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San Giustino, filosofo e martire

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2009 08:11
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13/09/2009 08:07

La predizione della Passione

 

 L. - 1. Udite le Profezie pronunciate a proposito del fatto che Cristo, fattosi uomo per noi, sopportò di patire e di essere infamato e che di nuovo sarebbe ritornato in gloria.

 

2. Eccole: "In cambio dell'essere stata consegnata a morte la Sua anima e dell'essere annoverato tra gli iniqui, Egli prese su di sé i peccati di molti e propizierà il perdono agli iniqui".

 

3. "Ecco il mio servo intenderà e sarà innalzato e molto glorificato. Come molti stupiranno su di te, così il tuo aspetto e la tua fama saranno disprezzati dagli uomini; così molte genti si meraviglieranno ed i re chiuderanno la loro bocca. Poiché coloro ai quali Egli non fu annunziato, crederanno, e quelli che non ne hanno udito parlare comprenderanno".

 

4. "Signore, chi prestò fede alle nostre parole? E il braccio del Signore a chi fu svelato? L'annunziammo all'aspetto come un fanciullino, come radice in terra arida. Non ha parvenza né splendore, e noi lo vedemmo, e non aveva parvenza né bellezza, ma il Suo aspetto era spregevole e manchevole dinanzi agli uomini; uomo che era coperto di piaghe, cosciente di subire patimenti, poiché il suo volto fu stravolto, disonorato e non considerato. Questi prende su di sé i nostri peccati e soffre per noi, e noi comprendemmo che era sofferente, con piaghe e mali. Egli fu piagato per le nostre iniquità e ridotto allo sfinimento per i nostri peccati. Un ammaestramento di pace è su di Lui, per le Sue lividure noi fummo guariti. Tutti come pecore traviammo, l'uomo dalla sua via traviò; Egli consegnò se stesso per i nostri peccati e non aprì bocca, pur tra i maltrattamenti. Come pecora fu condotto al sacrificio e come agnello muto davanti a chi lo tosa, così non aprì bocca. Nell'umiliazione fu giudicato".

 

5. Dopo la crocifissione, persino i Suoi discepoli Lo abbandonarono tutti dopo averlo rinnegato; in seguito, però - dopo che fu resuscitato dai morti ed apparve a loro, e dopo che ebbe insegnato a leggere le Profezie nelle quali erano predetti tutti questi avvenimenti -, essi, vistolo ascendere al cielo credettero e ricevettero di lassù la forza inviata loro da Lui, andarono presso ogni stirpe umana, insegnarono queste cose e furono chiamati apostoli.

 

L'Ascensione e la gloria

 

 LI. - 1. Lo Spirito Profetico, per indicarci che chi subisce queste sofferenze ha un'origine inesprimibile e regna sui nemici, così disse:

 

2. "Chi potrà narrare la sua origine? Poiché la Sua vita si innalza dalla terra, per i loro peccati va a morte. Metterò i malvagi di fronte alla sepoltura di Lui ed i ricchi davanti alla Sua morte, poiché non commise iniquità né fu trovato inganno sulla Sua bocca. Ed il Signore vuole purificarlo della piaga. Se voi Lo date per il peccato, la vostra anima vedrà un seme di lunga vita. Ed il Signore vuole strappare dal travaglio l'anima Sua; mostrarGli luce e plasmarlo con l'intelligenza, giustificare il giusto che bene serve a molti; ed i nostri peccati Egli porterà. Per questo avrà in eredità molti e dividerà le spoglie dei forti; per questo fu consegnata a morte la Sua anima e fu annoverato tra gli iniqui ed Egli portò i peccati di molti e per le loro iniquità fu consegnato".

 

3. Ascoltate come Egli fosse anche destinato ad ascendere al cielo, secondo quanto era stato profetato. Così fu detto: "Alzate le porte dei cieli, apritele, affinché il re della gloria vi entri. Chi è questo re della gloria? Un Signore forte, un Signore potente".

 

4. Ascoltate come fu predetto dal profeta Geremia anche il fatto che Egli sarebbe ricomparso dai cieli nella gloria. Ecco le sue parole: "Vedi, come un figlio di uomo viene sopra le nubi del cielo ed i suoi angeli con Lui".

 

Si avvererà anche la seconda venuta di Cristo

 

 LII - 1. Poiché dunque noi abbiamo dimostrato che gli avvenimenti sono stati tutti vaticinati dai Profeti prima che accadessero, bisogna credere che anche quelli, di cui similmente si è profetizzato l'accadimento, certamente accadranno.

 

2. Come infatti si avverarono gli avvenimenti preannunziati ed ancora sconosciuti, nello stesso modo si avvereranno anche i rimanenti, sebbene non li si conosca e non vi si creda.

 

3. Infatti i Profeti predissero due venute di Lui: una, già accaduta, come uomo senza onore e passibile di sofferenza; l'altra, quando avverrà con gloria dai cieli con la schiera dei Suoi angeli - come è stato preannunziato -, allorché resusciterà anche i corpi di tutti gli uomini che sono vissuti; e rivestirà quelli dei giusti di immortalità e manderà nel fuoco eterno quelli degli ingiusti, a percepire eternamente sofferenza, con i demoni malvagi.

 

4. Dimostreremo che anche questo è stato predetto.

 

5. Dal profeta Ezechiele così è stato detto: "Si ricongiungerà giuntura a giuntura ed osso ad osso, e le carni ricresceranno. Ed ogni ginocchio si piegherà al Signore ed ogni lingua Lo confesserà".

 

6. In quale tipo di sensibilità e di pena si troveranno gli ingiusti? Ascoltate quanto fu detto similmente a questo proposito. Ecco le parole: "I1 loro verme non avrà fine ed il loro fuoco non si estinguerà". Ed allora si pentiranno, quando non servirà più a nulla.

 

7. Dal profeta Zaccaria è stato così profetato quanto diranno e faranno i popoli dei Giudei, quando Lo vedranno comparire nella gloria: "Comanderò ai quattro venti di raccogliere i figli dispersi: comanderò a Borea di portarli ed a Noto di non far opposizione".

 

8. "Ed allora in Gerusalemme vi sarà gran pianto, ma non pianto di bocche o di labbra, bensì pianto di cuore, e lacereranno non i loro mantelli, ma le loro menti. Si batteranno il petto tribù con tribù ed allora vedranno a chi fecero strazio e diranno: - 'Perché, Signore ci facesti deviare dalla Tua via? La gloria, di cui si vantarono i nostri padri, si tramutò per noi in vergogna'".

 

I cristiani provenienti dai Gentili

 

 LIII. - 1. Pur potendo citare anche altre Profezie, vi abbiamo rinunciato, giudicando che queste fossero sufficienti a persuadere coloro che hanno orecchie capaci di udire e di intendere; pensiamo anche che costoro possano capire come a noi, ben diversamente dai poeti che hanno raccontato favole intorno ai supposti figli di Zeus, non capita di fare affermazioni senza poterle dimostrare.

 

2. Per quale ragione infatti presterebbero fede ad un uomo crocifisso, credendo che Egli sia il primogenito del Dio ingenerato e che giudicherà tutto il genere umano, se non avessimo trovato intorno a Lui delle prove proclamate prima che Egli comparisse come uomo, e non vedessimo che esse si sono esattamente avverate:

 

3. la terra dei Giudei fatta deserta; persone d'ogni stirpe umana, rese credenti dall'insegnamento dei Suoi apostoli, rifiutare gli antichi costumi, nei cui traviamenti erano vissuti; vedere noi stessi e sapere che vi sono più cristiani, e più sinceri, provenienti dai Gentili che non dai Giudei e Samaritani?

 

4. (Perché tutte le altre stirpi umane sono chiamate, dallo Spirito profetico, Genti, mentre quella giudaica e samaritana sono chiamate tribù di Israele e casa di Giacobbe).

 

5. Riferiremo come è stato profetato che sarebbero stati più numerosi i credenti provenienti dai Gentili che dai Giudei e Samaritani. Così fu detto: "Gioisci, o sterile, che non partorisci; prorompi e grida, tu che non hai doglie, perché molti sono i figli della derelitta, più di colei che ha marito".

 

6. Tutte le genti, che adoravano le opere delle loro mani, erano infatti derelitte del vero Dio. Invece Giudei e Samaritani, che avevano la parola di Dio detta a loro attraverso i Profeti, e che avevano sempre atteso il Cristo, quando venne non lo riconobbero, eccetto alcuni pochi, dei quali il Santo Spirito Profetico, per bocca di Isaia, aveva predetto che sarebbero stati salvi.

 

7. Disse infatti, come se fossero loro stessi a parlare: "Se il Signore non ci avesse lasciato un seme, saremmo divenuti come Sodoma e Gomorra".

 

8. Di Sodoma e Gomorra, infatti, racconta Mosè che furono città di uomini empi, e che Dio le distrusse bruciandole nel fuoco e nello zolfo; dei suoi abitanti non sarà salvo nessuno, eccetto uno straniero di stirpe caldea, chiamato Lot. Con lui si salvarono anche le figlie.

 

9. Chiunque voglia, può vedere tutta la loro terra deserta e bruciata e rimasta infeconda. A dimostrazione, poi, che i provenienti dai Gentili erano già previsti come più autentici e più fedeli, riferiremo le parole del profeta Isaia. Eccole: "Israele è incirconciso di cuore, i Gentili di prepuzio".

 

10. Prove del genere dunque possono inculcare persuasione in quanti bramano la verità e non seguono le opinioni né sono schiavi delle passioni.

 

I demoni inventarono molte favole...

 

 LIV. - 1. Coloro che insegnano le mitiche invenzioni dei poeti non offrono alcuna dimostrazione ai giovani discepoli; anzi, dimostriamo che esse sono state create dai cattivi demoni per ingannare e traviare il genere umano.

 

2. Infatti, avendo udito preannunziare dai Profeti la venuta di Cristo e la punizione degli empi nel fuoco, i demoni offrivano di rimando le favole di molti che si dicevano figli di Zeus, pensando che avrebbero potuto far sì che gli uomini considerassero le Profezie di Cristo come racconti fantastici, simili a quelli propalati dai poeti.

 

3. Questi miti furono diffusi sia tra gli Elleni sia tra tutti i Gentili, dove sentivano maggiormente preannunciare dai Profeti che si sarebbe prestato fede a Cristo.

 

4. Noi spiegheremo come, pur udendo le Profezie dei Profeti, non le capissero bene, ma come, errando, contraffacessero ciò che invece era riferito al nostro Cristo.

 

5. Dunque il profeta Mosè, come abbiamo detto, è più antico di tutti gli scrittori e per bocca sua - come abbiamo già indicato- fu profetizzato così: "Non mancherà un principe da Giuda ed un duce dal suo fianco, finché venga colui al quale è stato riservato. Ed Egli sarà l'atteso delle genti, egli che lega alla vite il suo puledro, e che lava la sua veste nel sangue dell'uva".

 

6. Udite queste parole profetiche, i demoni favoleggiarono di un certo Dioniso, figlio di Zeus: tramandarono che fu inventore della vite - introducono anche il vino nei suoi misteri - ed insegnarono che, dopo essere stato dilaniato, ascese al cielo.

 

7. Ma poiché dalla profezia di Mosè non era chiaramente indicato se fosse figlio di Dio colui che doveva venire, e se, montato su un puledro, sarebbe rimasto sulla terra od asceso al cielo, e poiché la parola "puledro" poteva indicare il puledro sia di asino sia di cavallo, non sapendo se il vaticinato avrebbe indicato la propria comparsa conducendo un puledro d'asino o di cavallo e se fosse figlio di Dio, come abbiamo detto, o di uomo, inventarono il mito di Bellerofonte, che, uomo nato da uomini, anche lui, sul cavallo Pegaso, era salito al cielo.

 

8. Poiché udirono dall'altro profeta, Isaia, che sarebbe stato generato da una vergine, e che sarebbe salito al cielo da sé, tirarono fuori la storia di Perseo.

 

9. Quando poi conobbero che quanto di Lui era detto, così era scritto nella profezia già citata, "Forte come gigante a correre la via", parlarono di Eracle, forte e capace di percorrere tutta la terra.

 

10. Quando infine appresero che era stato predetto che Egli avrebbe guarito tutte le malattie e risuscitato i morti, introdussero Asclepio.

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