00 03/09/2009 12:04

7            1Non fare il male, perché il male non ti prenda.

2Stai lontano dall’iniquità ed essa si allontanerà da te.

3Figlio, non seminare nei solchi dell’ingiustizia

per non raccoglierne sette volte tanto.

4Non domandare al Signore il potere

né al re un posto di onore.

5Non farti giusto davanti al Signore^

né saggio davanti al re.

6Non cercare di divenire giudice

se ti manca la forza di estirpare l’ingiustizia,

perché temeresti di fronte al potente

e getteresti una macchia sulla tua retta condotta.

7Non fare soprusi contro l’assemblea della città

e non degradarti in mezzo al popolo.

8Non ti impigliare due volte nel peccato,

perché neppure di uno resterai impunito.

9Non dire: «Egli guarderà all’abbondanza dei miei doni,

e quando farò l’offerta al Dio altissimo, egli l’accetterà».

10Non essere incostante nella tua preghiera

e non trascurare di fare elemosina.

11Non deridere un uomo dall’animo amareggiato,

perché c’è chi umilia e innalza.

12Non seminare menzogne contro tuo fratello

e non fare qualcosa di simile all’amico.

13Non ricorrere mai alla menzogna:

è un’abitudine che non porta alcun bene.

14Non parlare troppo nell’assemblea degli anziani

e non ripetere le parole della tua preghiera.

15Non disprezzare il lavoro faticoso,

in particolare l’agricoltura che Dio ha istituito.

16Non unirti alla moltitudine dei peccatori,

ricòrdati che la collera divina non tarderà.

17Umìliati profondamente,

perché castigo dell’empio sono fuoco e vermi.

 

18Non cambiare un amico per interesse

né un vero fratello per l’oro di Ofir.

19Non disdegnare una sposa saggia e buona,^

poiché la sua amabilità vale più dell’oro.

20Non maltrattare un servo che lavora fedelmente

né l’operaio che si impegna totalmente.

21Ama il servo intelligente

e non rifiutargli la libertà^.

22Hai bestiame? Abbine cura;

se ti è utile, resti in tuo possesso.

23Hai figli? Educali

e fa’ loro piegare il collo fin dalla giovinezza.

24Hai figlie? Vigila sul loro corpo

e non mostrare loro un volto troppo indulgente.

25Fa’ sposare tua figlia e avrai compiuto un grande affare,

ma dàlla a un uomo assennato.

26Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla,

ma se non le vuoi bene, non fidarti.

 

27Onora tuo padre con tutto il cuore

e non dimenticare le doglie di tua madre.

28Ricorda che essi ti hanno generato:

che cosa darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?

29Con tutta l’anima temi il Signore

e abbi riverenza per i suoi sacerdoti.

30Ama con tutta la forza chi ti ha creato

e non trascurare i suoi ministri.

31Temi il Signore e onora il sacerdote,

dàgli la sua parte, come ti è stato comandato:

primizie, sacrifici di riparazione, offerta delle spalle,

vittima di santificazione e primizie delle cose sante.

32Anche al povero tendi la tua mano,

perché sia perfetta la tua benedizione.

33La tua generosità si estenda a ogni vivente,

ma anche al morto non negare la tua pietà.

34Non evitare coloro che piangono

e con gli afflitti móstrati afflitto.

35Non esitare a visitare un malato,

perché per questo sarai amato.

36In tutte le tue opere ricòrdati della tua fine

e non cadrai mai nel peccato.

 

 

8            1Non contendere con un uomo potente,

per non cadere nelle sue mani.

2Non litigare con un uomo ricco,

perché non ti soverchi con il suo peso:

l’oro infatti ha corrotto molti

e ha fatto deviare il cuore dei re.

3Non contendere con un uomo chiacchierone

e non aggiungere legna al suo fuoco.

4Non scherzare con l’uomo ignorante,

perché non siano insultati i tuoi antenati.

5Non rimproverare un uomo che si converte dal peccato^:

ricòrdati che tutti abbiamo delle colpe.

6Non disprezzare un uomo quando è vecchio,

perché anche tra noi alcuni invecchieranno.

7Non gioire per la morte di qualcuno:

ricòrdati che tutti moriremo.

8Non disdegnare i discorsi dei saggi,

medita piuttosto le loro massime,

perché da loro imparerai la dottrina

e potrai metterti a servizio dei grandi.

9Non trascurare i discorsi dei vecchi,

perché anch’essi hanno imparato dai loro padri;

da loro imparerai il discernimento

e come rispondere nel momento del bisogno.

10Non attizzare le braci del peccatore,

per non bruciare nel fuoco della sua fiamma.

11Non recedere dalla presenza del violento,

perché egli non tenda un agguato contro di te.

12Non fare prestiti a un uomo più forte di te

e se gli hai prestato qualcosa, considerala perduta.

13Non garantire oltre le tue possibilità

e se hai garantito, preòccupati di soddisfare.

14Non muovere causa a un giudice,

perché lo giudicheranno tenendo conto del suo prestigio.

15Con un temerario non metterti in viaggio,

perché non ti sia di peso;

egli camminerà infatti secondo il suo capriccio

e con lui andrai in rovina per la sua stoltezza.

16Non litigare con un uomo irascibile

e non passare con lui per un luogo solitario,

perché ai suoi occhi il sangue è come un nulla,

dove non c’è possibilità di aiuto ti assalirà.

17Non consigliarti con un uomo stolto,

perché non saprà mantenere il segreto.

18Davanti a uno straniero non fare nulla di nascosto,

perché non sai che cosa ne seguirà.

19A un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore,

perché potrebbe non esserti riconoscente.

 

 

9            1Non essere geloso della donna che riposa sul tuo seno,

per non darle a tuo danno un cattivo insegnamento.

2Non darti interamente a una donna,

sì che essa s’imponga sulla tua forza.

3Non dare appuntamento a una donna licenziosa,

perché tu non abbia a cadere nei suoi lacci.

4Non frequentare una cantante,

per non essere preso dalle sue seduzioni.

5Non fissare il tuo sguardo su una vergine,

per non essere coinvolto nella sua punizione.

6Non perderti dietro alle prostitute,

per non dissipare il tuo patrimonio.

7Non curiosare nelle vie della città,

non aggirarti nei suoi luoghi solitari.

8Distogli l’occhio da una donna avvenente,

non fissare una bellezza che non ti appartiene.

Per la bellezza di una donna molti si sono rovinati,

l’amore per lei brucia come un fuoco.

9Non sederti accanto a una donna sposata,

e con lei non frequentare banchetti bevendo vino,

perché il tuo cuore non corra dietro a lei

e per la passione tu non vada in rovina.

 

10Non abbandonare un vecchio amico,

perché quello nuovo non è uguale a lui.

Vino nuovo, amico nuovo:

quando sarà invecchiato, lo berrai con piacere.

11Non invidiare il successo di un peccatore,

perché non sai quale sarà la sua fine.

12Non compiacerti del benessere degli empi,

ricòrdati che non rimarranno impuniti fino alla morte.

13Stai lontano dall’uomo che ha il potere di uccidere

e non sperimenterai il timore della morte.

Se l’avvicini, stai attento a non sbagliare,

perché egli non ti tolga la vita;

ésappi che cammini in mezzo ai lacci

e ti muovi sui bastioni della città.ù

14Per quanto puoi, mantieni buoni rapporti con i vicini,

ma consìgliati solo con i saggi.

15Conversa con uomini assennati

e ogni tuo colloquio sia sulle leggi dell’Altissimo.

16Tuoi commensali siano gli uomini giusti,

il tuo vanto sia nel timore del Signore.

17Per la mano degli artigiani l’opera merita lode,

ma il capo del popolo è saggio per il parlare^.

18Un uomo chiacchierone è temuto nella sua città,

chi non sa controllare le parole è detestato.

 

 

10         1Un governatore saggio educa il suo popolo,

il governo dell’uomo di senno è ordinato.

2Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri;

quale il capo di una città, tali tutti i suoi abitanti.

3Un re che non ha istruzione rovina il suo popolo,

una città prospera per il senno dei capi.

4Il governo del mondo è nelle mani del Signore;

egli vi suscita l’uomo adatto al momento giusto.

5Il successo dell’uomo è nelle mani del Signore,

ma sulla persona dello scriba egli pone la sua gloria.

6Non irritarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi

e non fare nulla in preda all’ira.

7Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia,

l’uno e gli altri hanno in odio l’ingiustizia.

8Il regno passa da un popolo a un altro

a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze.

Niente è più empio dell’uomo che ama il denaro,

poiché egli si vende anche l’anima.

9Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere?

Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti.

10Una lunga malattia si prende gioco del medico;^

chi oggi è re, domani morirà.

11Quando l’uomo muore,

eredita rettili, belve e vermi.

 

12Principio della superbia è allontanarsi dal Signore;

il superbo distoglie il cuore dal suo creatore.

13Principio della superbia infatti è il peccato;

chi ne è posseduto diffonde cose orribili.

Perciò il Signore ha castigato duramente i superbi

e li ha abbattuti fino ad annientarli.

14Il Signore ha rovesciato i troni dei potenti,

al loro posto ha fatto sedere i miti.

15Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni,

al loro posto ha piantato gli umili.

16Il Signore ha sconvolto le terre delle nazioni

e le ha distrutte fino alle fondamenta.

17Le ha cancellate dal consorzio umano e le ha annientate,

ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo.^

18Non è fatta per gli uomini la superbia

né l’impeto della collera per i nati da donna.

 

19éQuale stirpe è degna d’onore? La stirpe dell’uomo.ù

Quale stirpe è degna d’onore? Quelli che temono il Signore.

éQuale stirpe non è degna d’onore? La stirpe dell’uomo.ù

Quale stirpe non è degna d’onore? Quelli che trasgrediscono i comandamenti.

20Tra i fratelli viene onorato chi li comanda,

ma agli occhi del Signore quelli che lo temono.

é21Principio di gradimento è il timore del Signore,

principio di rifiuto l’ostinazione e la superbia.ù 

22Il ricco, il nobile, il povero:

loro vanto è il timore del Signore.

23Non è giusto disprezzare un povero che ha senno

e non conviene onorare un uomo peccatore.

24Il principe, il giudice e il potente sono onorati,

ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore.

25Uomini liberi serviranno uno schiavo sapiente

e chi ha senno non protesterà.

 

26Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro

e non gloriarti nel momento del tuo bisogno.

27Meglio uno che lavora e abbonda di tutto

di chi va in giro a vantarsi e manca di cibo.

28Figlio, con modestia pensa al tuo onore

e fatti valere secondo il tuo merito.

29Chi giustificherà uno che fa male a se stesso

e chi onorerà colui che si disonora?

30Un povero viene onorato per la sua scienza

e un ricco viene onorato per la sua ricchezza.

31Chi è onorato nella povertà, quanto più lo sarà nella ricchezza!

E chi è disprezzato nella ricchezza, quanto più lo sarà nella povertà!