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Manoscritto del Purgatorio (dialogo di Sr.M.della Croce con un anima)

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2009 01:05
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Sesso: Femminile
04/09/2009 01:02

14 OTTOBRE. - Durante il mio ringraziamento.

La più piccola infedeltà da parte vostra, la più piccola dimenticanza, la minima indifferenza per Gesù, è molto sentita da Lui, e causa maggior dolore al suo Cuore sì buono, sì amante, che non un'ingiuria da parte di un nemico. Vigilate dunque con grande diligenza su voi stessa; non perdonatevi nulla. Possa Gesù venire a riposarsi con gioia nel vostro cuore, affinché Lo risarciate di tutte le amarezze, che il mondo Gli dà. Agite con Lui come col migliore dei padri, col più affettuoso degli sposi. ConsolateLo, riparate col vostro amore, con le vostre tenerezze, le ingiurie che riceve ogni giorno. Dovete far vostri gl'interessi della sua gloria di gran cuore. Dimenticate voi stessa dinanzi a Lui e siate certa, che così facendo, i vostri propri interessi diverranno i suoi ed Egli farà per voi più che se ve ne occupaste voi stessa.



16 OTTOBRE. - Una persona ha un bel fare intorno alle anime che le sono affidate, riprenderle, cercar d'infondere in loro un po' più di pietà: non vi riuscirà che proporzionatamente alla sua interiorità. Solo il di più della sua pietà riverserà nei loro cuori; nel caso contrario, se ella non è quale dovrebbe essere, se non è unita con Gesù, le sue parole giungeranno agli orecchi, ma non al cuore, i suoi sforzi non saranno benedetti. Considerate se è cosa buona l'essere uniti a Gesù...

Si, non è vero?... Ed è in questo solamente la vera felicità della terra.



NOVEMBRE 1880. - Quando avete da riprendere una persona che ha mancato leggermente od anche gravemente, fatelo con molta dolcezza, con fermezza talvolta, quando la mancanza lo esige, ma con poche parole e mai per passione, perché il rimprovero fatto in tal modo nuoce all'anima di colei che lo fa e di colei che lo riceve. Nel riprendere una giovinetta evitate soprattutto, per esempio, di rinfacciarle le mancanze passate. È questo un difetto abbastanza comune e che dispiace al buon Dio. Coloro che agiscono in tal modo commettono una colpa. Chi ha detto loro che quanto essi rimproverano non sia già perdonato? Per qual motivo ritornarci su? Il buon Dio non ha punto dato loro simile esempio. Ci si deve continuamente umiliare delle proprie colpe e ricordarle incessantemente dinanzi a Nostro Signore, nell'amarezza del proprio cuore, ma non bisogna mai ritornare sul passato di nessuno.

Un'anima cristiana e, a più forte ragione, un'anima religiosa, se vuol far piacere a Nostro Signore, agirà riguardo al prossimo come desidera che Gesù agisca nei suoi riguardi. Ritenete bene questo e, all'occasione, mettetelo fedelmente in pratica.

Non lasciatevi mai prendere eccessivamente né dai doveri né dalle cose e dalle sollecitudini della vita, sì che la vostra anima vi perda quella libertà che le impedirebbe di unirsi ad ogni istante a Gesù, e di poter conoscere ed adempiere sempre la sua santa volontà. Se soffrite, accettate la sofferenza con rassegnazione perché è permessa da Gesù, il quale, dal male che lascia fare, sa trarre il più gran bene. Andate con tutta semplicità à piè del tabernacolo ed ivi, confidate al vostro Gesù quel che vi pesa sul cuore, quel che a volte vi sembra molto gravoso a portarsi: il suo Cuore alleggerirà tutto. Al contrario, se gioite di quella gioia soprattutto che si prova a rari intervalli nel servizio del buon Dio, accettatela con umiltà e riconoscenza, e pensate che la terra non è il soggiorno del riposo, ma un luogo di esilio, di fatica e di sofferenze d'ogni genere!

Lasciate che tutto passi intorno a voi, senza che ne scapiti la vostra tranquillità. Nulla vi arresti. La vostra sola gioia, l'unico vostro riposo deve trovarsi in Gesù; operate per Lui solo, il suo amore vi dia coraggio; mai potrete far troppo per un Dio sì amabile! Più vi distaccherete da tutto ciò che vi circonda, più Gesù vi colmerà delle sue grazie d'elezione, delle sue carezze divine. Sovente proverete una grande indifferenza per cose che, un tempo, vi avrebbero impressionato; anche questa è una misericordia di Colui che vi ama e che desidera vedervi in quel distacco ch'Egli attende dalle anime che vuole esclusivamente sue. Gesù permette che codeste anime privilegiate provino un certo qual disgusto per tutto ciò che non è Lui. Egli fa loro trovar spiacevole quanto non riguarda Lui direttamente, perché vuole con questo farle giungere a vuotare il loro cuore da tutto l'umano che vi si trova al fine di colmarlo delle sue grazie e di farvi traboccare il suo amore.



NOVEMBRE. - I giorni di Comunione, in cui si celebra una prima Messa, potreste far colazione un po prima delle otto. Non vi occorrono più di tre minuti. Vi dico questo perché il buon Dio vorrebbe che prolungaste il ringraziamento il più possibile. Facendo così, avrete un quarto d'ora di più. Il primo quarto d'ora sarà per voi come di solito. Quante cose avete da dire a Gesù, non è vero? Il secondo quarto d'ora sarà per Lui. Potreste ancora continuare così anche durante le Ore Minori e una gran parte della Santa Messa. Chiedetene il permesso alla Madre Superiora. Vedete quante grazie!

Per uno speciale favore di Gesù, le Sacre Specie rimangono a lungo in voi dopo la santa Comunione; profittate, dunque, con riconoscenza di quei felici istanti, in cui, cuore a cuore con Colui che i Cieli non riescono a contenere, tutto potete ottenere. Quale amore d'un Dio per la sua povera creatura d'abbassarsi fino ad intrattenersi con essa, come un amico con l'amico! Allora si deve adorare, ringraziare, chiedere e riparare in modo particolare per tutte le ingiurie che Gesù riceve dal mondo in questi tristi tempi! È tanto offeso il buon Gesù! Oh! amatelo molto! Voi sapete ch'Egli vi ama: ne avete delle prove!

Essendo ancora sulla terra, non potete comprendere quel che il buon Dio esige da un'anima che espia le sue colpe nel Purgatorio. Voi credete che molte preghiere, d'altronde ben fatte, metteranno un'anima quasi subito in possesso della felicità eterna! Non è così. Chi può scrutare i giudizi del buon Dio? Chi può comprendere la purezza ch'Egli esige da un'anima, prima di ammetterla alla partecipazione della sua felicità eterna? Oh, se si sapesse, se si riflettesse a tutto questo mentre si sta sulla terra, quale vita si condurrebbe! Esaminate seriamente quanti peccati veniali commette al giorno una persona negligente, poco sollecita della sua salvezza, tutta dedita alle cose della terra... Quanti minuti essa consacra al buon Dio? Vi pensa almeno con attenta considerazione? Ebbene, ecco 365 giorni simili in un anno... e, se molti anni si rassomigliano, tale persona muore con l'anima gravata di una moltitudine di peccati veniali non rimessi, perché essa non ne ha fatto caso. Appena appena rimane nell'anima così oppressa un piccolo barlume d'amore, quando viene a render conto della sua vita a Colui che gliela richiede. Ecco quelle vite pressoché nulle, che bisogna ricominciare nell'espiazione, vite senza amor di Dio, senza purità d'intenzione. L'anima, che deve vivere di Dio, non ha vissuto per Lui; bisogna, dunque, che ricominci la sua vita e questo tra sofferenze inaudite! Sulla terra essa non ha approfittato della misericordia divina. Era schiava del suo corpo; una volta nel luogo di purificazione, deve soddisfare fino all'ultimo centesimo e riacquistare il suo primiero splendore; questo, quanto alle anime indifferenti per la loro salvezza, ma quanto alle anime ancor più colpevoli, è tutt'altra cosa. Amate tanto il buon Dio da non essere obbligata a venir qui ad acquistare il suo amore mediante la sofferenza senza meriti. Le sofferenze della terra, le pene sono meritorie, non lasciatevele sfuggire: soprattutto amate! L'amore cancella molti peccati e li fa anche evitare perché non si vuole recar dispiacere a Colui che si ama; per questo l'anima che ama veramente Gesù sta continuamente in guardia ed evita tutto ciò che potrebbe offendere i suoi sguardi divini.

Molte anime del Purgatorio fanno assegnamento su di voi per essere liberate dal luogo delle loro sofferenze. Pregate con tutto il cuore per esse.

[ANNO 1881]

1881. - Le sofferenze fisiche e morali sono il retaggio degli amici di Gesù finché dimorano sulla terra. Più Gesù ama un'anima, più le fa larga parte dei dolori da Lui sofferti per nostro amore. Felice l'anima così privilegiata! Quanti meriti può ella acquistare! È questa la via più corta per arrivare al Cielo... Non abbiate, dunque, paura della sofferenza; al contrario, amatela, perché vi avvicina maggiormente a Colui che amate. Non vi ho forse detto un giorno che l'amore renderà dolce quel che ancora vi sembra molto amaro, per il fatto che non amate abbastanza?

Il mezzo infallibile per giungere presto ad una unione intima con Gesù è l'amore, ma l'amore unito alla sofferenza. Fin qui avete avuto non poche croci, eppure non le amate ancora come Gesù vorrebbe. Se sapeste quanto fa bene all'anima la sofferenza! I patimenti sono le più dolci carezze che lo Sposo divino possa fare a colei che vuole unire a sé intimamente. Egli le invia, a quest'anima privilegiata, sofferenze su sofferenze, pene su pene, al fine di distaccarla da tutto ciò che la circonda. Allora può parlarle al cuore. Che cosa avviene durante quei divini colloqui? Se volete, lo saprete.

Gesù tiene in sospeso delle grazie che riverserà a torrenti su voi, quando vi vedrà preparata, com'Egli desidera, e atta a riceverle.

Gesù vuole che operiate unicamente per Lui, che facciate convergere tutte le vostre azioni alla sua gloria, che Lo prendiate qual confidente di tutte le vostre gioie e di tutte le vostre pene, che non facciate alcuna cosa, per quanto piccola, senza chiederGli consiglio e lumi, che, in ricompensa di tutto quel che farete, non vogliate altro che Lui solo. Vi ci siete impegnata già da molti anni! "Gesù mio, diteGli allora, ch'io non riceva mai alcun attestato di riconoscenza sulla terra per il po' di bene che vi compirò! Voi solo mi bastate!". Cosa pensate di questa domanda? Si è ben realizzata? Gesù non si lascia vincere in generosità, vedrete. Pensate parimenti che non tanto le vostre preghiere mi metteranno in possesso dell'eterna dimora, quanto le vostre azioni perfette, la vostra unione intima con Gesù. Siate ben certa ch'Egli ha avuto dei grandi disegni sulla vostra anima inviandomi a voi in questo modo; se potessi dirvi quel che so a tal riguardo!... Grande è l'amore di Gesù per voi! Quante delicatezze, quante sollecitudini Egli ha avuto a vostro riguardo. Né Lo scoraggiano le vostre indifferenze! A volte, quanto siete fredda, dimentica nei riguardi di un Dio sì buono! ChiedeteGli perdono di tutte queste mancanze e agite con Lui come un figliuolo agisce col migliore dei padri. Non abbiate paura d'infastidirLo. A me piace veder la fiducia nel vostro cuore. Cercate sempre di farGli piacere, dal primo destarvi fino alla sera, senza mai ascoltare i moti della vostra natura.



APRILE 1881. - Se non avanzate più speditamente nella perfezione, è perché la vostra volontà non è abbastanza unita a quella di Dio. Ricercate troppo voi stessa. A momenti avete paura di voi medesima. Gesù sopporta pazientemente tutti questi indugi!... Chi ci rimette in questo? Voi! Eppure, se sapeste quali grazie vi riserva, com'Egli desideri d'unirsi a voi, la dareste questa volontà ribelle, che oggi vuole e domani non più, a Colui che ve la chiede con una sì grande bontà e soprattutto con tanto amore!

Gesù non vi lascerà in pace fino a che non avrete raggiunto la perfezione, in cui vuol vedervi. Fate tutto quel che volete; fin tanto che la vostra volontà non ne formerà una con la sua, fino a quando vi sarà un ritorno su voi stessa, e tutte le vostre azioni non saran compiute sotto il suo sguardo divino, per far piacere a Lui, non avrete la pace né la calma interiore!

[ANNO 1882]

SETTEMBRE 1882. - Gesù ha fatto molto per voi e ancor di più farà in avvenire, ma bisogna che corrispondiate alle sue grazie e che siate molto generosa. Le anime giunte alla perfezione, che Gesù richiede da esse, sono padrone del suo Cuore: Egli non nega lor nulla. Quando sarete lì giunta, Gesù e voi sarete una sola cosa. Saran gli stessi sentimenti, gli stessi pensieri, gli stessi desideri. Siate, dunque, buona, affrettatevi a divenire una gran Santa per procurare molta gloria al vostro unico Amico, che attende quel momento per riversare a torrenti le sue grazie su voi.

Ancora non fate abbastanza sforzi per vigilare sul vostro interiore e per serbare la divina presenza del vostro Gesù. Provatevi, sforzatevi e sarete ben aiutata. Gesù attende solo un po' di buona volontà ed Egli farà il resto. Dite a voi stessa ogni giorno: dacché Gesù mi concede tante grazie particolari, cosa son divenuta? Cosa dovrei essere? Che sarei se vi avessi sempre ben corrisposto? Tali riflessioni meditate alcuni minuti faran del bene alla vostra anima. Rifletteteci seriamente; quanto or ora vi ho detto è la volontà del buon Dio. Egli vuole anche che lavoriate seriamente alla vostra perfezione, poiché dalla vostra ne dipendono molte altre.

Gesù ha un amore sì grande per voi che vuol colmarvi delle sue grazie d'elezione, di favori particolari, che ordinariamente concede solo ai suoi amici intimi. Affrettate con le vostre preghiere ed i vostri sacrifici il felice momento che vedrà l'unione divina che Gesù vuol contrarre con la vostra anima.

Riconoscete dinanzi a questo divin Amico l'estensione della vostra indigenza, l'abisso delle vostre miserie e lasciateLo fare. L'arricchire i più miseri è il proprio del suo amore. Maggiormente rifulge allora la sua bontà.

Oh! amate molto Gesù. Aderite a Lui più strettamente di quanto si possa immaginare. Aderitevi con tutte le potenze del vostro cuore, sì da vivere unicamente per il suo santo amore!

Per amor di Gesù, amate tutte le persone che vi circondano e quelle con cui avete delle relazioni. Non abbiate timore di spendervi in gentilezze, preghiere, abnegazione, sollecitudini nei loro riguardi. Più un'anima ama Gesù, più essa ama i suoi simili.



30 OTTOBRE. - Vi lamentate sempre, perché, voi dite, vorreste essere come tutte le altre consorelle, ma non avete ancora finito con me! Sarete obbligata ad ascoltarmi fintantoché piacerà al buon Dio. Fate tutto quel che volete, io ho ancora molte cose da dirvi e voi le saprete. Diverrete forse più ragionevole a tal riguardo?



25 DICEMBRE. - Non datevi pena se non sono ancora in Cielo. È vero che vi ho detto: "Non vi entrerò se non il giorno in cui sarete giunta alla perfezione che il buon Dio richiede da voi". Ciò nonostante, non crediate che ci arriverete in un attimo all'alta perfezione cui Gesù vi chiama. Vi sono tanti gradi nella perfezione, e non il primo da voi si esige. Voi sapete che Gesù vi ama, sebbene siate lontana dallo stato in cui vuol vedere la vostra anima. Lui sa, questo caro Amico, che occorrerebbe un miracolo per giungere a quello stato perfetto ch'Egli esige da certe anime e tale miracolo, non vuol farlo. Bisogna salire a poco a poco quel sentiero, talvolta sì aspro per la natura. Per raggiungere la mèta che Gesù vuole che raggiungiate, è necessario che siate morta totalmente a voi stessa, che non abbiate più né volontà né amor proprio. Ancora non ci siete arrivata. Così, quando vi si accusa a torto, quando vi si attribuiscono intenzioni che non avete (ben sapete a che cosa voglio alludere), ebbene, non bisogna che tali cose vi turbino. Il buon Dio permette tutto questo, al fine di darvi modo di rinunziare a voi stessa e d'aderire unicamente a Lui. Egli vuole che giungiate al punto in cui nulla turbi in voi la calma interiore: pene, gioie, contrarietà, tutto passi indifferentemente. Lui solo, intendete bene, vuole dominare tutte le potenze della vostra anima, soddisfare tutti i suoi desideri, appagare pienamente il vostro cuore ed essere per voi tutto in tutto; e non è questa, siatene certa, l'opera di un giorno.

No, non siete troppo buona! In certi casi è meglio cedere che prevalere. Vi suggerisco un modo d'agire che Gesù desidera che adottiate. Prima di dare un avvertimento, prima di fare un rimprovero meritato da una allieva o da qualunque altra persona, raccoglietevi un secondo; quindi, mettetevi al posto di colei cui state per rivolgervi e agite a suo riguardo come vorreste che si facesse con voi in simile occasione. Allora Gesù sarà contento.

[ANNO 1883]

1883. - Ancora un anno passato all'eternità! Così passano tutti, gli uni dopo gli altri. 1 giorni si susseguono fino a quello che pone termine alla breve vita terrena e dà inizio alla lunga vita dell'eternità! Impiegate bene ogni vostro istante. Ciascuno di essi può farvi meritare il Paradiso ed evitare il Purgatorio. Ogni vostra azione, compiuta sotto lo sguardo di Gesù, vi darà un grado di gloria di più per il Cielo e, al tempo stesso, un grado d'amore per Gesù parimenti più grande. Ognuno di tali atti di vita perfetta forma una catena d'amore che lega l'anima sempre più a Colui che ella ama. Quando l'ultimo anello è formato, allora Gesù spezza i deboli legami che trattengono l'anima piena di meriti ancora nel corpo cui era congiunta sulla terra. Così libera, Egli la unisce a sé ancor più strettamente e per sempre nell'eternità beata.

Comprendete (dunque) quel che una vita, di cui ciascun istante è per Gesù, ha di piacevole, nonostante le passeggiere amarezze di cui può essere disseminata?

Se alcuni minuti di conversazione di un'anima santa con Gesù possono mandarla in estasi e farle dimenticare tutte le pene passate, cosa sarà dell'unione eterna? Oh! se lo sapeste, se poteste comprenderlo, come lavorereste senza posa alla vostra perfezione, voi, cui Gesù fornisce tutti i mezzi possibili per arrivarci! Oh! se noi avessimo solamente cinque minuti del tempo che voi perdete in ritorni su voi stessa nell'indagare se quanti vi dico è vero o falso, che cosa non faremmo per Colui che desideriamo con tanto ardore! È il demonio che talvolta vi accieca e fa sì che non prestiate attenzione a quel che vi dico. Egli ben prevede quali ne sarebbero le conseguenze. Sventate i suoi intrighi, mettetevi con slancio all'opera, santificatevi, e quest'anno sia l'inizio di quella vita perfetta che Gesù attende da voi, da sì lungo tempo!

Al principio di quest'anno, prendete come pratica di non proferire alcuna parola inutile. Non esprimete il vostro parere a riguardo di checchessia, eccetto che non vi siate costretta; anche quanto alle cose utili, parlate poco... Così pure, non alzate mai gli occhi per curiosità. Ogni mattina Gesù abbia il vostro primo sguardo, il primo pensiero, la prima parola, e sia questa una parola di riconoscenza e d'amore!

Appiè del tabernacolo, riponete il vostro cuore in quello di Gesù per tutta la giornata e conversate con Lui fino alla sera. La sera, deplorerete le vostre mancanze di nuovo ai suoi piedi, Lo ringrazierete dei suoi favori... Voi sapete quel che vi ho detto a tal riguardo.

Siate ben fedele a dette pratiche. Gesù desidera da voi una grande purità d'intenzione, un amore senza limiti. Non perdonatevi nulla. Più un'anima si sacrifica, più è felice. Amor con amor si paga, è vero, ma si paga altresì con la riconoscenza, la rinunzia ed il dono di sé. Sacrificatevi, dunque, e donatevi per sempre.

La sofferenza precede sempre l'amore... Vi è un grado d'amore che solo coloro che hanno molto sofferto e ben sofferto raggiungono. Intendo alludere soprattutto alle sofferenze morali.

La più grande sofferenza che possa provare un'anima che ami veramente Gesù è di non amarLo quanto ella desidera. Oh! quanto vi ama Gesù, nonostante le vostre miserie e freddezze! Considerate come, mediante le sue grazie, vi attiri con bontà; mediante le sofferenze, le prove, vi distacchi (da tutto) e, mediante l'amore, desideri unirvi a Lui sì intimamente che siate, a così dire, un altro Gesù.

Madre O... si trova nelle profondità del Purgatorio. Le anime religiose, i sacerdoti e le persone che sono state colmate di grazie hanno da scontare un Purgatorio terribile, avendo abusato dei mezzi, dal buon Dio messi a loro disposizione.



MAGGIO. - Ritiro 1883. - Il buon Dio ha non pochi mezzi per conseguire i suoi fini, quando vuole qualcosa di particolare da un'anima.

Quanto il buon Dio custodisce è ben custodito. Egli lo rende manifesto quando Gli aggrada. Soprattutto per voi il buon Gesù, da tutta l'eternità, ha avuto l'intenzione di preparare e di santificare la persona di cui vi parlo. Vi santificherete l'una mediante l'altra.

Il buon Dio vi ama, voi Lo amate. Bisogna che la vostra unione divenga più stretta in questo Ritiro, che il vostro amore s'accresca, la vostra volontà sia una con (quella) Gesù, i suoi interessi siano i vostri!

Perché affannarvi tanto a riguardo del vostro Padre! Tutto ciò che il buon Dio fa è cosa buona. Forseché non ve lo ha predisposto Lui e non è Lui che ve lo dona? Perché ve lo ritoglierebbe? I disegni del buon Dio sono imperscrutabili. Quando Egli vuole un'anima tutta sua, cosa non fa per unirla a sé? Quanti mezzi a noi ignoti ha in suo potere. Siate, dunque, piena di fiducia nel vostro Gesù. Non diffidate della sua bontà. Più sarete buona, più cercherete di esserGli accetta in tutto, più parimenti Egli sarà generoso con voi.

Questo Ritiro dev'essere l'inizio della grande perfezione, cui Gesù vi chiama da sì lungo tempo.

Gesù attende molto da voi in questo Ritiro: Egli vi ha concesso una nuova grazia ben preziosa... Cosa vi occorre di più? In contraccambio donatevi interamente a Lui: sia Egli il Padrone della vostra anima. Vigilate con gran diligenza sul vostro interiore. Trattenetevi sempre cuore a cuore con Gesù. Non una parola, non un pensiero, non un desiderio esca da voi che non sia conforme alla sua volontà adorabile. Se sapeste che unione Gesù vuol contrarre con la vostra anima, come non ostacolereste i suoi disegni, come non opporreste resistenza come fate sì spesso! Lo comprenderete una buona volta? Questa grande perfezione vi fa paura; voi temete l'illusione. Ma, con Gesù, cosa avete da temere? Egli è vostro Padre, vostro Amico, vostro Sposo, vostro Tutto... Non ha Egli forse il diritto di esigere da un'anima quel che vuole senza dirle il perché? Egli è il gran Padrone, il Signore di tutti; perché voler con le vostre vedute ristrette indagare il suo operato? Adorate i suoi disegni e obbedite cecamente. Ecco quel ch'Egli richiede da voi; mettetevi, dunque, di tutto cuore a lavorare seriamente alla vostra santificazione. Crescete in amore, in tenerezza per Gesù. ConsolateLo, risarciteLo di tutte le ingiurie che riceve dal mondo. Amate per coloro che non amano, riparate per coloro che Lo oltraggiano; chiedete perdono per coloro che non ci pensano. Questo attende Gesù da voi... Glielo negherete?



20 MAGGIO. - Gesù dimostra che vi ama; parimenti, in contraccambio Egli vuole delle prove del vostro amore. Vi è ben noto tutto quel che da voi richiede da sì lungo tempo; non bisogna più esitare. Donatevi totalmente. Perdetevi in Lui; non riprendete mai il dono fattoGli di voi stessa.

Sulla terra ognuno fa a modo suo, ma nell'altro mondo il buon Dio disporrà di noi come a Lui piacerà!

Vi sono poche vere amicizie sulla terra! Sovente ci si ama per capriccio, per interesse. Un lieve contrasto, una parola, una mancanza di riguardo talvolta disunisce amici che sembravano inseparabili. Questo, perché Dio non possedeva abbastanza bene il loro cuore; in vero, solo i cuori, in cui sovrabbonda l'amore di Gesù, possono dare della loro pienezza agli amici. Ogni amicizia, non fondata in tal modo in Dio, è falsa, non è durevole.

Ma quando Gesù possiede un cuore, codesto cuore può amare e far del bene agli amici, perché vi è in esso la sorgente dell'amicizia pura e senza mescolanze. È questo un piccolo riflesso dell'amicizia del Cielo. Tutto il resto è affetto naturale e nient'altro.

Abbiate sempre delle vedute più alte della terra. Non conciliatevi mai né la stima né l'amicizia di alcuno. Gesù solo è vostro e vi vuole parimenti sua per sempre. Non sarebbe troppo se Gli deste tutto il cuore. Amate... ma per Lui solamente...



GIUGNO 1883. - Ebbene, siete contenta? Mi crederete ora? Vi perdono tutto quel che avete pensato di me i giorni scorsi. In simili circostanze non poteva essere altrimenti; in questo non avete peccato. Ammirate la bontà di Gesù. Dopo aver lasciato agire il demonio, che vi ha fatto tanto soffrire... infine lo ha atterrato e la sua santa volontà si è compiuta; questo Egli attendeva. Oh! quando il buon Dio ha dei disegni particolari su certe anime, essi non si attuano senza molte sofferenze; lo avete sperimentato ancora una volta, non è vero? Ma non siete stata sola.

M.L. non si scoraggi mai! Potrà avere dei momenti di disgusto, di stanchezza, ma egli ha il tabernacolo; lì dischiuda la propria anima dinanzi a Gesù e chieda con una grande

fiducia i suoi lumi, al fine d'essere egli stesso la luce delle anime che gli sono affidate. Gesù lo ama, e gliene darà prova. In contraccambio, mai egli potrà far troppo per un Dio sì amabile!



GIUGNO 1883. - Non è vero che perdura ancora la vostra gioia per avere finalmente trovato un Padre? State ben attenta a tutto ciò che vi dirà: farete cosa assai gradita al buon Dio. È questa un'altra grazia, profittatene con riconoscenza. È una fortuna tanto grande per un'anima d'incontrarne un'altra che la comprenda e ben raramente questo avviene sulla terra!

... Gesù incontra sì poche anime generose in questo mondo, ve ne sono tanto poche che Lo amano... anche tra i suoi Sacerdoti! Egli, il buon Maestro, attende molto dal vostro Padre!

Oh! quanto grande è il Sacerdote! Che sublime missione è la sua!... Ma ohimè! al presente quanto pochi ve ne sono che la comprendono!



28 AGOSTO 1883. - Festa di Sant'Agostino. - Finora non avete mai pregato come Gesù desiderava! Voi non prestate abbastanza attenzione a tutte le sue ispirazioni! Troppo sovente perdete ancora di vista la sua santa presenza, ragion per cui non progredite nella perfezione, com'Egli attende da voi. Vigilate, dunque, con impegno sul vostro interiore. Da sì lungo tempo ve lo chiedo da parte sua!



29 AGOSTO. - Ritiro. - Son tanti anni che il buon Dio vi sta dietro... Con un pretesto e con l'altro voi fate orecchi di mercante; ma è tempo ormai di fare attenzione a tutto quel che vi ho detto. Approfittate di questi santi giorni di Ritiro e mettete in pratica quanto avete scritto. Considerate a che punto siete (nell'unione) con Gesù, che è sì buono e sì paziente con voi. Pensate che un bel giorno Egli potrebbe stancarsi di voi, vedendo che fate sì poco caso delle grazie spirituali che vi ha concesso e di quelle che vi riserba per l'avvenire. Dimostrate, dunque, al vostro Gesù che Lo amate e donateGli la vostra volontà tutt'intera. Basta con le esitazioni. DiteGli che faccia di voi tutto quel che vorrà, ma sia detto dal fondo del cuore. La santità è meno difficile di quanto crediate. Soffrite più nel resistere, nel lottare tutti i giorni contro il buon Dio che vi attira, che non soffrireste qualora vi foste data a Lui senza riserva e per sempre.

SETTE DI SERA. - Abituatevi a parlare con Nostro Signore come con l'amico più affettuoso e più sincero. Non fate e non dite nulla senza consultarLo. Già da molti anni vi è stato detto questo. Anch'io ve l'ho detto più volte; oggi ve lo ripeto nuovamente. Il buon Dio desidera che vi facciate attenzione e soprattutto che lo mettiate in pratica. Questo sguardo dell'anima sempre fisso su Gesù, per cogliere i suoi più piccoli voleri, questo linguaggio divino ch'Egli vuole usare con voi non vi turberà né v'impedirà d'attendere alle occupazioni esterne. Al contrario, se l'interiore non è calmo, è impossibile che lo sia l'esteriore. Le passioni interiori si riflettono sempre all'esterno e l'anima, che vigila con grande impegno sul suo interiore, è anche padrona del suo esteriore. Ecco quel che Gesù richiede da voi: una vita di fede e d'unione incessante con Lui, una vita umile, nascosta, nota a Lui solo... Sia Egli tutto per voi, Gesù! Considerate tutto quel che vi accade come altrettanti mezzi di cui Egli si serve per unirvi maggiormente a Lui, per attuare i disegni che ha su di voi. Non frapponeteci ostacoli, siate generosa. A voi non manca né l'energia né il cuore; cominciate, dunque, quella vita di rinunzia, di sacrificio e soprattutto d'amore che Gesù vuole assolutamente da voi. In essa solamente troverete la calma e la pace ch'Egli vi offre da tanti anni!

La santa volontà del buon Dio sia la base di tutto quel che avrete da fare o da soffrire. Gesù attende molto da voi, molte sofferenze corporali e spirituali ed anche molto amore. Non si può amare senza che la natura soffra, lo sapete bene; lo avete sperimentato per il passato. Preparatevi per l'avvenire. Il buon Dio vi ha dato tutto quel che occorre per sentir la sofferenza più che ad alcun altro. È questa una misericordia e una grazia di più. Dove ci sono grandi sacrifici da farsi, ivi si acquistano più meriti.

Vi scongiuro di non opporre più resistenza ai disegni che il buon Gesù ha su di voi; non chiedete altre prove, ne avete avuto abbastanza. Inoltre ben sentite interiormente che Gesù vi vuole tutta sua. Considerate attentamente tali cose ai piedi del tabernacolo; vedete quel che dovete fare e non esitate più. Quante grazie vi attendono, se volete, grazie per voi anzitutto ed anche per altre anime. Risponderete di tutto questo un giorno.

Siate tutta del vostro Gesù. Non prestate più attenzione a quel che si possa dire di voi; il demonio lo provoca per arrestarvi sul cammino e Gesù lo permette per distaccarvi da tutto ciò che vi circonda. Tendete sempre al vostro fine: adempire tutti i doveri, far ogni azione per piacere a Gesù. Ecco tutto per voi, il resto non è che accessorio.

Siate molto generosa; mettete l'io da parte e date in tutto la precedenza a Gesù. Pensate sovente a questo: se volete che le vostre azioni siano accette a Gesù, bisogna che in ognuna di esse vi sia sempre un piccolo sacrificio, qualcosa che costi; senza questo non si dà merito. Non è difficile, per voi soprattutto, il dare a Gesù tale soddisfazione. Pertanto, non crediate più che quando una cosa vi costa molto, non vi sia in essa alcun merito, tutt'altro: a patto che lo sappia Gesù solo e voi. Domandatemi ogni sera se il buon Dio è contento di voi, e ve lo dirò.

Avete sofferto non poco, soffrirete ancora molto; ma in contraccambio, quanto è stato buono Gesù per voi e quanto lo sarà altresì in avvenire!
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