio, perché l’Eucarestia appartiene al settenario sacramentale, è uno dei sacramenti e i sacramenti della nuova alleanza hanno un qualche cosa di particolare, qualche cosa di assolutamente unico, che è ovviamente mediato da Cristo Signore, dalla venuta di Cristo, vero Dio e vero uomo in questo mondo, l’incarnazione del Verbo. I sacramenti della nuova alleanza sono istituiti dall’autorità divina del Salvatore. Quindi non per autorità umana, nemmeno quella suprema, per autorità divina. Solo Dio santificatore, solo Dio può istituire i mezzi di santificazione.

Ora il nostro Salvatore ha conferito ai sacramenti della nuova alleanza non solo il potere di significare la grazia, ma anche di conferirla efficacemente. Perciò il concilio di Trento e il catechismo di San Pio X dicono che i sacramenti della nuova alleanza, sono dei segni efficaci di grazia, cioè producono efficacemente ciò che significano. Il che riguardo al sacramento dell’Eucarestia è qualche cosa di veramente stupendo. Vedete, miei cari, noi siamo veramente degli incoscienti (dico a me per primo, che io ho Gesù tanto spesso nelle mie povere mani e non penso alla grandezza di ciò che accade, che il Signore me lo perdoni), comunque diceva un santo, non ricordo chi fosse, ma aveva tanta ragione nel dirlo, che se noi capissimo che cosa c’è nell’Eucarestia, dovremmo morire dinanzi alla grandezza di questo mistero.

In ogni modo il fatto è che l’Eucarestia significa e quindi produce (perché, lo ripeto, nei sacramenti della nuova legge il significare è sempre legato inseparabilmente al produrre), quindi l’Eucarestia ciò che è detto nella forma sacramenti, la forma sacramentale, che sono, voi sapete, le parole di Gesù, le parole dell’istituzione. Ora che cosa dice il Salvatore nelle parole dell’istituzione? Gesù dice appunto: "Questo è il mio Corpo, questo è il calice del mio Sangue, del Sangue della nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per molti (per tutti, si può tradurre) per la remissione dei peccati. Quindi vedete importante questo fatto, che il Salvatore abbia detto: "Questo è il mio Corpo, questo è il calice del mio Sangue".

San Tommaso fonda la sua teologia della presenza reale sulla parola è, molto significativamente. Non dice "questo significa, è il simbolo del mio Corpo" e questo va preso sul serio, perché nelle parole del Salvatore si cela il significato dell’Eucarestia e quindi anche l’effetto dell’Eucaresita. Perciò quando Gesù ha detto: "Questo è il mio Corpo", il pane non solo significa, ma significando produce la realtà del Corpo di Gesù.

Allora quando Gesù (e la Chiesa cattolica in questo è stupenda, perché prende sul serio le parole di Gesù e questo sia detto con rispetto di tutti i fratelli separati), però è importante proprio notare questo, che mentre la Chiesa cattolica in altri brani del Vangelo è molto propensa anche ad interpretazioni spirituali, mai arbitrarie, capitemi bene, però c’è sempre una pluralità di interpretazioni, c’è l’interpretazione letterale, c’è poi l’interpretazione più larga e stranamente quelli che si sono staccati dall’unità cattolica rimproverano alla Chiesa questa larghezza nell’interpretare la scrittura, ebbene qui sono loro ad interpretare largamente, mentre la Chiesa interpreta ad litteram, cioè la Chiesa prende sul serio le parole di Gesù. La Chiesa dice che quando Gesù dice: "Questo è il mio Corpo", non può significare qualche cosa d’altro, questo è il simbolo del mio Corpo, no, questo è il Corpo di Gesù. Quindi bisogna proprio prendere ad litteram queste parole del Salvatore.

C’è però un’aggiunta che Gesù fa a queste parole di istituzione che talvolta turba un po’ le coscienze dei fedeli, perché potrebbe essere suscettibile di una interpretazione calvinistica, cioè Gesù aggiunge : "Ogni volta che farete questo, lo farete in memoria di me". Ebbene, ci sono molte tesi eucaristiche, ma essenzialmente ci sono queste tre. C’è la tesi dei cattolici, che spiegheremo adesso (che non è una tesi, è veramente un dogma), che è quella della transustanziazione. C’è la tesi luterana (è bene conoscere quello che pensano dell’Eucarestia anche i fratelli separati). Secondo Lutero l’Eucarestia non è solo simbolo, come si potrebbe pensare. Secondo Lutero avviene una compresenza nell’Eucarestia del pane e del Corpo di Gesù. Quindi il pane rimane, il pane continua ad essere pane, però in qualche modo, Lutero non spiega come, accanto al pane o nel pane c’è anche la sostanza del corpo di Cristo. Ecco perché questa teoria si chiama la "consustanziazione", non la transustanziazione. Certo che Lutero fa molto dipendere la presenza del Salvatore dalla fede della comunità credente, cosa che per i cattolici è un horribile dictu, nel senso che per noi la presenza di Cristo è assolutamente indipendente dal crederci o no. Se un non credente, assolutamente ateo, entra in una chiesa ove nel tabernacolo ci sono delle Ostie consacrate, Gesù c’è, anche se quel tale non ci crede. La teoria luterana è quella della consustanziazione o impanazione, cioè nel senso che il corpo di Gesù è immesso nel pane.

Poi c’è la tesi, contro la quale Lutero combatteva quasi quanto contro la dottrina cattolica, c’è la tesi dei calvinisti, dei riformati. Oggi che noi cattolici abbiamo un concetto abbastanza generico dei protestanti, diciamo "i protestanti", ma ce ne sono di tante specie. Ebbene le specie più fondamentali sono i luterani e i riformati. I riformati, che però hanno la loro origine storica in Svizzera, in dipendenza dalla riforma di Calvino e Zwingli. Contro questa dottrina calvinista e zwingliana, Lutero oppone la dottrina della consustanziazione, mentre i calvinisti insegnano un puro simbolismo, memoriale, nel senso di riproporre alla nostra memoria quello che Gesù fece nell’ultima cena.

Ora si potrebbe dire, ma se Gesù stesso disse : "Fate questo in memoria di me", vuol dire che i calvinisti hanno ragione. Invece il fatto è che noi diamo un’interpretazione assolutamente errata, niente affatto biblica, alla parola memoriale, che già nell’antica alleanza aveva un significato ben diverso da quello che pensiamo. Però memoriale significa per esempio scrivere un agenda, poi mi ricordo. Ebbene non è questo per la sacra scrittura, sarebbe una bestemmia tremenda, se uno avesse detto una cosa del genere nell’ambito dell’antica alleanza, sarebbe prevista la lapidazione. Voi sapete che i metodi erano sbrigativi. Ad ogni modo già nell’antica alleanza il ricordo non è semplicemente un ricordarsi, farsi venire in mente. Ad esempio l’agnello pasquale non è un agnello diverso da quello che celebravano i padri in Egitto, è lo stesso. E’ la figura identica misticamente con quella vittima che gli antichi hanno offerto.

Vedete quindi che quella parola di Gesù : "fate questo in memoria di me", non toglie nulla al realismo di quelle altre parole : "Questo è il mio Corpo, questo è il mio Sangue", voi sentirete anche dire una capziosa obbiezione che nell’ambito dell’ebraismo, della lingua ebraica non esiste quella parola tanto cara a San Tommaso, cioè la parola "è". Una parola, semplice, ma significativa, una parola che esprime l’essere, la realtà dell’essere. San Tommaso poi continuerà dicendo "se Gesù parla del suo essere, vuol dire che, siccome l’essere riguarda la sostanza, che il cambiamento avviene in ciò cui spetta l’essere, cioè nella sostanza".

Allora si potrebbe dire, obbiezione, siccome la lingua ebraica non conosce la parola "è", allora crolla tutta questa teologia cattolica della transustanziazione. Risposta : "No!", ma come solitamente succede ne è addirittura rafforzata. Perché, pensateci bene, è vero che la lingua ebraica non conosce la parola "è", ma allora questi giudizi che noi chiamiamo esistenziali, che predicano l’essere di una determinata cosa, erano semplicemente espressi con la semplice indicazione della realtà. Vedete "questo qui" voleva dire questo esiste, oppure questo e quest’altra cosa, quindi Gesù diceva semplicemente "Questo mio Corpo", quindi capite quale perfetta identità Gesù pose tra quel pane e il suo Corpo. Quindi quel pane, non è più pane, ma dopo la consacrazione è il Corpo di Gesù. Così spero di avervi elencato alcune capziose obbiezioni contro la fede cattolica, che assolutamente rimane incrollabile dinanzi a tutte queste vicende.

continua....


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:16. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com