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4. La frammassoneria.

P. Kolbe parla, spesso, nei suoi scritti, della massone­ria. Di essa ne tratteggia la storia, la natura, le finalità e le malefatte. La massoneria è un'associazione segreta, formata in gran parte, da ebrei, organizzata e fondata dai liberi pensatori inglesi a Londra, nell'anno 1717, con scopi ben definiti, che si possono ampliare ma mai modificare da alcuno o cambiare. Uno di questi scopi è la liquidazione totale del mondo soprannatu­rale, e la distruzione di qualsiasi religione, soprattutto quella cattolica.

Si caratterizza, perciò, nella sua azione e comporta­mento, per un odio mortale per la Chiesa cattolica e il suo Papa o Vicario di Cristo sulla terra. Un odio che struttura, per così dire, «un'azione sistematica, (...) conse­guenza del principio della massoneria»: «Distruggere qual­siasi religione, soprattutto quella cattolica». Alimen­tata dall'odio, la lotta alla religione e al soprannaturale si acuisce soprattutto là dove è più presente la religione, come per es., a Lourdes: «In questo luogo miracoloso» - scrive P. Kolbe - «fin dagli inizi a tutt'oggi, la mas­soneria si affatica con ogni sforzo per lottare contro 1'Immacolata, ricorrendo anche a ridicoli puerili ripieghi pur di negare od occultare la realtà di una guarigione mira­colosa».

Nemici dichiarati del soprannaturale e di ogni reli­gione, i massoni si presentano, conseguenzialmente, anche come «nemici della moralità, nemici dell'Immacolata», diffondendo, a piene mani, il malcostume, l'indifferenza religiosa, ecc.: «Disseminate nei modi più diversi e in maniera più o meno evidente in tutto il mondo, le cellule di questa mafia mirano proprio a questo.

Si servono inoltre di tutta una congerie di associa­zioni, dai nomi e dagli scopi più svariati, che però, sotto il loro influsso, diffondono l'indifferenza religiosa e inde­boliscono la moralità». E, in effetti, chiarisce P. Kolbe, «con il paganesimo reazionario (la massoneria) sta infettando la scuola, l'arte, il teatro, il cinema e la lette­ratura».

Nemica della religione e della moralità, la massoneria - cosa ancora più nefanda - coltiva il satanismo auten­tico, esercita cioé il culto di satana, anche se ciò lo si vorrebbe relegare tra le «favole», inventate dai mistifica­tori antimassonici, per calunniare una innocente e onesta associazione.

Inoltre, decisi ad avere il dominio del mondo intero, i massoni sono gli autori di tutti i moti politici, agitazioni e rivoluzioni più importanti della storia: «Dalla loro officina - dice P. Kolbe - è uscita la rivoluzione francese, tutta la serie di rivoluzioni dal 1789 al 1815, ed anche la ... guerra mondiale. Secondo le loro indicazioni lavora­rono Voltaire, D'Alembert, Rousseau, Diderot, Choiseul, Pomba, Aralda, Tanucci, Hangwitz, Byron, Mazzini, Pal­merston, Garibaldi e altri. (...) La massoneria mette sul piedistallo le persone che vuole e butta giù, quando esse hanno voglia di agire di testa propria. Lo sperimentò di persona in modo assai evidente lo stesso Napoleone».

Fin qui il pensiero di P. Kolbe. Che dire di tali affermazioni? Sono esse frutto di una di quelle opposi­zioni viscerali, senza ragione e senza logica?... Tutt'altro. Esse potrebbero essere, invece, abbondantemente suffra­gate, una per una. Limitiamoci a farlo solo per qualcuna di esse.

La massoneria è un'associazione formata, in massima parte, di Ebrei.

Lo spirito della massoneria è certamente giudaico: «Le connessioni (tra massoneria ed ebraismo) sono molto più intime di quanto non si potrebbe pensare. Il giudai­smo dovrebbe conservare un atteggiamento più benevolo e di profonda simpatia verso la massoneria in genere. Perché lo spirito della massoneria è quello del giudaismo nelle sue credenze più fondamentali; le sue idee sono giu­daiche, il suo linguaggio è giudaico, la sua organizzazione è quasi giudaica. Tutte le volte che mi avvicino al santua­rio dove la massoneria assolve il suo lavoro, vi sento il nome di Salomone, del tempio di Hiram... del Dio di Abramo». Poi, è certo che, tra quelli che fondarono o si legarono alla massoneria e al socialismo, gli ebrei sono moltissimi.

La massoneria è un'associazione segreta. Papa Leone XIII asserisce categoricamente che la massoneria si man­tiene, tutta, sul segreto, legando a sé gli uomini come schiavi. Il segreto è fatto osservare dai «fratelli» con la minaccia di terribili sanzioni, non esclusa la pena di morte. Ora questo atteggiamento è grandemente sospetto. Ricorrere al sofisma che il segreto è necessario per la sopravvivenza stessa della massoneria è come giuocare a rimpiattino. Ci sono ben altri mezzi, più puliti e meno sospetti, per assicurare la sopravvivenza e la funzionalità di un ente associativo. Adoperarsi a nascondere con tutti i mezzi equivale a confessar che, nell'associazione, c'è qualcosa di losco, di equivoco da dover necessariamente sottrarre all'occhio indiscreto degli uomini, della giustizia, ecc.

La massoneria si propone la liquidazione del sopran­naturale e di ogni religione. La massoneria, infatti, non solo è fondata sul naturalismo più totale e radicale, ma ripudia, di per sé, ogni soprannaturale. L'essenza stessa della massoneria - almeno, per es., di quella italiana - è il naturalismo. Di qui il culto esasperato, idola­trico della ragione umana; il culto della libertà illi­mitata, svincolata da ogni legge; il suo materialismo completo, nonostante le più vaghe affermazioni su Dio, l'anima, ecc. Di qui anche la lotta ad ogni religione e specialmente alla Chiesa cattolica, fondata in così larga misura sul soprannaturale. «La nuova massoneria (quella sorta dopo il 1717) diventa militante al servizio e alla difesa della religione naturale, nuova religione dell'uma­nità che distrugge e soffoca ogni forma di soprannaturale. Dichiara guerra alla Chiesa e alle nazioni dichiaratamente cattoliche...».

Tutta fondata sul naturalismo e sul materialismo, e tutta protesa alla distruzione del soprannaturale e di ogni religione, la massoneria è nemica, logicamente, di ogni moralità. E perciò fomenta l'egoismo a tutto spiano, anche se il tutto è abilmente camuffato sotto l'apparenza della filantropia e del galantomismo. Così suona, per es., il giuramento del 3° grado della massoneria: «Io, nulla più di me, tutto per me e ciò con qualunque mezzo».

Esalta spudoratamente i piaceri del sesso, idolatrando la forza generativa, senza alcun freno e discrezione. E così, riducendo tutto al materialismo e al sesso, arriva ad infettare tutto. In effetti, il modello di società odierno, fondato sull'edonismo incondizionato ecc. ecc., è voluto, in gran parte dalla massoneria imperante. Pratica il satanismo e la profanazione dell'Euca­restia.

La massoneria ha compiuto i più grandi misfatti, provocando guerre, rivoluzioni e rivolgimenti di ogni genere: «La massoneria finanziò e sostenne la rivoluzione cumunista russa del 1905 e del 1917; nel 1918 finanziò il comunista Bela Kun in Ungheria e il «fratello» Edoard Benes in Cecoslovacchia; nel 1936 la rivoluzione spagnuola; nel 1945 le truppe americane e alleate pote­vano occupare facilmente, anzi l'avevano già fatto, i terri­tori dell'Austria, della Cecoslovacchia e dell'Ungheria, ma in ossequio agli accordi di Yalta il massone Churchill e il massone Roosevelt lasciarono campo libero a Stalin».

Attualmente la massoneria esercita il suo influsso soprattutto nell'ambito religioso e filosofico. Si può dire, senza esagerare, che il progressismo che oggi dilania pro­fondamente la Chiesa, dopo il Vaticano Il, è un prodotto dell'influsso filosofico esercitato dalla massoneria sulla Chiesa: tra progressismo e massoneria vi sono strette affi­nità di concezione e di pensiero.

E, per finire con una nota tutta italiana, il Risorgi­mento italiano è opera della massoneria.

Che se si fosse tentati di trovare tutto ciò come esagerato e non credibile, gioverà ripetere le parole di S. Pio X, dette quando era ancora Patriarca di Venezia: «Anch'io, per qualche tempo, ho creduto esagerato quanto veniva affermato a suo (=della massoneria) riguardo. Poi, per l'esperienza del mio ministero, ho avuto occasione di toccare direttamente le piaghe da essa (massoneria) aperte. Da allora, sono convinto che tutto quello che è stato pubblicato su questa associazione infer­nale, non ancora ha svelato tutta la verità».

Ma, oggi, ci si chiederà, dopo tante accuse e smen­tite, dopo tanti tentativi, più o meno abili, di redimere la massoneria dalle pesantissime accuse rivoltele, si può affermare che è cambiata, in qualche cosa?.... Purtroppo no. Nulla è cambiato in fatto di materialismo e di natura­lismo; nulla è cambiato quanto alla lotta al soprannatu­rale, ecc. ecc. Ce lo dicono i massoni stessi. Il massone Renzo Brunetti così scrive sulla «Rivista massonica», maggio 1979, pp. 193 ss.: «Se il segreto della Massoneria è `singolo vero', che l'uomo discopre in sé e non riusce­rebbe a comunicare neppure se lo volesse (come osserva il Lessing), la scintilla del divino che il Grande Architetto ha immesso in ciascuno di noi, non sarà mai alcuna rive­lazione ed alcun dogma a soffocarla, né alcun rito o sacramento a violarne l'impareggiabile esclusività». Nella stessa «Rivista Massonica», il massone Giuseppe Capruzzi affermava, tra l'altro, che la massoneria è pro­tesa «per la sua stessa identità, per la sua stessa natura, per la sua stessa nascita, per le sue stesse finalità, alla relizzazione del Tempio individuale e del Tempio sociale, non nell'alveo delle religioni particolari, ma nella supe­riore visione di quella religione cosmica che è stata profe­tizzata da Einstein». Siamo in pieno naturalismo e fideismo, che fa piazza pulita di tutto. Sarà mai possibile che ci sia pace tra Cristo e Belial?...

Da notare, poi, che gli asseriti vari punti di contatto tra Cristianesimo e Massoneria, sono stati approfonditi in un clima di assoluta libertà, per sei anni, dalla Chiesa Cattolica e la Massoneria tedesca. Alla fine, la Conferenza Episcopale Tedesca rendeva pubblica una Dichiarazione, nella quale si sottolineavano i motivi di inconciliabilità tra fede cattolica e massoneria: motivi riassunti in 12 punti, comprensivi di tutta la visuale massonica del mondo, della verità, della religione, ecc., conclu­dendo infine: «Dopo attento esame di questi primi stadi, la Chiesa Cattolica ha constatato che esistono contrasti fondamentali ed insormontabili. La Massoneria, nella sua essenza, non è cambiata. Appartenere alla massoneria mette in dubbio le basi dell'esistenza di Cristo: l'esame approfondito dei rituali massonici e delle considerazioni fondamentali, come pure l'oggettivo riscontro che oggi la Massoneria non è cambiata, portano all'ovvia conclusione: Non è conciliabile l'appartenenza alla Chiesa Cattolica e contemporaneamente alla Massoneria».

Non senza ragione, dunque, anzi con mille ragioni molto ben conosciute e vagliate, P. Kolbe considera la massoneria come «nemica di Dio, dell'Inunacolata e della Chiesa». Un giudizio che, ad oltre 50 anni di distanza, collima perfettamente con quello ribadito dalla Chiesa dell'assoluta incompatibilità della massoneria con la fede cristiana. Nelle «Riflessioni» si afferma, tra l'altro: «il clima di segretezza comporta, per gli iscritti, il rischio di divenire strumento di strategie ad essì ignote. Inoltre, il clima di relativismo, voluto e tollerato dalla massoneria, porta in sé, per la sua stessa logica intrinseca, la capacità di trasformare la struttura dell'atto di fede in modo così radicale da non essere accettabile da parte di un cristiano, `al quale cara è la sua fede' (Leone XIII)».



III - Il corpo e l'armata del serpe infernale.

Non solo esistono molti «nemici», ma essi, pur divisi e spesso in lotta fra loro, formano corpo nel lottare la Chiesa e la verità. Come, anzi, esiste un Corpo Mistico che è la Chiesa, pienezza di Cristo, Corpo misterioso di tutti i credenti in Lui; così esiste un «corpo mistico», misterioso, che raccoglie tutto il male, tutti i per­versi, e che costituisce, possiamo ben dirlo, l'enne­sima scimmiottatura di satana, che è stato chiamato, a giusto titolo, la scimmia di Dio. Padre Kolbe lo afferma esplicitamente: «Tutte le eresie ed ogni peccami­nosa tendenza: ecco il corpo dell'antico serpente».

Un corpo enorme «composto dalle più svariate eresie dei vari tempi e luoghi».

Anche qui il linguaggio del P. Kolbe è perfettamente ortodosso e rispondente alla tradizione della Chiesa. S., Ambrogio afferma: «Impii sunt membra diaboli sicut sancti sunt membra Christi». E S. Ilario: «Ut enim omni­bus sanctis caput Christus est, ita omnibus iniquis caput diabolus est».

Corpo e anche «armata» del serpente. Corpo dice identità di vita tra le membra, che si alimentano dello stesso sangue, e vivono della stessa vita e, quindi, corpo dice anche più stretta unità. «Armata» richiama più all'idea della lotta, nella quale sono uniti i «nemici» della Chiesa. Anche nell'armata, pur avendo ogni «corpo» il suo ruolo e il suo posto, tutti cooperano allo stesso fine, che è la vittoria e la distruzione dell'avversario.

Nel corpo e nell'armata si distinguono delle membra, il grosso del corpo e il capo.

Le «membra» del corpo o i vari «corpi» dell'armata sono le eresie.

Di queste alcune sono le avanguardie, costituite dai Protestanti; mentre il «grosso» dell'armata è costi­tuito dalla massoneria e da tutte quelle forze o movimenti che, sotto i nomi e le denominazioni più diverse, sono comunque contro la Chiesa di Dio e la religione di Cri­sto. Esse si rifanno, in un modo o in un altro, a chi tutto coagula, manovra e spinge all'azione. P. Kolbe è convinto che, a coagulare tutto, è la massoneria; e che tutte le forze avverse alla Chiesa sono sempre e solo massoneria. P. Kolbe non è un pazzo che si autosugge­stiona; ha invece visto giusto, già dai suoi tempi.

Ecco come si esprime un Autore di oggi: «Trivel­lando qua e là negli scritti riguardanti la storia di questi ultimi secoli, mi ero reso conto che i focolai di agitazione nel mondo sono collegati da cavi occulti, e che la lava eruttata dai vari vulcani di sovversione sale da un unico serbatoio di antica data». Quest'unico serbatoio è la massoneria, ciò che si prova abbondantemente in tutto il volumetto.

Ma la massoneria è anche «capo» dell'armata. P. Kolbe lo afferma a più riprese: «Questi sventurati (=i massoni), anche se nascostamente, costituiscono il cervello delle più eterogenee manifestazioni contro Dio, la Chiesa, la salvezza e la santificazione delle anime». «... Nei nostri tempi il capo degli acattolici, la testa del serpente infernale, si può ben dire, è la massoneria»; «il capo delle svariatissime membra del drago infernale è, senza dubbio, nei nostri tempi, la massoneria». Di quale massoneria intende parlare P. Kolbe? E, cioé, quale mas­soneria è «capo»?... P. Kolbe sa bene, e non manca di annotarlo, che esiste una massoneria nella massoneria. Gli stessi massoni che si illudono di dirigere tutto e di comandare a tutti, in realtà sono comandati da altri. I massoni, in genere, egli dice, «appartengono davvero alla massoneria e nuocciono molto, ma non ne sono i veri capi. I capi sono i cosiddetti "massoni azzurri", mentre la massoneria cosiddetta "rossa" si restringe ad uno scarso numero di persone, in maggioranza ebrea, i quali, pienamente conscii dei loro scopi, dirigono l'intera nume­rosa massa di coloro che sono più o meno `illuminati' nell'organizzazione massonica. Questi capi sono sconosciuti e agiscono sempre nel nascondimento, per rendere impossibile l'opposizione. Sono essi che predispongono i piani di lavoro». Di qui l'identificazione tra masso­neria ed ebraismo, almeno nei termini suggeriti da quanto abbiamo detto. Ciò che trova riscontro eloquente nel famoso « I protocolli dei savi di Sion».

Questo testo famoso fu pubblicato, in prima edizione, nel 1903, e lo si ritiene opera o di un solo ebreo o di un gruppo poli­tico ebreo. Non ci interessa molto l'identificazione tra massoneria ed ebrei, resta però il fatto fondamentale - di cui si parla appunto nei «Protocolli», che non pos­sono non colpire per il sorprendente numero di loro idee attuate - che «la cospirazione internazionale nella quale Ebrei, frammassoni, comunisti ed altri avrebbero `com­plottato per minare l'ordine stabilito del mondo', e cioé l'ordine nel quale la cristianità si trova tuttora, e la pro­mozione `di una rivoluzione mondiale, che in ultima ana­lisi sfocerebbe in un mondo dominato dagli Ebrei', non è un mito». Dunque possiamo tranquillamente par­lare di una massoneria ebraica. O, se si vuole, ebrea o no, esiste una massoneria che tende al dominio mondiale ed è a capo di tutti i movimenti sovversivi contro Dio e la Chiesa cattolica. Padre Kolbe scrive ancora: «all'ori­gine dell'ateismo comunista possiamo tranquillamente collocare quella mafia criminale che si chiama "massone­ria". La mano che manovra tutto questo verso uno scopo chiaro e determinato, il proprio scopo egoistico, è il "sionismo internazionale", come diverse ricerche dimostrano con sempre maggiore evidenza».

Naturalmente, parlando di Ebrei e della loro nefasta influenza in qualsiasi altro settore, oltre che quello masso­nico, non si vuole affatto sminuire la grandezza e la nobiltà di un Popolo che, sempre e ovunque, ha prodotto uomini di eccezione, in gran numero.

La massoneria, considerata soprattutto nei suoi capi, apparenti o nascosti, rappresenta, per il P. Kolbe, il più grande nemico della Chiesa. «Di primo acchito - dice egli - potrebbe sembrare esagerata l'affermazione che il principale, il più grande e il più potente nemico della Chiesa è la massoneria». Ma è questa semplicemente la verità: la massoneria è il più grande nemico. Infatti, essendo ramificata ovunque, riesce ad influenzare tutto e tutti: «Disse­minate nei modi più diversi e in maniera più o meno evidente in tutto il mondo, le cellule di questa mafia mirano proprio a questo scopo (= a distruggere la reli­gione). Si serve, inoltre, di tutta una congerie di associa­zioni, dai nomi e dagli scopi più svariati, che però, sotto il loro influsso, diffondono l'indifferentismo religioso e indeboliscono la moralità».

È il nemico più potente. Tra le sue fila, infatti, ci sono governanti, ministri, uomini di affari, personalità di altissimo rango; e quindi è così che essa può spadroneggiare ovunque e sempre. Dispone, poi, di mezzi abbondantissimi, sicché può avere nelle sue mani quasi tutti i mezzi di comunicazione: «il cinema, il teatro, la letteratura, l'arte (sono) diretti in gran parte dalla mano invisibile della massoneria».

A ragione, duque, P. Kolbe può parlare della masso­neria come del «capo» del serpe infernale! [SM=g28002]