00 06/09/2009 11:32

Analizziamo maggiormente con la Bibbia cosa dispiace­va a Dio quando qualcuno si rivolgeva agli Idoli e cosa pensavano di Dio e poi fare dei paragoni:

 

(Giudici 6:25—26)

In quella stessa notte il Signore gli disse:

“Prendi il giovenco di tuo padre e un secondo di sette anni, demolisci l’altare di Baal fatto da tuo padre e taglia il palo sacro che gli sta  accanto. Costruisci un altare al Signore tuo Dio sulla cima di questa roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo giovenco e offrilo  in olocausto sulla legna del palo sacro che avrai tagliato”.

 

Dio fa demolire “l’altare” di Baal e poi fa ricostruire “un’altare” a Lui stesso (il Signore).

Notiamo che fa distruggere ciò che appartiene agli dei (inesistenti) e lo fa ricostruire in modo che appartenga a Lui stesso.

 

(1° Samuele 5:1-5)

“I Filistei, catturata l’arca di Dio, la portarono da Eben-Ezer ad Asdod. I Filistei poi presero l’arca di Dio e la introdussero nel tempio di Dagon. Il giorno dopo i cittadini di Asdod si alzarono ed ecco Dagon giaceva con la faccia  a terra davanti all’arca del Signore; essi presero Dagon e lo rimisero al suo posto. Si alzarono il giorno dopo di buon mattino ed ecco Dagon con la faccia a terra davanti all’ arca del Signore, mentre il capo di Dagon e le palme delle mani giacevano staccate sulla soglia; solo il tronco era rimasto a Dagon. A ricordo di ciò i sacerdoti di Dagon e quanti entrarono nel tempio di Dagon in  Asdod non calpestano la soglia fino a oggi.”

 

Notare qui il confronto: Ciò che appartiene a Dio resta in piedi, ciò che appartiene all’idolo (Dagon) cade e si distrugge. Eppure sia l’arca che l’idolo sono fatti da mano d’uomo.

 

 

(Isaia 45:20)

“Non hanno intelligenza coloro che portano un loro legno e pregano un dio che non può salvare.”

 

(Esodo 20:5)

“Non ti prostrerai davanti a loro (dèi) e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio Geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, “per coloro” che mi odiano.”

C’è pure da porsi una domanda, dei tanti cattolici, degli evangelici, dei testimoni di Geova, dei mormoni (non mi riferisco ai massimi vertici), chi odia Dio?

 

Dio parla chiaro: “punisco coloro che mi odiano”.

Io rispondo: “NESSUNO”, perché chi segue una religione (giusta o sbagliata) lo fa perché ama il Signore, perché crede che il Signore si trova in quel movimento religioso.

Quando qualche neo evangelico apparteneva al cattolicesimo, odiava Dio? No sicuramente. Che significa questo? Quando una persona, per esempio, segue Baal o Astarte o Buddha, lo prega chiedendo un qualcosa perché crede che quello è il suo dio. Credendo che quello è il suo dio, automaticamente non crede al Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, quindi non credendolo non gli può mostrare amore, ma odio, perché considero vero dio Baal e falso Jahvè. Ne consegue che un falso dio va sicuramente odiato.

Se facciamo il contrario, noi crediamo al nostro Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, e se lo crediamo, lo amiamo e lo adoriamo, per cui se crediamo a Lui non possiamo riconoscere affatto per es. Baal per nostro dio, per cui non lo amiamo anzi neanche lo consideriamo, per noi non esiste.

Per cui quando ci sono persone che pregano questi dei, non amano il nostro Dio, diventano Idolatri, ed è chiaro che non si rivolgeranno mai a Gesù, ne direttamente, ne tramite altri santi. Dio stesso poi li giudicherà. Questa, è pura idolatria. Se leggiamo attentamente tutta la Scrittura dall’inizio della Bibbia fino all’ultima pagina ci accorgeremo che tutti quelli che si sono rivolti agli dèi, non sono stati mai esauditi da Dio.

Facciamo una ulteriore analisi sulla Chiesa Cattolica, per verificare se nelle preghiere verso Maria e i Santi c’è idolatria.

La prima preghiera che il fedele recita sempre è il “Padre Nostro” e noi sappiamo che è la preghiera che ci ha insegnato Gesù, preghiera recitata dai Cattolici, ma non l’ho mai sentita da parte di protestanti, come i pentecostali ad esempio, (confermo in pieno, anch’io quando frequentavo le comunità pentecostali non sentivo mai pregare con il Padre Nostro, ndr Incardona Salvatore).

-ricordo che sto citanto un trattato scritto dal fratello Paolo Blandini di Caltanissetta-.

La preghiera recitata a Maria Madre di Gesù è l’Ave Maria che è:

 

Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è i frutto del tuo seno, Gesù.

 

Anche questa preghiera è tratta dalla Sacra Bibbia (Lc 1,28;42). Poi continua:

Santa  Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,  adesso e nell’ora della nostra morte. Amen

 

Come notiamo, si chiede a Maria di pregare per noi, GESU’.

Cosa c’è qui di idolatrico?

Qui in questa preghiera non ci rivolgiamo a Maria come dèa, ma come madre di Gesù (Dio) a cui chiediamo di pregare per noi.

Spesso, si chiedono le preghieme dei fratelli in casi di bisogno: “Fratello/pastore, prega per me che io pregherò per te”.

E non penso che facendo questa richiesta ai fratello o al pastore, si pecchi di idolatria.

I fedeli cattolici fanno le stesse cose, chiedono al fratello, alla sorella, al sacerdote, a Maria (che è più vicina a Gesù) di pregare per noi, Gesù.

 

Vediamo qualche altra preghiera (chiedere qualche cosa):

 

Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza

Nostra  salve. A te ricorriamo, noi esuli figli  di  Eva;

a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacri­me.

Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi .

E mostraci, dopo questo esilio Gesù, il frutto  benedetto del tuo seno...

 

Leggendo il termone “avvocata” i protestanti balzano dalla sedia, “uno solo è il nostro avvocato presso Dio, Gesù Cristo”.

Ma Maria non è il nostro avvocato presso Dio, ma con le sue preghiere ci difende dagli attacchi di Satana. In fondo cosa fa un avvocato, se non difendere l’assistito. Quando noi preghiamo per i nostri fratelli bisognosi li difendiamo dagli attacchi di satana e dalle sue macchinazioni, ma l’unico che agisce in modo concreto tramite le nostre suppliche è Cristo Gesù.

L’avvocato difende l’assistito dalle accuse del pubblico ministero, davanti al giudice, al quale chiede giustizia e clemenza. Noi pregando per i nostri fratelli chiediamo clemenza a Dio, tramite Gesù Cristo, che è il nostro avvocato supremo. Ma anche noi siamo un tramite, tra il fratello bisognoso e Gesù. La stessa Bibbia ci esorta a pregare gli uni per gli altri. Perché?

Magari il diretto interessato, in un momento di scoraggiamento, non è nelle condizioni ideali per pregare bene, la sua fede spesso vacilla. Ecco quindi l’utilità della preghiera, come comunione dei santi, sia nella carne, sia nello spirito.

 

Vediamo alcune preghiere o richieste per i Santi:

 

INVOCAZIONE A S.ANTONIO DI PADOVA

O caro S.Antonio, rivolgo a te la  mia preghiera,  fiducioso nella tua bontà compassionevole che sa ascoltare tutti e tutti consolare: sii  mio  intercessore  presso  Dio.

Tu che conducesti una vita evangelica, aiutami a vivere nella fede e nella speranza cristiana; tu che predicasti il messaggio della carità, ispira agli uomini desideri di pace e di fratellanza;

 

 

PREGHIERA A S.ANTONIO

O Dio, Padre buono e misericordioso, che hai scelto S.Antonio come testimone del Vangelo e messaggero di pace in mezzo al tuo popolo, ascolta

la preghiera che ti rivolgiamo per sua intercessione.

Santifica ogni famiglia, aiutala a crescere nella fede; conserva in essa l’unità, la pace. la serenità. Benedici i nostri figli , proteggi i giovani

Soccorri quanti sono provati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine.

Sostienici nel le fatiche d’ogni  giorno, donandoci  il  tuo

amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

PREGHIERA A PADRE PIO

O Gesù, pieno di grazia e di carità e vittima per i peccati, che, spinto dall’amore per le anime nostre, volesti morire sul la croce, io ti prego

umilmente di glorificare, anche su questa terra, il servo di Dio, Padre Pio da Pietralcina, che, nella partecipazione generosa ai tuoi patimenti,

tanto ti amò e tanto si prodigò per la gloria del Padre Tuo e per il bene delle anime.

Ti supplico, perciò, di volermi concedere, per la sua inter­cessione, la grazia..., che ardentemente desidero.

 

Dov’è l’idolatria in queste preghiere? E’ perché lo dicono i protestanti o è perché lo dice la Sacra Bibbia?

La Bibbia c’informa che è idolatra colui che prega un dio che non ci può salvare. Ma tutte le preghiere della Chiesa Cattolica sono rivolte al vero Dio (Gesù) che ci può salvare, o a persone che hanno servito Dio e che quindi sono appartenuti al vero Dio, di cui si chiede di intercedere per noi presso Gesù, ma noi cattolici, compresa la Chiesa, mai ci siamo sognati e mai ci sogneremo di rivolgerci agli dei e quindi agli idoli. Quando preghiamo davanti una statua, non preghiamo e non ci sogniamo di pregare la statua, ma ciò che rappresenta.

Noi lo sappiamo benissimo che le statue di Gesù e/o di Maria non sono loro (il legno, o il gesso), chi ci accusa di adorare addirittura le statue ci crede forse persone menomate mentali?

Per esempio quando Dio fece erigere i cherubini nell’arca dell’alleanza e Salomone nel tempio, è chiaro che Dio ci ha fatto capire (compreso Salomone) che quei cherubini o angeli fatti di legno o di altro materiale non erano angeli, ma rappresentavano gli angeli, e lo stesso quando Dio disse di guardare (o rivolgersi) ai serpente di bronzo per essere guarito, eppure chi io guardava non era considerato idolatra. La stessa cosa è per Maria e per i Santi (che non sono dèi ma servitori di Dio). Ma ciò che contrasta con gli idoli, è che il fedele, quando si è rivolto al Santo o a Maria, con o senza statua, per intercedere presso Gesù, strano ma, vero, moltissimi sono stati esauditi.

Esistono molte e rigorose analisi scientifiche che confermano diverse guarigioni inspiegabili.

Ne hanno parlato e ne parlano televisione, radio, giornali, telegiornali, ecc. ecc. Diversi protestanti hanno detto, e dicono, che questi miracoli sono avvenuti tramite il demonio, ma vorrei ribadire che molti di questi miracoli sono stati seguiti da profezie che si sono regolarmente avverate, quindi profezie che non possono mai venire dal demonio (Dt.18:21-22)

“Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l’ha detta il Signore; l’ha detta il profeta per presunzione; di lui non devi aver paura.“

 

Ma stia attento quel protestante o cattolico (dicendo che i miracoli avvenuti per intercessione dei santi…sarebbero opera del demonio) che fa questa affermazione, perché se veramente i miracoli vengono da Dio, pecca contro lo Spirito Santo, e Gesù ha detto che chi pecca contro lo Spirito Santo non sarà perdonato né in questa vita né nell’altra vita.

Meglio dire: “Non ci credo o non lo so”, ma mai fare affermazioni del genere (che viene dal demonio). Eppure la spavalderia giudicante di molti protestanti, li porta a dare giudizi certi, senza l’ombra del minimo dubbio.

Mai mi sono permesso di dire che le guarigioni dei protestanti vengono dal demonio, proprio per non rischiare di peccare contro lo Spirito Santo.

Parliamo delle processioni (processione dell’Arca dell’Alleanza). Le processioni che si fanno per un Santo o per Maria, sono in loro onore, come ringraziamento per la loro vita dedicata a Cristo Gesù.

Lucidamente bisogna ammettere che talvolta si vedono delle esagerazioni che sfiorano l’idolatria, ma queste vanno a carico di quei “fedeli” che eccedono. La dottrina cattolica non insegna ad adorare i santi al posto di Dio. Forse una più scrupolosa attenzione di qualche parroco, eviterebbe gli eccessi di alcuni fedeli, che andrebbero duramente rimproverati, e istruiti in merito.

(cfr, un ampio stralcio di uno studio di Blandini Paolo di Caltanissetta).

 

LA VERA IDOLATRIA

Oggi è di moda presentare, attraverso i mass media, eventi ritenuti sensazionali, miracolistici o presunti tali, a un pubblico spesso emotivo, che difficilmente riesce a discernere il vero dal falso. Proliferano maghi, indovini, santoni, perché offrono l’illusione di elargire la panacea, il rimedio facile per tutti i problemi. Molti depressi o delusi della propria vita sperano sempre nel colpo di fortuna o nell’improvvisa buona sorte.

Non vanno alla radice del proprio malessere: devono trovare un alibi esterno per non impegnarsi a crescere interiormente. Così per alcuni la vita si riduce a girovagare alla ricerca del santone o dello pseudo carismatico che li aiuti miracolosamente a individuare con esattezza il loro problema e a porvi un facile rimedio. Quando ci si sofferma nel fenomeno in sé, la mente rischia la sclerotizzazione: si dà per scontato che tutto e lì, già chiaro. Si pensa: esiste il “segno”, e ciò vuol dire che la trascendenza c’è. E così la mente non procede oltre, non indaga, si appiattisce.

Subentra l’inconscia presunzione che tutto può essere facilmente conosciuto. No, la verità richiede fatica, applicazione, costanza. Tra le parole della Bibbia c’è proprio l’espressione: “Fuori i cani, i fattucchieri, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna”. L’idolatria è fissarci sulla staticità, non andare oltre le cose, pensare che non ci sia più niente da scoprire, banalizzare l’approfondimento (cf Famiglia Cristiana n.38 2002).

L’attaccamento morboso al denaro, al lusso, al cantante, al pilota, all’attrice, al benessere, ai confort, alla TV, è idolatria!

Adorare altri dèi è idolatria, ma purtroppo oggi in giro c’è molta confusione su cosa sia di preciso l’idolatria, molti protestanti ad esempio credono di saperlo benissimo, ergendosi a giudici di noi cattolici, ma in realtà hanno le idee molto confuse. Arrivano persino a chiamare idolatra chi fa uso della statua di Gesù Cristo, ma questi fratelli ci credono così sprovveduti da farci pensare che dentro la statua c’è Gesù? E che cosa vuol dire usare le statue? Ci servono da ausilio per richiamare meglio la nostra mente verso la persona rappresentata dalla statua, oppure crediamo che dentro la statua c’è il santo, o Gesù stesso? Possibile che noi cattolici siamo così bigotti da credere che dentro la statua di Gesù c’è Gesù, o dentro la statua del santo c’è il santo?

Ma la statua di  Gesù mi rappresenta forse un Dio diverso dal Dio dei cristiani?

Le statue dei santi mi rappresentano forse persone sataniche, oppure santi che hanno dedicato la loro vita a Cristo Gesù?

Se mi leggo gli scritti e gli insegnamenti di ciascun santo, questi mi portano forse a Zeus, Budda, Astarte, Baal, alle mucche sacre degli indù, ecc.? Diversamente se leggo gli scritti buddisti, induisti, ecc., questi non portano al vero Dio, non portano a conoscere Cristo Gesù.

La Chiesa cattolica è davvero una chiesa idolatrica che spinge alla perdizione i suoi fedeli?

Il punto di partenza per una giusta analisi è: Dio può contraddirsi? Nella sua prescienza, nella sua onniscienza poteva Dio non prevedere che il popolo ebraico per un certo periodo dovesse cadere nell’idolatria?

Come mai allora Dio stesso istruì prima Mosè e poi Salomone su come doveva essere fatto il tempio sacro, e addirittura fece mettere nel suo interno immagini di buoi, e altri animali, oltre a quelle dei cherubini (1 Re 6,23-29)? Oppure i dodici tori su cui riposava il mare di bronzo (1 Re 7,25) e i leoni del trono di Salomone (1 Re 10,19 ss.). Poteva forse Dio sbagliare, e poi dopo essendosi accorto dell’errore di valutazione, proibire le immagini?

E come mai Mosè poco tempo dopo aver ricevuto le tavole della Legge, costruì 12 stele, (cioè 12 monumenti scolpiti) rappresentanti le 12 tribù di Israele?

NO, fratelli Dio non sbaglia, Dio non può sbagliare, Egli dapprima autorizzò l’uso delle immagini sacre perché in quel momento il cuore del popolo ebraico non era corrotto, ma quando si accorse che si cominciava a corrompere le proibì a scopo educativo, a scopo preventivo, affinché il popolo non deviasse. Qualcuno potrebbe obiettare: “ma se Dio è onnisciente, sapeva di certo come andava a finire agli ebrei con le statue, perché dunque non le proibì in toto, evitando di farne inserire addirittura nel tempio?” Credo che il metodo pedagogico di Dio, sia insuperabile, e che quindi ci ha voluto insegnare distinguere il sacro dal profano. Dobbiamo saper distinguere ciò che è lecito da ciò che non lo è. Nella fattispecie dobbiamo distinguere ciò che ci porta all’idolatria da ciò che invece ci conduce a Dio, le immagini che fungono da contorno sacro, con il loro preciso significato, al tempio di Dio da quelle che invece indicano simboli satanici o comunque falsi dei.

oppure “Se Dio non si contraddice mai, perché allora dopo la proibizione di farsi sculture delle cose del cielo, della terra e di sotto terra, ordinò Lui stesso le raffigurazioni dei cherubini, dei tori, ecc.. all’interno del Suo tempio?”

Qui sta la chiave di lettura che ci indica come considerare le statue, e di disciplinarne il loro uso.

Si tratta dunque di contraddizioni da parte di Dio, o di errata interpretazione da parte protestante?

Da notare comunque che gli ebrei non furono puniti perché fecero delle statue a Aronne, Giosuè ecc., ma perché si costruirono figure d’oro, da adorare, il vitello non raffigura una persona che porta a Dio, un servo di Dio, ma raffigura un idolo in contrasto con l’unico e vero Dio. Gli ebrei con quelle figure nei loro cuori sostituivano Dio, lo abbandonavano per adorare ciò che potevano vedere con i propri occhi (il vitello). Noi cattolici cristiani non sostituiamo Dio con i santi, sappiamo benissimo che i santi (che non sono figure di animali o di fantasia) con il loro esempio di vita vissuta, ci portano a Dio.