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PREGHIERE PER I SACERDOTI ISPIRATE DAL SIGNORE

da recitare spesso

Signore Gesù, santifica tutti i Sacerdoti per i meriti della tua Santa Passione, perché possano essere la tua vera immagine pura e santa nel mondo. Amen.

Signore Gesù, per l'amarezza che hai pro­vato per il bacio di Giuda traditore, fa' che ritornino alla Grazia santificante tutti i Sacerdoti che furono infedeli alla loro voca­zione e continuano ostinati nei peccati del mondo. Te lo chiediamo per l'intercessione del Cuore Immacolato di Maria e del Cuore Castissimo di San Giuseppe. Amen.

Eterno Padre, offriamo il Santo Volto del Tuo Figlio Gesù per le mani di Maria, con l'intero generoso olocausto di tutti noi stessi in riparazione di tanti peccati che si commettono, specialmente delle offe­se al SS. Sacramento dell'Altare. Te lo offriamo in modo particolare perché i Sacerdoti mostrino al mondo con la santità della vita, l'adorabile fisiono­mia del Divin Volto, irradiando la luce della verità e dell'amore per il trionfo della Chiesa e la propaga­zione del Regno.

"OFFRI INCESSANTEMENTE ALL'E­TERNO MIO PADRE IL MIO S. VOLTO. QUESTA OFFERTA OTTERRA’ LA SAL­VEZZA E LA SANTIFICAZIONE DI TANTE ANIME. SE POI L’OFFRIRAI PER I MIEI SACERDOTI, SI OPERERANNO MERAVIGLIE".

Gesù a Madre Maria Pierina de Micheli

Eterno Padre, per le mani purissime di Maria, pongo nel calice che i sacerdoti innalzano ogni giorno sugli altari di tutto il mondo la sofferenza fisica, morale e spirituale di tutti coloro che vagano per il mondo senza trovare la porta dell’ovile da loro desiderata e non conosciuta. In questo calice pongo anche tutte le sofferenze fisiche, morali di tutti i sacerdoti tormentati dal dubbio, dalle tentazioni di ogni genere e dalle passioni che il Maligno scatena per impedire che essi indichino a tutti la porta dell’ovile dove Tu, il Salvatore, li attendi. Per il tuo Sangue Preziosissimo ti supplico, o Signore, di voler dare a tutti i sacerdoti pienezza di fede, fortezza d’animo in ogni combattimento, chiarezza di conoscenza e fuoco d’amore per ogni anima a te costata angosce mortali nella notte del tuo martirio. Che per la tua misericordia e l’intercessione della SS. Madre dell’Eucarestia, i tuoi ministri, fidenti nel tuo amore, sappiano farti conoscere e amare da tutte le anime loro affidate dalla tua Santa Chiesa. Così sia.

Preghiera a Gesù Sacramentato per i Sacerdoti

O Gesù Eucaristia, ascolta benignamente la preghiera che ti rivolgiamo per tutti i Sacerdoti. Tu sei la vite, o Gesù, i tuoi Sacerdoti i tuoi tralci e noi il grappolo d’uva. È per essi che ascendiamo a Te, e ci comunichi l’onda del Tuo Sangue redentore. Santificali o Signore, sempre più nel loro ministero, perché modellati sul Tuo Cuore Divino portino la salvezza al mondo. Abbiamo bisogno di luce, ed essi ci diano la tua Parola; abbiamo bisogno di vita, ed essi ci diano la Manna che non muore; abbiamo bisogno d’esempio, ed essi siano la colonna che guidò il popolo d’Israele nel deserto. Ah, si compia, o Signore l’unione da te auspicata nella preghiera sacerdotale: “ Padre Santo, custodisci nel nome tuo quelli che hai a Me consegnati, affinché siano una cosa sola con noi. Ne Io prego solamente per questi, ma anche per coloro i quali per la loro parola crederanno in Me: che siano tutti una cosa sola, come Tu sei in Me, o Padre, e Io in Te, che siano anch’essi una sola cosa in Noi”. Amen

PER AMORE DI GESU’, DIFFONDI QUESTO INVITO AD ALTRE ANIME



GRAZIE OTTENUTE A CHI SI IMPEGNA A PREGARE PER I SACERDOTI


Un triduo. Nel 1934 ero a Trapani. Fui chiamato ad assistere una moribonda e vi accorsi frettolosamente.

La camera era piena di parenti. L'in­ferma, appena mi vide, mi disse con mol­ta fede: Padre, aiutatemi a salvare l'ani­ma mia! ... Per me è ormai finita! . . . Voglio confessarmi, ricevere il Santo Via­tico e l'Olio - Santo e poi ... venga la morte!

- Signora, ma siete così grave?

-Sono in uno stato gravissimo; lo sento. Da poco tempo sono stata opera­ta; ora dovranno operarmi di peritonite acuta. Sento che le forze vengono meno. Prima di andare sotto i ferri, pensiamo all'anima.”

Intanto là vicino scorsi un uomo, in lacrime.

- Fatevi coraggio! Voi siete il marito dell'ammalata

- Si, Padre! Non abbiamo figli. Morta mia moglie, resterò solo al mondo.

- Poiché il caso è grave, rivolgiamoci a Dio con la preghiera. Raccomando di fare un triduo di preghiere.

- Suggeriteci voi che cosa fare.

- Dovete dire ogni giorno un Rosario per tutti i Preti di Trapani e, siccome il Signore gradisce assai la preghiera per i suoi Sacerdoti, speriamo che venga la grazia della guarigione. -

Il mio suggerimento fu subito attuato. Tutti quelli che erano presenti cominciarono a pregare. Dopo qualche ora vennero quattro medici. Fatta la visita al­l'inferma, dissero: L'operazione non è urgente. Aspettiamo. -

L'indomani si rinnovò la visita.

Con­clusione: L'ammalata è fuori pericolo. - Il terzo giorno i medici assicurarono che il male andava scomparendo. La guari­gione si ottenne.

Quando la signora mi rivide, piegò le ginocchia davanti a me: Reverendo, sono viva per miracolo!

- Signora, non umiliatemi; in questa faccenda ho poca parte. È il Signore, che ha accettata la preghiera per i Preti di Trapani e vi ha salvata! -

In ringraziamento la pia signora volle solennizzare una giornata nella Parroc­chia di Maria Ausiliatrice, presente lei ed i parenti.



Lacrime paterne. Nel 1945 ero a Modica.Venne a trovarmi un buon padre di famiglia. Mentre parlava, piangeva.

- Che Iddio faccia morire prima me ... e no mia figlia! Povera figlia mia ... morire a diciannove anni!

- I medici che cosa ne pensano?

- La curano in tutti i modi, ma la figlia non migliora, anzi perde terreno ogni giorno di più!

- Essendo questa la situazione, non resta che implorare la misericordia di Dio. Volete conoscere uno dei segreti più potenti per ottenere grazie dal Signore? Pregare per i Preti! Voi dovete recitare ogni giorno un Rosario per i Sacerdoti di Modica. Pregare con fede. Non è dif­ficile che Iddio vi consoli presto. -

Come si allontanò rasserenato il bra­vo uomo! La sola speranza della guari­gione della figliuola, gli ridiede il sorriso.

Non trascorse un mese ed il padre di famiglia ritornò.

- Reverendo, non ho parole per rin­graziare Dio! Ho pregato per i Preti del­la città; la figliuola è già guarita perfet­tamente. Non si riconosce più! Vedesse come si è rimessa! È aumentata molto anche di peso ... Ho già fatto un voto, da mantenere per tutta la mia vita: Re­citerò ogni giorno un Rosario per i Sacerdoti! -

Oggi la guarita è un'ottima madre di famiglia, dimorante a Rosolini (Siracusa).



Antonio ... Nel 1947 ero a Palermo, presso l'Orfa­notrofio maschile, in Piazza Santa Chiara. Una sera ero andato nell'infermeria dell'Ospizio, per completare, nel silen­zio, dei lavori di tavolino.

In fondo alla camera giaceva un orfa­nello sui quattordici anni; sua madre lo assisteva. L'infermo da cinque giorni non parlava, non si nutriva ed era nell'inco­scienza; la febbre, oltre i quaranta gra­di, lo consumava. I superiori erano in grande apprensione, perché il caso era veramente grave.

La vista di quella donna, che contem­plava il figlio in quelle tristi condizioni, mi richiamò il pensiero della mamma mia: E se fossi io quell'infermo ... e se quella donna fosse mia madre ... oh, che strazio!

Mi avvicinai alla signora per confor­tarla.

- Abbiate fede in Dio! Speriamo che il vostro Antonio guarisca presto.

- No, Padre, che guarisca presto! ... Che non muoia! ... Io sono una povera vedova; questo figlio è il mio più grande tesoro! Come dovrò fare se morrà? -

Rivolsi la parola al giovanetto, alzan­do la voce al suo orecchio. Non dava segno di udire.

- Signora, suggerisco a voi quello che ho suggerito ad altri in simili casi: Pregare per i Preti di Palermo, recitando ogni giorno per loro un Rosario. Comin­ciate una novena e mettetevi, se è il caso, in grazia di Dio.

- Se faccio così, mio figlio non morrà?

- È probabile! So che Iddio facil­mente accetta la preghiera per i suoi Ministri.

Quanta gioia infusero le mie parole in quel cuore materno sanguinante! La donna cominciò a pregare. L'indo­mani mattina alle ore nove spariva la febbre, completamente, Antonio comin­ciava a parlare ed ebbe la forza anche di alzarsi subito da letto e scendere al pianterreno dell'Ospizio.

È da immaginare la gioia di questa madre! Quando mi presentò il figlio, tranquillo e sorridente, mi disse: Reve­rendo, e questo è mio figlio! Si può rico­noscere per quello che era?

- Avete saputo pregare! Continuate a pregare per i Preti! -



È prodigio!Andare a Torino e non visitare la Pic­cola Cassa della Divina Provvidenza, è una vera omissione.

Lasciato il Santuario di Maria Ausilia­trice, in contrada Valdocco, percorro la Via Cottolengo e busso ad una porta. Una Suora viene ad aprirmi.

- Desidererei visitare questo ricovero. - Attendete, perché il momento non è propizio. È l'ora del pasto. -

Mi trattengo nella cameretta d'aspet­to. Quanta semplicità! Un altarino, de­dicato alla Vergine, è ricoperto di fiori e circondato di lumini; ognuno che deve uscire, prima s'inginocchia davanti alla sacra immagine, recita un'Ave Maria e poi va per i suoi affari.

- Quante Suore siete in questa Casa? - Circa novecento.

- Ed i ricoverati quanti sono? - Quasi tredici mila.

- E quanto pagano?

- Neppure una lira. È ricovero gra­tuito e possono venire qui gli ammalati da qualsiasi nazione. Tanti si astengono dal venire qui, perché non possono resistere al freddo dell'inverno.

- Dunque, non si paga nulla. Ma ave­te dei fondi, delle grandi proprietà, per affrontare le spese quotidiane?

- Nessun fondo.

- Allora voi Suore siete costrette ad andare in giro a questuare?

- Neppure questo si fa. Iddio manda qui direttamente il necessario; e quando pare che siamo con l'acqua alla gola, su­bito arriva la provvidenza, anche in mo­do miracoloso.

- E la Superiora, per regolarsi con prudenza, tiene il registro di contabilità? - Con la Divina Provvidenza non si fanno calcoli.

- E non è mai mancato niente ai ricoverati?

- Da più di un secolo che esiste que­sto ricovero e in nessun giorno è venuto meno il necessario.

- Ma questo è un miracolo perma­nente! . . . -

Eccomi dentro la Piccola Casa. È un grande paese. Bracci di stradali, lunghi viali, immensi isolati, gente che va e vie­ne ... Entro in diversi reparti: uomini anormali, sordo-muti, minorati, ecc. Ovunque scorgo miserie fisiche. In ultimo entro in Chiesa. Trovo il Santissimo Sa­cramento esposto solennemente. Doman­do alla guida: Perché questa Esposizione Eucaristica?

- Qui Gesù Sacramentato resta espo­sto sempre, notte e giorno. Le Suore sor­domute si danno il turno e pregano.

- Per quale intenzione pregano? - Per i Preti, sempre per i Preti! - Ho capito! - Questo è il segreto del miracolo permanente, che si verifica ogni giorno nella Piccola Casa! ... Ed invero Gesù Cristo, vedendosi pregato incessantemente per i suoi Sacerdoti, guarda con occhio di predilezione que­sto ambiente e manda ogni giorno il ne­cessario.

E chi è stato il fondatore di questa opera meravigliosa? Un povero Prete, il Padre Cottolengo! ...

Non so con quale coraggio e convin­zione gli anticlericali possano gridare: Abbasso i Preti! - Sono ciechi! Eh, fossero anche muti! ...



Pensiero delicato.La cittadina di Gangi, sita su alto monte, mi alberga da qualche mese. La popolazione, assetata della parola di Dio, accorre per ascoltare le mie prediche.

Una mattina una pia donna mi dice: Vogliate celebrare una Santa Messa per i Preti morti. Ecco l'offerta! Però deside­ro che sia celebrata laggiù, nella cappel­la sotterranea. -

Con meraviglia vedo nella cripta espo­sti i cadaveri dei Preti defunti. Doman­do: E che significa ciò?

- I Sacerdoti di Gangi in questo mo­do sono ricordati dai fedeli e ricevono suffragi. Hanno lavorato per il popolo ed è giusto che il popolo li ricordi dopo la loro morte. -

Pensiero delicato e doveroso! Ancorché non si mettano in un luogo riservato i cadaveri dei Preti in ogni cit­tà ed in ogni borgata, dovrebbe sentirsi il dovere di suffragare le anime dei Mi­nistri di Dio.

Non trascurino le anime devote que­sto atto di carità spirituale verso coloro che hanno tenuta accesa la fiaccola del­la fede. Di tanto in tanto si facciano ce­lebrare delle Sante Messe e si compiano altre opere di suffragio per i Sacerdoti defunti. Oh, come gradisce Gesù Cristo il ricordo pietoso dei suoi Ministri e co­me ricambia con grazie particolari!

Testimonianze di Don Giuseppe Tomaselli