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Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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Quel che Don Bosco diceva ai suoi giovani e che noi oggi non diciamo più

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 18:06
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Sesso: Femminile
03/09/2009 18:04

11. LA PRIMA VIRTU’ DI UN GIOVANE E’ L’OBBEDIENZA AI PROPRI GENITORI

Come una tenera pianticella, anche se piantata in un buon terreno, può prendere una cattiva piega e finire male se non è coltivata e, per così dire, guidata fino a una certa grossezza, così tu, mio caro giovane, ti piegherai sicuramente verso il male se non ti lascerai guidare da chi ha cura della tua educazione e del bene della tua anima.

LA TUA GUIDA SONO I TUOI GENITORI ed anche quelle persone che ne fanno le veci. Ad essi devi ubbidire docilmente se vorrai essere felice. Dice infatti il Signore: «Onora il padre e la madre e vivrai a lungo sulla terra».

Mi domanderai: «Come devo fare per onorare i miei genitori?». Ti rispondo: «Con l'ubbidirli, rispettarli e assisterli».

Con l'ubbidirli: e perciò quando ti comandano qualche cosa falla prontamente, senza mostrarti seccato. Non devi essere come quei brontoloni che ad ogni comando alzano le spalle o rispondono malamente. Chi fa così non solo manca verso i genitori, ma verso Dio stesso.

Gesù, che era Dio, ha voluto essere sottomesso alla Sua mamma e a San Giuseppe proprio per insegnarci ad obbedire.

In secondo luogo tu devi avere per i tuoi geni­tori un grande rispetto.

Perciò devi stimarli, e se hanno qualche difetto cercare di coprirlo, perché siano stimati anche dagli altri.

Infine devi aiutarli più che ti è possibile sia in casa che fuori. Divenuto grande dovrai aiutarli anche con il tuo denaro e assisterli nella loro vec­chiaia. Soprattutto non dimenticarli mai nelle tue preghiere.

Perciò concludo col dirti: «Sii ubbidiente e diverrai santo; ma se disubbidirai, molto facilmen­te prenderai una strada che ti condurrà alla perdita di ogni virtù.

12. IL GIOVANE CRISTIANO RISPETTA LE CHIESE E I SACERDOTI [SM=g27998]

Poiché tu, o caro giovane, SEI CRISTIANO, devi amare e rispettare tutto ciò che appartiene a Gesù Cristo, specialmente le chiese e i sacerdoti. La chiesa è la casa di Dio nella quale andiamo per pregare. Entrando in Chiesa fatti il segno della Croce con l'acqua benedetta e poi genuflettiti fino a terra dicendo a Gesù che sta nel Tabernacolo: «Gesù, mio Dio, ti adoro e ti amo!». Poi inginoc­chiati nel banco e prega con raccoglimento.

Se sei con dei compagni non lasciarti distrarre ridendo o parlando senza necessità: basta una parola o un sorriso per rovinare tutta la preghiera e dare cattivo esempio agli altri. San Stanislao Kostka stava in Chiesa con tanta devozione che sovente non sentiva neppure i genitori che lo chia­mavano quando era ora di tornare a casa.

Ti raccomando anche di avere un grande rispetto per i sacerdoti e per i religiosi, pregando per loro affinché siano santi per poter santificare le anime. Quando parli di loro abbi come norma questo detto: «Dei ministri di Dio o parlar bene o tacere».

Da ultimo voglio esortarti a non aver vergogna di dimostrarti cristiano anche fuori di Chiesa. Perciò quando passerai davanti a una chiesa o a qualche immagine della Madonna, saluta Gesù e Maria con un segno di croce o altro gesto di vene­razione. Ti mostrerai così vero cristiano e Dio ti ricolmerà di benedizioni per il buon esempio che avrai dato al tuo prossimo.

13. IL NUTRIMENTO DELL’ANIMA SONO LA PAROLA DI DIO E LA LETTURA DI BUONI LIBRI [SM=g28002]

Come il nostro corpo senza cibo si indebolisce e muore, così avviene per la nostra anima se non le diamo IL SUO CIBO, cioè la parola di Dio.

Mi chiederai: «Dove posso trovare questo cibo? Ti rispondo: «Nei buoni libri e nella predicazione dei sacerdoti». Per prima cosa ti esorto perciò a dedicare ogni giorno un po' di tempo nel leggere qualche libro che ti faccia conoscere ed amare Gesù, come il Vangelo, o il libro della Imitazione di Cristo, la Storia Sacra o la vita di un Santo.

La parola di Dio la potrai trovare anche nella predicazione dei buoni sacerdoti che spiegano il Vangelo o il Catechismo. Le prediche vanno ascol­tate con grande attenzione, cercando di imprimerle bene nella memoria e applicandole a te stesso.

14. COME TI DEVI COMPORTARE NELLE TENTAZIONI

Anche alla tua giovane età, mio caro amico, il demonio cerca di ingannarti per farti cadere nel peccato, e così rendere la tua anima sua schiava e nemica di Dio. Perciò dovrai star bene attento a non soccombere QUANDO SARAI TENTATO, cioè quando il demonio ti suggerisce di fare il male.

Per riuscirvi dovrai per prima cosa fare di tutto per non avere tentazioni. II che ti riuscirà facile se starai molto attento a, fuggire le occasioni di pec­cato, cioè i compagni cattivi, i discorsi, i giornalet­ti e gli spettacoli scandalosi; e se cercherai di stare sempre occupato in qualche lavoro o studio. Quando non sai cosa fare, va pure a giocare, ma fa in modo che il demonio non ti trovi mai disoccu­pato.

Se poi, pur facendo quanto ti ho detto, subirai qualche tentazione, non fermarti ad aspettare che essa prenda possesso del tuo cuore, ma chiedi subito aiuto a Gesù e alla Madonna. Anche il pen­siero della morte, che potrebbe colpirti improvvi­samente, ti aiuterà a respingere la tentazione.

Ricordati infine che anche i Santi furono tenta­ti, e che ogni vittoria sulle tentazioni è una prova che tu dai a Gesù del tuo amore per Lui.

15. RIMEDI CONTRO GLI INGANNI DEL DEMONIO

Il primo inganno che il demonio suole usare per ingannare le anime dei giovani è LO SCORAG­GIAMENTO. «Come è possibile - insinua il maligno - che tu possa per cinquanta, sessant'an­ni o più vivere nella virtù e lontano dai piaceri?».

Quando il demonio ti suggerisce questo, tu rispondigli così: «Chi mi assicura che io giungerò fino a quell'età? La mia vita è nelle mani di Dio e può anche darsi che oggi sia l'ultimo giorno della mia vita. Quanti ragazzi della mia età ieri erano allegri e pieni di salute ed oggi sono già nella tomba! E non potrebbe accadere altrettanto anche a me? E se anche dovessi faticare alcuni anni per il Signore, non ne sarò ricompensato in modo sovrabbondante da una eternità di gloria e di gioia in Paradiso?».

Il secondo inganno del demonio è di farti cre­dere che la vita santa ti farà cadere NELLA TRI­STEZZA.

«Tu sei giovane - insinua il demonio - e se ti metti a pensare all'eternità e all'Inferno diventerai melanconico e potresti anche impazzire».

A queste insinuazioni tu risponderai così: «È vero che il pensiero di un'eternità infelice e di un supplizio che non finirà è un pensiero tetro e spa­ventoso, ma se può farmi impazzire al solo pensar­vi, che cosa sarà mai l'andarvi? È meglio pensarci adesso e non caderci in avvenire, che allontanarne ora il pensiero e poi cadervi per l'eternità!».

D'altra parte, o caro giovane, se il pensiero dell'Inferno ci riempie di terrore, il pensiero del Paradiso ci riempie di gioia. I santi infatti, pur pensando all'eternità delle pene non erano tristi, ma allegri, perché avevano fiducia di evitarle vivendo sempre in pace con Dio.

Fatti dunque coraggio! Prova a servire il Signore e vedrai quanto è dolce e soave amarLo con tutto il cuore.

16. COME CONSERVARE LA VIRTU’ DELLA PUREZZA [SM=g28002]

Ogni virtù dei giovani è un prezioso ornamento che li rende cari a Dio e agli uomini. Ma la virtù regina, la virtù angelica, LA SANTA PURITA’, è un tesoro di tal pregio che i giovani che la possiedono divengono simili agli Angeli di Dio nel Cielo, seb­bene siano ancora sulla terra.

Questa virtù è come il centro attorno a cui si raccolgono e si conservano tutti i beni; e se per disgrazia si perde, tutte le altre virtù sono perdute.

Ma questa virtù, o mio caro giovane, che fa di te un altro angelo del Cielo e che tanto piace a Gesù e a Maria, è insidiata più di ogni altra dal nemico delle anime, che sferra attacchi furibondi per fartela per­dere o per indurti almeno a macchiarla.

Per questo motivo io voglio suggerirti alcune regole, o armi spirituali, con le quali riuscirai cer­tamente a conservarla e a respingere il nemico ten­tatore.

L'arma principale che ti suggerisco è la ritiratez­za. La purezza è infatti come un diamante di inesti­mabile valore, che va gelosamente custodito e non esposto imprudentemente in pubblico. San Gregorio Magno dice che chi porta pubblicamente un tesoro per la strada, presto o tardi verrà derubato.

Gesù dice infatti: «Questo genere di tentazioni non si vincono se non con il digiuno e con la pre­ghiera».

Col digiuno, cioè con la mortificazione dei sensi, tenendo a freno gli occhi, la gola, fuggendo l'ozio, non dando al corpo se non il riposo stretta­mente necessario.

Gesù ti raccomanda inoltre di ricorrere alla preghiera, ma fervorosa, piena di fede e perseve­rante fin tanto che non sia cacciata la tentazione. Un modo di pregare facile e che potrai ripetere anche nella tua mente è l'uso delle giaculatorie, come ad esempio: "Gesù mio, misericordia". "Gesù, salvami". "O Maria concepita senza pecca­to, prega per me che ricorro a Te".

Preghiera è anche baciare il Crocifisso o la medaglia della Madonna.

Ma se tutte queste armi non bastassero ad allontanare la tentazione, allora ricorri all'arma invincibile della presenza di Dio.

Dio infatti è Padrone assoluto della nostra vita e può farci morire in ogni momento; come potre­mo quindi offenderLo in Sua presenza? La Bibbia racconta che il Patriarca Giuseppe quando era schiavo in Egitto, a chi lo tentava di commettere un'azione nefanda, rispose: «Come posso io com­mettere questo male alla presenza del mio Signore?». Così anche Tu devi riflettere quando sarai tentato: «Come posso offendere il mio Dio che mi sta guardando, che mi ha creato, che è morto per me sulla Croce e che è Padrone assoluto della mia vita?».

Io Ti posso assicurare, o caro giovane, che se farai come Ti ho detto non cadrai mai nella tenta­zione.

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