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Conclusione

tratto dall'Enciclopedia di Apologetica - quinta edizione - traduzione del testo APOLOGÉTIQUE Nos raisons de croire - Réponses aux objection

 

CONCLUSIONE

È tempo di concludere. Speriamo sinceramente che le note precedenti possano aiutare a prevenire e risolvere alcune fra le obiezioni più diffuse contro i libri e la dottrina ispirata dell'Antico Testamento. Ora dovremmo completare le nostre risposte con un'esposizione positiva per illuminare le principali nozioni religiose e morali, che formano la grandezza eterna dell'Antico Testamento, ma siamo costretti a rimandare i nostri lettori alle opere che hanno trattato la questione ex professo, specialmente alle belle conferenze tenute dal compianto card. Faulhaber nella cattedrale di Monaco (5).

Desidereremmo che d'ora in avanti l'insegnamento della storia sacra s'ispirasse alle vigorose pagine che l'eminente prelato vi ha consecrato, poiché siamo convinti che si possa perfezionare l'insegnamento della storia sacra nelle nostre scuole. Non abbiamo il diritto d'ignorare il problema, anche se delicato e difficile, perché il gesto dello struzzo giova poco, " Il piano della storia sacra, quale siamo abituati a insegnare, scrivevamo in un opuscolo dedicato a questo problema, per quanto venerabile, non è sacrosanto e, in ogni caso, la Chiesa non l'ha adottato fin da principio, se nei primi secoli dell'era cristiana essa conobbe e insegnò l'Antico Testamento, ma ne aveva un'economia diversa da quella cui dopo di allora siamo abituati. Cristo stesso pare si sia servito della Sacra Scrittura con discernimento e finezza maggiore di quanto non usino certi manuali... Sotto la protezione di Cristo e la direzione della sua Chiesa possano queste poche riflessioni (dedicate a migliorare il metodo per l'insegnamento della storia sacra) contribuire a insegnarci ad insegnare la storia dell'Antico Testamento, come lo facevano i primi cristiani, cioè più direttamente in vista di Cristo e alla luce del suo messaggio di salute " (6).

G. C.

 

BIBLIOGRAFIA. - Oltre le opere già citate nel corso della trattazione, segnaliamo le seguenti. E. Galbiati - A. Piazza, Pagine diffìcili dell'A. Testamento, Bevilacqua e Solari, Genova 1951. P. Heinisch, Problemi di storia primordiale biblica, trad. dal ted. di A. Paredi, Morcelliana, Brescia 1950. C. Hauret, Origini, Marietti, Torino 1953. J. Coppens-, La comaissance du bien et du mal et le piche du paradis, Desclée de Brouwer, Paris 1947. W. F. Al-brioht, Archeology and thè religion of Israel, Hopkins Press, Baltimora 1946; From thè Storie Age to Chrislianity, ivi 1942 ; trad. frane. : De làge de la piene à la chrétienté. Le monathéisme et son éooluiion historique, Payot Paris 1951. Le seguenti opere giovano per cogliere il contenuto religioso dell'A. Testamento. G. Closen, Incontro col libro sacro, Morcelliana, Brescia 1943. S. De Dietrich, Le dessein de Dieu, Delachaux et Niestlé, Neuchatel-Paris 1951. Protestante. H. Duesberg, Les valeurs chrétiens de VA. Testament, Ed. deMaredsous, Maredsous 1948. Paul Marie de la Croix, VA. Testament source de vie spirituelle, Desclée de Br., Paris 1952; trad. ital. presso Ed. Ancora, Milano.

 

(5)Judentum. Christentum. Germanentum. Adventspredìgten gehalten in St-Michael zu Munchen, Monaco, s. d. (1933). Trad. ital. : Giudaismo, Cristianesimo, Gemanesimo, Morcelliana,Brescia 1934.
(6) J. Coppens, Pour mieux comprendre et mieta enseigner l'Histoire scinte de l'Ancien Testament, Parigi, Desclée de Br. 1936, pp. 47-48. Su tutti i problemi posti dallo studio letterario dell'A. T. e sui notevoli risultati ottenuti dalle varie reazioni critiche antiwellhausiane, si può consultare J. Coppens, L'histoire crìtìque de l'Ancien Testament. Ses origines, ses orientations nouvelles, ses perspectiaes d'avenir, Parigi, Casterman 1938,3 ed., Parigi, Desclée de Br. 1942.