QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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Catechismo detto di san Pio X (MAI abrogato e sempre valido!)

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 17:13
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03/09/2009 17:13

Appendice IV
Modo di servire la santa Messa


Il ministro, ossia colui che si presenta per servire al S. Sacrificio della Messa, dev'essere decentemente vestito ed essersi lavate le mani.
In Sacrestia: aiuta il Celebrante a vestirsi, prende il Messale, fa inchino al Croceifisso, va all'Altare e fa tutte le cose con gravità, attenzione e divozione.
Giunto all'Altare: se vi è il SS. Sacramento nel Tabernacolo fa genuflessione semplice col Celebrante; se non vi è il SS., fa pure genuflessione semplice mentre il Celebrante fa inchino. - Ricevendo la berretta bacia prima la mano dei Celebrante e poi la berretta. Riceve questa colla mano destra e non sul Messale. - Va a deporre il. Messale sul leggio e la berretta sulla credenza. Quindi va ad inginocchiarsi in piano dal lato del Vangelo (se è solo) facendo la genuflessione sul gradino inferiore, mentre passa in mezzo. (Tutte le volte che passerà in mezzo farà genuflessione). - Fattosi il segno della Croce col Sacerdote, giunge le mani e risponde adagio e distintamente come segue:

Sacerdote. In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen. Introibo ad altare Dei.

R. Ad Deum, qui laetificat iuventutem meam.

Sac. Iudica me, Deus, et discerne causam meam de gente non sancta: ab homine iniquo et doloso erue me.

R. Quia tu es, Deus, fortitudo mea: quare me repulisti? et quare tristis incedo dum affligit me inimicus?

Sac. Emitte lucem tuam et veritatem tuam: ipsa me deduxerunt et adduxerunt in montem sanctum tuum, et in tabernacula tua.

R. Et íntroibo ad altare Dei; ad Deum, qui laetificat iuventutem mea.

Sac. Confitebor tibi in cithara, Deus, Deus meus: quare tristis es, anima mea, et quare conturbas me?

R. Spera in Deo, quoniam, adhuc confitebor illi, salutare vultus nei et Deus meus.

Sac. Gloria Patri, et Filio et Spiritui Sancto.

R. Sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum. Amen.

Sac. Introibo ad altare Dei.

R. Ad Deum, qui laetificat inventutem meam.

Sac. Adiutorium nostrum in nomine Domini.

R. Qui fecit caelum et terram.

Sac. Dice il Confiteor.

R. Alquanto inclinato e rivolto verso il Sacerdote: Misereatur tui onnipotens Deus, et, dimissis peccatis tuis, perducat te ad vitam aeternam.

Sac. Amen.

Profondamente inchinato fino all'Indulgentiam; a tibi, Pater e a te, Pater, si volge un poco verso il Sacerdote e si batte tre volte il petto a mea culpa, ecc.

R. Confiteor Deo onnipotenti, beatae Mariae semper Virgini, beato Michaeli Archangelo, beato Ioanni Baptistae, sanctis apostolis Petro et Paulo, omnibus Sanctis, et tibi, pater, quia peccavi nimis cogitatione, verbo et opere: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa.
Ideo precor beatam Mariam semper Virginem, beatum Michaélem Archangelum, beatum Ioannem Baptistam, sanctos apostolos Petrum et Paulum, omnes Sanctos et te, pater, orare pro me ad Dominum Deum nostrtun.

Sac. Misereatur vestri omnipotens Deus, et dimissis peccatis vestris, perducat vos ad vitam aeternam.

R. Amen.

Sac. Indulgentiam, absolutionem et remissionem peccatorum nostrorum tribuat nobis omnipotens et misericors Dominus.

R. Amen.

S'inchina di nuovo un poco sino al Dominus vobiscum.

Sac. Deus, tu conversus vivificabis nos.

R. Et plebs tua laetabitur in te.

Sac. Ostende nobis, Domine, misericordiam tuam

R. Et salutare tuum da nobis.

Sac. Domine, exaudi orationem meam.

R. Et clamor meus ad te veniat.

Sac. Dominus vobiscum.

R. Et cum spiritu tuo.

Si alza, solleva un pochetto il camice del Sacerdote mentre ascende i gradini, poi s'inginocchia sul gradino inferiore e fa il segno di cince al principio dell'introito. .

Sac. Kyrie, eleison. R. Kyrie, eleison

Sac. Kyrie, eleison. R. Christe, eleison

Sac. Christe, eleison. R. Christe, eleison

Sac. Kyrie, eleison. R. Kyrie, eleison

Sac. Kyrie, eleison.

Alla fine delle Orazioni
Sac. Per omnia secula saeculorum.

R. Amen.

Terminata l'Epistola.

R. Deo gratias.

Risposto Deo gratias, si alza, ascende, trasporta il Messale senza chiuderlo, senza voltar le spalle all'Altare e facendo genuflessione nel passare in mezzo.
- Depone il Messale sull'Altare dalla parte del Vangelo. Scende lateralmente sul secondo gradino e si ferma ivi. Risponde e si fa le tre piccole croci col pollice destro sulla fronte, sulla bocca e sul petto. Scende in mezzo, genuflette, va dalla parte dell'Epistola e sta in piedi fino alla fine del Vangelo. Risposto Laus tibi, Christe, si inginocchia.

Al Vangelo.

Sac. Dominus vobiscum.

R. Et cum spirito tuo.

Sac. Sequentia Sancti Evangeli, etc.

R. Gloria tibi, Domine.

Dopo il Vangelo.

R. Laus tibi, Christe.

Se si dice il Credo, s'inchina profondamente alle parole Et incarnatus, est etc ... factus est. AI fine si fa il segno di croce come anche alla fine del Gloria in excelsis.

Sac. Dominus vobiscum.

R. Et cum spiritu tuo.

Sac. Oremus.

Quando il Celebrante scopre il calice, il serviente si alza e senza alcuna genuflessione, va alla credenza, prende il piattello colle ampolline, tenendo ferme,queste col pollice ed indice delle due mani. Ascende e presenta prima l'ampollina del vino, poi quella dell'acqua, baciandole mentre le dà e mentre le riceve.

Porta poi quella del vino alla credenza e ritorna col tovagliolo fra le dita della mano, destra pel Lavabo. Se sono due, quello che trasportò il Messale sta alla destra col tovagliolo e l'altro alla sinistra coll'acqua.

Dopo il Lavabo.

Sac. Orate, fratres.

Dopo che il Sacerdote è rivolto all'altare, il ministro stando in ginocchio, senza inchinarsi dice:

Suscipiat Dominus sacrificium de manibus tuis ad laudem et gloriam nominis sui, ad utilitatem quoque nostram, totiusque Ecclesiae sule sanctae.

Sac. Amen.

Al Prefazio.

Sac. Per omnia saecula saeculorum.

R. Amen.

Sac. Dominus vobiscum.

R. Et cum spiritu tuo.

Sac. Sursum corda.

R. Habemus ad Dominum.

Sac. Gratias agamus Domino Deo nostro

R. Dignum et iustum est.

Sac. Vere dignum et iustum est, etc. (Recita il Prefazio.)

Al Sanctus si dànno tre colpi doppi di campanello e si fa il segno di croce.
Alle due Elevazioni anche tre tocchi, sollevando alquanto il lembo della pianeta, nel tempo che il Sacerdote alza le braccia; ed alle 4 genuflessioni del medesimo si fan dal ministro 4 inchini; dopo, senza far genuflessioni, si ritorna a posto senza segnarsi.

Si batte tre volte il petto all'Agnus Dei; al Domine non sum dignus sta alquanto inclinato.

Alla fine del a Pater

R. Sed libera nos a malo.

Sac. Pax Domini sit semper vobiscum.

R. Et cum spiritu tuo.

Dopo che il Sacerdote ha fatto la Santa Comunione colla Santa Ostia e scopre il calice, il ministro si alza, fa genuflessione sul gradino al posto ove si trova (mentre la fa pure il Celebrante. Va a prendere le ampolline col piattello e le porta all'Altare facendo genuflessione lateralmente sul gradino inferiore prima di salire (perchè c'è ancora il Preziosissimo Sangue sull'altare). - Mesce nel calice un po' di vino, poi vino ed acqua. -Discende e senza più genuflettere porta piattello e ampolline alla credenza. - Va subito a prendere il Messale e lo trasporta di nuovo dalla parte dell'Epistola, senza chiuderlo e facendole debite genuflessioni nel passare in mezzo.

Allafine della messa.

Sac. Ite, missa est, ovvero Benedicamus Dominus.

R. Deo gratias.

Nella Messa da morto: Sac. Requiescant in pace. R. Amen).

Nell'ottava di Pasqua si dice: Deo gratias, alleluia, alleluia.

Se il Sacerdote lascia il Messale aperto, si trasporta dall'altra parte dell'Altare.

Alla benedizione s'inchina profondamente, e segnatosi, va a prendere la berretta: e fatta la genuflessione in piano al Verbum caro, ascende, prende il Messale, discende, genuflette col Sacerdote (o mentre questi fa l'inchino). Consegna la berretta baciando prima questa e poi la mano del Celebrante, e,ritorna in Sacrestia, ove ripete la riverenza al Crocifisso.

Sac. Benedicat vos omnipotens Deus, Pater et Filius et Spiritus Sanctus.

R. Amen.

All'ultimo Vangelo.

Sac. Initium o Sequentia Sancti Evangelii, etc.

R. Gloria tibi, Domine.

Finito il Vangelo.

R. Deo gratias.

Se vi sono persone da comunicare, dopo che il Sacerdote avrà recitate ai piedi dell'Altare le preghiere prescritte (tre Ave Maria, Salve Regina, ecc.) il ministro recita il Confiteor profondamente inchinato e colla torcia accesa in mano risponde Amen al Misereatur ed all'Indulgentiam; accompagna il SS. Sacramento stando alla sinistra del Sacerdote e tenendo la torcia colla sinistra.

Sac. Panem de caélo pràestitisti eis (in tempo pasquale: Alleluia);

R. Omne delectamentum in se habentem (in tempo pasquale: Alleluia).

Sac. Domine, exaudi orationem meam.

R. Et clamor meus ad te veniat.

Sac. Dominus vobiscum.

R. Et cum spiritu tuo.

Sac. Oremus... Per omnia saecula saeculorum.

R. Amen.

Sac. Benedictio Dei omnipotentis, Patris, etc., descendat super vos et maneat semper.

R. Amen.

Chiuso di nuovo il tabernacolo si smorza la torcia; si prende la berretta del Sacerdote, si fa il segno della Croce, inchinandosi alla benedizione; quindi si prende il Messale come si dice sopra.
Se la Comunione si desse durante la Messa. si direbbe il Confiteor quando il Sacerdote assume il preziosissimo Sangue e dopo la Comunione si porterebbero subito le ampolline sulla Mensa per l'abluzione.

OSSERVAZIONI

1. Alle Messe da morto si tralascia il Salmo Iudica me, Deus, il segno di croce all'Introito; non ai bacia la mano nè la berretta al Sacerdote, non si batte il petto all'Agnus Dei, non si dà la benedizione in fine.

2. Se la Messa si celebra all'Altare ove è esposto il SS. Sacramento: si fanno doppie la prima e l'ultima genuflessione; tutte le altre semplici ma in piano. - Si fa la genuflessione non solo in mezzo, ma anche lateralmente (in piano) ogni qualvolta si deve salire all'Altare o discenderne, allontanarsene per andare alla credenza o ritornare dalla medesima all' infimo gradino. - Non si bacia la mano al Celebrante. -Non si suona il campanello nè al Sanctus nè all'Elevazione.

3. Se nell' andare dalla Sacrestia all'Altare o viceversa si passa dinanzi ad un altro Altare dove:

a) si conserva il SS. Sacramento nel Tabernacolo, si fa genuflessione semplice;

b) sta esposto il SS., oppure in quel tempo ti distribuisce la S. Comunione, si fa genuflessione doppia;

c) si fa l'Elevazione, si genuflette, si adora e si aspetta ad alzarsi che l'Elevazione sia compiuta.



INDULGENZE
PER COLORO CHE INSEGNANO O IMPARANO LA DOTTRINA CRISTIANA

(Pio XI, 12 marzo 1930).

Indulgenza Plenaria, due volte al mese, in giorni a propria scelta, alle solite condizioni (Confessione, Comunione, visita a qualche chiesa o pubblico oratorio, ivi pregando secondo le intenzioni del R. Pontefice), se si dedicano almeno due volte al mese ad insegnare o ad imparare la Dottrina Cristiana per circa mezz'ora o per non meno di venti minuti.

Indulgenza dì cento giorni, ogni qualvolta per il suaccennato spazio di tempo si applicano ad insegnare o ad imparare la Dottrina Cristiana.

[SM=g27998] F I N E [SM=g27998]


[SM=g27986]



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