QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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2° SAMUELE

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2009 07:17
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04/09/2009 07:17

22         1Davide rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liberò dalla mano di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. 2Egli disse:

 

«Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,

3mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;

mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo,

mio nascondiglio che mi salva,

dalla violenza tu mi salvi.

4Invoco il Signore, degno di lode,

e sarò salvato dai miei nemici.

5Mi circondavano flutti di morte,

mi travolgevano torrenti infernali;

6già mi avvolgevano i lacci degli inferi,

già mi stringevano agguati mortali.

7Nell’angoscia invocai il Signore,

nell’angoscia gridai al mio Dio:

dal suo tempio ascoltò la mia voce,

a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido.

8La terra tremò e si scosse;

vacillarono le fondamenta dei cieli,

si scossero perché egli era adirato.

9Dalle sue narici saliva fumo,

dalla sua bocca un fuoco divorante;

da lui sprizzavano carboni ardenti.

10Abbassò i cieli e discese,

una nube oscura sotto i suoi piedi.

11Cavalcava un cherubino e volava,

appariva sulle ali del vento.

12Si avvolgeva di tenebre come di una tenda,

di acque oscure e di nubi.

13Davanti al suo fulgore

arsero carboni ardenti.

14Il Signore tuonò dal cielo,

l’Altissimo fece udire la sua voce.

15Scagliò saette e li disperse,

fulminò con folgore e li sconfisse.

16Allora apparve il fondo del mare,

si scoprirono le fondamenta del mondo,

per la minaccia del Signore,

per lo spirare del suo furore.

17Stese la mano dall’alto e mi prese,

mi sollevò dalle grandi acque,

18mi liberò da nemici potenti,

da coloro che mi odiavano

ed erano più forti di me.

19Mi assalirono nel giorno della mia sventura,

ma il Signore fu il mio sostegno;

20mi portò al largo,

mi liberò perché mi vuol bene.

21Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia,

mi ripaga secondo l’innocenza delle mie mani,

22perché ho custodito le vie del Signore,

non ho abbandonato come un empio il mio Dio.

23I suoi giudizi mi stanno tutti davanti,

non ho respinto da me la sua legge;

24ma integro sono stato con lui

e mi sono guardato dalla colpa.

25Il Signore mi ha ripagato secondo la mia giustizia,

secondo la mia innocenza davanti ai suoi occhi.

26Con l’uomo buono tu sei buono,

con l’uomo integro tu sei integro,

27con l’uomo puro tu sei puro

e dal perverso non ti fai ingannare.

28Tu salvi il popolo dei poveri,

ma sui superbi abbassi i tuoi occhi.

29Signore, tu sei la mia lampada;

il Signore rischiara le mie tenebre.

30Con te mi getterò nella mischia,

con il mio Dio scavalcherò le mura.

31La via di Dio è perfetta,

la parola del Signore è purificata nel fuoco;

egli è scudo per chi in lui si rifugia.

32Infatti, chi è Dio, se non il Signore?

O chi è roccia, se non il nostro Dio?

33Il Dio che mi ha cinto di vigore

e ha reso integro il mio cammino,

34mi ha dato agilità come di cerve

e sulle alture mi ha fatto stare saldo,

35ha addestrato le mie mani alla battaglia,

le mie braccia a tendere l’arco di bronzo.

36Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,

mi hai esaudito e mi hai fatto crescere.

37Hai spianato la via ai miei passi,

i miei piedi non hanno vacillato.

38Ho inseguito i miei nemici e li ho distrutti,

non sono tornato senza averli annientati.

39Li ho annientati e colpiti e non si sono rialzati,

sono caduti sotto i miei piedi.

40Tu mi hai cinto di forza per la guerra,

hai piegato sotto di me gli avversari.

41Dei nemici mi hai mostrato le spalle:

quelli che mi odiavano, li ho distrutti.

42Hanno gridato e nessuno li ha salvati,

hanno gridato al Signore, ma non ha risposto.

43Come polvere della terra li ho dispersi,

calpestati, schiacciati come fango delle strade.

44Mi hai scampato dal popolo in rivolta,

mi hai conservato a capo di nazioni.

Un popolo che non conoscevo mi ha servito;

45stranieri cercavano il mio favore,

all’udirmi, subito mi obbedivano,

46impallidivano uomini stranieri

e uscivano tremanti dai loro nascondigli.

47Viva il Signore e benedetta la mia roccia,

sia esaltato Dio, rupe della mia salvezza.

48Dio, tu mi accordi la rivincita

e sottometti i popoli al mio giogo,

49mi sottrai ai miei nemici,

dei miei avversari mi fai trionfare

e mi liberi dall’uomo violento.

50Per questo ti loderò, Signore, tra le genti

e canterò inni al tuo nome.

51Egli concede al suo re grandi vittorie,

si mostra fedele al suo consacrato,

a Davide e alla sua discendenza per sempre».

 

 

23         1Queste sono le ultime parole di Davide:

 

«Oracolo di Davide, figlio di Iesse,

oracolo dell’uomo innalzato dall’Altissimo,

del consacrato del Dio di Giacobbe,

del soave salmista d’Israele.

2Lo spirito del Signore parla in me,

la sua parola è sulla mia lingua;

3il Dio di Giacobbe ha parlato,

la roccia d’Israele mi ha detto:

“Chi governa gli uomini con giustizia,

chi governa con timore di Dio,

4è come luce di un mattino

quando sorge il sole,

mattino senza nubi,

che fa scintillare dopo la pioggia

i germogli della terra”.

5Non è forse così la mia casa davanti a Dio,

poiché ha stabilito con me un’alleanza eterna,

in tutto regolata e osservata?

Non farà dunque germogliare

quanto mi salva

e quanto mi diletta?

6Ma gli scellerati sono come spine,

che si buttano via tutte

e non si prendono in mano;

7chi le tocca si arma di un ferro e di un’asta di lancia

e si bruciano sul posto col fuoco».

 

8Questi sono i nomi dei prodi di Davide: Is-Baal, l'Acmonita, capo dei Tre. Egli, impugnando la lancia contro ottocento uomini, li trafisse in un solo scontro. 9Dopo di lui veniva Eleàzaro, figlio di Dodo, l’Acochita, uno dei tre prodi che erano con Davide: quando i Filistei li insultarono, si schierarono là per combattere, mentre gli Israeliti si ritirarono sulle alture. 10Egli si alzò, percosse i Filistei, finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il Signore operò quel giorno una grande salvezza e il popolo seguì Eleàzaro soltanto per spogliare i cadaveri. 11Dopo di lui veniva Sammà figlio di Aghè, l’Ararita. I Filistei erano radunati a Lechì; in quel luogo vi era un campo pieno di lenticchie e il popolo fuggì dinanzi ai Filistei. 12Egli allora si appostò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei, e il Signore operò una grande vittoria.

13Tre dei Trenta capi scesero al tempo della mietitura e vennero da Davide nella caverna di Adullàm, mentre una schiera di Filistei era accampata nella valle dei Refaìm. 14Davide era allora nel rifugio e c’era una postazione di Filistei a Betlemme. 15Davide ebbe un desiderio e disse: «Se qualcuno mi desse da bere l’acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!». 16I tre prodi irruppero nel campo filisteo, attinsero l’acqua dal pozzo di Betlemme, vicino alla porta, la presero e la presentarono a Davide, il quale però non ne volle bere, ma la sparse in onore del Signore, 17dicendo: «Non sia mai, Signore, che io faccia una cosa simile! È il sangue di questi uomini, che sono andati là a rischio della loro vita!». Non la volle bere. Tali gesta compirono quei tre prodi.

18Abisài, fratello di Ioab, figlio di Seruià, fu il capo dei Trenta. Egli, impugnando la lancia contro trecento uomini, li trafisse; si fece un nome fra i Trenta. 19Certo, fu glorioso fra i Trenta e divenne loro comandante, ma non giunse alla pari dei Tre. 20Poi veniva Benaià, figlio di Ioiadà, uomo valoroso, di molte prodezze, originario di Kabseèl. Egli uccise i due figli di Arièl, di Moab; inoltre, sceso in una cisterna in un giorno di neve, vi abbatté un leone. 21Uccise anche un Egiziano, uomo d’alta statura, il quale teneva in mano una lancia; gli andò incontro con un bastone, strappò di mano all’Egiziano la lancia e lo uccise con la sua stessa lancia. 22Questo fece Benaià, figlio di Ioiadà, e si fece un nome tra i trenta prodi. 23Fu glorioso fra i Trenta, ma non giunse alla pari dei Tre. Davide lo mise a capo del suo corpo di guardia. 24Poi Asaèl, fratello di Ioab, uno dei Trenta, Elcanàn, figlio di Dodo, di Betlemme, 25Sammà di Carod, Elikà di Carod, 26Cheles di Pelet, Ira, figlio di Ikkes, di Tekòa, 27Abièzer di Anatòt, Mebunnài di Cusa, 28Salmon di Acòach, Maarai di Netofà, 29Cheleb, figlio di Baanà, di Netofà, Ittài, figlio di Ribài, di Gàbaa dei figli di Beniamino, 30Benaià di Piratòn, Iddài di Nacalè-Gaas, 31Abi-Albòn di Arbàt, Azmàvet di Bacurìm, 32Eliacbà di Saalbòn, Iasen di Gun, Giònata, 33figlio di Sammà, di Arar, Achiàm, figlio di Sarar, di Arar, 34Elifèlet, figlio di Acasbài, il Maacatita, Eliàm, figlio di Achitòfel, di Ghilo, 35Chesrài di Carmel, Paarài di Arab, 36Igal, figlio di Natan, di Soba, Banì di Gad, 37Selek l’Ammonita, Nacrài di Beeròt, scudiero di Ioab, figlio di Seruià, 38Ira di Ieter, Gareb di Ieter, 39Uria l’Ittita. In tutto trentasette.

 

 

24         1L’ira del Signore si accese di nuovo contro Israele e incitò Davide contro il popolo in questo modo: «Su, fa’ il censimento d’Israele e di Giuda». 2Il re disse a Ioab, capo dell’esercito a lui affidato: «Percorri tutte le tribù d’Israele, da Dan fino a Bersabea, e fate il censimento del popolo, perché io conosca il numero della popolazione». 3Ioab rispose al re: «Il Signore, tuo Dio, aumenti il popolo cento volte più di quello che è, e gli occhi del re, mio signore, possano vederlo! Ma perché il re, mio signore, vuole questa cosa?». 4Ma l’ordine del re prevalse su Ioab e sui comandanti dell’esercito, e Ioab e i comandanti dell’esercito si allontanarono dal re per fare il censimento del popolo d’Israele.

5Passarono il Giordano e cominciarono da Aroèr e dalla città che è a metà del torrente di Gad su fino a Iazer. 6Poi andarono in Gàlaad e nella terra degli Ittiti a Kades, andarono a Dan-Iaan e piegarono verso Sidone. 7Andarono alla fortezza di Tiro e in tutte le città degli Evei e dei Cananei e finirono nel Negheb di Giuda a Bersabea. 8Percorsero così tutto il territorio e dopo nove mesi e venti giorni tornarono a Gerusalemme. 9Ioab consegnò al re il totale del censimento del popolo: c’erano in Israele ottocentomila uomini abili in grado di maneggiare la spada; in Giuda cinquecentomila.

10Ma dopo che ebbe contato il popolo, il cuore di Davide gli fece sentire il rimorso ed egli disse al Signore: «Ho peccato molto per quanto ho fatto; ti prego, Signore, togli la colpa del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza». 11Al mattino, quando Davide si alzò, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Gad, veggente di Davide: 12«Va’ a riferire a Davide: Così dice il Signore: “Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò”». 13Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo e disse: «Vuoi che vengano sette anni di carestia nella tua terra o tre mesi di fuga davanti al nemico che ti insegue o tre giorni di peste nella tua terra? Ora rifletti e vedi che cosa io debba riferire a chi mi ha mandato». 14Davide rispose a Gad: «Sono in grande angustia! Ebbene, cadiamo nelle mani del Signore, perché la sua misericordia è grande, ma che io non cada nelle mani degli uomini!». 15Così il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Bersabea morirono tra il popolo settantamila persone. 16E quando l’angelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per devastarla, il Signore si pentì di quel male e disse all’angelo devastatore del popolo: «Ora basta! Ritira la mano!».

L’angelo del Signore si trovava presso l’aia di Araunà, il Gebuseo. 17Davide, vedendo l’angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Io ho peccato, io ho agito male; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre!».

18Quel giorno Gad venne da Davide e gli disse: «Sali, innalza un altare al Signore nell’aia di Araunà, il Gebuseo». 19Davide salì, secondo la parola di Gad, come il Signore aveva comandato. 20Araunà guardò e vide il re e i suoi servi dirigersi verso di lui. Araunà uscì e si prostrò davanti al re con la faccia a terra. 21Poi Araunà disse: «Perché il re, mio signore, viene dal suo servo?». Davide rispose: «Per acquistare da te l’aia e costruire un altare al Signore, perché si allontani il flagello dal popolo». 22Araunà disse a Davide: «Il re, mio signore, prenda e offra quanto vuole! Ecco i giovenchi per l’olocausto; le trebbie e gli arnesi dei buoi serviranno da legna. 23Tutte queste cose, o re, Araunà te le regala». Poi Araunà disse al re: «Il Signore, tuo Dio, ti sia propizio!». 24Ma il re rispose ad Araunà: «No, io acquisterò da te a pagamento e non offrirò olocausti gratuitamente al Signore, mio Dio». Davide acquistò l’aia e i buoi per cinquanta sicli d’argento. 25Quindi Davide costruì in quel luogo un altare al Signore e offrì olocausti e sacrifici di comunione. Il Signore si mostrò placato verso la terra e il flagello si allontanò da Israele.

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