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Innamoriamoci della Sacra Scrittura! Essa ha per Autore Dio che, con la potenza dello Spirito Santo solo, è resa comprensibile (cf. Dei Verbum 12) attraverso coloro che Dio ha chiamato nella Chiesa Cattolica, nella Comunione dei Santi. Predisponi tutto perché lo Spirito scenda (invoca il Veni, Creator Spiritus!) in te e con la sua forza, tolga il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore affinché tu possa, con umiltà, ascoltare e vedere il Signore (Salmo 119,18 e 2 Corinzi 3,12-16). È lo Spirito che dà vita, mentre la lettera da sola, e da soli interpretata, uccide! Questo forum è CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO e sottolineamo che questo spazio non pretende essere la Voce della Chiesa, ma che a Lei si affida, tutto il materiale ivi contenuto è da noi minuziosamente studiato perchè rientri integralmente nell'insegnamento della nostra Santa Madre Chiesa pertanto, se si dovessero riscontrare testi, libri o citazioni, non in sintonia con la Dottrina della Chiesa, fateci una segnalazione e provvederemo alle eventuali correzioni o chiarimenti!
 
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TUTTI IDOLATRI?

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2009 11:35
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06/09/2009 11:32

Le accuse: “I Cattolici dicono che le loro statue e le loro immagini non sono idoli perché non rappresentano animali o uccelli o pesci, ma non è così come essi dicono perché la Parola di Dio chiama idoli sia le sculture e le immagini di bestie, di uccelli e di pesci che le sculture e le immagini rappresentanti Cristo, Maria, e i santi tradizionali e qualsiasi altra persona. Il passo suddetto lo fa capire molto bene questo. Fratelli, nessuno vi seduca in alcuna maniera.

-  “Non erigerai alcuna statua: cosa, che l’Eterno, il tuo Dio, odia”.[1]

-  “I Leviti parleranno e diranno ad alta voce a tutti gli uomini d’Israele: Maledetto l’uomo che fa un’immagine scolpita o di getto, cosa abominevole per l’Eterno, opera di mano d’artefice, e la pone in luogo occulto! E tutto il popolo risponderà e dirà: Amen”.[2]

Quindi tutti coloro che fanno un’immagine scolpita sono sotto maledizione. -  Dio dice in Geremia: “Ma costoro tutti insieme sono stupidi e insensati; non è che una dottrina di vanità; non è altro che legno; argento battuto in lastre portato da Tarsis, oro venuto da Ufaz, opera di scultore e di man d’orefice; son vestiti di porpora e di scarlatto, son tutti lavoro d’abili artefici. Ma l’Eterno è il vero Dio, egli è l’Iddio vivente, e il re eterno; per l’ira sua trema la terra, e le nazioni non posson reggere dinanzi al suo sdegno.... Quando fa udire la sua voce v’è un rumor d’acque nel cielo; ei fa salire i vapori dalle estremità della terra, fa guizzare i lampi per la pioggia e trae il vento dai suoi serbatoi; ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza; ogni orafo ha vergogna delle sue immagini scolpite; perché le sue immagini fuse sono una menzogna, e non v’é soffio vitale in loro. Sono vanità, lavoro d’inganno; nel giorno del castigo, periranno”.[3]

Quindi tutti coloro che si reputano savi e insegnano a farsi statue e immagini sono stupidi ed insensati davanti a Dio ed insegnano una dottrina vana. Inoltre secondo il profeta Geremia nel giorno in cui Dio castigherà le nazioni per la loro malvagità periranno tutte le statue e tutte le immagini che gli uomini si sono fatti per adorarli.

Che lo sappiano bene i Cattolici romani: le statue e le immagini raffiguranti Cristo, Maria, i santi antichi od altri uomini che essi hanno innalzato e dipinto nelle loro basiliche, nelle loro case, per le strade e le piazze, sulle montagne e in tanti altri luoghi nel giorno del castigo periranno assieme a coloro che gli offrono il culto.“ (In questo capitolo le accuse sono prese dal sito della Nuova Via, comunità pentecostale).

 

Ecco un esempio di errata interpretatazione da parte protestante. Citano innumerevoli passi, per convincere i loro fedeli, ma omettono di fare adeguate riflessioni sulle immagini contenute nel tempio di Dio e sul loro significato. Omettono anche di chiarire che gli artisti di cui parla il profeta Geremia non costruivano sculture di santi, bensì di falsi dei. E credo che anche le figure inserite nel tempio di Davide e di Salomone vennere fatte da artisti dell’epoca, dobbiamo pensare che anche il tempio di Dio era maledetto? Gli artisti che fecero i cherubini, tori, buoi, frutta, furono maledetti?

Nella Bibbia si vede chiaramente che Dio non proibisce le immagini in senso assoluto, ma in senso relativo, relativo cioè al modo di intenderle e di venerarle del popolo, se le immagini fossero state proibite in assoluto Dio non le avrebbe sicuramente fatte mettere all’interno del Suo tempio, ne tanto meno avrebbe consentito a Mosè di erigere le 12 stele,  perché Dio non tenta l’uomo.

Dio proibiva e proibisce l’adorazione di dèi stranieri, non l’uso di immagini in assoluto, altrimenti come abbiamo visto non si spiegherebbe come mai Salomone nel suo trono avesse raffigurato due leoni, le teste di vitello sullo schienale, e i dodici leoni sui sei gradini.

Se Dio proibì le immagini Salomone facendone uso, fu forse un idolatra che le ha inserite di testa sua? Eppure gli ordini che Dio diede a Salomone li troviamo chiari e limpidi scritti nella nostra Bibbia. Il serpente di bronzo raffigurava un animale strisciante, le statue dei leoni di Salomone raffiguravano animali feroci, ma sempre animali erano, quindi se Dio fece distruggere il serpente perché permise o ordinò la costruzione delle statue dei leoni, e le raffigurazioni dei vitelli?

E soprattutto proprio i vitelli non dovevano richiamare alla mente degli ebrei il famoso vitello d’oro di Aronne?

Ma come è possibile che Salomone fosse così sprovveduto? E come è possibile che Dio benedicesse Salomone, e anzi ordinasse Lui stesso le raffigurazioni di vitelli e cherubini dentro il suo tempio?

E’ insensato affermare che Dio non proibisce le immagini ma l’adorazione di dèi stranieri?

Dio proibisce l’uso delle immagini quando queste raffigurano divinità straniere, idoli stranieri che portano il popolo a tradire l’unico e vero Dio!

Oggi è facile vedere raffigurazioni di serpenti, vitelli e animali vari, ma siamo sicuri che noi cattolici li adoriamo?

Non è raro vedere raffigurazioni simili nelle case dei fratelli separati, in oggettini vari (tipo statuette di Venere, di Budda, di Diana, Bacco, aquile, gabbiani, cavalli, elefanti, ecc.,  posti sopra i mobili, pitture, poster ecc., come mai loro che sono così attenti alle “prescrizioni bibliche” non fanno nemmeno caso a questo tipo di raffigurazioni che si trovano nelle loro case?

Eppure Venere, Bacco, Diana, Budda, sono dei veri e propri idoli! Ma visto cosa fecero gli ebrei con il vitello, anche i fratelli protestanti corrono il rischio di dare risalto ad un idolo (che sia vitello, cavallo, elefante) dipinto magari in un loro quadro appeso in bella vista su di una parete.

Paradossalmente considerano idolo la statua di Maria, e mettono sopra i propri mobili quella di Venere o altre!

Ma Dio non aveva proibito tutte le immagini indistintamente?

E allora come mai nei loro quadri, posters, oggettini vari troviamo raffigurazioni di animali, cagnolini, gattini, uccellini, ecc. ecc.?

Perché invece considerano idolatriche le raffigurazioni dei santi cattolici?

Rispondono che loro  non servono l’elefante che hanno dipinto nel quadro, mentre noi cattolici serviamo i santi, rivolgendoci a loro in preghiera. A questa osservazione ho già risposto prima, parlando della comunione dei santi, e comunque questo argomento viene adeguatamente approfondito nel capitolo dedicato proprio alla Comunione dei Santi. Continuiamo.

Dio quando proibì le immagini fece forse distinzione tra le varie immagini?

Fratelli separati siete proprio sicuri che noi cattolici adoriamo i santi?

Provate a chiedere porta a porta e vedrete che cosa vi risponderanno!

Al tempo degli apostoli erano proibite, dagli ebrei, le immagini raffiguranti figure umane, visto che la maggior parte del popolo era ancora sotto la Legge, e considerato che Jahvè non l’aveva mai visto nessuno. Gli ebrei non credevano in Cristo, allora risulta chiaro che non potevano riprodurre immagini di Cristo, nella loro memoria c’erano gli errori commessi al tempo del vitello d’oro o del serpente di bronzo. Il popolo non tollerava in Gerusalemme le insegne militari con l’effigie di Tiberio, ed Erode il Grande non potè farsi erigere una statua nel suo regno, proprio a causa di questa rigida interpretazione della Legge. Teniamo comunque presente che i romani erano dei veri e propri idolatri, che adoravano il loro imperatore come un dio, gli ebrei sapevano bene tutto questo, quindi proibivano gli stemmi e le statue dei re romani, o di qualsiasi altro re.

Invece nei secoli II-III troviamo bellissime pitture di fatti e personaggi biblici nelle sinagoghe di Dura Europos, di Bet-Alfa e altre.  Sembrerebbe strano che Dio abbia usato l’immagine del serpente per guarire il suo popolo, visto che il serpente simboleggia satana, ma bisogna capire che Dio è padrone di qualsiasi uomo o animale, e può usare qualsiasi simbolo senza per questo tentare l’uomo, Dio non può tentare l’uomo, perché Sommo Bene.

Dire che Dio accortosi del cuore corrotto del suo popolo decise di distruggere il serpente di bronzo, o di fare distruggere il Tempio, sarebbe come ammettere che Dio può sbagliare come un semplice uomo, invece Dio non sbaglia, Dio non fa errori di valutazione, Dio non ha ripensamenti, quindi se ha permesso, anzi ordinato avvedutamente l’uso delle immagini addirittura dentro il Suo tempio, lo ha fatto perché è possibile farne uso. Dio stesso le approva quando queste servono da ausilio per l’uomo, affinché esse possano meglio descrivere il messaggio divino, e affinché richiamino meglio alla mente i personaggi biblici e le loro gesta, o anche santi che hanno dedicato la loro vita a Cristo.

Ripeto, se un cristiano ad esempio legge la vita  di S. Francesco d’Assisi, di sicuro noterà che i suoi insegnamenti conducono a Cristo, S. Francesco ha dedicato la sua vita a Cristo, non è certamente paragonabile a Budda o a qualche altro dio costruito da uomini.

S. Francesco mi insegna ad amare Dio, l’unico Dio, nelle  Tre Persone uguali e distinte che rappresentano la SS. Trinità.

Aveva le stigmate sulle mani, proprio come padre Pio, eppure ai fratelli pentecostali viene insegnato che le stigmate sono segni satanici, quindi in pratica alludono alla presenza di satana in padre Pio, mentre dimenticano che anche in passato sono esistiti santi che hanno ricevuto le stigmate, e S. Francesco d’Assisi e fra questi. Solo che quest’ultimo lo considerano veramente santo e servo di Dio, per padre Pio invece esprimono dubbi, allusioni, insinuazioni, calpestando tutti i documenti ecclesiastici (prove tangibili) comprovanti la effettiva santità di padre Pio, documentandone tutta la sua vita dedicata alla carità.

Da una mia analisi derivante da esperienze personali, dovute a dialoghi con diversi fratelli separati, emerge che in realtà quasi nessun semplice fedele protestante conosce veramente la vita di padre Pio, eppure ognuno di loro insinua ,allude, infanga la memoria di padre Pio, come se conoscesse bene ciò di cui parla o allude. In loro non c’è ombra di dubbio, ostentano sicurezza quando parlano contro la Chiesa cattolica e i suoi santi, e tutti i miracoli che avvegono per le prehiere di qualche santo, presso Gesù, sono senza dubbio alcuno, opera di satana. Chi più duramente giudica, più durantente sarà giudicato, questa loro incredibile spavalderia nello bollare di satanicità tutti i miracoli che accadono in ambito cattolico, forse gli costerà cara. La verità è che i loro pastori li abituano a comportasi così, sono i pastori che alludono, insinuano, infangano, e i fedeli di riflesso si comportano allo stesso modo, inconsapevolmente peccano contro Dio, denigrando un suo santo.

Attenzione a dire con assoluta sicurezza (come fanno molti fratelli separati) che i miracoli avvenuti per intercessione dei santi in cielo sono opere sataniche, perché questi sono peccati contro lo Spirito Santo. Leggiamo in Matteo 12,26 “In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. E tutta la folla era sbalordita e diceva: «Non è forse costui il figlio di Davide?». Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: «Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni». Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: «Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio. Come potrebbe uno penetrare nella casa dell’uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.”

 

Attenzione fratelli separati, andateci piano a definire sataniche le guarigioni che avvengono nella Chiesa cattolica, vi prego di riflettere bene sulla vostra “sicurezza” di giudizio, ci potreste rimettere la salvezza.

Idolatra significa traditore, seguace di un altro dio o di altri déi, ma se i santi cattolici insegnano ad amare Cristo, cioè l’unico Dio, l’idolatria dove sta?

Gli ebrei che si sono costruiti il vitello d’oro odiavano Dio, perché (secondo loro) li aveva abbandonati, non li sapeva accontentare, non li sapeva sorreggere, non gli dava la terra promessa; noi cristiani cattolici non sostituiamo Dio con statue dei santi, non lo odiamo, anzi sappiamo benissimo che l’unico nostro salvatore è Cristo, e che i santi sono stati (e sono) suoi servi.

Seguendo l’esempio dei santi non arriviamo a costruirci vitelli d’oro, anzi chi veramente segue e studia gli insegnamenti dei santi si avvicina enormemente a Dio. Chi invece li considera idoli, in realtà cade negli inganni di satana che corrompe i cuori, manovrandoli sapientemente, facendoli ergere a giudici, facendoli peccare contro lo Spirito Santo, facendogli esprimere dei giudizi negativi sulle guarigioni che avvengono nella Chiesa cattolica, facendoli andare contro la Chiesa di Cristo, non facendoli partecipare al banchetto Eucaristico, facendoli bestemmiare contro lo Spirito negando la presenza reale di Gesù Cristo nell’Eucaristia.

Tutti questi peccati sono sottili, satana manovra abilmente le menti umane, e mette cristiani contro cristiani, facendone deviare alcuni che acceca e, riempiendoli di presunzione, li fa sentire i “veri cristiani”.

 

ADORARE IN SPIRITO E VERITA’

La frase “adorerete Dio in spirito e verità” c’entra forse qualcosa con la proibizione delle immagini?

Nell’introduzione iniziale (non di questo capitolo ma dell’intero libro) abbiamo visto il vero significato di tale frase, che indica l’onnipresenza di Dio per far decadere la necessità ebraica di adorare Dio dentro il tempio o rivolti verso il tempio e, i samaritani sul monte dove c’era il pozzo di Giacobbe, quindi Gesù dice che bisogna adorare Dio in spirito e verità, cioè in ogni luogo.

Dio è Spirito, e noi sappiamo che ciò è vero!

Dio essendo puro Spirito può essere adorato in ogni luogo, perché è onnipresente, Dio è l’immensità!

“I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa». Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo».” (Gv 4,20-26).

Se i fratelli separati leggeranno qui sotto la spiegazione di questi versetti, si accorgeranno che con tutta la loro ispirazione e guida, non erano arrivati a capire (da soli) il profondo significato di questo brano. La Parola di Dio è un pozzo senza fine, si può leggere in molti modi (alcuni anche errati), ma se mettiamo da parte la nostra presunzione ci accorgiamo che i Padri della Chiesa ci portano nel profondo della Parola, ci portano a restare affascinati dai significati così profondi e belli, che emergono da un attento e sapiente studio delle Scritture

Se prestiamo attenzione alla lettura di tutto il capitolo 4 di Giovanni, ci accorgiamo che vengono menzionati alcuni particolari, ad esempio al versetto 6 viene detto che Gesù stanco del viaggio sedeva presso il pozzo, ed era circa l’ora sesta (mezzogiorno), ma che importanza può avere per noi il conoscere l’orario di quell’episodio?

Che cosa vuole dirci l’agiografo con l’indicazione di quell’ora?

Perché nell'ora sesta? Perché era la sesta età del mondo.

Il Vangelo calcola come prima ora la prima età del mondo, che va da Adamo fino a Noè;

la seconda, da Noè fino ad Abramo; la terza, da Abramo fino a Davide; la quarta, da Davide fino all'esilio babilonese; la quinta, dall'esilio babilonese fino al battesimo di Giovanni, con cui comincia la sesta età. Perché ti meravigli? Gesù venne in terra e, umiliandosi, giunse fino al pozzo.

Arrivò stanco, perché portava il peso della carne debole. Era l'ora sesta, perché era la sesta età del mondo.”

Ecco cosa aggiunge S. Agostino su questo capitolo:

10. Arriva una donna. E' figura della Chiesa, non ancora giustificata, ma già in via di essere giustificata: questo il tema della conversazione. Arriva senza sapere nulla e trova Gesù, il quale attacca discorso con lei. Vediamo su che cosa e con quale intenzione. Arriva una donna samaritana ad attingere acqua (Gv 4, 7). I Samaritani non appartenevano al popolo giudeo: erano stranieri, benché abitassero una terra vicina. Sarebbe lungo raccontare l'origine dei Samaritani; per non diffonderci troppo, magari trascurando il necessario, vi basti sapere che i Samaritani erano stranieri. Non vi sembrerà arbitraria questa mia affermazione, se tenete conto di quanto lo stesso Signore Gesù dice a proposito di quel samaritano, uno dei dieci lebbrosi che egli aveva mondati, e che fu il solo a tornare indietro per ringraziarlo: Non sono stati mondati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato uno che tornasse per dare gloria a Dio al di fuori di questo straniero? (Lc 17, 17-18). E' significativo il fatto che questa donna, che rappresentava la Chiesa, provenisse da un popolo straniero per i Giudei: la Chiesa infatti sarebbe sorta dai Gentili, che per i Giudei erano stranieri. Ascoltiamo, allora, noi stessi in lei, in lei riconosciamoci e in lei rendiamo grazie a Dio, per noi. Ella infatti era una figura, non la verità: prefigurava la verità che lei stessa diventò; poiché credette in colui che voleva farne la figura di noi. Dunque, viene ad attingere acqua. Era venuta soltanto per attingere acqua, come son soliti fare gli uomini e le donne.



[1]Deut. 16:21

[2]Deut. 27:14,15

[3]Ger. 10:8-10, 13-15

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