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Lettera F

Motti latini, sentenze e citazioni di uso quotidiano, con indicazione delle fonti, con i chiarimenti necessari e la traduzione italiana.

Motti latini che iniziano con la lettera F.



Faber est suae quisque fortunae
Ciascuno è artefice della propria fortuna. - Antica massima che Sallustio attribuisce ad Appio Claudio Cieco (Appio Cieco, in Sallustio, Epist. ad Caes., 2, 1), e che si suole citare per affermare che nella vita dell'uomo conta più la volontà e l'azione che l'intervento della sorte. 

Facsimile
Cosa simile - Copia esatta di scritto, stampato, disegno, oggetto, ottenuta mediante riproduzione fotografica o con altre tecniche. Nel linguaggio figurato, di cosa o persona tanto simile a un'altra da poter essere scambiata con questa. 

Factotum
Fa tutto. - Chi, in un'azienda, in una comunità, e in genere in un luogo di lavoro, edempie i più diversi incarichi, facendo o pretendendo di fare tutto lui: Renzo, come giovane di talento, e abile nel mestiere, era, in una fabbrica, di grande aiuto al factotum (Manzoni); sono il factotum della città (nel Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini). 

Fama volat. (Virgilio, Aen., 3, 121). 
La fama vola. - Il verso virgiliano sta ad indicare come rapidamente corre la notizia delle cose, dei fatti e degli uomini. 

Felix culpa
Felice Colpa. - Parole di sant'Agostino a proposito del peccato originale che all'umanità aveva valso la venuta di Cristo. La frase in senso estensivo viene riferita ad errore che porta conseguenze non cattive. 

Ferrum ferro exacuitur
Il ferro s'aguzza col ferro. - Proverbio di Salomone. Noi abbiamo "Una mano lava l'altra"; "chiodo scaccia chiodo". 

Fervet opus. (Virgilio, Georg., 4, 169). 
Ferve il lavoro. - Così dice Virgilio del lavoro delle api. E si applica al lavoro umano, quando è più febbrile e intenso. 

Festina lente. (Svetonio, August., 25). 
Affrettati lentamente. - Detto attribuito da Svetonio ad Augusto, che si usa ripetere per esortare ad agire presto ma con cautela. 

Fiat lux
Sia fatta la luce. - Parole nella Genesi (I, 3), quando Dio creò il mondo e ordinò che fosse fatta la luce: dixitque Deus fiat lux et lux facta est, e disse Dio: sia fatta la luce, e la luce fu fatta. Le due parole fiat lux, o anche l'intera frase, sono spesso ripetute, talora scherzosamente in senso proprio, talora con gli usi figurati che si adattano a occasioni e situazioni particolari. 

Fiat voluntas tua. (Matteo XXVI, 42). 
Sia fatta la tua volontà. - Parole di Gesù nell'orto degli ulivi; le stesse parole sono contenute nelPater noster (Matteo VI, 10). Si ripetono, talora, nella loro forma latina per esprimere concessione oppure accettazione rassegnata. 

Fides punica
Fede cartaginese. - L'espressione (che appare in questa forma presso Sallustio, e in forma variata - "fides graeca" - presso altri scrittori latini) è stata spesso usata col senso peggiorativo di mancanza di fede, slealtà, per la frequenza con cui i Cartaginesi avevano violato i patti. 

Finis coronat opus
La fine corona l'opera. - Frase latina spesso ripetuta nel senso che la fine è coronamento dell'opera, cioè costituisce il premio della fatica durata. Talvolta, però, finis è interpretato come il fine, lo scopo dell'azione. 

Finis Polonae
Fine della Polonia. - Esclamazione attribuita al generale Taddeo Kosciuszko, eroe polacco, vinto dal generale russo Suvarov, alla battaglia di Maciejowice (1794), ma lui la smentì. 

Fluctuat, nec mergitur
E' agitata dalle onde, ma non si sommerge. - Motto della città di Parigi, che ha per stemma una nave in mare. Forma mentis
Conformazione della mente. - Struttura mentale, quale si determina nell'individuo, per indole o per educazione, e si rivela nell'affrontare problemi di ordine teorico o pratico. 

Frangar non flectar
Mi spezzerò ma non mi piegherò. - Nota frase latina, usata come motto gentilizio per significare l'energia morale che non cede davanti a nessuna minaccia o pericolo. 

Furor Teutonicus
Furore teutonico. - Espressione che si trova nella Farsaglia del poeta latino Lucano (I, 255-256), ripresa da vari scrittori latini e volgari e passata poi in proverbio con allusione alla fierezza e violenza guerriera dei popoli germanici. Si veda fra gli altri il Petrarca, che nella canzone O aspettata in ciel beata e bella parla di tedesco furor, e di tedesca rabbia nella canzone Italia mia.