00 05/09/2009 07:52
VOI SIETE LA LUCE DEL MONDO - san Cromazio

Dai "Trattati sul vangelo di Matteo" di san Cromazio, vescovo

 

VOI SIETE LA LUCE DEL MONDO

 

 

"Voi siete la luce del mondo. Non può restare nascosta un città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa" (Mt 5,14-15). Il Signore ha chiamato i suoi discepoli "sale della terra", perché hanno dato sapore, per mezzo della sapienza celeste, ai cuori degli uomini resi insipidi dal diavolo. Ora li chiama anche " luce del mondo" perché, illuminati da lui stesso che è la luce vera ed eterna, sono diventati, a loro volta, luce che splende nelle tenebre. Egli è il sole della giustizia. Molto giustamente quindi chiama luce del mondo anche i suoi discepoli, in quanto per mezzo loro, come attraverso raggi splendenti, ha illuminato tutta la terra, con la luce della verità. Diffondendo la luce della verità, essi hanno tolto le tenebre dell'errore dai cuori degli uomini. Anche noi siamo stati illuminati per mezzo di loro, così da trasformarci da tenebra in luce (Ef. 5,8) E ancora: Voi non siete figli della notte e delle tenebre, ma figli della luce del giorno (cfr. 1 Ts 5,5). Ben a ragione quindi anche  san Giacomo ha lasciato scritto nella sua lettera:" Dio è luce" ( 1 Gv 1,5) e chi rima ne in Dio si trova nella luce. Poiché dunque ci rallegriamo di essere stati liberati dalle tenebre dell'errore, è logico che quali figli della luce dobbiamo camminare sempre in essa. Per questo l'Apostolo dice ancora: Risplendete come astri in questo mondo, attenendovi fedelmente alla parola di vita (cfr. Fil 2,15-16). Se non faremo questo, noi nasconderemo e oscureremo con il velo della nostra infedeltà, a danno e degli altri, quella luce che splende a utilità di tutti. Sappiamo infatti, e lo abbiamo anche letto, che quel servo invece di portare in banca il talento ricevuto per guadagnarsi il cielo aveva preferito nasconderlo. E così fu colpito dal giusto castigo. Quella luce spirituale che è stata accesa perché ne usiamo a nostra salvezza, deve sempre risplendere in noi. Abbiamo a nostra disposizione la lucerna dei comandamenti di Dio e della grazia spirituale, di cui David dice: Il tuo comandamento è lucerna ai miei piedi e luce ai miei sentieri (cfr. Sal 118, 105). Di questa parola  parla anche Salomone quando afferma: Il comando della legge è come una lucerna (cfr. Pr 6,23). Non dobbiamo quindi tener nascosta questa lucerna della legge e della fede. Dobbiamo anzi tenerla alta nella Chiesa, come sopra un candelabro, affinché sia di salvezza a molti, perché noi stessi confortiamo alla luce della stessa verità  e tutti i credenti ne siano illuminati) Dai "Trattati sul vangelo di Matteo" di san Cromazio, vescovo).