È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Come riconoscere le trappole del Demonio ?

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2009 17:15
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.222
Sesso: Femminile
05/09/2009 17:04

COME RICONOSCERE LE TRAPPOLE DEL DEMONIO

Presentazione dí Don Gabriele Amorth

Ho letto con molto piacere il libro di Mons. Bolobanic e sono lieto del grande successo da esso ottenuto subito, appena uscito. Oggi ci sono tanti libri che parlano del demonio e della sua azione. Ma la gente legge poco, e ci voleva proprio un libro breve, che svolgesse con semplicità e chiarezza l'essenziale.

"Come riconoscere le trappole del Demonio", che oggi sono tante e così diffuse? Non possiamo prescindere da una dolorosa realtà: oggi in tutta la vecchia Europa la fede è quanto mai in ribasso. Ed è matematico: come cala la fede cresce la superstizione. Ecco allora il nostro mondo che ha abbandonato le chiese, e si rivolge a maghi, cartomanti, falsi veggenti; ha abbandonato le pratiche cristiane di preghiera e Sacramenti, e in compenso si dedica a pratiche d'occultismo, soprattutto sedute spiritiche e sètte sataniche. E fa questo con totale ignoranza delle funeste conseguenze che ne derivano, non solo nella vita eterna, ma anche in questa vita, con gravissimi disturbi che i medici non possono né riconoscere né curare.

Occorre aprire gli occhi alla gente. E purtroppo dobbiamo riconoscere che, nel nostro tempo, anche il clero è disinformato, incredulo, quasi mai in grado di capire e aiutare le persone.

Saluto quindi con grande soddisfazione questo breve scritto, che raccomando a sacerdoti e laici, soprattutto a quanti hanno responsabilità di educazione e a quanti sono a contatto con gruppi giovanili. I temi toccati sono i più importanti, i più comuni e quindi i più utili ad essere conosciuti. Efficace alla fine la vivace intervista, che con praticità risponde alle domande più comuni che la gente si pone.

Molto utile la raccolta finale di preghiere. Non dimentichiamo che la base di tutto, la più efficace prevenzione, è sempre vivere in grazia di Dio, pregare, frequentare la Messa e i Sacramenti. Ma è anche utile ricordare le parole di Gesù: "Coloro che crederanno in me, nel mio nome cacceranno i demoni" (Marco 16, 17). Per cui tutti possiamo fare preghiere di liberazione che, se pronunciate con fede, hanno il potere di ottenere la piena liberazione dalle presenze e dai mali malefici.

Don GABRIELE AMORTH ESORCISTA DELLA DIOCESI DI ROMA VICE PRESIDENTE DELL ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DEGLI ESORCISTI



PREFAZIONE

Scriveva Chesterton con il suo humour inglese che a prendere il posto dei credenti nel mondo moderno non sarebbero stati gli atei ma i "creduloni". Le statistiche sul numero delle persone che abboccano alla pubblicità dei maghi sembrano dargli ragione. L'eclissi del senso cristiano della vita va di pari passo con il tramonto della ragione e con l'avanzata di deformazioni sempre più perverse della religiosità.

Di fronte a un neo paganesimo avanzante, la Chiesa è sola ormai a difendere la ragione e deve lottare contro un uso strumentale della religione per contrastare il ritorno a passioni irrazionali e istintive con uso diffuso di credenze superstiziose e pratiche magiche.

L'uomo prima di tutto deve avere l'umiltà e il coraggio dell'uso della ragione. Quando il cristianesimo si è diffuso nel mondo antico fu percepito come il trionfo dell'intelligenza e l'annuncio di una presenza, Gesù Cristo, che ridesta nell'uomo il bisogno della verità e, vincendo ogni paura, si afferma come esperienza di liberazione dalla fatalità e dal peccato, come possibilità quotidiana di un cammino di salvezza nelle circostanze drammatiche dell'esistenza. Di fronte ai problemi che l'uomo incontra il cristianesimo fa con l'annuncio di una presenza vera, liberatrice, quella di Cristo, incontrandolo nella realtà: "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv 8, 32). L'amore della razionalità insito nel cristianesimo diventa tensione di carità, sostegno a chi vive nelle difficoltà.

"Quando l'uomo è segnato dal dramma della violenza, della solitudine e dell'insignificanza, l'unica risposta che può appagarlo gli viene dall'incontro con colui che è alla sorgente del suo essere e del suo operare. La strada è Cristo. Egli è la via, la verità e la Vita. La scoperta di questa strada avviene normalmente grazie alla meditazione di altri esseri umani" (Giovanni Paolo II).

Mons. CESARE BONICELLI IL VESCOVO DI PARMA



INTRODUZIONE

L’ambito del dominio del Diavolo, delle sue insidie e tentazioni, la distesa delle pratiche dell'occultismo e di magia sono inimmaginabili.

Inoltrarvisi significa incamminarsi verso una vera e propria avventura. In tutto questo c'è tanto di inconcepibile, inspiegabile e segreto! È un mondo ancora non del tutto esplorato.

Dalle nostre parti ci sono poche persone che hanno cercato di analizzare questa oscura realtà. Esistono dei titoli sull'argomento; tutti opere di autori stranieri.

Riconoscere, rivelare e scoprire le trappole del Demonio è possibile soltanto con la luce dell'aldilà. Soltanto lo Spirito Santo, Spirito di Sapienza, ha il potere di illuminare e guidare l'uomo in questo mondo, oscuro e misterioso, il mondo degli spiriti cattivi, e rivelarne l'astuta perfidia con la quale attaccano l'uomo, desiderando in tutti modi di distruggerlo fisicamente e psicologicamente.

Ho trovato in me disponibilità e sensibilità per le persone con i problemi causati dall'influenza del Diavolo. È un campo che suscita il mio interesse da tanto. Durante gli ultimi vent'anni della mia attività pastorale ho cercato di approfondire questa problematica. Tanta gente veniva a chiedere aiuto, e continua anche oggi a cercare la via d'uscita dalle proprie sofferenze. Così, in contatto con le persone, ascoltando e afferrando i loro problemi, continuavo ad entrare sempre di più in quel mondo, scoprendo come e in che modo Satana agisce e seduce le anime. Avevo capito che il Male manipola la gente in tutti i modi possibili, senza che essa si accorga di essere la vittima dell'infausta azione del Demonio.

Da molto tempo sentivo il desiderio di educarla informandola sui pericoli che si nascondono dietro le pratiche dell'occultismo e della magia. Siccome negli ultimi anni di questo secolo le forze del male sventolano alla grande, il potere malefico aumenta dalle nostre parti e tantissima gente cade nelle trappole non vedendo più l'uscita, spronato da tanti che hanno trovato la liberazione, ho deciso di scrivere questo libro che spero andrà al favore di tanti, li aiuterà a comprendere i loro disturbi, aprire gli occhi, e nella luce dello Spirito Santo riconoscere la via di scampo e trovare la salvazione.

Sono cosciente che questo libro provocherà le reazioni burrascose di tanti. Sono cosciente che Satana, le cui opere questo testo rivela derubandone il bottino, si scatenerà e proverà con nuovi inganni ad accalappiare le anime per impedire loro di vedere la verità. Sono convinto, invece, che si dovrebbe parlarne in pubblico, piacendo o meno, e aiutare la gente. Spero che mi capiranno quelli che stanno affogando tra i loro problemi nell'attesa che arrivi un soccorso. Per loro questo sarà il balsamo sulle ferite, la speranza che le navi non sono tutte affondate e che esiste il porto della salvezza.

Sembra che noi della Chiesa non comprendiamo la situazione nella quale si trova l'uomo di oggi. Il famoso esorcista Gabriele Amorth nel suo libro "Un esorcista racconta" ha pronunciato un'ardua sentenza: "Oggi la Chiesa Cattolica ha rinunciato a questa missione specifica, e il popolo non si rivolge più a Dio, ma al Diavolo ".

Questo grave giudizio è stato emesso con il desiderio di svegliarci. I sacerdoti non sono molto volenterosi, e nemmeno preparati per questo ministero. Nelle scuole teologiche non se ne parla quasi più. Come farà il clero in futuro ad affrontare l'invasione del male che minaccia l'umanità in proporzioni spaventose?! È il momento di ridestarsi e di fare qualcosa!

Affido questo mio modesto contributo alla protezione della Beata Vergine Maria, secondo il disegno di Dio sempiterna nemica di Satana; Lei che lo eliminerà! Alla fine il suo Cuore Immacolato trionferà! Vieni Signore Gesù! Marana tha! Distruggi il potere del Demonio per sempre! Mons. Milivoj Bolobanic



LE DOMANDE DELL'UOMO

Il mondo in cui viviamo pone all'uomo di oggi domande difficili e irresolubili: Da dove arriva il male? Perché succedono tante crudeltà nel mondo? Perché le guerre e i brutali massacri? Perché la distruzione disumana di tutto quello che l'uomo ha faticosamente costruito? Perché si è diffuso l'odio tra i popoli, l'odio che continua a devastare i rapporti umani? Perché le vendette che portano fino allo sterminio di intere nazioni? Come è possibile spiegare le innumerevoli stragi di vittime innocenti, donne, anziani, bambini..., violenze senza fine?... e tutto questo nel ventesimo secolo.

Perché il mondo civilizzato porta con sé tantissime ingiustizie sociali? Perché da una parte tanta gente muore di fame e dall'altra si butta un'enorme quantità di cibo? Perché esistono persone che nuotano nell'oro ed altre che non hanno nemmeno quel minimo indispensabile per la vita decorosa di una persona?

Perché oggi giorno l'intera umanità impiega tutte le sue risorse per accumulare armi, e intanto si muore di fame? Perché le armi?

E cosa dire delle tragedie personali? È difficile incontrare oggi una persona felice e contenta, quasi impossibile trovare una famiglia unita. Discordia, infedeltà coniugale, l'abituale divorzio, l'uso di stupefacenti, alcolismo, omosessualità, perversioni sessuali, i sempre più frequenti casi delle anormalità e malattie psichiche... sono le manifestazioni ordinarie che si possono individuare in una o più famiglie e persone.

Perciò, è assolutamente naturale che l'uomo si ponga la domanda: Da dove arriva il male? Ci chiediamo se esiste il modo o la possibilità di uscire da quell'incantato cerchio che ci stringe sempre di più. Esiste, dunque, la liberazione, la via per salvarsi?

L'uomo fa domande simili da quando è apparso sul nostro pianeta. I più grandi intelletti del mondo hanno cercato le risposte. Sono questioni studiate da filosofi, psicologi, moralisti, scrittori, registi del cinema, diversi analisti, fondatori di altre religioni e di movimenti religiosi. Ma nessuno di loro è mai riuscito a rispondere adeguatamente ad alcune questioni fondamentali e tantomeno a capire il modo di liberare le anime dalle catene del male.

Sapienza e mente umana non sanno rispondere a queste domande. Per esperienza sappiamo che la sofferenza segue l'uomo dalla culla alla tomba. Tutti gli sforzi umani, dal principio della sua vita sulla terra, si alimentano col desiderio di creare il paradiso terrestre; tuttavia, alla fine del ventesimo secolo dobbiamo disperatamente constatare di trovarci nella "valle delle lacrime".

L'uomo stesso causa tantissimi mali. Ma ne esistono tali che ci causano tormenti e non dipendono dalla nostra volontà. Qui intendo le calamità naturali, grandine e alluvioni devastanti, uragani e cicloni, vulcani e terremoti che distruggono in un attimo cancellando intere città e regioni con la loro popolazione.

E cosa dire delle malattie incurabili? Quanti ammalati ci sono negli ospedali senza una speranza di guarire? Come spiegare le nascite dei bambini handicappati, fisicamente e mentalmente disabili, tante volte proprio per colpa dei genitori?

Come giustificare gli esodi in questo "secolo avanzato" di tutti quei popoli costretti a lasciare le proprie case, i paesi con un sacchetto in mano e a doversi sistemare in una tenda, adeguandosi a condizioni di vita neanche minimamente igieniche,... felici di sopravvivere?

Dopo tutto questo non possiamo non vedere i diversi problemi morali e i disturbi mentali che tormentano l'anima e il cuore dell'uomo. Ricordiamo i bambini orfani che nella vita non proveranno mai l'affetto e l'amore materno; il dolore di un genitore davanti alla perdita del proprio figlio.

Tutti questi mali e sventure non hanno origine, almeno apparentemente, nella eventuale colpa del singolo. Viceversa, esistono le disgrazie e l'infelicità radicati dal male nell'animo umano. Nel nostro cuore nascono superbia, egoismo, invidia, gelosia, odio, impurità e al tre attitudini maligne. Sono le radici da cui germogliano delitti e guerre, che, in ogni epoca della storia, dietro di sé lasciano chilometri di deserto inaridito. Tutto ebbe inizio là, dove Abele fu vittima dell'invidia fraterna. Infine possiamo constatare che l'intera storia umana era, ed è ancora in tutte le sue epoche, macchiata di sangue, segnata dalla sofferenza, particolarmente in questo secolo.

Sì, l'uomo moderno è orgoglioso del progresso che sta realizzando. Ma possiamo dire che l'uomo di oggi e più felice dell'uomo di ieri? Attualmente, certo, godiamo dei vantaggi dallo sviluppo tecnologico che purtroppo con sé trascina le nuove forme del male. Il famoso E. Autexier ha detto: "Pensare di poter evitare la sofferenza, significa pensare invano!".

"La vittoria del mondo che in cinque parti è il figlio di Satana; in tre parti il servo di Satana, e in altre due parti indifferente verso Dio, è di spegnere la luce nelle anime dei santi. Difendetevi da voi stessi, dal mondo, dalla fisicità e dagli spiriti maligni. Ma soprattutto proteggetevi da voi stessi. Riparatevi, o figli, dalla superbia, mondanità, ipocrisia, accidia, torpore spirituale e avidità".



IL DIO CREATORE

La Rivelazione del Signore indicata nella Bibbia senza dubbio ci parla di Dio creatore del mondo, visibile ed invisibile. Lo conferma chiaramente la Chiesa quando confessa: "Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili".

Il IV Concilio Lateranense ha definito che Dio "all'inizio dei tempi ha creato gli esseri spirituali e materiali, gli angeli e il mondo terrestre, e infine l'uomo formato di anima e corpo".

Da queste verità definite chiaramente si desume il fatto che Dio all'inizio creò gli esseri puramente spirituali, senza materia, angeli, e diede loro l'intelletto e la spontanea volontà. Loro, secondo il disegno del Creatore, glorificano Dio e assistono la Chiesa nel suo cammino fino alla pienezza della salvezza nei cieli. Come dice San Tommaso d'Aquino: "Gli angeli collaborano per il nostro bene".



IL DIAVOLO

Se Dio è un essere perfetto, la pienezza di perfezione, ci si pone la domanda: Come è possibile che vicino a un Dio eccellente esista un essere completamente negativo - Diavolo? È stato Dio a crearlo? Quello sarebbe in netta opposizione con la sua perfezione. Da dove arriva, dunque, il Diavolo?

Troviamo la risposta nell'ultimo libro del Nuovo Testamento, l'Apocalisse di San Giovanni Apostolo: "Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. II grande drago, il serpente antico, colui che chiamano il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: “Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio, poiché hanno disprezzato la vita fino a morire. Esultate, dunque o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo” (Ap 12, 7-12).

Questa relazione biblica ci fa sapere qualcosa sul conflitto tra gli angeli. Ovviamente Dio ha creato gli angeli buoni. Il dono della libertà che avevano dava loro la possibilità di scegliere. Erano messi alla prova dell'ubbidienza e dell'amore; dovevano riconoscere il Dio come il loro Signore Supremo e liberamente mettersi al suo servizio. Invece, in una parte degli angeli nacque superbia, il desiderio di essere dio. Superbia è il peccato dello spirito. In seguito, Lucifero, l'angelo di luce, il più grande tra le creature di Dio, e una parte che lo seguiva, si ribellarono e diventarono gli spiriti maligni, i demoni. Nel momento in cui Lucifero, Satana, si è ribellato coscientemente, con tutto il suo essere e con la propria volontà, è diventato irreversibilmente l'essere più lontano da Dio. Il peccato di ribellione è rimasto inculcato nella sua natura e vi rimarrà eternamente. La Bibbia lo chiama con diversi nomi: Satana, Lucifero, Belzebù, il Serpente antico, il Padre della menzogna, l'Accusatore dei fratelli...

Quindi, Dio non ha creato il Diavolo e gli spiriti cattivi, ma sono stati loro, rivoltandosi contro Dio consapevolmente e liberamente a diventare cattivi. Il potere

e le capacità che ha ricevuto da Dio prima di ribellarsi, il Demonio li ha ancora. Dio non può negare se stesso. Ma adesso Satana quelle abilità, specialmente la cognizione, le usa per odiare Dio e tutti coloro che volonta­riamente desiderano servirlo.



LA CREAZIONE DELL'UOMO

La Sacra Scrittura ci svela i particolari sulla creazione del mondo visibile con tutti i suoi splendori, diversità e ordine. Con la sua onnipotente parola Dio ha tratto il mondo dalla nullità; possiamo dire che non esiste nulla che non deve la propria esistenza al Dio Creatore. L'uomo è il compimento della sua creazione.

Dio ha fatto l'uomo "a sua immagine" (Gn 1, 27) perciò egli occupa il posto eccellente nell'ordine delle creazioni. In un certo senso, unisce il mondo spirituale e materialistico. Tra le cose visibili l'uomo è l'unico "capace di conoscere e di amare il suo Creatore" (GS 12) e "la sola creatura che Dio abbia voluto per se stesso" (GS 24). Lo disse bene Santa Caterina da Siena: "Quale ragione ti spinse a costituire l'uomo a tale dignità? Indubbiamente l'immenso amore con il quale vedesti in te stesso la Tua creatura e ti innamorasti di essa. L'hai fatto con l'amore e amandolo gli desti l'essere capace di provare la Tua eterna bontà".

Creando, Dio crea solamente bene. Così anche il primo uomo era fatto per essere in armonia col Creatore, con se stesso e con le realtà viventi che lo circondavano. La Chiesa insegna che il Signore ha dato all'uomo inizialmente santità e giustizia. Ha plasmato l'uomo a sua immagine dandogli il potere di gestire la Terra, servendo il Creatore e regnando su tutte le creature.

Il peccato di Adamo si estende con la nascita su tutti i suoi figli, su tutti gli uomini. Quella verità dirà San Paolo: "... per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori" (Rm 5, 19); "Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato" (Rm 5, 12). Lo spiega il Concilio Vaticano II e dice: "Quel che ci viene manifestato dalla rivelazione divina concorda con la stessa esperienza. Infatti l'uomo, se guarda dentro al suo cuore, si scopre inclinato anche al male e immerso in tante miserie, che non possono certo derivare dal Creatore, che è buono. Spesso, rifiutando di riconoscere Dio quale suo principio, l'uomo ha infranto il debito ordine in rapporto al suo fine ultimo, e al tempo stesso tutta l'armonia, sia in rapporto a se stesso, sia in rapporto agli altri uomini e a tutta la creazione" (GS 13).

La domanda che abbiamo fatto all'inizio della nostra riflessione: Da dove arrivano il Male e la miseria che soffoca continuamente gli esseri umani di tutti i tempi; da dove arriva la morte?, non avrà una risposta ragionevole se non colleghiamo tutto alla radice del peccato di Adamo. Siccome il primo uomo ricevette la principale santità e la giustizia nell'atto della creazione non soltanto per se stesso ma per tutto il genere umano, la verità della nostra fede è che siamo tutti contagiati con il Primo peccato. Di conseguenza, il peccato dei nostri avi contamina tutti gli uomini, estendendosi sui loro discendenti. Perciò, possiamo dire che la natura umana è ferita, cioè sottoposta all'ignoranza e alla sofferenza, predisposta al peccato e dominata dalla cupidigia.

Il peccato di Adamo ha reso possibile al Diavolo di dominarlo, sebbene l'uomo rimanga sempre libero. Essendo puro spirito, il Maligno è molto potente ma è anche soltanto creatura. La sua impronta sull'individuo o su tutta l'umanità spesso provoca disturbi a livello psichico e fisico, crea errori nei settori dell'educazione, della politica, dell'etica e delle relazioni pubbliche. Giovanni chiamerà la situazione nella quale si trova l'umanità "Il peccato del mondo" (Gv 1, 29), l'espressione che imprime il potere del Male su alcune persone, diverse comunità e strutture pubbliche, anch'esse frutti del peccato.

Il Concilio Vaticano II descrive così lo stato drammatico del mondo che "giace sotto il potere del Maligno" (1 Gv 5, 19): "Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall'origine del mondo, destinata a durare, come dice il Signore, fino all'ultimo giorno. Inserito in questa battaglia, l'uomo deve combattere senza soste per poter restare unito al bene, né può conseguire la sua interiore unità se non a prezzo di grandi fatiche, con l'aiuto della grazia di Dio" (GS 37).



NUOVO ADAMO E NUOVA EVA

All'alba della storia umana, dopo la caduta del primo uomo, sembrava che l'umanità fosse in una situazione disperata. Successivamente, nelle prime pagine della Scrittura, dopo la trasgressione di Adamo al Suo comandamento, vedremo invece come Dio gli lasci la speranza. Dio non abbandona l'uomo alle potenze del Maligno ma in un certo senso gli fa intuire il suo progetto di salvezza che avverrà nel tempo: "Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno" (Gn 3, 15). La Chiesa, riflettendo su questo testo attraverso la sua ricca storia, apprende il progetto divino della salvazione. La trasgressione di Adamo ci ha fatto cadere molto in basso. Quando verrà il Nuovo Adamo, Gesù Cristo, per la sua obbedienza fino alla "morte di croce" (Fil 2, 8) giustificherà la colpa dell'antico Adamo - "salverà il suo popolo dai suoi peccati" (Mt 1, 21) e distruggerà le opere del Demonio. Cristo è il Nuovo Adamo, il capo dell'umanità salvata. Come dice il Vangelo di Giovanni: "Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia" (Gv 1, 16). E la Beata Vergine, con la sua esemplare devozione alla volontà divina, con la sua fede e obbedienza, fa parte direttamente del piano di salvezza. Esprimendo il suo SI a Dio, nel nome di tutti gli uomini, per la sua docilità è diventata la Nuova Eva, Madre dei viventi.



GESÙ E SATANA

Gesù Cristo è il centro della creazione e della redenzione. Secondo il piano di Dio, tutto è creato "per mezzo di lui" (cfr. Col 1, 16). Nella Bibbia si parla di due regni: del regno di Dio e del regno di Satana. Si parla, da una parte dell'onnipotenza di Dio Creatore, Signore dell'universo, e dall'altra della potenza delle tenebre; dei figli di Dio di fronte ai figli del Demonio. È assolutamente impossibile concepire l'opera di Cristo Redentore se non tenendo presente l'azione devastante di Satana.

Egli è apparso in questo mondo "per distruggere le opere del diavolo" (1 Gv 3, 8), liberare l'uomo dalla schiavitù diabolica e, dopo aver distrutto il regno di Satana, stabilire il Regno di Dio.

Il Diavolo è "omicida fin dal principio" (cfr. Gv 8, 44); nemico, tentatore, accusatore, per mezzo di lui nel mondo entrarono male, dolore, peccato e morte. Gesù lo nomina "il principe del mondo" (Gv 14, 30); Paolo lo descrive come "il dio di questo mondo" (2 Cor 4, 4); Giovanni afferma che "tutto il mondo giace sotto il potere del maligno" (1 Gv 5, 19).

Tutti quelli che negano l'esistenza del Diavolo, compresi i più grandi teologi, considerandolo soltanto come un'idea astratta del male che serve solamente per impaurire l'uomo, chiaramente si sbagliano. Parlando dei demoni, la Scrittura ci parla degli esseri che hanno mente, volontà, libertà e intraprendenza. Lo confermano la consegna degli avi, quanto il ministero della Chiesa. Quindi, chi nega il Diavolo, nega il peccato e non è capace di comprendere l'opera della redenzione di Cristo.

Il Demonio è molto possente proprio perché oltre il potere usa la seduzione e la menzogna nascondendosi subdolamente. Non gli piace essere smascherato, scoperto. L'ha notato benissimo Ch. Boudelaire scrivendo: "La più grande astuzia del Diavolo è di farci credere che non esiste". Chiaramente! Poiché se è riuscito a farci credere che non c'è, allora vivremo senza pensare a lui, e di conseguenza potrà tranquillamente "tirarci per il naso" e "trasportarci assetati sopra l'acqua" senza che noi ce ne accorgiamo. Sembra che al giorno d'oggi riesca molto bene.

Il Vangelo dà molta importanza al conflitto tra Cristo e Satana. Certamente, ogni conflitto è segnato dalla sconfitta del Diavolo.

Per comprendere l'influenza di Cristo sul Demonio è importante distinguere alcune espressioni che ci porta la Sacra Scrittura. San Giovanni nella sua lettera dice: "Il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo" (1 Gv 3, 8). Pietro, riassumendo l'opera di Cristo al convertito Cornelio, spiega: "... passò benefi­cando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo" (At 1o, 38). Infine, Paolo, sulla lotta che il cristiano combatte per rimanere fedele a Cristo, dirà: "Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti" (Ef 6, 11-12).



LE TENTAZIONI NEL DESERTO

Al principio della sua attività pubblica, dopo il battesimo sul Giordano, Gesù fu tentato dal Diavolo. Ritirandosi nella solitudine di un deserto, per quaranta giorni a digiuno, pregando nell'unità col Padre, si preparava ad affrontare il Maligno.

Tentandolo, gli disse: "Se sei Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane" (Mt 4, 3). Ma egli rispose: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio!" (Mt 4, 4). Indubbiamente, il Tentatore cercava il momento giusto: Gesù era fisicamente esausto.

Stanco e affamato, logicamente l'uomo ha bisogno di mangiare. Ma in questo caso dobbiamo riconoscere la trappola del Demonio. Tante volte rispondiamo frivolamente al richiamo delle nostre emozioni, cercando di saziare le necessità momentanee... e in questo modo pecchiamo rifugiati dietro la maschera della concessione. "Ma tutti fanno così" è la nostra solita risposta di difesa. E Satana è molto abile. Si nasconde non volendosi scoprire come angelo caduto durante la rivolta. Al contrario, piuttosto veste i panni dell'angelo di luce presentandosi misericordioso, compassionevole, comprensivo. A Gesù affamato offre il cibo. Cosa è più normale di questo? Invece Cristo è Dio e distingue il pericolo. Per soddisfare le necessità corporee, l'uomo rischia di trascurare lo spirito. Quanti sono al giorno d'oggi che pensano soltanto a rimpinzarsi lo stomaco e a sfamare le proprie bramosie, lasciandosi l'anima vuota e senza Dio? Gesù poteva fare un miracolo; sappiamo che prossimamente sfamerà due volte migliaia di persone moltiplicando il pane nel deserto. Riconoscendo la trappola, risponde al Demonio: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt 4, 4).

Procede con la seconda tentazione. Dobbiamo sapere che Satana non si sente mai sconfitto. Dopo il primo tentativo senza successo, lo condusse sul pinnacolo del tempio di Gerusalemme e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede" (Mt 4, 6). Qui si nasconde il doppio inganno, il peccato di vanità. Propone a Cristo di fare sensazione davanti agli occhi del mondo, un salto mortale. Tutti gli applaudirebbero, lo ammirerebbero e lo adore­rebbero. La gente ama gli spettacoli. Ha bisogno degli idoli, di identificarsi con i cantanti, gli attori, i giocato­ri... Come nell'antica Roma, l'uomo d'oggi "desidera pane e giochi". La risposta di Gesù, come la prima volta, è decisa, tagliente e senza compromessi: "Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo!" (Mt 4, 7). Accontentarlo significherebbe sostituire i ruoli, cioè permettere al Tentatore di interpretare il Creatore. Satana si infuria per non aver avuto successo neanche stavolta. Non è riuscito a persuadere Cristo a fare un miracolo.

Segue il terzo tentativo. Il più orribile dei tre. Satana guida Gesù davanti a qualcosa che rovina l'uomo per l'eternità: "Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: “Tutte queste cose io ti darò se, prostrandoti, mi adorerai” (Mt 4, 8-9). Quale demenza! Il Demonio che si immagina tutto suo e invece non ha proprio niente. Promette all'uomo successo, gloria, fama, potere, ricchezza, fortuna, progresso, piacere. Infine, gli prende tutto di nuovo, facendolo precipitare. Accecare l'individuo non permettendogli di vedere la via di scampo dopo il fallimento, convincendolo a rassegnarsi a tal punto di non capire il senso di vita, per condurlo infine a togliersela da solo è un'ordinaria strategia diabolica. Non siamo dunque, testimoni di tantissimi suicidi, sempre più presenti nella nostra realtà, specialmente tra i giovani?

Anche la terza volta Gesù evita l'imbroglio: "Vattene, Satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto!" (Mt 4, 10). Quanta forza e decisione in queste parole! Rivelano la grandiosa istruzione di vita per tutti coloro che si prosternano davanti agli idoli, i falsi dèi: l'idolo di soldo, l'idolo di scienza, di cupidigia, di potere e di carriera, l'idolo di pubblicità e prestigio, l'idolo di droga e alcol...

Tutte queste tentazioni nascondono l'insidia di accettare il desiderio del corpo, del mondo e di Satana (cibo, successo, potere...) che vuole dominare lo spirito. Mira a separarci da Dio e distruggerci l'anima. L'antico Adamo ha scelto la promessa del Diavolo; il Nuovo Adamo, Cristo, ha preferito essere obbediente al Padre, pur sapendo di dover morire crocifisso.

Chi potrebbe contare tutte le anime che Satana pos­siede attraverso simili insidie!? Tutti quelli che gli hanno creduto, ingannati con false promesse, "ciechi" e "incatenati" fanno parte della sua schiavitù. San Giovanni per tre volte lo chiamerà: Il principe di questo mondo. Cristo è qui per sterminare le potestà diaboliche che dominano tutti quelli sottomessi a subdoli inganni. È venuto per abbattere il potere; slegare "le catene" del Diavolo, liberare e dare la vita alle amate creature. Perciò disse ai suoi discepoli: Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori... perché non ha nessun potere su di me! (cfr. Gv 12, 31).



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:13. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com