Caterina63
00giovedì 3 settembre 2009 12:40
Wilhelm Emmanuel Ketteler
Noi tutti dobbiamo quello che siamo e la nostra vocazione alle preghiere e ai sacrifici altrui. Nel caso del noto vescovo Ketteler (1811-1877), un personaggio eccellente dell'episcopato tedesco dell'Ottocento e una delle figure di spicco fra i fondatori della sociologia cattolica, la donatrice fu una religiosa conversa, l'ultima e la più povera suora del suo convento.
Nel 1869 si trovavano insieme un vescovo di una diocesi in Germania e un suo ospite, il vescovo Ketteler di Magonza. Nel corso della conversazione, il vescovo diocesano sottolineava le molteplici opere benefiche del suo ospite. Ma il vescovo Ketteler spiegava al suo interlocutore: "Tutto ciò che con l'aiuto di Dio ho raggiunto, lo devo alla preghiera e al sacrificio di una persona che non conosco. Posso dire soltanto che qualcuno ha offerto a Dio la sua vita in sacrificio per me ed io devo a questo se sono diventato sacerdote". E continuava: "Dapprima non mi sentivo destinato al sacerdozio. Avevo sostenuto i miei esami di stato in giurisprudenza e miravo a far carriera quanto prima per ricoprire nel mondo un posto di rilievo ed avere onori, considerazione e soldi. Un avvenimento straordinario però me lo impedì e indirizzò la mia vita in altre direzioni. Una sera, mentre mi trovavo da solo in camera, mi abbandonai ai miei sogni ambiziosi e ai piani per il futuro. Non so cosa mi sia successo, se fossi sveglio o addormentato: ciò che vedevo era la realtà o si trattava di un sogno? Una cosa so: vidi quel che fu poi la causa del rovesciamento della mia vita. Chiaro e netto, Cristo stava sopra di me in una nuvola di luce e mi mostrava il suo Sacro Cuore. Davanti a Lui si trovava in ginocchio una suora che alzava le mani in posizione d'implorazione.
Dalla bocca di Gesù sentii le seguenti parole: ‘Ella prega ininterrottamente per te!’. Vedevo chiaramente la figura dell'orante, la sua fisionomia mi si impresse talmente forte che ancora oggi l'ho davanti ai miei occhi. Ella mi sembrava una semplice conversa. La sua veste era misera e grossolana, le sue mani arrossate e callose per il lavoro pesante. Qualunque cosa sia stata, un sogno o no, per me fu straordinario perché rimasi colpito nell'intimo e da quel momento decisi di consacrarmi completamente a Dio nel servizio sacerdotale. Mi ritirai in un monastero per gli esercizi spirituali e discussi di tutto con il mio confessore. Iniziai gli studi di teologia a trent'anni. Tutto il resto lei lo conosce. Se ora lei pensa che qualche cosa di buono accada attraverso di me, sappia di chi è il vero merito, di quella suora che ha pregato per me, forse senza conoscermi. Sono convinto che per me si è pregato e si prega ancora nel segreto e che senza quella preghiera non potrei raggiungere la meta che Dio mi ha destinato". "Ha idea di chi sia che prega per lei e dove?": chiese il vescovo diocesano. "No, posso soltanto quotidianamente pregare Dio che la benedica, se è ancora in vita, e che ricambi mille volte ciò che ha fatto per me".
La Suora della stalla
Il giorno successivo, il vescovo Ketteler si recò in visita in un convento di suore nella vicina città e celebrò per loro la S. Messa nella cappella. Giunto quasi alla fine della distribuzione della S. Comunione, arrivato all'ultima fila, il suo sguardo si fissò su una suora. Il suo volto impallidì, egli restò immobile, poi ripresosi diede la Comunione alla suora che non aveva notato nulla e stava devotamente in ginocchio. Quindi concluse serenamente la liturgia.
Per la prima colazione arrivò in convento anche il vescovo diocesano del giorno prima. Il vescovo Ketteler chiese alla madre superiora di presentargli tutte le suore che arrivarono in poco tempo. I due vescovi si avvicinarono e Ketteler le salutava osservandole, ma sembrava chiaramente non trovare ciò che cercava. Sotto voce si rivolse alla madre superiora: "Sono tutte qui le suore?". Ella guardando il gruppo, rispose: "Eccellenza, le ho fatte chiamare tutte, ma in effetti ne manca una!". "Perché non è venuta?". La madre rispose: "Ella si occupa della stalla, e in maniera talmente esemplare che nel suo zelo a volte dimentica le altre cose". "Desidero conoscere questa suora", disse il vescovo. Dopo poco tempo la suora arrivò. Egli impallidì nuovamente e dopo aver rivolto alcune parole a tutte le suore, chiese di restare solo con lei.
"Lei mi conosce?": domandò. "Eccellenza, io non l'ho mai vista". "Ma lei ha pregato e offerto buone opere per me?": voleva sapere Ketteler. "Non ne sono consapevole, perché non sapevo dell'esistenza di Vostra Grazia". Il vescovo rimase alcuni istanti immobile e in silenzio, poi continuò con altre domande. "Quali devozioni ama di più e pratica più frequentemente?". "La venerazione al Sacro Cuore", rispose la suora. "Sembra che lei abbia il lavoro più pesante in convento!": proseguì. "Oh no, Vostra Grazia! Certo non posso disconoscere che a volte mi ripugna". "Allora cosa fa quando viene assillata dalla tentazione?". "Ho preso l'abitudine di affrontare per amore di Dio con gioia e zelo tutte le faccende che mi costano molto e poi di offrirle per un'anima al mondo. Sarà il buon Dio che sceglierà a chi dare la Sua grazia, io non lo voglio sapere. Offro anche l'ora di adorazione della sera, dalle venti alle ventuno, per questa intenzione". "Come le è venuta l'idea di offrire tutto questo per un'anima?". "È un'abitudine che avevo già quando vivevo ancora nel mondo, a scuola il parroco ci insegnò che si dovrebbe pregare per gli altri come si fa per i propri parenti. Inoltre aggiungeva: "Bisognerebbe pregare molto per coloro che sono nel pericolo di perdersi per l'eternità. Ma siccome solo Dio sa chi ne ha maggiormente bisogno, la cosa migliore sarebbe offrire le preghiere al Sacro Cuore di Gesù, fiduciosi nella Sua sapienza e onniscienza. Così ho fatto, e ho sempre pensato che Iddio trova l'anima giusta".
Giorno del Compleanno e forno della Conversione
"Quanti anni ha?": chiese Ketteler. "Trentatre anni, Eccellenza". Il vescovo, turbato, si interruppe per un attimo, poi domandò: "Quando è nata?". La suora riferì il giorno della sua nascita. Il vescovo allora emise un grido: si trattava proprio del giorno della sua conversione! Egli l'aveva vista esattamente così, davanti a sé come si trovava in quel momento. "Lei non sa se le sue preghiere e i suoi sacrifici hanno avuto successo?". "No, Vostra grazia". "E non lo vuole sapere?". "Il buon Dio sa quando si fa qualche cosa di buono, questo basta", fu la semplice risposta. Il vescovo era sconvolto: "Per amor di Dio, allora continui con questa opera!" La suora gli si inginocchiò davanti e chiese la benedizione. Il vescovo alzò solennemente le mani e con profonda commozione disse: "Con i miei poteri episcopali, benedico la sua anima, le sue mani e il lavoro che compiono, benedico le sue preghiere e i suoi sacrifici, il suo dominio di sé e la sua obbedienza. La benedico specialmente per la sua ultima ora e prego Dio che l'assista con la Sua consolazione". "Amen", rispose serena la suora e si allontanò.
Insegnamento per tutta la vita
Il vescovo si sentiva scosso nel suo intimo, si accostò alla finestra per guardare fuori, cercando di riacquistare il suo equilibrio. Più tardi si congedò dalla madre superiora per tornare a casa del suo amico e confratello. A lui confidò: "Ora ho trovato colei alla quale devo la mia vocazione. È l'ultima e la più povera conversa del convento. Non potrò mai ringraziare abbastanza Dio per la Sua misericordia, perché quella suora prega per me da quasi venti anni. Dio però già in anticipo aveva accolto la sua preghiera e aveva previsto anche che il giorno della sua nascita coincidesse con quello della mia conversione; in seguito Dio ha accolto le preghiere e le opere buone di quella suora.
Quale insegnamento e ammonimento per me! Semmai dovessi essere tentato di vantarmi per eventuali successi e per le mie opere davanti agli uomini, dovrei tener presente che tutto mi proviene dalla grazia della preghiera e del sacrificio di una povera serva nella stalla di un convento. E se un lavoro insignificante mi sembra di poco valore, devo mettere che ciò che quella serva, con obbedienza umile verso Dio, fa e offre in sacrificio con dominio di sé ha un tale valore davanti a Dio, tanto che le sue opere hanno creato un vescovo per la Chiesa!"
continua....