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CHI E’ L’IDOLATRA?


Un versetto da analizzare è quello di Isaia 44,17 che dice: “Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: «Salvami, perché sei il mio dio!”.

 

Qui vediamo che l’idolatra si rivolge all’idolo, lo prega, e gli chiede di salvarlo; io in vita mia non ho visto mai nessuno chiederà a Maria di salvarlo, e neppure ad altri santi. E se venerare è sinonimo di adorazione perché Isaia scrive pure “…lo adora…?”

Ma il verbo “venerare”, non era un’invenzione cattolica secondo alcuni pentecostali?

Stiamo vedendo proprio nella Bibbia che la venerazione non significa adorazione, altrimenti  Isaia avrebbe scritto solo “…lo venera…” invece l’idolatra oltre a venerare (rispettare) il suo idolo, lo adora e lo prega, ma la parola fondamentale è proprio “lo adora” perché pregare qualcuno non significa affatto adorazione. Se io prego mio padre affinché mi dia qualcosa, non significa certo che lo stia adorando. Se prego il sindaco di provvedere ad un mio bisogno non significa che io lo stia adorando; se prego un santo affinché mi assista con le sue preghiere non lo sto adorando, sto solo chiedendo il suo aiuto, quindi preghiera non significa adorazione, ed anche i vocabolari di lingua italiana ci aiutano in questo, potete tranquillamente controllare e confrontare le parole “preghiera” e “adorazione” ne risulteranno significati estremamente diversi. Nelle pagine seguenti continueremo ad approfondire il tema idolatria o presunta tale, questi cenni iniziali servono solo a far capire che spesso molti pentecostali ci accusano e toccano argomenti biblici senza realmente conoscerli.

Esaminiamo cosa dice la Bibbia in merito alle immagini e agli idoli.

In Esodo 24,4 leggiamo: “E Mosè scrisse tutte quante le parole del Signore; e levatosi al mattino alzò appiè del monte un altare e 12 monumenti per le 12 tribù d’Israele.” In alcune traduzioni leggiamo “12 stele”, “12 pietre”, “12 pilieri”.

Possibile che Mosè subito dopo aver udito i precetti del Signore abbia costruito dei monumenti, come stemmi di riconoscimento delle dodici tribù d’Israele?

Ma Dio non gli aveva negato di costruire qualsiasi immagine, scultura, di tutto quello che esisteva nel mondo?

A cosa servivano questi: “monumenti” o “pietre” o “pilieri”? In questo contesto, del versetto sopra accennato, servivano per riconoscere quella tribù a cui era dedicato il monumento.

Per esempio quando vi sono le N.U. (Nazioni Unite), come facciamo a ricono­scere quel gruppo o quell’esercito a quale Nazione appartiene? Tramite le bandiere!

Per l’Italia, la bandiera tricolore (verde, bianco e rosso), per l’America, la bandiera con strisce e stelle, ecc.

Così era per le 12 tribù d’Israele. Ogni monumento aveva un qualcosa di diverso per riconoscere quella data tribù. E come era fatto quel qualcosa di diverso? Chiaro, tramite scultura.

Vediamo cosa ci fa sapere il dizionario:

 

ALTARE:   s.m. Specie di banco di pietra nella chiesa, su cui si celebra­no le funzioni e specialmente la messa. I) Sorta di tavola sulla quale si offrivano sacrifici a Dio.

 

STELE:     raro stèla s.f. inv.- Lastra di pietra o di marmo portante decorazioni, bassorilievi, iscrizioni e posta come monumento...

 

quindi questa “stele” è fatto con scultura.

A questo punto ci chiediamo: “Ma Dio non aveva detto: NESSUNA SCULTURA”?

Questo verso non sembra in contraddizione con il verso precedente? Queste

“stele” non sono immagini di cose che sono sulla terra?

 

Continuiamo a leggere Esodo 25:18:

 

“Farai anche due cherubini d’oro lavorati al .martello dall’una e dall’altra parte del propiziato­rio.”

 

Cosa sono i “Cherubini”? Il solito Dizionario Enciclopedico ci informa:

 

CHERUBINO:     s.m. - Angelo del secondo ordine della prima gerarchia, che simboleggia la sapienza. I) Rappresentazione artistica, dipinta o scolpita, con una testolina di bimbo a cui sono attaccati le ali.

 

Cari fratelli separati, questi sono sculture di cose che splendono su nel cielo?

 

Continuiamo ancora, Esodo 26:1:

 

Farai poi il tabernacolo di dieci teli, saranno di puro lino ritorto, di  filo violaceo, di porpora e di scarlatto con cherubini, lavorati a ricamo.”

 

Nota, qui si parla di immagini  lavorate a mano.

(Numeri 21:8-9)

Allora il Signore disse a Mosè: “Fatti  un  serpente e mettilo sopra un’antenna. Chiunque sarà  morso e lo guarderà, resterà in vita”

 

Nota, Dio chiede a Mosè di farsi un “serpente”, e il serpente se non erro è una scultura, e addirittura chi lo guardava (il serpente) veniva guarito”, ma “chi guarderà il serpente sarà guarito” è simile ai giorni nostri, che chi guarda o chi ha guardato una statua, di Gesù o dei Santi, viene guarito O è stato guarito.

Andiamo avanti con la lettura delle Sacre Scritture e leggiamo -  1 Re 6:1:

 

“L’anno 480 dopo l’uscita del figlio d’Israele dall’Egitto e quarto del Regno di Salomone sopra Israele, nel mese di Ziv, che è secondo dell’anno, si cominciò a costruire il Tempio del Signore...”

Come vedi caro fratello, Salomone iniziò a costruire il Tempio del Signore. Ora vediamo cosa ha messo dentro questo tempio  -    1 Re 6:23-30:

 

“Nella cella fece due cherubini di legno di ulivo, alti dieci cubiti. L’ala di un cherubino era di cinque cubiti e di cinque cubiti era anche l’altra  ala  del cherubino; c’erano dieci cubiti da una estremità all’altra delle ali. Di dieci cubiti era l’altro cherubino i due cherubini erano identici

nella misura e nella forma. L’altezza di un cherubino era di dieci cubiti, così anche quella dell’altro. Pose i cherubini nella parte più riposta del tempio  nel santuario. I cherubini avevano le ali spiegate; l’ala di uno toccava la parete e l’ala dell’altro toccava l’altra parete, le loro ali si toccavano
in mezzo al tempio, ala contro ala. Erano anch’essi rivestiti d’oro.

Ricoprì le pareti del tempio con sculture e incisioni di cherubini, di palme e di boccioli di  fiori, all’interno e all’esterno. Ricoprì d’oro il  pavimento del tempio, all’interno e all’esterno.”

 

Vi consiglio di leggere tutto il capitolo.

 

(1 Re 7:25 e 29)

“Questo poggiava su  dodici  buoi, tre guardavano verso settentrione, tre verso occidente, tre verso meridione e tre verso oriente... Sulle doghe che erano fra le traverse c’erano leoni,  buoi  e  cherubini; le  stesse  figure erano sulle traverse. Sopra e sotto i leoni e i buoi c’erano ghirlande a festoni.” 

 

Prima di passare avanti c’è da chiedersi come mai dentro il tempio Dio volle che fossero scolpiti o dipinti leoni e buoi. Non si correva forse il pericolo di ripetere la storia del serpente di bronzo?

 

(1 Re 7:43-44)

“I  dieci  carrelli,  i  dieci  bacini  sui  carrelli,  il  mare unico di bronzo e i dodici buoi che lo sostenevano.”

Vediamo ora cosa ne pensa Dio di ciò che ha fatto Salomone, facciamo parlare Dio stesso

in 1 Re 9:3

 

...ho santificato questo tempio (aggiungo io: “compreso sculture e immagini che splendono nel cielo, nella terra e nelle acque, che sono in questo tempio”)

da te costruito, e vi ho collocato il mio nome in perpetuo i miei occhi e il mio cuore saranno nella mia casa per sempre.

 

Dio non ha mai proibito tutti i tipi di immagini e di sculture, ma un certo tipo cioè quelli rivolti ad altri dèi, tipo: Baal, Astarte, dio Sole, dio Serpente, ecc. ecc., perché è proprio a questo tipo si riferiva.

Vogliamo rileggere più attentamente il comandamento di Dio cercando di capire veramente cosa voleva dire?

Esodo 20:3-6: Non avrai altro Dio fuori che  me.

Qui in questo verso dice chiaramente che: “dov’è il vero Dio non possiamo avere altri dei falsi”.

E proprio riguardo a questi falsi “dèi” si riferisce il comandamento. In sostanza Dio dice: “Riguardo agli altri falsi dei non ti fare nessuna scultura, né immagine delle cose che splendono su nel cielo,

o sono sulla terra, o nelle acque sotto la terra”, poi continua:

 

Non adorare tali cose, né servir loro, perché  io, il Signore Iddio tuo, sono un Dio geloso.

Secondo te, se Dio, come dicono i Pentecostali, proibiva  tutte le immagini e sculture, che bisogno c’era di dire: “non adorare tali cose, né servir loro, ecc.”, bastava comandare il comandamento di Esodo 20 verso 4: “Non ti devi fare nessuna scultura, né immagine delle cose che splendono su nel cielo, o sulla terra, o nelle acque sotto la terra”, allora sì! in questo modo avrebbero avuto ragione (naturalmente senza il verso 3), quindi  il significato del  verso 4 è questo: “Se per caso ti trovi di fronte a statue di  tali falsi ‘ dèi ’, non adorarli, né servirli perché io solo sono il tuo Dio e sono un Dio Geloso”. San Paolo quando si trovava di fronte agli dei di romani e greci non si tappava certo gli occhi, anzi proprio usando la statua dedicato al dio sconosciuto dei greci, spiegava che quel Dio a loro sconosciuto era il vero e unico Dio dell’universo.

 

continua:

 

“...che punisco l’iniquità dei padri nei figli fino alla terza e quarta generazione di coloro che  mi  odiano.”

 

“Di coloro che mi odiano”, questo verso chiarisce e completa tutto, cioè:

“Chi mi odia non mi vuole riconoscere come Dio e adora altri falsi dèi”, e a me non risulta che nella Chiesa Cattolica ci siano altri dèi, che i cattolici abbiano odio per il vero Dio.

Noi diciamo che il vero Dio è YHWH anche se lo chiamiamo “Padre” dopo le istruzioni di Gesù Cristo che ha messo un forte accento sulla paternità di Dio. Noi cattolici amiamo Dio, amiamo e adoriamo Gesù Cristo perché lo diciamo Figlio naturale eterno e onnipotente del Padre che con lo Spirito Santo sono YHWH. Quindi fintanto che adoriamo solo l’unico Dio, non adoriamo falsi “dèi”.

Noi cattolici veniamo accusati di adorazione di Maria e dei Santi, ma questi per noi non sono dèi, piuttosto semplici amici, meno importan­ti di Dio. Infatti nella Chiesa troviamo immagini o statue di persone bibliche, come Maria la madre di Gesù, S.Giuseppe, S.Pietro, S.Paolo ecc. e altri extrabiblici che hanno servito Dio, ma non abbiamo immagini o sculture di “dèi”.

Ripetiamo, nella Bibbia è proibita soltanto l’adorazione o venerazione dei soli falsi dèi, di dèi inesistenti. Vediamo degli esempi:

 

(Deuteronomio 4:7)

Qual nazione infatti, per quanto grande, ha i suoi dèi così vicini come il Signore, Iddio nostro, è vicino a noi ogni volta che l’invochiamo?

 

Nota:        non si parla di persone comuni o di profeti o di santi, ma di “DEI”.

 

(Deuteronomio 7:3-5)

“...Certamente serviranno altri dèi e l’ira di Dio divamperà contro di voi.., dovete abbattere  i loro altari, e dovete spezzare le loro colonne sacre e dovete bruciare col fuoco le loro immagini scolpite.”

 

Nota: si legge: “le loro immagini scolpite”, con quel “loro” si fa una certa distinzione, infatti non dice “le immagini scolpite” o “tutte le immagini scolpite”, per indicare di bruciare “tutte” le   immagini  scolpite, ma appunto la frase: “immagini  scolpite” è preceduta da “loro”, proprio per indicare un certo tipo di immagini, ma non “TUTTE”!

 

(Deuteronomio 7:25)

“Darai alle fiamme le sculture dei loro dèi”

 

(Deuteronomio 12:30)

“....guardati bene dal  lasciarti ingannare seguendo il loro esempio, dopo che saranno distrutte  davanti  a  te e dal  cercare  i loro dèi dicendo:  Queste nazioni come servivano i loro dèi?  Voglio fare così anch’io.”

 

(Deuteronomio 29:16-17)

“…avete visto i loro abomini e gli idoli di legno, di pietra, d’argento e d’oro, che sono presso di loro. Non vi sia tra voi uomo o donna o famiglia o tribù che volga oggi il cuore lungi dal Signore nostro Dio, per andare a servire gli dei di quelle nazioni...”

 

(Deuteronomio 30: 17)

“Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti altri dèi  e a servirli...”

 

(Deuteronomio 31:16)

“Il Signore disse a Mosè: “Ecco stai per addormentarti con i tuoi padri; questo popolo si alzerà e si prostituirà con gli dèi stranieri del paese nel quale sta per  entrare; mi abbandone­rà e spezzerà l’alleanza che io ho stabilito con lui.”

 

(Deuteronomio 31:18)

“Io, in quel giorno, nasconderò il volto a causa di tutto il male che avranno fatto rivolgendosi ad altri dèi.”

 

(Deuteronomio 31:20)

“...e poi si sarà rivolto ad altri dèi per servirli   e mi avrà disprezzato e spezzato la mia alleanza...”

 

(1 Samuele 5:1-7)

“I Filistei, catturata l’arca di Dio, la portarono da Eben-Ezer ad Asdod. I Filistei poi presero l’arca di Dio e la introdussero nel  tempio di Dagon. Il giorno dopo i cittadini di Asdod si alzarono ed ecco Dagon giaceva con la faccia a terra davanti all’arca del Signore essi presero Dagon e lo rimisero al suo posto. Si alzarono il giorno dopo di buon mattino ed ecco Dagon con la faccia a terra davanti all’arca del Signore, mentre il capo di Dagon e le palme delle  mani  giacevano  staccate sulla soglia; solo il tronco era rimasto a Dagon. A ricordo di ciò i sacerdoti di Dagon e quanti entrano nel tempio di Dagon in Asdod non calpestano la soglia fino ad oggi. Allora incominciò a pesare la mano del Signore sugli abitanti di Asdod  li devastò e li colpii con bubboni, Asdod e il suo territorio. I cittadini di Asdod, vedendo che le cose si mettevano in tal modo, dissero: “ Non rimanga con noi l’arca del Dio d’Israele, perché la sua mano è troppo dura contro Dagon nostro dio!”