00 31/10/2015 19:50

Modo corretto di autocomunicarsi


Debbo premettere che non è una proposta quella che faccio. Capisco le difficoltà per la realizzazione del metodo che sto per indicare, anche in tempi e luoghi di grande fede e di profonda pietà; figuriamoci oggi, che la vera fede e la vera pietà si sono quasi ovunque spente. Lo faccio per l'ipotetico caso in cui fosse assolutamente necessario evitare di dare la Comunione direttamente in bocca alla maniera tradizionale.


1. Ci sia un impianto, pure modesto, ma comodo e facilmente accessibile, di acqua corrente, perché i fedeli che intendono comu­nicarsi possano lavarsi le mani, magari solo con l'acqua, come fa il sacerdote prima di celebrare.


2. Disporre un tavolo coperto con tovaglia bianca, pulita e decente, su cui il sacerdote celebrante, dopo avere egli assunto il Corpo ed il Sangue del Signore, deporrà la pisside, possibilmente con apertura molto larga, contenente le Ostie consacrate.


3. Sul tavolo, verso destra, un vasetto contenente acqua ed un asciugatoio.


4. Un po' a sinistra un piattello da Comunione.


5. Davanti al tavolo un comodo inginocchiatoio, che consenta, a chi s'inginocchia, di accedere facilmente alla pisside con le Ostie con­sacrate.


6. Mentre il sacerdote celebrante, dopo aver deposto la pisside al centro del tavolo, torna all'altare e resta assorto in preghiera, i comunicandi si avvicinano al tavolo per comunicarsi uno alla volta.


7. Ognuno fa prima la genuflessione al Santissimo. Indi s'inginoc­chia.


8. Con la mano sinistra prende il piattello e con le dita della mano destra estrae con delicatezza un'Ostia dalla pisside. Senza eccessiva fretta se la porta dalla pisside alla bocca, accompagnandola col piattello sotto.


9. Fatta devotamente la Comunione, depone il piattello dov'era prima. Se vi sono caduti sopra dei frammenti della sacra Ostia, conviene che li lasci lì. Ognuno, poi, deve stare attento a non fare cadere i frammenti nel prendere il piattello, sempre bene orizzontal­mente.


10. Si asterge con l'acqua del vasetto le dita con le quali ha toccato il Corpo del Signore e se le asciuga.


11. Si alza con compostezza e va al banco, mentre il seguente accede al tavolo, facendo altrettanto.


12. Quando tutti i comunicandi hanno terminato, il celebrante (o altro sacerdote presente) riporta la sacra pisside nel tabernacolo ed il piattello con eventuali frammenti sull'altare, perché siano versati, i frammenti, nel calice.


E' una serie di operazioni molto facili per quelli che sono abili a muoversi. Richiede un po' più di tempo, specialmente se i comunicandi sono molti. Tuttavia, sarebbe l'unico modo per fare le cose con decoro, col rispetto che merita tanto grande Sacramento e con sicurezza di non disperdere frammenti di Pane consacrato. Ma il modo migliore e, pare insostituibile, è quello tradizionale sempre usato con successo nella Chiesa cattolica, con i fedeli devotamente inginocchiati alla balaustra.