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Le "Lampade Viventi" (gruppi e singoli per non lasciare solo Gesù in Chiesa)

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2009 23:04
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Sesso: Femminile
03/09/2009 22:41

QUARTA ORA DI ADORAZIONE



PREGHIERA D'INTRODUZIONE


Sia lodato e ringraziato ogni mo­mento il santissimo e divinissimo Sa­cramento.

Benedetto Gesù nel santissimo Sa­cramento dell'altare. Eccomi, o Signore, ai vostri piedi per continuare l'adorazione comincia­ta da altre lampade viventi: come es­se, anch'io sono venuto a Voi per tri­butarvi il mio umile omaggio di fede e di amore. Sono una pecorella del gregge che Voi avete affidato al pastore di que­sta Parrocchia; sono un membro della famiglia spirituale che riconosce nel Parroco il capo venerato; mi sento in quest'ora il rappresentante di tutti i miei fratelli di fede, e come tale la mia preghiera non vuol essere isolata e personale, ma la voce di tutto un concetto di lodi, la nota di un'armo­nia collettiva, che sale verso di Voi, per congiungersi alle angeliche armo­nie celesti. Amabilissimo Signore Gesù, intendo anzitutto prestarvi quell'omaggio di adorazione che dobbiamo a Voi, no­stro Dio, nostro Creatore e sovrano Signore. Riconoscendo i grandi ed innume­revoli benefici di cui ci avete ricolma­ti, voglio rendervi, o Gesù, un dove­roso ringraziamento. Confuso per la mia ingrata corri­spondenza e per le tante mie colpe, vengo ad invocare ai vostri piedi pie­tà e misericordia per me e per tutti i poveri peccatori. Vengo finalmente a pregarvi di con­tinuare verso di me e di tutti l'elargi­zione dei vostri benefici e delle vostre grazie. O Gesù Sacramentato, che la mia lingua canti la vostra grandezza, la vostra bontà, le vostre misericordie e che vi esprima nel miglior modo gli umili e vivi sentimenti del mio cuore. Non guardate, o Gesù, alle mie col­pe che detesto, ma ai vostri meriti in­finiti, alla vostra bontà, al vostro amore, ed accettate il mio umile omag­gio, la mia devota preghiera. Benedite, o Signore, questi miei sentimenti ed aiutatemi a passare san­tamente quest'ora. Vergine Immacolata, Angelo mio custode, Angeli e Santi tutti del cielo, pregate, intercedete per me. Breve pausa; poi un Pater, Ave, Gloria.

Adorazione

Con viva fede e con santo rispetto mi presento a Voi, o Signore, che vi­vete nascosto nel santo Tabernacolo. Vi credo qui presente, e vivente come vivete lassù in cielo.

Credo che nella santa Ostia consa­crata siete quello stesso Gesù che na­sceste povero nella stalla di Betlemme, quello stesso che Maria e Giuseppe a­dorano quale Figlio di Dio, accom­pagnati dal canto degli Angeli.

Vi adoro come un giorno vi adora­rono i pastori; vi riconosco mio Re, come vi riconobbero i Magi, quando si prostrarono ai vostri piedi.

Mi avvicino a Voi con quello slancio e quell'amore che animava il vecchio Simeone, quando ebbe la fortuna di potervi prendere sulle sue braccia e stringere al suo cuore Voi, il Redentore del mondo, il sospirato delle genti. Voi nel Tabernacolo siete Colui che per tre anni insegnaste al popolo della Palestina, che guariste gli innumere­voli ammalati, che ricorrevano a Voi con fede. Al vostro comando ubbidi­vano i venti e il mare; alla vostra pa­rola gl'infermi guarivano, i morti risuscitavano: Voi siete il Cristo, il Fi­glio del Dio vivente.

Voi siete Colui che sudaste sangue nell'Orto degli Ulivi, che foste tra­dito da Giuda e rinnegato da Pietro; che soffriste i flagelli e le spine, gli schiaffi e gli sputi, gl'insulti e le deri­sioni, che portaste la vostra croce sul Calvario per morire su di essa per la mia salvezza eterna.

Voi siete Colui che risuscitaste da morte e ascendeste glorioso al cielo, dove sedete alla destra del Padre, presso il quale perorate continuamen­te la nostra causa, nostro Avvocato e Mediatore.

Sì, Voi, quello stesso Gesù, vivete in questo santo Tabernacolo, qui di­nanzi a me... mi vedete, mi ascoltate, mi conoscete, mi avete chiamato qui ad adorarvi.

Gesù mio, io credo in Voi; credo perchè l'avete detto Voi, che siete ve­rità infallibile, che non può ingannar­si nè ingannare. Passeranno il cielo e la terra, ma le vostre parole non pas­seranno giammai. Perciò credo con tutta l'anima mia che Voi siete pre­sente, vivo e vero, nel Santissimo Sa­cramento dell'altare, in ogni Ostia con­sacrata.

Credo, o Signore, e vi adoro pro­fondamente: e poichè non sono capa­ce di adorarvi come lo meritate, mi, u­nisco alle adorazioni che vi offrono in cielo la Madre vostra e tutti i vostri Santi; unisco la mia povera voce al giubilo dei cori angelici.

Santo, Santo, Santo siete Voi, o Signore: il cielo e la terra son pieni del­la vostra gloria! Osanna a Dio nel più alto dei cieli!...

Vorrei adorarvi, o Gesù, non solo in questa chiesa, ma in tutte le chiese del mondo, specialmente in quelle in cui siete meno riverito e più abbando­nato.

Lodato, adorato, amato e ringrazia­to sia ad ogni istante il Cuore Eucari­stico di Gesù, in tutti i Tabernacoli del mondo fino alla consumazione dei se­coli

Vi adoro ogni momento, o vivo Pan del ciel, gran Sacramento! (Pausa di riflessione).

Pater, Ave, Gloria affinchè Gesù Cristo sia sempre più conosciuto, amato e adorato nel mondo.

Pater, Ave, Gloria per il Sommo Pontefice e secondo le sue intenzioni.

Pater, Ave, Gloria per i bisogni spirituali e temporali della Parrocchia.

Benedizione, gloria, lode e onore alla divina Maestà, nascosta nel san­tissimo Sacramento dell'altare. Glo­ria al Padre...

Siate benedetto e adorato, clementis­simo Gesù, in questa e in tutte le chie­se del mondo, in cui ve ne state na­scosto sotto i veli eucaristici. Gloria al Padre...

Ogni lingua, ogni cuore vi esalti a sacramentato Signore, ed ogni ginoc­chio si pieghi riverente innanzi alla vo­stra divina Maestà. Gloria al Padre… (Breve pausa).

Ringraziamento

Ecco fin dove è giunta la vostra ec­cessiva carità, o Gesù mio amatissimo! Nella Comunione Voi mi apprestate una mensa celeste in cui rivi donate tut­to Voi stesso quale nutrimento divino dell'anima mia. Chi mai mi spinse a tali trasporti di amore? Non altri cer­tamente che il vostro amantissimo Cuore.

O Cuore adorabile del mio Gesù, fornace ardentissima del divino amo­re, ricevete nella ferita del vostro co­stato l'anima mia, affinché in cotesta scuola di carità io impari a riamare quel Dio che mi diede prove sì ammirabile dell'amor suo!

Sì, o Gesù, vi ringrazio di tutto cuo­re che vi siete degnato di chiamarmi a Voi, dinanzi al vostro altare. Vi rin­grazio perchè siete qui giorno e notte, prigioniero di amore, per essermi vi­cino a sostegno e a conforto. O Gesù, in segno di riconoscenza per tanto vo­stro amore vi prometto che approfitte­rò sempre della vostra reale presenza nelle nostre chiese; verrò a visitarvi, verrò a ricevervi, verrò ad assistere al divin Sacrificio e nel giorno di turno sarò felice di ritornare ad adorarvi qual lampada vivente. Vi terrò com­pagnia nel vostro abbandono; a Voi confiderò le mie pene, con Voi divide­rò le mie gioie; in Voi voglio confida­re, al vostro amore voglio abbandonar­mi senza riserva!

Vi ringrazio, o Signore, di tutte le sante Messe a cui ho potuto assistere è una grazia ben grande questa, poi­chè la fede mi dice che nella santa Messa Voi rinnovate, sotto il velo del mistero, quel grande sacrificio che of­friste sulla Croce al vostro divin Pa­dre.

E come potrò ringraziarvi di tutte le sante Comunioni, nelle quali vi de­gnaste di venire nel mio cuore! Ac­cettate, o Signore, quale segno della mia riconoscenza la promessa che ora­ vi faccio: non tralascerò mai per pi­grizia o indifferenza la santa Comu­nione. Verrò a ricevervi anche se mi costa qualche sacrificio; vi riceverò sempre col cuore puro e umile, come un malato che va dal medico, come un poverello che stende la mano al suo benefattore.

Venite, Gesù mio, venite e prende­te il mio cuore; e quando vi si insulta. e si ricambia al vostro amore con nera ingratitudine, allora ricordatevi che troverete sempre aperto il mio povero cuore, un cuore che tanto desidera amarvi, e consolarvi.

Sia da tutti conosciuto, adorato, ringraziato ogni momento il santissimo e divinissimo sacramento. (Pausa di riflessione)

Pater, Ave, Gloria per il trionfo della Santa Chiesa.

Pater, Ave, Gloria per la santificazione del Clero.

Pater, Ave, Gloria secondo le intenzioni del Parroco

Risvegliate in noi tutti, o amabilissimo Gesù, lo spirito di gratitudine per l’ineffabile dono di questo Sacramento di amore e fateci ferventi vostri adoratori. Gloria al Padre…

Grazie, Gesù, di non averci lasciati soli sulla terra, ma di esservi nascosto nella santissima Eucarestia per essere il nostro fedele compagno in questa valle di lacrime. Gloria al Padre…

Grazie, o Gesù, delle tante volte che vi siete degnato di venire in noi nella santa Comunione per sostenerci e consolarci. Gloria ala Padre…

Riparazione

Mio Signore e mio Dio, prostrato ai vostri piedi vi chiedo umilmente per­dono delle iniquità del mondo intero… In ogni dove le famiglie, le società, i popoli, continuamente vi offendono... Grazia e misericordia, o Dio. Prima di ogni altra cosa vi domando perdo­no delle tante abominazioni e dei gra­vi sacrilegi che si commettono in sfre­gio al santissimo Sacramento del vostro amore.

Mio divin Salvatore, vi domando specialmente perdono dei miei propri peccati e di quelli che ebbi la sventu­ra di far commettere. Sì, o Signore, perdono pel peccati della mia infanzia, della mia giovinezza, della mia virilità; di tutta la mia vita. Perdono eziandia pei peccati dei miei parenti, dei miei amici, di tutti coloro che per qualsiasi motivo mi appartengono. O divino Ge­sù, non vi dimenticate che siete morto per noi ed abbiate di noi pietà. Eterno Padre, grazia e perdono! Non riguar­date i nastri peccati, bensì la faccia del vostro divin Figliuolo. Egli vi of­fre per noi il suo sangue, le sue pene e la sua morte. Perdonateci, o Spirito Santo, toccate il nostro cuore e me­diante la vostra unzione divina procu­rate alle anime mostre la grazia ed il conforto di poter piangere i propri peccati. Gesù mio, misericordia!...

O Cuore eucaristico di Gesù, Cuo­re amabilissimo, quanto mai siete com­passionevole verso le vostre miserie per l'immenso amore che ci portate! Oh! come dev'essere infinita quella bontà che vi tiene in stato di vittima nella santa Eucaristia. Eppure dalla maggior parte degli uomini non rice­vete che ingratitudine e disprezzo. Non bastava dunque, o Gesù, che aveste sostenuto una volta la crudele agonia, del Getsemani, nella quale sentiste il peso dei nostri peccati? E faceva d'uopo che questi stessi dolori si rinnovas­sero ogni giorno alla vista dei nostri peccati? E vi possono essere dei cuo­ri tanto duri da non restarne commos­si?

Concedetemi dunque, o divin Re­dentore, che qui prostrato ed umiliato nel mio nulla, vi faccia oggi ammenda onorevole per tutte le ingiurie che ri­cevete dai vostri figli e per tutti i dispiaceri che si arrecano al vostro divin Cuore. Vorrei lavare colle mie lacri­me e purgare col mio sangue tutti i luoghi nei quali venite offeso e ripa­rare con qualche umiliazione l'inde­gno disprezzo che si fa delle vostre grazie. E specialmente vorrei esser pa­drone del cuore di tutti gli uomini per offrirveli in sacrificio e consolarvi con tale offerta della insensibilità di coloro che non vollero conoscervi, o che a­vendovi conosciuto non vi amarono. Ma se ciò non mi è dato, vi offro almeno tutta la mia vita affinché la sacri­fichiate e la consumiate qual vostra vit­tima e specialmente la purifichiate in guisa che incominci ad amar Voi, a vivere per Voi e dopo avervi consa­crato il mio cuore non più lo riprenda. (Pausa di riflessione).

Pater, Ave, Gloria per la conversione dei peccatori e degli infedeli.

Pater, Ave, Gloria in riparazione dei sacrilegi e delle profanazioni dell'Eucaristia.

Pater, Ave, Gloria in riparazione delle bestem­mie e della profanazione delle feste.

O Gesù, dateci l'aumento della fe­de, della speranza e della carità; da­teci un cuore contrito ed umiliato. Gloria al Padre...

Perdonate, o Dio di bontà e di mise­ricordia, ai peccatori e a tutti coloro che vi oltraggiano: disgraziati! essi non sanno quel che si facciano. Gloria al Padre...

Amabilissimo Gesù, quanto vi ho offeso, tanto vi voglio amare. Non sia­temi giudice ma Salvatore! Gloria al Padre... (Breve pausa).

Domanda

O Buon Dio pieno, di fiducia sto di­nanzi al trono vostro di grazia e di misericordia e vi prego di accordarmi le grazie di cui ho tanto bisogno sia per l'anima sia per il corpo.

O Gesù Sacramentato, concedetemi anzitutto la grazia di una vita veramen­te cristiana, la forza di vincere le mie passioni e la perseveranza finale che mi aprirà le porte del cielo: sopratut­to, o Signore, datemi la grazia di una fede viva e di un amore forte, genero­so, disinteressato per ben conoscervi e adorarvi nel divin Sacramento del­l'Eucaristia.

Imploro altresì il vostro aiuto, o mio Salvatore, in pro della santa Chiesa, del vostro Vicario in terrà, il Papa, del Vescovo e dei sacerdoti di questa diocesi.

Imploro la vostra protezione per le nostre famiglie, per i parenti, amici e nemici e per tutte le anime dei fedeli defunti.

O Gesù, vi prenda ancora una volta compassione delle turbe che hanno fa­me e sete di virtù e di santità! Deh fate che il vostro Sacerdozio tutta con­duca a Voi questa languente umanità, sicchè ancora una volta sia per esso rin­novata la terra, esaltata la vostra Chie­sa, stabilito nella pace il regno del vo­stro Cuore.

O Re nostro divino, permettetemi di rivolgervi ancora una preghiera per la stessa gloria vostra! Datevi a conosce­re o Signore, a tutti i popoli della ter­ra. Voi siete la via, la verità, la vita cosi degli individui come delle nazio­ni. Deh! fate che il mondo intero vi conosca e vi ami come suo Re e suo Dio. Siate sempre il primo nostro pen­siero, il primo nostro desiderio, lo sco­po delle nostre opere. Allora soltanto noi saremo nell'ordine e quindi nella pace e nella gioia, presagio della eter­na felicità.

O Gesù, con voi e per mezzo di Voi chiedo umilmente questa grazie al vo­stro Padre Celeste e allo Spirito Santo.

Vergine Immacolata, dite anche voi una parola al vostra Gesù, affinché ci benedica tutti. Angeli e santi del cielo, intercedete per noi. (Pausa di riflessione).

Pater, Ave Gloria per l'incremento dell'Azio­ne Cattolica in Italia e nel mondo.

Pater, Ave, Gloria per il rifiorimento dello spirito cristiano nella famiglia e nella società.

Pater, Ave, Eterno riposo per le anime del Pur­gatorio, specialmente per le più abbandonate.

O Gesù, gloria del cielo fate che tutti i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni siano sempre dirette all'onor vostro. Gloria al Padre...

Infondete, o Signore, nei nostri cuo­ri l'amore alla virtù, alla preghiera e al sacrificio, e concedeteci il dono del­la perseveranza del vostro santo ser­vizio. Gloria al Padre...

Dal vostro Tabernacolo di amore, ir­radiate, o buon Gesù, fiamme di luce e di calore nella mente e nel cuore di tutti gli uomini. Gloria al Padre...

Vergine Santa che foste la prima e più perfetta adoratrice di Gesù siateci guida e maestra nel tributare al vo­stro divini Figlio Sacramentato gli atti dì omaggio e di adorazione che gli so­no dovuti. Ave Maria...

PREGHIERA PER LA COMUNIONE SPIRITUALE

Credo che Voi siete real­mente presente nel santissimo Sacra­mento dell'altare; vi adoro dall'abis­so del mio nulla; vi amo sopra ogni cosa e vi desidero nell'anima mia, e poichè adesso non posso ricevervi sa­cramentalmente, venite almeno spiri­tualmente, nel mio cuore. O Gesù, ve­nite!... (Breve pausa). Come se foste già venuto, io mi unisco tutto a Voi; vi adoro, vi bene­dico, vi ringrazio; rimanete sempre in me colla vostra grazia. O Gesù, mite ed umile di Cuore, rendete il mio cuore simile al vostro.

Dio sia benedetto.

Benedetto il suo santo nome.

Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e ve­ro Uomo.

Benedetto il nome di Gesù.

Benedetto il suo sacratissimo Cuore.

Benedetto, Gesù nel santissimo Sacramento dell'altare.

Benedetta la gran Madre di Dio, Ma­ria Santissima.

Benedetta la sua santa ed immacolata Concezione.

Benedetta la sua gloriosa Assunzione.

Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre.

Benedetto san Giuseppe, suo castissi­mo sposo.

Benedetto Iddio nei suoi Angeli e nei suoi Santi.



ROSARIO EUCARISTICO

MISTERI GAUDIOSI


Deus, in adjutorium meum intende. Dominum, ad adjuvandum me festina.

Gloria al Padre…

Sia lodato e ringraziato ogni momen­to il santissimo e divinissimo Sacra­mento.

I.

Nel primo mistero gaudioso si con­templa l'Annunciazione di Maria Ver­gine e l'Incarnazione del Figliuolo di Dio.

Vi amo, o Verbo onnipotente, na­scosto sotto il velo dell'umanità e sot­to i veli eucaristici, immagine sostanziale del Padre, specchio vivente delle divine perfezioni: si, io vi amo.

Vi amo, o Cuore divino, i cui primi palpiti d'amore, sorgente preziosa del sangue sparso per la nostra salute: si, io vi amo.

Sono felice di amarvi, o mio Salva­tore! triste e confuso di non potervi a­mare come meritate.

Ma le vostre volontarie umiliazioni mi consolano della mia miseria e del mio nulla; ho meno dispiacere d'esse­re così piccolo, poichè vi fate piccolo come noi e vicino a noi. Più ancora le vostre umiliiazioni mi fanno caro il mio nulla; rinuncio al vano desiderio di comparire e non voglio più altra glo­ria che quella di amarvi.

O divin Verbo annichilito, schiaccia­te il nostro orgoglio sotto il peso delle vostre umiliazioni. O Maria, Vergine e Madre umilissima, ottenetemi la grazia di amare il nostro Gesù d'un amore umiliato.

Pater, 10 Ave, Gloria al Padre.

Sia lodato e ringraziato ogni momen­to il santissimo e divinissimo Sacramen­to.

II.

Nel secondo mistero si contempla la Visitazione della Santissima Vergine.

La voce di Maria fa esultare il mio cuore: ella canta con un inno ammi­rabile i benefizi di Dio: Magnificat ani­ma mea Dominum: l'anima mia glori­fica il Signore.

O Madre cara, prestatemi, di grazia, il vostro amore riconoscente; poiché senza avere i vostri privilegi io pu­re sono stato largamente beneficato dal­la bontà divina. Nulla vi ha in me che non sia stato ricevuto, nulla che non sia dovuto alla vostra bontà, o caro Iddio.

Avrei potuto nascere tra gli infedeli e rimanere per tutta la vita immerso nelle tenore dell'errore e del peccato; Voi invece mi avete chiamato agli am­mirabili splendori della vostra verità, e all'eredità eterna della vostra beati­tudine.

Voi, o Signore, mi avete generato alla vita soprannaturale col Battesimo, mi avete ricolmato dei doni dello Spi­rito Santo, mi avete nutrito della vo­stra Carne e del vostro Sangue, mi avete tante volte perdonato le mie in­numerevoli colpe.

Vorrei avere un cuore grande come il mondo per esprimervi il mio amore di riconoscenza. Ricevetene l'omaggio per bocca della nostra Madre Santissi­ma e per il Cuore perfettissimo di Ge­sù, presente sull'altare, a cui confido tutti i miei affetti e tutti i miei ringra­ziamenti. Pater, 10 Ave, Gloria al Padre.

Sia lodato e ringraziato ogni momen­to il santissimo e divinissimo Sacramen­to.

III.

Nel terzo mistero gaudioso si con­templa la Nascita di nostro Signore.

Voi siete bello, caro Figlio di Dio, nella debolezza, nello spogliamento, nella miseria dei vostri primi giorni; più bello che se foste rivestito di quegli splendori mondani, che si accumulano ordinariamente attorno alla culla dei re della terra. La mia fede conosce, am­mira e adora la vostra grandezza infi­nita, mentre i miei occhi non vedono che bassezze e umiliazioni. Me più vio­lento è il contrasto, più viva e com­movente è l'eloquenza con la quale nell' Eucaristia Voi parlate al mio cuo­re.

In essa ritrovo ad amo tutto ciò che Voi amate, l'umiliazione della vostra nascita, la stalla, la mangiatoia, i po­veri panni, i precoci dolori, il religio­so silenzio.

O divino Gesù, permettetemi di prendere sopra di Voi una dolce e ne­cessaria rivincita di amore. L'amore vi ha fatto simile a me; l'amore mi farà simile a Voi. Malgrado le rivolte del mio orgoglio, della mia carne, di tutte le mie cupidigie, voglio essere co­me Voi umile, dolce, paziente, pove­ro, mortificato, silenzioso, raccolto in Dio. Aiutatemi con la vostra grazia af­finché lo diventi realmente. Pater, 10 Ave, Gloria al Padre.

Sia lodato e ringraziato ogni momen­to il santissimo e divinissimo Sacramen­to.

IV.

Nel quarto mistero gaudioso si con­templa la Purificazione della Vergine e la Presentazione di Gesù al Tempio.

Quanto è generoso l'amore delle per­sone che prendono parte a questo mi­stero: tutte danno qualche cosa. Il san­to vecchio Simeone dà la sua vita in cambio della consolazione di aver veduto l'aspettato Salvatore; la profe­tessa Anna dà le sue lodi, la sua gioia espansiva, il suo zelo premuroso di far conoscere Gesù a coloro che attendo­no la liberazione d'Israele; San Giu­seppe dà la sua umile offerta; Maria dà la gloria dei suoi privilegi coperti col velo della obbedienza, e il suo eroi­smo nell'accettare i dolori che le sono annunziati; Gesù dà tutto se stesso: i sacrifici di tutta la sua vita, fino al su­premo sacrificio del Calvario, sono condensati nell'offerta ch'Egli fa di se stesso all' Eterno Padre. Eccomi, ven­go! - Egli dice - Ecce venio!...

Ed eccomi anch'io, o buon Gesù! L'amore di cui sono testimonio nel mi­stero della vostra Presentazione al Tem­pio, trionfa del mio egoismo. Anch'io voglio dare qualche cosa. Prendete dun­que il mio spirito con tutti i suoi pen­sieri; prendete la mia volontà con tutte le sue risoluzioni; prendete il mio cuo­re con tutti i suoi affetti; prendete le mie passioni e di questi nemici della vostra gloria e della mia perfezione fatene degli schavi a Voi sottomessi; prendete i miei sensi, prendete la mia vita; io mi dono a Voi: prendetemi in­tieramente: Ecce venio! Pater, 10 Ave, Gloria al Padre.

Sia lodato e ringraziato ogni momen­to il santissimo e divinissimo Sacramen­to.

V.

Nel quinto mistero gaudioso si con­templa Gesù ritrovato nel Tempio e la sua vita obbediente a Nazaret.

O Dio onnipotente, padrone del cielo e della terra, quanto mi commuovo­no quelle parole del santo Vangelo Et erat subditus illis. Egli, Gesù, era loro sottomesso. Per meglio esprime­re il vostro amore verso Maria e Giu­seppe, interamente dedicati all' umide adorazione delle vostre perfezioni, vi degnaste sottomettere alla loro la vo­stra sovrana volontà. Ma siete ancora più obbediente al sacerdote sull'altare, o buon Gesù.

Fare la volontà di coloro che si a­mano è legge d'amore e io voglio su­bire tutte le dolci e salutari esigenze; di questa legge, o mio diletta Salvatore. Parlate: i vostri comandi mi saran­no più cari di tutti i tesori. Qualunque cosa mi domandiate, e in qualunque modo mie la domandiate, troverete sem­pre in me, lo spero, una perfetta obbe­dienza.

O Gesù, Re degli obbedienti, quan­do mi presenterò al vostro giudizio, fate che possa udire la voce della vo­stra santa Madre e dei vostri angeli, rendermi questa testimonianza: Signo­re, egli vi è stato sottomesso.



LITANIE in onore della Santissima Eucarestia

Signore, pietà Signore, pietà

Cristo, pietà Cristo, pietà

Signore, pietà Signore, pietà

Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci

Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici

Padre del cielo, che sei Dio abbi pietà di noi

Figlio, redentore del mondo, che sei Dio abbi pietà di noi

Spirito Santo, che sei Dio abbi pietà di noi

Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi

Santissima Eucarestia noi ti adoriamo

Dono ineffabile del Padre noi ti adoriamo

Segno dell'amore supremo del Figlio noi ti adoriamo

Prodigio di carità dello Spirito Santo noi ti adoriamo

Frutto benedetto della Vergine Maria noi ti adoriamo

Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo noi ti adoriamo

Sacramento che perpetua il sacrificio della croce noi ti adpriamo

Sacramento della nuova ed eterna Alleanza noi ti adoriamo

Memoriale della morte e risurrezione del Signore noi ti adoriamo

Memoriale della nostra salvezza noi ti adoriamo

Sacrificio di lode e di ringraziamento noi ti adoriamo

Sacrificio d'espiazione e di conciliazione noi ti adoriamo

Dimora di Dio con gli uomini noi ti adoriamo

Banchetto di nozze dell'Agnello noi ti adoriamo

Pane vivo disceso dal cielo noi ti adoriamo

Manna piena di dolcezza noi ti adoriamo

Vero Agnello pasquale noi ti adoriamo

Viatico della Chiesa pellegrina nel mondo noi ti adoriamo

Rimedio della nostra quotidiana fatica noi ti adoriamo

Farmaco di immortalità Mistero della fede noi ti adoriamo

Sostegno della speranza noi ti adoriamo

Vincolo della carità Segno di unità e di pace noi ti adoriamo

Sorgente di gioia purissima noi ti adoriamo

Sacramento che germina i vergini noi ti adoriamo

Sacramento che dà forza e vigore noi ti adoriamo

Pregustazione del banchetto celeste noi ti adoriamo

Pegno della nostra risurrezione noi ti adoriamo

Pegno della gloria futura noi ti adoriamo


Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo. Perdonaci, Signore.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo. Ascoltaci, Signore.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo. Abbi pietà di noi.

Hai dato loro il pane disceso dal cielo. Che porta in sé ogni dolcezza.

Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile Sacra­mento dell'Eucarestia ci hai lasciato il memoriale della Tua Pasqua, fa' che adoria­mo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della Redenzione, tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

PREGHIERA DI CHIUSA

Vi ringrazio, o Signore, di avermi concesso di tenervi compagnia durante quest'ora di adorazione; perdonatemi ogni mancanza che vi avessi commes­sa e aiutatemi a mantenermi fedele ai buoni propositi che mi avete ispirato. Mi allontano, o Gesù, dal vostro al­tare, ma solo col corpo: rimango qui col cuore. Deh! fate ch'esso sia tutto vostro e non viva che per Voi. Amarvi quanto più mi è possibile e farvi amare anche dagli altri, ecco il mio ardente desiderio e la mia ultima preghiera: esauditela, ve ne prego, nell'infinita bontà del vostro Cuore. Ed ora beneditemi, o Gesù, e que­sta vostra benedizione mi accompagni in tutte le mie occupazioni; mi liberi dal peccato, mi difenda contro i miei spirituali nemici, mi mantenga a Voi fedele e mi rafforzi nel compimento, costante e generoso dei doveri del mio, stato. Benediteci tutti, o Signore, e salva­teci per i meriti del vostro preziosissi­mo Sangue. Pater, Ave, Gloria secondo le intenzioni dei Sommi Pontefici per l'acquisto delle sante in­dulgenze.



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