00 03/09/2009 12:10

14         1Beato l’uomo che non ha peccato con la sua bocca

e non è tormentato dal rimorso dei peccati.

2Beato chi non ha nulla da rimproverarsi

e chi non ha perduto la sua speranza.

3A un uomo gretto non va bene la ricchezza,

a che cosa servono gli averi a un uomo avaro?

4Chi accumula a forza di privazioni, accumula per altri;

con i suoi beni faranno festa gli estranei.

5Chi è cattivo con se stesso con chi sarà buono?

Certo non godrà delle sue ricchezze.

6Nessuno è peggiore di chi danneggia se stesso,

e questa è la ricompensa della sua malizia:

7anche se fa il bene, lo fa per distrazione,

e alla fine sarà manifesta la sua malizia.

8È malvagio l’uomo dall’occhio invidioso,

volge lo sguardo altrove e disprezza la vita altrui.

9L’occhio dell’avaro non si accontenta della sua parte,

una malvagia ingiustizia gli inaridisce l’anima.

10Un occhio cattivo è invidioso anche del pane

ed è proprio questo che manca sulla sua tavola.

 

11Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene

e presenta al Signore le offerte dovute.

12Ricòrdati che la morte non tarderà

e il decreto degli inferi non ti è stato rivelato^.

13Prima di morire fa’ del bene all’amico,

secondo le tue possibilità sii generoso con lui.

14Non privarti di un giorno felice,

non ti sfugga nulla di un legittimo desiderio.

15Non lascerai forse a un altro i frutti del tuo lavoro,

e le tue fatiche per essere divise fra gli eredi?

16Regala e accetta regali, e divèrtiti,^

perché negli inferi non si ricerca l’allegria.

17Ogni corpo invecchia come un abito,

éè una legge da sempre: «Devi morire!».ù

18Come foglie verdi su un albero frondoso,

alcune cadono e altre germogliano,

così sono le generazioni umane:

una muore e un’altra nasce.

19Ogni opera corruttibile scompare

e chi la compie se ne andrà con essa.^

 

20Beato l’uomo che si dedica alla sapienza

e riflette con la sua intelligenza^,

21che medita nel cuore le sue vie

e con la mente ne penetra i segreti.

22La insegue come un cacciatore,

si apposta sui suoi sentieri.

23Egli spia alle sue finestre

e sta ad ascoltare alla sua porta.

24Sosta vicino alla sua casa

e fissa il picchetto nelle sue pareti,

25alza la propria tenda presso di lei

e si ripara in un rifugio di benessere,

26mette i propri figli sotto la sua protezione

e sotto i suoi rami soggiorna;

27da lei è protetto contro il caldo,

e nella sua gloria egli abita.

 

 

15            1Chi teme il Signore farà tutto questo,

chi è saldo nella legge otterrà la sapienza.

2Ella gli andrà incontro come una madre,

lo accoglierà come una vergine sposa;

3lo nutrirà con il pane dell’intelligenza

e lo disseterà con l’acqua della sapienza.

4Egli si appoggerà a lei e non vacillerà,

a lei si affiderà e non resterà confuso.

5Ella lo innalzerà sopra i suoi compagni

e gli farà aprire bocca in mezzo all’assemblea^.

6Troverà gioia e una corona di esultanza

e un nome eterno egli erediterà.

7Gli stolti non raggiungeranno mai la sapienza^

e i peccatori non la contempleranno mai.

8Ella sta lontana dagli arroganti,

e i bugiardi non si ricorderanno di lei^.

9La lode non si addice in bocca al peccatore,

perché non gli è stata concessa dal Signore.

10La lode infatti va celebrata con sapienza^

ed è il Signore che la dirige.

 

11Non dire: «A causa del Signore sono venuto meno»,

perché egli non fa quello che detesta.

12Non dire: «Egli mi ha tratto in errore»,

perché non ha bisogno di un peccatore.

13Il Signore odia ogni abominio:

esso non è amato da quelli che lo temono.

14Da principio Dio creò l’uomo

e lo lasciò in balìa del suo proprio volere.

é15Se tu vuoi, puoi osservare i comandamenti;

l’essere fedele dipende dalla tua buona volontà.ù 

16Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:

là dove vuoi tendi la tua mano.

17Davanti agli uomini stanno la vita e la morte^:

a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.

18Grande infatti è la sapienza del Signore;

forte e potente, egli vede ogni cosa.

19I suoi occhi sono su coloro che lo temono,

egli conosce ogni opera degli uomini.

20A nessuno ha comandato di essere empio

e a nessuno ha dato il permesso di peccare.

 

 

16         1Non desiderare molti figli buoni a nulla,

non rallegrarti dei figli che sono empi.

2Siano pur molti, non gioire

se sono privi del timore del Signore.

3Non contare sulla loro giovane età

e non confidare nel loro numero,

éperché tu gemerai per un dolore prematuro

e d’improvviso conoscerai la loro fine;ù

poiché è preferibile uno a mille

e morire senza figli che averne di empi.

4La città sarà ripopolata per opera di un solo saggio,

mentre la stirpe degli iniqui verrà distrutta.

 

5Il mio occhio ha visto molte cose simili,

il mio orecchio ne ha sentite anche di più gravi.

6Nell’assemblea dei peccatori un fuoco si accende,

contro un popolo ribelle è divampata l’ira.

7Egli non perdonò agli antichi giganti,

che si erano ribellati per la loro forza.

8Non risparmiò i concittadini di Lot,

che egli aveva in orrore per la loro superbia.

9Non ebbe pietà di un popolo maledetto,

che fu scacciato per i suoi peccati.

éTutto questo egli fece a nazioni dal cuore duro

e per il numero dei suoi santi non fu consolato.ù

10Così trattò i seicentomila fanti

che avevano congiurato per la durezza del loro cuore.

éFlagellando, avendo pietà, percuotendo, guarendo,

il Signore ha custodito nella pietà e nell’istruzione.ù

 

11Ci fosse anche un solo uomo di dura cervice,

sarebbe inaudito se restasse impunito,

poiché in lui c’è misericordia e ira,

potente quando perdona e quando riversa la sua ira.

12Tanto grande è la sua misericordia, quanto grande il suo rimprovero;

egli giudicherà l’uomo secondo le sue opere.

13Non sfuggirà il peccatore con la sua preda,

né la pazienza del giusto sarà delusa.

14Egli riconoscerà ogni atto di misericordia,

ciascuno riceverà secondo le sue opere^.

15Il Signore ha indurito il faraone perché non lo riconoscesse,

perché fossero note le sue opere sotto il cielo.

16A tutta la creazione la sua misericordia è manifesta,

ha dispensato la luce e le tenebre agli uomini.

17Non dire: «Mi nasconderò al Signore!

Lassù chi si ricorderà di me?

Fra tanta gente non sarò riconosciuto,

chi sarò io in mezzo a una creazione immensa?».

18Ecco il cielo e il cielo dei cieli,

l’abisso e la terra sussultano quando egli appare.

éTutto l’universo è stato creato ed esiste per la sua volontà.ù

19Anche i monti e le fondamenta della terra

tremano di spavento quando egli li scruta.

20Ma nessuno riflette su queste cose^;

al suo modo di agire chi presta attenzione?

21Come un uragano che l’uomo non vede,

così molte sue opere sono nascoste.

22«Chi annuncerà le sue opere di giustizia?

O chi aspetterà? L’alleanza infatti è ancora lontana,

e il rendiconto di tutto sarà solo alla fine».

23Queste cose pensa chi ha il cuore meschino;

lo stolto, che si lascia ingannare, pensa sciocchezze.

 

24Ascoltami, figlio, e impara la scienza^,

e nel tuo cuore tieni conto delle mie parole.

25éManifesterò con ponderazione la dottrina,

con cura annuncerò la scienza.ù

 

26Quando il Signore da principio creò le sue opere,

dopo averle fatte ne distinse le parti.

27Ordinò per sempre le sue opere

e il loro dominio per le generazioni future.

Non soffrono né fame né stanchezza

e non interrompono il loro lavoro.

28Nessuna di loro urta la sua vicina,

mai disubbidiranno alla sua parola.

29Dopo ciò il Signore guardò alla terra

e la riempì dei suoi beni.

30Ne coprì la superficie con ogni specie di viventi

e questi ad essa faranno ritorno.