QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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LIBRO DEL SIRACIDE

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 12:27
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Sesso: Maschile
03/09/2009 12:24

40            1Grandi pene sono destinate a ogni uomo

e un giogo pesante sta sui figli di Adamo,

dal giorno della loro uscita dal grembo materno

fino al giorno del ritorno alla madre di tutti.

2Il pensiero dell’attesa e il giorno della fine

provocano le loro riflessioni e il timore del cuore.

3Da chi siede su un trono glorioso

fino a chi è umiliato su terra e su cenere,

4da chi indossa porpora e corona

fino a chi è ricoperto di panno grossolano,

5non c’è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,

paura della morte, contese e liti.

Anche durante il riposo nel letto

il sogno notturno turba i suoi pensieri:

6per un poco, come niente, sta nel riposo

e subito nel sonno si affatica come di giorno,

è sconvolto dalla visione del suo cuore,

come chi è scampato da una battaglia.

7Al momento di mettersi in salvo si sveglia,

meravigliandosi dell’irreale timore.

8Così è per ogni essere vivente, dall’uomo alla bestia,

ma per i peccatori sette volte tanto:

9morte, sangue, contese, spada,

disgrazie, fame, calamità, flagelli.

10Questi mali sono stati creati per gli empi,

per loro causa venne anche il diluvio.

11Tutto quello che proviene dalla terra alla terra ritorna,

quanto viene dalle acque rifluisce nel mare.

 

12Ogni corruzione e ogni ingiustizia sparirà,

ma la fedeltà resterà per sempre.

13Le ricchezze degli ingiusti si prosciugheranno come un torrente,

si disperderanno come tuono che echeggia durante l’uragano.

14Se gli ingiusti dovranno alzare le mani, ci si rallegrerà,

così i trasgressori cadranno in rovina.

15La stirpe degli empi non moltiplica i suoi rami,

le radici impure sono sopra una pietra dura.

16Il giunco su ogni corso d’acqua o sugli argini di un fiume

viene tagliato prima di ogni altra erba.

17Un atto di bontà è come un giardino di benedizioni,

l’elemosina dura per sempre.

 

18La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore è dolce,

ma più ancora lo è per chi trova un tesoro.

19I figli e la fondazione di una città consolidano un nome,

ma più ancora è apprezzata una donna irreprensibile.

20Vino e musica rallegrano il cuore,

ma più ancora l’amore della sapienza.

21Il flauto e l’arpa rendono piacevole il canto,

ma più ancora una voce soave.

22L’occhio desidera grazia e bellezza,

ma più ancora il verde dei campi.

23Il compagno e l’amico s’incontrano a tempo opportuno,

ma più ancora moglie e marito.

24Fratelli e soccorritori aiutano nella tribolazione,

ma più ancora l’elemosina.

25Oro e argento rendono sicuro il piede,

ma più ancora è stimato un consiglio.

26Ricchezze e potenza sollevano il cuore,

ma più ancora il timore del Signore.

Con il timore del Signore non manca nulla,

con esso non c’è bisogno di cercare un altro aiuto.

27Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni

e protegge più di qualsiasi gloria.

 

28Figlio, non vivere una vita da mendicante:

è meglio morire piuttosto che mendicare.

29Un uomo che guarda alla tavola altrui

ha una vita che non si può chiamare tale;

si contaminerà con cibi estranei,

l’uomo sapiente ed educato se ne guarderà.

30Il mendicare è dolce nella bocca dello sfrontato,

ma dentro di lui c’è un fuoco che brucia.

 

 

41         1O morte, com’è amaro il tuo ricordo

per l’uomo che vive sereno nella sua agiatezza,

per l’uomo senza assilli e fortunato in tutto

e ancora in forze per provare il piacere.

2O morte, è gradita la tua sentenza

all’uomo indigente e privo di forze,

al vecchio decrepito e preoccupato di tutto,

a colui che è indocile e ha perduto ogni speranza.

3Non temere la sentenza della morte,

ricòrdati di chi ti ha preceduto e di chi ti seguirà.

4Questo è il decreto del Signore per ogni uomo;

perché ribellarsi al volere dell’Altissimo?

Siano dieci, cento, mille anni:

negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita.

 

5Figli d’infamia sono i figli dei peccatori,

frequentano le case degli empi.

6L’eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina,

con la loro discendenza continuerà il disonore.

7Contro un padre empio imprecano i figli,

perché a causa sua sono disonorati.

8Guai a voi, uomini empi,

che avete abbandonato la legge dell’Altissimo!

9éSe vi moltiplicate, è per la rovina,ù

se nascete, nascete per la maledizione,

e se morite, la maledizione sarà la vostra sorte.

10Quanto è dalla terra alla terra ritornerà,

così gli empi passano dalla maledizione alla rovina.

 

11Il lutto degli uomini riguarda i loro corpi,

la cattiva fama dei peccatori sarà cancellata.

12Abbi cura del tuo nome, perché esso sopravviverà a te

più di mille grandi tesori d’oro.

13I giorni di una vita felice sono contati,

ma il buon nome dura per sempre.

 

14Figli, custodite l’istruzione in pace;

ma sapienza nascosta e tesoro invisibile,

a che cosa servono entrambi?

15Meglio l’uomo che nasconde la sua stoltezza

di quello che nasconde la sua sapienza.

 

16Perciò provate vergogna per le cose che qui di seguito vi indico:

non è bene infatti vergognarsi di qualsiasi cosa,

come non si può approvare sempre tutto.

17Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre,

della menzogna davanti al capo e al potente,

18del delitto davanti al giudice e al magistrato,

dell’empietà davanti all’assemblea e al popolo,

dell’ingiustizia davanti al compagno e all’amico,

19del furto davanti all’ambiente dove abiti,

di Dio, che è veritiero, e dell’alleanza,

di piegare i gomiti sopra i pani, a tavola,

di essere scortese quando ricevi e quando dai,

20di non rispondere a quanti salutano,

dello sguardo su una donna scostumata,

21del rifiuto fatto a un parente,

dell’appropriazione di eredità o donazione,

del desiderio per una donna sposata,

22della relazione con la sua schiava

– non accostarti al suo letto –,

di dire parole ingiuriose davanti agli amici

e, dopo aver donato, di rinfacciare un regalo,

42       1di ripetere quanto hai udito

e di rivelare parole segrete.

Allora saprai veramente che cos’è la vergogna

e incontrerai favore presso ogni uomo.

 

Delle cose seguenti non ti vergognare

e non peccare per rispetto umano:

2della legge dell’Altissimo e dell’alleanza,

della sentenza che giustifica l’empio,

3dei conti con il socio e con i compagni di viaggio,

di dare agli altri l’eredità che spetta loro,

4dell’esattezza della bilancia e dei pesi,

di fare acquisti, grandi o piccoli che siano,

5della contrattazione sul prezzo dei commercianti,

della frequente correzione dei figli

e di far sanguinare i fianchi di uno schiavo pigro.

6Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo,

dove ci sono troppe mani usa la chiave.

7Qualunque cosa depositi, contala e pesala,

il dare e l’avere sia tutto per iscritto.

8Non vergognarti di correggere l’insensato e lo stolto

e il vecchio molto avanti negli anni accusato di fornicazione;

così sarai veramente assennato

e approvato da ogni vivente.

 

9Per il padre una figlia è un’inquietudine segreta,

il pensiero di lei allontana il sonno:

nella sua giovinezza, perché non sfiorisca,

una volta accasata, perché non sia ripudiata,

10finché è vergine, perché non sia sedotta

e resti incinta nella casa paterna,

quando è maritata, perché non cada in colpa,

quando è accasata, perché non sia sterile.

11Su una figlia ribelle rafforza la vigilanza,

perché non ti renda scherno dei nemici,

motivo di chiacchiere in città e di rimprovero fra la gente,

così da farti vergognare davanti a tutti.

12Non considerare nessuno solo per la sua bellezza

e non sederti insieme con le donne,

13perché dagli abiti esce fuori la tignola

e dalla donna malizia di donna.

14Meglio la cattiveria di un uomo che la compiacenza di una donna,

una donna impudente è un obbrobrio.

 

15Ricorderò ora le opere del Signore

e descriverò quello che ho visto.

Per le parole del Signore sussistono le sue opere,

e il suo giudizio si compie secondo il suo volere.

16Il sole che risplende vede tutto,

della gloria del Signore sono piene le sue opere.

17Neppure ai santi del Signore è dato

di narrare tutte le sue meraviglie,

che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito

perché l’universo stesse saldo nella sua gloria.

18Egli scruta l’abisso e il cuore,

e penetra tutti i loro segreti.

L’Altissimo conosce tutta la scienza

e osserva i segni dei tempi,

19annunciando le cose passate e future

e svelando le tracce di quelle nascoste.



41,9a NVg omette.

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