00 03/09/2009 13:26

Salmo 68 (67)

 

1  Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Canto.

 

2  Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici

   e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.

 

3  Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;

   come si scioglie la cera di fronte al fuoco,

   periscono i malvagi davanti a Dio.

 

4  I giusti invece si rallegrano,

   esultano davanti a Dio

   e cantano di gioia.

 

5  Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,

   appianate la strada a colui che cavalca le nubi:

   Signore è il suo nome,

   esultate davanti a lui.

 

6  Padre degli orfani e difensore delle vedove

   è Dio nella sua santa dimora.

 

7  A chi è solo, Dio fa abitare una casa,

   fa uscire con gioia i prigionieri.

   Solo i ribelli dimorano in arida terra.

 

8  O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,

   quando camminavi per il deserto,

 

9  tremò la terra, i cieli stillarono

   davanti a Dio, quello del Sinai,

   davanti a Dio, il Dio d’Israele.

 

10 Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,

   la tua esausta eredità tu hai consolidato

 

11 e in essa ha abitato il tuo popolo,

   in quella che, nella tua bontà,

   hai reso sicura per il povero, o Dio.

 

12 Il Signore annuncia una notizia,

   grande schiera sono le messaggere di vittoria:

 

13 «Fuggono, fuggono i re degli eserciti!

   Nel campo, presso la casa, ci si divide la preda.

 

14 Non restate a dormire nei recinti!

   Splendono d’argento le ali della colomba,

   di riflessi d’oro le sue piume».

 

15 Quando l’Onnipotente là disperdeva i re,

   allora nevicava sul Salmon.

 

16 Montagna eccelsa è il monte di Basan,

   montagna dalle alte cime è il monte di Basan.

 

17 Perché invidiate, montagne dalle alte cime,

   la montagna che Dio ha desiderato per sua dimora?

   Il Signore l’abiterà per sempre.

 

18 I carri di Dio sono miriadi, migliaia gli arcieri:

   il Signore è tra loro, sul Sinai, in santità.

 

19 Sei salito in alto e hai fatto prigionieri –

   dagli uomini hai ricevuto tributi

   e anche dai ribelli –,

   perché là tu dimori, Signore Dio!

 

20 Di giorno in giorno benedetto il Signore:

   a noi Dio porta la salvezza.

 

21 Il nostro Dio è un Dio che salva;

   al Signore Dio appartengono le porte della morte.

 

22 Sì, Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici,

   la testa dai lunghi capelli di chi percorre la via del delitto.

 

23 Ha detto il Signore: «Da Basan li farò tornare,

   li farò tornare dagli abissi del mare,

 

24 perché il tuo piede si bagni nel sangue

   e la lingua dei tuoi cani riceva la sua parte tra i nemici».

 

25 Appare il tuo corteo, Dio,

   il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.

 

26 Precedono i cantori, seguono i suonatori di cetra,

   insieme a fanciulle che suonano tamburelli.

 

27 «Benedite Dio nelle vostre assemblee,

   benedite il Signore, voi della comunità d’Israele».

 

28 Ecco Beniamino, un piccolo che guida

   i capi di Giuda, la loro schiera,

   i capi di Zàbulon, i capi di Nèftali.

 

29 Mostra, o Dio, la tua forza,

   conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!

 

30 Per il tuo tempio, in Gerusalemme,

   i re ti porteranno doni.

 

31 Minaccia la bestia del canneto,

   quel branco di bufali, quell’esercito di tori,

   che si prostrano a idoli d’argento;

   disperdi i popoli che amano la guerra!

 

32 Verranno i grandi dall’Egitto,

   l’Etiopia tenderà le mani a Dio.

 

33 Regni della terra, cantate a Dio,

   cantate inni al Signore,

 

34 a colui che cavalca nei cieli, nei cieli eterni.

   Ecco, fa sentire la sua voce, una voce potente!

 

35 Riconoscete a Dio la sua potenza,

   la sua maestà sopra Israele,

   la sua potenza sopra le nubi.

 

36 Terribile tu sei, o Dio, nel tuo santuario.

   È lui, il Dio d’Israele, che dà forza e vigore al suo popolo.

   Sia benedetto Dio!

 

 

 

Salmo 69 (68)

 

1  Al maestro del coro. Su «I gigli». Di Davide.

 

2  Salvami, o Dio:

   l’acqua mi giunge alla gola.

 

3  Affondo in un abisso di fango,

   non ho nessun sostegno;

   sono caduto in acque profonde

   e la corrente mi travolge.

 

4  Sono sfinito dal gridare,

   la mia gola è riarsa;

   i miei occhi si consumano

   nell’attesa del mio Dio.

 

5  Sono più numerosi dei capelli del mio capo

   quelli che mi odiano senza ragione.

   Sono potenti quelli che mi vogliono distruggere,

   i miei nemici bugiardi:

   quanto non ho rubato, dovrei forse restituirlo?

 

6  Dio, tu conosci la mia stoltezza

   e i miei errori non ti sono nascosti.

 

7  Chi spera in te, per colpa mia non sia confuso,

   Signore, Dio degli eserciti;

   per causa mia non si vergogni

   chi ti cerca, Dio d’Israele.

 

8  Per te io sopporto l’insulto

   e la vergogna mi copre la faccia;

 

9  sono diventato un estraneo ai miei fratelli,

   uno straniero per i figli di mia madre.

 

10 Perché mi divora lo zelo per la tua casa,

   gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.

 

11 Piangevo su di me nel digiuno,

   ma sono stato insultato.

 

12 Ho indossato come vestito un sacco

   e sono diventato per loro oggetto di scherno.

 

13 Sparlavano di me quanti sedevano alla porta,

   gli ubriachi mi deridevano.

 

14 Ma io rivolgo a te la mia preghiera,

   Signore, nel tempo della benevolenza.

   O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,

   nella fedeltà della tua salvezza.

 

15 Liberami dal fango, perché io non affondi,

   che io sia liberato dai miei nemici e dalle acque profonde.

 

16 Non mi travolga la corrente,

   l’abisso non mi sommerga,

   la fossa non chiuda su di me la sua bocca.

 

17 Rispondimi, Signore, perché buono è il tuo amore;

   volgiti a me nella tua grande tenerezza.

 

18 Non nascondere il volto al tuo servo;

   sono nell’angoscia: presto, rispondimi!

 

19 Avvicìnati a me, riscattami,

   liberami a causa dei miei nemici.

 

20 Tu sai quanto sono stato insultato:

   quanto disonore, quanta vergogna!

   Sono tutti davanti a te i miei avversari.

 

21 L’insulto ha spezzato il mio cuore

   e mi sento venir meno.

   Mi aspettavo compassione, ma invano,

   consolatori, ma non ne ho trovati.

 

22 Mi hanno messo veleno nel cibo

   e quando avevo sete mi hanno dato aceto.

 

23 La loro tavola sia per loro una trappola,

   un’insidia i loro banchetti.

 

24 Si offuschino i loro occhi e più non vedano:

   sfibra i loro fianchi per sempre.

 

25 Riversa su di loro il tuo sdegno,

   li raggiunga la tua ira ardente.

 

26 Il loro accampamento sia desolato,

   senza abitanti la loro tenda;

 

27 perché inseguono colui che hai percosso,

   aggiungono dolore a chi tu hai ferito.

 

28 Aggiungi per loro colpa su colpa

   e non possano appellarsi alla tua giustizia.

 

29 Dal libro dei viventi siano cancellati

   e non siano iscritti tra i giusti.

 

30 Io sono povero e sofferente:

   la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.

 

31 Loderò il nome di Dio con un canto,

   lo magnificherò con un ringraziamento,

 

32 che per il Signore è meglio di un toro,

   di un torello con corna e zoccoli.

 

33 Vedano i poveri e si rallegrino;

   voi che cercate Dio, fatevi coraggio,

 

34 perché il Signore ascolta i miseri

   e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

 

35 A lui cantino lode i cieli e la terra,

   i mari e quanto brulica in essi.

 

36 Perché Dio salverà Sion,

   ricostruirà le città di Giuda:

   vi abiteranno e ne riavranno il possesso.

 

37 La stirpe dei suoi servi ne sarà erede

   e chi ama il suo nome vi porrà dimora.

 

 

 

Salmo 70 (69)

 

1  Al maestro del coro. Di Davide. Per fare memoria.

 

2  O Dio, vieni a salvarmi,

   Signore, vieni presto in mio aiuto.

 

3  Siano svergognati e confusi

   quanti attentano alla mia vita.

   Retrocedano, coperti d’infamia,

   quanti godono della mia rovina.

 

4  Se ne tornino indietro pieni di vergogna

   quelli che mi dicono: «Ti sta bene!».

 

5  Esultino e gioiscano in te

   quelli che ti cercano;

   dicano sempre: «Dio è grande!»

   quelli che amano la tua salvezza.

 

6  Ma io sono povero e bisognoso:

   Dio, affréttati verso di me.

   Tu sei mio aiuto e mio liberatore:

   Signore, non tardare.