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(Geremia 11:12-17)

“...allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme alzeranno grida di aiuto agli dèi ai quali hanno offerto incenso, ma quelli certamente non li salveranno nel tempo della sciagura. Perché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda; numerosi come le strade di  Gerusalem­me  gli altari che avete eretto all’idolo, altari per bruciare incenso a Baal. Tu poi, non intercedere per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere, perché  non ascolterò quando mi invocheranno nel Tempo  della loro sventura”. Che ha da fare il mio diletto nella mia casa, con la sua perversa condotta? Voti e carne di sacrifici allontanano forse da te la tua sventura, e così potrai schiamazzare di gioia? Ulivo verde, maestoso, era il nome che il Signore ti aveva imposto. Con grande strepito ha dato fuoco alle sue foglie, i suoi rami si sono bruciati. Il Signore degli eserciti che ti ha piantato preannunzia la sventura contro di te, a causa della malvagità che hanno commesso a loro danno  la casa  di Israele e la casa di Giuda irritandomi con il bruciare incenso a BAAL.”

 

Come vedete, cari fratelli,  Dio si adirava non per le immagini o statue comuni di persone esistenti ma per le immagini o statue degli dèi che sono: Baal, Astarte, Dagon. E Dio era appunto Geloso proprio perché il popolo si rivolgeva a dèi inesistenti. A questo punto credo di aver trova­to materiale a sufficienza e chiaro, per dire: Dio proibisce solo le immagini elevate a falsi dèi, non immagini elevate a Lui. Come ce lo dimostra Deuteronomio 12:2-4:

“Distruggerete completamente tutti i luoghi, dove le nazioni che state per scacciare servono i loro dèi: sugli alti monti, sui colli e sotto ogni albero verde. Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dèi e cancellerete  il loro nome da quei luoghi.”

Non  così  farete  rispetto al  Signore vostro  Dio, ma lo cercherete nella sua dimora, nel luogo che il Signore vostro Dio avrà scelto fra tutte le vostre tribù, (il tempio con l’Arca i cherubini ecc.,ndr) per stabilirvi il suo nome: là andrete.

Là presenterete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre mani avranno prelevato, le vostre offerte votive volontarie e i primogeniti del vostro bestiame grosso e minuto, mangerete davanti al Signore vostro  Dio e gioirete voi e le vostre famiglie di tutto ciò a cui avreste posto mano e in cui il Signore vostro Dio vi avrà benedetti.

Nota ancora, “Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele”, (Dt 7,5) per l’ennesima volta cita la parola “loro” proprio per fare una netta distinzio­ne, e per non dire “tutti”. Infatti se ricordiamo bene in Esodo 24:4, Mosè, cosa fece?

...poi si alzò di buon mattino e costruì un altare ai piedi del monte, con dodici stele...

Allora cosa sta dicendo Dio?

Dopo che ha detto: “Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dèi e cancellerete il loro nome da quei luoghi”,(Dt 12,3) ribadì: “Non così farete rispetto al Signore vostro Dio”, che vuol dire? Ripeto in modo più ampio, quello che ha detto Dio: “Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dèi e cancellerete il loro nome da quei luoghi.

Mentre i miei altari, le mie stele, i miei pali sacri, e le statue che appartengono a me non li dovete toccare o distruggere, e il mio nome non lo dovete cancellare da nessun luogo, ma mi cercherete nella mia dimora, nel luogo che ho scelto, per stabilire il mio nome: là dovete andare.

Là presenterete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, ecc. ecc.”.

 Avete capito? Dio proibisce le statue e le immagini rivolte agli dèi, ma comanda le statue e le immagini che lo riguardano.

 

(Giudici 18:31)

“Essi misero in onore per proprio uso la statua scolpita che Mica aveva fatta, finché la Casa di Dio rimase a Silo.”

Cioè misero la statua scolpita in onore nella Casa di Dio a Silo assieme all’Arca, 1 Samuele 4:4:

...il popolo mandò subito a Silo a prelevare l’arca di Dio degli Eserciti che siede sui cherubini...

E questa statua scolpita non era considerata un idolo, infatti Paolo in 2 Corinzi 6:16 ce lo conferma:

Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli?

Per cui le statue e le immagini dei Santi e di Maria sono del Signore nostro Dio; non sono di dèi stranieri, di demoni o idoli, sono immagini e statue di persone che hanno amato e servito Dio.

In un libretto scritto dall’evangelico Tommaso Heinze, dal titolo: “RISPOSTE AI MIEI AMICI CATTOLICI”, a pag. 6 leggo:

Il fatto che la Bibbia contenga non pochi, ma moltissimi passi che proibiscono  le  immagini, rende chiaro che questo è un soggetto di grande importanza per Dio.

 

In questo scritto vi è un sottile inganno per chi legge, perché l’amico Heinze doveva scrivere con più precisione: “che la Bibbia contenga... moltissimi passi che proibiscono  le  immagini di falsi dèi”, s’è dimenticato di aggiungere soltanto: “di falsi dei”, che non hanno nulla a che vedere con le immagini cattoliche. Continuando a leggere ancora il fratello Tommaso Heinze:

Chi vuole approfondirsi leggendo tutti i seguenti versetti si renderà conto da se stesso quanto sia peccaminoso usare immagini: Salmo 115:4-9; Isaia 44:8-20; Geremia 10:3-16; Esodo 23:24; 32; 34:13; Levitico 19:4; 26:30; Numeri 33:52; Deuteronomio 5:8-9; 9:12-17; 16:21-22; 27:15; 2 Re 17:9-16; 2 Cronache 33:19,22; 34:3-4; Salmi 78:58; 97:7; 106:19-20; 135:15-18; Isaia 8:19; 10:10-11; 30:22; 31:6-7; 42:8-17; 45:20; 46:6-7; Ezechiele 16:17; 30:13; Daniele 3:1-18; Osea 11:2; 13:2-4; Michea 1:7; 5:12-13; Habacuc 2:18-20.

Anche qui, s’è dimenticato di aggiungere: “falsi dei”. Quindi: “immagini di falsi dei” e non semplicemente: “immagini”, perché in questo caso il significato cambia e di molto, come già spiegato nei fogli precedenti di questa corrispondenza.

Cerchiamo di verificare alcuni versi citati dal fratello Heinze e vediamo a quali immagini si riferisce: “Salmi 115:4-9”, leggo solo il verso 4 che chiarisce tutto il contesto:

gli idoli delle genti sono argento e oro.

Come noti, non si parla di immagini comuni, ma, di “idoli”, e “l’idolo” non è un immagine comune, comunque, più avanti, parleremo della differenza tra “idolo” e “immagine” o “statua comune”.

Altro verso citato da Tommaso Heinze, Isaia 44:8-20, leggeremo solo il verso 9 e 10:

I fabbricatori di idoli...Chi fabbrica un dio e fonde un idolo...

 

Anche quì si parla di “idoli”, anzi dice chiaramente: “Chi fabbrica un dio e fonde un idolo, e di questi, nella Chiesa Cattolica, non ne abbiamo, non vi sono “dèi”, ma come già detto ci sono immagini di personaggi che hanno servito Dio, ma non di “dèi”.

(Geremia 10:3-16) al verso 5 si legge:

 

Gli idoli sono come uno spauracchio...

 

Anche qui si parla di “idoli” e non di immagini in genere. Prendiamo un ul­timo verso del su citato elenco a saltare, Osea 11:2:

 

Ma più li chiamavo più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal, agli idoli bruciava­no incensi.

 

Nella Chiesa Cattolica non abbiano nessun Baal e nessun idolo. Se controllate tutti i versi citati dal fratello Tommaso Heinze, e vedrete che quando cita passi di proibizioni di immagini, non può non citare, perché questa è la verità, passi nei quali si parla di “numi”, “idoli”, “dèi”, “dèi delle genti”, “Baal”, ecc., ma mai di personag­gi comuni e che hanno servito Dio. Certo pecca di idolatria colui che come in Isaia 44:8-20 dice a un pezzo di legno:

 

Salvami tu che sei il mio dio.

 

Certo, l’idolatria sta proprio qui, nel dire a qualcosa o a qualcuno che non è Dio: “TU SEI IL MIO DIO”. Ma i cattolici, cari fratelli, non hanno mai detto a pezzi di legno: “Tu sei il mio dio”. Il cattolico rivolto al santo del Cielo, che la statua solo rappresenta, non dice: “Fammi la grazia, tu che sei il mio Dio”, ma dice: “Vergine Santissima, Sant’Antonio, prega per me, perché l’unico vero Dio mi esaudisca”. La natura dell’uomo non può fare a meno della mediazione delle immagini e Dio proprio per trattare l’uomo, in termini umani, ha voluto la sua perfetta immagine visibile in Cristo, nella Madre di Cristo, Maria, nei Santi, nei Cristiani. La mediazione voluta da Dio, non toglie nulla a Dio, ma dà molto all’uomo.

E così andando avanti, nella lettura del libro evangelico di Heinze, non facciamo altro che imbatterci, come già detto, in passi di proibizioni di idoli. Dal fratello Heinze, gli idoli, vengono paragonati alle sculture e statue cattoliche, ma perché, non li paragona anche ai: “Cherubini, monumenti, buoi, leoni e serpente di bronzo”, qual’è la differenza? Anche questi, sono fatti da mano d’uomo. Certo, ma sono immagini appar­tenenti al vero Dio!

Potranno obiettare: “Concediamo che le immagini appartenenti al vero Dio siano permesse o addirittura volute da Dio. Ma Dio non vuole che si adorino queste immagini. Queste immagini possono stare come ornamento”.

Rispondo: “Non è vero che sono volute da Dio solo per ornamento, ma per richiamare la presenza attiva del Signore in quel tempio, in quell’oggetto, in quella realtà, in quelle persone. Prendiamo per esempio l’Arca. L’Arca non era Dio, non era un ornamento. Era oggetto di culto, veniva portata in processione, ci si prostrava dinanzi, non si poteva toccare, solo i sacerdoti erano abilitati al suo trasporto. E’ meraviglioso quel passo di Giosuè 7:6, che dice:

 

“Giosuè stracciò le sue vesti e stette prostrato per terra dinanzi all’arca del Signore fino alla sera, egli, tutti i seniori d’Israele, e si gettavano polvere sulle teste.”

 

E tutto questo non era adorazione. Sappiamo che YHWH parlava dal Propiziato­rio sull’arca tra i cherubini e gli ebrei si prostravano dinanzi a Dio che stava là, sull’arca. Le statue dei Santi sono in qualche modo l’arca dove YHWH si fa presente in maniera più sentita.

 

Le accuse: Il culto del sacro cuore di Gesù è idolatria

 

“Come potete vedere i teologi cattolici romani anche nel caso del culto al sacro cuore di Gesù riescono con i loro abituali sofismi a fare apparire l’ido­latria come un culto reso a Gesù Cristo. Loro dicono che il culto al sacro cuore di Gesù è un culto reso alla persona di Gesù; ma questo non è vero perché se si considera da vicino in che consi­ste questa devozione si vede che essa è rivolta ad una immagine e non a Gesù.

Noi non crediamo che Gesù sia apparso a Margherita Maria Alacoque rivelandole e facendole vedere quelle cose; crediamo piuttosto che quelle apparizioni che lei dice di avere avuto siano delle imposture scaturite dalla sua mente gonfiata di vanità. Gesù non può avere detto quelle cose a quella donna, perché egli non è un ministro di peccato che incita le persone all’idolatria.

Mentre Gesù era ancora sulla terra coi suoi discepoli, fu adora­to; ma non si dice affatto che coloro che lo adorarono adorarono il suo cuore fisico, ma adorarono tutta la sua persona.”

 

Beh, bisognerebbe spiegare a qualcuno cosa significa cuore mistico, corpo glorioso, ecc.. Quando Gesù apparve ai discepoli riuniti in cenacolo, attraversò la porta chiusa, è scritto nella Bibbia; poi mangiò pure del pesce, e questi non cadde a terra, Tommaso toccò le sue piaghe e non lo attraversò da parte a parte, come un fanstasma.

Quali sono le proprietà di un corpo glorioso? Non lo sappiamo, ma ci crediamo in fiducia, è scritto nella Bibbia. Qualcuno considera idolatria addirittura il culto al cuore di Gesù, considerandolo fisico, ma chi l’ho ha detto che è fisico nel senso di mortale? Piuttosto è fisico nel senso di glorioso, le sue proprietà non obbediscono alle leggi fisiche umane. Un giorno capiremo come accade tutto ciò, per ora crediamo per fede. Del resto se sapremmo spiegare con fisica e matematica questo genere di fatti, che valore avrebbe la nostra fede? Dio lascia abbastanza luce a chi vuol credere, ma anche abbastanza ombra a chi non vuole, altrimenti questi ultimi sarebbero irrimediabilmente inescusabili, anche in punto di morte. Un ravvedimento in punto di morte, sarebbe più voltafaccia verso se stessi, un comodato, piuttosto che un bagliore di luce che finalmente squarcia la coltre di fumo che impediva di credere. A leggere bene le accuse protestanti, ci si accorge del loro continuo giudizio negativo nei confronti di ogni dottrina cattolica. Mi ricordano la parabola del fariseo e del pubblicano che pregavano al tempio.

[Modificato da (Gino61) 06/09/2009 11:30]