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BIBBIE A CONFRONTO

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2009 16:59
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05/09/2009 16:58

Veramente la Bibbia non chiama mai Cristo “rappresentante di Geova”. Quando Gesù doman- dò ai suoi discepoli: “Ma voi chi dite che io sia?”, Pietro a nome degli altri rispose: “Tu sei il Figlio del Dio vivente” (Matteo 16,15-16). Non disse: “Un rappresentante di Geova”.

Per dare al loro gravissimo errore un'apparenza di veridicità i tdG hanno corrotto numerosi testi biblici. Hanno distrutto la Parola di Dio, sostituendovi la loro eresia.

Esempi di differenze

BIBBIA DI CRISTIANI

1)Giovanni 1, 1

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio (CEI, BIB, BC, SG, NEP, PC). Egli era Dio (PdS).

 

BIBBIA DEI tdG

Giovanni 1, 1

In principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era un dio (revisione del 1987).

 

Osservazioni:

a) La differenza più marcata è la traduzione della frase.- “E la Parola era un dio”. A parte il fatto che Dio è scritto con lettera minuscola, i geovisti vi hanno aggiunto l'articolo indeterminativo un davanti a Theòs, “Dio”. Nel testo originale greco non c'è articolo un davanti a Dio. Giovanni ha scritto semplicemente: “E Dio era la Parola (o Verbo)”. Aggiungendovi l'articolo un, i geovisti vogliono insinuare che la Parola o Verbo (cioè il Figlio di Dio) non è uguale al Padre, ma avrebbe solo qualche qualità divina. Siamo in presenza di una settaria manipolazione della Bibbia.

b) Difficile scagionare i dirigenti geovisti dalla mala fede. Essi infatti proprio nella Introduzione alla loro Bibbia (revisione del 1987) hanno scritto (p. 7): “E’ evidente che anche una cosa apparentemente insignificante come l'uso o l'omissione di una virgola o di un articolo determinativo o indeterminativo può a volte alterare il significato corretto del passo originale”.

L'hanno detto, l'hanno fatto, alterando il significato corretto della frase giovannea.

 

2) Giovanni 8, 58

Rispose Gesù: In verità in verità vi dico: prima che Abramo fosse, lo sono (CEI, BIB, BJ, BC, SG, Rv, pds, NEP, PC).

 

Giovanni 8, 58

Gesù disse loro: “Verissimamente vi dico: Prima che Abramo venisse all'esistenza, io ero” (revisione del 1987).

 

Osservazioni:

a) Nel testo originale greco sta scritto egò eimì, presente del verbo essere (= io sono). Gesù affer- ma di essere come Dio è, dall'eternità. Il tentativo di lapidarlo (verso 59) indica che gli si imputava un'atroce bestemmia (cfr. Levitico 24,16), per essersi fatto uguale al Dio, cioè all'unico Dio (cfr. Giovanni 5, 18; 10, 3 1).

b) Gesù dunque non afferma una sua preesistenza in rapporto ad Abramo, ma una sua esistenza eterna. Tutti i biblisti vedono nelle parole di Gesù un esplicito riferimento al Nome divino “lo sono” (cfr. Esodo 3, 14).

 

3) Giovanni 10, 37-38

Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre (CEI, BIB, BJ, BC, SG, RY, PdS, NEP, PC).

 

 

Giovanni 10, 37-38

Se non faccio le opere del Padre mio, non mi credete. Ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, onde conosciate e continuiate a conoscere che il Padre è unito a me e io sono unito al Padre.

 

4) S. Giovanni 14,9-11

Chi ha visto me ha visto il Padre ( ... ). Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me? ( ...  ). Il Padre che è in me com- pie le sue opere. Credete- mi. io sono nel Padre e il Padre è in me (CEI, BIB, BJ, BC, Rv, PdS, NEP, PC).

 

Giovanni 14, 9-11

Chi ha visto me ha visto (anche) il Padre. Non credi che io sono unito al Padre e che il Padre è unito a me? (...).Il Padre che rimane unito a me fa le sue opere. Cre- detemi che io sono unito al Padre e che il Padre è unito a me.

 

Osservazioni.,

a) La principale infedeltà geovista nei due testi riportati, e quindi la sostanziale differenza tra la loro Bibbia e quella dei veri cristiani, consiste nell'avere aggiunto per ben cinque volte il verbo unire. Nel testo originale o critico vi è solo il verbo essere (estìn = è), senza unire.

Con questa aggiunta settaria i tdG vogliono distruggere la perfetta identità di natura, tra il Figlio e il Padre, e quindi la divinità del Figlio. Gesù con le sue chiare parole afferma proprio il contrario di quanto gli fanno dire i tdG, i quali con questa grossa infedeltà alla Parola di Dio riducono l'identità di natura tra Cristo e Dio a una semplice unione morale o di volontà, ossia a una buona compagnia tra Gesù e Geova. Ma si tratta di un falso

b) Parimenti l'aggiunta della particella anche (Giov. 14,4) tende ad accentuare la distanza tra il Figlio e il Padre, a negare cioè la identità di natura tra Cristo e Dio. Nel testo critico originale non c'è anche. Gesù aveva affermato poco prima che Egli e il Padre sono una sola cosa anche nella onnipotenza (cfr. Giovanni 10, 29-30). Poco oltre dirà: “Tutto ciò che il Padre ha è mio” (Giovanni 16, 15; cfr. Giovanni 17, 10).

 

5) Giovanni 14, 14

Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò (CEI, BIB, BJ, BC, Rv, PdS, NP-P, PC).

 

Giovanni 14, 14

Se voi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

 

 

Osservazione:

La manovra geovista apparentemente è sottile, ma di conseguenze dottrinali enormi. Hanno omesso il pronome personale mi, che si trova nel testo critico originale. Cristo si attribuisce l'onnipotenza: egli direttamente, per potenza propria, farà tutto ciò che i discepoli gli chiederanno. Omettendo abusivamente il mi, i geovisti distruggono questa onnipotenza del Figlio, per fare di Lui in vassallo di Geova. L'onnipotenza apparterrebbe solo a Geova, che si serve del Figlio. Ma la Bibbia non dice cosi.

 

6) Colossesi 1, 15-17

Egli è l'immagine dei Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; perché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra (... ). Tutte le cose sono state create (  ... ). Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui (CEI, BIB, BJ, BC, SG, Rv, PdS, NEP, PC).

 

Colossesi 1, 15-17

Egli è l'immagine dell'invisibile Iddio, il primogenito di tutta la creazione; perché per mezzo di lui tutte le (altre) cose furono create nei cieli e sul- la terra ( ... ). Tutte le (altre) cose sono state create (... ). Egli è prima di tutte le (altre) cose e per mezzo di lui tutte le (altre) cose furono fatte sussistere.

 

Osservazioni:

a) Per ben quattro volte i traduttori anonimi della Bibbia geovista aggiungono al testo paolino la parola altre, che non si trova nel testo originale critico. Ciò facendo vogliono far credere che Cristo, il Figlio di Dio, sarebbe una creatura, una delle altre cose create.

b) Nella Traduzione del Nuovo Mondo la parola altre è messa tra parentesi. Ma nel libro dei geovi- sti Accertatevi di ogni cosa (p. 207), che è una raccolta di testi biblici, la parentesi è tolta e l'aggiunta altre appare come se fosse parte del testo originale. Si tratta di un grosso falso (cfr. Deuteronomio 4, 2; Apocalisse 22, 19).

 

7) Colossesi 2, 9

E' in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità (CEI, BIB, BJ, BC, SG, Rv, PdS, NEP, PC).

 

Colossesi 2, 9

Perché in lui dimora corporalmente tutta la pienezza della qualità divina.

 

Osservazione:

Il testo originale, quello scritto da san Paolo, dice theòtetos, che è caso genitivo della parola gre- ca theotès, e vuol dire natura divina, divinità. E così traducono le Bibbie dei veri cristiani, con piena fedeltà alla Bibbia.

I tdG invece traducono come se fosse scritto theiòtetos, dalla parola greca theìotès, che significa qualità divina. In questo modo attribuiscono al Figlio solo qualità divine come può averle anche una creatura, ma gli negano la divinità, ossia l'identità di natura col Padre. Ma ancora una volta si tratta di un grosso falso, d'un peccato contro lo Spirito Santo.

 

8) Filippesi 2, 5-7

Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò se stesso... (CEI, BIB, BJ, BC, Rv, PdS, NEP, PC).

Filippesi 2, 5-7

Mantenete in voi questa attitudine mentale che fu anche in Cristo Gesù, il quale, benché esistesse nella forma di Dio, non prese in considerazione una rapina, cioè che dovesse essere uguale a Dio. No, ma vuotò se stesso... (revisione 1987).

 

Osservazioni:

a) Il pensiero di san Paolo è il seguente: egli esorta i fedeli di Filippi ad avere sentimenti di umiltà sull'esempio di Cristo, che fu veramente umile, perché, pur essendo in forma di Dio, ossia per natura uguale a Dio, non si mostrò gelosamente aggrappato a questa sua grandezza, ma si umiliò, rinunciando agli onori a lui dovuti, fino a diventare uomo, e per di più l'uomo della sofferenza e della morte di Croce.

b) i tdG fanno dire a san Paolo due cose contraddittorie. La prima è che Gesù Cristo esisteva nella forma di Dio, ossia era partecipe della natura divina, era cioè uguale a Dio prima che divenisse anche uomo. Forma significa natura. Questo è vero.

La seconda: che la sua uguaglianza con Dio fosse considerata come una rapina, che Cristo non prese in considerazione.

Si domanda: com'è possibile considerare come una rapina una cosa che si possiede per natura?

 

9) Apocalisse 3, 14

Così parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio (Archè) della creazione di Dio (CEI, BJ, BIB, PdS, NEP, CP).

 

Apocalisse 3, 14

Queste sono le cose che dice l'Amen, il testimone fedele e verace, il principio della creazione di Dio.

 

Osservazione:

I tdG scrivono principio con lettera minuscola per far capire che Cristo sarebbe la prima creatura, il primo principiato o creato. Ma non è questo il pensiero di Giovanni.

La parola greca Archè non significa principiato, ma il Principio efficiente, ossia la Causa Prima, quindi il Capo di tutte le creature. Che sia questo il pensiero dell'autore sacro risulta chiaro dal fatto che Cristo nell'Apocalisse (22, 13) è chiamato “I' Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il Principio (Archè) e la Fine” come Dio (cfr. Apocalisse 21, 5-6). Al Figlio è applicata la stessa definizione riservata all'unico Dio (cfr. Isaia 41, 4).

SS. Trinità

La dottrina trinitaria è testimoniata abbondantemente nei libri del Nuovo Testamento. In san Pao- lo vi sono circa trenta testi trinitari. I vangeli poi contengono copiosamente la stessa dottrina. Tutti i veri cristiani credono in questa dottrina, che deve dirsi biblica al di là d'ogni possibile dubbio .

I tdG negano questa dottrina biblica e perciò, com'è loro uso, ignorano numerosi testi biblici tri- nitari oppure cercano di distruggerne il contenuto mediante manipolazioni arbitrarie e settarie della Parola di Dio. Essi puntano le loro armi soprattutto nel negare la divinità del Figlio e la personalità dello Spirito Santo.

Abbiamo riportato precedentemente alcuni testi riguardanti la divinità del Figlio (cfr. pp. 27-33); diamo ora alcuni esempi di differenze riguardanti soprattutto lo Spirito Santo.

 

Esempi di differenze

BIBBIA DEI CRISTIANI

1)   2 Corinzi 13, 13

La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi (CEI, BIB, BJ, BC, SG, Rv, PdS, NEP, PC).

 

BIBBIA DEI tdG

2 Corinzi 13, 14

L'immeritata   benignità del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la partecipazione nello spirito santo siano con tutti voi.

 

a) A differenza della Bibbia di tutti i cristiani la Traduzione del Nuovo Mondo scrive sempre spirito santo (con lettera minuscola). Ciò facendo, i tdG vogliono mettere in evidenza che lo Spirito Santo non è una persona, vale a dire Qualcuno che pensa e vuole (ama), ma “una forza attiva non intelligente”, come è scritto nella Torre di Guardia del 15-4-1972, p. 244.

Alcune volte, per giustificare questo loro comportamento, i geovisti dicono che nei testi originali non vi sono né maiuscole né minuscole. Ciononostante, essi non hanno difficoltà a scrivere Satana, lo spirito del male, con lettera maiuscola (cfr. At- ti 5, 3).

b) Un'altra differenza nel testo paolino su riportato consiste nell'aver cambiato l'originale greco, che ha dello e non nello Spirito Santo. Con questa astuta manovra i geovisti intendono insinuare che lo Spirito Santo non è una Persona divina, che va messa allo stesso livello del Padre e del Figlio come dice chiaramente san Paolo, ma piuttosto qualcosa di impersonale (un po' di energia), di cui partecipano i destinatari della lettera. Si tratta evidentemente di un altro grosso falso geovista.

 

2)   Giovanni 14, 26

Ma il Consolatore (Paràclito), lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa (CEI, BIB, BJ, BC, SG, Rv, PdS, NEP, PC).

 

Giovanni 14,26

 

Ma il soccorritore, lo spirito santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa.

 

 

3) Giovanni 15, 26

Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità, che procede dal Padre (CEI, BIB, B.T, BC, SG, RY, PdS, NEP, PC).

 

Giovanni 15. 26

Quando sarà arrivato il soccorritore, che io vi manderò dal Padre, lo spirito di verità, che procede dal Padre.

 

4) Atti 5, 3

Ma Pietro gli disse: “Ananìa, perché mai satana si è così impossessato del tuo cuore che hai mentito allo Spirito Santo? (CEI, BIB, BJ, BC NEP, PC, Rv, PdS,).

 

Atti 5, 3

Ma Pietro gli disse: “Ananìa, perché Satana ti ha imbaldanzito da fare il falso allo spirito santo?”.

 

Osservazione:

In tutti questi testi biblici lo Spirito Santo indica una Persona perché insegna, rende testimonian- za, consola; l'uomo mente allo Spirito Santo. I tdG, dovendo negare a ogni costo la sua personalità, ne fanno una specie di carro-grù che soccorre un malcapitato automobilista. Perciò scrivono sempre spìrito santo (lettera minuscola).

Dio vuol tutti salvi

I tdG intendono la salvezza dell'uomo in modo estremamente settario: per sfuggire allo stroncamento eterno bisogna far parte della loro setta. Solo la tessera geovista autorizza a entrare in una terra paradisiaca. Poiché gli aderenti alla setta sono piuttosto pochini (circa tre milioni e mezzo in una popolazione mondiale che supera i cinque miliardi! e d'altra parte la fine è imminente, bisogna salvare la faccia e dimostrare che è volontà di Geova (non di Dio!) destinare alla salvezza solo pochini. A tal fine corrompono la Bibbia.

Ecco qualche esempio.

 

Esempi di differenze

BIIBBIA DEI CRISTIANI

 

1) Matteo 28, 19

Andate dunque ed ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo (CEI, BIB, BJ, BC, SG, RY, PdS, NEP, PC).

 

BIBBIA DEI tdG

Matteo 28,19

Andate dunque e fate discepoli di persone, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spi- rito santo.

 

 Osservazione:

Il testo originale greco, quello scritto da san Matteo, dice: panta (= tutte) ta (= le) ethnè  nazioni o genti o popoli). La frase biblica va presa in senso assoluto. Dio non esclude nessuno dalla salvezza. Egli vuole tutti salvi. Se qualcuno non ottiene la salvezza, è da attribuirsi unicamente alla sua scelta, non a una positiva esclusione da parte di Dio.

Non così per i tdG. Dio (o piuttosto Geova) vorrebbe salvi solo alcuni, cioè di persone. La frase biblica, che ha senso assoluto, universale, è tradotta in modo da avere un senso restrittivo, partitivo. Ma ancora una volta si tratta di un grosso falso geovista.

 

2) Giovanni 12, 32

Quanto a me, allorché sarò innalzato da terra tutti attirerò a me.

 

Giovanni 12, 32

 

E io, se sarò innalzato dalla terra, attirerò a me uomini di ogni sorta.

 

3) 1 Timoteo 2, 4

Il quale (Dio) vuole che tutti gli uomini si salvino e arrivino alla conoscenza della verità (CEI, BIB, BJ, BC, SG, Rv, PdS, NEP, PC).

1 Timoteo 2, 4

Il quale vuole che ogni sorta di uomini siano salvati e vengano all'accurata conoscenza della verità.

 

Osservazione: Il testo originale greco sia in san Giovanni che in san Paolo dice: pantas (= tutti), tous (= gli), 2nthròpous (= uomini). Solo in virtù della grammatica, sia le parole di Gesù in Giovanni 12, 32 sia quelle di san Paolo (1 Timoteo 2, 4) devono essere prese in senso assoluto. Esse indicano che Dio vuole tutti salvi, non esclude nessuno e vuole che tutti arrivino alla conoscenza della verità.

I tdG corrompono la Parola di Dio per fare intendere che sarebbe volontà di Dio salvare solo persone di diversa sorta, di differente tipo, ma non tutti. Infatti il tempo è assai breve perché tutti siano convertiti al geovismo, passaggio obbligatorio Per la salvezza. Ma questa può essere la volontà di Geova non del Dio della Bibbia, Padre di tutti indistintamente, senza prefabbricate discriminazioni. Il Dio della Bibbia non ha fretta, come ce l'ha il Geova della Torre di Guardia.

Anima - I

I tdG negano l'immortalità dell'anima, ossia la Sopravvivenza dell'uomo subito dopo la morte. Con la morte l'uomo farebbe la stessa fine delle bestie, Per esempio del cane.

Per dare a questo gravissimo errore una certa credibilità su base biblica equivocano sulla parola anima, ed insegnano che l'uomo, l'asino, il bue, la pecora ecc. sono tutte anime viventi.

L'inganno geovista si può facilmente mettere a nudo precisando il significato o significati di due parole bibliche: nefesc (ebraico) e psychè (greco) e determinando, con piena fedeltà alla Parola di Dio, quale deve essere la loro esatta traduzione nella lingua italiana.

Soffermiamoci prima sulla parola nefesc, che ricorre nell'Antico Testamento.

Il nefesc non significa anima come noi comunemente la intendiamo, ossia la componente spiritua- le e immortale dell'uomo. Nefesc vuol dire essere vivente in genere, oppure vita in genere, di qualunque specie. Nel caso che si riferisca all'essere vivente o vita dell'uomo, il nefesc va tradotto in modo molto appropriato con la parola persona.

Tradurre nefesc con la parola anima è molto ambiguo e si presta a gravi errori. Questo appunto vogliono e questo fanno i tdG. Per questa falsa traduzione la Bibbia dei geovisti differisce essenzialmente da quella dei cristiani.


Esempi di differenze

 

BIBBIA DEI CRISTIANI

1) Genesi 1, 20-24

Dio disse: “Le acque brulichino di esseri viventi (nefesc) e uccelli volino sopra la terra...”. Dio creò i grandi mostri marini. Dio disse: “La terra produca esseri viventi (nefesc) secondo la loro specie: bestiame, rettili, e bestie selvatiche” (CEI, BIB, BJ, SG, RY, PdS, NEP, PC).

BIBBIA DEI tdG

Genesi 1, 20-24

E Dio proseguì dicendo: “Brulichino le acque di un brulichìo di anime viventi (nefese) e creature volatili volino sopra la terra (...)”. E Dio creava i grandi mostri marini (  ... ). Dio proseguì dicendo: “Produca la terra anime viventi (nefesc) secondo la loro specie ...”.

 

Osservazione:

Nel testo di Genesi 1, 20-24 l'autore sacro racconta la creazione degli animali sia terrestri sia volatili e marini: uccelli, rettili, pesci ecc. La parola ebraica corrispondente per animale in genere è nefesc.. I tdG traducono questa parola nefese con anima vivente. Nella lingua italiana la parola anima non ha mai il significato di animale. La traduzione geovista è perciò sbagliata linguisticamente, perché - ripetiamo - anima in italiano non significa mai animale. Al limite, si può dire che l'animale ha un' anima sensitiva, vale a dire un principio vitale non intelligente. Ma non si può dire che è un'anima.

Ma per i tdG dire che “gli animali inferiori all'uomo sono anime o hanno anima” è la stessa cosa '. Per loro il verbo essere e avere hanno lo stesso significato. lo posso dire: il cane ha lo stomaco ed è lo stomaco, e simili nonsense.

 

3)   Genesi 2, 7

Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle radici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente (nefese) (CEI, BJ, BC, SG, Rv, PC) 21.

 

Genesi 2, 7

E Geova Dio formava l'uomo dalla polvere della terra e gli soffiava nelle narici l'alito della vita, e l'uomo divenne un'anima vivente.

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