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CAPITOLO I

 

1.0.  GESU' CREATO

 

Nella introduzione ho accennato al metodo adottato dagli esegeti geovisti per sostenere con prove scritturali la loro dottrina.

Rivolgeremo adesso la nostra attenzione all'alterazione di uno dei principali testi cristologici, quello di

Col. 1,15-20, di cui ì T. di G. si servono per dimostrare che Gesù ha avuto un inizio, che è una creatura.

L'apostolo Paolo nel descrivere il primato dì Cristo dice:« Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di Lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in vista di Lui. Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa, il principio, il primogenito

di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose. Perché piacque a Dio di fare abitare in Lui ogni pienezza e per mezzo di Lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di Lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli». (La Bibbia di Gerusalemme, ed- Dehoniane, Bologna, XIV edízione, 1996.)

 

E' qui evidente lo scopo dell'autore sacro, nel descriverci l'identica sostanza di Cristo con il Padre.

 

 

1.1  L'esegesi geovista

 

Dal momento che il passo biblico di Colossesi mal si concilia con il credo geovista secondo il quale Gesù è stato creato ed è solo un uomo, occorre trovare una soluzione. La Bibbia dei TdG (Traduzione del Nuovo Mondo...., op. citata, da ora in avanti T.N.M. * Nella T.N.M. le parentesi sono quadre.

Traduce il passo di Col. 1,15-20 così: "Egli è l'immagine dell'invisibile Iddio, il primogenito di tutta la creazione; perché per mezzo di lui tutte le [altre] cose furono create nei cieli e sulla terra, le cose visibili e le cose invisibili, siano essi troni, o signorie, o governi, o autorità. Tutte le [altre] cose sono state create per mezzo di lui e per lui. Ed egli è prima di tutte le [altre] cose e per mezzo di lui tutte le [altre] cose furono fatte esistere, ed egli è il capo del corpo, la congregazione. Egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché divenga colui che è primo in tutte le cose; poiché [Dio] ritenne bene di far dimorare in lui tutta la pienezza, e per mezzo di lui riconciliare di nuovo con sé tutte le [altre] cose facendo la pace mediante il sangue [che egli sparse] sul palo di tortura, siano esse le cose sulla terra o le cose nei cieli".

E' evidente il tentativo di ridurre Gesù Cristo al rango delle tante cose create.

 

Le parentesi quadre entro le quali è posta la parola "altre" fanno parte del testo biblico dei TdG, parola che introducono del tutto arbitrariamente per ben 5 volte per rendere esplicito e chiaro che Gesù fa parte della creazione di Dio.

 

Quando si contesta loro questa aggiunta, rigettano con sdegno la contestazione perché le parentesi, dicono, sono state messe apposta per indicare che è una aggiunta dei traduttori, e non fa parte integrante del testo biblico.

 

Ma occorre conoscere bene le tecniche usate dal Corpo Direttivo  (Il Corpo Direttivo è attualmente formato da 12 membri.) per non restarne vittime cadendo nella loro trappola. Facendo una ricerca nella loro sconfinata produzione letteraria, si ha una sorpresa. Tutte le volte che viene citato il passo biblico di Colossesi sopra riportato, ci si accorge che le parentesi quadre scompaiono; la parola [altre] diventa parte integrante del testo biblico, parola ispirata divinamente. (Cfr. Cose nelle quali è impossibile che Dio menta, ed. Watch Tower     ........ 1965, pag 127 anche Accertatevi ...... op. cit. pag.118 e 207. )

(ndr quello che scrivono gli unti sulla Torre di Guardia dai TdG è ritenuto ispirato, quindi l’aver tolto le parentesi quadre, per loro, è giusto).

 

Così mentre per l'apostolo Paolo Gesù non sta dalla parte delle cose create, il C.D. inserendo la parola "altre", fa diventare Gesù una delle "altre cose"; e se è una "cosa", è un essere creato. Secondo questa logica, commentando il pensiero di Paolo traggono la seguente conclusione: "Viene così indicato che anch'egli è un essere creato, parte dalla creatura di Dio".( Ragioniamo facendo uso delle scritture, edito dalla Watch Tower...., 1985, pag. 406.)

 

Uno dei tanti manuali per lo "studio biblico a domicilio" considerato dal geovismo un efficace strumento d'indottrinamento, dice: "Prima di venire sulla terra Gesù era chiamato la "Parola di Dio" Questo titolo indica che prestava servizio in cielo come portavoce dì Dio. E' anche chiamato il  "primogenito" e "l'unigenito" figlio di Dio.

Ciò significa che fu creato prima di tutti gli altri figli spirituali di Dio e che egli è l'unico ad essere stato creato direttamente da Dío".(Potete vivere per sempre su unia terra paradisiaca, ed. dalla Watch Tower....., Roma, pag. 58)

(ndr incredibile, allucinante, secondo i TdG allora Gesù ebbe il privilegio di essere creato direttamente da Dio, mentre tutte le altre cose furono create dagli angeli, ci vuole molto vino per arrivare a scrivere simili allucinazioni. Bestemmiatori, dovreste vergognarvi di ciò che scrivete e propinate ai vostri fedeli; un giorno ne renderete conto a Dio e pagherete fino all’ultima goccia di vita)

 

Dello stesso avviso è il libro "Creazione", ove si dice: "Il Logos fu il principio della creazìone di Dio.

Dopo aver creato il Logos, Iddio fece di lui il suo agente attivo ... Geova conferì al Logos un posto di fiducia".( J.F RUTHERFORD., La creazione, ed. Watch Tower...., Brooklyn, 1927, pag. 12 )

(ndr se i normali fedeli TdG riflettessero di più su quello che leggono si accorgerebbero delle amenità che scrive il C.D., ecco un esempio: Logos significa Parola=Verbo, se Dio creò tutto per mezzo della Parola (che è suo Figlio) vuol dire che il Logos è sempre esistito assieme a Dio, altrimenti si potrebbe pensare che Dio un tempo era muto, ma in Gv 1,1 leggiamo “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. 2Egli era in principio presso Dio: 3tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste” quindi i TdG di serie B non sanno nemmeno quello che dicono, quelli di seria A invece sanno benissimo che sono degli ingannatori).In quanto essere creato, ne consegue che Gesù è fratello della miriade di angeli creati allo stesso modo da Dio, ed ex fratello di Satana.  (La Torre di guardia dei 1/9/1988, pag.13 ) "Lucifero ed il Logos sono chiamate "le stelle mattutine";(La creazione, op. cit. pag. 19) al tempo della fondazione della terra, il Logos e Lucifero cantarono insieme un inno di lode".(La creazione, op. cit. pag. 47.)  

(ndr E’ risaputo che Rutherford alzava molto il gomito; ma lui asseriva fermamente che era un essere divino, e i suoi scritti erano tutti ispirati. Alla luce di quanto si legge dai suoi scritti anche noi cristiani possiamo affermare con certezza che Rutherford era veramente pieno di-vino.)

1.2. Come è stato lmpiegato Gesù

Quale sua creatura, Dio "ha ammaestrato Gesù nella sua esistenza preumana", e svolse diversi incarichi su ordine del Padre suo corne quello di "parlare ad Adamo nel giardino di Eden (Gen. 2,16.17); era l'angelo del vero Dio che andava davanti al campo d'Israele (Es. 14,19); inoltre Gesù nella sua forma preumana era anche il principe di un'esercito di Geova che apparve a Gìosuè per rafforzarlo (Giosuè 5,14. 15); fu anche il principale portavoce di Dio sulla terra".
La Torre di guardia del 1/8/1995, pag. 13-14.

 

Inoltre viene precisato che "Geova fece un piano particolareggiato per la formazione del primo uomo, quindi il Logos si accinse ad eseguire quel piano ed a fare l'uomo esattamente conforme alle indicazioni ricevute"; il Logos prontamente ubbidì al comando ricevuto, essendo "il principale uffìciale esecutore"

di Dio. (Cf La creazione, op. cit. pag. 49.  (cf La creazione, op. cit. pag.127.)

La versione Interlincare del N.T. prodotta dai T.di G. nel 1969, e definita dal C.D. un testo fedele e corretto traduce: "in lui fu creato il tutto".
(cf The Kingdom Interlinear Translation of the Greek Sciptures, ed. della Watch Tower,.. Brooklyn 1969. )

 

(cf Don Lorenzo MINUTI, I TdG. non hanno la Bibbia, Coletti a San Píetro, 1992, Roma.)

 

(ndr poi per evitare contraddizioni hanno rivisto e ristampato la loro Bibbia nel 1987, eliminando da essa tutto ciò che andava contro le loro teorie)

 

Il testo di Colossesi quindi colloca il mondo all'interno della vicenda Cristo. L'idea portante è quella salvifica, perché Cristo è l'uníco mediatore della creazione, 'Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui" (vs. 15.16 che sono in perfetta sintonia col prologo giovanneo di Gv 1,1 e seg.) e l'unico mediatore della

salvezza (vs. 18b-20).

 

Inoltre i vs. 17-18a sono un intermezzo in cui Cristo è presentato come capo degli eletti e della Chiesa.

Questo intermezzo congiunge il ruolo di Cristo nella creazione e il ruolo di Cristo nella salvezza.

In questo inno Paolo presenta Gesù come immagine sostanziale del Padre (vs. 15), riproduce ciò di cui è il Padre.

 

Anche in 2 Cor. 4.4, ed Ebr. 1,3 torna il concetto di immagine. Tale senso di immagine è una somiglianza effettiva, profonda, non è una somiglianza accidentale né tanto meno una riproduzione statica, ma è una manifestazione in atto.

Gesù è la visibilità del Padre invisibile, l'immagine rivelativa del Padre nella salvezza.

Cristo, ponendosi al di sopra di tutto, conduce ogni cosa a Dio. La prospettiva soteriologia è quindi la prospettiva portante del discorso di Paolo in Col. 1,15-20.

Tutto in Cristo diventa unitotalità, perché senza di Lui niente è concepibile. Egli è il luogo in cui ogni cosa raggiunge il pieno significato del proprio essere e della propria vita.

 

CAPITOLO Il

 

2.0. ESISTENZA PREUMANA DI GESU'

 

Abbiamo accennato alla credenza geovista circa l'esistenza preumana di Gesù.

Gesù nella dottrina dei TdG non è altro che l'arcangelo Michele a cui Dìo avrebbe sottratto la forza vitale angelica cambiandogliela per un po' di tempo in forza vitale nel grembo della Vergine María.

Lo scopo di tale provvedimento era motivato dal fatto che l'uomo aveva rovinato il progetto di vita eterna per sempre su questa terra che Dio aveva per l'uomo. Col peccato di Adamo sarebbero entrati nelle cellule del corpo umano difetti genetici che ne hanno provocato la morte. Gesù, da arcangelo Michele diventato semplicemente l'uomo-Gesù non per generazione, ma per il suddetto intervento di Dio, non ha ricevuto i difetti genetici nelle cellule del suo corpo; di conseguenza Gesù non doveva morire essendo il

perfetto equivalente del corpo di Adamo, candidato ad una vita senza fine su questa terra.

 

L'idea che Gesù nella sua esistenza preumana era l'arcangelo Michele, non è una scoperta biblica fatta dagli esegeti di Brooklyn, ma è stata presa a prestito da una sètta giudaica del secondo secolo dopo Cristo, gli Ebioniti, secondo i quali Gesù è stato un grande ebreo, ma non perché fosse Figlio di Dio e Dio egli stesso, ma perché era l'arcangelo Michele incarnatosi in uomo (cfr. I TdG non hanno la Bibbia, op. cit. pag. 27.)

 

2.1. I testi biblici

 

ln essi l'arcangelo Michele è menzionato solo cinque volte,(cf Dan 10, 13.2 1; 12, 1; Giuda9; Ap. 12,7);

ed in nessun riferimento è detto che egli sia Gesù. Parlando di Michele, Dan. 10,13 dice che è "uno dei primi principi" dal che si deduce che non è l'unico principe. Inoltre l'angelo che appare a Daniele, parla di Michele come un suo collaboratore, e non pare pertanto che egli sia "un angelo inferiore a Michele" come invece vuole fare intendere il dizionario biblico dei TdG (Ausiliario per capire la Bibbia, ed. Watch Tower   ...... Roma, 1981, pag. 828.) e come le stesse parole dell'angelo fanno comprendere: "Nessuno mi aiuta in questo, se non Michele, ed io ... mi tenni presso di lui (Michele) per dargli rinforzo e sostegno" (Dan. 10,21); inoltre i TdG ricorrono a dimostrare che Gesù = Michele e Michele = Gesù.

 

Scrivono: "Prove scritturali mostrano che Michele era il nome del Figlio di Dio prima che lasciasse il cielo per diventare Gesù Cristo e anche dopo che vi tornò. Michele è l'unico chiamato "arcangelo" che significa "angelo principale" o "angelo capo", termine che ricorre nella Bibbia solo al singolare, a indicare che uno solo Dio ha designato quale capo delle schiere angeliche.

In 1Ts. 4,16 la voce del risuscitato Signore Gesù Cristo viene definita "voce di arcangelo", e ciò fa pensare che lui stesso sia in effetti l'arcangelo.

 

Questo versetto lo descrive nell'atto di scendere dal cielo con "chiamata di comando". E' solo logico dunque che la voce che esprime tale chiamata di comando sia definita con un termine che non sminuisca la grande autorità di cui ora è investito Gesù Cristo quale Re dei re e Signore dei signori (Mt. 28,1 8; Riv. 17,14).

 

Se il titolo "arcangelo" non si riferisse a Gesù Cristo ma ad altri angeli, l'espressione "voce di arcangelo" non sarebbe appropriata: sarebbe una voce meno autorevole di quella dei Figlio di Dio…. Nella sua esistenza preumana Gesù era chiamato "la Parola". (Gv. 1, 1). Aveva anche il nome proprio Michele. Conservando il nome Gesù dopo la resurrezione (At. 9,5) la "Parola" dimostra la sua identità col Figlio di Dio sulla terra. Il fatto di avere ripreso il suo nome celeste Michele e il suo titolo "la Parola di Dio", (Riv. 19,13) lo ricollega con la sua esistenza preumana. Lo stesso nome Michele, che significa "chi è simile a Dio?" fa notare che Dio è senza uguali e che Michele, il suo arcangelo, è il suo grande Sostenitore e

Vendícatore" (Ausiliario per capire la Bibbia, op. cit. pag. 829, anche Perspicacia nello studio delle scrittue  ed. da Watch Tower   ............ 1988, vol. II pap, 278.)

 

Anche il testo di 1Ts. 4,16 è adattato in modo da applicarlo a Gesù e farlo coincidere con l'insegnamento della Soc. Torre di Guardia. Si legge nella T.N.M.: "il Signore stesso con voce di arcangelo…."

 

Le traduzioni cattoliche rendono 1 Ts 4,16: "Il Signore stesso, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio discenderà dal cielo…" (sottolineature mie)

 

Inoltre un'accurata lettura del testo, non autorizza assolutamente ad identificare la voce dell'arcangelo con quella di Cristo. Infatti 2 Ts. 1,7 parla di "quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza";(Cfr. La Bibbia di Gerusalemme, ed. Dehoniane, Bologna, XIV edizione, 1996.) pertanto, se Gesù porterà con sé un esercito di potenti angeli, non sarebbe appropriato che un arcangelo, Michele, lo accompagni? In maniera analoga l'espressione "tromba di Dio" di 1 Ts. 4 .16, non significa necessariamente "la tromba di Dio che suona" ma il suono, autorizzato di Dio, della tromba del giudizio.

(Cfr. Mt. 24,3 1; 1Cor. 15,52;) La preposizione greca vuole esprimere le circostanze concomitanti del "discendere" (gr. Katabalnein). In simili descrizioni entrano tratti tradizionali delle concezioni e della letteratura apocalittica, che servono a delineare "l'atmosfera" in cui si produrrà la fine, più che a descrivere gli eventi particolari. (G. KITTEL ( a cura di) Grande lessico del Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia, 1965, vol. 5°, coli.317-324.) La voce, la tromba, l'ordine, sono elementi caratteristici di ogni teofania

nella letteratura apocalittica; (cfr. Es. 19,16) "sono probabilmente dei sinonimi che annunciano l'ora della "parusia" e dell'adunata del popolo di Dio".(Grande Commentario Biblico, Queriniana, Brescia, 1974, col. 1 1 25.) Solo un uso distorto della Scrittura può consentire di identificare il Cristo con l'arcangelo Michele.


(Cfr. S. POLLINA, Il popolo dell'Apocalisse, Movimento Bìblico Cattolico Gris,  Casamassima, Bari, 1993, pag. 119.)


(ndr certo che i TdG di fantasia ne hanno da vendere)