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Sant’Agostino non si possono trascurare discorsi e omelie di Benedetto
XVI nel viaggio a Vigevano e Pavia (21-22 aprile 2007), sulle orme
di Agostino, che fu anche – provvidenzialmente – la prima visita del
Papa in Italia. Tra i più recenti si colloca anche un breve, ma intenso
discorso a Castel Gandolfo, il 2 settembre 2009 in occasione della proiezione
di un film sul Santo2. In effetti, il profondo ricorso alle parole
del dottore d’Ippone e alla forma mentis del grande Pastore - di un
tempo antico, ma che per molti versi assomiglia le problematiche e le
difficoltà che vive la nostra modernità -, sono facilmente rintracciabili
tra i principali documenti dell’insegnamento del Santo Padre ad iniziare
da encicliche Deus caritas est e Spe salvi3 o dalla più recente lettera
apostolica motu proprio Porta fidei, con cui è stato indetto l’Anno della
fede.
Anche per l’insegnamento e la predicazione mariologica, per lo
spirito e la devozione mariane del Papa Benedetto XVI il Vescovo
d’Ippona presenta un’importanza del tutto unica. Mentre nei tratti mariani
del beato Giovanni Paolo II prevaleva indubbiamente lo spirito
mariano formato da San Luigi Maria Grignion de Montfort (cf. Trattato
della vera devozione a Maria), che nel lungo pontificato ha rinfrescato
e rinnovato potentemente la dottrina e la devozione mariana, si
può dire che ora il pensiero mariano di Benedetto XVI è tipicamente
agostiniano, accattivando con la profondità del rapporto e, nello stesso
tempo, con l’essenzialità dell’espressione agostiniana nei confronti

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del Papa: Volk und Haus Gottes in Augustinus Lehre von der Kirche. Die Dissertation und
weitere Studien zu Augustinus und zur Theologie de Kirchenväter, Freiburg 2011. Cfr G.L.
MÜLLER, «Augustinus ist mir immer ein grosser Freund und Lehrer geblieben. Vorstellung
von JRGS 1 an der Botschaft der Bundesrepublik Deutschland am Heiligen Stuhl, Rom,
14.3.2012»; tr. it. «Sant’Agostino mi è da sempre un grande amico e maestro», L’Osservatore
Romano, 15 marzo 2012, 5.
2 In particolare in quell’ultima occasione il Pontefice poneva l’eloquente analogia tra la
vita e il tempo di Agostino e l’ora presente: «un viaggio spirituale in un continente spirituale
[quello della vita di Agostino] molto distante da noi e tuttavia molto vicino a noi, perché il
dramma umano è sempre lo stesso. (…) in un contesto per noi molto lontano, si rappresenta
tutta la realtà della vita umana, con tutti i problemi, le tristezze, gli insuccessi, come pure il
fatto che, alla fine, la Verità è più forte di qualunque ostacolo e trova l’uomo. Questa è la
grande speranza che rimane alla fine: noi non possiamo trovare da soli la Verità, ma la Verità,
che è Persona, ci trova. Esternamente la vita di sant’Agostino sembra finire in modo tragico: il
mondo per il quale e nel quale è vissuto finisce, viene distrutto. Ma (…) il suo messaggio è
rimasto e, anche nei cambiamenti del mondo, esso perdura, perché viene dalla Verità e guida
alla Carità, che è la nostra comune destinazione» (cpv. 2).
3 Circa quest’ultima si può vedere: W. TUREK, «L’enciclica Spe salvi: sulle tracce di
Agostino», Ricerche Teologiche 19 (2008) 243-254.