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CAPITOLO XXII

XVI APPARIZIONE

Giovedi 25 marzo 1858 - Verso le ore 5


La divina chiamata. - Non ha grande importanza per noi sapere se Bernadette si sia recata ancora alla grotta nei giorni che intercorsero tra il 4 marzo ed il 25 dello stesso mese. In quel periodo essa non provò mai quel presenti­mento particolare, che era come una chiamata della SS. Vergine. Quando la Madonna la voleva, un desiderio forte si impadroniva di lei ed allora più nulla avrebbe potuto trattenerla.

La gente continuava a recarsi alla grotta, ormai trasfor­mata in una specie di chiesa all'aperto, ove brillavano can­dele, si ammassavano fiori e cominciavano a comparire i primi ex-voto per le grazie ricevute.

I pellegrini aumentavano sempre più di numero e tutti portavano a casa un po' di quell'acqua, a tutti già nota come l'acqua miracolosa di Lourdes.

Il giorno 24 marzo, vigilia della festa dell'Annunciazione dell'Angelo a Maria, Bernadette senti che la Bella Signora la voleva alla grotta per il giorno seguente. Ne chiese il per­messo ai propri genitori, cosicché la notizia si diffuse ed al mattino dopo la folla alla grotta era enorme.

«Io sono l'Immacolata Concezione». - Quando Bernardette giunse al suo solito posto, la Madonna era già sopra il rosaio, circonfusa di luce. La SS. Vergine aveva preceduto la veggente. «Le domandai perdono del ritardo - raccon­terà in seguito Bernadette. - Sempre buona con me, mi fece segno col capo che non avevo bisogno di scusarmi. Allora le esprimevo tutto il mio affetto, tutto il mio rispetto e la felicità che provavo nel rivederla. Dopo averle manifesta­to quanto avevo nel cuore, presi la mia corona».

Ecco però che l'ovale di luce si avvicina al suolo e si fer­ma all'entrata della grotta. Anche Bernadette si alza e rima­ne in piedi, col cero acceso in mano, faccia a faccia con la Bella Signora. Un desiderio vivissimo di sapere finalmente il suo nome invade Bernadette e per ben tre volte la sup­plica dolcemente: - Signora, volete aver la bontà di dirmi chi siete?

La Madonna sorride ad ogni richiesta. Finalmente, aprendo le mani che tiene giunte, allarga le braccia e le abbassa «come sulla Medaglia Miracolosa», lasciando scivo­lare verso il polso la sua corona di alabastro e d'oro; infine, con gli occhi al cielo, nell'espressione del Magnificat, escla­ma: Io sono l'Immacolata Concezione!

Dopo aver sorriso ancora, l'apparizione scompare e la luce dilegua lentamente.

Il pellegrino che giunge oggi alla grotta di Massabielle, si meraviglia di leggere le parole della Madonna in francese sulla aureola della statua e in una strana lingua alla sua base: «Que soy éra Immaculada Councepciou». Si tratta del caratteristico dialetto dei Pirenei e di Lourdes. Bernadette non capiva e non parlava in altro modo e la SS. Vergine aveva sempre usato questo dialetto per comunicare con lei.



Riflessioni: La virtù della Purezza

Per essere puri, occorre essere umili.

Quanto è bella un'anima pura! La purezza è la gemma più fulgida della corona di Maria Immacolata. La purezza rende felici. La purezza rende simili agli angeli.

Quanto è brutta un'anima impura! L'impurità rende odiosi agli occhi di Dio e dell'Immacolata. L'impurità strappa dal cuore la Gra­zia e la felicità. L'impurità abbassa l'uomo al livello delle bestie.

Ciò che è bello costa: ciò che ha valore costa!

Il martirio di san­gue - dice S. Bernardo -, sofferto per mano del carnefice, pare più crudele; ma per la breve durata, è meno doloroso di quello della castità!».

Mezzi per mantenersi puri: Umiltà di cuore e bontà nel giudicare gli altri.

Preghiera, Confessione e Comunione, fatte bene. Chiedi a Dio quello che senti di non poter ottenere da solo!

Fuga delle occasioni. Senza questa ultima cosa, i propositi più santi cadono sempre, senza possibilità di illusione.

Vivere alla presenza di Dio che tutto vede. “La mosca nera, nella notte nera, sulla pietra nera, Dio la vede!” (Prov. arabo).

Aggrappati anche tu a Maria e sarai salvo! - «O tu che nel flusso e riflusso di questo secolo, navighi in mezzo alle procelle ed alle tem­peste, più di quel che non cammini sulla terra, tieni i tuoi occhi fissi su questa stella, per non perire nella tormenta.

Se i venti delle tentazioni si scatenano, se urti negli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, chiama Maria.

Se sei agitato dai flutti dell'orgoglio, dell'ambizione, della maldi­cenza, della gelosia, guarda la stella, invoca Maria.

Se le onde della collera, dell'avarizia o della cupidigia, sbattono la, fragile navicella della tua mente, alzagli occhi verso Maria.

Se oppresso dall'enormità delle tue colpe, confuso per le orribili piaghe della tua coscienza, spaventato dal rigore del giudizio, cominci a sprofondare nell'abisso della tristezza e della disperazio­ne, pensa a Maria, invoca Maria.

Che Maria non sia mai lontana dalle tue labbra, mai lontana dal tuo cuore, e per ottenere il suffragio della sua preghiera, non dimenticare l'esempio della sua vita. Seguendola tu non ti smarrisci, pregandola non disperi; contemplandola non sbagli; sotto la sua gui­da non ti stanchi, se Lei ti è propizia, raggiungerai il porto» (S. Ber­nardo - Spiegaz. del «Missus est,).

Preghiera di S. Vincenzo. - Santissima Vergine, io credo e con­fesso la vostra santa ed Immacolata Concezione pura e senza mac­chia. O Vergine purissima, deh! per la vostra verginal purità, per l'Immacolata vostra Concezione, per la gloriosa vostra qualità di Madre di Dio, ottenetemi dal vostro carissimo Figlio, l'umiltà e la carità, una grande purità di cuore, di corpo e di spirito, la santa perseveranza nel bene, il dono della preghiera, una buona vita ed una santa morte. Così sia.

Fioretto: Non ricercherò spettacoli osceni alla televisione.

Giaculatoria: Cuore purissimo di Maria vergine, ottenetemi da Gesù la purità e l'umiltà del cuore.



GUARIGIONE DI PIETRO DE RUDDER (7 Aprile 1875)

Era un operaio di 45 anni, orrendamente martoriato ad una gam­ba dalla caduta di un tronco d'albero.

La tibia ed il perone della gamba sinistra erano fratturate in un modo così brutto che, al termine del primo anno di degenza, i medici erano decisi ad amputare l'arto. Il poveretto si oppose e per otto anni cercò inutilmente rimedio nei ritrovati della scienza medica.

Il 7 aprile 1875, egli supplicò che lo portassero presso la grotta di Lourdes, che i Belgi avevano edificato, in tutto simile a quella vera, nella località chiamata Oostacker e fu accontentato.

Vi giunse a stento con le stampelle, accompagnato dalla moglie. La sua gamba era gonfia e orribile a vedersi: i due moncherini delle ossa fratturate uscivano ancor fuori della pelle, e vi si erano formate due piaghe suppurative.

Pietro de Rudder si sedette davanti alla grotta e pregò fervorosa­mente per qualche istante. Poi, tutto sconvolto, commosso, agitato, si alza, lascia cadere le stampelle e va ad inginocchiarsi davanti alla statua della Madonna. Solo allora ha la percezione di ciò che è acca­duto in lui.

- Io ho camminato!... Io sono in ginocchio!... Sono dunque gua­rito!... Era la realtà. Le piaghe della gamba non esistevano più; le ossa si erano istantaneamente saldate assieme ed il malato inguaribi­le di pochi istanti prima, poteva ora camminare bene, speditamente, senza zoppicare minimamente. Il gonfiore dell'arto era scomparso e le bende cadevano spontaneamente per terra. Nessuno può descri­vere la commozione di Pietro e di tutta la popolazione, a cui era noto il suo stato. Egli raccolse le grucce e le depose presso la grotta come ex-voto.

Le autorità civili, mediche e religiose si inchinarono davanti a quel fatto miracoloso e firmarono questa dichiarazione: «Dichiaria­mo che Pietro de Rudder, dopo aver esaurito tutti i ritrovati della scienza chirurgica, abbandonato e dichiarato inguaribile dagli uomini e ritenuto tale da tutti coloro che lo conoscevano... ha invo­cato Nostra Signora di Lourdes, che si venera ad Oostacker, ed è tor­nato a casa guarito perfettamente e senza stampelle, di modo che può ora fare qualsiasi lavoro, come prima dell'infortunio. Noi dichiariamo che questa guarigione, istantanea e strepitosa, è avve­nuta in quel luogo il 7 aprile 1875».

Vi è una cosa ancora più sorprendente. Pietro de Rudder morì nel 1898. Un anno dopo la sua morte uno dei medici che l'avevano curato, ottenne di riesumare il suo corpo, per esaminare le ossa del­le sue gambe. Il dottore Van Hoenstenberghe constatò che le ossa disseccate delle due gambe erano della medesima lunghezza, ben­ché in una operazione, precedente al miracolo, fosse stato tolto alla gamba sinistra un pezzo d'osso lungo tre centimetri. La saldatura dei due tronconi appariva ancora netta e precisa e di colore leggermen­te diverso. Si era formato istantaneamente nel miracolo un pezzo d'osso nuovo.

Il caso di Pietro de Rudder, studiato da molti insigni dottori, e dichiarato miracoloso, è stato pure riconosciuto tale da una inchiesta canonica, con a capo Mons. Waffelaert.

Quando si vedono tali prodigi - confessava il dottor Affenaer che aveva assistito l'infermo -, è impossibile rimanere indifferenti. La realtà di Dio non si crede piu, si tocca -.



CAPITOLO XXIII

L'IMMACOLATA
[SM=g27998]

Ora sappiamo chi è la Bella Signora di Massabielle, ma Bernadette non aveva capito l'espressione e ripetendo le mosse della bianca Signora e raccontando il fatto, chiedeva smarrita alla signorina Estrade: - Ma che cosa vogliono dire queste parole: «Io sono l'Im­macolata Concezione»?

L'espressione non era invero molto comune, benché fos­sero già trascorsi quasi quattro anni da quell'otto dicembre 1854, quando Pio IX aveva solennemente definito il dogma della Immacolata Concezione di Maria.

Unica tra tutte le creature umane, Colei che doveva essere la Madre di Dio, era stata preservata dalla colpa d'o­rigine, trasmessa per generazione ai figli di Adamo. Preser­vata in vista dei meriti del Redentore, che da Lei sarebbe nato e che in tal modo la faceva sua prima «redenta».

Contenuto nel deposito della fede, questo dogma aveva dovuto attendere diciannove secoli, prima che il Papa ponesse fine con la sua parola infallibile, alla discussione dei più grandi teologi della cristianità, proclamando Maria SS. immune sempre, fin dal primo istante della sua esisten­za, dal peccato originale, vale a dire immacolata, concepita senza peccato.

Il significato delle apparizioni di Parigi e di Lourdes. - Allora si cominciò a capire, ciò che per noi ora, dopo più di un secolo di clima mariano, appare così chiaro, vale a dire il significato delle apparizioni di Parigi e di Lourdes.

Parigi 1830. la SS. Vergine porta a S. Caterina Labouré la Medaglia Miracolosa (che anche Bernadette conosceva ed amava) ed insegna la giaculatoria, che doveva preparare gli animi alla definizione del dogma dell'Immacolata: «O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorria­mo a Te!».

Roma 1854: Pio IX definisce il dogma con una solennità mai vista, mentre un raggio di sole, come divino prodigio, rompe le nubi del cielo, fino allora chiuso ed imbronciato, ed illumina il volto del Pontefice.

Lourdes 1858: L'Immacolata stessa viene a confermare ciò che ha fatto il Papa, direi, e viene ad inaugurare in un mondo che sembra non più credere nel soprannaturale, un'era di miracoli fisici e spirituali ed a richiamare i suoi figli ad una vita più pura, più cristiana, che meno faccia soffrire il Signore.

Il richiamo alla penitenza e ad una vita più pura si com­pleterà con il messaggio di Fatima, del Cuore immacolato di Maria (1917), che soffre per il flagello della prima e della seconda guerra mondiale, prevista e predetta. Il richiamo avrà un'eco anche nel messaggio della Madonnina di Sira­cusa, che per tre giorni versa lacrime silenziose, ma assai eloquenti (30-31 agosto-1 settembre 1953).

I cent'anni trascorsi sono stati di certo il secolo più intensamente mariano della storia della Chiesa, per l'impor­tanza dei dogmi mariani definiti (Immacolata Concezione, 1854 - Assunzione di Maria SS. in corpo ed anima al cielo, 1950) e, soprattutto, per la sollecitudine materna della nostra Mamma Celeste, che ha moltiplicato le sue appari­zioni, per meglio guidarci.



Riflessioni: Le apparizioni della Madonna

In ogni luogo del mondo cattolico ed in ogni tempo della storia della Chiesa, si contano apparizioni della SS. Vergine. È la Mamma buona, che non abbandona i propri figli e perciò li viene a richia­mare, a correggere, a confortare, a premunire.

Come appare la Madonna. - Molti fedeli faranno le meraviglie quando sapranno che, secondo la teologia cattolica, «ordinariamen­te» le apparizioni non vanno intese come se il corpo stesso della SS. Vergine assunto in Cielo, lasciasse il Cielo e si rendesse presente a Lourdes, o a Parigi, o a Fatima, o altrove, durante le manifestazioni straordinarie; ma nel senso che la Madonna agisce in questi luoghi e sui sensi dei veggenti con una forma sensibile che La rappresenta. Ciò spiega come ora Essa appaia in un modo, ora in un altro.

Realtà delle apparizioni. - La realtà delle apparizioni tuttavia non resta per questo sminuita. L'apparizione è reale se il veggente o la veggente è veramente in contatto col Signore o con la Madonna, senza che occorra la presenza fisica del corpo di Gesù o di Maria. Basta che Essi agiscano in quel luogo ed operino personalmente.

Lo scopo delle apparizioni. - Le apparizioni possono avvenire tanto a vantaggio del veggente, quanto a vantaggio ed edificazione dei fedeli. L'elemento che costituisce il richiamo particolarmente uti­le della grazia di queste manifestazioni, è la loro straordinarietà. Troppe volte infatti si è sordi alla economia normale della grazia!

L'azione di Maria ordinaria e profonda sull'anima nostra, come madre della nostra vita spirituale, non è diversa da quella che si manifesta in modo straordinario. Nelle apparizioni la sua materna opera viene resa sensibile, ma quella che si svolge nel silenzio sulla nostra vita ed attività, non è meno reale, efficace e mirabile, se ci teniamo in contatto con Lei con la fede, e ci rendiamo abituale la sua presenza.

Con ciò non si toglie nulla al valore delle apparizioni. In esse vi è davvero l'opera di Maria ed i veggenti sono davvero in contatto con Lei.

Fioretto: Appena mi si presenterà l'occasione, mi recherò in pel­legrinaggio a qualche santuario della Madonna.

Giaculatoria: Sia benedetta la santa ed Immacolata Concezione della Beatissíma Vergina Maria, Madre di Dio!



LA PROCLAMAZIONE DEL DOGMA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA

L'8 dicembre 1854 tutta Roma era in festa: una folla immensa si pigiava dinanzi alla basilica Vaticana, incapace di contenerla. Sfilarono processionalmente ben 192 Vescovi venuti da tutte le parti del mondo, eccetto che dalla Russia ove il despota Nicola 1 (morto nel 1854) si oppose al loro viaggio a Roma. Ai Vescovi fece­ro seguito i Cardinali; il corteo era chiuso dal Sommo Pontefice, cir­condato dalle sue guardie nobili.

Si recitarono le litanie dei Santi, per invitare la Chiesa Trionfante ad unirsi a quella Militante. Ricevuta l'obbedienza dei Cardinali e dei Vescovi, Pio IX iniziò la solenne Messa Pontificale...

Una circostanza degna di rilievo: i fedeli si erano recati in S. Pie­tro sotto una pioggia accompagnata da tuoni e fulmini, come se il demonio avesse voluto terrorizzare i buoni, che si recavano a glorifi­care Maria. Ebbene proprio nel momento in cui Pio IX pronunciava la formula dogmatica, con voce potente che commosse l'intera mol­titudine, un raggio di sole, squarciando le nubi, penetrava nella basilica attraverso i finestroni della cupola, avvolgendo il Papa in un nimbo di luce. Fu allora che un brivido di commozione e di irrefre­nabile gioia pervase l'anima di tutti e proruppero dalla folla immen­sa alte acclamazioni alla Madonna e al Pontefice dell'Immacolata.

Tuonò il cannone a Castel S. Angelo per dare il felice annuncio alla città Eterna, mentre tutte le campane dell'Urbe suonavano lun­gamente a distesa, in segno del giubilo universale.

Ovunque si celebrarono grandi feste. In Roma tutte le case erano ornate con nastri bianchi ed azzurri. Alla sera una illuminazione fan­tastica fece impallidire il trionfo popolare di Efeso, quando Maria era stata proclamata Madre di Dio. Il Municipio di Roma provvide alla illuminazione della cupola di San Pietro e fu coniata una specia­le medaglia commemorativa.