QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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LIBRO DEL SIRACIDE

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 12:27
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Sesso: Maschile
03/09/2009 12:16

22         1Il pigro è simile a una pietra insudiciata,

tutti fischiano in suo disprezzo.

2Il pigro è simile a una palla di sterco,

chi la raccoglie scuote la mano.

3Un figlio maleducato è la vergogna di un padre,

se è una figlia il danno è più grave.

4Una figlia sensata troverà marito,

la svergognata è un dolore per chi l’ha generata.

5La figlia sfacciata disonora il padre e il marito,

dall’uno e dall’altro sarà disprezzata.

6Un discorso inopportuno è come musica in caso di lutto,

ma frusta e correzione sono saggezza in ogni tempo.

é7I figli che hanno di che vivere con una vita onesta

fanno dimenticare l’umile origine dei loro genitori.

8I figli che millantano superbia e cattiva educazione

disonorano la nobiltà delle loro famiglie.ù

 

9Chi ammaestra uno stolto è come uno che incolla cocci,

éche sveglia un dormiglione da un sonno profondo.ù

10Parlare a uno stolto è parlare a chi ha sonno;

alla fine dirà: «Cosa c’è?».

11Piangi per un morto perché ha perduto la luce,

piangi per uno stolto perché ha perduto il senno.

Piangi meno per un morto perché ora riposa,

ma la vita dello stolto è peggiore della morte.

12Il lutto per un morto dura sette giorni,

per uno stolto ed empio tutti i giorni della sua vita.

13Con uno stolto non prolungare il discorso,

e non frequentare l’insensato:

énella sua insipienza ti disprezzerà in ogni modo.ù

Guàrdati da lui, per non avere noie

e per non contaminarti al suo contatto.

Evitalo e troverai pace,

non sarai disgustato dalla sua insipienza.

14Che c’è di più pesante del piombo?

E qual è il suo nome, se non quello di stolto?

15Sabbia, sale e massa di ferro

si portano meglio che un insensato.

 

16Una travatura di legno ben connessa in una casa

non viene scompaginata per un terremoto,

così un cuore consolidato da matura riflessione

non si scoraggia nel momento critico.

17Un cuore sorretto da sagge riflessioni

è come un bel fregio su parete levigata.

18Ciottoli posti su un’altura

di fronte al vento non resistono,

così un cuore meschino, basato su stolti pensieri,

non regge di fronte a un qualsiasi timore.

 

19Chi punge un occhio lo fa lacrimare,

chi punge un cuore ne scopre il sentimento.

20Chi scaglia un sasso contro gli uccelli li mette in fuga,

chi offende un amico rompe l’amicizia.

21Se hai sguainato la spada contro un amico,

non disperare: può esserci un ritorno.

22Se hai aperto la bocca contro un amico,

non temere: può esserci riconciliazione,

tranne il caso d’insulto, di arroganza,

di segreti svelati e di un colpo a tradimento;

in questi casi ogni amico scompare.

23Conquìstati la fiducia del prossimo nella sua povertà,

per godere con lui nella sua prosperità.

Nel tempo della tribolazione restagli vicino,

per avere parte alla sua eredità.

éL’apparenza infatti non è sempre da disprezzare

né deve meravigliare che un ricco non abbia senno.ù

24Prima del fuoco c’è vapore e fumo di fornace,

così prima del sangue ci sono le ingiurie.

25Non mi vergognerò di proteggere un amico,

non mi nasconderò davanti a lui.

26Se mi succederà il male a causa sua,

chiunque lo venga a sapere si guarderà da lui.

 

27Chi porrà una guardia alla mia bocca,

e alle mie labbra un sigillo guardingo,

perché io non cada per colpa loro

e la mia lingua non sia la mia rovina?

 

 

23         1Signore, padre e padrone della mia vita,

non abbandonarmi al loro volere,

non lasciarmi cadere a causa loro.

2Chi fustigherà i miei pensieri

e chi insegnerà la sapienza al mio cuore,

perché non siano risparmiati i miei errori

e i loro peccati non restino impuniti,

3perché non si moltiplichino i miei errori

e non aumentino di numero i miei peccati,

e io non cada davanti ai miei avversari

e il nemico non gioisca su di me?

éPer loro è lontana la speranza della tua misericordia.ù

4Signore, padre e Dio della mia vita,^

non darmi l’arroganza degli occhi

5e allontana da me ogni smodato desiderio.

6Sensualità e libidine non s’impadroniscano di me,

a desideri vergognosi non mi abbandonare.

 

7Ascoltate, figli, come disciplinare la bocca,

chi ne tiene conto non sarà colto in flagrante^.

8Il peccatore è vittima delle proprie labbra,

il maldicente e il superbo vi trovano inciampo.

9Non abituare la bocca al giuramento^,

non abituarti a proferire il nome del Santo^.

10Infatti, come un servo interrogato accuratamente

non mancherà di prendere lividure,

così chi giura e pronuncia il Nome di continuo

di certo non sarà esente da peccato.

11Un uomo dai molti giuramenti accumula iniquità;

il flagello non si allontana dalla sua casa.

Se sbaglia, il suo peccato è su di lui;

se non ne tiene conto, pecca due volte.

Se giura il falso, non sarà giustificato,

e la sua casa si riempirà di sventure.

 

12C’è un modo di parlare paragonabile alla morte:

che non si trovi nella discendenza di Giacobbe!

Da tutto questo infatti staranno lontano i pii,

così non si rotoleranno nei peccati.

13Non abituare la tua bocca a grossolane volgarità,

in esse infatti c’è motivo di peccato.

14Ricorda tuo padre e tua madre

quando siedi tra i grandi,

perché non lo dimentichi davanti a loro

e per abitudine non dica sciocchezze,

e non giunga a desiderare di non essere nato

e maledica il giorno della tua nascita.

15Un uomo abituato a discorsi ingiuriosi

non si correggerà in tutta la sua vita.

 

16Due tipi di persone moltiplicano i peccati,

e un terzo provoca l’ira:

una passione ardente come fuoco acceso

non si spegnerà finché non sia consumata;

un uomo impudico nel suo corpo

non desisterà finché il fuoco non lo divori;

17per l’uomo impudico ogni pane è appetitoso,

non si stancherà finché non muoia.

18L’uomo infedele al proprio letto

dice fra sé: «Chi mi vede?

C’è buio intorno a me e le mura mi nascondono;

nessuno mi vede, perché temere?

Dei miei peccati non si ricorderà l’Altissimo»^.

19Egli teme solo gli occhi degli uomini,

non sa che gli occhi del Signore

sono mille volte più luminosi del sole;

essi vedono tutte le vie degli uomini

e penetrano fin nei luoghi più segreti.

20Tutte le cose, prima che fossero create, gli erano note,

allo stesso modo anche dopo la creazione.

21Quest’uomo sarà condannato nelle piazze della città^,

sarà sorpreso dove meno se l’aspetta^.

 

22Così anche la donna che tradisce suo marito

e gli porta un erede avuto da un altro.

23Prima di tutto ha disobbedito alla legge dell’Altissimo,

in secondo luogo ha commesso un torto verso il marito,

in terzo luogo si è macchiata di adulterio

e ha portato in casa figli di un estraneo.

24Costei sarà trascinata davanti all’assemblea

e si procederà a un’inchiesta sui suoi figli.

25I suoi figli non metteranno radici,

i suoi rami non porteranno frutto.

26Lascerà il suo ricordo come una maledizione,

la sua infamia non sarà cancellata.

27I superstiti sapranno

che nulla è meglio del timore del Signore,

nulla è più dolce dell’osservare i suoi comandamenti.

28Grande gloria è seguire Dio,

essere a lui graditi è lunga vita.

 

 

24         1La sapienza fa il proprio elogio^,

in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.

2Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,

dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria^:

3«Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo^

e come nube ho ricoperto la terra.

4Io ho posto la mia dimora lassù,

il mio trono era su una colonna di nubi.

5Ho percorso da sola il giro del cielo,

ho passeggiato nelle profondità degli abissi.



22,7-8 NVg omette.

22,9b NVg (22,8) invece: chi parla a chi è sordo, / è come chi sveglia un dormiglione da un sonno profondo.

22,13c NVg omette.

22,23ef NVg omette.

23,3e NVg omette.

23,4a NVg (23,4b) aggiunge: non abbandonarmi al loro volere

23,7b NVg(23,7d) aggiunge: né troverà scandalo nelle cose più inique

23,9a NVg (23,9b) aggiunge: molti danni infatti ne sono derivati

23,9b NVg (23,10bc) aggiunge: e non nominare troppo i nomi dei santi, / perché non ne uscirai innocente

23,18e NVg (23,27ab) aggiunge: e non capisce che il suo occhio vede tutto, / poiché il timore che prova quest’uomo allontana da lui il timore di Dio

23,21a NVg (23,30b) aggiunge: e sarà messo in fuga come un puledro

23,21b NVg (23,31) aggiunge: e sarà disprezzato da tutti, / perché non ha rispettato il timore del Signore

24,1a NVg (24,1b) aggiunge: e in Dio trova il proprio vanto

24,2b NVg (24,3-4) aggiunge: e in mezzo al suo popolo viene esaltata / e nella santa assemblea viene ammirata / e nella moltitudine degli eletti trova la sua lode / e tra i benedetti è benedetta, mentre dice

24,3a NVg (24,5b-6a) aggiunge: primogenita di tutte le creature. / Nel cielo ho fatto sorgere una luce perenne

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