00 01/09/2009 08:00

Non cattolico. Tu parli ed io penso a tante cose che ritengo contrarie alle tue affermazioni.

 

Cattolico. Sappi, come già t'ho detto tante volte, che l'intercessione dei Santi è sempre secondaria e subordinata alla mediazione necessaria di Gesù. Cerca di comprenderlo. L’Apocalisse ci aiuta molto a capire questa questione quando ci dice: “... E sali il fumo dell'incenso con le preghiere dei Santi, dalla mano dell'Angelo a Dio" (Ap,8,4).

La Comunione dei Santi, come già ho detto, ci potrà far meglio capire tutte queste cose.

C'è addirittura, tra gli erranti, chi vorrebbe proibirci di rivolgerci (con la preghiera) finanche a Gesù. Infatti, dicono i Testimoni di Geova: “Geova vuole che rivolgiamo a lui le nostre preghiere, non ad altri. Gesù non insegnò agli apostoli a pregare lui stesso, né la madre sua umana Maria, né alcun'altra persona... perchè dunque dovremmo rivolgerci a qualche persona inferiore?" (Dal libro La verità che conduce alla vita eterna, p. 152). Gesù, come si esprimono i TdG è persona inferiore!... Ma i TdG. sulla preghiera dicono molte altre inesattezze, come: Dio non richiede una certa posizione quando si prega, che è bene ritirarci privatamente in preghiera, che non approva l'uso delle medesime parole ripetute più volte... (l.c.p., 155).

A tutte queste obiezioni rispondiamo:

- Quando Gesù insegnò la preghiera (Mt 6,9-13), non escluse che essa possa essere rivolta a Lui stesso e a Sua Madre. Gesù non disse: “Noi preghiamo così: Padre nostro...", ma: “Voi pregate così...", volendo mostrare che Egli non si escludeva in quel "nostro” , perchè era Dio.

- Non disse Gesù: “Se mi domandate qualche cosa nel mio nome io la farò?”       (Gv 4,13; 15,16; 16,23-26). Anzi, la Bibbia ci mostra che Gesù accetta il "culto religioso" in quanto permette la prostrazione ai suoi piedi che, secondo l'opinione giudaica e cristiana è dovuta al solo vero Dio (cf At 10,26; Ap 19,10; 22,9; Mt 15,25; 28,9-17, ecc.). Gesù, dunque, esige per sè la medesima adorazione che è dovuta al Padre: "... Affinchè tutti onorino il Figlio come onorano il Padre" (Gv 5,23; Eb 1,6).

- Si, Gesù non ha mai detto esplicitamente “pregate e me e mia madre", però i fatti dimostrano che Egli fu pregato molte volte, specialmente dagli ammalati (cf Gv 4,47; Mt 8,2; 9,18; Mc 5,23; Lc 5,12; ecc.).

- Maria stessa si rivolse a Gesù e Lo pregò così: “Non hanno più vino" (Gv 2,3). E donde scaturiscono le nostre preghiere a Maria, Madre di Gesù, Dio e Uomo? Donde gli attributi che - come nelle litanie lauretane - le indirizziamo per riconoscerne le virtù, che ci sono di esempio? Dalla S. Scrittura, naturalmente, che ci offre la base del nostro culto.

Qualche esempio:

- “Ti saluto, o piena di grazia" (Lc 1,28);

- “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo” (Lc 1,42);

- “Ecco che da ora... tutte le generazioni mi chiameranno beata" (Lc 1,48);

- "... beato il seno che ti ha portata..." (Lc 11,27); ecc.

Prendo anche qualche passo dell'A.T.:

- Gen 3, 15: “Io porrò inimicizia tra te e la donna...”.

- Is 7,14: "... Ecco, la Vergine partorirà l'Emmanuele...";

- Is 9,5: "Perchè un bambino è nato per noi... che è... Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace".

Concludo con la visione dell'Apocalisse 12,1... in cui Maria è vista vestita di sole, coronata di 12 stelle con la luna sotto i piedi.

Quanto è grande questa Madre dell'Uomo-Dio!.

 

Completo con qualche altra riflessione il giusto senso della preghiera.

E' vero che Gesù non prescrive posizioni, perchè esse sono spontanee e, quindi, possono essere tutte buone ed accette se partono da un cuore puro e sincero. Infatti, Dio non guarda l'esteriore ma l'interno e la retta intenzione. Ha sgridato i farisei ipocriti che, per farsi vedere dagli altri, pregavano con ostentazione ed in pubblico, e perciò imitavano i pagani con parole ripetute senza amore ed umiltà (Mt 6,5- 7-8). Ma è lo stesso Gesù che ci dice che "dove sono due o più congregati nel mio nome, io sono, in mezzo a loro" (preghiera pubblica o comunitaria) e che con una parabola (il giudice iniquo e la vedova: Lc 18,1 ss.), ci raccomanda “la necessità di pregare sempre, senza stancarci".

 

Non cattolico. Io sono ancora convinto che il culto delle immagini, delle reliquie e delle prostrazioni è idolatria vera e propria.

Cattolico. Dopo tutto quello che ho detto sembrerebbe inutile trattare ancora questo argomento. Eppure è necessario. Esso rappresenta il cavallo di battaglia di quasi tutti i non cattolici. Con questo argomento, complice l'ignoranza, l'errore si diffonde e lascia l'errante nella convinzione di avere scoperto una verità biblica: il culto delle immagini sacre è idolatria. Questo grave errore, già condannato da secoli dalla Chiesa, è riapparso col protestantesimo e oggi è divenuto forte pregiudizio in tante sette.

Dire che la Bibbia proibisce le immagini sacre ed il loro culto è una menzogna ed una puerilità. E' vero, però, che la Bibbia proibisce insistentemente l'idolatria, e cioè

adorare immagini o sculture di idoli al posto di Dio.

Tra gli antichi popoli c'era l'idea che l'immagine degli dei (erano politeisti) si identificasse con le loro persone, avessero virtù divine e che, quindi, fossero oggetto di culto e di adorazione. Purtroppo gli Ebrei, che vivevano tra popoli politeisti ed idolatri, erano continuamente esposti alla idolatria, e spesso cadevano in questo peccato. Oggi, nella società delle immagini, è inconcepibile che ci siano ancora sètte e persone che pensino come gli antichi. Eppure ce ne sono!

... Il loro errore proviene e dal non aver capito la Bibbia e dalla grande avversione che nutrono verso il Cattolicesimo.

Il comandamento valido per tutti i tempi è questo: “Non avrai altri dei davanti a me". Ma poichè gli Ebrei di quell'epoca non erano capaci di mettere in pratica il "non avrai altri dei davanti a me" senza il “non ti fare alcuna immagine", essi dovevano osservare entrambi i comandi di Dio allo scopo di evitare l'idolatria.

Oggi, molti non cattolici, accusano la Chiesa di avere modificato e alterato il primo comandamento. Ma essi dimenticano che Gesù è l'autore ed il perfezionatore della fede (Eb 12,2), e se Mosè ci portò la Legge, per Gesù è venuta la Grazia e la Verità (Gv 1, 17). Egli ci ha esplicitamente insegnato: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze” (Mt 22,37). E basta.

Questo comandamento è dato da Gesù in un contesto storico evidentemente diverso da quello di Mosè.

 

Non cattolico. Sebbene tu abbia detto già tanto su questo argomento, ti prego di darmi qualche ulteriore chiarificazione.

 

Cattolico. Volentieri. Continuerò con altre precisazioni.

Devi sapere che la Chiesa di Dio, ossia la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica-romana, ha agito, agisce ed agirà sempre secondo la tradizione cristiana-apostolica e strettamente legata alla S. Scrittura.

Il testo biblico che ha indotto e induce ancora nell’errore tanti fratelli, e solo per ignoranza, è principalmente il seguente:

Es 20,3-5, che suona così: “Non avrai altri dei di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque e sotto terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai, perchè io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano..." (cf anche Es 25,10; 37,7; Gios 3,5; 6,11; ecc.). Vedi pure Dt 7,15: “darai alle fiamme le sculture dei loro dei ... perchè sono un abominio per il Signore tuo Dio" (cf anche Lev 26,1, ecc.).

Da notare che quasi tutte - o tutte - le Bibbie non cattoliche hanno eliminato “non ti farai idoli e scrivono invece: “non ti farai immagine alcuna". Si sa che le immagini proibite sono soltanto quelle raffiguranti idoli.

E' chiaro, perciò, che Dio proibisce l'idolatria e non l'uso delle immagini: "Non volgetevi agli idoli...” (Lev 19,4).

Quando invece il pericolo dell'idolatria non c'è, ecco che il Signore comanda: "Farai due cherubini d'oro in lavoro battuto alle due estremità dell'Espiatorio" (Es 25,18). In Nm 21,8-9 troviamo: "Fa un serpente bruciante e mettilo su un vessillo; chi, dopo essere stato morso, lo guarderà vivrà".

Mosè fece un serpente di bronzo. C'è contraddizione negli ordini divini? No, certamente, perchè "Era salvo, infatti, chi si volgeva a quello (il serpente): non per la cosa riguardata, ma per te (Dio), Salvatore di tutti" (Sap 16,7 ). E' chiaro che il serpente rappresentava la potenza miracolosa di Dio.

Ma quando si riaffaccia un pericolo di idolatria, Dio interviene e ordina la distruzione del serpente stesso (cf 2 Re 18,43).

Salomone nella costruzione del tempio, oltre ai grandi cherubini (1 Re 6,2-29), fece scolpire anche buoi e leoni (1 Re 7,25-29). Per tutte queste cose il Signore lodò Salomone (1 Re 9,3).

Gli Ebrei già da molti secoli hanno compreso tutte queste cose. Gli attuali anticattolici non ancora! E si tratta di cose semplici ed elementari, ma che molti fratelli separati non riescono più a capire, principalmente, ripeto, per ignoranza e poi per i pregiudizi e la forte avversione al Cattolicesimo che vengono in essi inculcati a modo di   strumentalizzazione. Molti vengono... "convinti" che i cattolici "adorino le immagini”, anche so chi li istruisce sa che la Chiesa non adora, ma soltanto onora-venera i santi e le immagini sacre, con un culto relativo, cioè, con un culto che è diretto a Dio tramite i suoi santi e le immagini che li rappresentano. Ma il "non cattolico" "DEVE SAPERE CHE I CATTOLICI ADORANO LE IMMAGINI E LE STATUE". Questo è quello che viene insegnato ai fratelli da noi separati. La parola adorazione è messa nella loro testa ed è confusa, mescolata con le altre parole immagini e statue. Cosi l'errore diviene convinzione e passa per scienza biblica!... E gli ignoranti ci cascano...

I primi cristiani praticavano il culto delle immagini, come risulta dalle catacombe che ci hanno fatto conoscere immagini di Cristo e della Madonna con Bambino in braccio.

 

Non cattolico. Non vorrai dirmi che anche il prostrarsi davanti alle immagini sia esente dal peccato di idolatria?

Cattolico. Anche qui, come ho detto per le devozioni e per il culto in genere, bisogna guardare le intenzioni. E sappiamo che solo Dio può penetrare le coscienze ed i cuori. Di fatto, scorrendo la Bibbia, vi troviamo 215 prostrazioni nell'A.T. e 57 nel N.T. Spesso sono prostrazioni ed inchini dinanzi a semplici creature, ma mai viene accusato di idolatria colui che li ha praticati.

Qualche esempio:

- 2 Re 1, 13: "Per la terza volta il re (Acazia) mandò da Elia un ufficiale... egli si inginocchiò davanti a Elia e lo supplicò...";

- 1 Re 1, 16: " ... Betsabea si inginocchiò e si prostrò davanti al re...";

- Ap 19, 10: “mi prostrai ai piedi di un angelo";

- Ap 22,8: "mi prostrai in adorazione ai piedi dell'angelo";

- Gdc 8,27: “Tutto Israele si prostrò davanti all'efod”;

- Gen 33,3: “Egli (Giacobbe) passò davanti a loro e si prostrò sette volte fino a terra, mentre andava avvicinandosi al fratello” (Esaù);

- Gen 42,6: "... i fratelli di Giuseppe gli si prostrarono davanti”;

- Es 18,7: “Mosè si prostrò davanti al suocero".

Non credo che sia il caso di continuare negli esempi: la Bibbia ce ne fornisce tanti!

 

Do qualche altra delucidazione sulla questione delle reliquie, del culto dei Santi e delle immagini.

 

Non cattolico. Il culto delle reliquie neppure è idolatria?

 

Cattolico. Anche su questo ti rispondo che i fratelli non cattolici ci dicono che le reliquie sono "superstizioni dei papisti". Noi, invece, ci proponiamo di aiutare fraternamente tutti i fratelli di fede ed anche quelli non cattolici a vedere con più chiarezza certe questioni e problemi religiosi e biblici.

Cerco di evitare commenti polemici ed entro subito in argomento col confronto biblico.

 

- Es 13,19: “Gli Israeliti, uscendo dall'Egitto portarono via le ossa di Giuseppe"

- 2 Re 13,21: “Un morto fu richiamato in vita a contatto delle ossa di Eliseo".

- 2 Re 2,13 -14: "Eliseo operò un miracolo col mantello di Elia. Percosse il mantello sulle acque che si divisero ed Eliseo passò il Giordano all’asciutto".

- At 19,12: “I cristiani di Efeso imponevano ai malati fazzoletti e grembiuli che erano serviti a Paolo nel lavoro: “Si portavano via per gli infermi fazzoletti e grembiuli usati da lui; le infermità scomparivano e uscivano le potenze maligne".

- E che dire di Pietro al quale il Signore aveva concesso il potere di far miracoli anche con la sola sua ombra?

- In At 5,12-16, leggiamo: "Molti miracoli e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli Apostoli...". "... portavano gli ammalati nelle piazze, ponendoli su lettucci e giacigli perchè, quando Pietro passava, anche la sola sua ombra coprisse qualcuno di loro... e tutti venivano guariti".

 

A questo punto mi domando: I fratelli cattolici, si accertano della verità biblica e cristiana, prima di farsi confondere le idee? E i fratelli non cattolici, prima di ficcarsi nella testa tanti pregiudizi, hanno interrogato rettamente e onestamente la S. Scrittura o persone competenti (la Chiesa di Dio) in merito alle loro opinioni religiose?

Sulla questione delle immagini ormai sappiamo che i non cattolici interpretano la S. Scrittura a modo loro, cioè secondo quello che essi vogliono dimostrare in base al loro "credo". Un esempio: la frase biblica: "camminiamo per fede e non per visione", diventa: “basta la fede per andare a Dio, non occorrono le immagini per raffigurarcelo" (cf la rivista dei TgG "Svegliatevi”, Ed. Italiana pag. 28 del 22.1.1971).

S. Paolo dice precisamente: "Così, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finchè abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore" (cf 2 Cor 5,6-8). Altrove i TdG. dicono: “Gli uomini cominciarono anche ad adorare alcune ossa, pezzi di legno, abiti e simili che chiamarono 'reliquie"'. Si credette che esse fossero sante o avessero potere, perchè si riteneva che fossero appartenute a qualcuno che poteva essere stato santo o meno. In tutti questi modi gli uomini cambiarono la verità di Dio in menzogna, e adorarono la creazione invece di Colui che creò” (cf Rm 1,25).Tutta questa apostasia dalla vera credenza e opera diede luogo alla formazione della Chiesa cattolica romana" (Dal Paradiso perduto al Paradiso riconquistato, 1958). Questa lunga citazione geovista, da S. Paolo (Rm 1,25) ci è recata

con queste parole: "... poichè essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen".

Non vi sembra, cari fratelli e sorelle che mi leggete, che questi voluti cambiamenti spesso finiscono nel ridicolo? Come in 2 Cor 5,6-8 non c'entrano le immagini, così in Rm 1,25 non c'entrano le reliquie, perchè S. Paolo sta parlando dei pagani, oggetto dell'ira di Dio.

Chi conosce il geovismo e le sue origini, la sua dottrina, le sue aspirazioni e attese materialistiche, può, senza smentirsi, rivolgere le parole del libro citato, agli stessi TdG.

Ho voluto citare questi due casi di alterazione biblica dei TdG. perchè tutti si possano rendere conto dove si può giungere quando si è fuori della Chiesa di Dio, dove la Comunione dei Santi è una delle verità e realtà più confortanti. E se i giusti sono stati, sono e saranno sempre graditi a Dio quando sono pellegrini sulla terra, quanto più lo saranno quando saranno dinanzi al trono di Dio, quando cioè lo vedranno “In visione”, ossia faccia a faccia?”.

Da Dio essi vengono illuminati e con Lui regnano e regneranno nei secoli dei secoli (cf Ap 22,3-5). Le loro preghiere salgono a Lui gradite come profumi (Ap 5,8; 8,3-4). Non ha detto Gesù che chi avrebbe avuto fede in Lui, avrebbe fatto le Sue opere e anche di più grandi? (cf Gv 14,12). O che avrebbe addirittura potuto spostare i monti con la sua fede? (Mt 21,21). Non commettiamo un peccato di omissione se non onoriamo la Madre di Gesù, o quei servi di Cristo che lo stesso Padre Celeste onora? (Gv 12,26). Sono tutti questi giusti, in terra o in cielo, in opposizione a Dio, o non ne sono la migliore illustrazione?

L’idolo (vedi i vari fondatori umani delle varie sètte) prende il posto di Dio, invece i Santi ci portano a Dio e più di tutti Maria perchè madre dell'Uomo-Dio, Gesù.

 

Non cattolico. Finalmente hai finito?

 

Cattolico. Ascoltami ancora.

 

 

L'ICONA E L'ECUMENISMO

 

“Un'icona non viene dipinta, ma viene scritta". Così si esprimevano in greco e in russo gli antichi iconografi. “Scrivere a colori il nome di Dio" così diceva Alexander Chmjakov. E' una continuazione delle Scritture o per lo meno un modo di interpretarle. Per questo si vedono le icone a Taizè, tra i fratelli protestanti. Sono un mezzo della grazia, che opera nello spazio tra l'icona ed il credente. Per questo entrano nei gruppi di preghiera e nei conventi. I cattolici le hanno accolte con gratitudine dai fratelli ortodossi, che le hanno custodite per tanti anni. Non è una moda, né calcolo di antiquari. E' fede nel fondamento teologico delle icone, che è l'incarnazione. Anche noi siamo in qualche modo delle icone di Dio...

Purtroppo col peccato abbiamo perso la somiglianza col Padre. Ma é venuto il divino Restauratore, Gesù Cristo, che per noi si è fatto carne e le icone lo rappresentano. Esse indicano quindi una presenza, una disponibilità totale del prototipo rappresentato a venire in nostro aiuto. Sia esso Gesù Cristo o la Madre di Dio o i Santi. Ed è alla loro presenza che noi speriamo di veder progredire il cammino ecumenico dei cristiani (Dal Carroccio, nn. 4-5 del 24-31 Gen. 1988, di L. Lincetto).

 

 

LE IMMAGINI SACRE AIUTANO LA FEDE

Papa Wojtyla, convinto "di un crescente bisogno del linguaggio spirituale dell'arte autenticamente cristiana", suffragato da un recupero di interesse per la teologia e la spiritualità delle icone orientali, chiede ai vescovi di tutto il mondo “di mantenere fermamente l'uso di proporre nelle Chiese alla venerazione dei fedeli delle immagini sacre" e ad impegnarsi perchè sorgano più opere di qualità veramente ecclesiale. “Il credente di oggi, come quello di ieri, deve essere aiutato nella preghiera e nella vita spirituale con la visione di opere che cercano di esprimere il mistero senza per nulla occultarlo". Per il Papa “la riscoperta dell'icona cristiana aiuterà anche a far prendere coscienza dell'urgenza di reagire contro gli effetti spersonalizzanti, e talvolta degradanti, delle molteplici immagini che condizionano la nostra vita nella pubblicità e nei mass-media". In una “lettera apostolica" indirizzata all'episcopato mondiale il Papa dice ancora: “La crescente secolarizzazione della società nostra, sta diventando largamente estranea ai valori spirituali, al mistero della nostra salvezza in Gesù Cristo, alla realtà del mondo futuro. La nostra tradizione più autentica, ci insegna che il linguaggio della bellezza, messo a servizio della fede, è capace di raggiungere il cuore degli uomini e di far loro conoscere dal di dentro Colui che osiamo rappresentare nelle immagini, Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto Uomo, lo stesso di ieri e oggi e per tutti i secoli" (Dal Giornale d'Italia del 5.2.1988).

Quanto malamente e arbitrariamente i fratelli non cattolici studiano la Bibbia giungendo, quasi sempre, a conclusioni contrarie alla verità!...

Non raramente sfociano nella "superstizione", seguono "tradizioni umane" e devianti, e praticano, forse non sempre coscienti di quel che fanno, anche l’”idolatria". Queste mie affermazioni non sono frutto di una reazione, ma di meditate riflessioni.

M spiegò:

l. - Sfociano nella superstizione.

Ciò avviene quando con azioni vandaliche e sconce, avversano e distruggono immagini in nome della Bibbia!...

2 - Seguono tradizione umane e deviazioni.

Gesù ha condannato le tradizioni umane. Alcuni farisei e maestri della Legge si lagnarono con Gesù per l'inosservanza di certe tradizioni da parte dei suoi discepoli. Gesù rispose: “E  voi, perchè non rispettate i comandamenti di Dio per seguire le vostre tradizioni? Dio ha detto: onora il padre e la madre. E poi: chi parla male di suo padre o di sua madre deve essere condannato a morte. Voi invece insegnate che uno non ha più il dovere di aiutare suo padre e sua madre se dice che ha offerto a Dio quei beni che doveva usare per loro. Così, per mezzo della vostra tradizione, voi fate diventare inutile la parola di Dio. Ipocriti! Il profeta Isaia aveva ragione quando, parlando di voi, diceva: “Questo popolo, mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me”” (Mt 15,1-8; cf anche Mc 7,1-13; Col 2,8; 2,22).

 

Però, cosa strana, questi fratelli - che si appellano erroneamente alla Bibbia per condannare la Chiesa cattolica - rifuggono le tradizioni apostoliche e bibliche forse per il semplice fatto che sono seguite dalla Chiesa, o non si accordano col loro "credo”. Faccio solo un esempio e rimando il lettore alle altre citazioni: 1 Cor 11.2.23: “Vi lodo perchè in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse... Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso..." (cf anche 1 Cor 11,34; 15,3; Lc 1,1-2; 2Ts2,15;3,6; 1Tm6,20,ecc.).

 

3. Praticano l’idolatria.

Questo avviene per tutti quei gruppi settari (e sono tanti! .. ) che seguono capi umani, inventori di dottrine perverse o avverse alla verità (cf At 20,30) e che sono precetti di uomini (Mt 15,9)... Ma chi rifiuta Cristo (e la "Sua" Chiesa) rifiuta anche il Padre che l'ha mandato ed è l'anticristo (cf 1 Gv 2,22).

Quindi, rifiutando il Figlio ed il Padre, si cade in una “larvata idolatria", perchè, praticamente, al posto di Dio e della Sua Parola viene posto un uomo al quale si obbedisce e si crede...

Ma è scritto: “Maledetto chi confida nell'uomo " (cf Ger 17,5; Sal 117,8-9) ... ; ed è giusto che si debba obbedire "piuttosto a Dio che agli uomini" (cf At 5,29), altrimenti gli uomini, “lasciando la sana dottrina” (Tt 1,14), “si volgeranno alle favole" (2 Tm 4,34), e "porranno le creature al posto del Creatore" (cf Rm 1,25).

 

Non cattolico. Troppe cose dici che sono inesatte.

 

Cattolico. Ascoltami ancora. Vado verso la conclusione.

Per convincerci che tutti gli argomenti trattati sinora sul culto dei santi (e della immagini sacre) non intaccano minimamente la "mediazione unica e necessaria di Gesù”, mi piace far presente la prassi liturgica - in tutte le sue manifestazioni di adorazione, venerazione e di preghiera - seguita dalla Chiesa di Gesù "DA SEMPRE".

Riporto pochi esempi, ricavandoli dal Messale Romano (Feriale Emmaus, Ed. Paoline; e dal Breviario dell'Ufficio Divino).

 

l. Per le feste di Maria SS., abbiamo: “Venite adoriamo il Cristo Signore, Figlio della Vergine Maria"; “Celebriamo l'Immacolata Concezione di Maria, adoriamo suo Figlio, Cristo Signore"; “Oggi la Madre di Cristo è assunta in Cielo, lodiamo il Figlio, Signore del mondo".

Tutte le preghiere rivolte a Dio tramite Maria hanno, più o meno, questo tenore: “O Dio, Padre Misericordioso, soccorri la nostra debolezza e, per intercessione di Maria, Madre Immacolata del tuo Figlio, fà che risorgiamo dal peccato alla vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen".

 

2. Per le feste dei Santi. a) Nella festa di S. Giuseppe: “Lodiamo Cristo Nostro Signore"; b) per un apostolo: “Venite, adoriamo Cristo, Re e Signore degli apostoli; c) per un martire: “Venite, adoriamo il Re dei martiri, Cristo Signore; d) per un pastore (Papa, Vescovo): “Venite, adoriamo il Pastore Supremo, Cristo Signore; e) per i Santi Dottori: “Venite, adoriamo Cristo Signore, fonte di ogni sapienza",- f) per una santa vergine: “Venite, adoriamo Cristo gioia e corona (oppure Re e Sposo) delle Vergini; g) per un altro santo qualunque: “Venite, adoriamo il Signore: la sua gloria risplende nei Santi" oppure: “Nella festa di San... lodiamo il Signore nostro Dio".

E le preghiere rivolte ai Santi quali espressioni avranno? Ecco un esempio: “O Dio, che hai suscitato nella tua Chiesa San... perchè con la parola e con l'esempio, indicasse a noi la via della salvezza, concedici di seguire Cristo, Maestro e Signore, per giungere con i nostri fratelli nella gloria del tuo regno. Per il Nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e che vive e regna con Te nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen!".

 

E per concludere, nelle feste della dedicazione di una Chiesa, diciamo: “Chiesa,

Sposa di Cristo, acclama il tuo Signore", oppure: “Venite, adoriamo Cristo Signore, che ama la Sua Chiesa".

 

Voglio sperare che tutti quei fratelli che hanno creduto, o hanno voluto credere che la Chiesa non creda e n'on rispetti la mediazione, unica e necessaria di Cristo, vogliano ricredersi e imparare ad onorare, rispettare e imitare i Santi e le loro immagini, i quali e le quali, come già ho detto precedentemente, ci insegnano, attraverso la loro vita ed il linguaggio della bellezza delle immagini, a meglio conoscere, amare e servire Colui (Gesù Cristo) o coloro (i Santi) che esse ci rappresentano.

I Santi, che sono stati ottimi imitatori delle virtù cristiane, sono per noi "viatori" un grande stimolo a farci seguire e raggiungere Cristo, che è Via, Verità e Vita.